ania
14-12-2007, 08:17
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/delfino-seminfermo/delfino-seminfermo/delfino-seminfermo.html
Il trentenne genovese uccise in agosto la sua ex fidanzata dopo mesi di minacce.
E' accusato anche di un altro delitto
Delfino dichiarato seminfermo di mente
potrebbe avere uno sconto di pena
di MASSIMO CALANDRI
GENOVA - Luca Delfino, il trentenne genovese che il 10 agosto scorso a Sanremo uccise con 40 coltellate l'ex fidanzata, Antonella Multari, è "semi-infermo di mente".
Questo il giudizio del professor Franco Freilone, consulente della procura sanremese che ha depositato i risultati della perizia psichiatrica sull'assassino.
Dal vizio "parziale" deriverebbe una diminuizione della capacità di intendere e di volere.
Il tutto potrebbe presto tradursi in un consistente sconto di pena per Delfino, indagato anche per l'omicidio di Luciana Biggi, sgozzata nei vicoli del centro storico genovese ad aprile.
In sessanta pagine il professor Freilone ha più volte sottolineato la "elevata pericolosità sociale" del giovane genovese, uno "schizofrenico" che soffrirebbe di una "sindrome paranoide narcisista" e di evidenti "disturbi della personalità e del comportamento".
Riccardo Lamonaca, avvocato dell'assassino, ha preso atto dei risultati della perizia ribadendo di aver sempre sostenuto che "il ragazzo ha gravi problemi a livello psicologico.
Non è una strategia difensiva.
Il vizio di mente esiste, e ne ha fatto diminuire la capacità di intendere e di volere".
A questo punto, Luca Delfino - che da mesi minacciava l'ex fidanzata, e la affrontò armato di un coltellaccio nel pieno centro di Sanremo - può sperare in una pena inferiore ai 15 anni di reclusione.
Il tutto naturalmente prescinde da un'altra inchiesta, quella per il delitto Biggi: Luciana fu uccisa la scorsa primavera con un coccio di bottiglia.
Luca Delfino si trovava con lei fino a qualche minuto prima del delitto, poi scomparve misteriosamente.
"E' una relazione che vogliamo leggere al più presto.
Uno sconto di pena per Delfino?
Un'assurdità che non vogliamo neanche prendere in considerazione", ha replicato Marco Bosio, il legale che tutela gli interessi della famiglia Multari.
"Dalle indiscrezioni che ci sono arrivate, nessuno esclude la premeditazione nell'omicidio di Antonella.
Al contrario.
Anche la sua fantomatica perdita di memoria (l'assassino giura di non ricordare nulla di quanto accaduto, n.d.r.) potrebbe benissimo nascondere una simulazione".
Dieci giorni fa Luca Delfino è stato condannato ad 85 euro di multa per aver minacciato alla vigilia del passato Natale i genitori di Antonella Multari: "Ve la farò pagare", aveva ringhiato al citofono di casa.
L'assassino si era presentato in aula e nel corso di una drammatica udienza aveva più volte aggredito a parole Rosa Tripodi, madre della ragazza, che era scoppiata in lacrime.
Lunedì prossimo Delfino - attualmente detenuto a Regina Coeli: nel carcere romano è stato sottoposto oggi ad un intervento chirugico ad una mano - vuole partecipare ad un nuovo processo fissato a Ventimiglia: quello per una serie di molestie e minacce che quasi un anno fa la povera Antonella Multari aveva denunciato.
(13 dicembre 2007)
Il trentenne genovese uccise in agosto la sua ex fidanzata dopo mesi di minacce.
E' accusato anche di un altro delitto
Delfino dichiarato seminfermo di mente
potrebbe avere uno sconto di pena
di MASSIMO CALANDRI
GENOVA - Luca Delfino, il trentenne genovese che il 10 agosto scorso a Sanremo uccise con 40 coltellate l'ex fidanzata, Antonella Multari, è "semi-infermo di mente".
Questo il giudizio del professor Franco Freilone, consulente della procura sanremese che ha depositato i risultati della perizia psichiatrica sull'assassino.
Dal vizio "parziale" deriverebbe una diminuizione della capacità di intendere e di volere.
Il tutto potrebbe presto tradursi in un consistente sconto di pena per Delfino, indagato anche per l'omicidio di Luciana Biggi, sgozzata nei vicoli del centro storico genovese ad aprile.
In sessanta pagine il professor Freilone ha più volte sottolineato la "elevata pericolosità sociale" del giovane genovese, uno "schizofrenico" che soffrirebbe di una "sindrome paranoide narcisista" e di evidenti "disturbi della personalità e del comportamento".
Riccardo Lamonaca, avvocato dell'assassino, ha preso atto dei risultati della perizia ribadendo di aver sempre sostenuto che "il ragazzo ha gravi problemi a livello psicologico.
Non è una strategia difensiva.
Il vizio di mente esiste, e ne ha fatto diminuire la capacità di intendere e di volere".
A questo punto, Luca Delfino - che da mesi minacciava l'ex fidanzata, e la affrontò armato di un coltellaccio nel pieno centro di Sanremo - può sperare in una pena inferiore ai 15 anni di reclusione.
Il tutto naturalmente prescinde da un'altra inchiesta, quella per il delitto Biggi: Luciana fu uccisa la scorsa primavera con un coccio di bottiglia.
Luca Delfino si trovava con lei fino a qualche minuto prima del delitto, poi scomparve misteriosamente.
"E' una relazione che vogliamo leggere al più presto.
Uno sconto di pena per Delfino?
Un'assurdità che non vogliamo neanche prendere in considerazione", ha replicato Marco Bosio, il legale che tutela gli interessi della famiglia Multari.
"Dalle indiscrezioni che ci sono arrivate, nessuno esclude la premeditazione nell'omicidio di Antonella.
Al contrario.
Anche la sua fantomatica perdita di memoria (l'assassino giura di non ricordare nulla di quanto accaduto, n.d.r.) potrebbe benissimo nascondere una simulazione".
Dieci giorni fa Luca Delfino è stato condannato ad 85 euro di multa per aver minacciato alla vigilia del passato Natale i genitori di Antonella Multari: "Ve la farò pagare", aveva ringhiato al citofono di casa.
L'assassino si era presentato in aula e nel corso di una drammatica udienza aveva più volte aggredito a parole Rosa Tripodi, madre della ragazza, che era scoppiata in lacrime.
Lunedì prossimo Delfino - attualmente detenuto a Regina Coeli: nel carcere romano è stato sottoposto oggi ad un intervento chirugico ad una mano - vuole partecipare ad un nuovo processo fissato a Ventimiglia: quello per una serie di molestie e minacce che quasi un anno fa la povera Antonella Multari aveva denunciato.
(13 dicembre 2007)