Mancho
13-12-2007, 23:45
LEGGETE QUI (http://f1.gpupdate.net/it/notizie/2007/12/13/la-mclaren-confessa-abbiamo-usato-pi-informazioni-ferrari/)
Si potrebbe anche commentare: "Meglio tardi che mai!", ma chissà che non ci sia qualcos'altro sotto.
Per carità, non voglio essere polemico a tutti i costi, ma vedere la scuderia di Woking scusarsi in quel modo solo qualche settimana dopo l'accanimento con cui avevano puerilmente cercato di arraffare il mondiale piloti con la ormai tristemente famosa storia delle benzine fredde, mi fa pensare male.
Tra le atre cose nel comunicato si legge: "La McLaren si rammarica molto che le sue investigazioni interne non abbiano identificato questo materiale e ha scritto al Consiglio Mondiale per scusarsene."
Adesso si rammaricano?!? Quando i più alti vertici della scuderia, Ron Dennis in primis, facevano orecchie da mercante e si dicevao soddisfatti della prima sentenza, quella famosa che li aveva dichiarati colpevoli, ma non condannabili, non mi sembra che ci fosse un così grande spirito di collaborazione con la FIA.
Per quanto concerne la stagione 2008, non credo che basterà l'impegno della McLaren di non usufruire ancora delle conoscenze ottenute illegalmente, è naturale infatti che ormai, volenti o nolenti, gli uomini della scuderia di Dennis abbiano un bagaglio tecnico inpreziosito dalla vicenda chiamta "Spy Story". La cosa più giusta sarebbe stata l'immediata e totale radiazione dal mondiale 2007, (non solo dal costruttori) e la squalifica totale anche per il 2008. In questo modo si sarebbero potuti annullare tutti i vantaggi tecnici illegalmente ottenuti o quantomeno si sarebbe riusciti a fare in modo che tali informazioni risultassero meno importanti, perché un anno intero lontano dalle piste non avrebbe permesso uno sviluppo adeguato.
Va be', ormai la frittata è fatta e visto che siamo lo stesso riusciti a vincere entrambi i mondiali 2007, la pillola della Spy Story è stata addolcita notevolmente per noi Ferraristi, ma vorrei tanto che il team di Woking sia effettivamente pentito e soprattutto coerente anche in futuro con quanto affermato in questi giorni.
Si potrebbe anche commentare: "Meglio tardi che mai!", ma chissà che non ci sia qualcos'altro sotto.
Per carità, non voglio essere polemico a tutti i costi, ma vedere la scuderia di Woking scusarsi in quel modo solo qualche settimana dopo l'accanimento con cui avevano puerilmente cercato di arraffare il mondiale piloti con la ormai tristemente famosa storia delle benzine fredde, mi fa pensare male.
Tra le atre cose nel comunicato si legge: "La McLaren si rammarica molto che le sue investigazioni interne non abbiano identificato questo materiale e ha scritto al Consiglio Mondiale per scusarsene."
Adesso si rammaricano?!? Quando i più alti vertici della scuderia, Ron Dennis in primis, facevano orecchie da mercante e si dicevao soddisfatti della prima sentenza, quella famosa che li aveva dichiarati colpevoli, ma non condannabili, non mi sembra che ci fosse un così grande spirito di collaborazione con la FIA.
Per quanto concerne la stagione 2008, non credo che basterà l'impegno della McLaren di non usufruire ancora delle conoscenze ottenute illegalmente, è naturale infatti che ormai, volenti o nolenti, gli uomini della scuderia di Dennis abbiano un bagaglio tecnico inpreziosito dalla vicenda chiamta "Spy Story". La cosa più giusta sarebbe stata l'immediata e totale radiazione dal mondiale 2007, (non solo dal costruttori) e la squalifica totale anche per il 2008. In questo modo si sarebbero potuti annullare tutti i vantaggi tecnici illegalmente ottenuti o quantomeno si sarebbe riusciti a fare in modo che tali informazioni risultassero meno importanti, perché un anno intero lontano dalle piste non avrebbe permesso uno sviluppo adeguato.
Va be', ormai la frittata è fatta e visto che siamo lo stesso riusciti a vincere entrambi i mondiali 2007, la pillola della Spy Story è stata addolcita notevolmente per noi Ferraristi, ma vorrei tanto che il team di Woking sia effettivamente pentito e soprattutto coerente anche in futuro con quanto affermato in questi giorni.