Sinclair63
12-12-2007, 11:55
ROMA - "Silvio Berlusconi è indagato dalla procura di Napoli per la corruzione di Agostino Saccà, presidente di RaiFiction e per istigazione alla corruzione del senatore Nino Randazzo e di altri senatori della Repubblica, 'in altri episodi non ancora identificati'".
La notizia, che è stata pubblicata stamattina da 'Repubblica' e non smentita dalla procura partenopea, ha suscitato una durissima reazione di Forza Italia. Berlusconi avrebbe, tra l'altro, segnalato a Saccà i nomi di quattro candidate attrici, una delle quali - scrive 'Repubblica' - "gli sarebbe stata segnalata da un senatore del centrosinistra che gli può venire utile per fare cadere il governo Prodi". Il quotidiano parla anche di un incontro di Berlusconi con il senatore 'australiano' Randazzo, nel corso del quale sarebbe stata prospettata al parlamentare la possibilità, se avesse "cambiato cavallo", di essere "nel prossimo esecutivo o viceministro degli Esteri o sottosegretario con la delega per l'Oceania".
L'incontro tra Berlusconi e Randazzo era per altro ampiamente noto alle cronache, visto che era stato pubblicizzato dallo stesso senatore dell'Ulivo eletto in Australia. Infatti Randazzo il 12 novembre aveva diffuso una lettera di due giorni prima nella quale rispondeva negativamente alla proposta del Cavaliere di passare con il centrodestra. E, a proposito di questi rapporti di Berlusconi con alcuni senatori dell'Unione, la presidente dell'Ulivo a Palazzo Madama aveva parlato apertamente, in aula, il 15 novembre, di "corruzione".
Oggi lo stesso Randazzo, parlando con i cronisti al Senato, ha confermato i fatti: "Tutto quello che c'é scritto su Repubblica e riguarda la mia persona è vero. Si tratta di un troncone di un'indagine in corso e tramite delle intercettazioni, uno degli intermediari del Cavaliere telefonava anche a me. Mi sto facendo delle grandi risate - ha aggiunto il senatore italo-australiano - perché apprendo che era stato fotografato l'incontro con l'intermediario e ho scoperto, soprattutto, che prima di fare un approccio alla mia persona avevano controllato il mio conto corrente in Australia, scoprendo che ero il più povero di tutti". Forza Italia si è immediatamente schierata a difesa del suo leader, con numerose dichiarazioni contro "Repubblica" e contro i magistrati. Sandro Bondi accusa il quotidiano di essere una "gazzetta dei veleni" e parla di una "artificiosa ricostruzione di un fatto politicamente noto e trasparente".
Il senatore Niccolò Ghedini, avvocato del Cavaliere, ha detto che la notizia dell'indagine "é destituita di ogni fondamento. Infatti al presidente Berlusconi nulla è stato notificato in tal senso". Ghedini ha poi sottolineato che in ogni caso le vicende raccontate nell'articolo "non hanno alcuna rilevanza penale", prefigurando semmai "il tentativo di intromettersi e pesantemente, e qui sì vi sono forti rilievi penalistici, nella libera esplicazione della sua attività politica".
Durissimo l'intervento di Paolo Bonaiuti, portavoce di Berlusconi: "Stamattina ci siamo svegliati a Roma oppure nel Cile del generale Pinochet? Telefoni intercettati continuativamente, parlamentari sotto controllo e filmati mentre si recano ad un appuntamento, cittadini privati del loro diritto fondamentale alla privacy". Nel centrosinistra c'é grandissima prudenza, anche se della vicenda Randazzo si è parlato nell'incontro mattutino tra Walter Veltroni, Dario Franceschini, la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro e il suo Vice Luigi Zanda. L'unico commento è quello di Giuseppe Giulietti: "Quello che sta emergendo in queste ore è un quadro inquietante e conferma che il conflitto di interessi è una vera metastasi istituzionale. La risoluzione di questi nodi non né meno importante della riforma elettorale, altrimenti saremo sempre una democrazia a rischio".
Fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_40049618.html
La notizia, che è stata pubblicata stamattina da 'Repubblica' e non smentita dalla procura partenopea, ha suscitato una durissima reazione di Forza Italia. Berlusconi avrebbe, tra l'altro, segnalato a Saccà i nomi di quattro candidate attrici, una delle quali - scrive 'Repubblica' - "gli sarebbe stata segnalata da un senatore del centrosinistra che gli può venire utile per fare cadere il governo Prodi". Il quotidiano parla anche di un incontro di Berlusconi con il senatore 'australiano' Randazzo, nel corso del quale sarebbe stata prospettata al parlamentare la possibilità, se avesse "cambiato cavallo", di essere "nel prossimo esecutivo o viceministro degli Esteri o sottosegretario con la delega per l'Oceania".
L'incontro tra Berlusconi e Randazzo era per altro ampiamente noto alle cronache, visto che era stato pubblicizzato dallo stesso senatore dell'Ulivo eletto in Australia. Infatti Randazzo il 12 novembre aveva diffuso una lettera di due giorni prima nella quale rispondeva negativamente alla proposta del Cavaliere di passare con il centrodestra. E, a proposito di questi rapporti di Berlusconi con alcuni senatori dell'Unione, la presidente dell'Ulivo a Palazzo Madama aveva parlato apertamente, in aula, il 15 novembre, di "corruzione".
Oggi lo stesso Randazzo, parlando con i cronisti al Senato, ha confermato i fatti: "Tutto quello che c'é scritto su Repubblica e riguarda la mia persona è vero. Si tratta di un troncone di un'indagine in corso e tramite delle intercettazioni, uno degli intermediari del Cavaliere telefonava anche a me. Mi sto facendo delle grandi risate - ha aggiunto il senatore italo-australiano - perché apprendo che era stato fotografato l'incontro con l'intermediario e ho scoperto, soprattutto, che prima di fare un approccio alla mia persona avevano controllato il mio conto corrente in Australia, scoprendo che ero il più povero di tutti". Forza Italia si è immediatamente schierata a difesa del suo leader, con numerose dichiarazioni contro "Repubblica" e contro i magistrati. Sandro Bondi accusa il quotidiano di essere una "gazzetta dei veleni" e parla di una "artificiosa ricostruzione di un fatto politicamente noto e trasparente".
Il senatore Niccolò Ghedini, avvocato del Cavaliere, ha detto che la notizia dell'indagine "é destituita di ogni fondamento. Infatti al presidente Berlusconi nulla è stato notificato in tal senso". Ghedini ha poi sottolineato che in ogni caso le vicende raccontate nell'articolo "non hanno alcuna rilevanza penale", prefigurando semmai "il tentativo di intromettersi e pesantemente, e qui sì vi sono forti rilievi penalistici, nella libera esplicazione della sua attività politica".
Durissimo l'intervento di Paolo Bonaiuti, portavoce di Berlusconi: "Stamattina ci siamo svegliati a Roma oppure nel Cile del generale Pinochet? Telefoni intercettati continuativamente, parlamentari sotto controllo e filmati mentre si recano ad un appuntamento, cittadini privati del loro diritto fondamentale alla privacy". Nel centrosinistra c'é grandissima prudenza, anche se della vicenda Randazzo si è parlato nell'incontro mattutino tra Walter Veltroni, Dario Franceschini, la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro e il suo Vice Luigi Zanda. L'unico commento è quello di Giuseppe Giulietti: "Quello che sta emergendo in queste ore è un quadro inquietante e conferma che il conflitto di interessi è una vera metastasi istituzionale. La risoluzione di questi nodi non né meno importante della riforma elettorale, altrimenti saremo sempre una democrazia a rischio".
Fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_40049618.html