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View Full Version : Una riflessione scaturita dallo sciopero dei tir...


Gemma
12-12-2007, 11:15
Vorrei prendere spunto dal 3d sullo sciopero degli autotrasportatori per riflettere su alcuni punti:

1) Anzitutto se vi sia la possibilità di diversificare i trasporti merce: questo snellirebbe di molto il lavoro dei camionisti, eviterebbe le lunghissime tratte, eviterebbe la lievitazione dei prezzi dovuta al fatto che un bene debba essere scarrozzato su gomma per tutta italia, darebbe un serio aiuto all'ambiente e toglierebbe potere ad una categoria.

2) Una semplice equazione: se fermando il trasporto su gomma per un atto volontario si ha come risultato il blocco totale di un paese, cosa accadrà quando, in un futuro prossimo, il petrolio comincerà a scarseggiare e tali trasporti si troveranno in difficoltà per cause oggettive?

3) Mi solletica molto l'idea di uno sciopero collettivo degli automobilisti come forma di protesta nei confronti di un esorbitante quanto ingiustificato prezzo della benzina. In rialzo, fra l'altro in percentuali ben maggiori di quelle segnalate dall'inflazione.

Per favore, onde evitare la chiusura, commenti solo sui tre punti e astenersi commenti sullo sciopero, grazie :)

MarColas
12-12-2007, 11:24
1) Magari...sono 40 anni che si parla di farlo. Credo invece che sia successo il contrario: oggi secondo me viaggia su gomma una percentuale superiore di merci rispetto al passato.
E non solo di merci: le ferrovie in alcune tratte effettuano servizio sostitutivo...in pullman :muro:

2) Sarà il caos. E forse solo allora si comincerà davvero a fare qualcosa, quando l'emergenza sarà catastrofica.

3)Per quanto estremamente impopolare, ed anche a mio personale danno visto che anch'io uso l'auto, la mia opinione è contraria. Ritengo, visti i punti precedenti, che l'unica possibilità che le cose cambino è che il prezzo dei carburanti sia talmente alto da costringere a trovare alternative.

Froze
12-12-2007, 11:24
Vorrei prendere spunto dal 3d sullo sciopero degli autotrasportatori per riflettere su alcuni punti:

1) Anzitutto se vi sia la possibilità di diversificare i trasporti merce: questo snellirebbe di molto il lavoro dei camionisti, eviterebbe le lunghissime tratte, eviterebbe la lievitazione dei prezzi dovuta al fatto che un bene debba essere scarrozzato su gomma per tutta italia, darebbe un serio aiuto all'ambiente e toglierebbe potere ad una categoria.
mancano le infrastrutture alternative, ferrovia soprattutto.
come le porti?

drakend
12-12-2007, 11:31
Vorrei prendere spunto dal 3d sullo sciopero degli autotrasportatori per riflettere su alcuni punti:

1) Anzitutto se vi sia la possibilità di diversificare i trasporti merce: questo snellirebbe di molto il lavoro dei camionisti, eviterebbe le lunghissime tratte, eviterebbe la lievitazione dei prezzi dovuta al fatto che un bene debba essere scarrozzato su gomma per tutta italia, darebbe un serio aiuto all'ambiente e toglierebbe potere ad una categoria.

Questo è solo un passo OVVIO da fare.


2) Una semplice equazione: se fermando il trasporto su gomma per un atto volontario si ha come risultato il blocco totale di un paese, cosa accadrà quando, in un futuro prossimo, il petrolio comincerà a scarseggiare e tali trasporti si troveranno in difficoltà per cause oggettive?

Implosione.


3) Mi solletica molto l'idea di uno sciopero collettivo degli automobilisti come forma di protesta nei confronti di un esorbitante quanto ingiustificato prezzo della benzina. In rialzo, fra l'altro in percentuali ben maggiori di quelle segnalate dall'inflazione.

Inattuabile in un Paese corporativo come l'Italia: ogni categoria, cioè corporazione, pensa solo ai propri interessi fregandosene di quelli collettivi.

Gemma
12-12-2007, 11:33
mancano le infrastrutture alternative, ferrovia soprattutto.
come le porti?

ma infatti il punto è che sono una di quelli che pensano che un po' dei miliardi buttati nel cesso per "sovvenzionare" inutili progetti sulla TAV sarebbero stati meglio investiti in infrastrutture proprio destinate ad alleggerire il trasporto su gomma.
Viviamo a livello di terzo mondo.

sider
12-12-2007, 11:33
mancano le infrastrutture alternative, ferrovia soprattutto.
come le porti?

Da nord a sud via nave

drakend
12-12-2007, 11:35
ma infatti il punto è che sono una di quelli che pensano che un po' dei miliardi buttati nel cesso per "sovvenzionare" inutili progetti sulla TAV sarebbero stati meglio investiti in infrastrutture proprio destinate ad alleggerire il trasporto su gomma.
Viviamo a livello di terzo mondo.
E come ti gestisci il comitato no-ferrovia che sicuramente spunterà fuori? :D

Froze
12-12-2007, 11:47
Da nord a sud via navein parte e per merci non deperibili.

Enel
12-12-2007, 12:14
Vorrei prendere spunto dal 3d sullo sciopero degli autotrasportatori per riflettere su alcuni punti:

1) Anzitutto se vi sia la possibilità di diversificare i trasporti merce: questo snellirebbe di molto il lavoro dei camionisti, eviterebbe le lunghissime tratte, eviterebbe la lievitazione dei prezzi dovuta al fatto che un bene debba essere scarrozzato su gomma per tutta italia, darebbe un serio aiuto all'ambiente e toglierebbe potere ad una categoria.

Il problema è che l'Italia ha una formazione urbanistica molto estesa, quindi il trasporto su gomma è cmq imprescindibile. Certo, per le lunghe tratte il treno sarebbe una manna.

Ma la questione principale è questa: mancanza di organizzazione. Il trasporto via gomma viene fatto da piccoli imprenditori, la maggior parte dei quali gestisce un solo mezzo. Questo implica che gli autotreni NON viaggiano alla massima capacità e spesso restano vuoti (creando solo inquinamento e costi e non generando profitti). Mancano degli hub in modo tale da ottimizzare i trasporti (come avviene ad esempio con le grandi compagnia di corrieri espressi). Questa mancanza di efficienza si ripercuote anche sul numero stesso di mezzi, superiore al necessario...

Nico87
12-12-2007, 12:24
Il problema vero dei trasporti via ferro e nave, sono la velocità di consegna, spesso estremamente più lenta della gomma, a causa della malaorganizzazione e impreparazione da parte di questi due mezzi.
Se domani spedite un pacco, in 2 giorni arriva, via nave o treno ce ne vuole almeno il doppio.
Queste alternative possono essere valide per ad esempio i carburanti dove i rifornimenti sono fatti costantemente, ma per trasporti più occasionali, ancora non sono una valida alternativa purtroppo.

sparagnino
12-12-2007, 12:26
Il problema è che l'Italia ha una formazione urbanistica molto estesa, quindi il trasporto su gomma è cmq imprescindibile. Certo, per le lunghe tratte il treno sarebbe una manna.


che facciamo? dividiamo l'italia in 3?

sider
12-12-2007, 12:39
in parte e per merci non deperibili.

Perchè, quanto pensi che ci metta una nave a farsi , che ne so, genova - palermo?

Froze
12-12-2007, 13:06
Perchè, quanto pensi che ci metta una nave a farsi , che ne so, genova - palermo?

una trentina di ore circa.

stbarlet
12-12-2007, 13:11
1) Magari...sono 40 anni che si parla di farlo. Credo invece che sia successo il contrario: oggi secondo me viaggia su gomma una percentuale superiore di merci rispetto al passato.
E non solo di merci: le ferrovie in alcune tratte effettuano servizio sostitutivo...in pullman :muro:

2) Sarà il caos. E forse solo allora si comincerà davvero a fare qualcosa, quando l'emergenza sarà catastrofica.

3)Per quanto estremamente impopolare, ed anche a mio personale danno visto che anch'io uso l'auto, la mia opinione è contraria. Ritengo, visti i punti precedenti, che l'unica possibilità che le cose cambino è che il prezzo dei carburanti sia talmente alto da costringere a trovare alternative.



Già, in sicilia, con la compagnia di cuffaro..

ALBIZZIE
12-12-2007, 13:12
una riflessione anche da parte mia...

ma come mai oggi non c'è traffico per nulla?

d'accordo la benzina ma... la gente dovrà lavorare o già al primo giorno sono tutti a casa?
oppure sono i tir e camion che strangolano le città?

io sto in zona centrale di roma e non ricordo questo silenzio se non d'estate e pure questa mattina nessun traffico in giro. ma dove sono tutte le auto??? :mbe:

ci vuole così poco per riappropiarci delle nostre città?:stordita:

Guille
12-12-2007, 13:35
una trentina di ore circa.
Meno: una ventina circa.
Milano - Palermo sono circa 1500 km via terra: considerando la situazione della rete autostradale (specialmente a sud di Napoli) non penso che ci impieghi poi tanto di meno a viaggiare via terra piuttosto che imbarcandosi a Palermo, sbarcare a Genova e farsi poi (fresco e riposato) gli ultimi 150 km per arrivare a Milano.

Froze
12-12-2007, 13:41
Meno: una ventina circa.
Milano - Palermo sono circa 1500 km via terra: considerando la situazione della rete autostradale (specialmente a sud di Napoli) non penso che ci impieghi poi tanto di meno a viaggiare via terra piuttosto che imbarcandosi a Palermo, sbarcare a Genova e farsi poi (fresco e riposato) gli ultimi 150 km per arrivare a Milano.
genova palermo sono un migliaio di km via mare.
una nave mercantile ha una velocita' di crociera di 14/15 nodi (30km/h circa).
20 ore le impiega una nave passeggeri ;)

sider
12-12-2007, 13:47
una trentina di ore circa.

Le ultime generazioni di traghetti (parlo di quelli costruiti dal 1995 in poi) delle linee italiane (Tirrenia, Grimaldi, Moby ecc) sono sui 27-30 nodi di velocità (il business sta proprio nel ridurre i tempi di traversata) per cui sono una 20ina di ore al max, anche meno.

sider
12-12-2007, 13:48
genova palermo sono un migliaio di km via mare.
una nave mercantile ha una velocita' di crociera di 14/15 nodi (30km/h circa).
20 ore le impiega una nave passeggeri ;)

Lascia stare le mercantili, si parla di veloci traghetti dove caricare i TIR che poi sono subito pronti a riprendere il viaggio e fare gli ultimi km.

Froze
12-12-2007, 13:54
Lascia stare le mercantili, si parla di veloci traghetti dove caricare i TIR che poi sono subito pronti a riprendere il viaggio e fare gli ultimi km.ah ok. io parlavo proprio di navi cargo invece ;)

Guille
12-12-2007, 14:04
genova palermo sono un migliaio di km via mare.
una nave mercantile ha una velocita' di crociera di 14/15 nodi (30km/h circa).
20 ore le impiega una nave passeggeri ;)
Non sto parlando dei classici mercantili ma delle moderne navi traghetto in grado di trasportare decine di tir.
Dai un'occhiata a questo sito (http://www.mare-tir.it/).

PS: Genova - Palermo via mare sono circa 800 km.


Edit: sorry per la ripetizione, non avevo visto che ti avevano gia risposto gia risposto :)

Stigmata
12-12-2007, 14:10
Vorrei prendere spunto dal 3d sullo sciopero degli autotrasportatori per riflettere su alcuni punti:

1) Anzitutto se vi sia la possibilità di diversificare i trasporti merce: questo snellirebbe di molto il lavoro dei camionisti, eviterebbe le lunghissime tratte, eviterebbe la lievitazione dei prezzi dovuta al fatto che un bene debba essere scarrozzato su gomma per tutta italia, darebbe un serio aiuto all'ambiente e toglierebbe potere ad una categoria.

2) Una semplice equazione: se fermando il trasporto su gomma per un atto volontario si ha come risultato il blocco totale di un paese, cosa accadrà quando, in un futuro prossimo, il petrolio comincerà a scarseggiare e tali trasporti si troveranno in difficoltà per cause oggettive?

3) Mi solletica molto l'idea di uno sciopero collettivo degli automobilisti come forma di protesta nei confronti di un esorbitante quanto ingiustificato prezzo della benzina. In rialzo, fra l'altro in percentuali ben maggiori di quelle segnalate dall'inflazione.

Per favore, onde evitare la chiusura, commenti solo sui tre punti e astenersi commenti sullo sciopero, grazie :)

1. impossibile o nel migliore degli scenari, irrealizzabile. amettendo che si faccia, le merci si troverebbero a riviaggiare per terra dalla stazione alla destinazione, su stradine e stradette. praticamente non esistono interporti/hub qui.
2. 3rd world
3. impossibile

AlexGatti
12-12-2007, 14:54
Vorrei prendere spunto dal 3d sullo sciopero degli autotrasportatori per riflettere su alcuni punti:

1) Anzitutto se vi sia la possibilità di diversificare i trasporti merce: questo snellirebbe di molto il lavoro dei camionisti, eviterebbe le lunghissime tratte, eviterebbe la lievitazione dei prezzi dovuta al fatto che un bene debba essere scarrozzato su gomma per tutta italia, darebbe un serio aiuto all'ambiente e toglierebbe potere ad una categoria.
Come ha detto qualcun'altro se ne parla da anni e nessuno ha mai fatto nulla di significativo. Secondo me un governo con le palle dovrebbe cogliere la palla al balzo:
Questi vogliono 500 milioni di euro in sgravi sul gasolio? bene il governo spenda 500 milioni di euro per realizzare e incentivare un'alternativa al trasporto su gomma.
In un paese dove il trasporto su gomma è quasi l'unico trasporto usato non mi sembra il caso di incentivarlo ulteriormente. Anzi bisognerebbe fare dei bei controlli su quanti autotrasportatori sono fuorilegge come norme di sicurezza.


2) Una semplice equazione: se fermando il trasporto su gomma per un atto volontario si ha come risultato il blocco totale di un paese, cosa accadrà quando, in un futuro prossimo, il petrolio comincerà a scarseggiare e tali trasporti si troveranno in difficoltà per cause oggettive?
Accadrebbe il blocco totale del paese, ancora. Per questo penso sia meglio cercare di incentivare ad esempio il trasporto via nave e su rotaia e solo gli ultimi chilometri affidati alla gomma.

3) Mi solletica molto l'idea di uno sciopero collettivo degli automobilisti come forma di protesta nei confronti di un esorbitante quanto ingiustificato prezzo della benzina. In rialzo, fra l'altro in percentuali ben maggiori di quelle segnalate dall'inflazione.
Sarebbe difficile coordinare gli automobilisti, visto che non sono una categoria così compatta come gli autotrasportatori. Non sono comunque sicuro che l'aumento sia ingiustificato, in pochi anni si è passati dal petrolio a 30dollari al barile a 90 dollari al barile, è vero che il cambio euro/dollaro è passato da 1:1 a 1.50:1, questo aiuta, ma si mangia "solo" la metà dell'aumento del petrolio, non tutto.

Bizkaiko
12-12-2007, 15:22
1) Anzitutto se vi sia la possibilità di diversificare i trasporti merce: questo snellirebbe di molto il lavoro dei camionisti, eviterebbe le lunghissime tratte, eviterebbe la lievitazione dei prezzi dovuta al fatto che un bene debba essere scarrozzato su gomma per tutta italia, darebbe un serio aiuto all'ambiente e toglierebbe potere ad una categoria.

Impossibile finchè non cambia la mentalità italiota. Tutti vogliono l'autostrada sottocasa, l'importante però è che passi sul giardino del vicino lasciando intatto il proprio.
Quando poi si passa alle grandi opere stradali/ferroviarie o altro, ecco spuntare centinaia di comitati del no, dal comitato degli allevatori della ValQualcosa all'unione dei pensionati-che-vanno-in-bici del ComuneSperduto, tutti naturalmente con alle spalle qualche rappresentante politico alla ricerca di un po' di pubblicità.
Per non parlare poi dei tempi di realizzazione delle opere, quando si decide realmente di realizzarle. Se si prevede di concludere nel 2009, stai pur sicura che se si è proprio fortunati si inaugura nel 2011 (ovviamente se non intervengono cause naturali ad incasinare il tutto)...
Nella vicina Svizzera il 70% delle merci viaggia su treno, io qui festeggerei se si arrivasse al 35-40%


2) Una semplice equazione: se fermando il trasporto su gomma per un atto volontario si ha come risultato il blocco totale di un paese, cosa accadrà quando, in un futuro prossimo, il petrolio comincerà a scarseggiare e tali trasporti si troveranno in difficoltà per cause oggettive?

Ricerca delle fonti energetiche alternative, ovviamente. Pian piano ci arriveremo.
Ma poi, anche avendo, per assurdo, tutte le auto che viaggiano che ne so, ad energia solare, se poi la prima "casta" che viene toccata da qualche provvedimento legislativo che non le va bene, scende in piazza e si mette a bloccare strade, autostrade e ferrovie, siamo daccapo.
Cominciamo ad impedire con delle leggi a chi sciopera di incasinare gli altri (arresto per chi blocca le strade, manifestazioni ok, ma alla domenica...) e forse il grosso dei disagi per le persone comuni sarà evitato.


3) Mi solletica molto l'idea di uno sciopero collettivo degli automobilisti come forma di protesta nei confronti di un esorbitante quanto ingiustificato prezzo della benzina. In rialzo, fra l'altro in percentuali ben maggiori di quelle segnalate dall'inflazione.

Impossibile: per la maggior parte delle persone è impensabile andare a lavorare servendosi dei mezzi pubblici. Il che significa che volenti o nolenti il pieno lo si deve fare. E poi non ci sono solo le auto private: i mezzi pubblici, i mezzi di soccorso, di polizia, i camion stessi, hanno bisogno della benzina, dal distributore ci devono andare.
E soprattutto navi, aerei, industrie... e queste non le fermi! Vale a dire che le compagnie petrolifere potrebbero stare anche 15-30 giorni senza un'auto che vada a rifornirsi e non rimetterci particolarmente. Chi ci rimette al massimo è il benzinaio, ma il margine di riduzione del prezzo che puoi ottenere non è certo elevato, al massimo pari al loro margine di guadagno stai pur sicura che non si mettono certo a venderti la benzina sottocosto, quindi si tratterebbe di pochi centesimi...