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View Full Version : Ingegno italiano: carburante dai rifiuti


sider
11-12-2007, 08:16
Ho trovato questa cosa in rete, in effetti ne avevo già sentito parlare in passato.
La posto qui per i risvolti "politici" che una simile trovata potrebbe avere negli equilibri economici mondiali.


17/09/2007
La stupidità italiana
"La benzina? Non ci servirà mai più. Raffino i rifiuti al posto del petrolio"
di Stefano Lorenzetto - domenica 16 settembre 2007, 09:18
Un ingegnere genovese di 63 anni, insieme con una biologa statunitense di 71, ha liberato il mondo dalla schiavitù del petrolio e dalla morsa dell’inquinamento per i secoli a venire. Luciano Patorno e Nancy Ho sono riusciti a rimpiazzare la benzina con l’etanolo ricavato dai rifiuti urbani. Un giacimento inesauribile. Lo so, detta così può ricordare la più impraticabile delle trovate: mettere in moto l’automobile dopo aver fatto pipì nel serbatoio. Ma questa non è una barzelletta.
In Canada già funziona una bioraffineria «made in Italy» che produce il carburante e lo vende alla Shell. E85 è il nome alla pompa del nuovo oro verde: 85% di etanolo, 15% di benzina. Una miscela, per il momento. Con un piccolo ritocco ai motori domani potrà essere utilizzato al 100%, essendo un alcol etilico concentrato pressoché anidro, cioè privo d’acqua.
L’etanolo (bioetanolo, per l’esattezza) che la professoressa Ho, docente universitaria di origine cinese immigrata da molti anni negli Usa, è stata in grado di fabbricare su larga scala grazie all’impianto creato dall’ingegner Patorno, imprenditore trasferitosi dalla Liguria a Modena, ha qualche altra caratteristica talmente unica da farlo sembrare un inaspettato dono del cielo all’umanità giunta sull’orlo del baratro: «Può alimentare da subito i propulsori Flex fuel montati su numerosi modelli di vetture. Non affama il Terzo mondo e non fa aumentare i prezzi del pane, della pasta, del latte, della carne perché non fagocita le coltivazioni di cereali destinate all’alimentazione umana e animale, anzi non le intacca minimamente, e di conseguenza non dissipa le già limitate risorse d’acqua del pianeta. Presenta un contenuto netto di energia tre volte più alto dell’etanolo tradizionale. Elimina il 70-75% del peggiore dei gas serra, l’anidride carbonica, principale responsabile dell’innalzamento delle temperature. Abbatte del 5-10% le emissioni di ossidi d’azoto e di zolfo. È privo di metalli pesanti. Azzera i particolati, meglio noti come polveri sottili. È totalmente biodegradabile. Libera il globo da larga parte dell’immondizia. E, ultimo ma non ultimo, ha un prezzo alla produzione di 0,30 euro il litro, 580 lire, esattamente come la benzina verde. Mentre l’etanolo distillato dal mais o dalla canna da zucchero costa il doppio».
Guardatevi intorno, o scoperchiate la pattumiera: tutta roba buona per far marciare la vostra auto. Giornali, riviste, involucri per alimenti, fogli di carta, corrispondenza, cartoncini, cartoni, opuscoli. E poi la lolla del riso e del frumento, i cartocci delle pannocchie, le bagasse della canna da zucchero, gli steli del mais, i residui e le eccedenze di coltivazioni agricole, il legno, la segatura, l’erba, le ramaglie, i rifiuti industriali delle cartiere. Insomma Patorno tramuta in carburante per autotrazione tutto ciò che contiene cellulosa.
Contitolare con un socio della Sipatech di Sassuolo, laurea in ingegneria elettrotecnica e meccanica, l’inventore s’è sempre occupato di automazioni industriali: per la Caterpillar, per la New Holland (Fiat), per la Hoechst (Sanofi-Aventis). In campo biomedicale ha brevettato strumenti rivoluzionari, dall’Endofixer, una suturatrice endovascolare che nell’aneurisma dell’aorta consente di fissare un manicotto dentro l’arteria senza intervenire chirurgicamente sul paziente, all’Anastomosis, che ricollega elasticamente i vasi sanguigni recisi in sala operatoria oppure dissecca le vene varicose con le onde elettromagnetiche evitando il bisturi.
Patorno è tornato alla sua antica passione, l’energia, dal 1999, quando gli hanno chiesto d’escogitare un sistema per il riciclaggio degli pneumatici usati. Nel nostro Paese se ne accumulano 400.000 tonnellate l’anno: metà finiscono in discarica e metà vengono trasformati in gomme rigenerate, conglomerati per bitumazioni, materiale per pavimenti antiscivolo. L’inventore ha fatto anche qui il miracolo: un brevetto che li riconverte negli idrocarburi d’origine.
Come c’è riuscito?
«Sono nato ingegnere. Mio padre era tecnico all’Ansaldo di Genova. La nostra casa si trovava dentro lo stabilimento. A 5 anni già giravo per i reparti. Ho visto dal vivo l’infinità di sottoprodotti, almeno un centinaio, che escono dal ciclo di depurazione del carbon coke: benzolo, naftalina, etilene, catrame».
Com’è arrivato all’etanolo ricavato dai rifiuti cellulosici?
«Mi ha contattato la Purdue University, che si trova a West Lafayette, nell’Indiana, 200 chilometri da Chicago, 100 da Indianapolis. Avevano bisogno di alcuni sensori particolari per le macchine dei loro laboratori. E là ho incontrato Nancy Ho, biologa molecolare premiata al Congresso dal presidente George Bush per aver messo a punto dopo 14 anni di ricerche un enzima geneticamente modificato. La professoressa è partita dai Saccharomyces cerevisiae, microrganismi che hanno una funzione fondamentale nelle fermentazioni da cui si ottengono il vino e la birra».
Che cosa fa questo enzima?
«Trasforma il glucosio e lo xilosio, due zuccheri, in etanolo. Invece chi distilla l’etanolo dai cereali non riesce a modificare lo xilosio, e ciò riduce del 40% la resa finale di carburante. Ma alla professoressa Ho mancava l’impianto in grado di industrializzare il processo. Ha chiesto a me di farlo. Così ho progettato una raffineria di alcol, anziché di petrolio».
Vi siete messi in società.
«Per gli Usa il brevetto se lo gestiscono gli americani. Per l’Europa io. Nel resto del mondo siamo partner».
Ma le bioraffinerie sono di là da venire.
«Non direi. Una è già stata aperta a Toronto dalla Iogen corporation: da una tonnellata di paglia spreme 350 litri di etanolo. In quattro anni è già arrivata a 128 milioni di litri. Un’altra è in costruzione in Pennsylvania. Torno adesso da un viaggio in Cina, dove già operavo con la Aodevices per progettare stabilimenti che purificano il silicio indispensabile alla produzione di pannelli fotovoltaici in Europa e Medio Oriente. Gli enti governativi di Pechino mi sono piombati addosso come falchi. I cinesi sono affamati di energia».
Gli italiani no?
«In Italia è tutto difficile. Ho interpellato la Hera, il gruppo quotato in Borsa che eroga elettricità e gas ai Comuni dell’Emilia Romagna: parole. Ho interpellato il Cpl, Consorzio productions logistics della Legacoop: parole. Ho interpellato la Confcooperative coinvolta nel rigassificatore di Brindisi: parole».
Ha interpellato le persone sbagliate.
«Non ho agganci politici. Ho interpellato le banche: parole anche lì».
Siamo sicuri che esistano biomasse cellulosiche sufficienti per estrarre l’etanolo?
«Mi offende. Ogni anno l’Italia produce 100 milioni di tonnellate di rifiuti: 40 milioni sono urbani. Il 35% di questi sono cellulosici, cioè carta, cartone e legni, però non riciclabili. Quindi stiamo parlando di 14 milioni di tonnellate che oggi si buttano in discarica. Si potrebbe ricavarne, con 30 dei miei impianti, 4,8 miliardi di litri di etanolo. Vale a dire il 30% del fabbisogno nazionale, visto che gli italiani consumano ogni anno 16 miliardi di litri di benzina».
E il restante 70% del fabbisogno?
«Ci sono da sfruttare i residui legnosi industriali: cassette della frutta, trucioli di falegnameria, segatura, mobili vecchi, pallet, traversine ferroviarie, bobine di cavi elettrici, imballaggi. Una città di medie dimensioni, come Perugia, sciupa ogni anno 15.000 tonnellate di potature. Valgono 5 milioni di litri di bioetanolo. E poi pensi solo alla pulizia dei boschi».
Ma se ancora non bastassero?
«Ho letto l’intervista che Mauro Tedeschini, direttore di Quattroruote, ha fatto col professor Carlo Rubbia nel numero di settembre. In questo Paese vi sono un milione d’ettari di terreni non coltivati, ha spiegato il premio Nobel. Potremmo metterci a dimora piante non commestibili la cui resa energetica è enorme. Il miscanthus, per esempio. È una canna ricchissima di cellulosa che cresce spontaneamente in Cina e in Giappone. Supera i 4 metri d’altezza, la densità delle foglie è tale che una persona non riesce a passarci in mezzo, prospera nei climi temperati come il nostro, richiede poca acqua, dura circa 15 anni e si raccoglie d’inverno, un momento ideale per gli agricoltori. Idem la canapa, adatta per i terreni aridi del nostro Sud. Idem i pioppi. Un pioppeto lungo 10 chilometri e largo altrettanto potrebbe alimentare all’infinito, col suo ciclo vegetativo, la più grande delle bioraffinerie che ho progettato, 160 milioni di litri di etanolo annui».
Bioraffineria che costerà un patrimonio, suppongo.
«È un investimento da 65 milioni di euro. Calcolati i costi di produzione con l’ammortamento, i ricavi dalla vendita del bioetanolo e l’extra utile derivante dalla defiscalizzazione, fin dal primo anno genera un profitto netto di quasi 44 milioni di euro. Tenga presente che in Italia l’etanolo è defiscalizzato al 20%, ma dovrebbe arrivare almeno al 47%, anche perché in Germania, Spagna, Belgio e Slovacchia è al 100%, in Francia al 57%, in Finlandia al 55%. Mettiamo che lo Stato o l’Eni aprissero 100 bioraffinerie: con un investimento di 12.500 miliardi di vecchie lire, circa un terzo della manovra economica annunciata dal governo per il 2007, avrebbero affrancato per sempre il Paese dalla benzina».
Non credo che gli sceicchi arabi siano molto contenti di lei.
(Allarga le braccia).
Non teme per la sua vita?
«Le dirò: qualche timore ce l’ho».
Il petrolio è destinato a esaurirsi?
«Per forza. È un dato di fatto. O entro 20 anni o entro 50, ma finirà. Lo dimostra la speculazione sui prezzi: oggi è a 80 dollari il barile, contro i 30 di tre anni fa, mentre dovrebbe costarne non più di 55. E anche se non si esaurissero i giacimenti, diventerebbe sempre più difficile estrarlo. Per cui i costi, in termini di energia impiegata nel pompaggio, supererebbero i ricavi. Lo stesso dicasi se andassimo a cercarlo sul fondo degli oceani».
Resta il fatto che di auto pronte per l’etanolo non se ne vedono molte in circolazione.
«Più che altro mancano i distributori. Ma da fine luglio è in vendita anche in Italia la Renault New Mégane alimentabile a E85. Il gruppo Peugeot-Citroën sta per presentare un’ampia gamma di modelli biocompatibili. Saranno presto sul mercato Ford, Opel, Saab, Volvo e Cadillac. Io stesso ho guidato da Chicago a Lafayette una Ford che funzionava con miscela all’85% di alcol e al 15% di benzina. Non c’è area di servizio d’America dove manchi la colonnina dell’E85».
Una Ferrari che va etanolo?
«Perché no? Le prestazioni migliorano. La formula chimica dell’etanolo è C2H5OH: nel radicale OH è presente ossigeno, come in tutti gli alcoli. Equivale a sovralimentare il motore. Per di più nell’etanolo non occorre aggiungere gli antidetonanti, indispensabili nella benzina. Un tempo la super veniva addizionata con tetraetile di piombo, un inquinante micidiale. Oggi la verde richiede il benzene, che inquina meno, però inquina. Al traffico stradale si imputa il 93% delle emissioni di ossido di carbonio, il 60% di quelle di idrocarburi e ossidi di azoto e il 12% di quelle d’anidride carbonica, c’è poco da fare».
Il professor Antonino Zichichi sostiene che l’anidride carbonica è senz’altro aumentata da quando è iniziata l’era industriale, ma che l’uomo incide solo per il 10% sul clima, il resto dipende dai fenomeni naturali, a cominciare dai raggi cosmici. In mezzo milione di anni la Terra ha perso e ritrovato il Polo Nord e il Polo Sud già quattro volte.
«Sono d’accordo. Ma il nostro guaio è che, a causa del massiccio utilizzo dei combustibili fossili, per la prima volta nella storia dell’umanità l’anidride carbonica si accumula in tempi troppo veloci e si concentra nelle aree urbane e industrializzate. Ristagnasse sull’oceano, sarebbe diverso».
Però del Brasile, che fa il 48% dell’etanolo per autotrazione prodotto nel mondo, io ricordo il lezzo pestilenziale dei biocarburanti.
«Invece l’etanolo ricavato dagli scarti di cellulosa è inodore».
Ma ho letto che corrode i motori.
«Lo escludo. Ai metalli non può far nulla».
La sua bioraffineria non provoca odori e fumi?
«No. La fermentazione avviene in autoclave. È un sistema che richiede la mancanza di contatto con l’aria. Gli enzimi sono anaerobi, vivono solo in assenza di ossigeno».
Avrà bisogno di una discarica per i residui della lavorazione.
«Al contrario. Sono io che devo insediarmi vicino alle discariche per recuperare quanto di buono vi è contenuto».
La sua bioraffineria non produce scarti? Impossibile.
«Certo che li produce. Ma non li chiamerei scarti, bensì sottoprodotti: mangimi, fertilizzanti chimici per l’agricoltura, polimeri della plastica, lubrificanti, adesivi. Tutta roba che è fuori dal conto economico di cui le ho parlato prima e che va dunque ad ampliare il margine di guadagno».
Avrà bisogno di molti dipendenti e di tanta energia elettrica.
«La forza lavoro per il ciclo produttivo di 24 ore su 24 assomma a un centinaio di persone. L’energia me la produco da solo: il primo elemento da togliere nella fase di pretrattamento dei rifiuti cellulosici è la lignina, che ha un alto potere calorifero».
Avrà bisogno di una vasta area.
«La bioraffineria più grande si estende su 60.000 metri quadrati. È la superficie occupata dall’inceneritore di rifiuti urbani della città di Brescia, quello dipinto con i colori del cielo che si vede dall’autostrada A4».
Una direttiva europea fissava al 2% la quota di mercato dei biocarburanti che gli Stati membri erano invitati a raggiungere entro il 2005. Il quantitativo salirà al 5,75% nel 2010. L’Italia che cos’ha fatto?
«Niente. Però l’11 marzo 2006 il governo ha varato la legge 81 che prevede l’obbligatorietà dell’integrazione di bioetanolo nelle benzine in percentuali crescenti: dai 320 milioni di litri nel 2006 fino ad arrivare ai 920 milioni di litri nel 2010».
E quanti ne abbiamo prodotti finora?
«Neanche mezzo litro».
(390. Continua)
stefano.lorenzetto@ilgiornale.it

trallallero
11-12-2007, 08:29
...
Gli italiani no?
«In Italia è tutto difficile. Ho interpellato la Hera, il gruppo quotato in Borsa che eroga elettricità e gas ai Comuni dell’Emilia Romagna: parole. Ho interpellato il Cpl, Consorzio productions logistics della Legacoop: parole. Ho interpellato la Confcooperative coinvolta nel rigassificatore di Brindisi: parole».
Ha interpellato le persone sbagliate.
«Non ho agganci politici. Ho interpellato le banche: parole anche lì».

che vergogna :cry:

Flegias85
11-12-2007, 08:32
Fino a quando vorranno speculare sulla vendita del petrolio noi ci attacchiamo e continueremo ad inquinare e spendere soldi per farlo!

Necromachine
11-12-2007, 08:46
Tutto bello, ma mi ci gioco le palle che anche questa finirà nel dimenticatoio e non ne sentiremo più parlare ... :rolleyes: :rolleyes:

bjt2
11-12-2007, 09:04
Ma se io volesso autoprodurmi l'etanolo, per usarlo puro in un motore normale (diciamo una 2000 turbo sovralimentata), a cosa vado incontro? Battiti in testa? Che numero di ottano ha? Perchè non ci metto nulla a farmi variare la mappatura della centralina nel caso... :fagiano: P.S.: non è catalitica, quindi non mi frega di rovinare il catalizzatore. E' ad iniezione elettronica e multipoint...

ulk
11-12-2007, 09:08
Mi sa che abbiamo la memoria corta....

Anni fa era venuto in Italia un altro di questi tizi che proponeva di riciclare rifiuti per farne petrolio.

E non dimenticherei neanche l'idea di gardini sul bio etanolo basta semplicemente sul rapido esaurimento delle risorse petrolifere.

Solertes
11-12-2007, 09:09
Ma se io volesso autoprodurmi l'etanolo, per usarlo puro in un motore normale (diciamo una 2000 turbo sovralimentata), a cosa vado incontro? Battiti in testa? Che numero di ottano ha? Perchè non ci metto nulla a farmi variare la mappatura della centralina nel caso... :fagiano: P.S.: non è catalitica, quindi non mi frega di rovinare il catalizzatore. E' ad iniezione elettronica e multipoint...

Lo puoi miscelare in parti 85 Etanolo - 15 benzina ottenendo il carburante E85.
Il problema è che l'etanolo è corrosivo per le parti plastiche (guarnizioni, condotti) che andrebbero sostituite....però moltissimi dei motori moderni (es. il FIRE) non hanno particolari problemi a funzionare con E85 (credo che però una rimappatura sia utile).
E' comunque evasione fiscale ;)

gigio2005
11-12-2007, 09:25
guardate che non ci voleva questo genio per "inventare" il biocarburante...

ci sono milioni di articoli e ricerche al riguardo...da me ad esempio c'e' addirittura un tesista che fa biodiesel...

CYRANO
11-12-2007, 09:28
Posso fare una battutaccia ?
Se faran sto carburante coi rifiuti , allora la campania diventera' ricchissima !

:D :D :D


cpa[z[a

Paganetor
11-12-2007, 09:41
ìE' comunque evasione fiscale ;)

sicuro? se me la faccio in casa (e compro la benzina che mi occorre alla pompa) non credo di evadere...

sider
11-12-2007, 09:46
guardate che non ci voleva questo genio per "inventare" il biocarburante...

ci sono milioni di articoli e ricerche al riguardo...da me ad esempio c'e' addirittura un tesista che fa biodiesel...

Non hai letto bene l'articolo

La trovata è questa


Che cosa fa questo enzima?
«Trasforma il glucosio e lo xilosio, due zuccheri, in etanolo. Invece chi distilla l’etanolo dai cereali non riesce a modificare lo xilosio, e ciò riduce del 40% la resa finale di carburante. Ma alla professoressa Ho mancava l’impianto in grado di industrializzare il processo. Ha chiesto a me di farlo. Così ho progettato una raffineria di alcol, anziché di petrolio».

sider
11-12-2007, 09:46
sicuro? se me la faccio in casa (e compro la benzina che mi occorre alla pompa) non credo di evadere...

Certo che è evasione, dato che non pagheresti le accise

Paganetor
11-12-2007, 09:47
Certo che è evasione, dato che non pagheresti le accise

be', anche se mi produco elettricità in casa non pago l'iva...

bjt2
11-12-2007, 09:49
Certo che è evasione, dato che non pagheresti le accise

Quindi anche se mi compro un'auto elettrica e la ricarico con la corrente evado le accise?

sider
11-12-2007, 09:54
Quindi anche se mi compro un'auto elettrica e la ricarico con la corrente evado le accise?


Le accise sono sui "carburanti" ma è un argomento già ampiamente dibattuto anche sul caso "olio di colza".

Paganetor
11-12-2007, 09:56
Le accise sono sui "carburanti" ma è un argomento già ampiamente dibattuto anche sul caso "olio di colza".

io sapevo che l'utilizzo dell'olio di colza (e probabilmente di queso nuovo carburante) fa decadere la garanzia delle auto... ma dl discorso evasione non sapevo nulla!

sider
11-12-2007, 09:58
be', anche se mi produco elettricità in casa non pago l'iva...

Le accise sono specifiche sui carburanti per autotrazione, quindi non capisco il tuo esempio.
Inoltre credo che anche la distillazione di alcool in casa sia soggetta a tassazione. Se poi la butti nel serbatoio diventa carburante.

Tefnut
11-12-2007, 10:21
al di la del dibattito evasione, parliamo un po' di questa scoperta :D


verrà portata avanti?
quanto inquina? ho letto le cifre ma ci capisco poco :(

Paganetor
11-12-2007, 10:26
verrà portata avanti?

secondo me no...

forse (e sottolineo forse) in ambito produzione di elettricità, ma sicuramente non nell'autotrazione...

sider
11-12-2007, 10:32
Questo è interessante

Gli enti governativi di Pechino mi sono piombati addosso come falchi. I cinesi sono affamati di energia

Sicuramente non è tutto oro quello che luccica, però anche se si riuscisse a produrre il 25% del fabbisogno eliminando nel contempo tonnellate di rifiuti non sarebbe male.

bjt2
11-12-2007, 10:34
Le accise sono specifiche sui carburanti per autotrazione, quindi non capisco il tuo esempio.
Inoltre credo che anche la distillazione di alcool in casa sia soggetta a tassazione. Se poi la butti nel serbatoio diventa carburante.

Io quando scorreggio, produco gas... Met-ano... Devo pagare le accise? :stordita:

sider
11-12-2007, 10:43
Io quando scorreggio, produco gas... Met-ano... Devo pagare le accise? :stordita:

Non sono mica il ministero delle finanze

akyra
11-12-2007, 10:43
al di la del dibattito evasione, parliamo un po' di questa scoperta :D


verrà portata avanti?


ma scusa...è una battuta o stai parlando seriamente?? non ti ricordi più in che paese vivi?

...lo paghi tu poi lo stipendio a Ibrahimovic e compagnia bella?

:asd:

trallallero
11-12-2007, 11:38
Io quando scorreggio, produco gas... Met-ano... Devo pagare le accise? :stordita:

io invece creo GPL ... ho qualche problema di stomaco ? :stordita:

Fil9998
11-12-2007, 11:59
Certo che è evasione, dato che non pagheresti le accise



su quale pianeta??


mica pago tasse sulla grappa che mi faccio in casa!
e manco sulla elettricità che mi faccio con i pannelli...



vabbhè popolo bue abituato a prenderlo al :ciapet: ...
ma qua s'esagera...

se domani mi invento una macchina che va a elettricità statica ambientale "alla tesla" mica ci devo pagare la tassa sui carburanti...

oh...

trallallero
11-12-2007, 12:01
su quale pianeta??


mica pago tasse sulla grappa che mi faccio in casa!
e manco sulla elettricità che mi faccio con i pannelli...



vabbhè popolo bue abituato a prenderlo al :ciapet: ...
ma qua s'esagera...
infatti la grappa in casa NON la potresti fare ;)

Solertes
11-12-2007, 12:02
io invece creo GPL ... ho qualche problema di stomaco ? :stordita:

Devi solo smettere di bere petrolio e vedrai che smetterai di produrre GPL :D


Comunque la distillazione se non ricordo male è vietata (se non, forse, in minime quantità) perchè soggetta per uso alimentare ad una tassazione...come carburante pure.
La produzione clandestina sarebbe evasione fiscale.
L'etanolo (se non mi ricordo male) inoltre potrebbe essere usato per la produzione di biodiesel (http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione_del_biodiesel) dall'olio di colza, il cui uso fà decadere la garanzia perchè l'olio di colza, per i motori moderni, è pieno di sostanze indesiderate che con la combustione lo rovinano....mentre nei vecchi diesel aspirati a precamera danno molti meno problemi (Rudolf Diesel ideò il motore perchè potesse essere alimentato ad Olio).

nomeutente
11-12-2007, 12:08
Io quando scorreggio, produco gas... Met-ano... Devo pagare le accise? :stordita:

Se ne produci così tanto da spingere in avanti il motorino, diventa per autotrazione, quindi ci paghi le accise.

Ma devi proprio essere ridotto così:

http://img260.imageshack.us/img260/5873/stingerji2.jpg

Vabbè, torniamo seri :asd:

trallallero
11-12-2007, 12:14
Se ne produci così tanto da spingere in avanti il motorino, diventa per autotrazione, quindi ci paghi le accise.

Ma devi proprio essere ridotto così:

http://img260.imageshack.us/img260/5873/stingerji2.jpg

Vabbè, torniamo seri :asd:

:sbonk:

das
11-12-2007, 13:10
su quale pianeta??


mica pago tasse sulla grappa che mi faccio in casa!
e manco sulla elettricità che mi faccio con i pannelli...



vabbhè popolo bue abituato a prenderlo al :ciapet: ...
ma qua s'esagera...

se domani mi invento una macchina che va a elettricità statica ambientale "alla tesla" mica ci devo pagare la tassa sui carburanti...

oh...

Se non paghi le tasse sulla grappa che ti fai in casa SEI UN EVASORE FISCALE!

Su tutti i liquori deve essere pagata una tassa, anche se te li fai e te li bevi da solo in cantina.
Se inventi una macchina che va a sputi o a cosa ti pare, non la puoi usare fuori da areee private.
Le uniche sostanze che puoi mettere nel serbatoi di un mezzo che circola sul suolo pubblico sono quelle che trovi dal benzinaio.

Capozz
11-12-2007, 13:59
Ma se io volesso autoprodurmi l'etanolo, per usarlo puro in un motore normale (diciamo una 2000 turbo sovralimentata), a cosa vado incontro? Battiti in testa? Che numero di ottano ha? Perchè non ci metto nulla a farmi variare la mappatura della centralina nel caso... :fagiano: P.S.: non è catalitica, quindi non mi frega di rovinare il catalizzatore. E' ad iniezione elettronica e multipoint...

Allora, se volessi alimentare l'auto a etanolo dovresti cambiare tutte le guarnizioni dei condotti del carburante e quelle che si trovano all'interno del motore, altrimenti l'alcool le scioglierebbe.
Per il numero di ottani non c'è problema, l'alcool di suo ne ha già un grado elevato, quindi non bisogna aggiungere additivi
Dovresti rimappare perchè ovviamente il motore è fatto per andare a benzina e non ad alcool ;)
Comunque pur volendo non potresti usare alcool per autotrazione in quanto evaderesti le accise, e l'alcool non è considerato un carburante per automobili..... purtroppo siamo in Italia

xenom
11-12-2007, 14:26
Sarebbe una cosa fantastica da adottare in italia... ma come sappiamo è pura utopia :asd:
Ad ogni modo prima o poi dovrà essere fatta. I biocarburanti, bioetanolo in particolare, saranno i carburanti del futuro IMHO.
Inutile nascondere la situazione, il petrolio sta finendo e non ci sono molte alternative come vettori energetici... I biocarburanti sono i più convenienti.
Solo che finché ci sarà il petrolio, continueremo a farci i propri comodi, poi all'improvviso quando finirà saremo nella merda totale :doh:

sider
11-12-2007, 14:30
Sarebbe una cosa fantastica da adottare in italia... ma come sappiamo è pura utopia :asd:
Ad ogni modo prima o poi dovrà essere fatta. I biocarburanti, bioetanolo in particolare, saranno i carburanti del futuro IMHO.
Inutile nascondere la situazione, il petrolio sta finendo e non ci sono molte alternative come vettori energetici... I biocarburanti sono i più convenienti.
Solo che finché ci sarà il petrolio, continueremo a farci i propri comodi, poi all'improvviso quando finirà saremo nella merda totale :doh:

Credo che le aziende petrolifere sappiano già dove investire in vista futura.

trallallero
11-12-2007, 14:46
Comunque pur volendo non potresti usare alcool per autotrazione in quanto evaderesti le accise, e l'alcool non è considerato un carburante per automobili..... purtroppo siamo in Italia
dubito che all'estero sia diverso e ci si possa fare la benza "fai da te"

Credo che le aziende petrolifere sappiano già dove investire in vista futura.
pure io lo credo

Capozz
11-12-2007, 14:57
dubito che all'estero sia diverso e ci si possa fare la benza "fai da te"




Vero, ma almeno l'alcool si può usare, qui no.
All'estero i carburanti e l'energia costano molto meno rispetto all'Italia, e dove i carburanti hanno lo stesso prezzo, si possono prendere i mezzi pubblici per andare al lavoro, non c'è praticamente l'obbligo di usare l'auto come qui in Italia.
Sarà un caso che se a Londra o Parigi scioperano gli autisti dei mezzi pubblici le città si paralizzano, mentre se succede qui a Roma al massimo le code iniziano 1 km prima e ci vogliono 10 minuti in più per arrivare ?

carlainzi
11-12-2007, 15:35
......... Presenta un contenuto netto di energia tre volte più alto dell’etanolo tradizionale. Elimina il 70-75% del peggiore dei gas serra, l’anidride carbonica, principale responsabile dell’innalzamento delle temperature.....


Non metto in dubbio la bontà del progetto, ma questa particolare affermazione è una assurdità bella e buona. Di etanolo ce n'è uno soltanto, e il suo contenuto di energia dovrà essere sempre quello, no?

bjt2
11-12-2007, 15:56
ma scusa...è una battuta o stai parlando seriamente?? non ti ricordi più in che paese vivi?

...lo paghi tu poi lo stipendio a Ibrahimovic e compagnia bella?

:asd:

Moratti si converte al riciclo di rifiuti organici (che viene pagato profumatamente da tutti i comuni) e nello stesso tempo ricava etanolo che può vendere... Direi che ci va a guadagnare... Sempre se non ha intenzione di mettere l'impianto in campania, nel qual caso glielo fanno saltare in un femtosecondo...

bjt2
11-12-2007, 15:59
Se ne produci così tanto da spingere in avanti il motorino, diventa per autotrazione, quindi ci paghi le accise.

Ma devi proprio essere ridotto così:

http://img260.imageshack.us/img260/5873/stingerji2.jpg

Vabbè, torniamo seri :asd:

Non è il mio caso... :O Se mangio fagioli, forse... :asd: /fine_OT

GUSTAV]<
11-12-2007, 16:04
Ricavare etanolo dai rifiuti, si, ma bisogna selezionare prima i rifiuti.. :asd:
ecco dov'è il problema....
Industrialmente è molto più economico ricavare l'etanolo dai cereali
come da moltissimi anni avviene in brasile.
Con questo sistema poi si contiene anche l'abbassamento dei costi
di tutti i prodotti agricoli, che restano ad un prezzo alto, e quindi
maggiori guadagni per il produttore e per il distributore...

gabi.2437
11-12-2007, 16:08
Ma il giornalista lo fa apposta a far domande stupide?

-kurgan-
11-12-2007, 16:35
Mi sa che abbiamo la memoria corta....

Anni fa era venuto in Italia un altro di questi tizi che proponeva di riciclare rifiuti per farne petrolio.


la società si chiamava PETROL DRAGON, è stata accusata di inquinamento ambientale e ha chiuso (se mi ricordo bene, se mi sbaglio correggetemi).

zerothehero
11-12-2007, 19:48
Se ne produci così tanto da spingere in avanti il motorino, diventa per autotrazione, quindi ci paghi le accise.

Ma devi proprio essere ridotto così:

http://img260.imageshack.us/img260/5873/stingerji2.jpg

Vabbè, torniamo seri :asd:


soffoco... :asd:

xenom
11-12-2007, 20:12
Non metto in dubbio la bontà del progetto, ma questa particolare affermazione è una assurdità bella e buona. Di etanolo ce n'è uno soltanto, e il suo contenuto di energia dovrà essere sempre quello, no?

Si, penso si riferisca al processo di sintesi: quello che parte dai vegetali e quello che parte dai rifiuti. In termini di consumo energetico il primo richiede più energia e quindi aumenta anche l'emissione di CO2

paulus69
11-12-2007, 20:45
Mi sa che abbiamo la memoria corta....

Anni fa era venuto in Italia un altro di questi tizi che proponeva di riciclare rifiuti per farne petrolio.

E non dimenticherei neanche l'idea di gardini sul bio etanolo basta semplicemente sul rapido esaurimento delle risorse petrolifere.
quanti anni fà?
perchè io mi ricordo di uno stabilimento pilota(visto su documentario)nel milanese che otteneva carburanti trattanto i rifiuti....nei primi anni '90.

ulk
11-12-2007, 20:59
quanti anni fà?
perchè io mi ricordo di uno stabilimento pilota(visto su documentario)nel milanese che otteneva carburanti trattanto i rifiuti....nei primi anni '90.

Esatto, mi pare che ci fosse di mezzo anche l'eni, tutto in abbandono, per i problemi già citati.

sider
12-12-2007, 07:13
quanti anni fà?
perchè io mi ricordo di uno stabilimento pilota(visto su documentario)nel milanese che otteneva carburanti trattanto i rifiuti....nei primi anni '90.


Mi pare che si utilizzasse la plastica, era una cosa diversa.

trallallero
12-12-2007, 07:37
Vero, ma almeno l'alcool si può usare, qui no.
All'estero i carburanti e l'energia costano molto meno rispetto all'Italia, e dove i carburanti hanno lo stesso prezzo, si possono prendere i mezzi pubblici per andare al lavoro, non c'è praticamente l'obbligo di usare l'auto come qui in Italia.
Sarà un caso che se a Londra o Parigi scioperano gli autisti dei mezzi pubblici le città si paralizzano, mentre se succede qui a Roma al massimo le code iniziano 1 km prima e ci vogliono 10 minuti in più per arrivare ?

ma dove si può usare l'alcool ? mi sembra strano ...
per quanto riguarda i prezzi dei carburanti, all'estero, dipende comunque dove, sono anche più cari dell'Italia. In Olanda sono decisamente più cari, per esempio, quì in Germania il prezzo adesso varia dai 1.28€ ai 1.34€ (la super).

Son d'accordo con te sui mezzi pubblici e ci aggiungo anche i camion: quì non ne vedo di camion, non esistono, la merce viaggia su treno e fiumi, in Italia un loro sciopero paralizza il paese.

Poi uno si chiede perchè i prezzi di tutto in Italia sono alle stelle.

paulus69
12-12-2007, 16:51
Mi pare che si utilizzasse la plastica, era una cosa diversa.
sicuro che erano rifiuti,ricordo bene i camion carichi di munnezza...

Capozz
12-12-2007, 17:04
ma dove si può usare l'alcool ? mi sembra strano ...
per quanto riguarda i prezzi dei carburanti, all'estero, dipende comunque dove, sono anche più cari dell'Italia. In Olanda sono decisamente più cari, per esempio, quì in Germania il prezzo adesso varia dai 1.28€ ai 1.34€ (la super).

Son d'accordo con te sui mezzi pubblici e ci aggiungo anche i camion: quì non ne vedo di camion, non esistono, la merce viaggia su treno e fiumi, in Italia un loro sciopero paralizza il paese.

Poi uno si chiede perchè i prezzi di tutto in Italia sono alle stelle.


Dove si può usare ? In Brasile lo si usa da una vita e anche in buona parte del nord europa.
La Saab l'anno scorso presentò un prototipo della 9-5 alimentato ad etanolo, che ora in svezia è in commercio, quindi suppungo che li si possa usare, e sta presentando ora altri modelli.
La stessa cosa ha fatto anche la Ford.
In Irlanda si usa comunemente l'alcool per autotrazione, ed è anche oggetto di incentivi statali perchè inquina molto meno della nafta o della benzina!
In Francia, chi vuole, può farsi installare un compressore per il metano a casa in modo che possa fare autonomamente il rifornimento alla propria auto a gas, oppure si fa benzina al supermercato per risparmiare...
Purtroppo qui sotto il punto di vista dell'energia e dei carburanti siamo troppo indietro....

trecca
12-12-2007, 17:18
In Francia, chi vuole, può farsi installare un compressore per il metano a casa in modo che possa fare autonomamente il rifornimento alla propria auto a gas
davvero? :eek: :ave:

Capozz
12-12-2007, 17:26
davvero? :eek: :ave:

Si è vero, è un sistema prodotto da una società californiana ed in francia si può usare tranquillamente

drakend
12-12-2007, 17:45
Qui una cosa del genere sarebbe illegale perché evaderesti le accise...

Pancho Villa
12-12-2007, 20:24
ma dove si può usare l'alcool ? mi sembra strano ...
per quanto riguarda i prezzi dei carburanti, all'estero, dipende comunque dove, sono anche più cari dell'Italia. In Olanda sono decisamente più cari, per esempio, quì in Germania il prezzo adesso varia dai 1.28€ ai 1.34€ (la super).

Son d'accordo con te sui mezzi pubblici e ci aggiungo anche i camion: quì non ne vedo di camion, non esistono, la merce viaggia su treno e fiumi, in Italia un loro sciopero paralizza il paese.

Poi uno si chiede perchè i prezzi di tutto in Italia sono alle stelle.Per l'etanolo occorre un motore modificato (flex) che penso possa utilizzare senza problemi anche la benza. Per il biodiesel invece non c'è alcun problema per i motori diesel di recente costruzione. Nei motori a gasolio si potrebbero anche usare direttamente gli oli vegetali (l'olio di colza e quello di girasole), però questi hanno un elevato residuo carbonioso che porta al blocco del motore dopo un certo periodo di funzionamento. Il biodiesel si ottiene proprio dagli oli vegetali mediante il processo di esterificazione che permette di frazionare la molecola dei gliceridi (i grassi contenuti negli oli vegetali che bruciando formano le incrostazioni di cui sopra) e di formare molecole più semplici adatte alla combustione nel motore diesel.Si, penso si riferisca al processo di sintesi: quello che parte dai vegetali e quello che parte dai rifiuti. In termini di consumo energetico il primo richiede più energia e quindi aumenta anche l'emissione di CO2Dal punto di vista teorico l'utilizzo di biocombustibili di origine vegetale non produce CO2 netta. Nella crescita la pianta la consuma (rilasciando ossigeno) immagazzinando il carbonio e nella combustione la rilascia in quantità minore o uguale (per il principio di conservazione della massa). L'eventuale produzione netta di CO2 deve essere ricercata nelle fasi del processo: il carburante delle macchine agricole nel campo, la lavorazione del prodotto, il trasporto ecc., ammesso che quest'energia sia di provenienza fossile.
Quel che è certo è che se anche non pari a zero, la CO2 prodotta utilizzando biocombustibili è molto inferiore a quella prodotta utilizzando combustibili fossili.

Stigmata
12-12-2007, 20:47
che vergogna :cry:

*

bjt2
13-12-2007, 06:43
Qui una cosa del genere sarebbe illegale perché evaderesti le accise...

Qui in Italia quando le accise per il GPL da casa erano minori di quelle del gas da auto e la gente metteva le bombole del gas nelle auto sai che hanno fatto? Hanno aumentato le accise anche su quello da casa... :D :rolleyes:

drakend
13-12-2007, 07:35
Qui in Italia quando le accise per il GPL da casa erano minori di quelle del gas da auto e la gente metteva le bombole del gas nelle auto sai che hanno fatto? Hanno aumentato le accise anche su quello da casa... :D :rolleyes:
Vorrei commentare dicendo quello che ho in mente, ma poi verrei sospeso quindi lascio perdere... :muro:

trallallero
13-12-2007, 07:53
Dove si può usare ? In Brasile lo si usa da una vita e anche in buona parte del nord europa.
La Saab l'anno scorso presentò un prototipo della 9-5 alimentato ad etanolo, che ora in svezia è in commercio, quindi suppungo che li si possa usare, e sta presentando ora altri modelli.
La stessa cosa ha fatto anche la Ford.
In Irlanda si usa comunemente l'alcool per autotrazione, ed è anche oggetto di incentivi statali perchè inquina molto meno della nafta o della benzina!
In Francia, chi vuole, può farsi installare un compressore per il metano a casa in modo che possa fare autonomamente il rifornimento alla propria auto a gas, oppure si fa benzina al supermercato per risparmiare...
Purtroppo qui sotto il punto di vista dell'energia e dei carburanti siamo troppo indietro....
allora insisto, che vergogna :nono:

Qui in Italia quando le accise per il GPL da casa erano minori di quelle del gas da auto e la gente metteva le bombole del gas nelle auto sai che hanno fatto? Hanno aumentato le accise anche su quello da casa... :D :rolleyes:
io mettevo 2 bombole di casa nella mia Lancia Delta con impianto GPL, andavo a fare il pieno alla macchina e già che c'ero riempivo anche quelle di casa :fiufiu:
Poi han cominciato a farmi, giustamente, storie i benzinai ed ho dovuto smettere ... ma la differenza tra il prezzo del gas al distributore e quello delle bobmbole all'alimentari è pazzesco!!! una bombola da 7.5 litri costava 25.000 lire! io ne caricavo 2 da 10 litri con 12.000 lire!
3.300 lire/litro VS 600 lire/litro - mica noccioline

cosa c'entra il mio post con il 3d non lo so ma ormai l'ho scritto :D

sider
13-12-2007, 07:57
Si è vero, è un sistema prodotto da una società californiana ed in francia si può usare tranquillamente

Conosco uno che lo sta utilizzando qui in italia

sider
13-12-2007, 07:58
sito interessante

http://www.ecomobile.it/risparmio/risparmio_index.htm

Capozz
13-12-2007, 09:33
Qui in Italia quando le accise per il GPL da casa erano minori di quelle del gas da auto e la gente metteva le bombole del gas nelle auto sai che hanno fatto? Hanno aumentato le accise anche su quello da casa... :D :rolleyes:

:D
In famiglia nel 97 avevamo comprato una citroen xantia con impianto a gpl (mai più una macchina a gas in vita mia)....all'epoca il gas costava circa 500 lire al litro e si è mantenuto stabile per un pò, ora costa quasi 70 centesimi....maledetti!:muro:

drakend
13-12-2007, 09:48
:D
In famiglia nel 97 avevamo comprato una citroen xantia con impianto a gpl (mai più una macchina a gas in vita mia)....all'epoca il gas costava circa 500 lire al litro e si è mantenuto stabile per un pò, ora costa quasi 70 centesimi....maledetti!:muro:
Come mai non vuoi più una macchina a gas?