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View Full Version : [NEWS] La minaccia del pedoweb sulla rete USA


c.m.g
07-12-2007, 09:35
venerdì 07 dicembre 2007

Washington - Dovranno vigilare sulle proprie connessioni e sui propri utenti "i fornitori di servizi di comunicazione elettronica (http://www.law.cornell.edu/uscode/html/uscode18/usc_sec_18_00002510----000-.html)" e i fornitori di servizi di "remote computing (http://www.law.cornell.edu/uscode/html/uscode18/usc_sec_18_00002711----000-.html)" americani. La camera bassa del parlamento USA ha approvato una proposta di legge che estende e rende più gravosa la responsabilità di coloro che rendono possibile la circolazione in rete di immagini pedopornografiche.

Secondo le definizioni burocratiche fornite dal parlamentare Nick Lampson (http://www.opencongress.org/people/show/400229_nicholas_lampson) nello stilare il Securing Adolescents From Exploitation-Online Act (SAFE Act (http://thomas.loc.gov/cgi-bin/query/z?c110:H.R.3791:)) sotto le due tipologie di fornitori di servizi citate nel testo della legge, si celano individui, internet point, biblioteche, alberghi e tutti i fornitori di connettività WiFi, covo (http://www.pitelefonia.it/p.aspx?i=1892167) di criminali e di molestatori che vi agiscono impuniti. Non bastasse, la proposta di legge sembra interessare anche i fornitori di servizi online come piattaforme di social networking, email, siti web.
L'avvertimento (http://www.news.com/8301-13578_3-9829759-38.html?tag=yt) riguardo all'ampiezza e alla vaghezza dei termini della proposta giunge dall'esperto Declan McCullagh.

I compiti di sorveglianza affidati alla pluralità di attori di cui sopra? Chiunque fornisca al pubblico servizi di connettività e servizi online e verifichi traffici o upload di immagini pedopornografiche dovrà innanzitutto registrare le proprie generalità presso il CyberTipline (http://www.missingkids.com/missingkids/servlet/PageServlet?LanguageCountry=en_US&PageId=169) del National Center for Missing and Exploited Children (http://www.missingkids.com/missingkids/servlet/NewsEventServlet?LanguageCountry=en_US&PageId=3479), organizzazione che si regge su 40 milioni di dollari (http://ap.google.com/article/ALeqM5gA5HAm39Z-SEeEY4DbVC_T1c-VrgD8TBIUK00) di finanziamenti statali. Sarà poi costretto a fornire tutte le informazioni necessarie alle indagini: momento e località in cui è avvenuta la violazione, qualsiasi traccia lasciata dal sospetto. Dovrà inoltre provvedere a fornire e conservare l'immagine incriminata, pena multe più severe di quelle previste finora (http://www.law.cornell.edu/uscode/html/uscode42/usc_sec_42_00013032----000-.html).

Verranno sanzionati con 150mila dollari coloro che non segnaleranno tempestivamente il sospetto traffico di immagini pedopornografiche riscontrato sulla propria rete. Multe che raggiungeranno i 300mila dollari qualora l'operatore si dimostrasse negligente e recidivo. In compenso, a coloro che avranno provveduto alla vigilanza e alla denuncia verrà assicurata l'immunità nell'ambito di cause civili e penali.

Ma la vaghezza del testo della proposta di legge non investe solo gli attori della rete. Anche le immagini oggetto della violazione soffrono di definizioni (http://www.law.cornell.edu/uscode/html/uscode18/usc_sec_18_00001466---A000-.html) vaghe e estensibili: ricadono sotto la definizione di immagini pedopornografiche non solo le foto nelle quali si sta consumando un abuso, ma anche fotografie in cui sono ritratti minori in atteggiamenti lascivi e il pedoporno apparente (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1391582), fumetti o disegni o rappresentazioni (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=271332) a sfondo pedopornografico.

Il SAFE Act, approvato quasi all'unanimità alla camera bassa, dovrà passare al vaglio del Senato, che lo scorso anno ha evitato (http://www.govtrack.us/congress/bill.xpd?bill=s109-4089) che una analoga proposta (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1806252), considerata liberticida, si tramutasse in legge.

Gaia Bottà


Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2135174)