View Full Version : Sicurezza, il governo mette la fiducia
«BLINDATO» IL decreto AMATO al Senato
Sicurezza, il governo mette la fiducia
Chiti: «Abbiamo il dovere di far approvare il pacchetto». Polemiche tra gli schieramenti
ROMA - Il governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione del decreto sulla sicurezza, che sarà votata nel pomeriggio. Lo ha annunciato in Senato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti. Dopo l'annuncio, il presidente del Senato, Franco Marini, ha sospeso la seduta e ha convocato la conferenza dei capigruppi. «Abbiamo il dovere di far approvare il decreto», ha detto Chiti in aula. Secondo quanto si è appreso, è in fase di preparazione un nuovo testo con le modifiche concordate nella maggioranza da presentare. «Il governo avrebbe voluto un confronto aperto e costruttivo e anche una convergenza fra maggioranza e opposizione», ha aggiunto Chiti. «Ma non è stato possibile: lo si è visto mercoledì nei lavori d'aula e prima ancora in commissione. A questo punto il governo ritiene che debba essere conservata la coerenza complessiva del provvedimento concordato con la sua maggioranza»
POLEMICHE - «Il comportamento dell'opposizione in Senato è stato totalmente incoerente sulla necessità di approvare in fretta il decreto sulla sicurezza», ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd-Ulivo al Senato. «L'opposizione fa ostruzionismo rallentando i lavori del Senato. L'Unione non fa mancare il numero legale, come è accaduto in mattinata. Sottolineo inoltre che continuano a risultare votanti due senatori dell'opposizione che non sono presenti in aula».
«Il governo che non c'è più pone la fiducia per favorire la sinistra e, in particolare, Rifondazione comunista», ha replicato Altero Matteoli, presidente dei senatori di An.
«Non c'è stata alcuna azione ostruzionistica», ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia al Senato, Renato Schifani. «Non ci siamo mai sottratti al voto. La verità è che la maggioranza ha troppe spaccature al suo interno».
«Porre la fiducia sul decreto sicurezza è la dimostrazione più chiara del fallimento di Prodi e del suo governo», ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.
Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha detto: «La fiducia è un atto diventato necessario per gli atteggiamenti ostruzionistici dell'opposizione».
«Non essendo stati interpellati dal governo sulla decisione di porre il voto di fiducia, il gruppo Per le autonomie si riunirà per decidere quale posizione assumere». Lo afferrma in una nota il presidente del gruppo Oskar Peterlini.
06 dicembre 2007
http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_06/fiducia_senato_sicurezza_90e80a4c-a3ea-11dc-b343-0003ba99c53b.shtml
"La fiducia"...l'arma di prodi per mantenere il governo a galla e per sentirsi, come al solito e ipocritamente, """tranquillo""":rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
trallallero
06-12-2007, 12:30
"La fiducia"...l'arma di prodi per mantenere il governo a galla e per sentirsi, come al solito e ipocritamente, """tranquillo""":rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
chi non ha usato la fiducia scagli la prima pietra :O
chi non ha usato la fiducia scagli la prima pietra :O
certo...ma quasi sempre...per cose dove sorgono problemi cn i comunisti:O
trallallero
06-12-2007, 12:41
certo...ma quasi sempre...per cose dove sorgono problemi cn i comunisti:O
aggiornati, adesso si chiamano Comunisti Colorati ? :asd:
Thunderfox
06-12-2007, 12:52
Ao non mollano eh ? :muro:
Hanno una coalizione che non si può più chiamare così, ognuno la pensa in un modo :asd:
marcuz22
06-12-2007, 12:56
"La fiducia"...l'arma di prodi per mantenere il governo a galla e per sentirsi, come al solito e ipocritamente, """tranquillo""":rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
sbaglio o ieri avevo sentito dire niente fiducia?
aggiornati, adesso si chiamano Comunisti Colorati ? :asd:
ah...è vero...scusami:O :O :D :D :rolleyes: :rolleyes:
sbaglio o ieri avevo sentito dire niente fiducia?
Non sbagli :D
E poi...ma di quale ostruzionismo parlano? Presentare 10.000 modifiche e emendamenti è ostruzionismo. Votare no si chiama opposizione :sofico:
Se non hanno i numeri per governare, che lo ammettano subito. E' la prima volta nel mondo poi che due cariche istituzionali vanno in contrapposizione (Prodi-Bertinotti)
NVotare no si chiama opposizione :sofico:
46 richieste di fiducia con 50 senatori in più.. indovina di chi parlo? :O
Se non hanno i numeri per governare, che lo ammettano subito.
questo si sa dal giorno dopo le elezioni.. hanno 2 senatori in più.. chiedi a Calderoli il perchè..
E' la prima volta nel mondo poi che due cariche istituzionali vanno in contrapposizione (Prodi-Bertinotti)
tipo Casini-Berlusconi? :O
riguardo in particolare al decreto sicurezza.. su cosa non sei d'accordo?
46 richieste di fiducia con 50 senatori in più.. indovina di chi parlo? :O
questo si sa dal giorno dopo le elezioni.. hanno 2 senatori in più.. chiedi a Calderoli il perchè..
tipo Casini-Berlusconi? :O
riguardo in particolare al decreto sicurezza.. su cosa non sei d'accordo?
9 pot ed è stato tirato in ballo anche qui! Quando morirà non saprete più di chi parlare! :asd: :asd: :asd: :muro:
Bene, avanti così! :)
Thunderfox
06-12-2007, 16:59
Se la prenderanno con il figlio... :asd:
Cmq vediamo che succede stasera...
...
tipo Casini-Berlusconi? :O
...
Al massimo nella passata legislatura, l'unico che aveva il mal di pancia era Follini. Infatti ora sta nel PD. Non mi ricordo che Casini, presidente della camera sia mai andato a dire in un giornale che il governo (di cui faceva parte) aveva fallito i suoi obbiettivi.
Rispondendo sulla manovra.
Per me è poco incisiva sugli immigrarti clandestini. Non bisogna solo dire di andare al loro paese. Bisogna accompagnarli alle frontiere. E se ritornano si mandano in carcere o si invia protesta ufficiale al paese di origine, facendone pagare i danni, che i loro cittadini causano in italia.
IpseDixit
06-12-2007, 21:00
Il no di Turigliatto era annunciato :confused:
IpseDixit
06-12-2007, 21:05
Anche la Binetti (http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00022712.htm) ha votato no
Il si di Cossiga non mi ha convinto molto.
Ha criticato apertamente il provvedimento e lo stesso governo, ma vota si per non far cadere il governo. :mbe: Strano il politichese
IpseDixit
06-12-2007, 21:15
Mi pare mancassera alcuni senatori di Forza Italia
IpseDixit
06-12-2007, 21:16
Pare sia 159-159
IpseDixit
06-12-2007, 21:20
Il governo ha ottenuto la fiducia 160 a 158
dantes76
06-12-2007, 21:22
per sembrare una casa di riposo ci mancava solo abraham simpson...
indelebile
06-12-2007, 21:32
W la binetti che non vota la fiducia perchè teme che si possono discriminare chi disprezza o vomita contro gli omosex
dantes76
06-12-2007, 21:33
http://www.alteredo.info/images/binetti1.jpg
:nono:
Ao non mollano eh ? :muro:
Se la prenderanno con il figlio... :asd:
Cmq vediamo che succede stasera...
ops... :O
dantes76
06-12-2007, 21:36
W la binetti che non vota la fiducia perchè teme che si possono discriminare chi disprezza o vomita contro gli omosex
Paola Binetti (Roma, 29 marzo 1943) è un medico e politica italiana.
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1967 all'Università del Sacro Cuore di Roma, dopo aver anche studiato all'Università di Navarra, a Pamplona (attività apostolica istituzionale dell'Opus Dei in Spagna), è specialista in neuropsichiatria infantile e in psicologia clinica.
Dal 1972 al 1975 ha lavorato per la Provincia di Milano. Successivamente ha diretto un centro di Orientamento per adolescenti dell'Associazione FAES "Famiglia e Società", gestita da persone dell'Opus Dei e da simpatizzanti.
Dal 1991 si è preoccupata della fondazione e della organizzazione dell'Università Campus Bio Medico di Roma, opera apostolica istituzionale dell'Opus Dei, dove dirige il Dipartimento Ricerca educativa e Didattica.
Come è d'uso tra i membri numerari di sesso femminile dell'Opus Dei, dorme quotidianamente su una tavola di legno e pratica, come lei stessa ha confermato[2], la mortificazione corporale prevista dall'Opus Dei per i suoi numerari, donne e uomini, ossia indossare un cilicio sulla coscia due ore al giorno e frustarsi una volta alla settimana la schiena e le terga con un frustino di corda chiamato anche tradizionalmente "disciplina".
http://img236.imageshack.us/img236/2584/800pxcilicesv2.jpg (http://imageshack.us)
Paola Binetti ha recentemente giustificato l'uso del cilicio asserendo che esso "ci costringe a riflettere sulla fatica del vivere, è il sacrificio della mamma che si sveglia di notte perché il bimbo piange".
il Piddi!!! il Piddiiii!!!! :muro:
Thunderfox
06-12-2007, 21:47
ops... :O
Tienitelo stretto sto governo mi raccomando.
Continuano a governare con la differenza di un voto, si direi proprio che possono fare grandi cose :D
Lo sapevo che questo decreto imposto da Veltroni sarebbe stata una trappolona per Prodi, molto più della Finanziaria e della riforma Welfare.
Ormai comunque è un dato di fatto che sono allo sfascio....non ce la fanno più a mediare tra diecimila posizioni ogni santo giorno. Tutti ne hanno le scatole piene uno dell'altro.
dantes76
06-12-2007, 21:55
Governo: Mastella, "Norma su parita' genere sara' modificata"
06 dic 22:46 Politica
ROMA - "Oggi la fiducia e' passata solo perche' la norma sulla parita' di genere verra' modificata attraverso modalita' parlamentari. Su questi temi e' chiaro che non c'e' una maggioranza. Se la sinistra imporra' questa norma alla Camera, ci sara' crisi di Governo". Lo ha detto il leader dell'Udeur, Clemente Mastella, dopo il si' del Senato al decreto sicurezza. (Agr)
ma che mazza hanno votato a fare...
shambler1
06-12-2007, 22:12
per sembrare una casa di riposo ci mancava solo abraham simpson...
Si chiama cosi il padre di Homer? Quello rimbambito?
dantes76
06-12-2007, 22:21
Si chiama cosi il padre di Homer? Quello rimbambito?
ya ya :D
Il fatto che una senatrice sia stata capace di non votare la fiducia per una cosa così, purtroppo ci fa capire lo stato di ricatto a cui è sottoposto questo governo .... figuriamoci su altro. :(
Una cosa che fa sorridere(ma anche piangere) è il fatto che la quasi totalità dei quotidiani sembrano di opposizione.Solo pochissimo sostengono Prodi.Occhio il Manifesto di oggi
http://www.ilmanifesto.it/oggi/prima.gif
:asd:
dantes76
06-12-2007, 22:49
Una cosa che fa sorridere(ma anche piangere) è il fatto che la quasi totalità dei quotidiani sembrano di opposizione.Solo pochissimo sostengono Prodi.Occhio il Manifesto di oggi
http://www.ilmanifesto.it/oggi/prima.gif
:asd:
basta leggere cosa ci sta scritto nel riquadro a sinistra del pezzo:treviso....
loro se la cantano e loro se la suonano...
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/sicurezza-politica1/governo-fiducia/governo-fiducia.html
Ore di tensione a Palazzo Madama, poi arriva il via libera al decreto
No di Andreotti, la Binetti si smarca per la norma anti-discriminazione sessuale
Senato, fiducia al governo per un soffio
E' il voto di Cossiga a salvare l'Unione
A favore 160 voti, 158 contrari.
Decisivo l'ex presidente della Repubblica
Aggredita da due senatori leghisti la sottosegretaria all'Interno, Marcella Lucidi
ROMA - Applausi dai banchi del centrodestra per il no alla fiducia della senatrice teodem Paola Binetti e dal senatore a vita, Giulio Andreotti. Ma alla fine - complice il voto decisivo di Francesco Cossiga - arriva la fiducia e il sì al decreto sicurezza. Nell'aula di Palazzo Madama l'Unione ha rischiato grosso anche oggi. E non sono mancati gli episodi sgradevoli: la sottosegretaria all'Interno, Marcella Lucidi, è stata aggredita da due senatori leghisti.
La giornata. Nel tardo pomeriggio, dopo che il ministro Chiti aveva in mattinata annunciato la richiesta del voto di fiducia, era stato Mastella a lanciare l'allarme: "La vedo male...". A seguire il senatore a vita Andreotti aveva annunciato il suo "no", e le fibrillazioni delle senatrici "teodem" Baio Dossi e Binetti avevano fatto temere il peggio alla maggioranza. Solo dopo le 22 arriva il sospiro di sollievo: via libera al maxiemendamento (160 a 158) e poi all'intero decreto (160 a 156). L'ennesimo pericolo scampato che però non risolve i continui strappi nella coalizione e permette di lasciare altri strascichi polemici.
La richiesta di fiducia. Al termine di un Consiglio dei ministri lampo, il governo aveva rotto gli indugi e annunciava la volontà di mettere la fiducia sul decreto sicurezza. Vannino Chiti lo ha scandito nell'aula di palazzo Madama, puntando l'indice contro l'opposizione: "Su questo tema avremmo voluto un confronto aperto fra maggioranza ed opposizione. Non è stato possibile".
La fiducia viene posta su un maxiemendamento, interamente sostitutivo del decreto. Vi sono comprese anche le proposte di modifica concordate con la maggioranza e tradotti in emendamenti, una dozzina, su cui il governo aveva espresso in Aula parere favorevole.
Ma i parlamentari cattolici sono in fermento: ad agitare le acque c'è il maxi-emendamento con la norma sulla discriminazione sessuale. Una tegola imprevista sulla fragile contabilità della maggioranza, ma non del tutto imprevedibile vista la natura della norma che inserisce una fattispecie di reato, l'omofobia, mal digerita dal mondo cattolico.
Cresce la tensione. Con il passare delle ore si capisce che in aula non sarà una passeggiata. Da una parte provano a smorzare Ferrero ("Non vedo problemi politici"), Amato ("Ci sarà la maggioranza") e anche Dini, che annuncia voto favorevole. Ma Mastella, poche ore prima del voto, avverte: "La vedo brutta, ci sono rischi dai senatori a vita. Noi voteremo la fiducia per disciplina di coalizione, ma alla Camera daremo battaglia". Soprattutto su un emendamento: quello sulla "parità di genere".
Intanto, Andreotti dice che non voterà. Franco Turigliatto, ex Prc ed esponente di Sinistra Critica, fa sapere che voterà no alla fiducia. Il senatore italo-argentino Luigi Pallaro, che ha sempre votato con la maggioranza, non si vede da alcuni giorni. Francesco Cossiga, che pure da diversi giorni non mette piede in aula, annuncia invece che voterà a favore perchè "crisi sarebbe drammatica". Pare scontato che coteranno la fiducia Rita Levi Montalcini, Emilio Colombo, Oscar Luigi Scalfaro.
I teodem sul piede di guerra. Ma a mettere in ansia l'Unione, in queste ore frenetiche, ci sono anche i Teodem, il gruppo dei cattolici del Pd. In particolare Paola Binetti ed Emanuela Baio si oppongono alla parte del maxiemendamento che fa riferimento al Trattato di Amsterdam e che riguarda norme contro le discriminazioni razziali e sessuali. La Binetti si riserva fino all'ultimo minuto per decidere come votare la fiducia. Si sparge la voce di una comunicazione del ministro Chiti in aula, con al promessa che il testo cambiaeràalla Camera. Anche Fernando Rossi, ex Pdci, alimenta le ansie del centrosinistra: "Voto sì alla fiducia ma mi riservo di valutare sul merito del provvedimento".
Applausi dalla Cdl. Un applauso dai banchi del centrodestra ha sottolineato il no alla fiducia pronunciato dalla senatrice teodem, Paola Binetti, e dal senatore a vita, Giulio Andreotti. Preannunciato il no di Andreotti, incerto fino all'ultimo quello della senatrice teodem. Quando è stato chiaro il voto contrario, dai banchi del centrodestra è partito un applauso al suo indirizzo.
Il voto. Al momento della chiama, la "teodem" Binetti (ma non la Baio Dossi e Bobba) vota no alla fiducia. Tra gli applausi del centrodestra. Il resto, sono conferme. Sì dai senatori a vita, tranne Andreotti. No di Turigliatto. Gli altri dell'Unione votano compatti per il governo. Il risultato è un'altra fiducia all'esecutivo di Romano Prodi. Per mano di uan maggioranza sempre più fragile. E di un imprevedibile Francesco Cossiga.
Le proteste. La Lega ha protestato in Aula durante il voto. Alla fine della seconda chiama Roberto Calderoli ha contestato il voto del senatore a vita Francesco Cossiga. Calderoli ha lamentato che l'ex capo dello Stato "non è passato davanti al banco della presidenza e quel voto ai sensi del Regolamento dovrebbe essere da lei detratto". Pronta la replica del presidente del Senato Franco Marini: "Cossiga aveva un'evidentissima fatica a muoversi e a ha promunciato in maniera netta e forte, udita da tutti, il suo voto a favore. Quindi la sua votazione è netta". Risposta che non ha soddisfatto il leghista che uscito dall'aula ha protestato: "E' un broglio elettorale. Sta mantenendo il governo con un broglio".
Aggredito il sottosegretario Lucidi. Alla fine delle votazioni sul decreto Sicurezza, la sottosegretaria all'Interno, Marcella Lucidi, è andata via piangendo. "Alcuni senatori della Lega mi hanno messo le mani addosso, i gesti di queste persone parlano da soli", ha detto il sottosegretario, ribadendo il racconto fatto poco prima dal capogruppo Sd Cesare Salvi. "La Lucidi stava parlando con Dini mentre eravamo all'ultimo voto - ha raccontato Salvi -, pensando che volesse fare pressione sul suo voto convincendolo, è stato un vero e proprio attacco squadrista". La Lucidi ha confermato di essere stata strattonata in Aula al momento del voto da Paolo Franco e Massimo Polledri.
(6 dicembre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/sicurezza-politica1/scheda-omofobia/scheda-omofobia.html
Sicurezza, le nuove norme sulle espulsioni e il reato di discriminazione sessuale
ROMA - Ecco le nuove norme in materia di espulsioni dei cittadini comunitari e il controverso passaggio sulla discriminazione sessuale che ha messo in agitazione i parlamentari cattolici.
Le nuove norme prevedono, innanzittutto, che l'allontanamento non può essere motivato da ragioni estranee ai comportamenti individuali della persona. L'espulsione può essere adottata anche tenendo conto delle "segnalazioni motivate dal sindaco del luogo di soggiorno del cittadino dell'Unione o del suo famigliare". Ci sono novità anche sulla dichiarazione di presenza sul territorio italiano: può essere effettuata presso un ufficio di polizia, secondo modalità che verranno stabilire da un decreto del ministero dell'Interno da emanarsi entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge. In caso contrario, la data di ingresso si presume, salvo prova contraria, che sia superiore ai 3 mesi.
I motivi per cui può essere disposto l'allontanamento sono i seguenti:
- Ordine pubblico o sicurezza dello Stato.
- Pubblica sicurezza.
- Imperativi di pubblica sicurezza (con comportamenti che costituiscono una minaccia concreta, effettiva e grave alla dignità umana, ai diritti fondamentali della persona o all'incolumità pubblica).
- Cessazione delle condizioni che determinano il diritto di soggiorno per cui si può continuare a permanere sul territorio dello Stato, come nel caso del reddito dove bisogna dimostrare di possedere "risorse economiche sufficienti derivanti da fonti lecite e dimostrabili".
Le procedure previste:
- A disporre l'allontanamento per motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato è il ministro dell'Interno, ed il divieto del reingresso viene fissato a non oltre 10 anni.
- Per motivi di pubblica sicurezza, è il prefetto, territorialmente competente secondo la residenza o dimora del destinatario del provvedimento, a disporre l'allontanamento; l'interessato deve lasciare il territorio nazionale non prima di un mese o 10 giorni (per i casi più gravi). La durata del divieto di reingresso non può essere superiore a 5 anni.
- E' previsto l'allontanamento immediato, invece, per motivi imperativi di pubblica sicurezza. In questo caso è il questore a disporlo (ma potrà farlo anche il ministro dell'Interno ed il prefetto) tenendo conto anche di eventuali condanne, per reati gravi, emesse da giudici italiani o stranieri. L'esecuzione è sospesa fino alla convalida del giudice, che deve essere fatta con decreto motivato entro le 48 ore successive, durante le quali gli interessati sono trattenuti presso i Cpt o i locali delle Questure. A disporre, infine, l'allontanamento per cessazione delle condizioni del diritto di soggiorno è il prefetto.
Contro i provvedimenti di allontanamento si può presentare domande di revoca del divieto di reingresso "dopo che, dall'esecuzione del provvedimento, sia decorsa almeno la metà della durata del divieto, e in ogni caso decorsi 3 anni". Sulla domanda decide, entro 6 mesi, l'autorità che ha adottato il provvedimento.
Nelle norme, infine, anche provvedimenti contro le discriminazioni previste all'art.13 del trattato di Amsterdam, "fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali". Sarà punito con la reclusione fino a 3 anni chiunque inciti a commettere o commette atti di discriminazione. Una norma, quest'ultima, che inserisce una fattispecie di reato, l'omofobia, mal digerita dal mondo cattolico ben rappresentato nei due schieramenti.
(6 dicembre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/sicurezza-politica1/il-no-di-binetti/il-no-di-binetti.html
Il governo sull'orlo del baratro per un riferimento a una normativa Ue
che vieta che una persona possa essere discriminata per omofobia
Il Papa accusato di discriminazione sessuale?
La Binetti contro il trattato di Amsterdam
ROMA - "I temi che riguardano i valori, la visione della famiglia richiedono un approfondimento. Sono temi su cui il Paese è diviso perlomeno a metà. Non possono passare con un emendamento e la fiducia. Non sono possibili scorciatoie". Così, la senatrice teodem Paola Binetti ha spiegato il suo "no" alla fiducia al governo Prodi, il primo da lei mai pronunciato in Parlamento contro la sua maggioranza, che ha portato l'esecutivo sull'orlo del baratro.
I "temi" che hanno portato Paola Binetti a una decisione tanto grave, erano rappresentati, nel maxiemendamento sulla sicurezza, da un riferimento all'articolo 13 del trattato di Amsterdam, un "innocente" documento europeo che stabilisce, tra l'altro, princìpi universalmente condivisi contro le discriminazioni per sesso e religione. La sinistra di governo (Prc e futura "Cosa rossa") ha fatto di tutto per inserirlo nel testo sulla sicurezza nel quale, a dirla tutta, aveva forse poco senso.
Si tratta di norme anti-razzismo (con la previsione di condanne alla reclusione fino a tre anni) per combattere discriminazioni "fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".
Il riferimento che si decide alla fine di inserire nel testo, dopo estenuanti trattative e su proposta del presidente della commissione Giustizia del Senato Cesare Salvi (Sd), è quello, appunto, "all'articolo 13 del trattato di Amsterdam", che dà agli Stati comunitari la possibilità di prendere "i provvedimenti opportuni" per combattere tali discriminazioni.
Il problema però è che il decreto contiene norme penali, mentre il Trattato non è legato a fattispecie penali e non è, ad avviso dei giuristi, richiamabile in tal senso (come ha fatto presente in aula, prima del voto, l'ex presidente del Senato Marcello Pera).
Sulla questione tecnica si inserisce una questione delicatissima che viene duramente esplicitata dalla leghista Carolina Lussana: "Questo - prosegue - è un vergognoso attacco alla Chiesa, che con questa modifica sarà imputata per discriminazione perchè sostiene che l'omosessualità è contro natura e nega la possibilità di adozione alle coppie omosessuali". La Lussana si appella ai Teodem dell'Unione che, a quanto pare, vengono messi sotto pressione dal Vaticano che teme davvero la possibilità di trovare il Papa o chi per esso su un ipotetico banco degli imputati accusato di discriminazione sessuale.
Al governo non resta che assumere l'impegno a cambiare la norma - cancellando il riferimento che la rende "errata nella sua formulazione e inapplicabile", come dirà subito dopo il voto il ministro Chiti - e invitare i senatori teodem a votare lo stesso a favore della fiducia e del testo nel suo complesso.
L'operazione riesce solo in parte, ma quanto basta per salvare l'esecutivo. La Binetti - visti i numeri calcolati sulla carta a Palazzo Madama, dopo il sì annunciato da Francesco Cossiga - decide di dare un 'segnale' esplicito al governo, prendendo la decisione senza precedenti nei 20 mesi della maggioranza al Senato di votare contro la fiducia al governo, ma poi si esprime a favore del testo nel suo complesso nella votazione finale, quando il rischio per la maggioranza di andare sotto era molto più concreto.
Gli altri due teodem, invece, votano sempre a favore.
Romano Prodi supera così anche questa strettoia, e il governo può proseguire la sua navigazione che comunque non si preannuncia come una crociera.
(7 dicembre 2007)
Il governo sull'orlo del baratro per un riferimento a una normativa Ue
che vieta che una persona possa essere discriminata per omofobia
Il Papa accusato di discriminazione sessuale?
La Binetti contro il trattato di Amsterdam
ROMA - "I temi che riguardano i valori, la visione della famiglia richiedono un approfondimento. Sono temi su cui il Paese è diviso perlomeno a metà. Non possono passare con un emendamento e la fiducia. Non sono possibili scorciatoie". Così, la senatrice teodem Paola Binetti ha spiegato il suo "no" alla fiducia al governo Prodi, il primo da lei mai pronunciato in Parlamento contro la sua maggioranza, che ha portato l'esecutivo sull'orlo del baratro.
I "temi" che hanno portato Paola Binetti a una decisione tanto grave, erano rappresentati, nel maxiemendamento sulla sicurezza, da un riferimento all'articolo 13 del trattato di Amsterdam, un "innocente" documento europeo che stabilisce, tra l'altro, princìpi universalmente condivisi contro le discriminazioni per sesso e religione. La sinistra di governo (Prc e futura "Cosa rossa") ha fatto di tutto per inserirlo nel testo sulla sicurezza nel quale, a dirla tutta, aveva forse poco senso.
Si tratta di norme anti-razzismo (con la previsione di condanne alla reclusione fino a tre anni) per combattere discriminazioni "fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".
Il riferimento che si decide alla fine di inserire nel testo, dopo estenuanti trattative e su proposta del presidente della commissione Giustizia del Senato Cesare Salvi (Sd), è quello, appunto, "all'articolo 13 del trattato di Amsterdam", che dà agli Stati comunitari la possibilità di prendere "i provvedimenti opportuni" per combattere tali discriminazioni.
Il problema però è che il decreto contiene norme penali, mentre il Trattato non è legato a fattispecie penali e non è, ad avviso dei giuristi, richiamabile in tal senso (come ha fatto presente in aula, prima del voto, l'ex presidente del Senato Marcello Pera).
Sulla questione tecnica si inserisce una questione delicatissima che viene duramente esplicitata dalla leghista Carolina Lussana: "Questo - prosegue - è un vergognoso attacco alla Chiesa, che con questa modifica sarà imputata per discriminazione perchè sostiene che l'omosessualità è contro natura e nega la possibilità di adozione alle coppie omosessuali". La Lussana si appella ai Teodem dell'Unione che, a quanto pare, vengono messi sotto pressione dal Vaticano che teme davvero la possibilità di trovare il Papa o chi per esso su un ipotetico banco degli imputati accusato di discriminazione sessuale.
Al governo non resta che assumere l'impegno a cambiare la norma - cancellando il riferimento che la rende "errata nella sua formulazione e inapplicabile", come dirà subito dopo il voto il ministro Chiti - e invitare i senatori teodem a votare lo stesso a favore della fiducia e del testo nel suo complesso.
L'operazione riesce solo in parte, ma quanto basta per salvare l'esecutivo. La Binetti - visti i numeri calcolati sulla carta a Palazzo Madama, dopo il sì annunciato da Francesco Cossiga - decide di dare un 'segnale' esplicito al governo, prendendo la decisione senza precedenti nei 20 mesi della maggioranza al Senato di votare contro la fiducia al governo, ma poi si esprime a favore del testo nel suo complesso nella votazione finale, quando il rischio per la maggioranza di andare sotto era molto più concreto.
Gli altri due teodem, invece, votano sempre a favore.
Romano Prodi supera così anche questa strettoia, e il governo può proseguire la sua navigazione che comunque non si preannuncia come una crociera.
(7 dicembre 2007)
mi vergogno sempre di più di vivere in q
Il governo sull'orlo del baratro per un riferimento a una normativa Ue
che vieta che una persona possa essere discriminata per omofobia
Il Papa accusato di discriminazione sessuale?
La Binetti contro il trattato di Amsterdam
ROMA - "I temi che riguardano i valori, la visione della famiglia richiedono un approfondimento. Sono temi su cui il Paese è diviso perlomeno a metà. Non possono passare con un emendamento e la fiducia. Non sono possibili scorciatoie". Così, la senatrice teodem Paola Binetti ha spiegato il suo "no" alla fiducia al governo Prodi, il primo da lei mai pronunciato in Parlamento contro la sua maggioranza, che ha portato l'esecutivo sull'orlo del baratro.
I "temi" che hanno portato Paola Binetti a una decisione tanto grave, erano rappresentati, nel maxiemendamento sulla sicurezza, da un riferimento all'articolo 13 del trattato di Amsterdam, un "innocente" documento europeo che stabilisce, tra l'altro, princìpi universalmente condivisi contro le discriminazioni per sesso e religione. La sinistra di governo (Prc e futura "Cosa rossa") ha fatto di tutto per inserirlo nel testo sulla sicurezza nel quale, a dirla tutta, aveva forse poco senso.
Si tratta di norme anti-razzismo (con la previsione di condanne alla reclusione fino a tre anni) per combattere discriminazioni "fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".
Il riferimento che si decide alla fine di inserire nel testo, dopo estenuanti trattative e su proposta del presidente della commissione Giustizia del Senato Cesare Salvi (Sd), è quello, appunto, "all'articolo 13 del trattato di Amsterdam", che dà agli Stati comunitari la possibilità di prendere "i provvedimenti opportuni" per combattere tali discriminazioni.
Il problema però è che il decreto contiene norme penali, mentre il Trattato non è legato a fattispecie penali e non è, ad avviso dei giuristi, richiamabile in tal senso (come ha fatto presente in aula, prima del voto, l'ex presidente del Senato Marcello Pera).
Sulla questione tecnica si inserisce una questione delicatissima che viene duramente esplicitata dalla leghista Carolina Lussana: "Questo - prosegue - è un vergognoso attacco alla Chiesa, che con questa modifica sarà imputata per discriminazione perchè sostiene che l'omosessualità è contro natura e nega la possibilità di adozione alle coppie omosessuali". La Lussana si appella ai Teodem dell'Unione che, a quanto pare, vengono messi sotto pressione dal Vaticano che teme davvero la possibilità di trovare il Papa o chi per esso su un ipotetico banco degli imputati accusato di discriminazione sessuale.
Al governo non resta che assumere l'impegno a cambiare la norma - cancellando il riferimento che la rende "errata nella sua formulazione e inapplicabile", come dirà subito dopo il voto il ministro Chiti - e invitare i senatori teodem a votare lo stesso a favore della fiducia e del testo nel suo complesso.
L'operazione riesce solo in parte, ma quanto basta per salvare l'esecutivo. La Binetti - visti i numeri calcolati sulla carta a Palazzo Madama, dopo il sì annunciato da Francesco Cossiga - decide di dare un 'segnale' esplicito al governo, prendendo la decisione senza precedenti nei 20 mesi della maggioranza al Senato di votare contro la fiducia al governo, ma poi si esprime a favore del testo nel suo complesso nella votazione finale, quando il rischio per la maggioranza di andare sotto era molto più concreto.
Gli altri due teodem, invece, votano sempre a favore.
Romano Prodi supera così anche questa strettoia, e il governo può proseguire la sua navigazione che comunque non si preannuncia come una crociera.
(7 dicembre 2007)
mi vergogno sempre di più di vivere in questo paese medievale e schiavo del vaticano.
e vabbene che gli omosessuali e i diversi sono brutti e cattivi e contro natura ed è giusto che il mastino tedesco li discrimini e con lui le pecorelle italiane che seguono il papa, però qui siamo rimasti veramente al medioevo come mentalità. Non arretrati, peggio, medievali.
E pensare che il 50%+ della popolazione (cdl + mastella + elementi teodem come la binetti) vota di fatto dei teodem che in questa occasione non hanno che dimostrato nuovamente che non gli frega una cippa della discriminazione e dei diritti di chi non è come loro. fosse solo qualcuno, sono più di metà del parlamento ... e se rispecchiano gli elettori c'è davvero da star felici.
gigio2005
07-12-2007, 07:50
http://urdals.blog.kataweb.it/files/photos/uncategorized/2007/03/30/binetti.jpg
mi raccomando...continuate ad andare a votare
Franx1508
07-12-2007, 08:34
io mi chiedo cosa cazzo non va nel decreto espulsioni?a che pro incasinare l'italia più di quello che è di suo?perchè bertinotti rompe i coglioni?xkè?xkè nn può prendere i voti degli extra che ci invadono?
fa concorrenza ai teo-dem(enti)?
LightIntoDarkness
07-12-2007, 09:10
Fatemi capire: per voi è giusto e va bene che se un prete in chiesa dice "l'omosessualità e un peccato", rischi 3 anni di reclusione?
Io davvero non capisco:
1) il concetto di libertà che stiamo portando avanti con queste cose
2) che cacchio centra questa cosa con il "decreto sicurezza": nessuna vergogna di usare questi trucchetti per sopravvivere politicamente? La coerenza politica non ci interessa proprio per niente?
PS: sono un elettore di csx.
nomeutente
07-12-2007, 09:31
io mi chiedo cosa cazzo non va nel decreto espulsioni?a che pro incasinare l'italia più di quello che è di suo?perchè bertinotti rompe i coglioni?xkè?xkè nn può prendere i voti degli extra che ci invadono?
fa concorrenza ai teo-dem(enti)?
Offese e turpiloquio.
una settimana di sospensione
Pucceddu
07-12-2007, 09:37
Fatemi capire: per voi è giusto e va bene che se un prete in chiesa dice "l'omosessualità e un peccato", rischi 3 anni di reclusione?
Io davvero non capisco:
1) il concetto di libertà che stiamo portando avanti con queste cose
2) che cacchio centra questa cosa con il "decreto sicurezza": nessuna vergogna di usare questi trucchetti per sopravvivere politicamente? La coerenza politica non ci interessa proprio per niente?
PS: sono un elettore di csx.
???
dantes76
07-12-2007, 09:45
Fatemi capire: per voi è giusto e va bene che se un prete in chiesa dice "l'omosessualità e un peccato", rischi 3 anni di reclusione?
Io davvero non capisco:
1) il concetto di libertà che stiamo portando avanti con queste cose
2) che cacchio centra questa cosa con il "decreto sicurezza": nessuna vergogna di usare questi trucchetti per sopravvivere politicamente? La coerenza politica non ci interessa proprio per niente?
PS: sono un elettore di csx.
no e' quando dice: giustifichiamo l'omofobia.... lexincon?
che dica che e peccato a me non interessa, cosa vostra E'.. ma quando i pareri servono a giustificare violenza o a sovvertire l'ordinamento di uno stato, allora si deve trattare la cosa come terrorismo
sono eversivi.. anarchici, vogliono demonizzare ogni forma sovrana di stato
voglio sovvertire ogni ordinamneto giuridico, che non sia il loro...
FANNO BENE IN CINA[ E DA 35 ANNI CHE IN CINA STI EVERSIVI CON LA CROCE SI RODONO IL FEGATO...ALTRO CHE URSS] A TENERLI A CUCCIA STI EVERSIVI, TUTTI STI GABBELLOTTI,MRS CONTO UN CAZZO
PS: anche la binetti e di Csx... figurati, la francia di destra, e piu atea della sinistra italiana.... non mi stranizza che voti Csx...
matteo10
07-12-2007, 09:48
Adesso faranno le magliette rosse anche con la faccia di C(untempok)ossiga :O
:D
EarendilSI
07-12-2007, 09:57
Roma - Alla fine, dopo una nuova tormentata giornata di incertezza, il governo si salva, per il rotto della cuffia: 160 sì alla fiducia, 158 no. Ancora una volta i senatori a vita sono determinanti, perché fra i senatori elettivi, il duello si chiude con 155 sì, e 157 no. Sul secondo voto della giornata, quello che riguardava il tormentatissimo decreto sulla sicurezza, il dato per il governo è leggermente migliore: 160 sì, 156 no. Queste due maggioranze, in realtà, sono separate da molto di più che da due cifre. In mezzo c’è il travaglio dei cosiddetti «teodem» di Luigi Bobba e di Paola Binetti che dopo aver minacciato fuoco e fiamme contro il decreto per via di alcune norme antidiscriminazione del trattato di Amsterdam, recepite nel testo, alla fine hanno votato sì. La Binetti si è distinta solo sulla fiducia, gli altri due «ribelli» dell’Unione hanno approvato tutto. Ed è per questo, forse, che nel transatlantico di Palazzo Madama, subito dopo il voto, irrompeva un Francesco D’Onofrio quasi entusiasta, il senatore dell’Udc gridava: «Adesso i teodem sono morti, sono dei cadaveri.
È finito un equivoco, ed è finito per giunta, senza coraggio!». E in questo pallottoliere notturno si fanno calcoli dettagliati, e anche recriminatori, c’è chi dice che a salvare il governo sia stato Francesco Cossiga, che ha votato la fiducia - è vero -, ma che ha anche fustigato con il suo sarcasmo la maggioranza, stilando una sorta di certificato di morte politica. Il suo intervento, che suscitava l’ilarità perfino dei colleghi di centrosinistra (vedi il senatore Guido Calvi, diessino, che rideva a crepapelle) era pieno di staffilate per tutti e contro tutti. Ad esempio per i senatori di Rifondazione: «Al mio amico Russo Spena dico: se ti accontenti di un’inutile norma sugli omosessuali avendo già rinunciato allo scalone, e mentre per giunta ti accingi ad ingoiare il provvedimento sul welfare... Be’, se sei contento tu che sei di antiche origini democristiane, perché non dovremmo esserlo noi?». E ancora: «Si fa tutto questo dibattere sul decreto sicurezza, quando il 10 dicembre il consiglio delle Nazioni Unite prenderà decisioni importanti sul Kosovo, quando una possibile dichiarazione di indipendenza, apre lo scenario di tragici conflitti». E Cossiga, il cui voto sarà poi contestato dal leghista Roberto Calderoli in quanto giudicato irregolare, con questo discorso in realtà dà un avvertimento: la maggioranza che si è appena salvata per il rotto della cuffia sulle questioni interne potrebbe tornare a tremare a brevissimo termine, proprio sul nodo dolente della politica estera, che tanti danni creò nell’ottobre del 1998.
E che dire poi, di queste fatidiche «norme antidiscriminazione», che tanto hanno fatto discutere la maggioranza, mentre i senatori si dividevano su questo punto e la Binetti annunciava «c’è il rischio che possano modificare il modello antropologico della nostra società». Nessuno capiva bene che cosa esattamente implicassero queste norme espunte dal decreto Pollastrini, e reintrodotte dalla finestra del decreto sicurezza. Diceva Marcello Pera, ex presidente del Senato: «In realtà oggi si cerca di condannare l’omofobia, per aprire domani la strada al matrimonio omosessuale». Nessuno può dire se sia effettivamente così, l’unica cosa certa è che con il decreto di Amato questi articoli avevano poco o nulla a che vedere. E così Cossiga diceva: «Voto la fiducia al governo, non certo per approvare questa inutile leggina, ma perché il governo non cada, e quindi perché non si apra una crisi che porterebbe alle elezioni». Ma intanto, proprio su quella leggina, il Vaticano si era mosso. E nel pomeriggio maturava anche il voto contrario del senatore Giulio Andreotti sia pure modulato anche con l’astensione. Forse ha ragione Castelli, che ragionava ad alta voce: «l’assenza di Divella è stata determinante, perché ha dato l’impressione alla maggioranza che i nostri ranghi non fossero compatti». Più esplicito Storace: «Quelli che nell’Unione vogliono fare lo scherzetto, al loro governo, hanno rimandato il loro dissenso, ad un’occasione più sicura per colpa del senatore di An». Alla fine, forse sono vere quasi tutte queste cose, il governo si salva, ma traballa sempre di più. Ad ogni voto di fiducia al Senato si respira un’aria da caduta degli dei, e forse, come osservava beffardo Cossiga, il prossimo ostacolo potrebbe essere proprio sulla politica estera.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=225949
Condannati all'insicurezza
Leggete per sapere a chi dovete essere grati se l'unico Paese europeo a non avere una legge di sicurezza e tutela dei confini è proprio l'Italia. «Il maxiemendamento sul quale il governo ha posto la fiducia - ci aveva spiegato nel pomeriggio il capogruppo del Prc al Senato, Giovanni Russo Spena - riprende fedelmente tutti gli emendamenti sui quali in commissione era stata raggiunta un'intesa nella maggioranza. Il risultato è un testo equilibrato, che contempera le esigenze della sicurezza e la tutela dei diritti. Restiamo contrari all'uso di uno strumento emergenziale come il decreto, per di più deciso sull'onda emotiva di un tragico fatto di cronaca. Riteniamo tuttavia che, grazie al paziente intervento della sinistra unita, un testo originariamente incostituzionale e venato da componenti razziste e xenofobe sia stato correttamente ricondotto nell'alveo costituzionale e al rispetto delle direttive europee ». Capito?
Senza la sinistra antagonista, critica, arcobalenica, turigliattesca, ferrandiana, Prodi è perduto, loro hanno ricondotto il governo, che si era scapigliato e lasciato andare al razzismo dopo l'ennesima violenza e l'ennesimo omicidio, che aveva minacciato nientemeno che qualche espulsione per i criminali, al rispetto dell'alveo costituzionale. Veltroni ha mandato giù, anche con un bel calcio. È finita così, con un sì stentato, stentatissimo, con il ministro Vannino Chiti che mercoledì ripeteva tronfissimo «non c'è bisogno di fiducia, la maggioranza è solida», ma il giovedì, caduto due volte il governo nel voto, chiedeva imperturbabile la famosa fiducia, per la ventiquattresima volta; con Anna Finocchiaro, capogruppo dal cipiglio severo ma dai risultati scarsi, che parlava vagamente di necessità di «una sessione più asciutta», e con maggiore cognizione di causa di «ostruzionismo continuo dell'opposizione».
Ieri c'era una bella atmosfera da grand guignol al Senato. In fondo, come ha bofonchiato a una cert' ora il ministro Mastella, «siamo qui ma abbiamo preso 400mila voti in meno, forse anche noi siamo degli irregolari». Lo stesso Clemente Mastella attaccava Fausto Bertinotti: se cade il governo si deve dimettere. Ma poi a tarda sera convocava i giornalisti allo spettacolo: venite, che la vedo proprio brutta. Lamberto Dini aveva la faccia dei giorni scuri: questo governo è in disfacimento, è finito. Giulio Andreotti ripeteva che «no, questo emendamento non lo posso votare». Il dubbio aveva colpito anche i teodem guidati da Paola Binetti ed Enzo Carra: che c'entra l'identità di sesso in questa storia? Cossiga pure tentennava. Dei ministri importanti neanche l'ombra, le loro sedie vuote oscenamente.
Lo svilimento delle nostre istituzioni, altro che alveo costituzionale, era compiuto. Il nostro amatissimo presidente della Repubblica mercoledì dichiarava che questo tipo di misure si prendono cooperativamente, tutti insieme come per la spesa alla coop, il giorno seguente a domanda rispondeva: «Ci penseranno i parlamentari». Una sfinge. Perché mai il centrodestra è stato così cattivo con l'appello a cooperare? Voleva tre cose, giudicate voi quanto erroneamente. 1) Espulsioni reali. Le persone espulse devono essere accompagnate alla frontiera. Consegnare loro un foglio di «via» è inutile in quanto, come avviene oggi per gli extracomunitari, la persona non lascia mai il territorio italiano di sua volontà. 2) Chi non ha lavoro non può restare in Italia (come la direttiva dell'Unione Europea del 2006 impone ai Paesi membri). Il governo italiano non ha ancora recepito questa direttiva. Chi non è in grado di provare una fonte di reddito è a forte rischio d'essere manovalanza delle organizzazioni criminali italiane. 3) Maggiori fondi per la polizia italiana. Ci sono nel decreto presentato da Romano Prodi? Sono stati accolti come emendamenti dell'opposizione in Senato? No, grazie alla Sinistra unita, antagonista, eccetera. La colpa, ora lo sappiamo, è dei sindaci forcaioli e di donne come Giovanna Reggiani. Non si va in giro da soli per Roma, bastava dirlo subito.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=225948
P.S.: prodi e la sua combricola probabilmente staranno festeggiando perché hanno ottenuto per l'n-sima volta una fiducia, fiducia da parte di un senato ormai delegittimato dal popolo italiano e tutto sommato anche dai numeri visto che non contando i senatori a vita (non eletti dal popolo) il governo sarebbe andato sotto 155 a 157...
Questa maggioranza ormai non esiste più, sono attaccati al potere non capendo che così portano l'Italia allo sfascio, economico e politico, e verso posizioni sempre più estreme visto che non sanno e non riescono a risolvere i problemi che si fanno sempre più presenti nella vita di tutti i giorni degli italiani...
P.P.S.: Per inciso io non considero l'omosessualità un peccato però sono decisamente contrario a qualsiasi forma di matrimonio fra omosessuali, al riconoscimento delle coppie di fatto, con questa nuova legge probabilmente sono a rischio galera...complimenti a prodi, ormai letteralmente imbarazzante e a questo governo ridicolo...
dantes76
07-12-2007, 10:36
complimenti a prodi, ormai letteralmente imbarazzante e a questo governo ridicolo...
infatti in questo paese, fare leggi che non siano a persona, e' imbarazzante
EarendilSI
07-12-2007, 10:44
infatti in questo paese, fare leggi che non siano a persona, e' imbarazzante
Bah...decisamente OT e non pertinente con il thread, probabilmente in cerca di flame...
Ripassa e sarai più fortunato...
svarionman
07-12-2007, 11:19
....Perché mai il centrodestra è stato così cattivo con l'appello a cooperare? Voleva tre cose, giudicate voi quanto erroneamente. 1) Espulsioni reali. Le persone espulse devono essere accompagnate alla frontiera. Consegnare loro un foglio di «via» è inutile in quanto, come avviene oggi per gli extracomunitari, la persona non lascia mai il territorio italiano di sua volontà.
Ricordiamo che le tanto sbandierate espulsioni del decreto bossi-fini si basavano proprio sul foglietto. Vorrei poi capire dove sta la differenza tra il foglio di via e l'accompagnamento alla frontiera, oltre allo spreco di soldi, dato che chiunque è libero di rientrare quando vuole. Mi risulta invece che qualcuno sia già stato rimpatriato, che è l'unica misura con qualche efficacia.
3) Maggiori fondi per la polizia italiana. Ci sono nel decreto presentato da Romano Prodi? Sono stati accolti come emendamenti dell'opposizione in Senato? No, grazie alla Sinistra unita, antagonista, eccetera.....
Facile parlare, mentre quando si era al governo si sono effettuati tagli a destra e a manca alla polizia (aumentando contemporaneamente il debito), e i risultati di queste cose,anche in termini di sicurezza, si vedono oggi. Poi quando un ministro dice che servono 10 miliardi all'anno per risanare il bilancio, scatta su un putiferio. Speriamo allora che un pò di soldi li porti babbo natale.
Intanto a Torino, a breve, ci saranno 25 nuovi mezzi e 120 carabinieri in più e non serve certo un decreto legge per stabilirlo.
Thunderfox
07-12-2007, 11:40
Io mi stupisco quando vedo che ancora c'è gente che da fiducia a questo governo.
Da una parte ve l'andate proprio a cercare...
bluelake
07-12-2007, 11:43
P.P.S.: Per inciso io non considero l'omosessualità un peccato però sono decisamente contrario a qualsiasi forma di matrimonio fra omosessuali, al riconoscimento delle coppie di fatto, con questa nuova legge probabilmente sono a rischio galera...complimenti a prodi, ormai letteralmente imbarazzante e a questo governo ridicolo...
dovresti complimentarti con l'intera Europa... infatti è l'articolo 13 del trattato che istituisce la Comunità europea che prevede che il Consiglio possa prendere le misure necessarie per combattere qualsiasi discriminazione basata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali: http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/a10000.htm#a10004
fai te...
Thunderfox
07-12-2007, 11:52
combattere qualsiasi discriminazione basata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali ...
Come ho gia detto in un vecchio post (quando mi avete sospeso), questa regola non vale per tutti (ribadisco il concetto).
Vale solo se è a favore delle idee di sinistra e chi sta al governo ne approfitta.
Uno non è più libero di dire : "no io non sono daccordo, per me questa cosa non va bene", che subito si rischia di finire dentro :mad:
Che democrazia... :muro:
dovresti complimentarti con l'intera Europa... infatti è l'articolo 13 del trattato che istituisce la Comunità europea che prevede che il Consiglio possa prendere le misure necessarie per combattere qualsiasi discriminazione basata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali: http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/a10000.htm#a10004
fai te...
I testo dell'emendamento (http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Emend&leg=15&id=00294868&idoggetto=00399581&parse=no&toc=no) votato è
«Art. 1-bis
1. All'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, e successive modificazioni, il comma 1 è sostituito dal seguente:
"1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell'attuazione dell'articolo 4 della Convenzione, è punito:
a) con la reclusione fino a tre anni chiunque, incita a commettere o commette atti di discriminazione di cui all'articolo 13 , n.1, del trattato di Amsterdam;
b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per i motivi di cui alla lettera precedente "».
Ora leggendo il trattato Amsterdam (http://www.europarl.europa.eu/topics/treaty/pdf/amst-it.pdf) l' articolo 13 , n.1 dice
Il presente trattato è concluso per un periodo illimitato.
:confused:
Cosa hanno votato?
:confused:
L'hanno votato e un momento dopo il ministro Chiti ha assicurato che l'art.1 bis verrà cancellato entro fine anno.
Se la fanno e se la godono...
L'hanno votato e un momento dopo il ministro Chiti ha assicurato che l'art.1 bis verrà cancellato entro fine anno.
Se la fanno e se la godono...
Purtroppo, come sempre, è la solita storia del ricatto degli infiltrati destorsi nella maggioranza, che essendo determinanti al senato (ogni senatore lo è) bloccano i provvedimenti di sinistra, per i diritti dei lavoratori, per i diritti civili, come questo qui sull'omofobia.
"Se non viene ritirato l'emendamento sull'omofobia sarà crisi di governo".
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/tensioni-unione-2/tensioni-unione-2/tensioni-unione-2.html
EarendilSI
07-12-2007, 13:06
dovresti complimentarti con l'intera Europa... infatti è l'articolo 13 del trattato che istituisce la Comunità europea che prevede che il Consiglio possa prendere le misure necessarie per combattere qualsiasi discriminazione basata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali: http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/a10000.htm#a10004
fai te...
La differenza è che su questo articolo non si va sul penale, quindi è 'leggermente' diverso da quanto riportato da prodi e la sua banda...
fai te...
Tra l'altro si può capire come è stato fatto questo decreto leggendo quello che riporta l'utente GmG che tra l'altro era pure stato ripreso durante il dibattito al Senato di ieri sera...
P.S.: prodi e la sua combricola probabilmente staranno festeggiando perché hanno ottenuto per l'n-sima volta una fiducia, fiducia da parte di un senato ormai delegittimato dal popolo italiano e tutto sommato anche dai numeri visto che non contando i senatori a vita (non eletti dal popolo) il governo sarebbe andato sotto 155 a 157...
è un'offesa alla tua intelligenza criticare la richiesta della fiducia al senato. capisci perchè, o vuoi che te lo spieghi? :) sta scritto pure in questo thread, se leggi perbene.
EarendilSI
07-12-2007, 13:20
è un'offesa alla tua intelligenza criticare la richiesta della fiducia al senato. capisci perchè, o vuoi che te lo spieghi? :) sta scritto pure in questo thread, se leggi perbene.
L'ho trovavo nel primo post:
«Il governo che non c'è più pone la fiducia per favorire la sinistra e, in particolare, Rifondazione comunista», ha replicato Altero Matteoli, presidente dei senatori di An.
«Non c'è stata alcuna azione ostruzionistica», ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia al Senato, Renato Schifani. «Non ci siamo mai sottratti al voto. La verità è che la maggioranza ha troppe spaccature al suo interno».
«Porre la fiducia sul decreto sicurezza è la dimostrazione più chiara del fallimento di Prodi e del suo governo», ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.
e comunque non sono entrato nel merito della richiesta di fiducia quindi non ho 'offeso' nessuna intelligenza.
Magari rileggiti bene quello che ho scritto...
EarendilSI
07-12-2007, 14:22
Sicurezza, Mastella per la crisi
Ferrero: il testo non si tocca
Roma - Tutti contro Rifondazione. Il governo è ai coltelli e, dopo l'ennesima votazione passata con la fiducia e con il brivido, si avvicina la resa dei conti. Per primo arriva il Guardasigilli. Subito a ruota il comunista Marco Rizzo: tutti a tarpare le ali ai "sogni di gloria" di Bertinotti e del Prc. Il ministro della Giustizia attacca sul pacchetto sicurezza: "Ho parlato con il mio capogruppo alla Camera - ha detto Mastella - se Rifondazione comunista o altri partiti della sinistra, nonostante l’impegno preso dal ministro Chiti ieri sera e da me stesso per evitare già ieri la crisi di governo, che ci sarebbe stata senza l’impegno di modificare alcuni elementi che nulla hanno a che fare con la vicenda della sicurezza, come i temi di genere e natura sessuale, se Rifondazione comunista dice che non si toccano e viene lasciato tutto inalterato, per noi, e mi rivolgo al presidente del Consiglio e il capo dello stato, è crisi di governo. Se è così, togliamo la fiducia al governo. Se, viceversa, Rifondazione e gli altri accettano l’idea che su questioni di rilevanza di valori non si può mortificare il parlamento conducendolo, in prigionia politica, attraverso strumenti da cavallo di Troia come quello del voto di fiducia, si discute liberamente".
La risposta di Ferrero "Spero che si possa ricredere e ravvedere, perché la norma fatta è assolutamente corretta e non ha nulla a che vedere con i reati di opinione". Il ministro Paolo Ferrero (Prc) risponde così all’ultimatum di Mastella. Secondo l’esponente del Prc "è il richiamo di una norma che sta in un trattato che l’Italia ha ratificato. Quindi non dice nulla di nuovo rispetto a quelli che sono gli impegni dell’Italia". Per il ministro, dunque, la norma non va né modificata né stralciata.
Le riforme "Se Rifondazione comunista vuole far cadere il governo Prodi per creare un esecutivo istituzionale che approvi una legge elettorale solo per loro è un partito veramente di un egoismo straordinario e inaccettabile" dice il ministro dela Giustizia e leader dell’Udeur, Clemente Mastella, arrivando a Bruxelles alla riunione con i colleghi Ue. "Se non si ha l’idea ossessiva di una sinistra che tiene prigioniero il governo - ha continuato il Guardasigilli - anche il rapporto con Dini può essere più disteso, anche perché all’orizzonte non vedo una prospettiva diversa". Mastella ha sottolineato che "con l’imminenza di alcuni problemi come quella del Kosovo dove ci possono essere bagliori di guerra", un eventuale crisi di governo renderebbe "la situazione del Paese precaria".
Messaggio a Berlusconi Se il governo Prodi cade l’unica soluzione sono le elezioni anticipate, che segneranno "giustamente" la vittoria di Silvio Berlusconi anche se si presenta al voto senza un’alleanza con l’Udc di Pierferdinando Casini e An di Gianfranco Fini. Continua Mastella. "Se questo governo non c’è più si va al voto, non c’è altra cosa, sapendo che giustamente vince Berlusconi. Checché ne pensino Fini e Casini vince Berlusconi, anche da solo" chiude il Guardasigilli.
Rizzo attacca "Conoscendo il personaggio, secondo me lo scontro di Bertinotti con Prodi è strumentale ai suoi fini personali e politici". Secondo il coordinatore del Pdci, Marco Rizzo, dietro le ripetute esternazioni del presidente della Camera ci sono due obiettivi: "diventare premier di un governo istituzionale - afferma - e realizzare una legge elettorale che ci obbliga a unirci nella Cosa Rossa. Con Rifondazione in crisi verticale di consensi, Bertinotti pensa di spalmare i debiti anche sugli altri e i sondaggi che danno la Cosa Rossa al 5% sono allarmanti".
Di Pietro suona il requiem per Prodi "Piaccia o non piaccia, dopo il voto di fiducia di ieri in Senato, la maggioranza politica non c’è più e di questo va preso atto. Per questo noi dell’IdV chiediamo non solo una verifica politica ma che si avvii un nuovo processo costituente affinché la prossima coalizione sia una coalizione del fare sullo stesso programma e non della logica dello stare insieme solo contro qualcuno. Non se ne può più di litigiosità. Meglio scomporre e ricomporre i poli in modo più omogeneo". E' duro anche il commento del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro.
Ferrero e la verifica "Se la verifica è negativa, non è che si esce dal governo, si esce dalla maggioranza". Questo lo scenario prospettato dal ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero (Prc). "Considererei il fatto di uscire dal governo ma di rimanere in maggioranza come la condizione più fessa che ci possa essere" aggiunge Ferrero.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=225955
Ieri il governo si è preso un chiaro impegno di stralciare la norma...
bluelake
07-12-2007, 15:44
I testo dell'emendamento (http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Emend&leg=15&id=00294868&idoggetto=00399581&parse=no&toc=no) votato è
Ora leggendo il trattato Amsterdam (http://www.europarl.europa.eu/topics/treaty/pdf/amst-it.pdf) l' articolo 13 , n.1 dice
:confused:
Cosa hanno votato?
:confused:
dovevano mettere "articolo 13 del trattato che istituisce la Comunità europea" (che peraltro è ancora più fondamentale di quello di Amsterdam)...
cosa hanno votato non lo sanno nemmeno loro, loro seguono solo le indicazioni che arrivano dai Capi dei Capi
2 semplici osservazioni
[url]
....
fiducia da parte di un senato ormai delegittimato dal popolo italiano
Mi sono perso una tornata di politiche oppure è solo uno slogan?
:confused:
...
sono attaccati al potere non capendo che così portano l'Italia allo sfascio, economico e politico,
....
Pregasi motivare.
Altrimenti è solo un ennesimo slogan di propaganda.
Ciao
Federico
Purtroppo, come sempre, è la solita storia del ricatto degli infiltrati destorsi nella maggioranza, che essendo determinanti al senato (ogni senatore lo è) bloccano i provvedimenti di sinistra, per i diritti dei lavoratori, per i diritti civili, come questo qui sull'omofobia.
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/tensioni-unione-2/tensioni-unione-2/tensioni-unione-2.html
Cioè Mastella minaccia crisi di governo se non depenalizzano il reato di discrimiazione in base alle tendenze sessuali? :confused: Ditegli che non siamo più nel medio evo... :rolleyes:
trallallero
08-12-2007, 16:42
Cioè Mastella minaccia crisi di governo se non depenalizzano il reato di discrimiazione in base alle tendenze sessuali? :confused: Ditegli che non siamo più nel medio evo... :rolleyes:
ho visto ieri il tiggì e non ci volevo credere! ma cosa gliene frega a lui ?
fissato con le depenalizzazioni questo!
lo depenalizzerei io a lui e poi lo discriminerei perchè eunuco! :Perfido:
bluelake
08-12-2007, 16:54
“Una normativa che sanzioni chiaramente l’omofobia come reato non è né di destra né di sinistra. E’ civile. Nel 2004 l’ha approvata il Governo di destra in Francia e persino Romania e Grecia dispongono di codici che mettono chiaramente al bando la discriminazione per orientamento sessuale, sullo stesso piano di quello etnico e religioso. Tutto ciò a differenza del Parlamento e del Governo italiani che fanno baruffe su tutto e, nello specifico, in maniera assolutamente irrispettosa di chi, proprio a causa dell’omofobia di cui la società è ancora intrisa, ha sofferto, è stato ferito, violentato e in qualche caso ha addirittura perso la vita”.
Con queste parole GayLib (gay liberali di centrodestra) interviene nel dibattito che, all’interno del centrosinistra di governo, sta vedendo duramente contrapposte le posizioni della sinistra comunista con quelle dell’ala clerical-confessionale del Partito Democratico.
“Siamo lieti – proseguono dal direttivo di GayLib – per l’approvazione dell’emendamento da parte del Senato. Non possiamo, però, non chiedere un segno alle voci laiche e liberali del centrodestra così come dello stesso Partito Democratico al Governo del Paese. Far passare un provvedimento importante come il riconoscimento del reato di omofobia non è altro che un segnale di civiltà che può aiutare l’Italia ad avvicinarsi, almeno un po’ agli altri Paesi d’Europa. All’onorevole Binetti e ai suoi teodem così come agli animatori di una astrusa e confusa Cosa Bianca nel centrodestra, sponsorizzata dal Vaticano e da qualche potentato industriale chiediamo se, in materia di diritti di libertà, vedano come prospettiva l’Unione Europea o l’Iran confessionale che continua ad ammazzare per legge e senza prove giovanissimi uomini omosessuali. Anziché azzuffarsi, dunque, su vicende particolari – conclude GayLib - continuando da un lato a tenere fede a una religione disumana e dall’altra a pensare soltanto al potere per il potere attraverso la sopravvivenza o l’abbattimento di un governicchio che comunque resterà tale, approvata la sacrosanta norma anti-omofobia nel pacchetto sicurezza, sarebbe il caso di intervenire con chiarezza in ambito internazionale irrigidendo la posizione dell’Italia contro un regime, come quello iraniano, che si sta macchiando a cadenza quotidiana di crimini contro l’umanità, dove purtroppo la comunità gay indifesa e clandestina, continua soltanto a contare morti.”
GayLib – Il Direttivo
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Daniele Priori – Vicepresidente
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Marco Anselmo Jouvenal – Coordinatore Nazionale
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GayLib
Persone gay e lesbiche liberaldemocratiche e di centrodestra
http://www.gaylib.it
per inciso, Oliari sta al comunismo come Cicciolina alla verginità, tanto per chiarirsi ;)
marcuz22
08-12-2007, 18:49
pazzesco l'uso dei senatori a vita , non ho parole.
ELISAMAC1
09-12-2007, 00:16
Il si di Cossiga non mi ha convinto molto.
Ha criticato apertamente il provvedimento e lo stesso governo, ma vota si per non far cadere il governo. :mbe: Strano il politichese
Cossiga l'ho sentito e' ha detto cose sacrosante.Mamma mia che mazzate.Mi dispiace solo che ha votato si' e ha salvato il governo.Sarebbe stato il mio eroe per una sera.:(
ma che mazza hanno votato a fare...
Incredibile.Purtroppo e' una storia veramente successa.:muro:
ELISAMAC1
09-12-2007, 00:18
Io mi stupisco quando vedo che ancora c'è gente che da fiducia a questo governo.
Da una parte ve l'andate proprio a cercare...
E sai dopo arriva Berlusconi a mettere le cose a posto e allora ....
ELISAMAC1
09-12-2007, 00:20
pazzesco l'uso dei senatori a vita , non ho parole.
Ma non si voleva che il governo nel momento della fiducia doveva passare senza contare i voti dei senatori a vita.:muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
Ma'!!!
Sempre piu' schifata.
indelebile
09-12-2007, 07:39
Roma, 7 dic. (Apcom) - Il rettore della Pontificia università lateranense e cappellano di Montecitorio, monsignor Rino Fisichella, plaude alla decisione di Paola Binetti di non sostenere il Governo sul Dl sicurezza. "E' stato un voto coraggioso, anche se l'hanno già detto in tanti ma soprattutto è stato un voto coerente", ha detto il vescovo intervenendo alla presentazione del libro-intervista di Paola Bignardi a Paola Binetti 'Le frontiere della vita'.
"Forse non è stato coerente il comportamento di coloro che invece hanno votato diversamente", ha aggiunto il cappellano della Camera.
Fisichella si è soffermato sul ruolo dei credenti e in particolare dei cattolici in politica richiamando la Nota dottrinale circa l'impegno dei cattolici in politica stilata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger: "In qualsiasi parte del mondo ci troviamo il cristiano è tenuto a dare risposta alla propria coscienza - ha detto Fisichella - e mi è piaciuto quando la Binetti ha detto: 'Non ho ascoltato né Betori, né Bertone, ma solo la mia coscienza'. Questa - ha proseguito il vescovo - è la vera laicità. Nessuno può entrare nella coscienza degli altri". Il presule ha dunque ricordato che "l'agire del cristiano è un agire pubblico, altrimenti - ha detto - cadremmo in altre religioni che, se anche sono lecite non sono né il Cristianesimo né il Cattolicesimo".
Infine Fisichella ha richiamato la necessità di una "reciprocità costante tra l'agone politico e i credenti". "E' importante non isolare il credente in politica - ha concluso - e la comunità dei credenti non deve lasciarlo solo. Occorre una reciprocità costante dell'uno verso l'altro".
Io mi stupisco quando vedo che ancora c'è gente che da fiducia a questo governo.
Da una parte ve l'andate proprio a cercare...
io mi chiedo invece come si faccia ad avere una memoria così corta.. dopo 5 anni di governo scandaloso e vergognoso..
bluelake
09-12-2007, 10:52
Roma, 7 dic. (Apcom) - Il rettore della Pontificia università lateranense e cappellano di Montecitorio, monsignor Rino Fisichella, plaude alla decisione di Paola Binetti di non sostenere il Governo sul Dl sicurezza. "E' stato un voto coraggioso, anche se l'hanno già detto in tanti ma soprattutto è stato un voto coerente", ha detto il vescovo intervenendo alla presentazione del libro-intervista di Paola Bignardi a Paola Binetti 'Le frontiere della vita'.
la cosa vomitevole è come gli esponenti ecclesiali si affannino in massa a giustificare il comportamento e i discorsi apertamente omofobici della Binetti, come se la religione cattolica anziché insegnare l'amore verso gli altri ("ama il prossimo tuo come te stesso") insegnasse ad odiare o discriminare il prossimo ("ama il prossimo tuo come te stesso se ti da ragione, altrimenti ai di tutto per distruggerlo"). Dopo che gli è andata male in Polonia coi gemelli Kaczynski, rimandati a casa a calci nel sedere dalla popolazione nonostante i quintali di propaganda spesi dalla Chiesa stessa, stavolta ci provano con l'Italia... bah, sembra di essere tornati ai tempi del profeta Michea* :rolleyes:
*= http://www.zammerumaskil.com/bibbia/Michea.pdf : anche se siamo abituati a sentire, della Bibbia, solamente alcuni brani: la creazione, il diluvio universale, Mosè in Egitto, ed altri più o meno fantasmagorici, la Bibbia non contiene solamente i racconti dei grandi avvenimenti. Nella Bibbia troviamo TUTTA LA VITA DELL'UMANITA', nei suoi momenti esaltanti e nei momenti oscuri e tragici. I Profeti sono stati, spesso, i denunciatori delle infedeltà del popolo e addirittura i denunciatori delle malefatte dei potenti, re o sacerdoti che fossero! I Profeti sono stati "la coscienza" del popolo e a causa di ciò spesso sono stati perseguitati, esiliati, e anche uccisi. Sembra la storia di oggi....
dantes76
09-12-2007, 10:55
Bah...decisamente OT e non pertinente con il thread, probabilmente in cerca di flame...
Ripassa e sarai più fortunato...
ho risposto, o leggi solo quelle che conviene?
grattalo che hai vinto...
Thunderfox
09-12-2007, 11:09
io mi chiedo invece come si faccia ad avere una memoria così corta.. dopo 5 anni di governo scandaloso e vergognoso..
Per me questo governo è il più scandaloso di tutti se proprio vuoi saperlo.
Non voto Berlusconi ma di sicuro lo preferisco a Prodi.
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