Sinclair63
05-12-2007, 12:16
NAPOLI (5 dicembre) - Tre persone sono state arrestate dai carabinieri a Qualiano, nel napoletano, per aver venduto tombe al cimitero già occupate da altri defunti. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, i tre indagati, che hanno ottenuto gli arresti domiciliari, sono il custode del cimitero di Qualiano, un interratore e il titolare di una ditta che aveva l'appalto per la fornitura dell'energia elettrica al cimitero. Dalle indagini, durate alcuni mesi, sarebbe emerso che salme già interrate, venivano estratte dalle tombe prima del tempo, per poter vendere lo spazio a familiari di altri deceduti.
A volte sarebbe capitato che le salme tolte dai loculi non fossero completamente mineralizzate e quindi venivano avvolte in lenzuola e tenute all'aperto. In altri casi i tre indagati, nel caso di uno spostamento di una salma in un loculo, la lapide non veniva restituita ai familiari ma rivenduta ad altri familiari di deceduti.
Un altro filone dell'indagine, andata avanti per diversi mesi e condotta dai carabinieri della compagnia di Giugliano, coordinata dal capitano Alessandro Andrei, riguarda una frode ai danni dello stesso comune di Qualiano nell'ambito di pubbliche forniture. E si indaga anche sull'appropriazione di alcune lapidi e ornamenti funerari, che sarebbero stati successivamente rivendute.
:muro: :rolleyes:
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=14509&sez=HOME_INITALIA
A volte sarebbe capitato che le salme tolte dai loculi non fossero completamente mineralizzate e quindi venivano avvolte in lenzuola e tenute all'aperto. In altri casi i tre indagati, nel caso di uno spostamento di una salma in un loculo, la lapide non veniva restituita ai familiari ma rivenduta ad altri familiari di deceduti.
Un altro filone dell'indagine, andata avanti per diversi mesi e condotta dai carabinieri della compagnia di Giugliano, coordinata dal capitano Alessandro Andrei, riguarda una frode ai danni dello stesso comune di Qualiano nell'ambito di pubbliche forniture. E si indaga anche sull'appropriazione di alcune lapidi e ornamenti funerari, che sarebbero stati successivamente rivendute.
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Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=14509&sez=HOME_INITALIA