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View Full Version : Intervista a Bertinotti:"Il Governo è fallito"!


Teox82
04-12-2007, 16:45
"Il progetto del governo è fallito
noi siamo già oltre l'Unione"

"Palazzo Chigi ha finito con l'aumentare la distanza dal popolo della sinistra"
"Il Cavaliere è un animale politico, è attendibile la sua disponibilità a fare le riforme"


"Dobbiamo prenderne atto: questo centrosinistra ha fallito. La grande ambizione con la quale avevamo costruito l'Unione non si è realizzata...". Alle cinque del pomeriggio, nel suo ufficio a Montecitorio, Fausto Bertinotti sorseggia un caffè d'orzo, e traccia un bilancio amaro di questo primo anno e mezzo di governo. È presidente della Camera, ci tiene a mantenere il suo profilo istituzionale, non vuole entrare in campo da giocatore. Ma le sue parole, quelle del vero leader della sinistra radicale, alla vigilia del meeting della Cosa Rossa di sabato prossimo, lasciano un solco profondo nel cammino della legislatura e nel destino delle riforme.

Bertinotti non fa previsioni, sulla durata del governo. "Non posso, non voglio", dice. Ma fa un ragionamento politico per molti versi "definitivo", sullo stato della maggioranza. "Voglio premetterlo: non ci deve essere nervosismo, da parte di Prodi. Usciamo da questa prigione mentale: io non so quanto andrà avanti, può anche darsi che duri fino alla fine della legislatura, e non ho nulla in contrario che questo accada. Ma per favore, prendiamo atto di una realtà: in questi ultimi due mesi tutto è cambiato". È nato il Pd, e la Cosa Rossa viaggia verso lidi inesplorati. Nel frattempo, Prodi ha accontentato i "moderati", sia sulla Finanziaria, sia sul Welfare.

Per il capo di Rifondazione ce n'è abbastanza per dire che "una stagione si è chiusa". Ora niente sarà più come prima: "Un governo nuovo, riformatore, capace di rappresentare una drastica alternativa a Berlusconi, e di stabilire un rapporto profondo con la società e con i movimenti, a partire dai grandi temi della disuguaglianza, del lavoro, dei diritti delle persone: ecco, questo progetto non si è realizzato. Già questo ha creato un forte disagio a sinistra. Poi si sono verificati fatti che lo hanno acuito. Ne potrei citare centomila...". Risultato: "Abbiamo un governo che sopravvive, fa anche cose difendibili, ma che lentamente ha alimentato le tensioni e accresciuto le distanze dal popolo e dalle forze della sinistra".

Questa, per Fausto il Rosso, è "la condizione reale". E forse irreversibile. Bertinotti cita Lenin, e la differenza tra strategia e tattica. "Il grande tema, per la sinistra radicale, è uno solo: l'autonomia. Torna una grande questione, che nacque nel '56, con i fatti di Ungheria, con la rottura nel Pci, con lo scontro Nenni-Togliatti. Lì nasce una grande cultura politica, una storia enorme, Riccardo Lombardi. È l'autonomia di un progetto, che da allora la sinistra ha cancellato, rimosso. Oggi, per la sinistra radicale, il tema si ripropone. Devi vivere nello spazio grande e nel tempo lungo, per creare una grande forza europea per il 21° secolo. Se questa è l'ambizione, allora tutto va ripensato. Essere o meno alleati del Pd, stare o meno dentro questo governo: tutto va riposizionato in chiave strategica".

Questo riposizionamento strategico, secondo Bertinotti, è appena iniziato. "Alla fine del percorso - chiarisce il leader - io voglio riconoscere al Pd il diritto a trovarsi gli alleati che vuole, ma voglio garantire a noi il diritto di tornare all'opposizione". Dunque la stagione dell'Unione è al capolinea? "Intellettualmente io sono già proiettato oltre. Ma politicamente ancora no". E qui torna Lenin. Fissata la strategia del tempo lungo, c'è da occuparsi di tattica "hic et nunc", come dice il presidente della Camera. La tattica impone di combattere, ancora, dentro il quadro delle alleanze consolidate, e dentro il perimetro del governo in carica. Ma ad alcune condizioni irrinunciabili: "So bene, e ho persino orrore a pronunciare il termine: "verifica". Ma è chiaro che a gennaio serve un confronto vero, che prende atto del fallimento del progetto iniziale ma che, magari in uno spettro meno largo di obiettivi, rifissa l'agenda su alcune emergenze oggettive. E viene incontro alle domande della società italiana, con scelte che devono avere una chiara leggibilità "di sinistra". So altrettanto bene che queste scelte devono essere assunte dall'intera coalizione. Ma stavolta, davvero hic Rhodus hic salta. Sul Welfare, come si è visto, la sinistra radicale non ha aperto nessuna crisi. Ciò non toglie che il governo ha ormai molto meno credito a sinistra di quanto non lo avesse qualche mese fa...".

Bertinotti rinuncia a fare l'elenco delle "centomila cose" su cui il centrosinistra ha rinunciato a imporre la sua visione ("dalla laicità dello Stato alla politica estera"). "Ma se si vuole tentare una nuova fase della vita del governo, vedo due terreni irrinunciabili: i salari e la precarietà". È soprattutto sui primi, che il "padre nobile" del Prc fonda il suo ultimo avviso a Prodi: "Dai sindacalisti a Draghi, tutti dicono che la questione salariale è intollerabile. Ebbene, io mi chiedo: questa denuncia induce il governo a prendere qualche iniziativa, oppure no? Il 65% dei lavoratori italiani è senza contratto: posso sapere se questo per il governo è un problema, oppure no? In Francia Sarkozy ha aperto un confronto molto aspro, lanciando l'abolizione delle 35 ore e dicendo che se lavori di più guadagni di più: posso sapere se in Italia, dai metalmeccanici ai giornalisti, il governo ritiene ancora difendibili i contratti nazionali di categoria, oppure no? Non c'è più la scala mobile, ma intanto i prezzi stanno aumentando in modo esponenziale: tu, governo, non solo non vuoi indicizzazioni, ma con la fissazione dell'inflazione programmata hai contribuito pesantemente a tenere bassi i salari. Dunque c'entri, eccome se c'entri. E allora, in attesa di sapere cosa farai sui prezzi, posso sapere cosa pensi del problema dei salari? E attenzione: qui non basta più ripetere banalmente che "bisogna rinnovare i contratti". Io voglio sapere se il governo ritiene giuste o meno le rivendicazioni. Voglio sapere se ritiene opportuno restituire il fiscal drag, o se invece si vuole assumere la responsabilità di continuare a non farlo. Insomma, io voglio una bussola. Voglio decisioni che rimettano il centrosinistra in sintonia con la parte più sofferente del Paese. Che altro devo dire? Ridateci Donat Cattin...".

Dunque, appuntamento a gennaio. Se Prodi non raccoglie, questo invito potrebbe essere davvero l'ultimo. Questione di tattica, che per la Cosa Rossa, prima o poi, dovrà necessariamente coincidere con la strategia. Ma allo stesso modo, per Bertinotti, la tattica offre un'altra formidabile opportunità, stavolta a tutto il sistema politico: il dialogo sulle riforme. Stavolta l'accordo è "una possibilità reale". Nei due poli "si è affermata una larga condivisione su due punti essenziali. Primo: l'attuale sistema istituzionale ed elettorale è un fattore di riproduzione della crisi politica. Dalla Finanziaria al Welfare, tutto dimostra che il bicameralismo perfetto non funziona più. Secondo: la lunga transizione dalla Prima Repubblica è fallita. La barca si è messa in moto nel '93, ma non ha raggiunto l'altra riva, è in mezzo al fiume e va alla deriva con un duplice difetto: le maggioranze coatte (buone per vincere ma non per governare) e il trasformismo endemico. Insomma, questo sistema bipolare è fallito, e tutte le forze politiche hanno capito che se non va in porto una riforma, la crisi istituzionale diventa inevitabile, e travolge tutto. Si apre un panorama da Quarta Repubblica francese".

Di qui la convergenza possibile su un nuovo sistema elettorale. "Il sistema proporzionale, con clausola di sbarramento e senza premio di maggioranza, è una soluzione ragionevole", sostiene Bertinotti. "Soprattutto, è coerente con l'evoluzione del quadro politico: il Pd, il Partito del popolo del Cavaliere, la Cosa Rossa, lo spazio al centro. Siamo in una fase costituente di nuove soggettività politiche. La legge elettorale che scegli non è più levatrice del cambiamento, ma è una sua conseguenza. Con il proporzionale torni alla ricostituzione di alcuni fondamenti di democrazia attiva, che sentiamo ormai vacillare. Torni alla radice della Costituzione di 40 anni fa, torni a individuare nei partiti il cardine del sistema. Sei dentro la nervatura della democrazia, che non può non fondarsi sulla rappresentanza".

A Rifondazione il ritorno al proporzionale è sempre piaciuto. Normale che il suo leader lo benedica. Meno normale, in questo clima di sospetti, è che benedica anche l'apertura del tavolo con Berlusconi: "Senta, qui bisognerà prima o poi che un certo centrosinistra decida se il Cavaliere è un protagonista della politica italiana, oppure no. Io, che al contrario di Blair considero quanto mai attuale il cleavage destra/sinistra, penso che lo sia. Penso che sia un animale politico, che muove da processi reali di una parte della società, che incorpora l'antipolitica ma dentro una soggettività politica, chiaramente di destra. E penso che Berlusconi abbia preso atto della crisi del sistema e della crisi del centrodestra. Dunque, se rileggo le sue mosse, considero attendibile che anche lui, stavolta, cerchi un accordo per rinnovare il quadro politico-istituzionale".

Via libera alle riforme, via libera alla trattativa con il Cavaliere. Anche in questo caso, Prodi non deve innervosirsi. Finalmente è passata l'idea che il dibattito sulla legge elettorale non pregiudica l'esistenza del governo. "Non ci sono due maggioranza diverse, una per il governo, una per la riforma, che si escludono l'una con l'altra". Ma certo, se vuole durare, il Professore deve imprimere una svolta fin dai primi giorni del 2008. In caso contrario, sarà davvero la fine. L'ultima battuta di Fausto dice tutto: "Come vedo Prodi, mi chiede? Con tutto il rispetto, di lui mi viene da dire quello che Flaiano disse di Cardarelli: è il più grande poeta morente...". Visse ancora alcuni anni. Ma gli ultimi furono terribili.

Repubblica.it(4 dicembre 2007)

joshua82
04-12-2007, 16:47
Unione 2.0 ? :eek:

FastFreddy
04-12-2007, 16:48
Unione 2.0 ? :eek:

No, ctrl-alt-canc :O

Ser21
04-12-2007, 16:50
bertinotti chi??Quello che dice di travaglio "mi fa venire l'orticaria" ? E questo sarebbe un rappresentate del comunismo italico ? :rotfl: comici anche in questo :rotfl:

RiccardoS
04-12-2007, 16:52
vai fausto... continua con queste sparate che prima o poi ci riesci, a riconsegnare l'italia in mano al berlusca. complimenti!


:muro: :muro: :muro:

Teox82
04-12-2007, 16:56
Le prime reazioni di esponenti del Governo

ROMA - Se nell'intervista a Repubblica era stato fin troppo chiaro, quasi brutale, oggi Fausto Bertinotti preferisce tornare nei suoi giudizi sul fallimento dell'Unione usando toni ermetici. "Prodi non è un poeta..." e comunque "è solo una citazione. Il poeta morente era Cardarelli", risponde il presidente della Camera ai giornalisti che gli chiedono di chiarire il suo riferimento a una citazione di Flaiano su "Cardarelli, il più grande poeta morente". Replicando ancora all'osservazione di essere stato forse troppo forte nel suo giudizio sul governo, Bertinotti ha aggiunto: "Ma io sono un uomo forte...naturalmente è ironico".

Di certo diverse forze alleate di Rifondazione all'interno dell'Unione hanno ritenuto fuori luogo le parole del presidente di Montecitorio sul "fallimento" del gabinetto Prodi. Secondo il ministro del Lavoro Cesare Damiano, chiamato in causa da Bertinotti per le eccessive concessioni ai centristi nel pacchetto sul Welfare, l'esperienza politica dell'Unione non è stata fallimentare e "il centrosinistra sta attuando il programma dell'unione". "Se la logica è 'tutto e subito' - avverte l'esponente del Pd - nessun governo lo potrà fare". "Soprattutto sui temi sociali - prosegue Damiano - il governo ha portato avanti interventi positivi e importanti" e Rifondazione "dovrebbe andare orgogliosa di questi risultati".

Considerazioni simili a quelle espresse da Rosi Bindi. "E' un'affermazione molto forte - dice il ministro per la Famiglia - della quale, penso, il presidente della Camera si assumerà tutte le responsabilità". "Penso - aggiunge la Bindi - che il centrosinistra, anche con l'apporto di Rifondazione, abbia compiuto scelte molto importanti per la vita del Paese. Questo non è un fallimento, ma sono risultati importanti".

Critico con Bertinotti anche Clemente Mastella. Ma il leader dell'Udeur non contesta tanto la valutazione sui risultati del governo, quanto l'idea del Prc di chiamare i suoi elettori ad esprimersi con un referendum sulla validità del programma di governo. "Che modo di ragionare è questo? - commenta Mastella - Ora vedo che si va al referendum sul programma di governo. Per me l'esperienza di governo può anche finire prima. Il presidente della Camera dovrebbe dirci se vuol fare come nel '98". E insiste: "Bertinotti è ingiusto con Prodi. Si lamenta? E allora mi lamento anche io perchè la maggioranza a volte è troppo massimalista. La verità è che in una coalizione serve equilibrio".

Il Guardasigilli, che ha parlato ai margini di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, è entrato anche nel merito delle riforme e del dialogo tra i partiti. Sulla legge elettorale ha detto che bisogna evitare l'egemonia dell'accoppiata Pd-Pdl e ha scomodato la Bibbia per criticare l'ipotesi veltroniana: un testo 'Erode' che "elimina alla nascita i partiti piccoli". "Noi siamo per la governabilità mentre ora ci demonizzano come fossimo una piaga" ha aggiunto, anche se poi ha chiarito che una valutazione sulle proposte presentate sarà fatta alla fine.

L'intervista del presidente della Camera non è piaciuta neppure all'Italia dei Valori. "Si potrebbe ragionare a lungo sulle considerazioni espresse da Fausto Bertinotti, e potremmo anche ritrovarci d'accordo con lui su alcuni passaggi - afferma il capogruppo a Montecitorio Massimo Donadi - ma la sua più che un'analisi è un'entrata a gamba tesa nei rapporti tra maggioranza e governo che non si addice a colui che riveste il ruolo di presidente della Camera che per definizione è superpartes".

Sottoscrivono invece le affermazioni di Bertinotti le forze dell'opposizione, che le leggono come la conferma della crisi della maggioranza. "Piu' che fallito, potrebbe dirsi a ragione che questo governo è nato morto, travolto in grembo dalle sue contraddizioni politiche d'origine", ironizza il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli.

Usa l'arma dell'ironia anche Pier Ferdinando Casini. "Con tutto il rispetto per Bertinotti, che il governo Prodi avesse fallito noi lo abbiamo detto da un pezzo - afferma il leader dell'Udc - Lo dicono tutti gli italiani: non c'è un governo così distante dai problemi della gente come quello di Prodi". In vena di sarcasmo, Casini non risparmia però neppure Silvio Berlusconi e i suoi proclami sulle adesioni al nuovo partito. "Il bello delle cifre è che ognuno dà le sue...", commenta l'ex presidente della Camera.

Repubblica.it

Ser21
04-12-2007, 16:57
La cosa comica è che ne parla cm se lui negli 20 mesi fosse stato in kazakistan.
E' la terza carica istituzionale del paese e ci parla di lontananza degli elettori di sx dalla politica.Io,non i giornalisti prezzolati per carità,gli avrei chiesto dov'era quando mastella mandava gli ispettori a Catanzero.Gli chiederei dov'era quando Di Pietro predicava nel vuoto di un'unione sempre più berlusconizzata.

E' in assoluto il personaggio politico che più mi è scaduto da quadno la sx è al governo,non che prima lo venerassi,chiaramente,però mi sembrava uno all'antico,che non si piega;invece,avuta la paltrona,si è zittito come da patti.

ronin17
04-12-2007, 17:16
appunto
e lui dove era?

trallallero
04-12-2007, 17:18
No, ctrl-alt-canc :O

:rotfl:

oggi è la seconda carina ... in vena eh ? :D

trallallero
04-12-2007, 17:20
La cosa comica è che ne parla cm se lui negli 20 mesi fosse stato in kazakistan.
E' la terza carica istituzionale del paese e ci parla di lontananza degli elettori di sx dalla politica.Io,non i giornalisti prezzolati per carità,gli avrei chiesto dov'era quando mastella mandava gli ispettori a Catanzero.Gli chiederei dov'era quando Di Pietro predicava nel vuoto di un'unione sempre più berlusconizzata.

E' in assoluto il personaggio politico che più mi è scaduto da quadno la sx è al governo,non che prima lo venerassi,chiaramente,però mi sembrava uno all'antico,che non si piega;invece,avuta la paltrona,si è zittito come da patti.
quoto, non condivido ciò che dice(va) ma sembrava l'unico coerente. Invece. Probabilmente l'età, il gusto della poltrona comoda sotto ar culo l'ha cambiato ...

Charonte
04-12-2007, 17:36
la cosa certa è che loro chiunque di quelli si becca 10 /20 mila euro al mese x dire cazzate e fare nulla e gli artigiani che si spaccano 10 ore al gionro x 1 miseria sono li che fanno la fame
ecco la verita
cosa volete che gli freghi a quelli dell'italia quando prendono 20 volte il nostro stipendio?
vale sempre la legge
prima penso a me poi a voi
solo che il penso a me non finisce mai

blamecanada
04-12-2007, 18:06
Ma perché al posto di parlare della vita politica Bertinotti (di cui si può discutere in altra sede) non si parla di quanto ha detto?

Secondo me la sua analisi è molto lucida: c'era un programma di coalizione, frutto della mediazione tra le varie forze dell'Unione, che per quanto a tratti vago, delineava alcuni punti chiave inequivocabili.
L'ala centrista del governo, puntando sul fatto che per la sinistra un'eventuale uscita dal governo sarebbe stata dannosa sul piano elettorale, ha invece portato avanti delle politiche molto diverse deludendo quegli elettori che avevano votato l'Unione credendo che essa avrebbe fatto anche delle politiche di sinistra.
È chiaro che la sinistra non può continuare ad ingoiare rospi, quindi o c'è una svolta nel governo nel segno del rispetto del patto con gli elettori, oppure questa non potrà continuare a sostenerlo. Il governo ha vinto le elezioni sulla base di un programma ben definito, se questo programma non viene rispettato è giusto che vi siano nuove elezioni, con una legge elettorale che altera le percentuali, come quella che ha eletto questo parlamento non ritengo legittimo cambiare maggioranza se non per stabilire una nuova elegge elettorale (mi auguro un proporzionale con un congruo sbarramento nazionale) e tornare alle urne.

sander4
04-12-2007, 18:11
Concordo con blamecanada, però c'è il fatto che il governo è praticamente costretto su ogni ddl a scendere a patti con la peggiore ala centrista, anche singoli senatori come Dini; quindi, se l'azione fosse stata uguale con una maggioranza decente anche al senato, sarei d'accordo con Bertinotti, ma in una situazione così è chiaro che la tendenza al centro è quasi obbligata. Se al senato sei ricattato dai peggiori infiltrati centristi e ogni senatore è determinante, anche volendo, far passare cose di sinistra sul welfare, diritti civili e altro è impossibile; basta che uno non te la vota e ciao. Almeno di non mettere la fiducia e sperare che Mastella, Dini & co ingoino il rospo, ma non so quanto durerebbe il governo in quel modo.

Uscire dal governo? Se cade questo governo, ad esempio sul welfare, .. tornerebbe chi ha votato una legge 30 disastrosa da schiavismo senza nessun limite, almeno adesso qualcosa si è ottenuto; non mi sembra quindi una grandissima idea.

Onisem
04-12-2007, 18:16
In Italia è la politica che è fallita. E' la classe dirigente in generale. E' il nostro modello cultural-ruffiano-mafioso e produttivo.

anonimizzato
04-12-2007, 18:19
vai fausto... continua con queste sparate che prima o poi ci riesci, a riconsegnare l'italia in mano al berlusca. complimenti!


:muro: :muro: :muro:

C'è già riuscito una volta e a quanto pare vuol fare il bis.

Le sue dichiarazioni potrebbero anche essere condivisibili se il governo non fosse ancora in carica.

Avrebbe dovuto riflettere di più su quello che ha detto, visto anche che è pur sempre la terza carica dello stato.

:rolleyes:

blamecanada
04-12-2007, 18:20
Concordo con blamecanada, però c'è il fatto che il governo è praticamente costretto su ogni ddl a scendere a patti con la peggiore ala centrista, anche singoli senatori come Dini; quindi, se l'azione fosse stata uguale con una maggioranza decente anche al senato, sarei d'accordo con Bertinotti, ma in una situazione così è chiaro che la tendenza al centro è quasi obbligata. Se al senato sei ricattato dai peggiori infiltrati centristi e ogni senatore è determinante, anche volendo, far passare cose di sinistra sul welfare, diritti civili e altro è impossibile; basta che uno non te la vota e ciao. Almeno di non mettere la fiducia e sperare che Mastella, Dini & co ingoino il rospo, ma non so quanto durerebbe il governo in quel modo.

Uscire dal governo? Se cade questo governo, ad esempio sul welfare, .. tornerebbe chi ha votato una legge 30 disastrosa da schiavismo senza nessun limite, almeno adesso qualche paletto si è ottenuto; non mi sembra quindi una grandissima idea.Purtroppo è quello che penso anche io.
Da una parte sono infastidito dal governo, dall'altra mi rendo conto della squallida alternativa (la cosa che mi preoccupa di piú è che qualcuno la rimpianga). Certo aumentare le tasse al "ceto medio" per abbassare il cuneo fiscale non è certo stata una mossa intelligente dal punto di vista del consenso.

blamecanada
04-12-2007, 18:25
In Italia è la politica che è fallita. E' la classe dirigente in generale. E' il nostro modello cultural-ruffiano-mafioso e produttivo.
La politica è lo specchio della società. La classe dirigente c'è perché la maggior parte degl'italiani la accetta perché tutto sommato si rispecchia in essa. Inutile dire "politici ladri" e poi votare partiti pieni di condannati per corruzione, inutile dire che lo Stato chiede troppe tasse quando si è i primi a cercare di truffarlo in vario modo.

marcuz22
04-12-2007, 18:32
dopo una dichiarazione del genere da parte di un alto esponente del "governo" penso non si possa dire piu niente , hanno fallito.

Onisem
04-12-2007, 18:38
dopo una dichiarazione del genere da parte di un alto esponente del "governo" penso non si possa dire piu niente , hanno fallito.

Guarda che il presidente della camera non è un membro del governo. :D

fluke81
04-12-2007, 18:47
eh gia,non ha abolito la proprieta privata,mannaggia.Sara per il prossimo giro.

marcuz22
04-12-2007, 18:48
hai ragione bertinotti è di destra :asd:

indelebile
04-12-2007, 19:17
[I][SIZE="5"]

ma voglio garantire a noi il diritto di tornare all'opposizione".



Odio questa mentalità di questi politicanti di sinistra come vedo bertinotti e il direttore di liberazioni che vogliono fare la comoda eterna opposizione e mai governare, troppo facile protestare e non affrontare i problemi

blamecanada
04-12-2007, 19:31
Odio questa mentalità di questi politicanti di sinistra come vedo bertinotti e il direttore di liberazioni che vogliono fare la comoda eterna opposizione e mai governare, troppo facile protestare e non affrontare i problemi
Il punto è che non si può governare con chi non è disposto a collaborare in un progetto comune.
Se governare significa attuare politiche di destra che senso ha per un comunista governare?

In ogni caso anche dall'opposizione si fa politica... È il parlamento, sede della rappresentanza, che fa le leggi, non il governo, che dovrebbe soltanto proporle ed attuare quelle che ci sono. Purtroppo le ultime leggi elettorali (che di fatto danno il parlamento in mano al governo) hanno fatto dimenticare che il potere legislativo e quello esecutivo devono rimanere divisi, è il principio di separazione dei poteri alla base della democrazia.

indelebile
04-12-2007, 19:44
Il punto è che non si può governare con chi non è disposto a collaborare in un progetto comune.
Se governare significa attuare politiche di destra che senso ha per un comunista governare?

In ogni caso anche dall'opposizione si fa politica... È il parlamento, sede della rappresentanza, che fa le leggi, non il governo, che dovrebbe soltanto proporle ed attuare quelle che ci sono. Purtroppo le ultime leggi elettorali (che di fatto danno il parlamento in mano al governo) hanno fatto dimenticare che il potere legislativo e quello esecutivo devono rimanere divisi, è il principio di separazione dei poteri alla base della democrazia.


Capisco ma era ovvio da principio che con una maggioranza così risicata...con il macigno sui conti.. con la sinistra che non può più far cadere il governo e con i personaggi eletti...era ovvio che non era possibile salvo miracoli proporre una politica di sinistra..era prevedibile che succedesse....

blamecanada
04-12-2007, 20:03
Capisco ma era ovvio da principio che con una maggioranza così risicata...con il macigno sui conti.. con la sinistra che non può più far cadere il governo e con i personaggi eletti...era ovvio che non era possibile salvo miracoli proporre una politica di sinistra..era prevedibile che succedesse....
Il problema è la maggioranza risicata (che è conseguenza della legge elettorale pessima).

Nessuno pretendeva chissà cosa, ma per riformare la legge 30 non servono miliardi, solo che nessuno lo vuole fare, e se se ne parla tutti urlano ai ricatti della sinistra radicale.
Peccato che anche i neodemocristiani (e assolutamente mai-stati-comunisti e ormai neanche vagamente socialisti) del PD in campagna elettorale parlavano di radicale riforma di quella legge, io non ho visto niente.

I conti erano allo sfascio, ma se è cosí c'era tutta questa urgenza di abbassare il cuneo fiscale, quando è noto a tutti che il problema maggiore sono gli stipendi sbranati dal caro vita di chi ha speculato sull'introduzione dell'euro?

E le rendite finanziarie sono ancora tassate al 12,5% quando il lavoro è tassato molto di piú.

E la cosa che mi dà piú fastidio è chi continua a parlare di presunti ricatti della sinistra, quando è vero l'esatto contrario.

Onisem
04-12-2007, 20:03
hai ragione bertinotti è di destra :asd:

Non hai capito una cippa: tu hai detto che Bertinotti è un membro ed alto esponente del governo, cosa non corretta perchè il presidente della camera "tecnicamente" non è un membro del governo ma carica istituzionale che dovrebbe essere super partes ed indipendente. Ai gazebo forse queste cose non le insegnano. :D

nrk985
04-12-2007, 21:16
Secondo me Bertinotti, reiterando il fatto che berlusconi sia un grande politico, afferma ancora di più il fatto che nn capisce niente... ma dai, il Berlusconi un "animale politico"?????
Se berlusconi aveva a che fare co una coalizione come quella che oggi è al governo, non sarebbe durato due mesi... con gli scherzetti, i tira e molla che fa costantemente coi suoi alleati, questi l'avrebbero lasciato a piedi gridanti in pochissimo tempo (pensate solo a mastella che "nn è che se la finanziaria è passata, allora nn ci possano essere crisi di governo a dicembre" :confused: ) ... Pure con la maggioranza bulgara del precedente governo è riuscito ad andar sotto!
Ergo, anche berlusconi non capisce niente di politica , e se è arrivato dov'è ora, è solo perchè ne capisce un sacco di TV, spettacolo, pubblicità, e ha un grandissimo carisma.

Il vero politico, qui, è prodi...

Poi che la sua coalizione stia facendo bene o male,pur avendo io una opinione abbastanza buona sul personaggio in questione (al contrario del Kapò dell'opposizione), è tutto da discutere.

ELISAMAC1
04-12-2007, 23:16
E' arrivato troppo tardi a dire queste cose.Troppo facile lasciare il carro dei perdenti.:D
E' possibile che ci si sveglio cosi' tardi.
Prodi a casa!!!;)

ELISAMAC1
04-12-2007, 23:17
Non hai capito una cippa: tu hai detto che Bertinotti è un membro ed alto esponente del governo, cosa non corretta perchè il presidente della camera "tecnicamente" non è un membro del governo ma carica istituzionale che dovrebbe essere super partes ed indipendente. Ai gazebo forse queste cose non le insegnano. :D

Questa cosa non mi convince.Va beme il discorso della carica, ma ...:mbe:

ELISAMAC1
04-12-2007, 23:19
Il problema è la maggioranza risicata (che è conseguenza della legge elettorale pessima).

Nessuno pretendeva chissà cosa, ma per riformare la legge 30 non servono miliardi, solo che nessuno lo vuole fare, e se se ne parla tutti urlano ai ricatti della sinistra radicale.
Peccato che anche i neodemocristiani (e assolutamente mai-stati-comunisti e ormai neanche vagamente socialisti) del PD in campagna elettorale parlavano di radicale riforma di quella legge, io non ho visto niente.

I conti erano allo sfascio, ma se è cosí c'era tutta questa urgenza di abbassare il cuneo fiscale, quando è noto a tutti che il problema maggiore sono gli stipendi sbranati dal caro vita di chi ha speculato sull'introduzione dell'euro?

E le rendite finanziarie sono ancora tassate al 12,5% quando il lavoro è tassato molto di piú.

E la cosa che mi dà piú fastidio è chi continua a parlare di presunti ricatti della sinistra, quando è vero l'esatto contrario.


Ma la storia del buco era tutta propaganda per vincere le elezioni.Ma e' possibile che una volta al governo questi qua non ci hanno detto esattamente quanto era questo buco???:mbe:

Teox82
04-12-2007, 23:24
Secondo me Bertinotti, reiterando il fatto che berlusconi sia un grande politico, afferma ancora di più il fatto che nn capisce niente... ma dai, il Berlusconi un "animale politico"?????
Se berlusconi aveva a che fare co una coalizione come quella che oggi è al governo, non sarebbe durato due mesi... con gli scherzetti, i tira e molla che fa costantemente coi suoi alleati, questi l'avrebbero lasciato a piedi gridanti in pochissimo tempo (pensate solo a mastella che "nn è che se la finanziaria è passata, allora nn ci possano essere crisi di governo a dicembre" :confused: ) ... Pure con la maggioranza bulgara del precedente governo è riuscito ad andar sotto!
Ergo, anche berlusconi non capisce niente di politica , e se è arrivato dov'è ora, è solo perchè ne capisce un sacco di TV, spettacolo, pubblicità, e ha un grandissimo carisma.

Il vero politico, qui, è prodi...

Poi che la sua coalizione stia facendo bene o male,pur avendo io una opinione abbastanza buona sul personaggio in questione (al contrario del Kapò dell'opposizione), è tutto da discutere.

Io dico che Berlusconi,aldilà di quello che pensa e fa,è un comunicatore e uno con fiuto.Prodi invece ha la comunicatività di un piccione e nella gran parte dei suoi interventi si limita a dire"Il Governo è solido",quando anche gli stessi membri della maggioranza dichiarano bel altro,e "Berlusconi faccia quello che vuole".Credo che Bertinotti intendesse questo

nrk985
04-12-2007, 23:31
Io dico che Berlusconi,aldilà di quello che pensa e fa,è un comunicatore e uno con fiuto.Prodi invece ha la comunicatività di un piccione e nella gran parte dei suoi interventi si limita a dire"Il Governo è solido",quando anche gli stessi membri della maggioranza dichiarano bel altro,e "Berlusconi faccia quello che vuole".Credo che Bertinotti intendesse questo

Se Bertinotti dà dell'animale politico,penso sia oggettivamente perchè considera Berlusconi un esperto politico.
E siccome la politica, come hai implicitamente detto anche tu, è separata dalla comunicazione e dal fiuto, beh allora riaffermo che berlusconi come politico non vale una cicca.

EDIT: Al contrario prodi ha già dimostrato innnumerevoli volte una eccelsa capacità di moderazione della sua coalizione... Per berlusconi invece l'unica via di trattativa è "l'unzione degli ingranaggi" :D ... coalizione così frammentata e litigiosa che se fosse stato al comando del berlusca, sarebbe caduta entro pochi mesi.

p.s. su prodi hai ragione, è sempre "tranquillo", "sereno" e "fiducioso" ... gli avranno insegnati altri aggettivi? :D

nrk985
04-12-2007, 23:36
Comunque a certi proclami di berlusconi ci sono due modi di rispondere:
1) snoccioli tutti i dati oggettivi che ti danno ragione (e danno torto a berlusconi) e lo sconfessi
2) rispondi "berlusconi pensi/faccia/dica quel che gli pare" e zittisci la polemica

Purtroppo di personaggi di tipo 1 la sinistra è carente!!!

kintaro oe
05-12-2007, 00:33
Bertinotti si ritrova davanti allo stesso bivio della prima legislatura prodiana, e cioe' continuare a supportare questo modo di legiferare in contrasto col le idee di estrema sinistra, perdendo di fatto il proprio elettorato, che tutto vuole tranne essere presi in giro, o essere coerenti con i propri ideali e far saltare la baracca e mandare tutti a casa..

Lo ha gia' fatto una volta, e l'elettorato non lo ha penalizzato, quindi non vedo che problemi si faccia., anche perche', facendo saltare tutto ora, male che vada deve sorbirsi una sola legislatura di dx, dai sondaggi tra le coalizioni non c'é un'abisso, mentre proseguendo di questa strada c'é il richio che le poltrone non le rivedano piu' per un sacco di tempo....

Spero per lui che tra dx e sx si arrivi a un'accordo su una legge elettorale in chiave maggioritario secco, almeno si risparmia un bel po di mal di testa, e puo' andare in pensione col cuore in pace :D

ania
05-12-2007, 07:49
http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_05/prodi_bertinotti_reazione_premier_84e4b1bc-a2fc-11dc-8831-0003ba99c53b.shtml

L'ira di Prodi: «E' tornato lo scorpione»
«Così si fa un regalo al centrodestra: erano nell'angolo, ora possono contrattaccare»
Preoccupato l'entourage del premier: torna lo spettro del '98, quando Bertinotti fece cadere il governo del Prof

ROMA — «È tornato lo scorpione... ». Quello che nella storiella alla fine punge la rana, anche a costo di annegarci assieme, perché questa è la sua natura. Attorno a Romano Prodi l'hanno pensato in molti, ieri, e qualcuno l'ha detto a voce alta.

«È tornato lo scorpione...»: sì, Fausto il Rosso, l'uomo del '98, che fatica a stare nei panni della terza carica dello Stato, irresistibilmente attratto, come lui stesso ha confessato a Repubblica, da quel «diritto di tornare all'opposizione» che mai come ora pervade il corpaccione agitato di Rifondazione e che lui capta, asseconda, decodifica. Scosse elettriche sull'asse di quello che fu, se davvero è mai esistito, il «Prodinotti »: a Fausto che vede in Romano ciò che Flaiano disse di Cardarelli («È il più grande poeta morente...»), torna addosso come un boomerang, a distanza di qualche anno, la similitudine con lo scorpione, che sarà letteraria finché si vuole, ma è pur sempre una bella botta.

Restano i pezzi, ora, a terra. E difficilmente basterà qualche telefonata (che forse c'è anche stata) per ricomporre la coppia. Anche il comunicato serale di Palazzo Chigi, che volutamente sorvola sulle questioni personali per ribadire che «a gennaio si farà il punto (guai a chiamarla "verifica", ndr) dell'azione di governo», che «un'accelerazione è necessaria » e che comunque «l'esecutivo si muove nella direzione giusta», è poco più di un cerotto al cospetto della devastante portata delle affermazioni bertinottiane sul «fallimento del progetto», sulla «distanza del popolo di sinistra», sul fatto di sentirsi «intellettualmente già proiettato oltre l'Unione».

Non se l'aspettava, il premier, «amareggiato, arrabbiato, personalmente dispiaciuto ». L'ha vissuto come un tradimento: «Ma come? Ma Fausto si rende conto delle cose realizzate da questo governo sul fronte sociale? Certo, se uno vuole tutto e subito... Qui invece si lavora con coerenza e serietà, quante volte ne abbiamo parlato...». Pensieri sparsi, mentre attorno a lui montava il nervosismo: «Ma come fa Bertinotti a non capire che senza questo governo saremmo ancora allo scalone delle pensioni, i precari sarebbero messi ancor peggio? Insomma, su che basi afferma che il programma è carta straccia?».

Certo, verrà, dovrà venire, e possibilmente in tempi brevi, il tempo della ricostruzione. È evidente che una frattura di questo genere andrà ricomposta. Ma ora è troppo presto. Un ribollir di rabbia. Anche sul cellulare di Prodi, ieri letteralmente tempestato di sms di questo tenore: «Te l'avevamo detto di non fidarti: quello non cambierà mai»; «Resisti, non cedere, non facciamo altri regali al Cavaliere ». Già, il Cavaliere: altra cosa che ha mandato in bestia il Professore e compagnia. Non tanto l'apertura di credito fatta da Bertinotti sulla riforma elettorale, quella era messa in conto, quanto l'assist offerto graziosamente al centrodestra: «Erano all'angolo, spaccati e incerti sul da farsi: e noi gli offriamo su un piatto d'argento la possibilità di passare al contrattacco, roba da pazzi...».

Non è stato soltanto un martedì da cancellare. È un martedì che chiude una stagione, una fase: «Andiamo avanti — è il ritornello che rimbalza da Palazzo Chigi — ma qualcosa si è definitivamente rotto, Fausto ha un altro progetto... ».

Francesco Alberti
05 dicembre 2007

http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_04/bertinotti_reazioni_governo_ffcba7e8-a26e-11dc-9440-0003ba99c53b.shtml

Veltroni: «Non indebolire il governo»
Il leader del Pd dopo l'attacco di Bertinotti all'esecutivo: «Così si mettono a rischio le riforme»
Mussi: Fausto aiuta i cultori delle mani libere.
Bindi: abbiamo fatto cose importanti

ROMA - Un giudizio senza appello: «Il centrosinistra ha fallito». Le parole pronunciate da Fausto Bertinotti in un'intervista a Repubblica provocano reazioni contrastanti nella coalizione di governo. Tanto che, dopo le dichiarazioni di quasi tutti i leader del centrosinistra, tocca a Walter Veltroni intervenire in prima persona per difendere l'esecutivo: «Penso che in questo momento creare difficoltà al governo significhi indebolire la prospettiva della riforma elettorale e di quella istituzionale» afferma il segretario del Pd. «Il governo - sottolinea Veltroni - deve continuare il suo lavoro e il Parlamento deve fare le riforme necessarie al Paese. Per me questo è un legame molto stretto». Inoltre, conclude Veltroni, «indebolire il governo in questo momento significa fare un favore al centrodestra». A proposito dell'ipotesi di una verifica di governo, chiesta da più parti, il sindaco di Roma risponde: «Mi fa venire il mal di fegato». E in effetti fonti di Palazzo Chigi, mentre trapela l'irritazione di Prodi, affermano che quella di gennaio non sarà una verifica ma solo il punto della situazione a 360 gradi su quanto fatto fino ad ora.

MUSSI: SERVE PIU' CONFRONTO - Prima di Veltroni, il duro giudizio del presidente della Camera sull'operato del governo aveva suscitato le critiche - più o meno dure - di quasi tutti i partiti della maggioranza, anche quelli della "Cosa Rossa" (Rifondazione esclusa, ovviamente) a pochi giorni dagli Stati Generali dell'8 e del 9 dicembre. Il più esplicito è Fabio Mussi: «Può capitare che una grande forza politica debba stare all'opposizione, per forza di numeri o per libera scelta. Ma non esiste, voglio dirlo a Fausto Bertinotti, una grande forza politica che non parta sempre da un'ambizione di Governo». La critica investe anche il piano del metodo. «Se si vuole una sinistra nuova e unita, bisogna fin da ora confrontare per tempo posizioni e decisioni politiche, possibilmente condividerle», spiega il leader di Sd. «Dare per finito il Governo e morta l'Unione vuol dire offrire un'occasione d'oro ai teorici delle 'mani libere' e ai cultori del bipartitismo» conclude il ministro.

PECORARO: INGENEROSO - Ma anche dai Verdi i commenti sono tutt'altro che entusiasti: «È ingeneroso parlare di fallimento del governo Prodi» dice il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, il quale riferisce di aver parlato con Bertinotti e di averlo sentito convinto a chiedere solo l'applicazione del programma. Ma Pecoraro avverte: «Una cosa è la richiesta di verifica, altra cosa fare un regalo a Berlusconi facendo cadere il governo».

FERRERO: SALTO DI QUALITA' - Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, è invece d'accordo nel ritenere che il governo Prodi abbia deluso le attese degli elettori di sinistra. L'esponente del Prc dice: «Credo che ci sia bisogno di un salto di qualità che approfondisca la capacità di produrre giustizia sociale e redistribuzione del reddito». A chi gli chiede se sia del tutto negativo il giudizio sul governo e se non veda differenze con il precedente esecutivo di centrodestra, Ferrero spiega che «è evidente che c’è una grande differenza: per dirne una, Berlusconi favoriva sostanzialmente l'evasione fiscale, qui la si contrasta pesantemente. Ma il punto è che questo salto di qualità non è sufficiente a rispondere a una realtà sociale di profonda crisi».

BINDI: SCELTE IMPORTANTI PER IL PAESE - Il ministro della Famiglia, Rosy Bindi, respinge invece al mittente le critiche del presidente della Camera: «Sono affermazioni delle quali credo che si assumerà la responsabilità. Io penso - aggiunge Bindi - che il centrosinistra, anche grazie al contributo di Rifondazione, abbia compiuto scelte molto importanti per il Paese». L’esponente del Pd elenca i meriti dell’esecutivo: «Ha continuato l'opera di risanamento, ha combattuto l'evasione fiscale, ha iniziato una redistribuzione a favore delle fasce più deboli e ha avviato la riforma del Welfare. Cose auspicate e contenute nel programma: credo che questo non sia un fallimento ma siano risultati importanti».

DAMIANO: ORGOGLIOSI - Anche il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, difende i risultati raggiunti dal governo. «Il centrosinistra - ha detto Damiano a margine di un convegno - sta realizzando il programma dell'Unione, e soprattutto sui temi sociali abbiamo portato numerosi interventi positivi e importanti. Anche la lotta al lavoro nero e al precariato sono stati tratti distintivi di questo governo e quindi mi pare che dobbiamo essere orgogliosi di questi risultati».

MASTELLA: FAUSTO FACCIA IL PRESIDENTE DI TUTTI - Più duro l'attacco di Clemente Mastella a Bertinotti: «Se vuole ripetere la vicenda del 1998, ce lo dica. Rifondazione vuole consultare gli iscritti? L'Udeur, avendone di meno, fa prima e quindi faremmo prima noi a togliere la spina...». Per Mastella «i Presidenti delle Camere non sono leader di partito. Sono Presidenti di tutti, tanto è vero che neppure votano. Bertinotti scelga: o fa il Presidente della Camera o fa il leader di partito». Il Guardasigilli ribadisce che «se il governo è in pericolo di vita è meglio andare alle elezioni» e si dice contrario all'egemonia di Pd e Pdl nei rispettivi schieramenti.

DILIBERTO: ASPIRARE AL GOVERNO - Anche il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, replica a Bertinotti, senza però citarlo espressamente. «Noi stiamo lavorando per l’unità della sinistra. Convintamente. L'unità della sinistra - prosegue il leader del Pdci - è il presupposto per pesare di più sulla scena politica e per potersi poi candidare, con maggiore ruolo, in un sistema di alleanze, al governo del Paese. È la vocazione ad essere "partito di governo" non autocondannato all’opposizione a prescindere, che ha sempre caratterizzato - conclude Diliberto - la storia dei comunisti italiani».

04 dicembre 2007

flisi71
05-12-2007, 07:56
Ma la storia del buco era tutta propaganda per vincere le elezioni.Ma e' possibile che una volta al governo questi qua non ci hanno detto esattamente quanto era questo buco???:mbe:

Deprimente che ancora oggi qualcuno continui a sostenere tale falsità.
Sarebbe ora che tu ti informassi sui dati ufficiali e disponibili al pubblico, piuttosto che continuare a propinarci le menzogne della propaganda del partito-azienda.
Non ci siamo proprio

flisi71
05-12-2007, 08:22
Bertinotti si ritrova davanti allo stesso bivio della prima legislatura prodiana, e cioe' continuare a supportare questo modo di legiferare in contrasto col le idee di estrema sinistra, perdendo di fatto il proprio elettorato, che tutto vuole tranne essere presi in giro, o essere coerenti con i propri ideali e far saltare la baracca e mandare tutti a casa..

Lo ha gia' fatto una volta, e l'elettorato non lo ha penalizzato, quindi non vedo che problemi si faccia.
...


Concordo nell'analisi.


Ciao

Federico

tdi150cv
05-12-2007, 08:52
vai fausto... continua con queste sparate che prima o poi ci riesci, a riconsegnare l'italia in mano al berlusca. complimenti!


:muro: :muro: :muro:

qualsiasi cosa sarebbe meglio di questo governo apparentemente filocomunista ma senza alcuna idea vera e nessuna capacita' !
Ad averne di Silvio in questo momento ...

flisi71
05-12-2007, 09:10
qualsiasi cosa sarebbe meglio di questo governo apparentemente filocomunista ma senza alcuna idea vera e nessuna capacita' !
Ad averne di Silvio in questo momento ...

Sottoscrivo!!!!
Nessun altro riesce a raccogliere e conteggiare milioni di firme come lui.
Altro che quelle mezze calzette del csx!!!!!
:sofico:


Ciao

Federico

Imrahil
05-12-2007, 09:59
Ma perché al posto di parlare della vita politica Bertinotti (di cui si può discutere in altra sede) non si parla di quanto ha detto?

Secondo me la sua analisi è molto lucida: c'era un programma di coalizione, frutto della mediazione tra le varie forze dell'Unione, che per quanto a tratti vago, delineava alcuni punti chiave inequivocabili.
L'ala centrista del governo, puntando sul fatto che per la sinistra un'eventuale uscita dal governo sarebbe stata dannosa sul piano elettorale, ha invece portato avanti delle politiche molto diverse deludendo quegli elettori che avevano votato l'Unione credendo che essa avrebbe fatto anche delle politiche di sinistra.
È chiaro che la sinistra non può continuare ad ingoiare rospi, quindi o c'è una svolta nel governo nel segno del rispetto del patto con gli elettori, oppure questa non potrà continuare a sostenerlo. Il governo ha vinto le elezioni sulla base di un programma ben definito, se questo programma non viene rispettato è giusto che vi siano nuove elezioni, con una legge elettorale che altera le percentuali, come quella che ha eletto questo parlamento non ritengo legittimo cambiare maggioranza se non per stabilire una nuova elegge elettorale (mi auguro un proporzionale con un congruo sbarramento nazionale) e tornare alle urne.

Quoto tutto... sono stati i preti ad averci rovinato... sì, gli stessi preti che si coalizeranno con Berlusconi appena possibile.

Teox82
05-12-2007, 16:28
(ANSA)FERRERO: BERTINOTTI HA RAGIONE, GOVERNO HA DELUSO LE ASPETTATIVE
''Questo governo e questa maggioranza rispetto alle aspettative che aveva creato, ha deluso moltissimo'': lo ha detto il ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, secondo il quale ''il fatto stesso che le organizzazioni sindacali discutano di sciopero generale la dice lunga sul fatto che il mondo del lavoro, e chi sta peggio nella societa', non ha avuto le risposte che erano necessarie''. ''Credo che Fausto Bertinotti - ha spiegato Ferrero a margine della presentazione di una campagna sul volontariato - ponga due questioni, che vanno affrontate e risolte positivamente''. La prima, secondo Ferrero, e' che bisogna ''fare un salto di qualita' sulla giustizia sociale, quindi a partire dagli stipendi, dai salari, dalle pensioni, che poi e' lo stesso tema che pone il sindacato''. Il secondo punto, ha aggiunto il ministro, e' che ''occorre fare una legge elettorale rapidamente, prima di arrivare al referendum, in modo da ricostruire un tessuto democratico in questo paese che permetta alle persone di votare i partiti che vuole, senza che ci sia una gabbia del maggioritario, in cui realta' troppo diverse devono stare assieme''.

fracarro
05-12-2007, 16:44
Suvvia è chiaro che a breve il governo cadrà e quindi prima che la nave affondi tutti cercheranno di "distaccarsi" quanto più possibile dall'operato di questo governo per evitare danni alla propria immagine per le prossime elezioni.

Io spero che Veltroni e Berlusconi (di cui non ci si può fidare ovviamente), facciamo una legge elettorale che faccia scomparire per sempre i partitini e si vada a votare per avere un governo messo in condizioni di governare.

Teox82
05-12-2007, 17:04
Suvvia è chiaro che a breve il governo cadrà e quindi prima che la nave affondi tutti cercheranno di "distaccarsi" quanto più possibile dall'operato di questo governo per evitare danni alla propria immagine per le prossime elezioni.

Io spero che Veltroni e Berlusconi (di cui non ci si può fidare ovviamente), facciamo una legge elettorale che faccia scomparire per sempre i partitini e si vada a votare per avere un governo messo in condizioni di governare.

Sono d'accordo,ma questo affondamento dura ormai da parecchio e noi praticamente non siamo governati.Tutto ciò è assurdo,anche perchè la situazione in Italia è tutt'altro che rosea,non possono permettersi anni per pensare come rifare le regole.A me hanno stufato TUTTI,da destra a sinistra

Onisem
05-12-2007, 17:27
Questa cosa non mi convince.Va beme il discorso della carica, ma ...:mbe:

Dimmi, cos'è che ti perplime? :asd:

sander4
05-12-2007, 17:41
Suvvia è chiaro che a breve il governo cadrà e quindi prima che la nave affondi tutti cercheranno di "distaccarsi" quanto più possibile dall'operato di questo governo per evitare danni alla propria immagine per le prossime elezioni.

Io spero che Veltroni e Berlusconi (di cui non ci si può fidare ovviamente), facciamo una legge elettorale che faccia scomparire per sempre i partitini e si vada a votare per avere un governo messo in condizioni di governare.

Io non so cosa sperare.

Se passa il referendum, si rischia che il pdl faccia il pieno e arrivi al governo praticamente incontrastato.

senza i freni di an e udc.

ed "essere governati" in quel modo, può essere molto ma molto distruttivo per il paese, peggio degli altri 5 anni.

ania
05-12-2007, 19:49
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/tensioni-unione-1/micheli-bertinotti/micheli-bertinotti.html

Micheli: "Bertinotti, scarso senso dello Stato"
Il Prc insorge: "Prodi lo smentisca subito"
Palazzo Chigi replica così alle dure dichiarazioni del presidente della Camera che ieri a Repubblica ha parlato di fallimento del governo e del centrosinistra

ROMA - Altissima tensione tra Palazzo Chigi e Rifondazione comunista. Pietra dello scandalo ancora l'intervista di Fausto Bertinotti a Repubblica nella quale la terza carica dello Stato parla di "fallimento del progetto del governo e del centrosinistra". Oggi, dopo il briefing serale di ieri, durante il quale fonti di Palazzo Chigi hanno sottolineato che il governo va avanti e a gennaio, come annunciato, sarà fatto il punto sull'azione complessiva, scende in campo il sottosegretario alla Presidenza Enrico Micheli.

"Non ricordo precedenti nel mondo politico, quanto meno occidentale - dice in una nota il sottosegretario - in cui lo speaker di un ramo del Parlamento entri a piedi uniti sulla situazione politica attuale, colpendo direttamente e senza il minimo di umorismo il Presidente del Consiglio in carica. Purtroppo anche questo è il segno di un ricorrente, diffuso affievolimento del senso dello Stato".

Immediata la replica di Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Rifondazione comunista-Sinistra europea, che chiede una secca smentita: "Siamo a un imbarbarimento del dibattito, se uno dei più stretti collaboratori di Prodi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Micheli, accusa il Presidente della Camera di mancanza di senso dello Stato". Quindi ha aggiunto: "Sappia Micheli che, nonostante le sue errate conoscenze, forse motivate da uno sguardo rivolto più alla Russia che alle democrazie, la speaker del Parlamento Usa, Nancy Pelosi, non ha mai evitato di attaccare il capo del suo esecutivo, G. W. Bush. A Micheli chiedo se non sia il caso di scusarsi per l'enormità dell'accusa" ha concluso Migliore", e a Prodi se non sia il caso di prendere pubblicamente le distanze".

Anche il capogruppo di Rifondazione al Senato, Giovanni Russo Spena, reagisce alle parole di Micheli. "Il fatto che parli di mancanza del senso dello Stato da parte del presidente della Camera è il segno della confusione in cui versa il governo, mentre dovrebbe lavorare a rilanciare la sua attività e a ricostruire la sua maggioranza. Credo comunque che di quell'intervista a Bertinotti sia stato letto un rigo o due e che non sia stato colto il senso profondo. E' proprio dello Stato che si preoccupa Bertinotti, e delle sorti di un paese che si aspettava grandi cambiamenti".

(5 dicembre 2007)

blamecanada
05-12-2007, 21:16
Bertinotti secondo me parla cosí perché appena finisce la legislatura si ritira.

Io spero che Veltroni e Berlusconi (di cui non ci si può fidare ovviamente), facciamo una legge elettorale che faccia scomparire per sempre i partitini e si vada a votare per avere un governo messo in condizioni di governare.
Cosí si potrà scegliere se essere governati da Berlusconi o da Veltroni, padroni incontrastati del parlamento, senza alcun contrappeso.
Bella roba.

I partitini ci sono perché c'è qualcuno che li vota, ed in una democrazia tutti hanno libertà di esprimersi.
Se ci fosse stato uno sbarramento al 5%, ci sarebbero 5 partiti in parlamento:
PRC, PD, UDC, FI, AN
Questo serve: una legge elettorale proporzionale con sbarramento.

Una legge elettorale che permetta di scegliere tra piú opzioni (e non tra due soltanto) e non lasci governare da soli partiti col 30% dei voti. È risaputo che governi del genere sono sí stabili, ma vanno spessissimo contro il volere della popolazione...

I problemi dell'Italia, e della politica italiana, non derivano dai "politici" (che sono tutti stati votati ed eletti), ma da tutto il contesto culturale del Paese, in un Paese come il nostro i politici non possono che essere cosí.

recoil
05-12-2007, 22:12
Io spero che Veltroni e Berlusconi (di cui non ci si può fidare ovviamente), facciamo una legge elettorale che faccia scomparire per sempre i partitini e si vada a votare per avere un governo messo in condizioni di governare.

io come idea sono sempre stato favorevole ad un sistema con due partiti, come in USA e GB. tuttavia mi rendo conto ogni giorno che passa che il bipolarismo non è nel DNA di questo paese.
ormai ho perso il conto dei partiti o dei movimenti all'interno degli stessi. si può dire che ne nasce uno al giorno...

prima c'era l'Unione, un termine che fa sorridere se pensi alle vicende politiche del movimento.
ora hanno fatto il PD, non vedo perché dovrebbe essere diverso.
non fanno che prenderci in giro, non cambierà nulla...

la legge elettorale in vigore attualmente non è un granchè. tuttavia non ci si può dimenticare che la situazione, a livello di voti, era veramente molto equilibrata.
il paese era spaccato in due e il parlamento che ne è uscito era un'immagine più o meno coerente.
non credo che basterà una legge nuova per risolvere la situazione. va cambiata la classe politica e, cosa ancor più difficile, vanno cambiati gli italiani.

bianconero
05-12-2007, 22:16
Bertinotti non fa altro che dar voce alla base del partito,

la gente di Sinistra con la S maiuscola si è rotta i co****ni dei centristi tipo Mastella e company e delle loro assurde pretese oltre al loro legame troppo stretto con la santa sede che alla fine puo solo danneggiare il paese che deve essere assolutamente Laico, con rispetto verso chi crede si intende, ma Laico.

Giustamente Bertinotti teme che ci sia un distacco della base dal vertice del partito perche troppo facilmente sottoettibile da prodi e dai centristi.

Non dimentichiamo del resto che per il momento i veri rischi di caduta del governo sono arrivate a pou riprese dal partito di Mastella e da quello di Dini e che fino ad ora è sono stati i partiti della sinistra a doversi piegare ai diktat dei partiti sopra citati per evitare la caduta del governo.

A questo punto come ribadito anche da Giordano si rende necessario un chiarimento politico e programmatico, dato che per adesso il programma sottoscritto da tutti i partiti del centrosinistra è stato fin'ora disatteso in molte delle sue parti.

Inoltre come avrete sentito è stato deciso di consultare gli iscritti per decidere su come andare avanti sulla linea politica del PRC, cosa che trovo molto democratica, lasciare alla base le decisioni importanti.

ELISAMAC1
05-12-2007, 22:24
Deprimente che ancora oggi qualcuno continui a sostenere tale falsità.
Sarebbe ora che tu ti informassi sui dati ufficiali e disponibili al pubblico, piuttosto che continuare a propinarci le menzogne della propaganda del partito-azienda.
Non ci siamo proprio

Ci siamo eccome.Purtroppo la verita' fa male.:mbe:

Dimmi, cos'è che ti perplime? :asd:

Cosa ti spissa???

kintaro oe
05-12-2007, 23:17
Io non so cosa sperare.

Se passa il referendum, si rischia che il pdl faccia il pieno e arrivi al governo praticamente incontrastato.

senza i freni di an e udc.

ed "essere governati" in quel modo, può essere molto ma molto distruttivo per il paese, peggio degli altri 5 anni.

Ma veramente qualcuno puo' pensare che qualcuno sia meglio dell'altro ?
Se il PDL facesse il pieno di voti non avrebbe piu' la palla al piede di quelli di AN e le sue lobbyes fatte di tassinari, dipendenti alitalia, o la palla al piede dell' ucd e il suo esercito di forestali da foraggiare, come da parte dell' unione non avrebbe piu' la palla al piede di rifondazione e comunisti italiani e le loro lobbyes statali, sindacali e assistenziali , quindi, da una parte o dall'altra ci sarebbe una notevole sempificazione della vita politica.
Sparirebbero quei partiti che finora sono sopravvissuti grazie a una sorta di voto di scambio, e non avrebbero piu' senso di esistere mastella......come follini...

Io auspico un maggioritario secco, 2-3 partiti a contendersi tutto, ma con un minimo premio di maggioranza.

nrk985
06-12-2007, 00:07
Bertinotti non fa altro che dar voce alla base del partito,

la gente di Sinistra con la S maiuscola si è rotta i co****ni dei centristi tipo Mastella e company e delle loro assurde pretese oltre al loro legame troppo stretto con la santa sede che alla fine puo solo danneggiare il paese che deve essere assolutamente Laico, con rispetto verso chi crede si intende, ma Laico.

Giustamente Bertinotti teme che ci sia un distacco della base dal vertice del partito perche troppo facilmente sottoettibile da prodi e dai centristi.

Non dimentichiamo del resto che per il momento i veri rischi di caduta del governo sono arrivate a pou riprese dal partito di Mastella e da quello di Dini e che fino ad ora è sono stati i partiti della sinistra a doversi piegare ai diktat dei partiti sopra citati per evitare la caduta del governo.

A questo punto come ribadito anche da Giordano si rende necessario un chiarimento politico e programmatico, dato che per adesso il programma sottoscritto da tutti i partiti del centrosinistra è stato fin'ora disatteso in molte delle sue parti.

Inoltre come avrete sentito è stato deciso di consultare gli iscritti per decidere su come andare avanti sulla linea politica del PRC, cosa che trovo molto democratica, lasciare alla base le decisioni importanti.
Concordo soltanto sul fatto della laicità dello stato.

Per il resto, uno che dice che nel PRC c'è "voglia di opposizione" (bertinotti) nn merita nulla.
Insomma, te le vai a cercare, un partito che sta bene solo all'opposizione a criticare ciò che fa la maggioranza a che c$&%o serve???

Poi scusate ma sarà la terza o quarta volta che i 4 ministri di estrema SX vanno da prodi (come i bambini vanno dalla mamma) a chiedere una "svolta sociale"... non ci sono i soldi! nada! kaput! finish!!!!!

flisi71
06-12-2007, 07:46
Ci siamo eccome.Purtroppo la verita' fa male.:mbe:


:sofico:
Ribadisco, dati alla mano:
sarebbe ora che tu ti informassi sui dati ufficiali e disponibili al pubblico a rigurado della situazione dei conti pubblici, piuttosto che continuare a propinarci le menzogne della propaganda del partito-azienda.

E' irritante perdere tempo con chi sa solo scrivere slogan.
:rolleyes:


Ciao
Ciao

Federico

fracarro
06-12-2007, 08:08
Cosí si potrà scegliere se essere governati da Berlusconi o da Veltroni, padroni incontrastati del parlamento, senza alcun contrappeso.
Bella roba.


Forse non mi sono spiegato bene. Io non ho detto che devono governare o Berlusconi o Veltroni ma che questi due avendo i partiti più grossi, da soli possono decidere per la legge elettorale nuova che faccia scomparire per sempre i partitini. Quello che auspico io è esattamente quello che hai scritto tu qui sotto:


Se ci fosse stato uno sbarramento al 5%, ci sarebbero 5 partiti in parlamento:
PRC, PD, UDC, FI, AN
Questo serve: una legge elettorale proporzionale con sbarramento.
Una legge elettorale che permetta di scegliere tra piú opzioni (e non tra due soltanto) e non lasci governare da soli partiti col 30% dei voti. È risaputo che governi del genere sono sí stabili, ma vanno spessissimo contro il volere della popolazione...


Cosi facendo non abbiamo eliminato i partitini? (quello che aiuspico).


I partitini ci sono perché c'è qualcuno che li vota, ed in una democrazia tutti hanno libertà di esprimersi.


ASSOLUTAMENTE NO!!!
Libertà di esprimersi va bene ma il potere di porre veti ad un governo intero con due voti contro 150 favorevoli non credo proprio che rappresenti la massima espressione di democrazia.

dantes76
06-12-2007, 12:38
partendo dal simbolo che porta, il fallimento E' un obbligo, una tradizione....
e dopo parla lui... ma non e' vero che ha fallito... l'indulto come ha voluto RC e stato approvato, l'inizio di una discussione sull'abolizione dell'ergastolo, per mano di Rc e' in atto, forse se avesse pensato meno alle varie stronzate che lui ha voluto, non sarebbe stato un fallimento..
e dopo invece , ad esempio , dell'abolizione della biagi... bastava chiedere la modifica per quanto riguardavano i diritti dei lavorotari..invece no...... ma lui era troppo propenso a mantenere alta la tradizione del simbolo che porta....fallire, ripeto, e' incompatibile, con la vita democratica di un paese, mr fallimento

nomeutente
06-12-2007, 13:43
@ Flisi71 ed Elisamac1, finiamola con il ping-pong: se volete discutere di conti pubblici, dati alla mano, usate un thread ad hoc: l'argomento qui è ot.

flisi71
06-12-2007, 13:59
@ Flisi71 ed Elisamac1, finiamola con il ping-pong: se volete discutere di conti pubblici, dati alla mano, usate un thread ad hoc: l'argomento qui è ot.

Agli ordini! :D
Avevo già anticipato nell'intervento precedente che non volevo continuare il "botta e risposta".


Ciao

Federico

fluke81
06-12-2007, 14:43
Su sky stanno facendo una trasmissione dove si parla un po di tutto,c'è uno del PD,uno di rifondazione,uno dell'italia dei valori e uno dell'udeur.
Litigano su tutto:D