View Full Version : rifondazione? non e' diversa da Fi, non dovrebbe stare in parlamento..
dantes76
01-12-2007, 11:05
Contro l'ergastolo inizia oggi in 50 penitenziari di tutta Italia
la rivolta di 755 detenuti a vita. Il tam tam diffuso in Rete
Carceri, "fine pena mai"
sciopero del cibo dietro le sbarre
di ALBERTO CUSTODERO
Carceri, "fine pena mai"<sciopero del cibo dietro le sbarre</B>
CONTRO il carcere a vita, per protestare contro il "fine pena mai", centinaia di ergastolani cominciano da oggi uno sciopero della fame. E per 50 istituti penitenziari italiani è rischio paralisi. I 755 reclusi che hanno annunciato l'astensione dal cibo, avranno diritto all'assistenza sanitaria di medici che dovranno tenere sotto controllo costantemente le loro condizioni di salute.
Per i 40 che hanno deciso di scioperare ad oltranza si prospetta una situazione etica di non facile soluzione: potrà il direttore del carcere costringerli a nutrirsi? A questo dilemma risponde la senatrice Maria Luisa Boccia, fra i pochi politici a sostenere i detenuti "fine pena mai" in lotta e per questo da loro battezzata la "fata rossa degli ergastolani". "I detenuti a vita - ha dichiarato la senatrice Boccia - hanno diritto di fare lo sciopero della fame. E i direttori delle carceri non hanno alcuna facoltà di impedirglielo con la nutrizione coatta".
L'organizzazione della protesta è affidata al sito Internet dell'associazione di volontariato fiorentina "Pantagruel". È proprio su questo network del detenuto italiano che approda il tam-tam carcerario e consente a chi sta in prigione di "mettersi in rete", pubblicando tutto ciò che la censura gli consente: racconti, poesie, lettere. Ma anche denunce di condizioni disumane di vita.
L'idea di organizzare uno sciopero della fame l'ha avuta un ergastolano di Spoleto, Carmelo Musumeci: la sua lettera, pubblicata su Internet ("consapevole che le cose non si ottengono solo con la speranza, ho deciso di fare qualcosa: non mangiare"), ha fatto ben presto il giro dei lunghi corridoi delle prigioni. E in poche settimane sul sito sono comparse le risposte, centinaia di adesioni da tutte le carceri italiane. Con un testo sempre uguale: "Per il rispetto dell'articolo 27 della Costituzione secondo cui le pene devono tendere alla rieducazione* del condannato, dichiaro che dal primo dicembre 2007 inizierò uno sciopero della fame ad oltranza a sostegno dell'abolizione dell'ergastolo".
Lo slogan dello protesta Internet degli ergastolani è "Non abbiamo niente da perdere, se non le nostre catene". E a dimostrazione che l'ergastolo sia spesso davvero una condanna a vita, c'è la storia di Giuseppe Sanzone, 58 anni, in cella dal 3 febbraio del 1969. Pur fra alterne vicende, compreso un delitto commesso durante un'evasione, è lui il "nonno" degli ergastolani: aveva 21 anni quando entrò in carcere, ne ha trascorsi dentro 38, attualmente si trova a Milano Opera. Altri due uomini risultano imprigionati - anch'essi con storie complesse alle spalle - dal 1970, Angelo D'Auria e Vito D'Angelo, entrambi a Favignana.
Per gli ergastolani la fine della pena, sulla sentenza, è indicata non con una data, ma con un avverbio: "mai". Da qui lo spunto per chiamare provocatoriamente la loro campagna per l'abolizione dell'ergastolo con il titolo del film del regista Irvin Kershnre, "Mai dire mai". Lo spirito che anima questa mobilitazione carceraria è contenuto nella lettera di uno dei più "anziani" detenuti a vita, Antonino Marano - in carcere da 30 anni - scritta dall'Ucciardone. Diventata, se così si può dire, il manifesto politico del movimento "ergastolani in lotta".
"All'ergastolo - dice Marano - preferisco la pena di morte. Ma mi devono fucilare loro, perché io, da vero siciliano, considero il suicidio un atto di vigliaccheria. E non lo farò mai". Lo sciopero della fame è stato sottoscritto non solo dai 750 ergastolani, ma anche da altre 10 mila persone, fra familiari, detenuti comuni, politici. Fra questi anche il deputato di Rc Francesco Caruso. Nell'elenco di chi ha aderito alla protesta spiccano boss del calibro di Carlo Greco, uno dei 16 mandanti, secondo la Corte d'Assise d'Appello di Catania, delle stragi del '92 in cui furono uccisi i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Compaiono anche Domenico Belfiore, condannato per l'omicidio del procuratore torinese Bruno Caccia, e Bernardo Riina, l'uomo che poteva raggiungere direttamente il covo di Bernardo Provenzano. Ma c'è anche il re delle evasioni Klodjan Ndoj, protagonista di una fuga rocambolesca, nell'aprile del 2005, da San Vittore. E Angelo Nuvoletta, accusato dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani.
La protesta anti-ergastolo ha provocato, in carcere, un fenomeno del tutto nuovo sotto osservazione ora da parte dell'Ucigos: la solidarietà ai carcerati in sciopero della fame da parte di alcuni detenuti accusati di terrorismo islamico. Anche Yamine Bouhrama, sospettato insieme ad altri sei magrebini di far parte del "Gruppo Salafita per la predicazione e il combattimento", rifiuterà da oggi il cibo.
È difficile, tuttavia, che dopo le polemiche sollevate dall'indulto, il governo metta all'ordine del giorno una discussione parlamentare per l'abolizione dell'ergastolo. "Le proteste dei detenuti - ha dichiarato Luigi Manconi, sottosegretario alla Giustizia - evidenziano un problema reale. Sono favorevole al superamento della pena a vita, anche perché non ha la minima relazione con le esigenze di sicurezza dei cittadini. Ma non è questo l'orientamento del ministro e del governo che non ritengono attuale la questione". Premesso ciò, per Luigi Manconi "lo sciopero della fame dei carcerati è uno strumento legittimo di manifestazione della propria opinione, come tale va rispettato. E, nei limiti del possibile, ascoltato".
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/carceri-sciopero-cibo/carceri-sciopero-cibo/carceri-sciopero-cibo.html
NdR:
cui le pene devono tendere alla rieducazione*
Falso... la scuola ha il compito di educare... il carcere deve distruggere...
dantes76
01-12-2007, 11:08
questi sono quelli della comm d'inchiesta sul G8, sti bombaroli, brigatisti, pro indulto...
volevano una comm d'inchiesta...:rolleyes: sulle Fdo...
e con l'altra mano liberano criminali, vorrebbero toliere l'ergastolo...
e loro dovrebbero giudicare le Fdo...
Ridicolo. Buttiamo le chiavi di certe celle che è meglio.
Se fanno lo scipero della fame tanto meglio,
vuol dire che i soldini di noi cittadini onesti dovrenno pagare qualche pasto in meno.
Sono delle convinta opinione che il carcere deve PRIMA punire e poi rieducare.
Insomma, se fai la cazzata, la paghi.
Se fanno lo scipero della fame tanto meglio,
vuol dire che i soldini di noi cittadini onesti dovrenno pagare qualche pasto in meno.
A parte che se fosse per me il vitto e alloggio lo pagano. Quindi o lavorano a gratis per lo stato in cambio della permanenza dello stato oppure scatta l'aumento della pena. Prima cosa da fargli fare la costruzioni di carceri nuovi prestando manovalanza presso squadre di imprese edili convenzionate con lo stato. Si punisce si rieduca ma anche a spese loro.
nomeutente
01-12-2007, 11:20
questi sono quelli della comm d'inchiesta sul G8, sti bombaroli, brigatisti, pro indulto...
Non mi è chiaro quali degli esponenti di rc citati nell'articolo sarebbero bombaroli o brigatisti: Boccia o Caruso o entrambi? O tutti i parlamentari di rc sono bombaroli e brigatisti?
dantes76
01-12-2007, 11:22
Non mi è chiaro quali degli esponenti di rc citati nell'articolo sarebbero bombaroli o brigatisti: Boccia o Caruso o entrambi? O tutti i parlamentari di rc sono bombaroli e brigatisti?
perche li voti... un po come parlare di dellutri a qualcuno che vota FI
vedi siete uguali....
vorrei ricordarti, che non esistono EX brigatisti, poiche non esistono EX morti EX gambizzati Ex attentati...
e dopo che chiedi, quando un partito invita ufficialmente il fondatore[non EX] della Br a convegni.... diventa TUTTI UGUALI
il carcere deve distruggere...
A parte tutto il discorso (che è sicuramente molto meno semplicistico di come qui si vuol far apparire), questa è una visione perlomeno medievale della cosa...
E' già nell'epoca illuminista (metà XVIII secolo!) infatti che Cesare Beccaria nel suo "Dei delitti e delle pene" afferma che il fine della detenzione E' la rieducazione (e non la vendetta nè l'afflizione)!
Oppure torniamo pure direttamente alla pena di morte sulla pubblica piazza dimostrando i grandi progressi della civiltà!
Della pena di morte
Questa inutile prodigalità di supplicii, che non ha mai resi migliori gli uomini, mi ha spinto ad esaminare se la morte sia veramente utile e giusta in un governo bene organizzato. Qual può essere il diritto che si attribuiscono gli uomini di trucidare i loro simili? Non certamente quello da cui risulta la sovranità e le leggi. Esse non sono che una somma di minime porzioni della privata libertà di ciascuno; esse rappresentano la volontà generale, che è l'aggregato delle particolari. Chi è mai colui che abbia voluto lasciare ad altri uomini l'arbitrio di ucciderlo? Come mai nel minimo sacrificio della libertà di ciascuno vi può essere quello del massimo tra tutti i beni, la vita? E se ciò fu fatto, come si accorda un tal principio coll'altro, che l'uomo non è padrone di uccidersi, e doveva esserlo se ha potuto dare altrui questo diritto o alla società intera?
Non è dunque la pena di morte un diritto, mentre ho dimostrato che tale essere non può, ma è una guerra della nazione con un cittadino, perché giudica necessaria o utile la distruzione del suo essere. [...]
A parte tutto il discorso (che è sicuramente molto meno semplicistico di come qui si vuol far apparire), questa è una visione perlomeno medievale della cosa...
E' già nell'epoca illuminista (metà XVIII secolo!) infatti che Cesare Beccaria nel suo "Dei delitti e delle pene" afferma che il fine della detenzione E' la rieducazione (e non la vendetta nè l'afflizione)!
Oppure torniamo pure direttamente alla pena di morte sulla pubblica piazza dimostrando i grandi progressi della civiltà!
Guarda che a sti indignati della domenica, Beccaria je fa 'n baffo...
dantes76
01-12-2007, 11:27
A parte tutto il discorso (che è sicuramente molto meno semplicistico di come qui si vuol far apparire)!
infatti....
le maggiori ass criminali del mondo, si trovano in italia
Ndrangheta
camorra
mafia
in italia c'e stato il maggior numero di morti fra le Fdo, per mano di ass criminali...
in italia c'e stato il maggior numero di morti fra magistrati per mano di ass ciminali..
come vedi e molto semplice la questione..
E che centra questo con rifondazione e con gli scopi delle pene? Le pene DEVONO (dovrebbero; lo stato spesso non ha soldi sufficienti purtroppo) rieducare... La presenza della mafia nelle sue varie declinazioni in italia ha purtroppo le sue ragioni storiche, è da combattere duramente ma non centra con il discorso generale di come debbano essere strutturate le pene!
@ennys: ma Beccaria è sempre Beccaria, insomma!
ps.la questione nel caso E' molto semplice...
dantes76
01-12-2007, 11:35
E che centra questo con rifondazione e con gli scopi delle pene? Le pene DEVONO.
coome che centra... Rif propone l'abolizione dell'ergastolo, fai cosi, leggi meno beccaria... e di piu gli articoli che si postano
Ps: tutti i partiti che promuovono la criminalia'. dovrebbero essere sciolti...
rif e uno di questi
Le pene devono distruggere.... non rieducare.,.. ripeto quelcompito, l'educazione spetta alla scuola, non alle carceri..
A parte tutto il discorso (che è sicuramente molto meno semplicistico di come qui si vuol far apparire), questa è una visione perlomeno medievale della cosa...
E' già nell'epoca illuminista (metà XVIII secolo!) infatti che Cesare Beccaria nel suo "Dei delitti e delle pene" afferma che il fine della detenzione E' la rieducazione (e non la vendetta nè l'afflizione)!
Oppure torniamo pure direttamente alla pena di morte sulla pubblica piazza dimostrando i grandi progressi della civiltà!
Guarda che rieducazione ed espiazione della pena possono essere intese come la stessa cosa: un individuo si può rieducare (facendogli capire quanto è sbagliato quello che ha commesso) attraverso la detenzione in regime di carcere duro (lavori forzati). La pena di morte non c'entra niente con l'ergastolo: nessuno ha il diritto di togliere la vita ad un'altro, nemmeno ad un assassino, però l'assassino deve pagare caro il gesto di aver privato del diritto alla vita un altro essere umano. Inoltre la pena di morte può anche essere vista come una rapida scappatoia per gli assassini e quindi è inefficiente sotto tutti i punti di vista.
dantes76
01-12-2007, 11:38
Guarda che rieducazione ed espiazione della pena possono essere intese come la stessa cosa: un individuo si può rieducare (facendogli capire quanto è sbagliato quello che ha commesso) attraverso la detenzione in regime di carcere duro (lavori forzati). La pena di morte non c'entra niente con l'ergastolo: nessuno ha il diritto di togliere la vita ad un'altro, nemmeno ad un assassino, però l'assassino deve pagare caro il gesto di aver privato del diritto alla vita un altro essere umano. Inoltre la pena di morte può anche essere vista come una rapida scappatoia per gli assassini e quindi è inefficiente sotto tutti i punti di vista.
per rifondazione invece dopo un 10 anni di carcere, 2000 permessi premio, l'assassino puo ritornare a casa, perche rieducato...
sput...
nomeutente
01-12-2007, 11:40
Ps: tutti i partiti che promuovono la criminalia'. dovrebbero essere sciolti...
rif e uno di questi
Credo che tu abbia davvero passato la misura: 5 gg
oh ma io ho visto l'articolo... ti faccio notare che comunque l'ordinamento italiano prevede l'ergastolo come pena "senza scadenza" ma con condizioni di moderazione perché
Il carattere teoricamente perpetuo della condanna pone gravi problemi di compatibilità con l'art. 27 comma 3 della Costituzione - "Le pene [...] devono tendere alla rieducazione del condannato" - ripetutamente poste all'attenzione della Corte Costituzionale che le ha sempre respinte sull'assunto che "funzione e fine della pena non sia solo il riadattamento dei delinquenti" e che la pena dell'ergastolo, come si è detto sopra, "non riveste più i caratteri della perpetuità".
"funzione e fine della pena non sia solo il riadattamento dei delinquenti": ovvero la pena punisce, per carità, ma deve ANCHE rieducare... (dunque l'educazione - al vivere nella legalità - spetta ANCHE alle carceri)
Ti ricordo inoltre che Rifondazione è un partito politico legalmente riconosciuto, fa parte della maggioranza istituzionale e non ne decideremo certo qui incostituzionalità (che non sussiste) e scioglimento... per fortuna!
Edit: Drakend sono d'accordo con te che ovviamente la rieducazione passa per qualche forma di espiazione (altrimenti è troppo facile e non formativo); quella sulla pena della morte era una provocazione visto che è spesso acclamata a gran voce come panacea di tutti i mali! Io credo non funzioni per nulla a nessun fine...
ALCUNI soggetti possono essere rieducati (quelli che si sono macchiati di reati minori), e vanno rieducati.
ALTRI soggetti è impossibile rieducarli, non vi è nulla da fare, rimetterli nella società civile è solo un pericolo. Non possono essere rieducati, non possono essere 'curati'.
(Un mafioso può essere rieducato? Un pedofilo che ha stuprato e ammazzato decine di bambini -ma anche uno solo- può essere rieducato? Uno che ha stuprato/torturato/ammazzato un altro essere umano può essere rieducato? Uno che ha gambizzato un altro essere umano, può essere rieducato?)
RC (CI &Co.) è contraria all'ergastolo perchè ahimè molti 'amici di amici' rientrano nella seconda categoria, quindi fa comodo averli fuori.
Non credo molto nella rieducazione di un soggetto e poi se anche non ci si riesce metterlo fuori non è certo la soluzione visto che l'unica cosa che si ottiene è di di fare un danno alla societa.
Se questi tizi all'ergastolo preferiscono la pena di morte allora facciamoli contenti,che ci frega:fagiano:
sono un po' combattuto, in genere sono piuttosto severo, nel senso che sono contro la pena di morte, ma a favore della certezza della pena.
Forse però convertire gli ergastoli in pene di 30 anni EFFETTIVI non avrebbe chissà quale impatto sulla criminalità, non si tratterebbe di un indulto generalizzato, non è che il cittadino penserebbe "dai, non c'è più l'ergastolo, la pena massima è di 30 anni, posso pure rischiare e dedicarmi alla delinquenza".
Ah, ovviamente non intendo che nella vita si possano fare al massimo 30 anni di carcere, se esci e delinqui ci ritorni pure per alrti 30 anni, oltretutto sono a favore dei lavori forzati per permettere ai detenuti di risarcire lo Stato per il danno che hanno fatto e le spese di vitto e alloggio.
Ah, ovviamente non intendo che nella vita si possano fare al massimo 30 anni di carcere, se esci e delinqui ci ritorni pure per alrti 30 anni, oltretutto sono a favore dei lavori forzati per permettere ai detenuti di risarcire lo Stato per il danno che hanno fatto e le spese di vitto e alloggio.
No secondo me l'ergastolo deve continuare ad esistere perché è adatto a reati gravissimi come gli omicidi mafiosi, gli attentati terroristici, la pedofilia e compagnia bella...
E a dimostrazione che l'ergastolo sia spesso davvero una condanna a vita, c'è la storia di Giuseppe Sanzone, 58 anni, in cella dal 3 febbraio del 1969. Pur fra alterne vicende, compreso un delitto commesso durante un'evasione, è lui il "nonno" degli ergastolani: aveva 21 anni quando entrò in carcere, ne ha trascorsi dentro 38, attualmente si trova a Milano Opera.
oh poverino
cioe questo è dentro,per quale motivo non si sa,si parla di alterne vicende cioe in parole povere sarebbe un PLURIPREGIUDICATO,non bastasse evade e ammazza e dovremmo commuoverci per sto tizio:eek:
Allora perche non per Toto Riina,poverino pure lui tra "alterne vicende" ha qualche ergastolo sul groppone:doh:
fai cosi, leggi meno beccaria... e di piu gli articoli che si postano
E tu leggiti un po' di beccaria và, che ti si apre un po' la mente...
Credo che tu abbia davvero passato la misura: 5 gg
che strano che tu sia scollegato quando si dice che tutti quelli di FI sono mafiosi!!
mt_iceman
01-12-2007, 12:24
ALCUNI soggetti possono essere rieducati (quelli che si sono macchiati di reati minori), e vanno rieducati.
ALTRI soggetti è impossibile rieducarli, non vi è nulla da fare, rimetterli nella società civile è solo un pericolo. Non possono essere rieducati, non possono essere 'curati'.
(Un mafioso può essere rieducato? Un pedofilo che ha stuprato e ammazzato decine di bambini -ma anche uno solo- può essere rieducato? Uno che ha stuprato/torturato/ammazzato un altro essere umano può essere rieducato? Uno che ha gambizzato un altro essere umano, può essere rieducato?)
RC (CI &Co.) è contraria all'ergastolo perchè ahimè molti 'amici di amici' rientrano nella seconda categoria, quindi fa comodo averli fuori.
più che epr il tipo dei reati, la rieducazione può andare bene per certe particolari situazioni.
uno può rubare una mela, essere rieducato ma poi continuare a rubare una mela ogni giorno. e per quanto il reato sia "lieve" sempre di furto si tratta aggravato da recidività ed è giusto che scatti una pena severa (severa, relativa al tipo di reato).
io posso essere invece genitore di una ragazza violentata uccisa da un delinquente e vendicarmi magari uccidendo questo delinquente. ovvio, la pena deve esserci e anche grave perchè sempre di omicidio si tratta. ma è una situazione in cui un recupero può essere possibile in quanto il reato è stato provocato per una ragione ben precisa e forse più grave e preclude il fatto che la persona in questione non fosse un criminale.
mt_iceman
01-12-2007, 12:26
oh poverino
cioe questo è dentro,per quale motivo non si sa,si parla di alterne vicende cioe in parole povere sarebbe un PLURIPREGIUDICATO,non bastasse evade e ammazza e dovremmo commuoverci per sto tizio:eek:
Allora perche non per Toto Riina,poverino pure lui tra "alterne vicende" ha qualche ergastolo sul groppone:doh:
il pezzo da te quotato è allucinante...poi quel "pur fra alterne vicende". ditemi che sto sognando...
nomeutente
01-12-2007, 12:26
che strano che tu sia scollegato quando si dice che tutti quelli di FI sono mafiosi!!
Chiedi a Dijo o a Blizzard se non sono stati mai sospesi per offese agli elettori di Forza Italia.
(mi scusino gli interessati, era per fare un paio di esempi)
Di tempo per informarti in privato ne hai: sei sospeso 3 gg per critica pubblica.
il pezzo da te quotato è allucinante...poi quel "pur fra alterne vicende". ditemi che sto sognando...
pur fra alterne vicende compreso un omicidio mentre evadeva,cioe detta cosi sembra una cazzata :doh:
Purtroppo capita troppo spesso che un ex-marito dopo un tentato omicidio della ex-moglie ed essersi fatto 10-15 anni di carcere, appena uscito di galera per prima cosa la vada ad ammazzare. E' una situazione da incubo, in cui la persona coinvolta sa di avere un timer sulla testa...sicuramente non da paese civile, se la persona non ha colpe di alcun tipo. Troppo spesso chi è in carcere si riesce a fingere pentito ed ad avere sconti vari. E' assolutamente inaccettabile questa situazione, che a sinistra di PD e SDI è accetata ed anzi incoraggiata. Per questo non mi stupisco affatto delle accuse rivolte ad RC di essere un partito pro-criminalità, esattamente come ha manifestato di esserlo FI durante lo scorso governo...con una differenza fondamentale che mi farebbe, se obbligato, preferire FI a RC sul tema: se vengono depenalizzati i reati finanziari posso essere + povero, se si dà retta a RC la mia incolumità (e soprattutto quella delle donne) è costantemente a rischio e inoltre, come accade, ci attiriamo i criminali di tutta l'UE e oltre. Insomma, lamentarsi di FI per la questione legalità e votare RC, lo trovo assurdo.
Inoltre i rapporti voluti in campagna elettorale da RC con i "movimenti" estremisti non ha fatto altro che peggiorare la situazione, anche se magari è stato determinante nella vittoria del csx...ma a che prezzo per RC e la sua presentabilità ?
aggiungo che Berlusconi è un uomo,prima o poi c'è lo toglieremo dai cosidetti.Quelli di rifondanzione sono ideali.
giannola
01-12-2007, 12:46
Naturalmente evito di citare un utente che è sospeso, ma prendo spunto da quello che è il suo pensiero, che è comune a molti altri aderenti del forum.
Più volte mi è capitato di sentir dire che il carcere ha una funzione punitiva e non rieducativa, mi preme chiarire quello che molti utenti ignorano o fingono di farlo; non è corretto che passi in messaggio sbagliato nel merito visto che la nostra costituzione parla chiaro :
Art. 27.
La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.
è giusto una puntualizzazione giuridica. ;)
paulus69
01-12-2007, 13:15
Naturalmente evito di citare un utente che è sospeso, ma prendo spunto da quello che è il suo pensiero, che è comune a molti altri aderenti del forum.
Più volte mi è capitato di sentir dire che il carcere ha una funzione punitiva e non rieducativa, mi preme chiarire quello che molti utenti ignorano o fingono di farlo; non è corretto che passi in messaggio sbagliato nel merito visto che la nostra costituzione parla chiaro :
è giusto una puntualizzazione giuridica. ;)
visto sotto questa luce....allora il 41 bis,voluto da falcone,(magistrato)è illegittimo?
eppure ha dato ottimi risultati....;)
giannola
01-12-2007, 13:22
visto sotto questa luce....allora il 41 bis,voluto da falcone,(magistrato)è illegittimo?
eppure ha dato ottimi risultati....;)
come io ho avuto modo di esprimere a dantes nei miei pvt, penso che la giustizia deve essere certa, ma non deve mai spingerci ad abbassarci al livello dei carnefici, a cercare solo la vendetta.
Altrimenti non trasmettiamo alcun messaggio morale.
Detto questo, e dantes lo sa come la penso, se si è arrivati a questa rabbia generalizzata lo si deve al fatto che il garantismo è utilizzato troppo a sproposito.
Cmq, non mi pare che nè i permessi premio, nè le frustate siano utili a rieducare un detenuto.
Non ho la soluzione, ma riflettere su questa frase per trovarne una può costituire un punto di partenza per una giustizia, che davvero abbia un senso per la collettività e che non abbia il sapore della vendetta.
;)
sono completamente d'accordo con Dantes76. e quoto ogni sua parola.
Anche solo proporre che l'ergastolo non sia più contemplato in un paese dove delinquere rende molto di più e ha meno rischi di fare l'operaio è una pazzia.
In italia la mafia ha il potere, e fa dire quello che vuole ai politici. Dopo la richiesta di scarcerazione di riina questa trovata di rifondazione...
Già che ci siamo damo le chiavi del paese ai mafiosi (sperando che non sia già successo :stordita: ) così almeno sappiamo cosa dobbiamo fare...
La politica in italia non ha più ideali sani, la politica in italia va rinfondata da zero.
nomeutente
01-12-2007, 13:36
Purtroppo capita troppo spesso che un ex-marito dopo un tentato omicidio della ex-moglie ed essersi fatto 10-15 anni di carcere, appena uscito di galera per prima cosa la vada ad ammazzare.
Converrai, però, che se si verifica un evento di questo genere significa che, durante tutti i 10-15, nessuno si è impegnato più di tanto a capire cosa c'è nella testa di questo "pazzo" né tantomeno a riempirla con qualcosa di meglio.
Qui il problema è proprio di incompatibilità dei due sistemi (o dei due modi di vedere): o il carcere deve rieducare, ma a questo punto deve farlo davvero e deve essere possibile anche vivere una nuova vita una volta che uno è stato rieducato (è la posizione che io riterrei auspicabile) oppure il carcere deve essere una punizione e un deterrente e allora possiamo dare l'ergastolo anche a chi passa con il semaforo rosso.
Il nostro sistema carcerario invece a parole si dovrebbe ispirare alla rieducazione ma in realtà è nella migliore delle ipotesi un luogo dove tener parcheggiato per un po' un delinquente e nella peggiore una scuola dove si impara a delinquere meglio: questo non avviene per una colpa del condannato ma perché il sistema è organizzato molto male.
giannola
01-12-2007, 13:39
Converrai, però, che se si verifica un evento di questo genere significa che, durante tutti i 10-15, nessuno si è impegnato più di tanto a capire cosa c'è nella testa di questo "pazzo" né tantomeno a riempirla con qualcosa di meglio.
Qui il problema è proprio di incompatibilità dei due sistemi (o dei due modi di vedere): o il carcere deve rieducare, ma a questo punto deve farlo davvero e deve essere possibile anche vivere una nuova vita una volta che uno è stato rieducato (è la posizione che io riterrei auspicabile) oppure il carcere deve essere una punizione e un deterrente e allora possiamo dare l'ergastolo anche a chi passa con il semaforo rosso.
Il nostro sistema carcerario invece a parole si dovrebbe ispirare alla rieducazione ma in realtà è nella migliore delle ipotesi un luogo dove tener parcheggiato per un po' un delinquente e nella peggiore una scuola dove si impara a delinquere meglio: questo non avviene per una colpa del condannato ma perché il sistema è organizzato molto male.
è e-s-a-t-t-a-m-e-n-t-e quello che penso.:O
Se la pena deve rieducare, deve farlo davvero.
paulus69
01-12-2007, 13:39
penso che la giustizia deve essere certa, ma non deve mai spingerci ad abbassarci al livello dei carnefici, a cercare solo la vendetta.
Altrimenti non trasmettiamo alcun messaggio morale.
quoto in toto.:cincin:
se non garantiamo la certezza della pena non trasmettiamo nessun messaggio morale.
la pena deve essere proporzionale alla gravità del reato.non si discute.;)
ma è altrettanto palese che depenalizzando alcuni reati o concedendo attenuanti(ad personam) modificando l'ordinamento giuridico non puoi poi non estenderne il principio a tutti gli altri reati.
discutere di chi iniziò o di chi continua in tale pratica...non credo possa portare un'ulteriore sviluppo alla discussione..se non per accrescere violenti flame....
rimane però il fatto che la giustizia in italia è stata precipitata nel baratro.
giannola
01-12-2007, 13:43
Infatti non dice mica "l'obiettivo primario è la rieducazione, poi viene la punizione". Se passa questo messaggio significherebbe che se un omicida dopo 1 anno pare abbia capito che ha sbagliato, deve essere liberato. Si afferma invece che le pene devono mirare alla rieducazione...ma di pene si tratta e vengono "prima". Se sono 20 anni, sono 20 anni...e mi sta benissimo che in questi 20 anni si cerchi di rieducare la persona (istruzione, lavoro), invece di farle fare i lavori forzati e fargli venire solo + rabbia ed odio quando uscirà di galera. Però la lettura della sinsitra radicale di quell'aricolo è ben diversa, purtroppo.
no, è chiaro che cmq la pena è la limitazione di libertà personale, in questo senso è "la pena".
Quella la devi scontare lo stesso.
E' vero che se ti sei rieducato in un anno, sarai propenso ad accettare il resto della pena come giusta punizione per il crimine che hai commesso.
Ovviamente, se uno è veramente "redento" (un bravo psicologo ha gli strumenti per capire se mente), al carcere si può sostituire una comunità in cui servire per il bene della collettività per il resto della pena.
edit:quoto anche l'ultimo intervento di paulus.
Crociato111
01-12-2007, 13:48
Chiedi a Dijo o a Blizzard se non sono stati mai sospesi per offese agli elettori di Forza Italia.
Confermo io :D
Piuttosto bisognerebbe chiedersi: chi c'è in carcere?
A me pare che chi si macchi di gravi reati sia fuori.
Non sarebbe meglio punire tutti e in maniera equa?
Meditate gente.
paulus69
01-12-2007, 13:50
Qui il problema è proprio di incompatibilità dei due sistemi (o dei due modi di vedere): o il carcere deve rieducare, ma a questo punto deve farlo davvero e deve essere possibile anche vivere una nuova vita una volta che uno è stato rieducato (è la posizione che io riterrei auspicabile) oppure il carcere deve essere una punizione e un deterrente e allora possiamo dare l'ergastolo anche a chi passa con il semaforo rosso.
Il nostro sistema carcerario invece a parole si dovrebbe ispirare alla rieducazione ma in realtà è nella migliore delle ipotesi un luogo dove tener parcheggiato per un po' un delinquente e nella peggiore una scuola dove si impara a delinquere meglio: questo non avviene per una colpa del condannato ma perché il sistema è organizzato molto male.
d'accordo...ciò non ci salverebbe da un'ulteriore proliferazione dei crimini/reati;
posso dunque aver via libera per truffare migliaia di piccoli risparmiatori,nascordere il bottino e mal che vada una sana rieducazione di pochi anni mi restituisce alla società civile....carico di palanche quanto mai.
no...il sistema giudiziario deve garantire la giusta punizione ed essere un deterrente contro il crimine o qualsiasi atto contrario alla civile convivenza.
imho,se non si riceve una bacchettata sulle dita...non si imparerà mai a non mettere le manine nell barattolo di marmellata...;)
Inlogitech
01-12-2007, 14:03
che facessero pure lo sciopero della fame....... alla fine sono due le cose o ricominciano a mangiare o ............ la mancanza di sicuro nn la si sentirebbe di gente del genere.
nomeutente
01-12-2007, 14:22
posso dunque aver via libera per truffare migliaia di piccoli risparmiatori,nascordere il bottino e mal che vada una sana rieducazione di pochi anni mi restituisce alla società civile....
Nel caso di crimini di questo tipo bisogna prevedere anche un metodo per ottenere la restituzione del maltolto.
Io semplicemente credo che può non essere possibile farlo :fagiano:
Dipende dal tipo di reato. Quello che l'altro giorno ha fatto una rapina e si è scusato perché deve dar da mangiare ai figli non è certo un esempio da portare nelle scuole, ma imho ha una possibilità di recupero decisamente più elevata di un mafioso (per i quali ritengo che in media la recuperabilità sia quasi nulla).
Non so quale sia la soluzione, si può iniziare con triplicare le pene per certi reati in caso di recidiva, come gli stupri....altrimenti ogni 5-7 anni ci sono persone che escono dal carcere e stuprano un'altra persona.
Su questo sono pienamente d'accordo.
Se possibile, sono per una "via di mezzo". Il carcere deve rieducare, ma lo scopo primario è quello di allontanare un individuo pericoloso dalla società, perchè hanno + diritto le persone per bene a vivere tranquillamente che un individuo che si è comportato male a vivere normalmente, per una questione di responsabilità personale e meritocrazia elementare. Il tempo è proporzionato al reato, in modo che 1) deve essere chiaro che chi si macchia di un crimine è "punito" di conseguenza; 2) a seconda del reato ci va mediamente + o - tempo per essere "rieducato";
Siamo d'accordo?
Anche su questo sono d'accordo, a patto però (come dicevo) che sia veramente data la possibilità di rifarsi una vita.
Comunque in Italia manca tutto: non c'è certezza della pena, non c'è rieducazione, non c'è un processo in tempi ragionevoli... non c'è niente di niente. Trovare un punto da cui partire per rimettere insieme i cocci mi sembrerebbe già una buona cosa, indipendentemente da quale punto si sceglie.
paulus69
01-12-2007, 14:35
Nel caso di crimini di questo tipo bisogna prevedere anche un metodo per ottenere la restituzione del maltolto.
beh...dai,ho volutamente esplicato un reato blandamente...leggero...e credo che ben poco si potrà mai fare per riottenere qualsiasi maltolto...callisto tanzi ed il "banchiere canterino" docet...;)
nomeutente
01-12-2007, 15:41
Ok. Ma se, ora come ora, non funzionando la rieducazione, troppi usciti di galera ricommettono reati, è normale che la gente non si fidi e non gli dia un lavoro. Ci vanno almeno 20 anni di inversione di tendenza per cambiare la mentalità della gente.
Poi cerco di mettermi nei panni di chi deve assumere, dopo aver investito tutti i suoi risparmi in un'attività, un dipendente, anche solo "un cassiere"...se può scegliere è normale, giusto ed IMHO sacrosanto che non assuma chi ha precedenti per furto, riabilitato o meno. Fa parte dei requisiti, "fa curriculum".
Infatti, vedendola al contrario e cioè concentrandosi sue quelli che alla fine sono potenzialmente recuperabili, il vero problema sarebbe impedire che persone mediamente "a posto" si mettano nei guai con furti e simili.
So che fa tanto "comunista che da la colpa alla società", ma non ho paura delle mie opinioni: si ci fosse maggiore giustizia sociale, gran parte dei furti non ci sarebbero. Più in generale, la stessa necessità di avere un luogo chiamato "carcere" denuncia prima di tutto il fatto che la nostra organizzazione sociale non è in grado di reggersi se non si prevede qualche forma di coercizione e di esclusioni di alcune frange ritenute "dannose".
Purtroppo è vero, non penso però che iniziare la questione appoggiando uno sciopero della fame degli assassini che non vogliono l'ergastolo, sia un'idea geniale e che dà fiducia alla gente...
Sono d'accordo e sono anche d'accordo che molte persone che stanno lamentandosi siano feccia nel vero senso della parola. Ho però il sospetto che nelle patrie galere ci sia anche gente sinceramente pentita e che vorrebbe rifarsi una vita, se potesse: ritengo positivo che ogni tanto i riflettori si spostino anche lì. Allo stesso modo (per il discorso di cui sopra) capisco che ai più non piaccia parlare di carcerati e tenda a bollarli tutti come subumani a prescindere: l'idea che anche una persona "normale" possa delinquere (in certe condizioni), che non siamo geneticamente diversi dalla "feccia" è così deprimente da spingere qualsiasi persona normale a soffocarla.
FastFreddy
01-12-2007, 17:49
Domanda banale: che percentuale di condannati all'ergastolo ha scontato in toto la pena senza sconti?
Perchè a sensazione mi viene il dubbio che in Italia l'ergastolo di fatto non esista più già da un bel po'.
blamecanada
01-12-2007, 17:59
Come al solito concordo con nomeutente.
fsdfdsddijsdfsdfo
01-12-2007, 18:39
perche li voti... un po come parlare di dellutri a qualcuno che vota FI
vedi siete uguali....
vorrei ricordarti, che non esistono EX brigatisti, poiche non esistono EX morti EX gambizzati Ex attentati...
e dopo che chiedi, quando un partito invita ufficialmente il fondatore[non EX] della Br a convegni.... diventa TUTTI UGUALI
esistono brigatisti pentiti.
Dell'Utri non si è mai pentito di nulla, anzi ne è fiero. Questa è la fondamentale differenza.
se in italia non funziona niente del sistema giuridico penitenziario è risaputo ma che x riformarlo si parta dalla durata della pena è un'emerita cavolata
Si deve partire da una pena certa e commisurata al reato, e la rieducazione lascia il tempo che trova... Se uno delinque x qualcosa di poco grave al massimo si possono creare strutture x il reinserimento nel mondo del lavoro.
nomeutente
02-12-2007, 10:09
Vedo che hanno aperto un thread sul medesimo argomento:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1617159
Forse il titolo dato a questo thread non era esplicativo del contenuto?
Comunque, visto che questo parte con un bel flame e non credo sia opportuno portarlo nel nuovo thread, chiudo questo.
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