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View Full Version : Primo partito basato su internet


cprintf
27-11-2007, 16:40
http://web20cafe.blogspot.com/2007/11/il-primo-partito-politico-web-based.html
<<
L'australiano Senator On-Line (SOL) è il primo partito politico web based. Un'organizzazione che permette a chiunque di votare online su tutti i progetti di legge da sottoporre al Parlamento. I senatori eletti tra le liste di questo partito sono tenuti a votare in accordo con i risultati dei sondaggi sottoposti alla comunità web aggregatasi intorno al sito http://www.senatoronline.org.au. Se l’esperimento dovesse avere successo sarebbe il primo caso di democrazia diretta e direttamente praticata tramite internet.
Qualcosa di simile si sta sperimentando anche in Italia: il sito della Lista Partecipata per la Democrazia Diretta persegue l'idea che la sovranità appartiene ed è esercitata direttamente dai cittadini, tramite il web. Il sito dei Democratici Diretti entra in dettagli tecnici molto spinti sul metodo da seguire per il passaggio dal sondaggio web al voto parlamentare e nota come sia il SOL che la LPDD facciano firmare ai candidati un documento che attesta la piena comprensione del mandato e che non viene accettato il cosiddetto “voto di coscienza”. Nel caso il candidato proprio non se la senta di votare in un certo modo, dovrà dimettersi. Insomma questi senatori web based devono essere dei veri e propri software della politica 2.0, terminali di operazioni decise dal basso. Vista così la cosa sembra riduttiva, quasi una banalizzazione della politica ma d'altra parte chissà quanti parlamentari che siedono negli scranni di tutto il mondo non sono altro che terminali di operazioni decise altrove e comunicate dall'alto.

Ma quanto c'è di concreto in queste iniziative? L'esistenza di queste organizzazioni diventa del tutto inutile nel caso in cui il consenso aggregato sul web non si trasformi in voti concreti alle elezioni. Un passaggio per nulla scontato. Più interessante è segnalare la volontà che c'è dietro iniziative come queste: con l'aumentare degli accessi al web e con il diminuire del digital divide possiamo senz'altro aspettarci una rete futura più politicizzata ed influente. L'auspicio è che questa rinascita della partecipazione politica si traduca in controllo dal basso dell'operato dei politici. In tutto il mondo la classe dirigente mostra ormai da tempo grande attenzione verso le possibilità offerte da tecnologie recenti quali il voto elettronico oppure i blog. Su Internet News ci sono diversi spunti interessanti sull'argomento, tra questi: il proliferare di blog fake e bufale e la campagna elettorale di Hillary Clinton tra YouTube e siti web.

Oggi è raro un politico che non abbia un blog. In Italia i primi contributi importanti alla politica sul web non sono venuti dalla classe politica ma da giornalisti (Marco Travaglio ad esempio) e comici (Beppe Grillo e Daniele Luttazzi tra gli altri). Poi i politici italiani si sono adeguati: ma tra qualche successo e numerosi fallimenti la situazione nostrana appare più off che on line.

Intanto in Australia si avvicinano le elezioni federali del 2008: solo dopo si saprà qualcosa di più sullo stato della democrazia online nel mondo.>>

Cosa dite, potrebbe essere un piccolo precursore di una futura lista Beppe Grillo?

trallallero
27-11-2007, 16:46
faccio una previsione:
in Italia verrà fatto dopo che sarà una cosa normale nel Sierra Leone :O

~ZeRO sTrEsS~
27-11-2007, 16:54
ci sono troppi interessi in ballo e troppe persone che non sanno come accendere un pc... si potrebbe provare a farlo ma si dovrebbe arrivare prima al potere...

cprintf
27-11-2007, 17:02
<Polemica gratuita>
Estromettere chi non sa accendere un pc potrebbe essere un bene...sono gli stessi che si fanno imbonire dai Tg-rotocalco
</Polemica gratuita>

blamecanada
27-11-2007, 17:08
<Polemica gratuita>
Estromettere chi non sa accendere un pc potrebbe essere un bene...sono gli stessi che si fanno imbonire dai Tg-rotocalco
</Polemica gratuita>

Io estrometterei chi non sa la storia, che è molto piú grave che non saper accendere il pc.

trallallero
28-11-2007, 07:44
Io estrometterei chi non sa la storia, che è molto piú grave che non saper accendere il pc.

già ma quale storia ? quella vera o quella scritta sui libri ? :stordita:

bjt2
28-11-2007, 08:34
Mi hanno copiato l'idea! :O
Però non è semplice avere consensi. Ovviamente in Italia un partito che si dovesse presentare alle elezioni, con questo statuto, verrebbe osteggiato da tutti i poteri forti e l'unica via su cui potrebbe ottenere qualche sorta di pubblicità sarebbe internet... Nessuno vuole veramente che a comandare siano i cittadini... :rolleyes:

cprintf
28-11-2007, 13:52
Beh, potrebbe esserci una pubblicità ufficiali di uno di questi partiti da parte di Beppe Grillo. In questo caso verrebbero raggiunti milioni di italiani, tra spettacoli, letture del blog e "volantini" in pdf che si possono stampare dal sito stesso.

blamecanada
28-11-2007, 14:23
già ma quale storia ? quella vera o quella scritta sui libri ? :stordita:
La storia secondo blamecanda, ovviamente :D.

nomeutente
28-11-2007, 14:37
già ma quale storia ? quella vera o quella scritta sui libri ? :stordita:

ot

il problema non è la storia scritta o quella da scrivere: il problema è che per scriverne una nuova bisogna almeno aver letto quella che è stata scritta finora, altrimenti la critica è pregiudiziale.

Pancho Villa
28-11-2007, 15:55
<Polemica gratuita>
Estromettere chi non sa accendere un pc potrebbe essere un bene...sono gli stessi che si fanno imbonire dai Tg-rotocalco
</Polemica gratuita>Quindi dobbiamo revocare il diritto di voto alle donne... :asd: