Ser21
23-11-2007, 19:17
INTERCETTAZIONI: MASTELLA, NO A DIFFUSIONE NON E' FASCISMO
"Non sono d'accordo con l'affermazione dell'ex procuratore D'Ambrosio perche' vietare la divulgazione delle intercettazioni non vuol dire tornare al fascismo. Mi pare un'esagerazione." Lo ha detto il ministro della Giustizia Clemente Mastella a 'Sky Tg24 Sera' riferendosi alle polemiche sull'utilizzo delle intercettazioni che hanno generato anche lo scandalo di presunti accordi fra Rai e Mediaset su palinsesti e telegiornali. "Non possono essere divulgate cose che finiscono per essere inquinanti ed avvelenano l'atmosfera politica, morale o fintamente morale - ha affermato Mastella - ho grande rispetto della stampa americana che mette in discussione chiunque, ma svolge la stessa attivita' investigativa, sostituendosi all'investigatore puro. Attingere da una fonte non e' il modo migliore di fare giornalismo, e' un'investigazione pigra, ci risulta ci sono tanti giornalisti che sono megafoni di attivita' giudiziarie e a questo un giornalista serio non si deve prestare". Per il Guardasigilli, "che ci sia qualcuno che impone di ascoltare non lo so ma che ci sia un ascolto delle intercettazioni e' evidente e non mi pare democratico".
Siamo arrivati all'assurdo,mastella dopo aver creato la legge sulle intercettazioni (attualmente in funzione),critica la pubblicazione delle medesime NON sapendo che sia tutto PERFETTAMENTE LEGALE.L'istruttoria era gia terminata e gli atti erano depositati.
Non contento ha definito pigro il giornalismo americano che attinge dalle fonti per fare un'indagine propria ed informare il cittadino,anche sulla prova di intercettazioni,ovvero ha criticato il funzionamento completo di un'attività come quella di un giornalista dedito al lavoro e alla realtà.
La cosa più stupefacente è la spiegazione per cui vorrebbe che nn fossero pubblicati,testualmente: "inquinanti ed avvelenano l'atmosfera politica, morale o fintamente morale",ma a questo signore nn viene in mente che forse a noi cittadini girano un po' più i coglioni visto che stanno compiendo danni su qualcosa che appartiene a tutti,come la Rai??O forse nn capisce che le persone stesse che inciuciano sono i nostri dipendente,pagati anch'essi da noi,ovvero i politici?
Ricapitoliamo,un ministro,della GIUSTIZIA erra palesemente sull'iter di pubblicazioni di atti depositati,roba da dimettersi subito per la vergogna ed oltre a ciò,auspica che i giornalisti smettando di attingere alle fonti e di fare INDAGINI.
Il giornalista serve solo per i modellini di cogne.Stop.
"Non sono d'accordo con l'affermazione dell'ex procuratore D'Ambrosio perche' vietare la divulgazione delle intercettazioni non vuol dire tornare al fascismo. Mi pare un'esagerazione." Lo ha detto il ministro della Giustizia Clemente Mastella a 'Sky Tg24 Sera' riferendosi alle polemiche sull'utilizzo delle intercettazioni che hanno generato anche lo scandalo di presunti accordi fra Rai e Mediaset su palinsesti e telegiornali. "Non possono essere divulgate cose che finiscono per essere inquinanti ed avvelenano l'atmosfera politica, morale o fintamente morale - ha affermato Mastella - ho grande rispetto della stampa americana che mette in discussione chiunque, ma svolge la stessa attivita' investigativa, sostituendosi all'investigatore puro. Attingere da una fonte non e' il modo migliore di fare giornalismo, e' un'investigazione pigra, ci risulta ci sono tanti giornalisti che sono megafoni di attivita' giudiziarie e a questo un giornalista serio non si deve prestare". Per il Guardasigilli, "che ci sia qualcuno che impone di ascoltare non lo so ma che ci sia un ascolto delle intercettazioni e' evidente e non mi pare democratico".
Siamo arrivati all'assurdo,mastella dopo aver creato la legge sulle intercettazioni (attualmente in funzione),critica la pubblicazione delle medesime NON sapendo che sia tutto PERFETTAMENTE LEGALE.L'istruttoria era gia terminata e gli atti erano depositati.
Non contento ha definito pigro il giornalismo americano che attinge dalle fonti per fare un'indagine propria ed informare il cittadino,anche sulla prova di intercettazioni,ovvero ha criticato il funzionamento completo di un'attività come quella di un giornalista dedito al lavoro e alla realtà.
La cosa più stupefacente è la spiegazione per cui vorrebbe che nn fossero pubblicati,testualmente: "inquinanti ed avvelenano l'atmosfera politica, morale o fintamente morale",ma a questo signore nn viene in mente che forse a noi cittadini girano un po' più i coglioni visto che stanno compiendo danni su qualcosa che appartiene a tutti,come la Rai??O forse nn capisce che le persone stesse che inciuciano sono i nostri dipendente,pagati anch'essi da noi,ovvero i politici?
Ricapitoliamo,un ministro,della GIUSTIZIA erra palesemente sull'iter di pubblicazioni di atti depositati,roba da dimettersi subito per la vergogna ed oltre a ciò,auspica che i giornalisti smettando di attingere alle fonti e di fare INDAGINI.
Il giornalista serve solo per i modellini di cogne.Stop.