View Full Version : 1/04/2005: prove tecniche di manipolazione televisiva
Ed ecco a voi i grandi fratellini e le grandi sorelline che lavorano nell'ombra per il nostro bene :)
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/media-rai/del-noce-rossella/del-noce-rossella.html
I verbali sulle intercettazioni telefoniche della GdF su ordine dei pm di Milano
relativi al fallimento della Hdc, svelano i contatti tra i vertici Rai e Mediaset
"Consulto Del Noce-Rossella sulle elezioni"
"Dati brutti, Cattaneo ora tenta di ritardarli"
Dai continui scambi di informazione tra le due aziende nelle ore dell'agonia del Papa al "gioco di squadra" tra Tg1 e Tg5 per pianificare la strategia alle ultime elezioni
La morte del Papa. Il primo aprile 2005 il mondo è con il fiato sospeso. L'agonia di Giovanni Paolo II sembra essere giunta alla fine. E nelle redazioni giornalistiche cresce l'ansia per non farsi cogliere impreparati all'appuntamento con un evento storico. Tanto più che in Italia l'avvenimento potrebbe avere riflessi anche sulle elezioni che si svolgeranno il 3 e 4 aprile. I brogliacci delle intercettazioni telefoniche eseguite dalla Guardia di Finanza su ordine dei pm di Milano Laura Pedio e Roberto Pellicano e relativi al fallimento della Hdc, svelano come quei giorni furono vissuti freneticamente alla Rai.
Alla notizia del peggioramento delle condizioni del pontefice i responsabili del palinsesto di viale Mazzini, Carlo Nardello e Deborah Bergamini, si muovono per cambiare la programmazione. E per farlo, nel pomeriggio, la Bergamini non esita a contattare Mauro Crippa, il suo omologo nell'organigramma Mediaset. Poi, alle 21 e 49, telefona a un tale "Vale", che potrebbe essere Valentino Valentini, assistente del Cavaliere. E tre minuti dopo a Fabrizio (forse il direttore di Raiuno Del Noce, appuntano i militari del Nucleo regionale delle Fiamme Gialle): "Debora lo avverte che Ciampi sta preparando un messaggio a reti unificate da mandare in onda alla morte del Papa. Debora gli riferisce di aver avvertito Berlusconi. Debora gli dice che Berlusconi pensa che questo metterà in buona luce Ciampi e avrebbe considerato l'ipotesi di rilasciare anche lui delle dichiarazioni".
Il 2 aprile, intorno a mezzogiorno, una donna contatta la Bergamini: "Le due si lamentano di una persona alla quale non riescono a spiegare che bisogna dare un senso di normalità alla gente al di là della morte del papa per evitare forte astensionismo alle elezioni. Il telefono della chiamante è intestato alla Rai". Lo stesso giorno, alle 14.31, un non meglio identificato Silvio per Debora: "Le dice che domani sarà a Roma per votare. Debora gli spiega i propri impegni. L'uomo dice di avere paura per le elezioni e del probabile forte astensionismo dei cattolici. Debora lo informa che Ciampi ha preparato un messaggio da mandare in onda al reti unificate. I due dicono che Berlusconi non sarebbe credibile se rilasciasse delle dichiarazioni. I due pensano che Letta e Fini lo sarebbero di più ma loro non possono trasmettere propri messaggi a reti unificate. Debora avrebbe dato parere negativo a Berlusconi sulla sua comparsa in tv".
Le elezioni amministrative. Poco dopo le 15 di quel complicato 2 aprile in cui poco prima delle 22 l'agenzia Ansa batterà la notizia della scomparsa di Giovanni Paolo II, Debora e Benito Benassi, vicedirettore marketing Rai, iniziano a pianificare la strategia mediatica per gestire al meglio le elezioni. Debora "dice che Cattaneo ha chiesto di condividere i loro pareri con quelli di Vespa al quale avrebbero chiesto di non confrontare i voti attuali con quelli delle scorse regionali". Alle 16 ancora Debora per Benito. "Gli dice che Nardello è molto nervoso. Benito ha intuito che il d. g. (Flavio Cattaneo-ndr) vuole che nella rappresentazione dei risultati elettorali si faccia più confusione possibile per camuffare la loro portata". Alle 17 la temperatura sale, come la sensazione che per la Casa delle Libertà le imminenti elezioni si tramuteranno in una sconfitta. Debora chiama Del Noce: "Lo informa della programmazione televisiva di Canale 5. Del Noce dice di aver parlato con Rossella. Debora dice di aver parlato con Mauro Crippa di Mediaset".
Alle 18 e 30 Del Noce telefona alla Bergamini: "Le comunica che Vespa ha parlato con Rossella. Del Noce le riferisce che Vespa accennerà in trasmissione "al Dottore" (ndr, Silvio Berlusconi) ad ogni occasione opportuna"". Un minuto dopo Debora contatta nuovamente Crippa: "Parlano dei rispettivi palinsesti". Alle 21 e 37 l'annuncio della morte del Papa. Le comunicazioni a Saxa Rubra apparentemente si placano nella notte. All'indomani, domenica 3 aprile, i seggi vengono aperti. Intorno alle 14, Del Noce telefona a Debora: "Parlano dell'affluenza degli elettori alle urne e degli exit poll. La Bergamini pensa che i dati seri si avranno dalle 21.00 in avanti. I due parlano male di Mazza (direttore del Tg2-ndr). I due accennano al gioco di squadra tra Mimun e Rossella".
Poco dopo Debora è al telefono con una donna: "Parlano della variazione dei palinsesti a seguito della morte del Papa. La donna vive a Roma. Parlano del ritorno di immagine negativo della presenza di Berlusconi alla trasmissione televisiva di venerdì 1.4.05".
Alle 17 è il consigliere Rai Angelo Petroni a fare squillare il telefono sempre più incandescente di Debora: "Voleva chiederle notizie dei sondaggi. Debora dice di aspettare dati attendibili dopo le 18.30". Le telefonate si susseguono velocemente. Benito a Debora: "Le dice che i dati sulle elezioni sono abbastanza disomogenei e che quindi i suoi dati non sono del tutto attendibili (ore 20.00 circa). Benito dice che l'Udc ha comprato voti in Calabria". Alle 21.29, l'allora notista politico del Tg1 Francesco Pionati, oggi senatore dell'Udc, per Debora Bergamini: "Parlano dei sondaggi elettorali e delle ripercussioni delle elezioni sull'azienda Rai. Pionati si raccomanda a Berlusconi tramite la Bergamini".
La mattina di lunedì 4 aprile il nervosismo è palpabile. Poco dopo le 10 del mattino una certa Linda per Debora: "Linda le passa Niccolò Querci, parlano del lutto nazionale e della programmazione televisiva. Debbi dice che loro fanno la prima serata sul Due (per le elezioni) e quindi gli chiede di mettere una cosa forte in prima serata su Canale 5. Si risentiranno tra un quarto d'ora". Alle 18.51 è il direttore generale a scendere direttamente in campo. Tenta la mossa della vita, negare l'innegabile: "Cattaneo per Bergamini dice di aver parlato con Bonaiuti che era con Piersilvio, ma lui sta tenendo duro anche con gli altri dicendo che non è il caso di mandare in onda i dati. Cattaneo dice che sta rompendo i coglioni Follini, ma prima o poi dovranno dare i dati. Cattaneo dice che terranno più duro possibile".
Alle 19.30, arriva la telefonata direttamente da Arcore. È "Berlusconi per Bergamini". Cosa si dicono resta un mistero, perché il brogliaccio non può riportare le parole di un deputato, quale è appunto Berlusconi. Ma sull'altro fronte Cattaneo non demorde: "Dice che deve essere Nexus a dire che non ha i dati nazionali, non la Rai. Bergamini conferma che non li produrrà Nexus. Bergamini dice che alle dieci e trenta poi il Tg3 potrà dare i dati che vuole. Cattaneo dice che anche Vespa fa la serata elettorale e la Bergamini sostiene che "tanto Vespa è Vespa"".
Alle 20.38 la linea Cattaneo sembra incredibilmente prevalere. Benito per Bergamini: "Parlano dei dati elettorali che sono dannosi per uno schieramento e quindi è meglio non darli a Vespa". Alle 22.39 viene sancita la Caporetto. Una nota dell'Ansa ufficializza i dati: "Regionali: Unione verso l'11 a 2. Prodi: l'Italia ci chiede di governare. Follini: una sconfitta su cui riflettere".
Il mattino successivo lo smarrimento all'interno dei vertici di viale Mazzini prosegue mestamente. Questa volta è la direzione del Tg1 per Deborah: "La segretaria gli passa il dottor Mimun Clemente; continuano a parlare della sconfitta di Berlusconi". Alle 10.50 si pensa al rimedio. Un uomo per Debbi: "Dice di aver parlato con Paolo, l'uomo dice che il Cavaliere deve riconquistare il rapporto con il paese senza più vendere fumo. Parlano di dati economici e che i problemi grossi sono al Sud". Alle 13.19 Debbi per una donna: "Commentano lo stato d'animo del premier e la donna dice che dovrebbero andare via molte persone, la donna dice che dovrebbe migliorare la condizione di vita degli italiani". Intorno alle 22 di martedì 5 aprile, la notizia della presenza di Berlusconi a Ballarò, la trasmissione di Rai Tre, coglie tutti di sorpresa: "Ma è pazzo?", si chiedono in viale Mazzini.
Il 7, intorno alle 11, tale Riccardo contatta Debora per proporre drastiche soluzioni: "Parlano di politica e Riccardo dice che bisogna cambiare il portavoce di Berlusconi e Debbi risponde che è d'accordo, bisogna cambiare il modo di comunicare".
L'8 aprile un altro sconosciuto per Debora: "Commentano che ormai sono in mano ai comunisti, poi Debora dice che si devono vedere ed insiste che lui vada da lei. L'uomo dice che ha letto i giornali e gli chiede come sta il suo ex capo (parlano di politica); dicono che devono produrre una cosa scritta e seria. L'uomo parla del suo lavoro. Debora dice di andare a pranzo con Comanducci e Del Noce". Intorno a mezzogiorno un uomo contatta la Bergamini. "Parlano del fatto che Berlusconi è stato inquadrato pochissimo dalle telecamere presenti al funerale del Papa. E fanno commenti sul cerimoniale e sui capi di Stato".
Il Festival di Sanremo. Le incursioni del gruppo Mediaset nella sfera della Rai non si limitano a eventi che possono oscurare l'immagine del Cavaliere. Vanno oltre. Il 24 agosto 2004, per esempio, Querci, top manager di Rti, parla con un uomo di Bonolis, "che ha detto di non capire nulla di musica anche se è stato nominato direttore artistico di Sanremo". Non ci sono problemi. Ci pensa Querci. "Nicolò dice che in relazione a Sanremo ha avuto delle idee e che vuole comunicare all'uomo. Nicolò, tuttavia, dice che la cosa comunque non deve sapersi in giro". Sanremo è sempre Sanremo.
(21 novembre 2007)
Stavo leggendo adesso ..... :muro: :muro:
Il conflitto di interessi non esiste :O
Il monopolio dell' informazione non esiste :O
Vespa è un ottimo giornalista , equilibrato ed equidistante :O
Berlusconi non usa le TV per manipolare l' opinione pubblica :O
Il consiglio di amministrazione RAI è garante di pluralità e imparzialità :O
L' editto bulgaro non esiste :O
Il pericolo per l' Italia sono i comunisti :O
ALBIZZIE
21-11-2007, 10:07
lo volevo aprire io questo topic.
poi ho pensato per una parte non sarà che l'ennesima conferma di quel che pensano e dicono da anni, per altri saranno solo falsità e montature non degne di un commento.
quindi ho desistito. però Luvi hai fatto bene lo stesso, meglio rimarcarle certe cose. :p
piuttosto questa notizia l'avete letta da altre parti? :mbe:
RiccardoS
21-11-2007, 10:10
Il conflitto di interessi non esiste :O
Il monopolio dell' informazione non esiste :O
Vespa è un ottimo giornalista , equilibrato ed equidistante :O
Berlusconi non usa le TV per manipolare l' opinione pubblica :O
Il consiglio di amministrazione RAI è garante di pluralità e imparzialità :O
L' editto bulgaro non esiste :O
Il pericolo per l' Italia sono i comunisti :O
:O
Fides Brasier
21-11-2007, 10:12
Il conflitto di interessi non esiste :O
Il monopolio dell' informazione non esiste :O
Vespa è un ottimo giornalista , equilibrato ed equidistante :O
Berlusconi non usa le TV per manipolare l' opinione pubblica :O
Il consiglio di amministrazione RAI è garante di pluralità e imparzialità :O
L' editto bulgaro non esiste :O
Il pericolo per l' Italia sono i comunisti :Osento un irrefrenabile impulso a quotare :O
DonaldDuck
21-11-2007, 10:12
Il conflitto di interessi non esiste :O
Il monopolio dell' informazione non esiste :O
Vespa è un ottimo giornalista , equilibrato ed equidistante :O
Berlusconi non usa le TV per manipolare l' opinione pubblica :O
Il consiglio di amministrazione RAI è garante di pluralità e imparzialità :O
L' editto bulgaro non esiste :O
Il pericolo per l' Italia sono i comunisti :O
Chi l'ha detto che non esiste :mbe: ? Banche, cooperative e Assicurazioni allora :confused: ?
Chi l'ha detto che non esiste :mbe: ? Banche, cooperative e Assicurazioni allora :confused: ?
Appunto! Non esiste altro conflitto all'infuori di quello di Berlusconi! :cool:
Piuttosto... Perchè non dovremmo crederci? Per le comunicazioni tra RAI e Mediaset... Mettersi daccordo per un palinsensto in comune, per il discorso di Ciampi non mi sembra tanto grave. Il consiglio a Berlusconi di questa Deborah non mi sembra fuori dal mondo... Se poi è del suo staff... Ancora meno preoccupante...
Una vergogna.
Un esempio dell'uso privato e criminoso delle televisioni pubbliche, occupate per anni da chi peraltro ne possiede già tre su sei per l'uso e consumo suo e dei suoi compagni di merende.
Chi l'ha detto che non esiste :mbe: ? Banche, cooperative e Assicurazioni allora :confused: ?
Appunto! Non esiste altro conflitto all'infuori di quello di Berlusconi! :cool:
Piuttosto... Perchè non dovremmo crederci? Per le comunicazioni tra RAI e Mediaset... Mettersi daccordo per un palinsensto in comune, per il discorso di Ciampi non mi sembra tanto grave. Il consiglio a Berlusconi di questa Deborah non mi sembra fuori dal mondo... Se poi è del suo staff... Ancora meno preoccupante...
va bene anche a sinistra ci sono i conflitti di interesse....lo sappiamo tutti....
ma questi commenti non rendono giustizia alla vostra intelligenza. avete la più pallida idea del livello di inciucio che si evince da quell'articolo?
va bene non essere di parte, ma di fronte a ciò che viene descritto anche un deficiente capirebbe che sono pesanti ingerenze della politica nell'informazione allo scopo di alterare la percezione pubblica dei risultati delle regionali.
capisco che i criminali sono anche a sinistra, ma questo non vuol dire che Berlusconi e tutta la sua cricca siano "esenti da colpe".
FabioGreggio
21-11-2007, 11:22
Bosogna fare la legge sul conflitto di interessi ed accellerare la fuoriuscita di Berlusconi dalla politica.
L'Italia è ormai alla rovina dopo 15 anni di ottovolante con il nano.
fg
Bosogna fare la legge sul conflitto di interessi ed accellerare la fuoriuscita di Berlusconi dalla politica.
L'Italia è ormai alla rovina dopo 15 anni di ottovolante con il nano.
fg
e anche di tutti i banchieri di sinistra. tutti fuori dalle palle!
Encounter
21-11-2007, 11:23
Bosogna fare la legge sul conflitto di interessi ed accellerare la fuoriuscita di Berlusconi dalla politica.
L'Italia è ormai alla rovina dopo 15 anni di ottovolante con il nano.
fg
Seeeeeeeeeeee sognamo pure!
L'avrebbero già fatta.
Non la faranno mai, altrimenti chi li vota più??
FabioGreggio
21-11-2007, 11:24
Seeeeeeeeeeee sognamo pure!
L'avrebbero già fatta.
Non la faranno mai, altrimenti chi li vota più??
quoto.
Questi non sanno fare una O con il bikkiere.
fg
willywilly77
21-11-2007, 11:52
Ho come il sospetto che al governo faccia comodo il berlusca, è lo spauracchio perfetto per il popolo, se rompete troppo con l'antipolitica lo rimandiamo al governo :cry: :O
Encounter
21-11-2007, 11:57
quoto.
Questi non sanno fare una O con il bikkiere.
fg
Purtroppo il cav fa comodo , finchè esiste c'è la possibilità che torni al governo, e chi non lo vuole è costretto a votare quei furboni
va bene anche a sinistra ci sono i conflitti di interesse....lo sappiamo tutti....
ma questi commenti non rendono giustizia alla vostra intelligenza. avete la più pallida idea del livello di inciucio che si evince da quell'articolo?
va bene non essere di parte, ma di fronte a ciò che viene descritto anche un deficiente capirebbe che sono pesanti ingerenze della politica nell'informazione allo scopo di alterare la percezione pubblica dei risultati delle regionali.
capisco che i criminali sono anche a sinistra, ma questo non vuol dire che Berlusconi e tutta la sua cricca siano "esenti da colpe".
Io sono arrivato a meno della metà... Quando vedo articoli così lunghi non ce la faccio a leggere... Ma vi credo sulla parola... ;)
Io sono arrivato a meno della metà... Quando vedo articoli così lunghi non ce la faccio a leggere... Ma vi credo sulla parola... ;)
peccato, perchè l'articolo è interessante..;)
ALBIZZIE
21-11-2007, 12:44
che poi non sarebbe un articolo, ma pezzi di VERE intercettazioni telefoniche.
chissà come mai nn sono riusciti a fare nessuna legge sul conflitto di interessi da quasi 2 anni a questa parte!!
aprite gli occhi comunisti....aprite gli occhi :D
Il conflitto di interessi non esiste :O
Il monopolio dell' informazione non esiste :O
Vespa è un ottimo giornalista , equilibrato ed equidistante :O
Berlusconi non usa le TV per manipolare l' opinione pubblica :O
Il consiglio di amministrazione RAI è garante di pluralità e imparzialità :O
L' editto bulgaro non esiste :O
Il pericolo per l' Italia sono i comunisti :O
*
prima o poi qualcun altro oltre a i frequentatori di internet si accorgerà che
le baruffe fra DX e SX son finzioni atte solo a mantenere gli equilibri ...
e sarò curioso di vedere a quel punto cosa succederà.
chissà come mai nn sono riusciti a fare nessuna legge sul conflitto di interessi da quasi 2 anni a questa parte!!
aprite gli occhi comunisti....aprite gli occhi :D
beh, anche voi berlusconisti mica vivete di pane e verità eh...:asd:
chissà come mai nn sono riusciti a fare nessuna legge sul conflitto di interessi da quasi 2 anni a questa parte!!
aprite gli occhi comunisti....aprite gli occhi :D
*
infatti ...
intanto il titanic affonda...
ma l'importatne è che lo champagne sia bel fresco e che l'orchestrina non smetta di suonare.
*
prima o poi qualcun altro oltre a i frequentatori di internet si accorgerà che
le baruffe fra DX e SX son finzioni atte solo a mantenere gli equilibri ...
e sarò curioso di vedere a quel punto cosa succederà.
http://neuro74.files.wordpress.com/2007/04/boom.jpg
indelebile
21-11-2007, 13:35
Sulla solita campana del C.I. ripeto quanto ho detto
Non fanno una legge anche perchè la maggioranza è risicata e i "Dalemiani e co" si incavolerebbero, Silvio pagherebbe si i senatori ....e poi il popolo di sx vuole una legge sul c.i. che lasci a lcasa berlusconi o quantomeno lo blocchi del tutto, altre leggi sarebbero una sconfitta, figuratevi se è possibile fare una legge sul c.i che limite il leader di un partito con il 30%, Silvio invocherebbe la forca....
in questa legislatura è impossibile, forse mai
Sulla solita campana del C.I. ripeto quanto ho detto
Non fanno una legge anche perchè la maggioranza è risicata e i "Dalemiani e co" si incavolerebbero, Silvio pagherebbe si i senatori ....e poi il popolo di sx vuole una legge sul c.i. che lasci a lcasa berlusconi o quantomeno lo blocchi del tutto, altre leggi sarebbero una sconfitta, figuratevi se è possibile fare una legge sul c.i che limite il leader di un partito con il 30%, Silvio invocherebbe la forca....
in questa legislatura è impossibile, forse mai
hai pienamente ragione.:(
Aggiungo una sintesi dell'articolo di apertura, più rapida da leggere:
Nelle intercettazioni tra 2004 e 2005 allegate all'inchiesta sul fallimento della Hdc
dell'ex sondaggista Crespi, la prova che alla concorrenza si era sostituita la complicità
La rete segreta del Cavaliere
che pilotava Rai e Mediaset
Ecco le telefonate dei dirigenti vicini a Berlusconi
di EMILIO RANDACIO e WALTER GALBIATI
MILANO - "Media-Rai". Le due superpotenze nazionali della tv, che dovrebbero competere aspramente per la conquista dell'audience, fare a gara nella pubblicazione di servizi esclusivi, in realtà si scambiano informazioni sui palinsesti. Concordano le strategie informative nel caso dei grandi eventi della cronaca. Orchestrano i resoconti della politica.
Su tutto, la grande mano di Silvio Berlusconi e dei suoi collaboratori, che quotidianamente tessono la tela, fanno decine, centinaia di telefonate, si scambiano notizie, organizzano fino ai più piccoli dettagli.
È il quadro che emerge dalle intercettazioni telefoniche - realizzate tra la fine del 2004 e la primavera del 2005 - allegate all'inchiesta sul fallimento della "Hdc", la holding dell'ex sondaggista del Cavaliere, Luigi Crespi. E in particolare dai resoconti, redatti dalla Guardia di Finanza, delle conversazioni telefoniche di Debora Bergamini, ex assistente personale di Berlusconi e, all'epoca, dirigente della Rai, e di Niccolò Querci, pure lui ex assistente di Berlusconi e, all'epoca, numero tre delle televisioni Mediaset.
La "ragnatela" avvolge e intreccia le vicende della tv di Stato con quelle di Mediaset. I direttori di Tg1 e Tg5 (all'epoca Clemente J. Mimun e Carlo Rossella) fanno, testuale, "gioco di squadra". Il notista politico del Tg1 informa la Bergamini e la rassicura sul fatto che le notizie più spinose saranno relegate in coda al servizio di giornata. Fabrizio Del Noce cuce e ricuce, assicurando che Bruno Vespa, nella sua trasmissione, accennerà "al Dottore in ogni occasione opportuna". Querci, insieme al gran capo dell'informazione Mediaset, Mauro Crippa, cuce sul versante opposto. E arriva fino ad occuparsi delle vicende del festival di Sanremo (quell'anno affidato a Paolo Bonolis), cioè della trasmissione di massimo ascolto dell'azienda che dovrebbe essere concorrente. E poi ancora, le fibrillazioni in due fasi delicate: la morte del Papa e le elezioni amministrative dell'aprile 2005.
L'allora presidente Ciampi è pronto per una dichiarazione a reti unificate per onorare Giovanni Paolo II? La Bergamini allerta prima l'assistente personale del Cavaliere e poi Del Noce per preparare una performance parallela dell'inquilino di Palazzo Chigi. E ad essere allertato è anche il "rivale" Crippa.
Le elezioni sono andate male? Bisogna "ammorbidire" i resoconti sui risultati elettorali. La Bergamini contatta Querci e con lui concorda la programmazione televisiva. La ragnatela avvolge tutto, pensa a tutto, provvede a tutto.
(21 novembre 2007)
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Il conflitto di interessi non esiste :O
Il monopolio dell' informazione non esiste :O
Vespa è un ottimo giornalista , equilibrato ed equidistante :O
Berlusconi non usa le TV per manipolare l' opinione pubblica :O
Il consiglio di amministrazione RAI è garante di pluralità e imparzialità :O
L' editto bulgaro non esiste :O
Il pericolo per l' Italia sono i comunisti :O
Da mettere in evidenza.
Chi l'ha detto che non esiste ? Banche, cooperative e Assicurazioni allora ?
Vero anche questo, ma sarebbe logico dare un giusto peso alle cose:
va bene non essere di parte, ma di fronte a ciò che viene descritto anche un deficiente capirebbe che sono pesanti ingerenze della politica nell'informazione allo scopo di alterare la percezione pubblica dei risultati delle regionali.
Perchè il conflitto di interessi dell'ex premier provoca una distorsione macroscopica nel dibattito democratico del nostro paese.
Guarda caso, è sempre bene ricordarlo, non esistono molti altri paesi dove un tycoon della comunicazione possa scendere in politica direttamente appoggiato dai suoi media.
Sarà forse un caso?
:rolleyes:
beh, anche voi berlusconisti mica vivete di pane e verità eh...:asd:
io non l'ho mai negato :)
e tu??
trallallero
21-11-2007, 13:47
piccolo particolare:
. il conflitto di interessi di Berlusconi gli permette di farsi pubblicità e stop
. quello dei banchieri di sinistra, cooperative, fondo quercia, privatizzazioni agli amichetti etc etc coinvolgono tutti i cittadini e le loro tasche
io non l'ho mai negato :)
e tu??
io da bravo comunista deluso non sostengo più chi mi ha deluso. basta prendere coscienza delle cose e avere l'umiltà di ammettere di avere mal valutato.
perseverare è diabolico invece.
piccolo particolare:
. il conflitto di interessi di Berlusconi gli permette di farsi pubblicità e stop
. quello dei banchieri di sinistra, cooperative, fondo quercia, privatizzazioni agli amichetti etc etc coinvolgono tutti i cittadini e le loro tasche
perchè, prendere per il culo i cittadini con martellamenti ad hoc dicendo di fare chissà cosa e poi farsi i cazzi propri non fa male anche alle tasche dei cittadini?
quindi va bene: a sinistra inciuciati con la finanza e con i palazzinari, a destra inciuciati con la mafia, con la massoneria, col vaticano. e con a disposizione prima 6 ora 5 reti televisive che martellano ogni giorno con propaganda populista.
aprite gli occhi tutti. come hanno fatto molti, con umiltà, a sinistra.
piccolo particolare:
. il conflitto di interessi di Berlusconi gli permette di farsi pubblicità e stop
E "droga" la democrazia nel nostro paese.
Ripeto:
Guarda caso, è sempre bene ricordarlo, non esistono molti altri paesi dove un tycoon della comunicazione possa scendere in politica direttamente appoggiato dai suoi media.
Sarà forse un caso?
. quello dei banchieri di sinistra, cooperative, fondo quercia, privatizzazioni agli amichetti etc etc coinvolgono tutti i cittadini e le loro tasche
Vero, così come gli omologhi di dx. Non penso ci sia bisogno di ricordarli, vero? Non posso scrivere post chilometrici ogni volta....
;)
Ciao
Federico
Hitman04
21-11-2007, 13:58
piccolo particolare:
. il conflitto di interessi di Berlusconi gli permette di farsi pubblicità e stop
io direi che la pubblicità gli permette di andare al governo
. quello dei banchieri di sinistra, cooperative, fondo quercia, privatizzazioni agli amichetti etc etc coinvolgono tutti i cittadini e le loro tasche
vero, verissimo, ma al pari degli stessi intrallazzi fatti dall'altra parte.
La gente losca sta da tutte le parti: a me sinceramente fa schifo l'aver votato a sinistra, quando poi vedo mastella e diessini con le loro magagne; la differenza sta nell'ammettere che ciò in cui si crede non sia tutto rose e fiori e vi sia del marcio.
Stento ancora a trovare un elettore di forza italia schifato dall'ex premier e dalle manovre nell'ombra fatte da quella parte politica.
Personalmente non voterò più i DS( o PD che dir si voglia);chissà gli ammiratori di Silvio che diranno.
Tutto qui.
Stento ancora a trovare un elettore di forza italia schifato dall'ex premier e dalle manovre nell'ombra fatte da quella parte politica.
Tutto qui.
guarda come si schifìa un elettore di forza italia...pardòn...del pdddllldpdpld:
:ave:
trallallero
21-11-2007, 14:01
perchè, prendere per il culo i cittadini con martellamenti ad hoc dicendo di fare chissà cosa e poi farsi i cazzi propri non fa male anche alle tasche dei cittadini?
quindi va bene: a sinistra inciuciati con la finanza e con i palazzinari, a destra inciuciati con la mafia, con la massoneria, col vaticano. e con a disposizione prima 6 ora 5 reti televisive che martellano ogni giorno con propaganda populista.
aprite gli occhi tutti. come hanno fatto molti, con umiltà, a sinistra.
:sbonk:
comunque il vaticano è un altro conflitto di interessi ambidestro ;)
E "droga" la democrazia nel nostro paese.
Ripeto:
Guarda caso, è sempre bene ricordarlo, non esistono molti altri paesi dove un tycoon della comunicazione possa scendere in politica direttamente appoggiato dai suoi media.
Sarà forse un caso?
Vero, così come gli omologhi di dx. Non penso ci sia bisogno di ricordarli, vero? Non posso scrivere post chilometrici ogni volta....
;)
No no, nessuno te lo chiede. Anche perchè li scrivi chilometrici solo se si tratta di accusare la destra o difendere la sinistra ;)
:sbonk:
comunque il vaticano è un altro conflitto di interessi ambidestro ;)
:nonsifa: il comunista per definizione è ateo. quelli che inciuciano con i preti sono pseudocomunisti ex democristiani nostalgici. dei rafanielli insomma: rosso fuori, bianco dentro. il cilicio lo mette la binetti che non credo sia proprio di RC :asd:
No no, nessuno te lo chiede. Anche perchè li scrivi chilometrici solo se si tratta di accusare la destra o difendere la sinistra ;)
:rolleyes:
La verità è che raramente i ragionamenti possono essere racchiusi in uno slogan. Per questo che i miei post possono diventare lunghi...a differenza di quelli di altri.
Inoltre è un dato di fatto che in tutta la mia carriera forumistica avrò aperto si e no 5 discussioni, a differenza di chi, spesso senza niente da dire, ne apre in continuazione solo per fare propaganda.
;)
Ciao
Federico
trallallero
21-11-2007, 14:08
io direi che la pubblicità gli permette di andare al governo
bene ... anzi, male. Insomma bene o male io non credo a tutta sta caciara sui 5 anni di governo B che ha mandato in ginocchio l'Italia perchè se è in ginocchio lo è ancora (il TG lo vedo anche da quì ;)) ed insisto che non può essere un governo a rovinare l'Italia. Non un governo italiano, debole com'è.
vero, verissimo, ma al pari degli stessi intrallazzi fatti dall'altra parte.
sicuramente, ma quelli di una certa parte sono ormai così radicati che vengono fatti passare come normali
La gente losca sta da tutte le parti: a me sinceramente fa schifo l'aver votato a sinistra, quando poi vedo mastella e diessini con le loro magagne; la differenza sta nell'ammettere che ciò in cui si crede non sia tutto rose e fiori e vi sia del marcio.
Stento ancora a trovare un elettore di forza italia schifato dall'ex premier e dalle manovre nell'ombra fatte da quella parte politica.
Personalmente non voterò più i DS( o PD che dir si voglia);chissà gli ammiratori di Silvio che diranno.
anche a me fa schifo che qualcuno abbia votato a sinistra :D
scherzi a parte, io non voto più, ma mi da un fastidio vedere sempre tutta sta cacca buttata su mister B. Basta :help:
Tutto qui.
trallallero
21-11-2007, 14:11
:nonsifa: il comunista per definizione è ateo.
ecco, solo in Italia invece è cattolico ... cattocomunismo .... mi fa girare la testa :nono:
quelli che inciuciano con i preti sono pseudocomunisti ex democristiani nostalgici. dei rafanielli insomma: rosso fuori, bianco dentro. il cilicio lo mette la binetti che non credo sia proprio di RC :asd:
:asd:
scherzi a parte, io non voto più, ma mi da un fastidio vedere sempre tutta sta cacca buttata su mister B. Basta :help:
Tutto qui.
ma la cacca mister B. se l'è guadagnata col sudore della fronte. se la cultura italiana era già vacillante, berlusconi le ha dato il colpo di grazia con la pochezza della sua propaganda.
ma soltanto io me la ricordo la gestione scandalosa della scorsa legislatura? 5 anni a pieni poteri e non è riuscito a migliorare nulla, a parte i suoi processi e quelli di tantissimi suoi amichetti. e per minare alla base (v. legge elettorale) la democrazia di questo paese.
se si deve parlar male della sinistra va bene, ma difendere berlusconi è veramente una cosa che non sta nè in cielo nè in terra.
ALBIZZIE
21-11-2007, 14:16
piccolo particolare:
. il conflitto di interessi di Berlusconi gli permette di farsi pubblicità e stop
stop??? come stop?
hai saltato il meglio, cioè tutti i passaggi successivi.
non è che sia stato presidente ANCHE di una fabbrica si sapone avendo gli spot gratis. :mbe:
trallallero
21-11-2007, 14:24
stop??? come stop?
hai saltato il meglio, cioè tutti i passaggi successivi.
non è che sia stato presidente ANCHE di una fabbrica si sapone che aveva gli spot gratis. :mbe:
mi fa più schifo la pubblicità della Ipercoop affianco a "vota Bertinotti" :D
ma la cacca mister B. se l'è guadagnata col sudore della fronte. se la cultura italiana era già vacillante, berlusconi le ha dato il colpo di grazia con la pochezza della sua propaganda.
ma soltanto io me la ricordo la gestione scandalosa della scorsa legislatura? 5 anni a pieni poteri e non è riuscito a migliorare nulla, a parte i suoi processi e quelli di tantissimi suoi amichetti. e per minare alla base (v. legge elettorale) la democrazia di questo paese.
se si deve parlar male della sinistra va bene, ma difendere berlusconi è veramente una cosa che non sta nè in cielo nè in terra.
che abbiano fatto cose a proprio favore è vero, come tutti i governi dall'anno 0, ma oltre a quello hanno fatto anche parecchie riforme che, buone o non buone, sono comunque riforme. Un tentativo di migliorare c'è stato.
L'immobilismo della sinistra e dei governi precedenti è noto ;)
...
ma soltanto io me la ricordo la gestione scandalosa della scorsa legislatura? 5 anni a pieni poteri e non è riuscito a migliorare nulla, a parte i suoi processi e quelli di tantissimi suoi amichetti. e per minare alla base (v. legge elettorale) la democrazia di questo paese.
se si deve parlar male della sinistra va bene, ma difendere berlusconi è veramente una cosa che non sta nè in cielo nè in terra.
E' incredibile doverlo sempre ricordare, a fronte di chi minimizza le leggi "ad personam", la continua delegittimazione della magistratura, l'occupazione televisiva, la pessima gestione dei conti pubblici....
:rolleyes:
Ah, già, ha fatto anche la legge sul fumo e la patente a punti...in 5 anni di governo con ampia maggioranza.
Ciao
Federico
fracarro
21-11-2007, 14:35
Da Repubblica: (http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2699042.html?ref=hpsbdx3)
RAI-MEDIASET: PAOLO BRUTTI, COSA FARE DI VESPA?
"Che Cattaneo, Del Noce, Mimun e Rossella e molti altri ancora attivi in Rai fossero al soldo di Mediaset e di Berlusconi, non mi pare una grossa novita'. Lo sapevamo". Lo dice il sen. Paolo Brutti (SD), membro della Commissione di Vigilanza. "Col Governo Berlusconi Rai e Mediaset non erano un duopolio ma un monopolio controllato da Mediaset. Le intercettazioni pubblicate oggi, pero', trasformano il sospetto politico in una concretissima realta', che apre nuovi scenari soprattutto per quel che riguarda il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, i cui ufficiali di collegamento sono sempre in posti di comando alla Rai. Mi domando, tra l'altro, cosa si debba fare quando le intercettazioni tirano in ballo Bruno Vespa che ancora oggi occupa un posto centrale nel servizio d'informazione politica della Rai. Voglio essere piu' chiaro: essere al servizio della politica del Cavaliere non e' un delitto. E' solo contrario al pluralismo e - sottolinea il parlamentare - all'indipendenza del servizio pubblico della Rai. Mi chiedo anche cosa facesse, a quel tempo, il Cda Rai e il suo presidente. E chiederei al Governo di avviare una richiesta di danni nei confronti del direttore generale Cattaneo. Penso che l'unica cosa da fare per il Parlamento sia quella di accelerare l'approvazione della legge di sistema della televisione e della riforma della Rai.
Ma LOL, bastava leggere il libro di Travaglio dell'anno scorso ("La scomparsa dei fatti"), per sapere il "servizio" pubblico che Vespa (sottoposto del cavaliere) offriva agli italiani.
Questi adesso se ne rendono conto? Ma a chi lo vogliono far credere. Adesso devono solo fare un po di caciara per far finta di fare qualcosa visto lo "scandaletto" provocato da queste intercettazioni.
che abbiano fatto cose a proprio favore è vero, come tutti i governi dall'anno 0, ma oltre a quello hanno fatto anche parecchie riforme che, buone o non buone, sono comunque riforme. Un tentativo di migliorare c'è stato.
L'immobilismo della sinistra e dei governi precedenti è noto ;)
riforme? quali riforme? scendere a patti con la mafia? la bossi-fini, che aumenta il livello di immigrati clandestini? o la fini-giovanardi che uccide più dell'eroina? la legge elettorale? o quella catastrofe di modifica al titolo V che per fortuna è stata bocciata al referendum? o la legge urbani? o tutta la sfilza di leggi fatte in ambito di giustizia che hanno semplicemente aumentato l'impunità rendendo inutile il lavoro già poco qualificante dei magistrati? o in materia ambientale?
che ha fatto contro le mafie, dati i suoi immensi poteri parlamentari della scorsa legislatura? e poi un governo di destra non dovrebbe essere liberal-capitalista? dove sono le liberalizzazioni? dov'è il libero mercato?
ha fatto tante di quelle riforme che ogni volta che la gabanelli parla di leggi fatte dal governo precedente mi vengono una quindicina di tic.
il punto è che con le falsità che ogni giorno escono dai tg servi anestetizzano i cervelli delle persone, relegando a spazi ristretti come può essere report la comunicazione di notizie vere.
quelli di adesso si stanno comportando male? d'accordo, li contrasto con tutte le mie forze, come si è trattato per l'indulto o per quel provvedimento che minacciava di trasformare i blog in prodotti editoriali, o per altre cose.
non li difendo, anzi li contrasto.
ma non mi si venga a dire che basta fare delle non meglio precisate riforme per dire di aver governato bene.
zanardi84
21-11-2007, 14:45
chissà come mai nn sono riusciti a fare nessuna legge sul conflitto di interessi da quasi 2 anni a questa parte!!
aprite gli occhi comunisti....aprite gli occhi :D
Tecnicamente perchè questo governo con la maggioranza che ha non può fqar passare le leggi a "colpi di maggioranza"
Praticamente perchè tutti, dal Mortadella, all'ultimo del suo gruppo, al Nano malefico all'ultimo del suo gruppo hanno mani in pasta dappertutto. Chiedere loro di occuparsi onestamente solo di politica sarebbe come chiedere a un talebano di convertirsi ad altre religioni.
E vai, l'italietta va a rotoli e, o va tutto bene o è colpa del precedente governo.
Che bello!
riforme? quali riforme? scendere a patti con la mafia? la bossi-fini, che aumenta il livello di immigrati clandestini? o la fini-giovanardi che uccide più dell'eroina? la legge elettorale? o quella catastrofe di modifica al titolo V che per fortuna è stata bocciata al referendum? o la legge urbani? o tutta la sfilza di leggi fatte in ambito di giustizia che hanno semplicemente aumentato l'impunità rendendo inutile il lavoro già poco qualificante dei magistrati? o in materia ambientale?
che ha fatto contro le mafie, dati i suoi immensi poteri parlamentari della scorsa legislatura? e poi un governo di destra non dovrebbe essere liberal-capitalista? dove sono le liberalizzazioni? dov'è il libero mercato?
ha fatto tante di quelle riforme che ogni volta che la gabanelli parla di leggi fatte dal governo precedente mi vengono una quindicina di tic.
il punto è che con le falsità che ogni giorno escono dai tg servi anestetizzano i cervelli delle persone, relegando a spazi ristretti come può essere report la comunicazione di notizie vere.
Senza dimenticare la pessima gestione dei conti pubblici
:(
quelli di adesso si stanno comportando male? d'accordo, li contrasto con tutte le mie forze, come si è trattato per l'indulto o per quel provvedimento che minacciava di trasformare i blog in prodotti editoriali, o per altre cose.
non li difendo, anzi li contrasto.
E' molto più semplice trovare un elettore di csx critico nei confronti del presente governo piuttosto che uno di cdx che si azzardi a criticare realmente la passata stagione politica.
Ancora adesso anche su questo forum, non al bar sport, li senti declamare dei magnifici e mai precisati successi conseguiti nella precedente legislatura.
Caso strano non arriva mai il momento di precisarli.
:boh:
ma non mi si venga a dire che basta fare delle non meglio precisate riforme per dire di aver governato bene.
Te le ho elencate io poco sopra: la legge sul fumo e quella sulla patente a punti. Non ti bastano per 5 anni di buon governo?
:O
Ciao
Federico
trallallero
21-11-2007, 15:02
ma non mi si venga a dire che basta fare delle non meglio precisate riforme per dire di aver governato bene.
infatti ho scritto "riforme buone o non buone", sono comunque riforme, ci hanno provato.
Della riforma sulle cooperative non ne parla mai nessuno ?
E vai, l'italietta va a rotoli e, o va tutto bene o è colpa del precedente governo.
ecco, appunto
infatti ho scritto "riforme buone o non buone", sono comunque riforme, ci hanno provato.
Della riforma sulle cooperative non ne parla mai nessuno ?
:mbe:
ma che è il gioco del lotto? c'ha provato?
lui si è presentato come il grande imprenditore che avrebbe salvato l'italia dal tracollo. per spararla così grossa qualcosa in mente l'avrebbe dovuta avere, ma in realtà l'unica cosa che era certo di avere erano i voti. chissà come mai.
ripeto, questi di sinistra hanno anche loro i loro problemi, e anche da risolvere, ma berlusconi più che avere problemi E' un problema. quantomeno perchè tiene insieme questo csx indecente. che i destri non vogliono. quindi, faccia il favore e tolga il disturbo. portandosi appresso anche i vari palermitani che lo circondano.
trallallero
21-11-2007, 15:24
:mbe:
ma che è il gioco del lotto? c'ha provato?
lui si è presentato come il grande imprenditore che avrebbe salvato l'italia dal tracollo. per spararla così grossa qualcosa in mente l'avrebbe dovuta avere, ma in realtà l'unica cosa che era certo di avere erano i voti. chissà come mai.
ripeto, questi di sinistra hanno anche loro i loro problemi, e anche da risolvere, ma berlusconi più che avere problemi E' un problema. quantomeno perchè tiene insieme questo csx indecente. che i destri non vogliono. quindi, faccia il favore e tolga il disturbo. portandosi appresso anche i vari palermitani che lo circondano.
Troppo facile criticare chi fa qualcosa, soprattutto se chi critica lo fa seduto su un sofà. Qualcosa, piaccia o non piaccia, è stato fatto:
Riforma della seconda parte della Costituzione
Legge Obiettivo per le Grandi Opere
Riforma della Pubblica Amministrazione
Codice dell'Amministrazione Digitale
Riforma della disciplina del lavoro (legge Biagi)
Riforma del Fisco: no tax area, riduzione aliquote, abolizione della tassa di successione e donazione
Riforma delle Pensioni e aumento delle pensioni sociali
Riforma della Scuola
Riforma della Docenza Universitaria
Riforma degli Enti di Ricerca
Abolizione del Servizio militare obbligatorio (dopo 143 anni)
Fondo unico per il Sud
Riforma degli incentivi
Riforma della disciplina sull'Immigrazione
Riforma del Diritto fallimentare
Prevenzione dei reati: poliziotto di quartiere, antiterrorismo e lotta alla criminalità
Per l'impresa: legge per le grandi imprese in crisi, lotta alla contraffazione, sostegno del made in Italy, semplificazione norme e procedure, riduzione del costo del lavoro e delle imposte sul reddito delle società
Legge sull'impresa sociale e defiscalizzazione donazioni per il no profit
Riforma del Diritto societario
Riforma del mercato dell'energia
Nuova legge elettorale e voto degli italiani all'estero
Riforma per la modernizzazione dell'agricoltura e della pesca
Riforma della Protezione civile
Riforma dell'Ordinamento giudiziario
Nuova legge per la tutela del risparmio e sulla Banca d'Italia
Disciplina del conflitto d'interessi
Riforma del sistema radiotelevisivo
Riforma del processo civile
Codice della nautica da diporto
Codice della navigazione aerea
Codice per la tutela dei beni culturali
Codice del consumatore
Codice della strada e patente a punti
Codice della proprietà industriale
Codice delle assicurazioni
Codice dell'ambiente
Codice degli appalti
Codice per la protezione dei dati personali
Potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale
Realizzazione e finanziamento di un Piano Sanitario Nazionale che per la prima volta prevede azioni ben strutturate su tutte le regioni:
Tessera sanitaria.
Tutela dei non fumatori nei locali pubblici.
Bonus da 1.000 euro per i nuovi nati.
Sostegno alla famiglia: raddoppio delle deduzioni per i figli, la deduzione per badanti, la detrazione spese per asili nido.
Affidamento congiunto dei figli per le coppie separate.
Cinque per mille per la ricerca.
Legge sulla droga.
Legge sulla legittima difesa.
Legge sulla inappellabilità delle sentenze di assoluzione.
Banca del Sud.
Borsa elettrica.
Borsa nazionale continua del lavoro per facilitare l'incontro tra le offerte e le domande.
Fondo per mutui prima casa per i lavoratori a termine.
Legge sulla procreazione medicalmente assistita.
Piano per la Casa.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=222185
<<
[...]
Far sembrare che ci siano intese e accordi tra i dirigenti delle due aziende basandosi sui contenuti delle intercettazioni mi sembra una cosa ridicola
[...]
>>
Anche le intercettazioni di Moggi erano ridicole, si si :D
<<
[...]
Quando ci sono notizie come la morte del Papa o le elezioni amministrative - ha detto ancora Nieri - è normale che ci sia una consultazione.
[...]
>>
E quando si parla di strategie comuni sulla politica? (a favore dei soliti comunisti, immagino :D )
<<
[...]
Dalle telefonate di dirigenti emergerebbero strategie concordate sui palinsesti, sulla cronaca, sulla politica
[...]>>
Cosa dite, che l'editto bulgaro faccia parte delle strategie concordate? :D
Troppo facile criticare chi fa qualcosa, soprattutto se chi critica lo fa seduto su un sofà. Qualcosa, piaccia o non piaccia, è stato fatto:
non ti rendi conto che mi dai ragione elencando tutte quelle cose? se solo le avessi valutate una per una...il punto non è il numero di leggi fatte, ma la qualità e il miglioramento che danno alla vita dei cittadini. queste leggi hanno migliorato la vita di potentati vari, dalle banche, alla mafia, alla chiesa, alle imprese..soprattutto ai più ricchi.
poi, per seguire il tuo ragionamento: diamo 5 anni a prodi e vediamo chi ce l'ha più lunga la lista? sicuramente quella postata da te è più dura, anzi DUUUURAAAA!!! :asd:
non ti rendi conto che mi dai ragione elencando tutte quelle cose?
E' l'elenco che si trova nel sito ufficiale dell'ex partito-azienda in cerca di nuovo nome.
Dove vengono indistintamente elencati provvedimenti realmente validi e utili* con emerite porcate, leggi "ad personam" e provvedimenti di secondo piano (tanto per fare numero).
se solo le avessi valutate una per una...il punto non è il numero di leggi fatte, ma la qualità e il miglioramento che danno alla vita dei cittadini. queste leggi hanno migliorato la vita di potentati vari, dalle banche, alla mafia, alla chiesa, alle imprese..soprattutto ai più ricchi.
E a se medesimo:
Riforma del sistema radiotelevisivo
La legge del prestanome Gasparri!!!! C'è senz'altro da vantarsene.
E infatti, senza pudore, scrivono:
Fissati dei limiti affinché nessuno abbia una posizione dominante nel mondo della telecomunicazione.
:sofico:
Riforma della seconda parte della Costituzione
Non mi pare che sia mai divenuta operativa la riforma dei sedicenti saggi riuniti nella Baita di Lorenzago, o mi sto confondendo?
Legge Obiettivo per le Grandi Opere
La grandiosa Legge 443/2001, approvata ma non finanziata adeguatamente, tanto che già nel 2005 la Corte dei Conti, analizzando lo stato del programma, arrivò ad avanzare critiche sull'insufficienza delle risorse, sull'eccessiva ampiezza del piano, sulla mancanza di priorità precise, sul rischio di aumento di costi, sul monitoraggio poco puntuale dei progetti e sulla scarsa definizione della figura del "general contractor".
Testualmente:
"La decisione, pur comprensibile, di inserire nel programma una serie di obiettivi prestigiosi, ma sproporzionati rispetto alla penuria dei finanziamenti complessivamente disponibili, ha condizionato l'attendibilità delle istruttorie alla base del programma, in termini di congruenza tra mezzi fruibili e scopi da raggiungere"
Riforma della Scuola
La riforma Moratti, le 3i: da vantarsene!
:muro:
Abolizione del Servizio militare obbligatorio (dopo 143 anni)
Semplicemente anticipato di qualche anno dopo che la decisione era già stata presa da altri.
Disciplina sul conflitto di interessi
Questa è efficace :D
Codice per la protezione dei dati personali
La 196/2003, che come effetto reale ha la compilazione di 4 paginette da intitolare "Documento Programmatico sulla Sicurezza".
Nuova legge per la tutela del risparmio
Su cui viene nominata la riforma del falso in bilancio....
E ho detto tutto.
Nuova legge elettorale e voto degli italiani all'estero
Neppure l'estensore (Calderoli) se ne vanta più.
Ma loro imperterriti declamano ancora:
Approvata la nuova legge elettorale su base proporzionale..... La stabilità e la governabilità saranno assicurate dal premio di maggioranza...
Non infieriamo poi sui risultati del poliziotto di quartiere e della legge Bossi-Fini.
----------------------
Ma chissà come mai non ricordano più correttamente gli effetti concreti di alcuni provvedimenti?
Da Wikipedia:
Tra le tante, è stato rilevato come le seguenti abbiano ridotto le pendenze giudiziarie o abbiano in qualche modo conflitto con gli interessi del presidente del Consiglio:
la depenalizzazione del falso in bilancio (legge n. 61/2002)
la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001)
l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica ("Lodo Schifani", 140/2003)
la "legge Cirami" sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002)
la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi) ("Legge ex-Cirielli", 251/2005)
l'estensione del condono edilizio alle zone protette (legge delega 308/2004) (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi)
il ricorso del governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi)
la modifica del Piano di assetto idrogeologico (PAI) dell'Autorità di bacino del fiume Po che permette la permanenza de "la Cascinazza" (estensione di oltre 500.000 metri quadrati) di proprietà della IEI di Paolo Berlusconi (PAI del 2001)
l'introduzione dell'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento (DL n. 3600)
la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni (Legge 112/2004)
la norma transitoria della Legge 90/2004 che consentì a Gabriele Albertini, sindaco di Milano non più rieleggibile, di essere candidato alle elezioni europee senza dover dare le dimissioni da sindaco.
--------------------
E chissà come mai non ricordano anche i famosi condoni, come ci ricorda sovente l'utente dantes76
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16469877&postcount=11
Ciao
Federico
* sicuramente fra questi: la legge sul fumo, quella della patente a punti, parte della cosidetta digitalizzazione della P.A., l'aumento delle pensioni sociali, parte della riforma sulla disciplina del lavoro
trallallero
21-11-2007, 16:21
non ti rendi conto che mi dai ragione elencando tutte quelle cose? se solo le avessi valutate una per una...il punto non è il numero di leggi fatte, ma la qualità e il miglioramento che danno alla vita dei cittadini. queste leggi hanno migliorato la vita di potentati vari, dalle banche, alla mafia, alla chiesa, alle imprese..soprattutto ai più ricchi.
poi, per seguire il tuo ragionamento: diamo 5 anni a prodi e vediamo chi ce l'ha più lunga la lista? sicuramente quella postata da te è più dura, anzi DUUUURAAAA!!! :asd:
va beeeene:
il sottoscritto, trallallero, dichiara con la presente di accettare il postulato che definisce il governo Berlusconi come demolitore dell'Italia.
In fede:
trallallero
:O
fracarro
21-11-2007, 16:31
va beeeene:
il sottoscritto, trallallero, dichiara con la presente di accettare il postulato che definisce il governo Berlusconi come demolitore dell'Italia.
In fede:
trallallero
:O
Ottimo ne è stato salvato un altro. :asd:
ALBIZZIE
21-11-2007, 16:31
Troppo facile criticare chi fa qualcosa, soprattutto se chi critica lo fa seduto su un sofà.
Qualcosa, piaccia o non piaccia, è stato fatto:
carino l'elenco.
mi sembra quello che danno le case automobilistiche per illustrare l'immensa ricchezza delle versioni economiche delle loro auto
- orologio analogico
- sedili reclinabili
- predisposizione autoradio
- ruotino di scorta
- sedili rivestiti in tessuto
- ...
- ...
- ...
- ...
- ...
- ...
- ...
- ...
- luce di cortesia
a prima vista sembra che sia tutto di serie, poi scorrendo le voci ti accorgi che praticamente non è altro che un inutile elenco per riempire una colonna del loro depliant pubblicitario. :D
Spesso sono i più fedeli fans dell'ex premier a sostenere che di principio il loro mito è magnifico e dunque per definizione non può aver commesso errori.
Quando si elencano puntualmente alcuni provvedimenti indifendibili, ecco che si svicola.
:D
Ciao
Federico
va beeeene:
il sottoscritto, trallallero, dichiara con la presente di accettare il postulato che definisce il governo Berlusconi come demolitore dell'Italia.
In fede:
trallallero
:O
Se ti piace tanto Berlusconi, perchè non lo proponi come nuovo cancelliere tedesco? Già mi immagino gli sputi che i tedeschi ti manderebbero da tutti i land. Troppo comodo andarsene in Germania, e poi venire qui sul forum a difendere Berlusconi, tanto siamo noi che siamo rimasti qua che dovremmo sopportarlo per altri 5 anni.
va beeeene:
il sottoscritto, trallallero, dichiara con la presente di accettare il postulato che definisce il governo Berlusconi come demolitore dell'Italia.
In fede:
trallallero
:O
:asd:
comunque l'italia stava già molto male sicuramente. però con quel potere parlamentare e con l'esperienza di tanti anni di gavetta per "farsi da solo", vedere quei risultati lascia pensare più a una malafede che a una incapacità.
FabioGreggio
21-11-2007, 16:37
piccolo particolare:
. il conflitto di interessi di Berlusconi gli permette di farsi pubblicità e stop
. quello dei banchieri di sinistra, cooperative, fondo quercia, privatizzazioni agli amichetti etc etc coinvolgono tutti i cittadini e le loro tasche
Dimentichi:
Mediolanum nelle poste italiane
Il digitale della ditta del fratello con incentivi di 99 euro statali a decoder
Software del digitale della ditta di Berlusconi
Riguardo alle cooperative devi postarmi una sentenza definitiva, almeno una, sennò resta un titolo di Libero, una favola metropolitana.
Infine sulle banche non esiste una sola sentenza, ma solo inchieste che non hanno ancora prodotto rilievi penali, ma solo titoli cubitali sul Giornale.
Riguardo alle Cooperative, funzionano bene. Soprattutto quelle interinali che non sono rosse, anzi...
L'altro giorno volevo fare la tessera al supermercato Coop.
Dice che a differenza degli altri supermercati non è gratis, costa 25 euro.
La legge è stata fatta dal cdx.
Per la Standa, di Berlusconi, è rimasta gratisse.
Infine sui lasciti.
Unico paese occidentale ad averli detassati con un danno di entrate allo Stato incalcolabile.
Non è quindi vero che il confilitto di interessi della nana pelata non tocchi le nostre tasche.
Non è vero che quello della sx tocca le nostre tasche.
La prox domanda? :read:
fg
Ottimo ne è stato salvato un altro. :asd:
:asd:
DonaldDuck
21-11-2007, 16:43
Ottimo ne è stato salvato un altro. :asd:
Con la sottile differenza che trallalero non è di cdx :O
trallallero
21-11-2007, 16:44
Ottimo ne è stato salvato un altro. :asd:
mi son salvato da solo espatriando :D
a chi mi inserisce tra i fans di Berlusconi:
non sono un nanoboy! semplicemente non ho la benda da pirata sull'occhio destro :O
trallallero
21-11-2007, 16:46
Con la sottile differenza che trallalero non è di cdx :O
e chi te l'ha detto ?
anche perchè, come si fa ad essere di sinistra in Italia ?
anzi ... come si fa ad essere in Italia ? :asd:
mi son salvato da solo espatriando :D
a chi mi inserisce tra i fans di Berlusconi:
non sono un nanoboy! semplicemente non ho la benda da pirata sull'occhio destro :O
premesso che personalmente non ti considero un nanoboy, sicuramente hai fatto la scelta migliore.:D
FabioGreggio
21-11-2007, 16:56
e chi te l'ha detto ?
anche perchè, come si fa ad essere di sinistra in Italia ?
anzi ... come si fa ad essere in Italia ? :asd:
E come si fa a essere di destra in Italia?
Dicci. :Prrr:
fg
trallallero
21-11-2007, 17:05
premesso che personalmente non ti considero un nanoboy, sicuramente hai fatto la scelta migliore.:D
ne sono sempre più convinto anche io :D
E come si fa a essere di destra in Italia?
Dicci. :Prrr:
fg
basta pensare a Prodi, Veltroni, Bertinotti, Fassino ...
come vi vinvidio, che politici che avete :ciapet:
DonaldDuck
21-11-2007, 17:08
va bene anche a sinistra ci sono i conflitti di interesse....lo sappiamo tutti....
ma questi commenti non rendono giustizia alla vostra intelligenza. avete la più pallida idea del livello di inciucio che si evince da quell'articolo?
va bene non essere di parte, ma di fronte a ciò che viene descritto anche un deficiente capirebbe che sono pesanti ingerenze della politica nell'informazione allo scopo di alterare la percezione pubblica dei risultati delle regionali.
capisco che i criminali sono anche a sinistra, ma questo non vuol dire che Berlusconi e tutta la sua cricca siano "esenti da colpe".
Amico carissimo, l'avrò ripetuto qualche decina di volte con AthenaPartenos. Anche perchè con lui eri costretto per sfinimento :D . Io ne ho idea, è che non siamo in molti ad averla ( stà idea). Quello piuttosto che non comprendo è che in alcuni casi, pur avendo stà benedetta idea :D, si tende a soppesare l'influenza delle varie forme di conflitto d'interessi. Benissimo: da un lato c'è una posizione dominante sul sistema televisivo e dall'altra l'apparato bancario ( le superbanche !), le assicurazioni e le cooperative. Cosa è meglio e cosa è peggio? Questo lo dico a tutti: non mi venite a dire che il secondo è meno importante. Volendo si può inchiodare buona parte dell'economia italiana. Eppure il sistema va visto nel suo insieme, interconnesso insomma. Indelebile continua a sostenere, come in altre discussioni, che una maggioranza con margine più consistente non ci avrebbe pensato due volte a far la riforma. Un piffero! Sono anni che se ne parla, si minaccia, si presenta in parlamento ma non va mai all'ordine del giorno. In questo caso il bue non può dire cornuto all'asino. Ma manco per scherzo, e se qualcuno ci prova dall'altra parte c'è qualcuno che si incazza: a te si e a me no? E la cosa rimane lì a stagnare. Cari colleghi di forum: la Forleo se la sono pappata con le patatine. E ringraziamo Dio che qualche volta trapela qualche intercettazione telefonica. Se da una parte Berlusconi qualche volta se l'è cavata con le prescrizioni ( o con la ex-Cirielli ad esempio, anche se secondo me ha contato molto relativamente) dall'altra qualcuno si è tratto d'impaccio agendo direttamente alla fonte. Auff , mi avete fatto consumare la tastiera :D
DonaldDuck
21-11-2007, 17:09
e chi te l'ha detto ?
anche perchè, come si fa ad essere di sinistra in Italia ?
anzi ... come si fa ad essere in Italia ? :asd:
Per la prima mi sono buttato ad indovinare :D , per l'ultima mi butto direttamente dalla finestra :help:
Amico carissimo, l'avrò ripetuto qualche decina di volte con AthenaPartenos. Anche perchè con lui eri costretto per sfinimento :D . Io ne ho idea, è che non siamo in molti ad averla ( stà idea). Quello piuttosto che non comprendo è che in alcuni casi, pur avendo stà benedetta idea :D, si tende a soppesare l'influenza delle varie forme di conflitto d'interessi. Benissimo: da un lato c'è una posizione dominante sul sistema televisivo e dall'altra l'apparato bancario ( le superbanche !), le assicurazioni e le cooperative. Cosa è meglio e cosa è peggio? Questo lo dico a tutti: non mi venite a dire che il secondo è meno importante. Volendo si può inchiodare buona parte dell'economia italiana. Eppure il sistema va visto nel suo insieme, interconnesso insomma. Indelebile continua a sostenere, come in altre discussioni, che una maggioranza con margine più consistente non ci avrebbe pensato due volte a far la riforma. Un piffero! Sono anni che se ne parla, si minaccia, si presenta in parlamento ma non va mai all'ordine del giorno. In questo caso il bue non può dire cornuto all'asino. Ma manco per scherzo, e se qualcuno ci prova dall'altra parte c'è qualcuno che si incazza: a te si e a me no? E la cosa rimane lì a stagnare. Cari colleghi di forum: la Forleo se la sono pappata con le patatine. E ringraziamo Dio che qualche volta trapela qualche intercettazione telefonica. Se da una parte Berlusconi qualche volta se l'è cavata con le prescrizioni ( o con la ex-Cirielli ad esempio, anche se secondo me ha contato molto relativamente) dall'altra qualcuno si è tratto d'impaccio agendo direttamente alla fonte. Auff , mi avete fatto consumare la tastiera :D
d'accordo su tutto tranne sulla parte della ex-cirielli.:D
anch'io penso che anche con una maggioranza berlusconiana la legge sul conflitto di interessi non l'avrebbero fatta.:rolleyes:
e sono d'accordo nel porre allo stesso livello il conflitto di interessi di berlusconi con quello di banche, assicurazioni ecc ecc.
una legge che colpisce queste situazioni ne aggiusta tante altre, magari meno note, ma sicuramente altrettanto importanti.
Hitman04
21-11-2007, 17:32
d'accordo su tutto tranne sulla parte della ex-cirielli.:D
anch'io penso che anche con una maggioranza berlusconiana la legge sul conflitto di interessi non l'avrebbero fatta.:rolleyes:
e sono d'accordo nel porre allo stesso livello il conflitto di interessi di berlusconi con quello di banche, assicurazioni ecc ecc.
una legge che colpisce queste situazioni ne aggiusta tante altre, magari meno note, ma sicuramente altrettanto importanti.
Aoh, ma guarda che le banche e le assicurazioni non stanno tutte a sinistra, basta che ti rinfreschi la memoria con la storia di Bossi e la lega...
L'unica differenza è che Prodi non è proprietario di un impero industriale, che va dalla tv ai cioccolatini...:rolleyes:
trallallero
21-11-2007, 17:37
Per la prima mi sono buttato ad indovinare :D , per l'ultima mi butto direttamente dalla finestra :help:
quoto questo perchè l'altro (che condivido in toto) è troppo lungo :D
Preciso che sarei di destra se con destra NON si intende fascismo ma liberismo controllato.
Io non sto difendendo Berlusconi, che non vedrà mai più il mio voto, ma stavo solo cercando, come fatto altre volte anche da altri utenti, di far vedere che lui è solo il risultato di un sistema chiuso, vittima delle grosse istituzioni, lobby, societá. E i grossi della politica han tutti le mani in pasta.
Quelli che provano ad urlare sono quelli che non contano un cazzo, vedi Di Pietro, ma son certo che se dovessero cominciare a prendere qualche voto in più magicamente verrebbero, o fatti fuori, o in possesso di qualche pasta dove ficcare le mani in cambio di un adeguamento al sistema.
Purtroppo l'unica soluzione è il colpo di stato :boh:
DonaldDuck
21-11-2007, 17:51
Aoh, ma guarda che le banche e le assicurazioni non stanno tutte a sinistra, basta che ti rinfreschi la memoria con la storia di Bossi e la lega...
L'unica differenza è che Prodi non è proprietario di un impero industriale, che va dalla tv ai cioccolatini...:rolleyes:
Fassino ti ricorda nulla nulla? Le "benedizioni" di Prodi alle fusioni delle superbanche? Dai, cerchiamo di essere obiettivi altrimenti la discussione non ha più senso.
Aoh, ma guarda che le banche e le assicurazioni non stanno tutte a sinistra, basta che ti rinfreschi la memoria con la storia di Bossi e la lega...
L'unica differenza è che Prodi non è proprietario di un impero industriale, che va dalla tv ai cioccolatini...:rolleyes:
Ma infatti con sta storia delle coop e delle banche "rosse" l'hanno fatto a peperini. La pagliuzza per nascondere i TRAVONI.... :rolleyes:
LuVi
Dove sarebbe la novità?Si sa da quel di che il grande inciucio avvolge sx e dx con in testa Silvio.
Se veramente veltroni fosse schifato,avrebbe gia proposto la legge sul conflitto...invece,come disse violante,al cavaliere sn state date garanzie precise: le sue reti nn verranno toccate.
Continuamo con queste scoperte dell'acqua calde,quando gia prima altri giornalisti come travalgio,gomez e beha,avevano parlato di come vi sia questo accordo tra rai e mediaset.
La soluzione sarebbe la legge sul conflitto,ma quella fa più comodo a sx che a dx,con quel problema,tutte le altre schifezze combinate dai compari della sinistra sn oscurati e passabili,tanto in confronto al cavaliere,sn sempre inizie....
Crociato111
21-11-2007, 19:21
Beh è noto che sia tutto in mano sua, per completare il puzzle gli manca l' Inter.
scorpionkkk
21-11-2007, 19:31
Fassino ti ricorda nulla nulla? Le "benedizioni" di Prodi alle fusioni delle superbanche? Dai, cerchiamo di essere obiettivi altrimenti la discussione non ha più senso.
Ma infatti è questo il punto, l'obiettività dei cittadini che continuano (continuiamo) a scannarsi (scannarci) su chi è peggio tra il cdx e il csx, e ,mentre litigano, il terzo letteralmente gode.
Non è più questione di chi ha governato male o bene o di chi ha il conflitto di interessi o meno. La corruzione e l'inganno oramai sono la regola e sarebbe decisivo che i cittadini tutti si scagliassero contro il sistema più che contro i singoli partiti che se ne avvalgono.
Ha ragione trallalero quando trascende dall'odiato Berlusconi che più che ssere sdoganato e salvato deve essere visto come la tessera di un puzzle più grande che si chiama italia e che deve essere ripulito e rifondato.
Aoh, ma guarda che le banche e le assicurazioni non stanno tutte a sinistra, basta che ti rinfreschi la memoria con la storia di Bossi e la lega...
L'unica differenza è che Prodi non è proprietario di un impero industriale, che va dalla tv ai cioccolatini...:rolleyes:
ma infatti ho parlato dei tanti conflitti di interesse che ci sono in italia, che comunque rappresentano un problema per tutti. una legge ad hoc non dovrebbe fare distinzioni.
lo so che calderoli era amico di fiorani.
e so anche che berlusconi tra questi è il più pericoloso perchè ha a che fare con il consenso del popolo.
Debora e Benito Benassi, vicedirettore marketing Rai, iniziano a pianificare la strategia mediatica per gestire al meglio le elezioni. Debora "dice che Cattaneo ha chiesto di condividere i loro pareri con quelli di Vespa al quale avrebbero chiesto di non confrontare i voti attuali con quelli delle scorse regionali". Alle 16 ancora Debora per Benito. "Gli dice che Nardello è molto nervoso. Benito ha intuito che il d. g. (Flavio Cattaneo-ndr) vuole che nella rappresentazione dei risultati elettorali si faccia più confusione possibile per camuffare la loro portata". Alle 17 la temperatura sale, come la sensazione che per la Casa delle Libertà le imminenti elezioni si tramuteranno in una sconfitta. ...
Alle 18 e 30 Del Noce telefona alla Bergamini: "Le comunica che Vespa ha parlato con Rossella. Del Noce le riferisce che Vespa accennerà in trasmissione "al Dottore" (ndr, Silvio Berlusconi) ad ogni occasione opportuna"". ...
Poco dopo Debora è al telefono con una donna: "Parlano della variazione dei palinsesti a seguito della morte del Papa. La donna vive a Roma. Parlano del ritorno di immagine negativo della presenza di Berlusconi alla trasmissione televisiva di venerdì 1.4.05".
....Benito a Debora: "Le dice che i dati sulle elezioni sono abbastanza disomogenei e che quindi i suoi dati non sono del tutto attendibili (ore 20.00 circa). Benito dice che l'Udc ha comprato voti in Calabria". Alle 21.29, l'allora notista politico del Tg1 Francesco Pionati, oggi senatore dell'Udc, per Debora Bergamini: "Parlano dei sondaggi elettorali e delle ripercussioni delle elezioni sull'azienda Rai. Pionati si raccomanda a Berlusconi tramite la Bergamini".
La mattina di lunedì 4 aprile il nervosismo è palpabile. Poco dopo le 10 del mattino una certa Linda per Debora: "Linda le passa Niccolò Querci, parlano del lutto nazionale e della programmazione televisiva. Debbi dice che loro fanno la prima serata sul Due (per le elezioni) e quindi gli chiede di mettere una cosa forte in prima serata su Canale 5. Si risentiranno tra un quarto d'ora". Alle 18.51 è il direttore generale a scendere direttamente in campo. Tenta la mossa della vita, negare l'innegabile: "Cattaneo per Bergamini dice di aver parlato con Bonaiuti che era con Piersilvio, ma lui sta tenendo duro anche con gli altri dicendo che non è il caso di mandare in onda i dati. Cattaneo dice che sta rompendo i coglioni Follini, ma prima o poi dovranno dare i dati. Cattaneo dice che terranno più duro possibile".
Alle 19.30, arriva la telefonata direttamente da Arcore. È "Berlusconi per Bergamini". Cosa si dicono resta un mistero, perché il brogliaccio non può riportare le parole di un deputato, quale è appunto Berlusconi. Ma sull'altro fronte Cattaneo non demorde: "Dice che deve essere Nexus a dire che non ha i dati nazionali, non la Rai. Bergamini conferma che non li produrrà Nexus. Bergamini dice che alle dieci e trenta poi il Tg3 potrà dare i dati che vuole. Cattaneo dice che anche Vespa fa la serata elettorale e la Bergamini sostiene che "tanto Vespa è Vespa"".
Alle 20.38 la linea Cattaneo sembra incredibilmente prevalere. Benito per Bergamini: "Parlano dei dati elettorali che sono dannosi per uno schieramento e quindi è meglio non darli a Vespa". Alle 22.39 viene sancita la Caporetto. Una nota dell'Ansa ufficializza i dati: "Regionali: Unione verso l'11 a 2. Prodi: l'Italia ci chiede di governare. Follini: una sconfitta su cui riflettere".
Il mattino successivo lo smarrimento all'interno dei vertici di viale Mazzini prosegue mestamente. Questa volta è la direzione del Tg1 per Deborah: "La segretaria gli passa il dottor Mimun Clemente; continuano a parlare della sconfitta di Berlusconi". Alle 10.50 si pensa al rimedio. Un uomo per Debbi: "Dice di aver parlato con Paolo, l'uomo dice che il Cavaliere deve riconquistare il rapporto con il paese senza più vendere fumo. ....
Il 7, intorno alle 11, tale Riccardo contatta Debora per proporre drastiche soluzioni: "Parlano di politica e Riccardo dice che bisogna cambiare il portavoce di Berlusconi e Debbi risponde che è d'accordo, bisogna cambiare il modo di comunicare".
L'8 aprile . Debora dice di andare a pranzo con Comanducci e Del Noce". Intorno a mezzogiorno un uomo contatta la Bergamini. "Parlano del fatto che Berlusconi è stato inquadrato pochissimo dalle telecamere presenti al funerale del Papa. E fanno commenti sul cerimoniale e sui capi di Stato".
ho messo in grassetto le parti piu' vomitevoli..
ora mi chiedo... ma cosa si saranno detti dopo il VDAY??
ma state vedendo il TG1?? la prima notizia è la legge elettorale!!
e al TG5 il prezzo del petrolio!!
fanno skifoooooooooooooo :doh: :nono:
e il servizio del TG1?? neanche un'accenno ad una intercettazione, solo commenti politici, ancora piu' skifoooo
Comunque non c'è da stupirsi.
La strategia Berlusconiana è stata sempre chiara; infiltrare dall'interno la RAI occupando tutto l'occupabile, dalle direzioni di rete (ancora occupate) ai TG, al cda, poi fargli fare concorrenza da sola (ad esempio sovrapponendo i programmi con più ascolti, cosa avvenuta molte volte), epurare comici e giornalisti che oltre a fare moltissimi ascolti facevano sapere alla gente i suoi crimini (e qui due piccioni con una fava), cooperazione continua con gli sgherri alle direzioni di rete e ai tg per ammorbidire le sue sconfitte, esaltare la minima caccola all'interno dell'ex opposizione e della maggioranza di ora, manipolare la realtà, far vincere Mediaset ogni volta che è possibile, distrarre l'attenzione del pubblico quando Previti&co era sotto processo montando bufale mediatiche come la mitrokhin e via dicendo.
Un uso così criminoso dei media pubblici di un paese civile da parte di un ex pres. del consiglio, che ha controllato per più di cinque anni cinque reti nazionali su sei è cosa unica al mondo, non esiste un altro paese "democratico" in cui sarebbe possibile una situazione del genere, e aggiungo in cui berlusconi sarebbe eleggibile ad una qualche carica.
Questa intercettazione è solo un tassello di ciò che è stato un regime basato su un controllo stringente di 5/6 media nazionali, sulla manipolazione attraverso questi della realtà a favore del premier e dell'ex-governo, sul fatto di non far passare nemmeno una critichetta alle porcate giornaliere che produceva il parlamento lavorando per lui, sull'epurazione di ogni voce dissidente; e ancora oggi non molla le tenaglie dalla tv pubblica, con Petroni a cui Silvio deve aver ordinato di barricarsi nel cda, altrimenti Del Noce e forse anche Marano saranno finalmente rimossi.
DonaldDuck
21-11-2007, 20:05
Ma infatti è questo il punto, l'obiettività dei cittadini che continuano (continuiamo) a scannarsi (scannarci) su chi è peggio tra il cdx e il csx, e ,mentre litigano, il terzo letteralmente gode.
Non è più questione di chi ha governato male o bene o di chi ha il conflitto di interessi o meno. La corruzione e l'inganno oramai sono la regola e sarebbe decisivo che i cittadini tutti si scagliassero contro il sistema più che contro i singoli partiti che se ne avvalgono.
Ha ragione trallalero quando trascende dall'odiato Berlusconi che più che ssere sdoganato e salvato deve essere visto come la tessera di un puzzle più grande che si chiama italia e che deve essere ripulito e rifondato.
Esatto. Stavo per esprimere un distinguo ma riflettendoci un attimo ho capito cosa intendevi dire. Trallalero ha ragione, in definitiva non lo sdogano neanch'io. E' solo la ruota di un ingranaggio, come dici tu. Bel problema quello dell'obiettività :D
Notare che per il TG5 è meglio dare il solito servizio terroristico sul caroprezzi e caro-carburanti che queste notizie ;) Quarto servizio.
il TG5 ovviamente ha minimizzato tutto, notiziola da quinta posizione e nessun accenno alle intercettazioni e la solita carrellata di commenti politici. Letto integralmente il messaggio mediaset.
vomit.vomit.vomit.vomit.
indelebile
21-11-2007, 20:41
Secondo voi questa notizia sposta qualche elettore? chi vota FI non voterà più forza Italia? ma va, illusi :muro:
scorpionkkk
21-11-2007, 22:48
Esatto. Stavo per esprimere un distinguo ma riflettendoci un attimo ho capito cosa intendevi dire. Trallalero ha ragione, in definitiva non lo sdogano neanch'io. E' solo la ruota di un ingranaggio, come dici tu. Bel problema quello dell'obiettività :D
Sempre obiettivamente SB è cmq una ruotona dell'ingranaggio non certo una ruotina infinitesimale..ma pur sempre una parte.
Purtoppo alla fine aveva ragione Massimo D'Azeglio nel dire "fatta l'Italia ora bisogna fare gli italiani" che ancora non ci sono, persistono le varie repubbliche regionali.
Detto fra noi..magari stiamo già avanti a tutti di 50 anni mentre gli altri faticano a lasciarsi alle spalle l'identità nazionale e ad immergersi nell'europa noi già ce ne freghiamo del nostro paese e siamo pronti allo sparpagliamento globale :D
Comunque non c'è da stupirsi.
La strategia Berlusconiana è stata sempre chiara; infiltrare dall'interno la RAI occupando tutto l'occupabile, dalle direzioni di rete (ancora occupate) ai TG, al cda, poi fargli fare concorrenza da sola (ad esempio sovrapponendo i programmi con più ascolti, cosa avvenuta molte volte), epurare comici e giornalisti che oltre a fare moltissimi ascolti facevano sapere alla gente i suoi crimini (e qui due piccioni con una fava), cooperazione continua con gli sgherri alle direzioni di rete e ai tg per ammorbidire le sue sconfitte, esaltare la minima caccola all'interno dell'ex opposizione e della maggioranza di ora, manipolare la realtà, far vincere Mediaset ogni volta che è possibile, distrarre l'attenzione del pubblico quando Previti&co era sotto processo montando bufale mediatiche come la mitrokhin e via dicendo.
Un uso così criminoso dei media pubblici di un paese civile da parte di un ex pres. del consiglio, che ha controllato per più di cinque anni cinque reti nazionali su sei è cosa unica al mondo, non esiste un altro paese "democratico" in cui sarebbe possibile una situazione del genere, e aggiungo in cui berlusconi sarebbe eleggibile ad una qualche carica.
Questa intercettazione è solo un tassello di ciò che è stato un regime basato su un controllo stringente di 5/6 media nazionali, sulla manipolazione attraverso questi della realtà a favore del premier e dell'ex-governo, sul fatto di non far passare nemmeno una critichetta alle porcate giornaliere che produceva il parlamento lavorando per lui, sull'epurazione di ogni voce dissidente; e ancora oggi non molla le tenaglie dalla tv pubblica, con Petroni a cui Silvio deve aver ordinato di barricarsi nel cda, altrimenti Del Noce e forse anche Marano saranno finalmente rimossi.
Hai avuto decisamente più voglia di me di scrivere con accuratezza queste notizie,quindi ti quoto :D
trallallero
22-11-2007, 08:57
Secondo voi questa notizia sposta qualche elettore? chi vota FI non voterà più forza Italia? ma va, illusi :muro:
io ho votato FI ben 2 volte, la prima perchè il conflitto di interessi della sinistra mi era ben chiaro e mi faceva più schifo di quello di mister B (che era poi l'unico personaggio in grado di mandare all'opposizione - putroppo non a casa - la combriccola "mani in pasta"), la seconda perchè l'altra parte è decisamente peggio (e lo si può vedere). Beh, non solo per questa notizia, ma il mio voto non lo vede più.
Ha ragione trallalero quando trascende dall'odiato Berlusconi che più che ssere sdoganato e salvato deve essere visto come la tessera di un puzzle più grande che si chiama italia e che deve essere ripulito e rifondato.
mio padre è stato mandato in Svezia a fare il diplomatico a 37 anni, giovanissimo, perchè di solito ci vanno persone molto più ... mature.
Poi ho saputo perchè: rompeva i coglioni! faceva notare, in ambito militare, cose scomode. Questo per far capire quanto sia grande questo puzzle o, meglio, di quante tessere ne sia composto ... anzi, meglio ancora, di quanto siano incastrate ;)
Secondo voi questa notizia sposta qualche elettore? chi vota FI non voterà più forza Italia? ma va, illusi :muro:
Non importa .
Non si devono dare le notizie per "spostare gli elettori" , lo si fa per informazione .
L' informazione deve essere completa , imparziale e tempestiva , tutto il resto non conta , invece in Italia l' informazione è al servizio del potente di turno , oggi sono al soldo di Silvio , ieri erano democristiani , prima erano fascisti , ma una informazione vera in Italia non l' abbiamo mai avuta , e quando qualcuno prova a farla la prima domanda che fa qualcuno è "ma lui da che parte sta" , come se fosse impossibile fare il giornalista senza essere "dalla parte di qualcuno" , come se la verità fosse solo un elemento dell' informazione , e neppure il più importante .
jumpjack
22-11-2007, 09:36
Ok, ora che quello che per anni era solo una "teoria complottista dei comunisti" è diventato un episodio di fascismo mediatico conclamato, che vogliamo fa'?
Lo mandate a casa o no il teleduce? Dico a voi, gente di destra: non vi siete rotti le balls? Io sono dieci anni che non posso votare a destra perche' senno il mio voto va al duce, me lo levate di torno per piacere? Sono veramente stufo di votare comunisti e radicali. Mandate Berlusca a raccogliere peperoni e lasciatemi votare in pace, please.
Grazie.
DonaldDuck
22-11-2007, 09:42
Un paragone tra varie dichiarazioni...
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_21/rai_mediaset_inchiesta_710784ee-982a-11dc-89d7-0003ba99c53b.shtml
LA CLASS ACTION - E di ricorrere alle vie legali ha parlato anche l'Usigrai, il sindacato dei giornalisti della tv pubblica: «Le persone che risulteranno responsabili - si legge in un comunicato - dovranno essere sospese immediatamente dai loro incarichi e siamo pronti a promuovere, nei loro confronti, un’azione legale collettiva», una class action, insomma, come quella che dovrebbe essere consentita dopo l'approvazione della legge Finanziaria (che contiene la norma istitutiva).
«SERVIZIO PUBBLICO CALPESTATO» - «Quanto è emerso è di un'enorme gravità - ha poi commentato il segretario del Pd, Walter Veltroni -. Sta emergendo un intreccio e una commistione nei quali il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo è stato calpestato. Tutto questo insieme a comportamenti in contrasto con i principi della libera concorrenza, del mercato e con i doveri che sono propri del servizio pubblico». «Questa vicenda - dice ancora il sindaco di Roma - conferma, inoltre, la necessità di un nuovo assetto del sistema radiotelevisivo e della Rai. È una delle cose più urgenti che devono essere affrontate». Una posizione, questa, che viene rilanciata in serata anche da Palazzo Chigi: fonti vicine alla Presidenza del Consiglio fanno sapere che è necessaria una riforma «vera, autentica e democratica» del sistema radiotelevisivo «per tutelare la libertà di informazione e le regole aziendali e civili». Le stesse fonti aggiungono che «quando il Presidente parla di "riforme necessarie" non si riferisce solo a quelle fondamentali della legge elettorale, delle istituzioni e dei regolamenti, ma anche a tutte le altre decisioni che in passato hanno sollevato più dubbi che certezze». Un chiaro riferimento alla legge Gasparri. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, riferendosi alla vicenda ha invece parlato di «una macchia che sfigura il servizio pubblico».
E queste riguardano vicende recenti...
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/06_Giugno/12/Ds_preparano_il_contrattacco.shtml
Lo sfogo di Massimo: imbarbarimento
E i Ds preparano il contrattacco
Fassino chiama Prodi: notizie vecchie, violenta rottura delle regole
ROMA — «Che monnezza, che imbarbarimento », Massimo D’Alema guarda scorrere le agenzie sul video del computer, alla Farnesina, e scuote la testa. Nel suo ufficio al Senato il vicecapogruppo dell’Ulivo Nicola Latorre assiste a quello che con un compagno di partito definisce «lo stillicidio»: un’agenzia dà il risultato di un ballottaggio, un’altra riporta le intercettazioni. Così per tutto il giorno. «È agghiacciante, che vergogna. Finiremo sbeffeggiati e messi alla berlina per cose che non hanno nessuna rilevanza penale, per cose dette scherzando che invece trascritte nero su bianco fanno un altro effetto», si sfoga Latorre con qualche amico. Al Botteghino il segretario Piero Fassino parla al telefono con Romano Prodi: «Questa invasione di notizie vecchie di due anni è una violenta rottura delle regole», è il ritornello del leader della Quercia.
Ognuno nel suo ufficio, ognuno a guardare le agenzie per conto suo come a dare la sensazione che il partito non è sotto assedio e che quindi non vi è motivo alcuno per una riunione d’emergenza. Tanto oggi ci si vedrà, prima in segreteria, e poi nell’ufficio di presidenza. E comunque la linea è stata decisa tra domenica e lunedì mattina: tranquillità, tranquillità e ancora tranquillità. Poche esternazioni pubbliche. La prima è affidata all’avvocato Guido Calvi, cui spetta il compito di attaccare il gip Clementina Forleo, perché il tribunale di Milano «si è trasformato in un circo mediatico illegale ». Poi a sera, a «Porta a Porta», Fassino si sfoga: «È una manovra scandalistica. Sono stato impiccato a una vicenda ridicola.
Tra l’altro dalle trascrizioni non si capisce che il mio "abbiamo una banca" come il "facci sognare" di D’Alema erano solo battute». Ma il tam tam diessino lascia intendere che, passata la buriana, la Quercia partirà all’«attacco », perché non è possibile «andare avanti così». E il nome del gip Forleo rimbalza di bocca in bocca tra i massimi dirigenti del Botteghino. È lei nel mirino, anche se per ora si preferisce il basso profilo perché si vuole evitare di alimentare il «circo mediatico» e di dare l’impressione di un partito sotto attacco. Ripete il tesoriere Ugo Sposetti: «Non siamo in un fortino assediato però è chiaro che non si può fare battaglia in questo modo». Che vuol dire, che i Ds annusano aria di complotto? «Ma no», nega il dirigente della Quercia.
Il quale, però, poi ammette: «Certo tutta questa roba provoca guasti, ci sarà sempre, quando andremo nelle sezioni del partito, qualcuno che si alzerà per chiedere che cosa abbiamo fatto, anche se noi non abbiamo fatto niente. Mail clima contro il sistema politico è quello che è e questo andazzo sta prendendo piede...». E Fassino: «Questo clima rischia di delegittimare tutta la classe dirigente, non solo quella politica». Già, i Ds lanciano l’allarme con la «A» maiuscola. Per far capire che quel che sta accadendo a loro riguarda tutti e che anche l’opposizione ha poco da lucrare. E in questo quadro il Berlusconi che non attacca e non infierisce viene guardato con un sospiro di sollievo, per l’oggi, ma anche con un misto di preoccupazione per il domani: a che cosa mira veramente il Cavaliere, forse a vedere il centrosinistra andare avanti sfiancato? Ma dall’interesse generale si passa a quello particolare con grande facilità. Per gli intercettati è inevitabile.
E umano. Di nuovo Sposetti: «Al massimo in quelle intercettazioni ci saranno delle espressioni sboccate su questo o quel nostro esponente. Chessò, magari io avrò detto delle robe su Bassanini (allora senatore Ds, ostile alla scalata Bnl da parte di Unipol ndr) e signora (ossia il ministro degli Affari regionali Linda Lanzillotta), e che sarà mai? Al massimomi toglieranno il saluto ». Nel suo ufficio al Senato, invece, Latorre in mattinata è tranquillo. Fosse stato per lui avrebbe dormito fino a mezzogiorno, ma i giornalisti lo hanno svegliato. Ora è a palazzo Madama, che lavora, cercando di fare in modo che questa per lui sia una giornata come le altre. A sera, però, l’umore è un po’ più mesto: «Sto qui e leggo stupito tutte queste agenzie, sto qui, nella parte dell’agnello sacrificale», è il commento ironico ma anche molto amaro a cui si lascia andare il capogruppo dell’Ulivo con un collega di coalizione.
Anche perché Latorre è uno che nei magistrati ha sempre avuto la massima fiducia. E ora non capisce «come tutto ciò sia possibile». D’Alema continua il suo lavoro, alla Farnesina, ma anche lui non riesce a fare finta di niente. Certo, è convinto che le intercettazioni finiranno in «una bolla di sapone», ma sa che per qualche giorno almeno si andrà avanti con il suo nome sui giornali, unito a quello di Giovanni Consorte, con le sue telefonate sul cellulare di Latorre, che pure aveva dichiarato di non aver mai usato per conversazioni di questo genere. Al Botteghino c’è il segretario. Fa mostra che sia un lunedì post-elettorale e null’altro. Certo, essere definito dai suoi compagni di partito in quelle conversazioni uno che non capisce un tubo non deve avergli fatto piacere, ma anche quelle «sono cose già note», dice ai suoi, per tentare di stemperare le tensioni tra i vertici della Quercia. Però c’è una cosa che proprio non gli va giù: «Vi pare che io finisco alla gogna solo per aver chiesto delle informazioni a Consorte? Per due intercettazioni da cui si capisce chiaramente che io non c’entro niente e non so niente?».
A Brescia, per un’assemblea della Confindustria, il ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani pubblicamente si attiene alla parola d’ordine del partito: «Le intercettazioni? Non ci interessano». Ma a Roma sparsi nei vari palazzi della politica i leader diessini si lamentano, si consultano, si arrabbiano. Non ci sono né cronisti né telecamere a raccogliere i loro sfoghi. E le loro paure. Intanto, in un altro palazzo importante della Capitale, tutto tace fino a sera. Dal Campidoglio non una parola. Solo poco prima dell’ora di cena Walter Veltroni risponde ai giornalisti: «La diffusione arbitraria delle intercettazioni è un’ulteriore conferma della crisi del nostro sistema democratico. Testimonia quanto sia torbido il clima politico nel Paese. Conosco da una vita Fassino e D’Alema e sono sicuro che questi attacchi non riusciranno a scalfire quella stima e quell’apprezzamento di cui, da sempre, godono ». Un «attestato di solidarietà o un epitaffio? », si chiede qualcuno, maliziosamente, al Botteghino.
Maria Teresa Meli
12 giugno 2007
Riguardo questa vicenda ci fu anche un rincorrersi di condanne verbali e rettifiche (bah!) tra Bertinotti e Fassino. Il resto è storia. Sappiamo tutti cosa sia successivamente accaduto alla Forleo. Il parallelo da me esposto non è finalizzato al solito "sbattere in faccia cosa ha combinato la controparte", come spesso accade, MA far osservare come le proprie "marachelle" vengano sminuite con vivo disappunto e l'altro è il mostro da esorcizzare.
Un paragone tra varie dichiarazioni...
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_21/rai_mediaset_inchiesta_710784ee-982a-11dc-89d7-0003ba99c53b.shtml
E queste riguardano vicende recenti...
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/06_Giugno/12/Ds_preparano_il_contrattacco.shtml
Riguardo questa vicenda ci fu anche un rincorrersi di condanne verbali e rettifiche (bah!) tra Bertinotti e Fassino. Il resto è storia. Sappiamo tutti cosa sia successivamente accaduto alla Forleo. Il parallelo da me esposto non è finalizzato al solito "sbattere in faccia cosa ha combinato la controparte", come spesso accade, MA far osservare come le proprie "marachelle" vengano sminuite con vivo disappunto e l'altro è il mostro da esorcizzare.
Ma perchè fate ancora distinguo tra dx e sx??Ma non avete ancora abbastanza materiale sotto gli occhi per capire che i politici fanno finta di litigare ed essere su posizioni opposte??Quando c'è da decidere,le questioni più vergognose vengono casualmente....votate da sx e dx all'unanimità senza magari quel partito o quei 2-3 personaggi nettamente diversi dal resto del gruppone parlamentare.
Chi vota destra è assolutamente geneticamente incapace di criticare il proprio candidato...è assurdo!!
skywalker77
22-11-2007, 10:37
Un paragone tra varie dichiarazioni...
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_21/rai_mediaset_inchiesta_710784ee-982a-11dc-89d7-0003ba99c53b.shtml
E queste riguardano vicende recenti...
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/06_Giugno/12/Ds_preparano_il_contrattacco.shtml
Riguardo questa vicenda ci fu anche un rincorrersi di condanne verbali e rettifiche (bah!) tra Bertinotti e Fassino. Il resto è storia. Sappiamo tutti cosa sia successivamente accaduto alla Forleo. Il parallelo da me esposto non è finalizzato al solito "sbattere in faccia cosa ha combinato la controparte", come spesso accade, MA far osservare come le proprie "marachelle" vengano sminuite con vivo disappunto e l'altro è il mostro da esorcizzare.
Metti anche le dichiarazioni di Mangano su Berlusconi "E' un amico sincero", oppure quelle di Dell'Utri sulla mafia, ma anche la sentenza di condanna di Previti. Tanto visto che va bene mettere roba che non c'entra una mazza....
Ma perchè fate ancora distinguo tra dx e sx??Ma non avete ancora abbastanza materiale sotto gli occhi per capire che i politici fanno finta di litigare ed essere su posizioni opposte??Quando c'è da decidere,le questioni più vergognose vengono casualmente....votate da sx e dx all'unanimità senza magari quel partito o quei 2-3 personaggi nettamente diversi dal resto del gruppone parlamentare.
Chi vota destra è assolutamente geneticamente incapace di criticare il proprio candidato...è assurdo!!
credo che anche il papero (:D) sostenga questa cosa.
contesta il fatto che a sinistra si guardi solo a berlusconi. un pò meno il fatto che a destra si parli ancora di comunisti :old: :D
imho se si parla di conflitto di interessi si deve fare una legge senza guardare nessuno ma che colpisca tutti. chiaramente utopica.:rolleyes:
credo che anche il papero (:D) sostenga questa cosa.
contesta il fatto che a sinistra si guardi solo a berlusconi. un pò meno il fatto che a destra si parli ancora di comunisti :old: :D
imho se si parla di conflitto di interessi si deve fare una legge senza guardare nessuno ma che colpisca tutti. chiaramente utopica.:rolleyes:
Si ma l'elettore di destra ha sempre l'affermazione storica in pugno: "Guardate solo Mr.B..mai i vostri".
Quando invece è il contrario,chi vota sx critica dx e la sua stessa parte politica.
I voti di chi elegge FI,AN e Lega nn cambiano più di tanto,chi li votava li continuerà a votare.Senza porsi problemi su CHI stiano votando,tanto anche messi fronte alla nuda e cruda verità,affermano che sono tutti così e si giustificano.
Il conflitto di interessi è un limipdo esempio di SX e DX che convergono ed inciuciano nei peggiori dei modi.
Perchè in 7 anni (96-01 e 06-08) non si è ancotra fatta una legge in tal senso?
Come mai violante disse in parlametno queste scadnalose affermazioni ( http://www.youtube.com/watch?v=GJUamGyaANY&feature=related ).
La realtà delle cose ci indica che la sx ha tutto l'interesse a nascondersi dietro a Mr.B e alle sue porcate,come il conflitto.
O ci mangiano assieme,caso rai-mediaset,oppure si occulatno dietro questo mega-gigantesco aborto della nostra democrazia e inciuciano con le banche...scalandole assieme ai forzisti e ai furbetti...
Nessuno vuole risolvere il conflitto e questo DEVE essere chiaro a tutti.
DonaldDuck
22-11-2007, 10:48
Ma perchè fate ancora distinguo tra dx e sx??Ma non avete ancora abbastanza materiale sotto gli occhi per capire che i politici fanno finta di litigare ed essere su posizioni opposte??Quando c'è da decidere,le questioni più vergognose vengono casualmente....votate da sx e dx all'unanimità senza magari quel partito o quei 2-3 personaggi nettamente diversi dal resto del gruppone parlamentare.
Chi vota destra è assolutamente geneticamente incapace di criticare il proprio candidato...è assurdo!!
Il distinguo era sul comportamento. Avevo specificato che non era per prendere a pesci in faccia gli interlocutori. Mi sembra.
RAI-MEDIASET: REPUBBLICA "STRUTTURA DELTA" COME NUOVA P2
"La realta' e' che in questo Paese ha operato e probabilmente sta operando da anni una vera e propria intelligence privata dell'informazione che non ha uguali in Occidente, un misto di titanismo primitivo e modernita', come spesso accade nelle tentazioni berlusconiane. Potremmo chiamarla, da Conrad, 'struttura delta'". Lo scrive il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, nell'editoriale del quotidiano che ga scoperchiato lo scandalo Rai-Mediaset. Mauro aggiunge: "Un'interposizione arbitraria e sofisticatissima, onnipotente perche' occulta come la P2, capace di realizzare un'azione di 'spin' su scala spettacolare, offuscando le notizie sgradite, enfatizzando quelle favorevoli, ruotando la giornata nel senso positivo per il Cavaliere. Naturalmente - incalza il direttore di Repubblica - con le telecamere Rai e Mediaset che ruotano a comando intorno a questa giornata artificiale, a questo mondo camuffato, a questa cronaca addomesticata. In una finzione umiliante e politicamente drammatica della concorrenza, del pluralismo, dei diritti del cittadino-spettatore, alterando alla radice il mercato piu' rilevante di una democrazia, quello in cui si forma la pubblica opinione". Mauro conclude: "E' ora possibile fare un passo per uscire da questo paesaggio truccato, da questa manipolazione della nostra vita. Purche' le istituzioni, la libera informazione, il mercato e la politica lo sappiano. Sappiano che un Paese moderno, o anche solo normale, non puo' sopportare queste deformazioni delle regole e della stessa realta': e dunque reagiscano, se ne sono capaci. La stessa mano che domani proporra' le larghe intese, e' quella che ha predisposto il telecomando con un tasto unico. E truccato".
De Mauro tanto bravo a parole...poi quando applica la censura ai suoi redattori che scrivono di inciuci o altro....va bhè,lasciamo perdere,certo però che sentire la predica di de mauro sul sistema informativo mi fa ridere.
Quando dell'utri subì a Maggio la condanna definitiva per estorsione assieme ad un Boss mafioso,indovinat un po' quale fu l'unico giornale a pubblicare la notizia con un bell'articolo?
Indizio: non è un giornale di dx e nn è la repubblica....
FabioGreggio
22-11-2007, 11:00
Secondo voi questa notizia sposta qualche elettore? chi vota FI non voterà più forza Italia? ma va, illusi :muro:
Ma il problema non è se una cosa sporca sposta voti.
Il problema è risolvere la cosa sporca e denunciarla.
L'obiettività dell'informazione o il colore politico non c'entrano nulla con l'accaduto, che rimane una prova schiacciante di come si condizioni l'informazione e quindi l'opinione pubbica
fg
DonaldDuck
22-11-2007, 11:01
Si ma l'elettore di destra ha sempre l'affermazione storica in pugno: "Guardate solo Mr.B..mai i vostri".
Eh :D , una mezza spiegazione ci sarebbe ma andremmo OT e non è interessante ai fini della discussione.
Quando invece è il contrario,chi vota sx critica dx e la sua stessa parte politica.
I voti di chi elegge FI,AN e Lega nn cambiano più di tanto,chi li votava li continuerà a votare.Senza porsi problemi su CHI stiano votando,tanto anche messi fronte alla nuda e cruda verità,affermano che sono tutti così e si giustificano.
Conosci elettori di sinistra che attuano voti di protesta, annullano o consegnano scheda bianca? Ti dico in partenza che se mi rispondi di si rompo il modem e ti faccio male :D. Per quanto mi riguarda non ho difficoltà ad ammettere coerenza però le mie brave contestazioni in qualche modo arrivano.
FabioGreggio
22-11-2007, 11:01
Un paragone tra varie dichiarazioni...
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_21/rai_mediaset_inchiesta_710784ee-982a-11dc-89d7-0003ba99c53b.shtml
E queste riguardano vicende recenti...
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/06_Giugno/12/Ds_preparano_il_contrattacco.shtml
Riguardo questa vicenda ci fu anche un rincorrersi di condanne verbali e rettifiche (bah!) tra Bertinotti e Fassino. Il resto è storia. Sappiamo tutti cosa sia successivamente accaduto alla Forleo. Il parallelo da me esposto non è finalizzato al solito "sbattere in faccia cosa ha combinato la controparte", come spesso accade, MA far osservare come le proprie "marachelle" vengano sminuite con vivo disappunto e l'altro è il mostro da esorcizzare.
Ma questo cosa c'entra con l'accaduto di cui stiamo discutendo?
fg
Eh :D , una mezza spiegazione ci sarebbe ma andremmo OT e non è interessante ai fini della discussione.
Conosci elettori di sinistra che attuano voti di protesta, annullano o consegnano scheda bianca? Ti dico in partenza che se mi rispondi di si rompo il modem e ti faccio male :D. Per quanto mi riguarda non ho difficoltà ad ammettere coerenza però le mie brave contestazioni in qualche modo arrivano.
No perchè l'obbiettivo dell'elettore di sinistra è impedire che Berlusconi torni al potere,sai com'è,vorremmo ancora tenerci stretto quel 2% di democrazia che resta.
La domanda cmq nn è perchè la sx voti contri Silvio ma PERCHE' metà italia voti CDL.
Per me è questa la vera sconfitta del nostro paese,quando metà di esso crede in una persona chiama Silvio Berlusconi.
stbarlet
22-11-2007, 11:16
credo che anche il papero (:D) sostenga questa cosa.
contesta il fatto che a sinistra si guardi solo a berlusconi. un pò meno il fatto che a destra si parli ancora di comunisti :old: :D
imho se si parla di conflitto di interessi si deve fare una legge senza guardare nessuno ma che colpisca tutti. chiaramente utopica.:rolleyes:
eh?
Di che sinistra parli? Se parli della sinistra che sta in parlamento allora, di berlusconi non ne parlaranno mai. Se di quelli che hano votato sx, allora fai pure dei distinguo.. Ci sono quelli che parlano di berlusconi, e criticano prodi con lo stesso sdegno, e quelli che parlano solo di berlusconi. Qui sul forum, mi pare che gli utenti di sx che parlano male della sx siano la maggioranza. Quelli di dx che fanno autocritica, sono perle. E non sono mai di FI.
DonaldDuck
22-11-2007, 11:17
No perchè l'obbiettivo dell'elettore di sinistra è impedire che Berlusconi torni al potere,sai com'è,vorremmo ancora tenerci stretto quel 2% di democrazia che resta.
La domanda cmq nn è perchè la sx voti contri Silvio ma PERCHE' metà italia voti CDL.
Per me è questa la vera sconfitta del nostro paese,quando metà di esso crede in una persona chiama Silvio Berlusconi.
Con questo rispondi perfettamente ai miei interrogativi se vale più la pena di porsi criticamente delle domande oppure rimettere l'elmetto da bravo elettore allineato.
Con questo rispondi perfettamente ai miei interrogativi se vale più la pena di porsi criticamente delle domande oppure rimettere l'elmetto da bravo elettore allineato.
Tutto giusto,perccato che io nn sia un elettore della sinistra! :asd:
Io spero solo di nn rivedere mai più al governo Silvio,anche perchè se questa è la sinistra del nostro paese,immagino cosa farà la dx...ci sarebbe da scappare da questa nazione gia adesso,io aspetto solo il ritorno della cdl...
DonaldDuck
22-11-2007, 11:19
eh?
Di che sinistra parli? Se parli della sinistra che sta in parlamento allora, di berlusconi non ne parlaranno mai. Se di quelli che hano votato sx, allora fai pure dei distinguo.. Ci sono quelli che parlano di berlusconi, e criticano prodi con lo stesso sdegno, e quelli che parlano solo di berlusconi. Qui sul forum, mi pare che gli utenti di sx che parlano male della sx siano la maggioranza. Quelli di dx che fanno autocritica, sono perle. E non sono mai di FI.
Oddio, non mi pare ci sia tutta stà maggioranza ;)
FabioGreggio
22-11-2007, 11:20
eh?
Di che sinistra parli? Se parli della sinistra che sta in parlamento allora, di berlusconi non ne parlaranno mai. Se di quelli che hano votato sx, allora fai pure dei distinguo.. Ci sono quelli che parlano di berlusconi, e criticano prodi con lo stesso sdegno, e quelli che parlano solo di berlusconi. Qui sul forum, mi pare che gli utenti di sx che parlano male della sx siano la maggioranza. Quelli di dx che fanno autocritica, sono perle. E non sono mai di FI.
Scolpiamo questo post.
Soprattutto l'ultima cosa dlle perle.
Cmq siamo OT.
Stavamo parlando di come all'epoca di B. la Rai venne strumentalizzata in modo epocale.
Perfino la morte di un papa venne filtrata.
Il resto sono OT da papero per fuorviare la discussione.
Siamo partiti da Del Noce e siamo arrivati alle Cooperative Rosse che come è noto sono il 99% dei mali dell'Italia.
fg
FabioGreggio
22-11-2007, 11:21
Oddio, non mi pare ci sia tutta stà maggioranza ;)
Sulla minoranza dell perle però siamo tutti daccordo.
fg
trallallero
22-11-2007, 11:22
ci sarebbe da scappare da questa nazione gia adesso,io aspetto solo il ritorno della cdl...
pensa che invece io dissi: se vince Prodi me ne vado :asd:
. Qui sul forum, mi pare che gli utenti di sx che parlano male della sx siano la maggioranza. Quelli di dx che fanno autocritica, sono perle. E non sono mai di FI.
Curioso questo dato,anche perchè se chiedi ai forzisiti o agli utenti destrosi se credano nella magistratura,sembrano tutti dei paladini del garantismo...poi gli sbatti davanti fatti come le inchieste di De Magistris,Forleo,Woodcock,Di Pietro,DDA Palermo,Catanzaro,Trapani,Reggio Calabria etc..guarda caso diventano tutti rossi ed iniziano a gridare al comunista,al complotto e come prima cosa ti risdpondono di guardarti in casa tua.
Quando poi gli fai notare che ci sn esponenti di dx e sx,COME SEMPRE,coinvolti...di solto fuggono dalla discussione :asd:
DonaldDuck
22-11-2007, 11:23
Scolpiamo questo post.
Soprattutto l'ultima cosa dlle perle.
Cmq siamo OT.
Stavamo parlando di come all'epoca di B. la Rai venne strumentalizzata in modo epocale.
Perfino la morte di un papa venne filtrata.
Il resto sono OT da papero per fuorviare la discussione.
Siamo partiti da Del Noce e siamo arrivati alle Cooperative Rosse che come è noto sono il 99% dei mali dell'Italia.
fg
FabioGreggio che accusa di fuorviare la discussione :asd:...
pensa che invece io dissi: se vince Prodi me ne vado :asd:
Vedendo come stanno andando le cose,avevi azzeccato la previsione.
DonaldDuck
22-11-2007, 11:25
Tutto giusto,perccato che io nn sia un elettore della sinistra! :asd:
Io spero solo di nn rivedere mai più al governo Silvio,anche perchè se questa è la sinistra del nostro paese,immagino cosa farà la dx...ci sarebbe da scappare da questa nazione gia adesso,io aspetto solo il ritorno della cdl...
Senza offesa, mi consenti di avere qualche dubbio ;) ?
Senza offesa, mi consenti di avere qualche dubbio ;) ?
No problema,d'altronde chi può sapere meglio di TE che ideali e appartenenza politica abbia IO :asd:
trallallero
22-11-2007, 11:34
Vedendo come stanno andando le cose,avevi azzeccato la previsione.
ovviamente non è che se vince Berlusconi alle prossime ritorno, eh :read:
:D
ma tu poi ? ai Caraibi, il bar ... ho buona memoria :O
vabbè, completamente OT
fracarro
22-11-2007, 11:44
No problema,d'altronde chi può sapere meglio di TE che ideali e appartenenza politica abbia IO :asd:
Ha ragione Donalduck. Se tu fossi veramente un elettore di destra non parleresti in questo modo, addirittura criticando i tuoi rappresentanti. Ma chi ti ha sciolto? :asd: Sicuramente sei un abusivo che presto ritornerà a sinistra perchè qui a destra non c'è spazio per chi non si allinea. :doh:
Ti rendi conto che con la tua affermazione stavi smontando le certezze e sicurezze di Donalduck? Uno di destra che critica l'unto dal signore che tanto bene ha fatto e farà in futuro in questo paese. Non può essere e infatti Donalduck GIUSTAMENTE ti fa notare che dubita tu possa votare a destra, e chi meglio di lui...:rotfl:
IL COMMENTO
La struttura Delta
di EZIO MAURO
UNA versione italiana e vergognosa del "Grande Fratello" è dunque calata in questi anni sul sistema televisivo, trascinando Rai e Mediaset fuori da ogni logica di concorrenza, per farne la centrale unificata di un'informazione omologata e addomesticata, al servizio cieco e totale del berlusconismo al potere. L'inchiesta di "Repubblica" ha svelato fin dove può arrivare il conflitto d'interessi, che questo giornale denuncia da anni come anomalia italiana, capace di corrompere la qualità della nostra democrazia.
Nel pozzo senza fondo di quel conflitto, tutto viene travolto, non soltanto codici aziendali e doveri professionali, ma lo stesso mercato, insieme con l'indipendenza e l'autonomia del giornalismo. Con il risultato di una servitù imposta alla Rai come un guinzaglio per un unico padrone, ben al di là dell'umiliante lottizzazione tra i partiti, e i cittadini-spettatori truffati e manipolati proprio in quella moderna agorà televisiva in cui si forma il delicatissimo mercato del consenso.
Ci sono le prove documentali di questa operazione sotterranea, che ha agito per anni alle spalle dei Consigli di amministrazione, della Commissione di vigilanza, dei moniti del Quirinale sul pluralismo dell'informazione. Si tratta - come ha documentato "Repubblica" - di un'indagine della magistratura milanese sul fallimento dell'Hdc, la holding dell'ex sondaggista di Berlusconi (e della Rai) Luigi Crespi, che è stato per un lungo periodo anche il vero spin doctor del Cavaliere.
Dopo il fallimento del gruppo, nel marzo 2004, sono scattate perquisizioni e intercettazioni della Guardia di Finanza. E gli appunti dei finanzieri sulle conversazioni telefoniche rivelano un intreccio pilotato tra Mediaset e Rai che coinvolge manager di derivazione berlusconiana e uomini che guidano strutture informative, con scambi di informazioni tattiche e strategiche, mosse concordate sui palinsesti per "coprire" notizie politicamente sfavorevoli al Cavaliere, ritardi truffaldini nella comunicazione al pubblico di risultati elettorali negativi per la destra: con l'aggiunta colorita e impudente di notisti politici Rai che si raccomandano a Berlusconi, dirigenti Mediaset che danno consigli alla Rai sulla preparazione del festival di Sanremo. E un lamento, perché durante le riprese televisive dei funerali del Papa, "Berlusconi è stato inquadrato pochissimo dalle telecamere".
Non si tratta, com'è evidente, soltanto di un caso di malcostume politico, di umiliazione professionale, di vergogna aziendale. E' la rivelazione di un metodo che mina alle fondamenta il mito imprenditoriale berlusconiano, perché sostituisce la complicità alla concorrenza, la sudditanza all'autonomia, la dipendenza al mercato. Il tutto in forma occulta, con la creazione di una vera e propria rete segreta che crea un "gioco di squadra" - come lo chiamano le telefonate intercettate - che ha un unico capitano, un unico referente e un unico beneficiario: Silvio Berlusconi.
Trasmissioni d'informazione, come quella di Vespa, per la quale il direttore generale Rai garantisce che il conduttore "accennerà al Dottore ad ogni occasione opportuna", dirigenti della televisione pubblica che quando vengono a conoscenza di un discorso di Ciampi a reti unificate per la morte del Papa hanno come unica preoccupazione quella di organizzare un contraltare di Berlusconi al capo dello Stato, che potrebbe essere messo troppo "in buona luce", serate elettorali in cui si decide di "fare più confusione possibile" nel comunicare i risultati "per camuffare la loro portata".
In che Paese abbiamo vissuto? La politica - avversari e alleati di Berlusconi, tutti quanti defraudati da questa rete sotterranea costruita per portare acqua ad un mulino solo - è consapevole della gravità di queste rivelazioni, che dovrebbero spingerla ad approvare una seria legge sul conflitto d'interessi nel giro di tre giorni? E il Cavaliere, quando sarà sceso dal predellino di San Babila dove le sue televisioni lo hanno inquadrato in abbondanza, vorrà spiegare che mandato avevano i suoi uomini (spesso suoi assistenti personali) mandati ad occupare posizioni-chiave in Rai e Mediaset, se i risultati documentali sono questi?
La realtà è che in questo Paese ha operato e probabilmente sta operando da anni una vera e propria intelligence privata dell'informazione che non ha uguali in Occidente, un misto di titanismo primitivo e modernità, come spesso accade nelle tentazioni berlusconiane. Potremmo chiamarla, da Conrad, "struttura delta". Un'interposizione arbitraria e sofisticatissima, onnipotente perché occulta come la P2, capace di realizzare un'azione di "spin" su scala spettacolare, offuscando le notizie sgradite, enfatizzando quelle favorevoli, ruotando la giornata nel senso positivo per il Cavaliere.
Naturalmente con le telecamere Rai e Mediaset che ruotano a comando intorno a questa giornata artificiale, a questo mondo camuffato, a questa cronaca addomesticata. In una finzione umiliante e politicamente drammatica della concorrenza, del pluralismo, dei diritti del cittadino-spettatore, alterando alla radice il mercato più rilevante di una democrazia, quello in cui si forma la pubblica opinione.
Lo abbiamo già scritto e lo abbiamo denunciato più volte, ma oggi forse anche la politica più sorda e cieca riuscirà a capire. In nessun altro luogo si è formato un meccanismo "totale", così perverso e perfetto da permettere ad un leader politico di guidare legittimamente la più grande agenzia newsmaker del Paese (il governo) e di controllare insieme impropriamente l'universo televisivo, con la proprietà privata di tre canali e la sovranità pubblica degli altri tre.
A mettere in connessione le notizie trattate secondo convenienza politica e i canali informativi, serviva appunto la "struttura delta", ricca del know-how specifico del mondo berlusconiano, specializzato proprio in questo. Da qui alla tentazione di costruire il palinsesto supremo degli italiani, manipolando paesaggio e personaggi della loro vita, il passo è breve. E se la mentalità è quella che punta ad asservire l'informazione alla politica, la politica al comando, il comando al dominio, quel passo è probabilmente quasi obbligato.
E' ora possibile fare un passo per uscire da questo paesaggio truccato, da questa manipolazione della nostra vita. Purché le istituzioni, la libera informazione, il mercato e la politica lo sappiano. Sappiano che un Paese moderno, o anche solo normale, non può sopportare queste deformazioni delle regole e della stessa realtà: e dunque reagiscano, se ne sono capaci. La stessa mano che domani proporrà le larghe intese, è quella che ha predisposto il telecomando con un tasto unico. E truccato.
(22 novembre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/media-rai/struttura-delta/struttura-delta.html
Le elezioni amministrative. Poco dopo le 15 di quel complicato 2 aprile in cui poco prima delle 22 l'agenzia Ansa batterà la notizia della scomparsa di Giovanni Paolo II, Debora e Benito Benassi, vicedirettore marketing Rai, iniziano a pianificare la strategia mediatica per gestire al meglio le elezioni. Debora "dice che Cattaneo ha chiesto di condividere i loro pareri con quelli di Vespa al quale avrebbero chiesto di non confrontare i voti attuali con quelli delle scorse regionali". Alle 16 ancora Debora per Benito. "Gli dice che Nardello è molto nervoso. Benito ha intuito che il d. g. (Flavio Cattaneo-ndr) vuole che nella rappresentazione dei risultati elettorali si faccia più confusione possibile per camuffare la loro portata". Alle 17 la temperatura sale, come la sensazione che per la Casa delle Libertà le imminenti elezioni si tramuteranno in una sconfitta. Debora chiama Del Noce: "Lo informa della programmazione televisiva di Canale 5. Del Noce dice di aver parlato con Rossella. Debora dice di aver parlato con Mauro Crippa di Mediaset".
Ha ragione Donalduck. Se tu fossi veramente un elettore di destra non parleresti in questo modo, addirittura criticando i tuoi rappresentanti. Ma chi ti ha sciolto? :asd: Sicuramente sei un abusivo che presto ritornerà a sinistra perchè qui a destra non c'è spazio per chi non si allinea. :doh:
Ti rendi conto che con la tua affermazione stavi smontando le certezze e sicurezze di Donalduck? Uno di destra che critica l'unto dal signore che tanto bene ha fatto e farà in futuro in questo paese. Non può essere e infatti Donalduck GIUSTAMENTE ti fa notare che dubita tu possa votare a destra, e chi meglio di lui...:rotfl:
LOL! :D
Ser21! Non sei allineato! :D
LuVi
Ha ragione Donalduck. Se tu fossi veramente un elettore di destra non parleresti in questo modo, addirittura criticando i tuoi rappresentanti. Ma chi ti ha sciolto? :asd: Sicuramente sei un abusivo che presto ritornerà a sinistra perchè qui a destra non c'è spazio per chi non si allinea. :doh:
Ti rendi conto che con la tua affermazione stavi smontando le certezze e sicurezze di Donalduck? Uno di destra che critica l'unto dal signore che tanto bene ha fatto e farà in futuro in questo paese. Non può essere e infatti Donalduck GIUSTAMENTE ti fa notare che dubita tu possa votare a destra, e chi meglio di lui...:rotfl:
La cosa divertente è che se parlo con persone di sx,sembro qualche volta di dx...se parlo con persone di dx mi tacciano di essere un ex sovietico,con i capelli rossi e la foto di stalin nel portafoglio.
Ho idee che nn saprei se siano di sx o di dx,io ragiono con la mia testa,in base ai fatti e agli sviluppo giudiziari e legislativi.
Tanto per fare un esempio: "Napolitano: intercettazioni devono restare segrete".
Questo è un chiaro segnale dell'inciucio,il popolo nn deve sapere come tramavano sulla tv pubblica,i politici.
Meglio tenere tutto segreto e nn far sapere agli elettori che su 915 parlamentari,ce ne sn 900 che hanno le tessere di tutti i partiti.
[I]IL COMMENTO
La struttura Delta
di EZIO MAURO
De Mauro tanto bravo a parole...poi quando applica la censura ai suoi redattori che scrivono di inciuci o altro....va bhè,lasciamo perdere,certo però che sentire la predica di de mauro sul sistema informativo mi fa ridere.
Quando dell'utri subì a Maggio la condanna definitiva per estorsione assieme ad un Boss mafioso,indovinat un po' quale fu l'unico giornale a pubblicare la notizia con un bell'articolo?
Indizio: non è un giornale di dx e nn è la repubblica....
*
eh?
Di che sinistra parli? Se parli della sinistra che sta in parlamento allora, di berlusconi non ne parlaranno mai. Se di quelli che hano votato sx, allora fai pure dei distinguo.. Ci sono quelli che parlano di berlusconi, e criticano prodi con lo stesso sdegno, e quelli che parlano solo di berlusconi. Qui sul forum, mi pare che gli utenti di sx che parlano male della sx siano la maggioranza. Quelli di dx che fanno autocritica, sono perle. E non sono mai di FI.
allora ci dobbiamo capire:
se si devono fare le cose di sana pianta si deve cambiare il modo di pensare.
se per togliersi dalle palle berlusconi dobbiamo toglierci dalle palle anche buona parte della dirigenza della sinistra ben venga. berlusconi è un pericolo per la democrazia e sti figuri del nuovo PD ci vanno a cena invece di fare qualcosa che ponga un limite alla sua espansione.
però buona parte dei sinistri di qua, molto probabilmente voteranno per il PD. e allora che differenza c'è? alla fine il PD prenderà una caterva di voti sempre per lo stesso motivo: dall'altro lato c'è Berlusconi.
sicuramente l'elettorato di sinistra in genere è più consapevole, ma di fronte allo spauracchio del dittatore voterà PD. anche certi definiti radicali.
la destra e i suoi elettori si commentano da soli. perchè VENERANO silvio, non possono fare a meno di lui e lui questo lo sa. e ci "specula" politicamente.
guardate che questo tipo ha la possibilità, in un sistema proporzionale, di avere quasi (o senza quasi) la maggioranza dei voti. perchè è appoggiato da TANTI, non ultime mafia e massoneria, e perchè ha un apparato mediatico alla sua mercè. e sapete cosa succede se Berlusconi raggiunge la maggioranza dei voti, magari insieme a storace et similia?
le cose imho stanno così. se dobbiamo perdere ancora tempo appresso ai disinguo che il destro critico è una perla mentre i sinistri sono di vari tipi, abbiamo perso in partenza. se vogliamo generare un blocco di opinione che può essere condiviso da molti, allora sarebbe meglio mettere da parte certe pratiche e dedicarci solo ed esclusivamente a difendere la nostra democrazia, che mai come oggi è in pericolo. cambiamo il modo di pensare.
vorrei ricordare a tutti che alla formazione del PDLLDPDLLDP o come H si chiama, ci sono sia i circoli di Michela Vittoria che gli altri circoli, quelli di Dell'Utri. vi rendete conto del potere elettorale che ha una formazione del genere? vedremo se cuffaro perderà la sua premiership in favore di un berlusconiano o se cuffaro convergerà con Giovanardi nel nuovo partito di silvio. da questo credo che dipendano anche gli esiti di certi processi.
Napolitano: "Le intercettazioni
devono restare segrete"
ROMA - "Le intercettazioni sarebbe bene che restassero dove devono restare, in linea di principio, almeno fino a che c'è il segreto istruttorio". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondo così ad una domanda sulle recenti intercettazioni Rai-Mediaset pubblicate da Repubblica. Verbali che però riguardano un'inchiesta chiusa e sono pubblici e a disposizione delle parti.
Un'affermazion del genere,riguardante un'inchiesta chiusa e quindi con i verbali pubblici,è da Berlusconi,eppure l'ha fatta il pres.della repubblica nonchè comunista.
Curioso nn vi sembra ??
fracarro
22-11-2007, 12:08
La cosa divertente è che se parlo con persone di sx,sembro qualche volta di dx...se parlo con persone di dx mi tacciano di essere un ex sovietico,con i capelli rossi e la foto di stalin nel portafoglio.
Pensa che a me gli amici mi classificano come un "fascista che vota comunista", pur avendo sempre votato a sinistra ma una sola volta rifondazione (errori di gioverntù).
...,io ragiono con la mia testa,...
MALE MALISSIMO!!! Uno che ragiona con la propria testa è difficilmente influenzabile e soprattutto "allineabile" quindi non sei un buon elettore. Se fossero tutti come te sai che fine farebbe la casta?
Tanto per fare un esempio: "Napolitano: intercettazioni devono restare segrete".
Questo è un chiaro segnale dell'inciucio,il popolo nn deve sapere come tramavano sulla tv pubblica,i politici.
Meglio tenere tutto segreto e nn far sapere agli elettori che su 915 parlamentari,ce ne sn 900 che hanno tutte le tessere del partito.
Concordo. Vista l'attuale situazione della giustizia in Italia l'unico modo per venire a sapere queste cose è tramite la pubblicazione delle intercettazioni, non certo tramite i servizi dei TG.
"Napolitano: intercettazioni devono restare segrete".
:mad:
fracarro
22-11-2007, 12:12
Napolitano: "Le intercettazioni
devono restare segrete"
ROMA - "Le intercettazioni sarebbe bene che restassero dove devono restare, in linea di principio, almeno fino a che c'è il segreto istruttorio". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondo così ad una domanda sulle recenti intercettazioni Rai-Mediaset pubblicate da Repubblica. Verbali che però riguardano un'inchiesta chiusa e sono pubblici e a disposizione delle parti.
Un'affermazion del genere,riguardante un'inchiesta chiusa e quindi con i verbali pubblici,è da Berlusconi,eppure l'ha fatta il pres.della repubblica nonchè comunista.
Curioso nn vi sembra ??
La vecchiaia è una brutta bestia. :asd:
Comunque non c'è da stupirsi.
La strategia Berlusconiana è stata sempre chiara; infiltrare dall'interno la RAI occupando tutto l'occupabile, dalle direzioni di rete (ancora occupate) ai TG, al cda, poi fargli fare concorrenza da sola (ad esempio sovrapponendo i programmi con più ascolti, cosa avvenuta molte volte), epurare comici e giornalisti che oltre a fare moltissimi ascolti facevano sapere alla gente i suoi crimini (e qui due piccioni con una fava), cooperazione continua con gli sgherri alle direzioni di rete e ai tg per ammorbidire le sue sconfitte, esaltare la minima caccola all'interno dell'ex opposizione e della maggioranza di ora, manipolare la realtà, far vincere Mediaset ogni volta che è possibile, distrarre l'attenzione del pubblico quando Previti&co era sotto processo montando bufale mediatiche come la mitrokhin e via dicendo.
Un uso così criminoso dei media pubblici di un paese civile da parte di un ex pres. del consiglio, che ha controllato per più di cinque anni cinque reti nazionali su sei è cosa unica al mondo, non esiste un altro paese "democratico" in cui sarebbe possibile una situazione del genere, e aggiungo in cui berlusconi sarebbe eleggibile ad una qualche carica.
Questa intercettazione è solo un tassello di ciò che è stato un regime basato su un controllo stringente di 5/6 media nazionali, sulla manipolazione attraverso questi della realtà a favore del premier e dell'ex-governo, sul fatto di non far passare nemmeno una critichetta alle porcate giornaliere che produceva il parlamento lavorando per lui, sull'epurazione di ogni voce dissidente; e ancora oggi non molla le tenaglie dalla tv pubblica, con Petroni a cui Silvio deve aver ordinato di barricarsi nel cda, altrimenti Del Noce e forse anche Marano saranno finalmente rimossi.
Quoto integralmente.
Ok, ora che quello che per anni era solo una "teoria complottista dei comunisti" è diventato un episodio di fascismo mediatico conclamato, che vogliamo fa'?
...
Hai già avuto la risposta: tentare di minimizzare oppure di sviare il discorso su fatti che non c'entrano PROPRIO NULLA ovvero di spostare la discussione sui massimi sistemi.
La consueta strategia di propaganda.
:rolleyes:
Tanto per dare una idea dei tentativi del partito-azienda di minimizzare la questione, riporto alcuni stralci dell'intervista rilasciata da Confalonieri a Repubblica (http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/media-rai/inte-confalonieri/inte-confalonieri.html):
...
Confalonieri: "Le potrei dire che è una tempesta in un bicchier d'acqua, ma in realtà credo ci sia di più. C'è qualcuno che manovra per farci tornare ai tempi della P2. Quelle carte non sono uscite per caso. E, per di più, in questo momento".
Domanda: Sono documenti a disposizione di molti avvocati. Carte frutto di un lavoro giornalistico. Niente di misterioso, nulla di preordinato.
C: "E allora sono stupidaggini. Vada a vedere chi si parla in quelle intercettazioni. Mica sono i vertici delle aziende. Sono giornalisti. Sono manager, ma non del top management, che si confrontano per non buttare via soldi. Come se i direttori dei vostri giornali non si sentissero ogni giorno. E non mi faccia ridere dicendomi il contrario".
D: Invece le confermo proprio il contrario. E le aggiungo un particolare che forse le sfugge. Qui siamo di fronte a un "inciucio" tra una azienda privata, Mediaset, e una pubblica, la Rai, che invece di farsi concorrenza avevano messo in piedi un "cartello" per favorire sul piano politico il leader della Casa delle libertà nonché il padrone di una delle due televisioni.
C: "Guardi che noi con la Rai ci scanniamo su tutto. La storia del cartello è una fesseria, noi di Mediaset abbiamo mai impedito la concorrenza..... La verità è che in questo paese la stagione di "Mani pulite" non finisce mai. Le carte escono dalle procure perché qualcuno ha interesse che ciò avvenga. E i giornali fanno da cassa di risonanza. La pubblicazione di quelle intercettazioni, inoltre, è illegittima".
D: Su questo punto la correggo. Le carte Hdc sono state depositate a inchiesta chiusa, sono pubbliche e a disposizione delle parti. Chi avrebbe interesse a utilizzarle come arma politica?
C: "Coloro che non vogliono la modernizzazione di questo paese, che coltivano spirito di bottega e hanno la convenienza che l'Italia rimanga nel casino. Su, non facciamoci prendere in giro. Ci sono strategie e obiettivi precisi".
.....
Di fronte ai patetici tentativi di Confalonieri di dar credito ad un fantomatico nuovo complotto contro la "modernizzazione di questo paese", gli viene ricordato che, conclusa lo scorso 27 ottobre l'inchiesta sul fallimento della HDC di Crespi (quello che inventò il "contratto con gli italiani" nel 2001), SONO STATE DEPOSITATE LE CARTE TRA CUI LE INTERCETTAZIONI IN QUESTIONE, E MESSE A DISPOSIZIONE DELLE PARTI.
Dei contenuti di queste intercettazioni, sopratutto dove si evidenziano:
mosse concordate sui palinsesti per "coprire" notizie politicamente sfavorevoli all'ex premier;
ritardi voluti nella comunicazione al pubblico di risultati elettorali negativi per la destra;
notisti politici Rai che si raccomandano a Berlusconi;
lamenti perchè durante le riprese televisive dei funerali del Papa, "Berlusconi è stato inquadrato pochissimo dalle telecamere";
assicurazioni del direttore generale Rai che il conduttore di Porta a Porta "accennerà al Dottore ad ogni occasione opportuna";
di tutto questo il Confalonieri, così come il Bondi e lo Schifani, hanno qualcosa da dire?
:rolleyes:
Ciao
Federico
Concordo. Vista l'attuale situazione della giustizia in Italia l'unico modo per venire a sapere queste cose è tramite la pubblicazione delle intercettazioni, non certo tramite i servizi dei TG.
Ma la cosa assume toni grotteschi se ci ricordiamo che la magistratura lavora per chi detiene la sovranità,ovvero il POPOLO.
Oltretutto indaga su persone che sono NOSTRI DIPENDENTI,visto che li eleggiamo noi ma soprattutto li paghiamo noi.
Aggiungiamoci anche che è un NOSTRO DIRITTO sapere cosaa fanno queste persone,si arriva al paradosso di una finta democrazia....se poi queste affermazioni le fa il capo del CSM,siamo davvero alla fine...
....
Qui sul forum, mi pare che gli utenti di sx che parlano male della sx siano la maggioranza. Quelli di dx che fanno autocritica, sono perle. E non sono mai di FI.
L'hai notato anche tu, eh?
Cmq siamo OT.
Stavamo parlando di come all'epoca di B. la Rai venne strumentalizzata in modo epocale.
Perfino la morte di un papa venne filtrata.
Infatti gli OT sulle Coop Rosse e sulla Forleo non c'entrano proprio nulla qui.
Ma sono degli evergreen da tirar fuori quando manca altro.
... Se tu fossi veramente un elettore di destra non parleresti in questo modo, addirittura criticando i tuoi rappresentanti. Ma chi ti ha sciolto? :asd: Sicuramente sei un abusivo che presto ritornerà a sinistra perchè qui a destra non c'è spazio per chi non si allinea. :doh:
:D
Uno di destra che critica l'unto dal signore che tanto bene ha fatto e farà in futuro in questo paese. Non può essere e infatti Donalduck GIUSTAMENTE ti fa notare che dubita tu possa votare a destra, e chi meglio di lui...:rotfl:
:D :D
....
però buona parte dei sinistri di qua, molto probabilmente voteranno per il PD. e allora che differenza c'è? alla fine il PD prenderà una caterva di voti sempre per lo stesso motivo: dall'altro lato c'è Berlusconi.
sicuramente l'elettorato di sinistra in genere è più consapevole, ma di fronte allo spauracchio del dittatore voterà PD....
Oppure non vanno a votare, così come ho fatto io nell'aprile 2006.
la destra e i suoi elettori si commentano da soli. perchè VENERANO silvio, non possono fare a meno di lui e lui questo lo sa. e ci "specula" politicamente.
guardate che questo tipo ha la possibilità, in un sistema proporzionale, di avere quasi (o senza quasi) la maggioranza dei voti. perchè è appoggiato da TANTI, non ultime mafia e massoneria, e perchè ha un apparato mediatico alla sua mercè. e sapete cosa succede se Berlusconi raggiunge la maggioranza dei voti, magari insieme a storace et similia?
Senza i freni di AN e sopratutto dell'UDC, non lo oso immaginare.
Ciao
Federico
nomeutente
22-11-2007, 13:38
Con questi sfottò non aiutate il confronto.
Tutti sanno che Forza Italia è (era?) un partito di plastica. Lo psiconano lo ha confermato domenica. Un partito non si scioglie per volontà di una sola persona. Si tiene di solito un congresso degli eletti, si discute del programma, del nuovo nome. Poi si decide a maggioranza. Così avviene nelle democrazie. Nessuno dei suoi sottopancia, reggicoda, portaborse ha fiatato. E si capisce, senza di lui dove vanno? Sono semplici cortigiani.Il suo partito, comunque lo voglia chiamare, è suo di lui, proprietà privata, una organizzazione telecratica con obiettivi di controllo e di lucro.
I partiti hanno ucciso quel poco che era rimasto della democrazia eliminando il voto di preferenza. La prima azione dell’Unione doveva essere la restituzione di un diritto fondamentale ai cittadini: quello di scegliersi il candidato. Non è successo. Ora si discute di proporzionale alla tedesca, di maggioritario alla svizzera e di doppio turno alla francese. Ma di cosa stanno farneticando? Nel 2005 avete adottato la messa in c..o all’italiana con la nuova legge elettorale, di questo dovete parlare.
Nessuno che faccia una premessa, che dica che se si copiano i meccanismi elettorali di una democrazia bisogna adottarne prima le basi, i fondamentali.
Ed è un punto cardine in Germania, in Spagna, in Francia, in ogni Paese degno di questo nome, che non si può avere una presenza dominante nell’informazione e, allo stesso tempo, fare politica. Per gli altri partiti è come combattere contro il campione dei pesi massimi con un braccio legato dietro alla schiena.
Il fenomeno Berlusconi non è compatibile con la democrazia. I suoi giornali, le sue televisioni non sono compatibili con la sua presenza in politica. Di questo devono discutere subito Veltroni, Prodi, Fini, Bertinotti e tutti gli altri: di una informazione democratica, non di sigle e percentuali. Ma non lo faranno perchè, anche loro, ne hanno dei benefici.
La democrazia è diventata marketing. Lo Stato è fuori dal controllo dei cittadini. Riprendiamoci l’informazione.
http://www.beppegrillo.it/
sid_yanar
22-11-2007, 18:19
Comunque non c'è da stupirsi.
La strategia Berlusconiana è stata sempre chiara; infiltrare dall'interno la RAI occupando tutto l'occupabile, dalle direzioni di rete (ancora occupate) ai TG, al cda, poi fargli fare concorrenza da sola (ad esempio sovrapponendo i programmi con più ascolti, cosa avvenuta molte volte), epurare comici e giornalisti che oltre a fare moltissimi ascolti facevano sapere alla gente i suoi crimini (e qui due piccioni con una fava), cooperazione continua con gli sgherri alle direzioni di rete e ai tg per ammorbidire le sue sconfitte, esaltare la minima caccola all'interno dell'ex opposizione e della maggioranza di ora, manipolare la realtà, far vincere Mediaset ogni volta che è possibile, distrarre l'attenzione del pubblico quando Previti&co era sotto processo montando bufale mediatiche come la mitrokhin e via dicendo.
Un uso così criminoso dei media pubblici di un paese civile da parte di un ex pres. del consiglio, che ha controllato per più di cinque anni cinque reti nazionali su sei è cosa unica al mondo, non esiste un altro paese "democratico" in cui sarebbe possibile una situazione del genere, e aggiungo in cui berlusconi sarebbe eleggibile ad una qualche carica.
Questa intercettazione è solo un tassello di ciò che è stato un regime basato su un controllo stringente di 5/6 media nazionali, sulla manipolazione attraverso questi della realtà a favore del premier e dell'ex-governo, sul fatto di non far passare nemmeno una critichetta alle porcate giornaliere che produceva il parlamento lavorando per lui, sull'epurazione di ogni voce dissidente; e ancora oggi non molla le tenaglie dalla tv pubblica, con Petroni a cui Silvio deve aver ordinato di barricarsi nel cda, altrimenti Del Noce e forse anche Marano saranno finalmente rimossi.
quoto, intervento conciso ed esauriente...posso solo aggiungere che il mostro berlusconiano si è creato lentamente, con il beneplacito della sinistra. Forse lo hanno sottovalutato. Forse pensavano di inglobarlo, o di salire insieme sullo stesso carro. Il risultato è che oramai ci troviamo di fronte ad un problema talmente grave e radicale da non avere secondo me soluzioni. Semplicemente berlusconi sta raccogliendo il risultato di quindici anni di propaganda, malaffare ed eversione. Per la gioia di metà degli italiani, che continueranno da bravi tifosi a difenderlo ed adorarlo comunque ed a prescindere, anche dopo cinque anni di disastri ben documentati, anche di fronte a fatti gravissimi come quelli di cui si discute in questo thread. Se un giorno avrò la fortuna di ascoltare un elettore di centrodestra critico nei confronti della propria coalizione, sarò ben lieto di cambiare idea. Temo però che sarà inventato prima il teletrasporto.
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_22/berlusconi_attacco_sciacalli_b501ac90-9903-11dc-831b-0003ba99c53b.shtml
il leader di forza italia sul caso mediaset -rai
Berlusconi: «Iene e sciacalli in azione»
L'ex premier: «Attacco contro di me. Non si possono intercettare i cittadini». Fini: non sono d'accordo
ROMA - Silvio Berlusconi si scaglia contro l'inchiesta sui condizionamenti tra Mediaset e Rai durante la sua presidenza del Consiglio. «Questa inchiesta denuncia alcune cose che dovrebbero preoccupare molto, ma in senso opposto a quello che vuol fare credere la sinistra». Per l'ex premier «è una cosa inaccettabile e illegittima che si possa mettere sotto controllo un cittadino qualsiasi senza una ipotesi di reato che lo riguardi, senza aprire un'indagine, ed è inaccettabile soprattutto rendere noti i contenuti di queste telefonate che sono telefonate assolutamente normali». L'ex premier ha deciso di attaccare ad alzo zero sulla vicenda e lo ha fatto con i giornalisti a margine di una colazione di lavoro presso la residenza dell'ambasciatore di Israele a Roma.
IENE E SCIACALLI - Il Cavaliere è poi entrato nel merito della questione: «Ho visto che ci sono delle iene e degli sciacalli che si sono buttati addosso a delle persone, per esempio la signora Bergamini. Questi signori - protesta Berlusconi - si debbono proprio vergognare perché la dirigente della Rai ha fatto una cosa che si doveva fare e avrebbe mancato al suo dovere se non l'avesse fatto». Ovvero, dice il leader azzurro, «quando c'è una situazione eccezionale che riguarda il paninsesto per cui ci sono dei servizi sul Papa ed è in programma la messa in onda di spot pubblicitari, immaginatevi quali critiche avrebbe subito la Rai se Mediaset non avesse messo quegli spot... E quindi - ha nota l'ex premier - era assolutamente logico sentire l'altra parte per aver un comportamento simile».
FINI: NON SONO D'ACCORDO: - Iene e sciacalli in azione contro Berlusconi? «No, non ci credo, non sono d'accordo» risponde polemico Gianfranco Fini a chi, durante una conferenza stampa a Montecitorio, gli chiede se ci sia nelle notizie sui rapporti tra Rai e Mediaset una macchinazione orchestrata contro il leader di Forza Italia . «Non sono d'accordo a fare di questa vicenda una riedizione dello scontro tra chi è a favore e chi contro Berlusconi - aggiunge il leader di An - però è evidente che c'è l'urgenza di discutere in Parlamento della riforma dell'assetto radiotelevisivo».
ISTRUTTORIA DEL GARANTE - E sul caso Rai-Mediaset l'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha comunicato di aver «aperto un'istruttoria. Valuteremo la situazione alla luce degli elementi di fatto che acquisiremo - ha detto il presidente, Corrado Calabrò, ascoltato in commissione Cultura alla Camera – E in base ai riscontri, decideremo quali interventi adottare a garanzia sia del pluralismo, sia dell'indipendenza e della libertà dell'informazione».
I SONDAGGI - Il Cavaliere interviene anche sui sondaggi: «Rai e Mediaset decidono di dividere il costo dei sondaggi facendoli insieme: sono cose obiettive, non c'è nulla di male. Anzi - ha aggiunto Berlusconi - è positivo che questo si faccia perché si risparmia sui costi. E poi ci si telefona per dire "tu a che punto lo metti, visto che ci sono 300, 1000, 5mila intervistati?". Tutto ciò per essere non esposti al rischio di dare dei sondaggi da una parte che poi vengono superati. Prendere questa situazione e farne uno scandalo è una cosa inaccettabile. Parlo di iene e di sciacalli e sono assolutamente convinto. È una cosa illegittima e bisogna andare fino in fondo».
L'INCONTRO - «Mercoledì io e Veltroni non ci siamo visti. Ho letto anch'io queste cose sui giornali, ma non era fissato nemmeno un incontro». Silvio Berlusconi ha così smentito le indiscrezioni parlavano di un incontro riservato con il segretario del Pd Walter Veltroni sulla legge elettorale. Il segretario del Pd vedrà Fini lunedì e poi me venerdì prossimo».
22 novembre 2007
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Tutto molto bello, molto credibile.....:rolleyes:
Magari se spiega anche se sono cose normali (così come emerge dalle intercettazioni, non dalle invenzioni):
concordare mosse sui palinsesti per "coprire" notizie politicamente sfavorevoli all'ex premier;
attuare volutamente dei ritardi nella comunicazione al pubblico di risultati elettorali negativi per la destra;
che alcuni notisti politici Rai si raccomandino all'ex premier;
che qualcuno si lamenti perchè durante le riprese televisive dei funerali del Papa, "Berlusconi è stato inquadrato pochissimo dalle telecamere";
che il direttore generale Rai assicuri che il conduttore di Porta a Porta "accennerà al Dottore ad ogni occasione opportuna".
Ciao
Federico
anonimizzato
22-11-2007, 19:13
VERGOGNOSO!
Berlusconi ebbe anche a dire che alla RAI non avrebbe spostato una pianta ed infatti ... editto bulgaro (for example). :rolleyes:
Ma si certo, è tutta colpa dei comunisti. :rolleyes:
Napolitano: "Le intercettazioni
devono restare segrete"
ROMA - "Le intercettazioni sarebbe bene che restassero dove devono restare, in linea di principio, almeno fino a che c'è il segreto istruttorio". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondo così ad una domanda sulle recenti intercettazioni Rai-Mediaset pubblicate da Repubblica. Verbali che però riguardano un'inchiesta chiusa e sono pubblici e a disposizione delle parti.
Un'affermazion del genere,riguardante un'inchiesta chiusa e quindi con i verbali pubblici,è da Berlusconi,eppure l'ha fatta il pres.della repubblica nonchè comunista.
Curioso nn vi sembra ??
condivido l'operato di chi le ha diffuse, medaglia d'onore al valor civile; gli ultimi estremi tentativi della società civile di dare una ripulita a questa casta schifosa.
E la cosa ancora piu' scandalosa è che nessuno dei signori ancora in forza alla RAI si è dimesso dai propri incarichi.
Deborah Bergamini, Fabrizio Del Noce, Clemente Mimun, Francesco Pionati e Bruno Vespa per verificare "eventuali violazioni deontogiche". Intanto si apprende che sia Cappon che l'ex direttore generale Flavio Cattaneo saranno sentiti in Vigilanza.
DonaldDuck
22-11-2007, 19:45
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_22/verderami_rai_288d8fe8-98ce-11dc-831b-0003ba99c53b.shtml
Il caso rai-mediaset
La guerra tv e i tempi sospetti
«Si vuol fermare Silvio-Walter»
Gli intrecci con il confronto sulle riforme
ROMA — Siccome la seconda Repubblica italiana è fondata sul sospetto, il sospetto nel Palazzo è che le intercettazioni sulla presunta Spectre gestita da Berlusconi per controllare Rai e Mediaset diventino il grimaldello con cui far saltare il dialogo tra Veltroni e il Cavaliere. Chissà se ieri i due ne hanno fatto cenno durante il loro colloquio, è certo che l'affaire è stato analizzato nei dettagli dal leader di Forza Italia e da Confalonieri. Raccontano che il presidente di Mediaset abbia messo insieme una serie di indizi: prima l'intervista di Prodi a un giornale tedesco, in cui il premier torna a denunciare il controllo del sistema mediatico da parte di Berlusconi; poi gli accenni minacciosi di Fini, pronto a usare la legge Gentiloni come strumento di ritorsione verso l'(ex) alleato; infine l'avvio del confronto sulle riforme con il segretario del Pd. E come in un romanzo di Agatha Christie, al terzo indizio Confalonieri si è convinto che ci sia la prova, «la prova, caro Silvio, che puntano a far dimettere il Cda della Rai. E soprattutto che vogliono affossare il dialogo sulla legge elettorale, colpendo te e mettendo in difficoltà Veltroni». Confalonieri ripete spesso di non essere un politico, ma ieri erano molti i politici che ragionavano allo stesso modo. E non solo l'ex premier.
Il democratico Carra, per esempio, cresciuto a pane e Rai, l'ha rimarcato con un filo d'ironia: «Proprio mentre ci trovavamo immersi in una nuvola di incenso, intenti a preparare la celebrazione delle nozze tra Veltroni e Berlusconi, si viene a sapere che il Cavaliere si è comprato la Chiesa e ha rubato i paramenti... È chiaro che il problema specifico esiste, ma è altrettanto evidente che la tempistica con cui emergono certe vicende induce al sospetto». Ed è giusto, come dice il rutelliano Lusetti, che «sul caso va fatta piena luce», e che «la commissione di Vigilanza non può stare a guardare », però Follini si chiede e chiede perché mai spunta una faccenda che «non è più cronaca, ma non è ancora storia? L'intreccio Rai-Mediaset è un segreto di Pulcinella che però diventa di colpo caso politico. E questo sicuramente non favorisce il dialogo». Di più. Come s'intuisce dalle parole di Confalonieri, il «caso» mirerebbe a colpire «il dialogante», cioè Veltroni, oltre che Berlusconi. Non per nulla il leader del Pd ieri è stato il primo a commentare duramente le intercettazioni pubblicate da Repubblica, a suo dire rivelatrici «di intrecci e commistioni» che «calpestano la Rai»: è stato un modo abile per sviare l'idea di un'entente cordiale con il Cavaliere, ed evitare il venticello dell'inciucio nel giorno del colloquio con il leader di Forza Italia. «Siamo alle solite», ha commentato con amarezza Petruccioli. Il presidente della Rai conosce il Palazzo ancor meglio di viale Mazzini, e sa per esperienza che quei corridoi bui vengono usati per proditori giochi di coltello. C'è dunque un motivo se spesso impreca contro i «professionisti dell'anti-inciucio», anche se ieri non ne ha fatto i nomi. Non ce n'era bisogno.
In serata palazzo Chigi ha fatto sapere che il premier intende accelerare l'esame della legge Gentiloni, vista da Berlusconi come l'anticristo. Il socialista Piazza è stato ministro della Funzione Pubblica due legislature fa, e rammenta cosa accadeva «ogni volta che mi preparavo ad andare in Parlamento, dove all'ordine del giorno della prima Commissione c'era il conflitto d'interessi »: «Un'ora prima mi dicevano "rinviamo". Ora la storia si ripete con la riforma del sistema tv, e ho l'impressione che certe leggi vengano scritte e riposte in un cassetto, per essere tirate fuori al momento opportuno. Perciò quando sento parlare di queste riforme, andreottianamente penso male». Per spazzar via il terribile sospetto, «e per uscire dall'ipocrisia », il capogruppo del Prc Russo Spena invita a «smetterla con lo stop and go » sulle regole del gioco: «Facciamole e basta. Anche perché l'Italia è una Repubblica fondata sui misteri, ai quali vengono spesso inseriti dei timer pronti a scattare. Accade con i grand commis, con i servizi e con i politici. E proprio ora che sulla legge elettorale sembra ci siano dei margini di intesa tra maggioranza e opposizione, emerge questa terribile storia sulla Rai... Lo dico democraticamente». Altri lo dicono «andreottianamente », ma è la stessa cosa.
Francesco Verderami
22 novembre 2007
Fassino ti ricorda nulla nulla? Le "benedizioni" di Prodi alle fusioni delle superbanche? Dai, cerchiamo di essere obiettivi altrimenti la discussione non ha più senso.
Mah...........io do' un'interpretazione diversa, leggermente.
Non è che le banche stiano più a sinistra che a destra, siamo noi che ci inventiamo conflitti d'interesse che di base non esistono.
Infatti gli amici di Prodi si sono accordati con gli amici di Berlusconi, loro sono felici e contenti che controllano Mediobanca, le Generali, la Banca d'Italia, etc....
DonaldDuck
22-11-2007, 19:58
Mah...........io do' un'interpretazione diversa, leggermente.
Non è che le banche stiano più a sinistra che a destra, siamo noi che ci inventiamo conflitti d'interesse che di base non esistono.
Infatti gli amici di Prodi si sono accordati con gli amici di Berlusconi, loro sono felici e contenti che controllano Mediobanca, le Generali, la Banca d'Italia, etc....
Non si può rispondere altrimenti qualcuno dice che è OT ;). Dico solo "tessere di un mosaico".
Non si può rispondere altrimenti qualcuno dice che è OT ;). Dico solo "tessere di un mosaico".
Esatto;)
Ma l'informazione che viene passata a riguardo era logico fosse stata filtrata, infatti i grossi movimenti sono sempre passati in sordina.
Guarda caso infatti sono avvenuti poco dopo il "ciclone" Fiorani.............
Insomma, la solita scoperta dell'acqua calda.
DonaldDuck
22-11-2007, 20:46
Esatto;)
Ma l'informazione che viene passata a riguardo era logico fosse stata filtrata, infatti i grossi movimenti sono sempre passati in sordina.
Guarda caso infatti sono avvenuti poco dopo il "ciclone" Fiorani.............
Insomma, la solita scoperta dell'acqua calda.
Stavo ripensando alla tua frase:
Non è che le banche stiano più a sinistra che a destra, siamo noi che ci inventiamo conflitti d'interesse che di base non esistono.
Padossalmente si potrebbe affermare che in Italia il problema non esiste in quanto fa parte delle regole del gioco :D. Su Fiorani poi ci si potrebbe scrivere un libro ;)
ma guardatevelo quant'è bieddu da suo compare Ferrara...
:Puke:
Stavo ripensando alla tua frase:
Padossalmente si potrebbe affermare che in Italia il problema non esiste in quanto fa parte delle regole del gioco :D. Su Fiorani poi ci si potrebbe scrivere un libro ;)
E guarda un pò cosa stanno pensando con le "riforme" elettorali: più poteri al Premier, Parlamente ridotto, Senato riformato............che fantasia!
Eppure, non era più o meno la vecchia Devolution?:confused:
Evidentemente i tempi non erano maturi.............:rolleyes:
Ah, i Referendum............E noi pure a votare andiamo......................
Cosa molto sottolineata dalla stampa...............:rolleyes:
Il caso L'inchiesta sulla bancarotta del sondaggista
Crespi, 31 parlamentari intercettati
Dall'ex premier a Bobo Craxi: registrazioni «di sponda», no dei pm alle sbobinature
MILANO - Trentuno parlamentari intercettati indirettamente. Da Silvio Berlusconi a Giulio Tremonti, da Francesco Cossiga a Bobo Craxi, da Cesare Previti a Sandro Bondi, da Claudio Scajola a Paolo Bonaiuti, da Maurizio Gasparri a Francesco Storace, dall'avvocato Niccolo Ghedini a Katia Bellillo: tanti sono i deputati e i senatori che, tra giugno 2004 e febbraio 2005, l'inchiesta milanese sulla bancarotta della Hdc di Luigi Crespi (l'ex sondaggista di Berlusconi arrestato nel 2005) si è trovata a intercettare di sponda: cioè imbattendovisi quali interlocutori o degli indagati intercettati (come lo stesso Crespi) di persone non indagate ma con l'utenza in quel momento ugualmente sotto controllo dei pm (come l'ex presidente di Patrimonio spa Massimo Ponzellini, oggi presidente di Impregilo, Nicolo Querci, vicepresidente di Rti, la società delle tv Mediaset).
Ma diversamente da altri recenti incroci tra politica e inchieste, queste intercettazioni resteranno patrimonio solo di chi le ha captate e ascoltate. Perché, questa estate, i pm Pedio e Pellicano le hanno ritenute tutte di contenuto penalmente non rilevante, nei confronti sia dei politici sia dei loro interlocutori (compresi gli indagati). Non le hanno fatte perciò trascrivere alla GdF, e neanche riassumere nei «brogliacci», schede che in due righe indicano data-orario-interlocutori e argomento del colloquio: in ossequio alla legge Boato, di recente però bocciata dalla Consulta nella parte in cui vietava di utilizzarle almeno contro i non-parlamentari, sono state stralciate dal processo. E nessuno dei difensori, ammessi ad ascoltarle, ne ha chiesto l'utilizzo.
Si sono così «perse», fra esse, ad esempio tre telefonate di Berlusconi con Deborah Bergamini (sua ex segretaria, poi al marketing Rai), che ne ha anche una con Bondi, Cicchitto, Massimo Baldini, Paolo Ricciotti e Katia Bellillo. Berlusconi, da premier, ne ha poi dodici con Querci (alla testa delle 3 reti tv di Mediaset). Tante quelle di Bobo Craxi con i fratelli Crespi. In decine è Alfredo Messina (n.2 di Mediolanum, teste nei processi Sme a Berlusconi e Previti) a parlare con l'avvocato Ghedini e lo stesso Previti. Dieci i contatti fra Tremonti e un manager di Crespi, Marini. L'inchiesta Hdc si è già conclusa con accuse di concorso nella bancarotta a Crespi, a Fiorani e al manager Publitalia Pravadelli; e i pm, che non hanno mai indagato Berlusconi Tremonti nonostante le prospettazioni di Crespi, hanno derubricato in favoreggiamento l'accusa al presidente Mediaset, Fedele Confalonieri, «il dottore» di talune intercettazioni tra Messina e Crespi. Ma anche qui la Procura ha ritenuto irrilevanti per l'indagine (e dunque non ha fatto trascrivere) la montagna di telefonate fra gli intercettati e i non-politici (come i dirigenti di Rai e Mediaset). Diversamente però da quelle con i politici, di queste telefonate restano agli atti i brogliacci GdF.
Luigi Ferrarella
[email protected]
CORRIERE DELLA SERA
22-11-2007
http://img102.imageshack.us/img102/7858/crespirw9.th.png (http://img102.imageshack.us/my.php?image=crespirw9.png)
DonaldDuck
23-11-2007, 06:20
Un articolo birichino...
Compagni, che volete di più?
E' nata ieri una grande banca democratica. Nel senso di Partito democratico: l'azionista di riferimento sono i Ds. La nuova banca nasce con l'acquisto da parte del Monte dei Paschi di Siena dell'Antonveneta. Ricordate il «facci sognare» - ancorché ironico - con il quale telefonicamente D'Alema accolse la notizia fornita da Consorte che l'Unipol era in procinto di comprare la Bnl? Quell'affare fallì e le code giudiziarie non mancano. Però il sogno si è realizzato. Ora anche la sinistra ha una sua superbanca e per di più inattaccabile perché, dicono gli esperti, il Monte dei Paschi non è «contendibile»: l'azionista di maggioranza (la Fondazione Montepaschi) ne ha un controllo quasi assoluto fino a quando il comune di Siena rimarrà (auguriamoci a lungo) nelle mani della sinistra senese targata D'Alema.
C'è da scommettere che questa volta nessuno oserà aprire bocca. Il riferimento non è al centro-destra che sicuramente avrà da ridire, ma a quella parte del Pd che in occasione del tentativo di scalata della Bnl da parte dell'Unipol da ridire ne ebbe parecchio. Anche se l'Italia è piena di banche popolari «bianche» per il colore (il biancofiore) di riferimento politico passato.
Con l'acquisizione di Antonveneta da parte di Rocca Salimberni (la sede del Montepaschi) il sistema bancario italiano diventa un sistema «chiuso» dominato da un oligopolio nel quale tre sole banche controllano oltre il 60% del credito totale. Chi crede nella bontà della libera concorrenza avrà da dolersi. Ma, ci dicono, il sistema bancario deve necessariamente crescere, perché chi è piccolo viene inevitabilmente «mangiato» dalla concorrenza. Il problema è che un po' tutto sta diventando grande e oligopolistico: l'energia, il settore chimico e farmaceutico, la distribuzione sempre più grande e nelle mani di pochi gruppi, per lo più stranieri. E' la globalizzazione, ci dicono. Sarà, ma un po' schifo lo fa.
Quattro anni fa l'Antonveneta era una bella banca appetibile. Aveva molti occhi addosso. Anche quelli del Montepaschi. Ma non se ne fece niente. E Antonveneta finì nel mirino di Fiorani e dei furbetti del quartierino dai quali, prudentemente, Montepaschi si tenne alla larga, al contrario di Antonio Fazio, ex governatore di Bankitalia che faceva il tifo per l'italianità della banca. Come è finita è noto: qualcuno in galera, Antonveneta acquistata dall'olandese Abn Amro. Ma dopo pochi mesi il cacciatore è diventato preda e alcune settimane fa l'Abn (e quindi Antonveneta) è finita nella mani di tre banche, tra le quali il gruppo spagnolo Santander che l'ha ricevuta in dote. Insomma, siamo al mercante in fiera. Ma la cosa peggiore è il progressivo allontanamento delle banche (sempre più impegnate a giocare con gli hedge fund) dal territorio.Speriamo non accada per l'Antonveneta, radicata nel Nord Est, un po' di destra e xenofobo, ma vitale.
Insomma, compagni: abbiamo una grande banca, una assicurazione (Unipol) e siamo al governo. Che vogliamo di più dalla vita?
Riportiamo in tema la discussione.
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/media-rai/operazione-verita/operazione-verita.html
Operazione verità
di GIUSEPPE D'AVANZO
Nel bestiario italiano dei complotti, autentici o fasulli, fanno spesso capolino i ragni, i serpenti e le piovre più o meno gigantesche. La presenza in scena delle iene e degli sciacalli non è abituale, in verità. Evocati ora da Berlusconi, chi - nello scandalo delle collusioni Rai-Mediaset - ha la parte dei due tristi mammiferi? Iene e sciacalli hanno l'abitudine di cibarsi di carogne. Escluso che Berlusconi sia una carogna, come curiosamente lascia intendere una sua dichiarazione, si deve pensare - a voler stare ai fatti - che "la carogna" sia, debba essere la Rai.
E' intorno al servizio pubblico morente, infatti, che si aggiravano iene e sciacalli per divorarne le risorse, le potenzialità, l'efficienza, la missione, cioè il braccio, il cuore e l'anima. Conviene uscire dal bestiario. E' buono soltanto per alzare polveroni e mettere in moto il consueto processo di "vittimizzazione" utile al Cavaliere per liquidare la questione e parlare d'altro.
Non è la sola cortina fumogena che pretende di nascondere alla vista il focus dello scandalo. E' soltanto un diversivo manipolatorio, per dire di un'altra, discutere di intercettazioni. E' un rilievo del tutto fantasioso, una polemica ammuffita. Il presidente della Repubblica, pur non facendo esplicito riferimento al caso Rai-Mediaset, ha posto ieri la questione nei giusti termini: è bene che le intercettazioni restino nei faldoni dell'istruttoria, dove devono essere custodite, "almeno finché c'è il segreto istruttorio". E' quel che è accaduto.
In quest'affare, non c'è più alcun segreto istruttorio. L'inchiesta è chiusa. Non ci saranno più atti investigativi. Tutte le fonti di prova sono state consegnate, lunedì scorso, ai collegi di difesa degli indagati che ne hanno preso visione.
Come non è persecutorio - altra cortina fumogena - che la procura di Milano abbia voluto, nel corso dell'inchiesta, sapere di più di Deborah Bergamini, direttore del marketing della Rai, già assistente personale di Silvio Berlusconi. Come scrivono i pubblici ministeri chiedendo al giudice l'autorizzazione all'ascolto, "Deborah Bergamini è un alto dirigente della Rai, amica di Luigi Crespi (l'indagato). E' a conoscenza delle vicende della società HDC spa (è la società dell'indagato) e in particolare dei rapporti intercorsi con Publitalia/Forza Italia come emerge da alcune telefonate intercorse tra lei e Crespi". Crespi è già intercettato, dunque. Ascoltandolo, si comprende che la Bergamini la sa lunga sull'oggetto dell'indagine.
Il pubblico ministero chiede che le intercettazioni si estendano alle sue telefonate. E' l'onesta e abituale prassi. Punto.
La terza cortina fumogena è la più buffa. Raccontare lo scandalo Rai-Mediaset, si dice, è stato soltanto una botta a freddo alle possibilità di dialogo sulla legge elettorale tra Veltroni e Berlusconi. Come se il sistema elettorale fosse all'incanto e lo si potesse barattare con il silenzio sul conflitto di interessi. Che il Cavaliere possa crederlo, non è una novità dai tempi della Bicamerale. Che nella trappola ci caschi Veltroni, nessuno in buona fede è autorizzato a pensarlo.
Bisogna lasciare da parte le manovre diversive che servono a "interrompere il fuoco" e andare al sodo. Più della metà degli italiani, secondo una ricerca della federazione degli editori, si informa in maniera esclusiva attraverso la televisione senza integrare le sue informazioni con altri media. La proporzione è peggiore della media degli altri paesi europei.
Il primato della televisione come fonte primaria ed esclusiva d'informazione diventa assoluto e stupefacente durante le competizione elettorali.
Il 77,3 per cento degli italiani vi si affida, mentre soltanto il 6,6 per cento si rivolge ai giornali (blog, on line e digitale non sono ancora in grado di "fare massa", per lo meno nelle ricerche demoscopiche).
Quindi, se in Italia controlli la televisione (e cinque telegiornali su sei) hai la possibilità di fare tre operazioni decisive. Scrutini il chi, il che cosa e il come. Comandi l'attenzione del pubblico (decidi non soltanto di che cosa si discute e già basterebbe, ma di che cosa non si discute). Hai il potere di definire i criteri che ne informano il giudizio (Non approfondisci mai alcun problema, lo proponi in modo sintetico e semplificato nella chiave "sei d'accordo o sei contrario", "sei ostile e favorevole": il contenuto non importa, conta solo con chi stai). Ma soprattutto chi controlla la televisione può "fare la lista", come spiega Giancarlo Bosetti nel suo "spin", può selezionare la classifica delle notizie del giorno, determinare che cosa andrà o non andrà nella prima parte dei telegiornali, di che cosa si occuperanno e come i talk show.
Lo scandalo non è che queste tre operazioni siano state nelle mani della squadra di un uomo solo, equamente disposti in Rai e in Mediaset. Questo lo si sapeva, come potenzialmente eravamo tutti consapevoli dell'esplosività di quel conflitto di interessi per la qualità della nostra democrazia. Lo scandalo è che quella "squadra", organizzata come una "struttura delta", ha concretamente disegnato giorno dopo giorno, a tavolino, una realtà italiana ingannevole e artefatta, eliminando le perturbazioni negative e le rogne del governo, deviando lo sguardo dell'opinione pubblica verso le mosse favorevoli o in apparenza favorevoli, ora sollecitando odio e risentimento ora creando e accompagnando emozioni sociali.
Ricordiamo tutti come la criminalità predatoria e l'insicurezza sociale, punte di lancia ossessive fino alla paranoia dell'informazione Mediaset alla vigilia delle elezioni del 2001, siano state con Berlusconi a Palazzo Chigi del tutto eliminate dall'informazione Rai-Mediaset, sostituite con i "pericoli concreti e imminenti" di un'inesistente minaccia terroristica islamica.
Lo scandalo allora non sono né le intercettazioni né la violazione della privacy di alti dirigenti pubblici infedeli.
Lo scandalo è l'irrealtà in cui hanno vissuto gli italiani, privati della capacità di giudicare liberamente gli affari pubblici. Lo scandalo è un'informazione pubblica che ha mortificato la loro facoltà di ragionare; li ha trasformati a comando in confusi e raggirati "testimoni di nulla"; ne ha manipolato le percezioni; li ha resi incapaci di partecipare con consapevolezza a quella competizione tra élite per la conquista del potere politico che è la democrazia.
E' uno scandalo che innanzitutto impone di accertare i fatti e la verità.
E' senza dubbio un dovere della dirigenza della Rai verificare chi ha fatto che cosa e nell'interesse di chi, nel rispetto delle garanzie delle persone, ma anche a protezione degli interessi degli utenti e della pubblica opinione, della credibilità dell'azienda, del mercato, della concorrenza, che ne escono sfigurate. Ma, a questo punto, non appare opportuno che l'inchiesta resti "interna" affidata soltanto a funzionari Rai. Si può davvero incaricare l'assai discusso "ufficio legale" di viale Mazzini dell'accertamento dei fatti? Si può fare affidamento soltanto sull'orgogliosa autonomia dell'"auditing" per venire a capo di metodi e responsabilità? Non è legittimo e più accorto pensare che quei dirigenti, quei funzionari possano essere condizionati (o anche soltanto apparire condizionati) dalla prudenza di chi sa che, prima o poi, ci potrà essere un cambio di stagione politica?
La verità è che nessuno in Rai oggi è in grado di dire fin dove si sono spinti gli accordi collusivi, forse nemmeno la direzione generale. Ben vengano le inchieste dell'Autorità garante della concorrenza e quella per le garanzie nelle comunicazioni, ma anche la Rai, per quest'operazione verità, spezzi subito il cerchio della sua autorefenzialità affidando a un comitato di saggi esterno (ex-presidenti dell'Authority, presidenti emeriti della Corte Costituzionale, per esempio) la rigorosa ricostruzione dei più infelici anni della sua storia.
(23 novembre 2007)
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Ciao
Federico
Chi volesse approfondire queste tematiche deve leggere per forza due libri:
Reginmen e Inciucio di Travaglio e Gomez.
nomeutente
23-11-2007, 09:05
Un articolo birichino...
L'attinenza?
Chi volesse approfondire queste tematiche deve leggere per forza due libri:
Reginmen e Inciucio di Travaglio e Gomez.
Letture sicuramente interessanti, però basta vedere Pionati deputato eletto con l'UDC per avere qualche "vago" sospetto................
fracarro
23-11-2007, 09:21
L'attinenza?
Sviare? Andare volutamente OT? Chissà.
DonaldDuck
23-11-2007, 09:24
Chiamate i vigili del fuoco! Qualcuno da dietro le quinte ha appiccato un incendio...
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_23/nota_franco_8a330576-998b-11dc-aff3-0003ba99c53b.shtml
La paura dell'inciucio
Fini si smarca dal Cavaliere sulla Rai e ora fa sperare il governo
I riflettori sono tutti puntati sul dialogo fra Silvio Berlusconi e il Pd; sull'«inevitabilità» di un accordo sul sistema elettorale per evitare il referendum; sulla genialità delle mosse spiazzanti del Cavaliere e sui conati neocentristi. Ma nell'ombra, per ora a puntellarsi sembra Romano Prodi. Qualcuno nutre ancora la speranza che il Welfare regali la crisi di governo mancata. Eppure, la fine della Cdl dà a palazzo Chigi la sensazione che le votazioni al Senato saranno meno pericolose: sebbene la maggioranza resti risicata, e rischi di non bastare.
I veleni su Rai e Mediaset sono un indizio principe. Se l'antiberlusconismo è il cemento dell'Unione, sembra quasi che negli ultimi giorni abbia fatto proseliti. La resa dei conti tra il Cavaliere e Gianfranco Fini rende improbabile il «sì» di An al voto anticipato: basta registrare la dispettosa neutralità finiana sul cosiddetto «patto segreto» di non aggressione Rai-Mediaset. L'Udc di Pier Ferdinando Casini spera di incassare il proporzionale, ma teme le urne nel 2008.
E nel centrosinistra si riformano gli anticorpi contro la trattativa con Berlusconi. Prodi ha dato il «la» l'altra sera, incontrando le senatrici dell'Unione. «Bisogna» ha detto « evitare il rischio inciucio»: parolina magica evocata per bruciare chi tende troppo la mano all'opposizione. A ruota sono arrivati i radicali, pronti a mobilitarsi contro «il proporzionale di Berlustroni »: neologismo col quale si vorrebbe bollare la simbiosi fra segretario del Pd ed ex premier. E la Destra di Storace accusa Fini di «favorire Prodi» oggettivamente.
Sono intralci sulla strada del leader del Pd. Berlusconi si dice sicuro che non fermeranno il dialogo. Veltroni ha il sostegno del presidente del Consiglio: anche perché continua a ribadire che non ci saranno elezioni nel 2008; né tratterà mai «la scadenza del governo» con il Cavaliere. Non solo: sostiene che la nascita del Pd ha accelerato la frantumazione della Cdl. È possibile. Ma forse il centrodestra è esploso anche perché il governo ha retto.
Le tensioni che affiorano nel Pd dicono comunque che la leadership veltroniana deve radicarsi ulteriormente. Le pressioni su Veltroni perché celebri il congresso del nuovo partito nel 2008 sono forti. È difficile sapere se Prodi soffi sulle inquietudini degli alleati. Continuano le scommesse su una crisi «al massimo» entro primavera e il capo del governo deve sperare nella compattezza del Pd. Ma sembra convinto della propria debolezza di ferro. Nell'evoluzione di questi giorni si può nascondere un'insidia oppure un'opportunità per durare: nonostante tutto.
Massimo Franco
23 novembre 2007
Letture sicuramente interessanti, però basta vedere Pionati deputato eletto con l'UDC per avere qualche "vago" sospetto................
:confused: cosa c'entra pionati dell'udc ?! :confused:
L'uso criminoso della Tv
Marco Travaglio
Chapeau. Nemmeno il più feroce demonizzatore, il più accanito antiberlusconiano poteva immaginare la meticolosità, la scientificità, la capillarità del controllo esercitato su ogni minuto, ogni minimo dettaglio di programmazione Rai dagli uomini Mediaset infiltrati da Silvio Berlusconi nel cosiddetto “servizio pubblico”. Intendiamoci: la fusione Rai-Mediaset in un’indistinta Raiset al servizio e a maggior gloria del Cavaliere si notava a occhio nudo e questo giornale, da Furio Colombo in giù, l’ha sempre denunciato. Ma le intercettazioni della Procura di Milano, disposte nell’inchiesta sul fallimento del sondaggista del Cavaliere, Luigi Crespi, e pubblicate da Repubblica dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio la privatizzazione della Rai da parte della “concorrenza” e la sua trasformazione in una succursale di Mediaset.
Da sette lunghi anni, cioè da quando Berlusconi tornò al governo e occupò militarmente Viale Mazzini, la Rai è cosa sua, un feudo privato da usare per blandire gli amici, manganellare i nemici, ammonire gli alleati appena un po’ critici, ma soprattutto per celebrare le gesta del Capo. Tacendo le notizie scomode, enfatizzando quelle comode, parlando solo di quel che vuole Lui. Non c’è voluto molto per ridurre quella che fu la prima azienda culturale d’Europa e alfabetizzò l’Italia in una miserabile Pravda ad personam: è bastato sistemare una dozzina di visagisti, truccatori e politicanti berlusconiani nei posti giusti e lasciarne molti di più sulle poltrone precedentemente occupate. Intanto venivano cacciati i Biagi, i Santoro e i Luttazzi, poi le Guzzanti e gli altri della seconda ondata, incompatibili col nuovo corso. Ma non perché fossero “di sinistra”. Perché sono fior di professionisti: con due o tre programmi ben fatti avrebbero rovinato tutto. Se qualcuno li chiama per pregarli di nascondere i dati delle elezioni amministrative per non far soffrire il Cavaliere, quelli mettono giù («uso criminoso della televisione pagata coi soldi di tutti»). I rimasti, invece, obbediscono ancor prima di ricevere l'ordine. Si spiegano così non solo le epurazioni bulgare e post-bulgare, ma anche lo sterminio delle professionalità, soprattutto nella rete ammiraglia di Rai1, affidata (tuttoggi) al fido Del Noce: uno che, oltre ad aver epurato Biagi, è riuscito a litigare persino con Baudo, Arbore, Frizzi, Carrà e Celentano. Chi ha idee e talento ha più séguito, dunque è più libero e meno censurabile, ergo inaffidabile. I superstiti, invece, sono pronti a qualunque servizio e servizietto. Il Papa sta morendo e il Ciampi prepara un messaggio a reti unificate? Anziché preoccuparsi che la Rai copra la notizia meglio della concorrenza, i dirigenti berlusconiani pianificano una degna uscita mediatica del Capo, onde evitare che il Quirinale lo oscuri. Il Papa muore proprio alla vigilia delle amministrative, distraendo gli elettori cattolici dal dovere di correre alle urne per votare il Capo? Si organizza una serie di «programmi che diano alla gente un senso di normalità, al di là della morte del Papa, per evitare forte astensionismo alle elezioni amministrative». Più che un servizio pubblico, un servizio d’ordine. In cabina di regia c’è la signorina Deborah Bergamini, detta “Debbi”, già assistente del Cavaliere, da lui promossa capo del Marketing strategico della Rai, mentre Alessio Gorla, già dirigente Fininvest e Forza Italia, diventava responsabile dei Palinsesti. Al resto pensano i servi furbi. Mimun, si sa, era in prestito d’uso da Mediaset, dov’è poi morbidamente riatterrato. Non c’è neppure bisogno di dirgli il da farsi: lo sa da sé. E poi assicurano Debbi e Delnox - fa un ottimo «gioco di squadra con Rossella» (Carlo, allora direttore di Panorama, molto vicino al premier e dunque alla Rai). Anche Vespa non ha bisogno di suggerimenti. Del Noce telefona a Debbi per avvertirla che «Vespa ha parlato con Rossella e accennerà in trasmissione al Dottore (Berlusconi, ndr) a ogni occasione opportuna». Qualcuno suggerisce che Bruno potrebbe «non confrontare i voti attuali con quelli delle scorse regionali», per mascherare meglio la disfatta del Capo, o magari «fare più confusione possibile per camuffare la portata dei risultati». Ma poi si preferisce lasciarlo libero di servire come meglio crede, perché dice giustamente la Debbi «tanto Vespa è Vespa». Ogni tanto c’è un problema: Mauro Mazza, troppo amico di Fini per piacere a Forza Italia, farà la prima serata di Rai2 sulle elezioni. Bisogna sabotarlo, perché quello magari i dati non li nasconde. Idea geniale: Deborah parla con Querci «e gli chiede di mettere una cosa forte in prima serata su Canale5», così la gente guarda quella e lo speciale Mazza non se lo fila nessuno. Del resto è un’abitudine, per lei, concordare i palinsesti con Mediaset: più che del Marketing della Rai, è la capa del Marketing di Berlusconi. Infatti, ancora commossa, commenta così i funerali di Giovanni Paolo II: «Berlusconi è stato inquadrato pochissimo dalle telecamere». Si sa com’è fatto il Cavaliere: «Ai matrimoni - diceva Montanelli - vuol essere lo sposo e ai funerali il morto».
In tutti questi anni, mentre ogni inquadratura di ogni telecamera di ogni programma diurno e notturno di Raiset veniva controllata dai guardaspalle del Padrone, chiunque si azzardasse anche soltanto a ipotizzare che questi signori lavorassero per il re di Prussia, anzi di Arcore, veniva zittito dai “terzisti” e dai “riformisti” come “demonizzatore” e “apocalittico” animato da “cultura del sospetto”, incapace di comprendere che le tv non contano per vincere le elezioni; anzi, a parlar male di Berlusconi si fa il suo gioco. Poi veniva querelato e citato in giudizio per miliardi di danni dai Del Noce e dai Confalonieri, sdegnati dalle turpi insinuazioni sulla liaison Rai-Mediaset nel paradiso della concorrenza e del libero mercato. Dirigenti come Loris Mazzetti e Andrea Salerno, rei di aver chiamato censure le censure, sono stati perseguitati dall’azienda con procedimenti disciplinari. L’ultima è piovuta su Mazzetti,per aver partecipato ad AnnoZero e detto la verità sull’epurazione del suo amico Biagi. Salerno, già responsabile della satira per Rai3 quando c’era ancora la satira, ha preferito togliere il disturbo. Intanto Confalonieri non si perdeva una festa de l’Unità e le quinte colonne berlusconiane facevano carriera in Rai, tant’è che sono ancora tutte lì: Del Noce a Rai1, Bergamini al Marketing, Vespa a Porta a porta. Tutti straconfermati dalla “Rai del centrosinistra”.
Ora si spera che, oltre alla solita “indagine interna”, fiocchino i licenziamenti per giusta causa, (con richiesta di danni per intelligenza col nemico) almeno per chi ha lasciato le impronte digitali nello scandalo, come accadrebbe ai manager di qualunque azienda sorpresi ad accordarsi con la concorrenza. Ma, onde evitare che la scena si ripeta in un prossimo futuro, licenziare i servi di Berlusconi non basta. Occorre una vera “legge Biagi” (nel senso di Enzo) per cacciare per sempre i partiti dalla Rai e stabilire finalmente l’ineleggibilità dei proprietari di giornali e tv. Sempreché, si capisce, la cosa non disturbi il «dialogo per le riforme». E ora, consigli per gli acquisti
EarendilSI
23-11-2007, 11:34
Caldarola: "Veleni per far saltare il dialogo di Walter"
Roma - «Ci sono due cose inaccettabili in questa storia. Il complottismo e la strumentalità. Qualcuno sta cercando di fare pressioni su Walter, perché salti la stagione del dialogo». Peppino Caldarola, deputato del Pd, ex direttore dell’Unità, veltroniano di ferro, non ha dubbi. Walter, ovviamente, è Veltroni. E il tentativo di affondare il dialogo è la vicenda delle intercettazioni dei dirigenti Rai e Mediaset. Caldarola non ha dubbi: «Per quel che riguarda il rilievo penale tutta questa storia va analizzata con una bella borsa di ghiaccio sulla testa. Ma per quel che riguarda gli effetti politici, c’è il bisogno, anzi il dovere, di intervenire subito, per fermare questa ennesima fuga di veleni».
Onorevole Caldarola, come mai tanta nettezza, assolutamente controcorrente fra i dirigenti della sua coalizione?
«Essendo cresciuto in una redazione, mi ricordo bene che sia ai tempi del terrorismo sia durante quelli di Mani pulite, le concertazioni ci furono, eccome».
Hanno detto che si tratta di un tentativo di inciucio. Che ne dice?
«Lo ripeto, ci vuole prudenza. Può esistere anche una concertazione che non sia anticoncorrenziale. Non trovo stupefacente che qualcuno, anche in ottima fede, lo abbia fatto. E voglio aggiungere una cosa... ».
Una rivelazione?
«Nel periodo in cui ero nel gruppo di comando dell’Unità ai tempi di Veltroni direttore, noi non solo ci consultavamo con gli altri giornali - era durante la stagione di Tangentopoli -, ma addirittura facevamo da tramite fra Repubblica e il Corriere che non si parlavano».
È un’autoccusa o un’autoapologia?
«Non do giudizi di merito, forse in alcuni casi è stato un errore, perché bisogna sempre cercare di avere l’esclusiva, ma di sicuro nessuno allora gridò allo scandalo».
Forse adesso...
«Non sto rivelando segreti di Stato, fra gli addetti ai lavori era ben noto».
Insomma lei si è consultato?
(sorriso) «Ebbene sì, mi sono consultato».
Torniamo al merito. Per lei il problema è politico.
«Sì, ci sono almeno due cose che mi stupiscono in questa storia. La prima è l’idea ricorrente e grottesca che ci sia una regia in questa consultazione».
Ovvero Berlusconi.
«Sì, un signore chiuso in una stanza a fare il burattinaio della storia italiana, a decidere i dettagli dei programmi o i titoli dei giornali. Insomma un golpista!».
E lei non ci crede?
«Ma va’ là! È una visione grottesca».
La seconda cosa che non accetta?
«Il tentativo di condizionare Veltroni, traendo una morale di questo tipo: con questi non si può parlare perché sono quelli che tramavano contro la libertà e la democrazia».
E lei nemmeno su questo è d’accordo?
«Ovviamente no. Primo perché non penso che esista il burattinaio, secondo perché la pacificazione quando si fa, si fa con eserciti che sono stati in guerra. Non puoi fare la pace se contemporaneamente vuoi tirare fuori gli scheletri dall’armadio del tuo interlocutore».
Le viene in mente un esempio?
«Sì, un generale israeliano che sa fare la guerra, ma che quando decide che vuole fare la pace, arriva fino in fondo. Certo Rabin non guardava alla storia di Arafat quando gli ha stretto la mano».
Insomma, anche lei dice che c’è una regia?
«No, non voglio dire che necessariamente queste carte siano state tirate fuori dagli archivi per un uso politico. Quando però sono nell’agone politico, qualcuno cerca di farne un uso politico».
Perché?
«Perché molti, anche nel centrosinistra, non resistono alla tentazione di dare una lettura complottistica della storia italiana. È un vecchio vizio».
Ma lei di questa inchiesta che idea si è fatto?
«Per ora sono dei brogliacci che riassumono il senso di alcune intercettazioni. Vedremo cosa diranno le inchieste, ma la cosa che si può sicuramente affermare fin d’ora è che questi veleni non possono essere usati politicamente per condizionare Veltroni, per bruciare, prima che fruttifichi, il seme di una svolta politica, un dialogo che finalmente si apre. E che io spero possa regalare una nuova stagione all’Italia».
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=222456
Io cmq nel post iniziale non ho letto intercettazioni ma solo delle ricostruzioni fatte dal giornalista...
:confused: cosa c'entra pionati dell'udc ?! :confused:
http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00023986.htm
Mica sarò il solo a pensar male....................
EarendilSI
23-11-2007, 11:40
http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00023986.htm
Mica sarò il solo a pensar male....................
Non riesco a capire i tuoi ultimi due interventi, probabilmente è colpa mia ma potresti essere un po' più chiaro...
Non riesco a capire i tuoi ultimi due interventi, probabilmente è colpa mia ma potresti essere un po' più chiaro...
è facile. era al tg1 come giornalista e adesso come per magia è eletto in parlamento. guardacaso avevano tolto la preferenza diretta al momento del voto, così s'è potuto premiare chi è stato ligio al dovere nella passata legislatura.
occorre che preparo un ppt?
EarendilSI
23-11-2007, 11:49
è facile. era al tg1 come giornalista e adesso come per magia è eletto in parlamento. guardacaso avevano tolto la preferenza diretta al momento del voto, così s'è potuto premiare chi è stato ligio al dovere nella passata legislatura.
occorre che preparo un ppt?
Ahhhh...ok!
Allora presumo che Lilli Gruber sia stata premiata ed era il mezzo busto più famoso del tg1...
Presumo che sia stato premiato pure Badaloni sempre del TG1 e pure Marrazzo di RaiTre e dulcis in fundo pure Santoro...
Tutti ligi al dovere impartito dal csx visto che sono stati tutti eletti nelle file del csx...
Ti ringrazio del powerpoint ma ora non occorre...mi son svegliato...sai ieri sera ho fatto le ore piccole...:D
Ahhhh...ok!
Allora presumo che Lilli Gruber sia stata premiata ed era il mezzo busto più famoso del tg1...
Presumo che sia stato premiato pure Badaloni sempre del TG1 e pure Marrazzo di RaiTre e dulcis in fundo pure Santoro...
Tutti ligi al dovere impartito dal csx visto che sono stati tutti eletti nelle file del csx...
Ti ringrazio del powerpoint ma ora non occorre...mi son svegliato...sai ieri sera ho fatto le ore piccole...:D
posso darti ragione per la gruber, ma badaloni marrazzo e santoro sono stati eletti con preferenza diretta.
Io cmq nel post iniziale non ho letto intercettazioni ma solo delle ricostruzioni fatte dal giornalista...
Peccato che non siano solo ricostruzioni ma trascrizioni di parte delle intercettazioni rese disponibili, lo scorso lunedì, (e quindi pubbliche) alle parti in causa del processo per il fallimento della HDC di Crespi.
:rolleyes:
Patetici i tentativi dei pennvendoli del partito-azienda di tentare di dichiarare normale, ad esempio, il ritardo per la pubblicazione degli exit-poll delle consultazioni amministrative 2005 e la minimizzazione del risultato finale che, ricordo per gli smemorati, finì 11 a 2 per il csx.
Ciao
Ciao
Federico
EarendilSI
23-11-2007, 12:04
Peccato che non siano solo ricostruzioni ma trascrizioni di parte delle intercettazioni rese disponibili, lo scorso lunedì, (e quindi pubbliche) alle parti in causa del processo per il fallimento della HDC di Crespi.
:rolleyes:
....
Io nel post iniziale non leggo nessuna trascrizione o sbobinatura di intercettazioni...
A meno che per telefono non si parli in terza persona singolare o plurale...
Infatti il giornalista scrive che tizio ha chiamato caio e fra virgolette mette che parlano di sempronio...
Queste sono ricostruzioni delle intercettazioni fatte dal giornalista...
Io non leggo
Si vede anche perchè tutta italia sa che sn intercettazioni telefoniche nn trascritte dai giornalisti.
Sono le classiche intercettazioni,ne più ne meno.
Che poi tu nn voglia leggerle è un altro discorso.
EarendilSI
23-11-2007, 12:14
Si vede anche perchè tutta italia sa che sn intercettazioni telefoniche nn trascritte dai giornalisti.
Sono le classiche intercettazioni,ne più ne meno.
Che poi tu nn voglia leggerle è un altro discorso.
Eh no!
Tu da interista dovresti saperlo visto che le intercettazioni di Moggi erano intercettazioni e cioè erano trascritte le parole dette durante la telefonata, che poi non hanno dimostrato nulla ma questo è un altro discorso...
Infatti alcune ricostruzioni di intercettazioni fatte da giornalisti durante calciopoli furono poi smentite dalle intercettazioni stesse...
Queste sono ricostruzioni, fatte da un giornalista, di intercettazioni...
Eh no!
Tu da interista dovresti saperlo visto che le intercettazioni di Moggi erano intercettazioni e cioè erano trascritte le parole dette durante la telefonata, che poi non hanno dimostrato nulla ma questo è un altro discorso...
Infatti alcune ricostruzioni di intercettazioni fatte da giornalisti durante calciopoli furono poi smentite dalle intercettazioni stesse...
Queste sono ricostruzioni, fatte da un giornalista, di intercettazioni...
Infatti,Moggi è innocente.
Berlusconi idem,nn ha mai toccato la rai e ha sempre lasciato mediaset indipendente.
Credi a quello che vuoi,anzi più appropiato,vedi quello che vuoi.
Le intercettazioni sia di moggi che di rai-mediaset sn prese da atti giudiziari e copiati ed incollati sui quotidiani.
Ma tu sicuramente hai comprato reupubblica negli ultimi 4-5 giorni,giusto??
Io nel post iniziale non leggo nessuna trascrizione o sbobinatura di intercettazioni...
A meno che per telefono non si parli in terza persona singolare o plurale...
Infatti il giornalista scrive che tizio ha chiamato caio e fra virgolette mette che parlano di sempronio...
Queste sono ricostruzioni delle intercettazioni fatte dal giornalista...
:sofico:
Ah ok, non dicono nulla.
....
Il 2 aprile, alla vigilia del voto, alle 16 Debora chiama Benito (con tutta probabilità Benassi, numero due del marketing Rai). "Dice che Nardello (ndr, responsabile del palinsesto di viale Mazzini) è molto nervoso. Benito ha intuito che il d. g. (ndr, Cattaneo) vuole che nella rappresentazione dei risultati elettorali si faccia più confusione possibile per camuffare la loro portata".
La lunga mano di Debora arriva anche sulle frequenze radiofoniche. In serata, dopo le 18, un uomo per Debora: "È un dipendente Rai che lavora nel settore radiofonico. Parlano dell'organizzazione dei palinsesti radiofonici Rai". Non passa mezz'ora e Debora ricontatta ancora una volta Mauro Crippa: "Parlano dei rispettivi palinsesti. Debora dice di aver sentito Antonio Socci (ndr, giornalista e conduttore televisivo)".
Nella mattina di domenica 3 aprile, "in sottofondo voce di Debora che dice che Bondi e Cicchitto sono coscienti". Forse anche nel Palazzo trapelano i primi exit poll che riportano la netta supremazia dell'Ulivo sulla Casa delle Libertà. Ma si può solo ipotizzare. Alle 12.06 Debora per Giovanni: la donna "dice che ha finito ora la riunione di palinsesto. Giovanni vorrebbe dirle delle cose a voce che dovrebbe riferire anche al presidente. Giovanni si trova nella redazione di "Punto a Capo" al Clodio".
Poco dopo le 19, ancora Debora per Nardello: la donna "gli chiede come mai è stata spostata la riunione con il direttore generale e lui dice perché devono andare alla camera ardente del Papa. Debora gli chiede se andrà anche Paglia (ndr, probabilmente Guido, altro manager Rai) e lui risponde che è stato lui ad organizzare la visita".
A 24 ore dall'ufficializzazione del voto regionale, il sondaggista del Cavaliere, Luigi Crespi, corre in soccorso dell'amica Debora: "Parlano di sondaggi elettorali. Crespi dice che se verranno confermate le proiezioni negative delle elezioni lui la farà lavorare da lui".
IL TRACOLLO
Martedì sembra un fuggi fuggi generale. Alle 15.48, la Bergamini per Benassi: "Debbi si lamenta perché tutti la chiamano facendole coraggio sulla situazione elettorale. Debbi dice che ha cercato Cattaneo ma che non lo ha trovato". Alle 17 ancora la Bergamini per tale Riccardo: "Parlano di politica e commentano gli articoli che hanno pubblicato sui giornali. Debbi dice che la situazione politica di adesso sembra quella di Mediaset quando era indebitata ed è stato deciso contro la sua volontà di collocarla sul mercato (fu fatta una cessione e risanata la parte organizzativa e i conti) e Debbi dice che occorre anche per il governo un'operazione anche contro la sua volontà. Debbi dice che i risultati dell'Udc sono stati occultati; parlano di politica e di personaggi politici".
Alle 18.24 la discussione sembra spostarsi addirittura sulle benedizioni politiche che personaggi noti devono avere per presentarsi nei programmi di prima serata. E non importa se a discuterne, da quanto risulta dai brogliacci, siano due funzionari Rai. Benito per Debora: "Parlano del palinsesto del 6 aprile. Benito dice di aver sentito Delogu (ndr, probabilmente il senatore di An Mariano), rispetto alla presenza di Rossella in prima serata su Canale 5".
Alle 19.45 Fabrizio per Debbi: "Fabrizio dice che Marinella (ndr, con tutta probabilità segretaria personale storica del Cavaliere) ha chiamato Guido e che gli ha fissato un appuntamento con il Dottore. Debbi dice che è strano questo". Alle 22.05, mentre il Cavaliere a sorpresa appare tra gli ospiti di "Ballarò", la dirigente Rai commenta con una interlocutrice la mossa, che sembra non convincerla. "Comunque sta dimostrando di essere vivo e soprattutto di avere coraggio... II problema semmai è nelle cazzate che è capace di dire, e forse era il caso di prepararsi meglio!!".
L'11 aprile alle 17 Clemente (ndr, probabilmente l'allora direttore del Tg1 Mimun) per Debora. Il messaggio non è chiaro, si può solamente intuire. Le elezioni regionali perse dal Polo risalgono, ormai, a una settimana prima. "Lei gli chiede se fa un lavoro sui giornalisti e lui risponde di spiegargli meglio; parlano di politica e televisione".
Dall'articolo di Travaglio sopra pubblicato:
....
Del Noce telefona a Debbi per avvertirla che «Vespa ha parlato con Rossella e accennerà in trasmissione al Dottore (Berlusconi, ndr) a ogni occasione opportuna». Qualcuno suggerisce che Bruno potrebbe «non confrontare i voti attuali con quelli delle scorse regionali», per mascherare meglio la disfatta del Capo, o magari «fare più confusione possibile per camuffare la portata dei risultati». Ma poi si preferisce lasciarlo libero di servire come meglio crede, perché dice giustamente la Debbi «tanto Vespa è Vespa».
...
[Deborah]Deborah parla con Querci «e gli chiede di mettere una cosa forte in prima serata su Canale5», così la gente guarda quella e lo speciale Mazza non se lo fila nessuno. Del resto è un’abitudine, per lei, concordare i palinsesti con Mediaset: più che del Marketing della Rai, è la capa del Marketing di Berlusconi. Infatti, ancora commossa, commenta così i funerali di Giovanni Paolo II: «Berlusconi è stato inquadrato pochissimo dalle telecamere».
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Sulla farneticazione che si tratti di un complotto, sostenuta ad una sola voce dai pennivendoli a libro paga del partito-azienda, giova ricordare per la centesima volta che solo lunedì scorso sono state rese pubbliche queste intercettazioni. Ci potrebbero spiegare, questi pennivendoli, quando sarebbe stato il momento appropriato per pubblicarle senza dar adito ai loro strali.
:rolleyes: (ripetuto all'infinito)
Ciao
Federico
ma nn sprecare tempo...sn persone convinte che ci sia un complotto ai danni di berlusca e che moggi sia un martire...lascia perdere fede,nn sforzarti così....è inutile
ma nn sprecare tempo...sn persone convinte che ci sia un complotto ai danni di berlusca e che moggi sia un martire...lascia perdere fede,nn sforzarti così....è inutile
Lo so benissimo, infatti in un intervento precedente ho concordato e quotato
fracarro (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=19758385&postcount=115)
... Se tu fossi veramente un elettore di destra non parleresti in questo modo, addirittura criticando i tuoi rappresentanti. Ma chi ti ha sciolto? Sicuramente sei un abusivo che presto ritornerà a sinistra perchè qui a destra non c'è spazio per chi non si allinea.
...
Uno di destra che critica l'unto dal signore che tanto bene ha fatto e farà in futuro in questo paese. Non può essere...
e joesun (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=19758741&postcount=120)
....se per togliersi dalle palle berlusconi dobbiamo toglierci dalle palle anche buona parte della dirigenza della sinistra ben venga. berlusconi è un pericolo per la democrazia e sti figuri del nuovo PD ci vanno a cena invece di fare qualcosa che ponga un limite alla sua espansione.
però buona parte dei sinistri di qua, molto probabilmente voteranno per il PD.
...
sicuramente l'elettorato di sinistra in genere è più consapevole, ma di fronte allo spauracchio del dittatore voterà PD. anche certi definiti radicali.
la destra e i suoi elettori si commentano da soli. perchè VENERANO silvio, non possono fare a meno di lui e lui questo lo sa. e ci "specula" politicamente.
...
le cose imho stanno così. se dobbiamo perdere ancora tempo appresso ai disinguo che il destro critico è una perla mentre i sinistri sono di vari tipi, abbiamo perso in partenza.
Se mai vi fosse bisogno di una conferma, se non bastasse questa discussione, basterebbe leggerne un'altra a caso, ad esempio questa (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1609171):
Il post iniziale colleziona le esternazioni (dal 4 ottobre al 14 novembre scorso) di Berlusconi a riguardo dei suoi propositi o meno di far cadere il governo.
Una affermazione contraddice l'altra.
Nulla di particolare, è normale cambiare umore e opinione.
Ma qual è il commento del primo fedelissimo che risponde?
e anche stavolta silvio avrà ragione
:D
Ciao
Federico
Io cmq nel post iniziale non ho letto intercettazioni ma solo delle ricostruzioni fatte dal giornalista...
Quelli pubblicati da Repubblica sono i c.d. brogliacci, cioè le sintesi delle intercettazioni operate dagli inquirenti.
EarendilSI
23-11-2007, 13:30
Quelli pubblicati da Repubblica sono i c.d. brogliacci, cioè le sintesi delle intercettazioni operate dagli inquirenti.
Ti ringrazio Igor per la spiegazione :)
Ti ringrazio Igor per la spiegazione :)
Figurati :)
indelebile
25-11-2007, 13:19
BASTA CON QUESTE VESPA
http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=tetris
Raiset, uso criminoso
Chapeau. Nemmeno il più feroce demonizzatore, il più accanito antiberlusconiano poteva immaginare la meticolosità, la scientificità, la capillarità del controllo esercitato su ogni minuto, ogni minimo dettaglio di programmazione Rai dagli uomini Mediaset infiltrati da Silvio Berlusconi nel cosiddetto “servizio pubblico”. Intendiamoci: la fusione Rai-Mediaset in un’indistinta Raiset al servizio e a maggior gloria del Cavaliere si notava a occhio nudo e questo giornale, da Furio Colombo in giù, l’ha sempre denunciato. Ma le intercettazioni della Procura di Milano, disposte nell’inchiesta sul fallimento del sondaggista del Cavaliere, Luigi Crespi, e pubblicate da Repubblica dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio la privatizzazione della Rai da parte della “concorrenza” e la sua trasformazione in una succursale di Mediaset.
Da sette lunghi anni, cioè da quando Berlusconi tornò al governo e occupò militarmente Viale Mazzini, la Rai è cosa sua, un feudo privato da usare per blandire gli amici, manganellare i nemici, ammonire gli alleati appena un po’ critici, ma soprattutto per celebrare le gesta del Capo. Tacendo le notizie scomode, enfatizzando quelle comode, parlando solo di quel che vuole Lui.
La realtà immortalata dalle intercettazioni della primavera-estate 2004 supera persino l’immaginazione di chi, pur denunciando gli orrori e le miserie del regime mediatico, pensava che ciò che quotidianamente andava (e va) in onda non fosse frutto di un copione scritto ad Arcore, ma dell’eterno servilismo della classe giornalistica italiana, la più vile e conformista del mondo. Invece è tutto pianificato nei minimi dettagli sulla chat line Viale Mazzini-Palazzo Grazioli (o Chigi): persino le inquadrature del Capo ai funerali del Papa, i ritardi nell’annuncio dei risultati elettorali negativi, il numero di citazioni a “Porta a Porta” del sacro nome di Silvio (che, a differenza di altre divinità, va nominato spesso e soprattutto invano, specialmente da Vespa). Non c’è voluto molto per ridurre quella che fu la prima azienda culturale d’Europa e alfabetizzò l’Italia in questa miserabile Pravda ad personam: è bastato sistemare una dozzina di visagisti, truccatori e politicanti berlusconiani nei posti giusti e lasciarne molti di più sulle poltrone precedentemente occupate.
Intanto venivano cacciati i Biagi, i Santoro e i Luttazzi, poi le Guzzanti e gli altri della seconda ondata, incompatibili col nuovo corso. Ma non perché fossero “di sinistra”. Perché sono fior di professionisti: con due o tre programmi ben fatti avrebbero rovinato tutto. Se qualcuno li chiama per pregarli di nascondere i dati delle elezioni amministrative per non far soffrire il Cavaliere, quelli mettono giù (“uso criminoso dellatelevisione pagata coi soldi di tutti”). I rimasti, invece, obbediscono ancor prima di ricevere l’ordine. Si spiegano così non solo le epurazioni bulgare e post-bulgare, ma anche lo sterminio delle professionalità, soprattutto nella rete ammiraglia di Rai1, affidata (tuttoggi) al fido Del Noce: uno che, oltre ad aver epurato Biagi, è riuscito a litigare persino con Baudo, Arbore, Frizzi, Carrà e Celentano. Chi ha idee e talento ha più séguito, dunque è più libero e meno censurabile, ergo inaffidabile. I superstiti, invece, sono pronti a qualunque servizio e servizietto.
Il Papa sta morendo e il Ciampi prepara un messaggio a reti unificate? Anziché preoccuparsi che la Rai copra la notizia meglio della concorrenza, i dirigenti berlusconiani pianificano una degna uscita mediatica del Capo, onde evitare che il Quirinale lo oscuri. Il Papa muore proprio alla vigilia delle amministrative, distraendo gli elettori cattolici dal dovere di correre alle urne per votare il Capo? Si organizza una serie di “programmi che diano alla gente un senso di normalità, al di là della morte del Papa, per evitare forte astensionismo alle elezioni amministrative”. Più che un servizio pubblico, un servizio d’ordine a uso e consumo del premier padrone, sempre pronto a disperdere i disturbatori (Papa morente compreso) ora coi manganelli, ora con gli idranti.
In cabina di regìa c’è la signorina Deborah Bergamini, già assistente del Cavaliere, da lui promossa capo del Marketing strategico della Rai, mentre Alessio Gorla, già dirigente Fininvest e Forza Italia, diventava responsabile dei Palinsesti. Deborah, per gli amici “Debbi”, non ha ben chiaro il confine tra Rai e Mediaset, anzi considera la Rai una dependance di Mediaset, dunque del governo Berlusconi. Chiama continuamente Mauro Crippa (direttore generale per l’”informazione” delle reti Mediaset), Paolo Bonaiuti (sottosegretario alla Presidenza e portavoce del premier) e Niccolò Querci (segretario del Cavaliere e vicepresidente di Publitalia) per concordare le strategie di comunicazione più favorevoli al Capo. Al resto pensano i servi furbi. Mimun, si sa, era in prestito d’uso da Mediaset, dov’è poi morbidamente riatterrato. Non c’è neppure bisogno di dirgli il da farsi: lo sa da sé. E poi – assicurano Debbi e Delnox - fa un ottimo “gioco di squadra con Rossella” (Carlo, allora direttore di Panorama, molto vicino al premier e dunque alla Rai).
Anche Vespa non ha bisogno di suggerimenti. Del Noce telefona a Debbi per avvertirla che “Vespa ha parlato con Rossella e accennerà in trasmissione al Dottore (Berlusconi, ndr) a ogni occasione opportuna”. Qualcuno suggerisce che Bruno potrebbe “non confrontare i voti attuali con quelli delle scorse regionali”, per mascherare meglio la disfatta del Capo, o magari “fare più confusione possibile per camuffare la portata dei risultati”. Ma poi si preferisce lasciarlo libero di servire come meglio crede, perché – dice giustamente la Debbi – “tanto Vespa è Vespa”. Quello che, in un’altra intercettazione raccolta dalla Procura di Potenza, prometteva al portavoce porcellone di Fini: “A Gianfranco la trasmissione gliela confezioniamo addosso”. Piuttosto c’è un problema: Mauro Mazza, troppo amico di Fini per piacere a Forza Italia, farà la prima serata di Rai2 sulle elezioni. Bisogna sabotarlo, perché quello magari i dati non li nasconde. Idea geniale: Deborah parla con Querci “e gli chiede di mettere una cosa forte in prima serata su Canale5”, così la gente guarda quella e lo speciale Mazza non se lo fila nessuno. Del resto è un’abitudine, per lei, concordare i palinsesti con Mediaset: più che del Marketing della Rai, è la capa del Marketing di Berlusconi. Infatti, ancora commossa, commenta così i funerali di Giovanni Paolo II: “Berlusconi è stato inquadrato pochissimo dalle telecamere”. Si sa com’è fatto il Cavaliere: “Ai matrimoni - diceva Montanelli - vuol essere lo sposo e ai funerali il morto”.
Notevole anche il caso del Festival di Sanremo affidato a Paolo Bonolis (pure lui in prestito d’uso alla Rai, prima di tornare a casa Mediaset): il presentatore è affiancato da un “direttore artistico” che non capisce una mazza di musica, ma si avvale della consulenza di Querci, uomo Fininvest, purchè “la cosa non si sappia in giro” (se no la gente capisce tutto).
In tutti questi anni, mentre ogni inquadratura di ogni telecamera di ogni programma diurno e notturno di Raiset veniva controllata dai guardaspalle del Padrone, chiunque si azzardasse anche soltanto a ipotizzare che questi signori lavorassero per il re di Prussia, anzi di Arcore, veniva zittito dai “terzisti” e dai “riformisti” come “demonizzatore” e “apocalittico” animato da “cultura del sospetto”, incapace di comprendere che letv non contano per vincere le elezioni; anzi, a parlar male di Berlusconi si fa il suo gioco. Poi veniva querelato e citato in giudizio per miliardi di danni dai Del Noce e dai Confalonieri, sdegnati dalle turpi insinuazioni sulla liaison Rai-Mediaset nel paradiso della concorrenza e del libero mercato.
Dirigenti come Loris Mazzetti e Andrea Salerno, rei di aver chiamato censure le censure, sono stati perseguitati dall’azienda con procedimenti disciplinari. L’ultima è piovuta su Mazzetti, per aver partecipato ad Annozero e detto la verità sull’epurazione del suo amico Biagi. Salerno, già responsabile della satira per Rai3 quando c’era ancora la satira, ha preferito togliere il disturbo.
Intanto Confalonieri non si perdeva una festa dell’Unità e le quinte colonne berlusconiane facevano carriera in Rai, tant’è che sono ancora tutte lì: Del Noce a Rai1, Bergamini al Marketing, Vespa a Porta a porta. Tutti straconfermati dalla “Rai del centrosinistra” che non ha ancora trovato uno spazietto per Luttazzi, Sabina, Beha, Massimo Fini. Ancora l’altroieri la sceneggiata di quest’ometto ridicolo che in mezz’oretta scioglie un partito e ne fa un altro è stata magnificata a reti unificate come evento epocale, geniale, rivoluzionario, col contorno di alati dibattiti sugli otto milioni di firme ai gazebo, mai viste e mai esistite se non in tv. La Sua tv: quella che da anni e anni trasforma un plurimputato, già frequentatore di mafiosi, per giunta piuttosto ridicolo, che basterebbe mostrare per quello che è per suscitare fughe e risate di massa, in uno statista liberale di livello internazionale.
Ora si spera che, oltre alla solita “indagine interna”, fiocchino i licenziamenti per giusta causa (con richieste danni per intelligenza col nemico), almeno per chi ha lasciato le impronte digitali nello scandalo, come accadrebbe ai manager di qualunque azienda sorpresi ad accordarsi con la concorrenza. Ma, onde evitare che la scena si ripeta in un prossimo futuro, licenziare i servi di Berlusconi non basta. Occorre una vera “legge Biagi” (nel senso di Enzo) per cacciare per sempre i partiti dalla Rai e stabilire finalmente l’ineleggibilità dei proprietari di giornali e tv. Semprechè, si capisce, la cosa non disturbi il “dialogo per le riforme”. E ora, consigli per gli acquisti.
Marco Travaglio
greasedman
25-11-2007, 21:17
Sarà mica lo stesso Vespa condannato per essersi inventato di sana pianta un inesistente dialogo di Zaccaria e averlo pure messo nero su bianco nel suo ennesimo bestseller?!? :D
Quando un giornalista viene condannato per diffamazione, siamo tutti più tristi. Soprattutto se il giornalista in questione è Bruno Vespa e se dovrà devolvere a Roberto Zaccaria ben 82.500 euro dal suo magro stipendio di pensionato Rai (1.187.000 euro l’anno).
È dunque con la morte nel cuore che ci accingiamo a raccontare quest’ennesima storia di ordinaria disinformatija. Nell’autunno 2001 l’insetto di Porta a Porta indossa i panni dello storico e dà alle stampe l’annuale capolavoro: «Rai. La grande guerra», edito come sempre dalla Mondadori dell’amico Silvio.
Il capitolo 13, dal titolo «La Rai contro il Cavaliere», contiene un succulento paragrafo («Una sera, sulla terrazza di Zaccaria…») con i retroscena del complotto comunista ordito, secondo l’Erodoto abruzzese, da Zaccaria in combutta con Biagi, Santoro, Luttazzi, Freccero, Travaglio e i fratelli Guzzanti per guastare le elezioni a Berlusconi.
Complotto poi cavalcato dal Cavalier Editore, che pochi mesi dopo andò in Bulgaria ad accusare i primi tre di «uso criminoso della televisione pubblica». «La puzza di bruciato * scrive il Senofonte aquilano * aveva cominciato a diffondersi già nel settembre 2000. Il 13 aprile 2001 Il Foglio parlò di una “cena aziendale esclusiva”… in cui il presidente Zaccaria avrebbe posto il problema della linea di comportamento pre-elettorale: “Servirebbe una Rai supporter di uno dei due schieramenti” (con programmi di sostegno e anchormen “chiamati alle armi”)».
Dopo aver citato l’autorevole Foglio, il Tacito dell’Aquila riporta l’articolo di un altro giornale di grande prestigio, Prima comunicazione, che in un articolo firmato “Pitt Bull” forniva altri preziosi dettagli sulla cena dello scandalo: «Si sarebbe svolta a casa di Zaccaria con il dg Celli, i consiglieri di sinistra Balassone ed Emiliani e i tre “mammasantissima” dei Ds in fatto di comunicazione: Veltroni, Vita e Giulietti».
Il fantomatico Pitt Bull, ripreso paro paro da Vespa, ricostruiva addirittura le parole esatte di Zaccaria: «È necessario impedire a ogni costo a quel mascalzone mafioso del Cavaliere di prendere il potere… La Rai deve fare fronte… mandando a farsi benedire menate tipo equilibrio e obiettività del servizio pubblico e impiegando uomini e risorse, reti e giornalisti, a fiancheggiare la campagna dell’Ulivo contro l’arrivo dei barbari».
Zaccaria, che non ha mai detto una sola di quelle parole, cita Vespa per danni al Tribunale civile di Roma. Vespa conferma «l’assoluta verità dei fatti narrati»: se il Foglio di Giuliano Ferrara dice una cosa, è vangelo. Nel libro, fra l’altro, lo storico de noantri ha infilato il nome di un presunto testimone auricolare di quella sera: l’avvocato Giovanni Ferreri, vicino di casa di Zaccaria, che origliando dalla terrazza attigua avrebbe sentito tutto.
Curiosamente, però, Vespa dimentica di inserirlo nella lista dei suoi testimoni. Ma come: ha l’asso in mano e si scorda di calarlo?
Anziché chiedere di sentire tutti i commensali, lui indica soltanto Celli (che se ne andò a metà serata) e Claudio Velardi (che non c’era nemmeno, ma dev’esser ispirato dallo Spirito Santo). Per fortuna, pur senza esservi tenuti, provvedono i legali di Zaccaria a interpellare Ferreri: il quale, come pure Veltroni, Vita, Giulietti, Balassone ed Emiliani, mette per iscritto di non aver mai sentito né riferito quelle frasi di Zaccaria, non essendo abituato a origliare nelle terrazze altrui.
Al Tribunale non resta che trarre le inevitabili conclusioni: il complotto antiberlusconiano di Zaccaria & C. non è mai esistito, dunque Vespa ha mentito: non ha «accertato con serietà e prudenza la verità dei fatti narrati» che «sono diffamatori in quanto non rispondenti a verità nel loro contenuto più precisamente offensivo».
Nel libro, infatti, Vespa non ha espresso «una critica legittima dell’operato del presidente della Rai», ma «narrato fatti per i quali viene data per certa la sua obbedienza e la sua collusione a un disegno contrario ai doveri istituzionali connessi alla sua carica».
Fatti che, non essendo mai accaduti, configurano «il reato di diffamazione a mezzo della stampa» provocando un gravissimo «danno morale» a Zaccaria. Di qui il mega-risarcimento di 75.000 euro, più 7.500 di riparazione pecuniaria, più 5.800 di spese legali.
Ora Vespa piagnucola perché il giudice «ha proceduto d’ufficio senza ascoltare i testimoni». Ma il giudice nella sentenza spiega che spettava a lui dimostrare che Zaccaria aveva detto quelle frasi, mentre lui non ha mai neppure chiesto di provarlo: tant’è che ha citato come testi uno che non c’era e uno che se ne andò sul più bello. Quelli che parteciparono a tutta la cena l’hanno sbugiardato all’unisono.
È Vespa che, prima di scrivere il libro, avrebbe dovuto ascoltare i testimoni: se l’avesse fatto, avrebbe evitato di scrivere balle e di sborsare un sacco di soldi. Purtroppo non lo fece.
Non è bello, per un giornalista. E tantomeno per uno storico.
Anche perché ora qualcuno, dalla Bulgaria, potrebbe financo accusarlo di uso criminoso della storia e del giornalismo.
E sarebbe davvero seccante.
Marco Travaglio
DonaldDuck
26-11-2007, 06:42
Il sistema
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_25/celli_chiamate_politici_rai_sempre_esistite_a113548c-9b37-11dc-8d30-0003ba99c53b.shtml
Controcorrente
L’ex dg della Rai ulivista e il caso delle intercettazioni
Celli: chiamate dei politici in Rai? Sempre state
ROMA—«Questa storia delle intercettazioni è come un fotogramma di un film. Se lo si taglia e lo si isola, assume un significato. Se invece lo si inserisce in una lunga sequenza allora si capisce che siamo di fronte alla parte di qualcosa che è sempre esistito…». Parola di Pier Luigi Celli, oggi direttore generale della Luiss ma ex direttore generale della Rai dell’Ulivo sotto la presidenza di Roberto Zaccaria, scelto perché «gradito» a D’Alema e uomo di centrosinistra («lo ero e lo sono, non ho cambiato idea»). Dunque queste intercettazioni non hanno stupito il predecessore di Claudio Cappon…. «Le telefonate dei politici alla Rai ci sono sempre state, sarebbe un’ipocrisia negarlo. E quindi sarebbe interessante se si potessero esaminare altre intercettazioni, quelle legate al passato. Perciò faccio il discorso del fotogramma».
Ma qui si immagina una commistione Rai-Mediaset con un unico beneficiario, Silvio Berlusconi, e con una Rai piena di uomini «vicini» al Cavaliere. «La faccenda indubbiamente appare rilevante poiché riguarda la guida dell’informazione. Se fosse provato, sarebbe gravissimo. Ma circa i contatti col concorrente… se giurassi di non aver mai sentito Fedele Confalonieri non sarei sincero. Anzi, mentirei». Vi sentivate per dar vita a «Raiset»? «Macché. Ma due gruppi concorrenti come Rai e Mediaset possono confrontarsi sulle grandi strategie industriali. Succede ovunque». Se lei fosse ancora direttore generale sospenderebbe Deborah Bergamini? «Bisogna essere molto cauti e chiari. La certezza del diritto va rispettata. Non ci si può stracciare le vesti a corrente alternata né indignarsi a seconda di chi sono i bersagli. Certi criteri devono valere sempre. Vedo che si infuriano molti personaggi "benedetti" e graditi a tante parti politiche». Parla del centrosinistra? «Del centrosinistra come del centrodestra, in altri casi. La Bergamini? Non la conosco, non lavorava alla Rai ai miei tempi. Non sono in grado di giudicare la sua competenza. In passato so però che si era più professionali anche nel fare le sciocchezze...» In quanto a Clemente Mimun? «Come direttore Rai è sempre stato di una correttezza estrema. Faceva bene il suo mestiere. Ha sempre battuto il Tg5. Non ha mai nascosto le sue idee politiche, diverse dalle mie. Ma lo faceva con lealtà e chiarezza».
Ma certe telefonate dimostrerebbero un «accordo» con la concorrenza… «Per come lo conosco io, mi sembrerebbe impossibile. Non è quel tipo di persona». Ma torniamo alle telefonate dei politici, alle pressioni. Chi la chiamava? «A me nessuno. La delega ai contatti con le istituzioni apparteneva a Zaccaria in quanto presidente». Quindi arrivavano a lui? «Non potrei dirlo. So però perché me ne sono andato l’8 febbraio 2001, pochi mesi prima delle elezioni politiche. Io non volevo una Rai schierata prima delle urne, convinto com’ero che l’equilibrio avrebbe giovato anche al centrosinistra. Vidi invece un grande attivismo di Zaccaria che convocava direttori e autori di programmi. Mandai uno, due, tre segnali. Poi me ne andai. In seguito accadde ciò che sappiamo: i programmi Travaglio-Luttazzi, i casi Santoro, una Rai schieratissima. Il centrosinistra, a elezioni perdute, dovette poi pagare tutto con gli interessi, com’era ovvio. Seguirono cinque anni di berlusconismo che è meglio dimenticare ». Una pausa: «Ora sto benissimo dove sto. Guardo ciò che accade e penso quanto sia triste questa politica fatta solo di appartenenze e priva di idee e ideali». Vale per tutti? «Purtroppo vale per tutti. Lo dico con molta amarezza».
Paolo Conti
25 novembre 2007
Davvero mitica questa affannosa ricerca dei navigati personaggi che ci ricordano che certe pressioni politiche in Rai ci sono sempre state.
Strano, visto che nessuno di questi fino ad ora non ne avesse mai parlato e si ricordi di dare il proprio parere solo adesso.:sofico:
Ma questo cozza irrimediabilmente con la tesi sostenuta fino all'altro ieri dai fans del partito-azienda, pronti a spergiurare che Berlusconi non aveva occupato la RAI :mc:
Ciao
Federico
P.S. forse a qualcuno è sfuggito:
:read:
"...Al Tribunale non resta che trarre le inevitabili conclusioni: il complotto antiberlusconiano di Zaccaria & C. non è mai esistito, dunque Vespa ha mentito: non ha «accertato con serietà e prudenza la verità dei fatti narrati» che «sono diffamatori in quanto non rispondenti a verità nel loro contenuto più precisamente offensivo».
Nel libro, infatti, Vespa non ha espresso «una critica legittima dell’operato del presidente della Rai», ma «narrato fatti per i quali viene data per certa la sua obbedienza e la sua collusione a un disegno contrario ai doveri istituzionali connessi alla sua carica».
Fatti che, non essendo mai accaduti, configurano «il reato di diffamazione a mezzo della stampa» provocando un gravissimo «danno morale» a Zaccaria. Di qui il mega-risarcimento di 75.000 euro, più 7.500 di riparazione pecuniaria, più 5.800 di spese legali...."
Concludendo, per la serie "l'angolo del buon umore", da sottolineare alcune annotazioni dell'ex dg Cappon
La prima
[a seguito della sua dipartita]
In seguito accadde ciò che sappiamo: i programmi Travaglio-Luttazzi, i casi Santoro, una Rai schieratissima.
Eppure io ricordo distintamente, in piena campagna elettorale 2001, il famoso monologo-show di Berlusconi che, da Vespa, firma unilaterlamente il sedicente "contratto con gli italiani".
Anche quella era la rai schieratissima.....eppure non se ne ricorda?
:rolleyes:
Ma ancor più gustosa la seconda:
Clemente Mimun? «Come direttore Rai è sempre stato di una correttezza estrema. Faceva bene il suo mestiere. Ha sempre battuto il Tg5. Non ha mai nascosto le sue idee politiche, diverse dalle mie. Ma lo faceva con lealtà e chiarezza».
L'inventore conclamato del "panino" che divideva le note politiche quotidiane in 3 parti: nella prima parlava il governo, nella seconda l'opposizione (spesso presentata solo per le diatribe interne) e nella terza la replica dell'allora maggioranza, il cui incipit del fido Pionati è divenuto leggendario:
"la maggioranza replica compatta...."
:mc:
Ridicoli fino all'inverosimile.
DonaldDuck
26-11-2007, 10:26
Non ti consento questa presa per i fondelli.
Non ti consento questa presa per i fondelli.
Censura preventiva ? :confused:
nomeutente
26-11-2007, 10:36
Ridicoli fino all'inverosimile.
Avevo avvisato di relazionarsi in un modo diverso nei confronti di Donald Duck: 3 gg di sospensione.
Edit: Flisi71 mi fa notare che il "ridicoli" non era rivolto agli utenti (e nello specifico a DonaldDuck come io pensavo) ma a Cappon.
Mi scuso per averlo accusato di polemica personale con un altro utente.
Resta però la sospensione per aver definito "ridicoli" dei personaggi pubblici.
Insomma: violazione diversa, ma resta la sanzione.
Non ti consento questa presa per i fondelli.
Si segnala, si tace e si attende. Si segnala, si tace e si attende.
Si segnala, si tace e si attende. Si segnala, si tace e si attende.
http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=tetris
Nessuno in quella trasmissione ha avuto il coraggio di ricordare al Vespa furioso l'intercettazione tra lui e Sottile:
Sottile: «Come è strutturata la trasmissione?» (con Fini ospite).
Vespa: «Dipende da voi. Gliela confezioniamo addosso».
Con lo staff di Porta a Porta.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/06_Giugno/18/piccolillo.shtml
Vespa a Vespa
"Dire che sono tirato in ballo nelle intercettazioni pubblicate da la Repubblica significa speculare su frasi generiche di altre persone che non si riferiscono a nessun episodio specifico che mi riguardi. Chiunque abbia visto le trasmissioni alle quali ci si riferisce sa bene che esse sono state improntate alla consueta correttezza" (Bruno Vespa, Ansa, 21 novembre 2007).
"Costanzo non mi piace. Litigammo nel '94 quando fece trovare a Berlusconi un pubblico di persone ostili. Vespa invece ha creato Porta a porta, un capolavoro. È stato più utile lui di Costanzo. Porta a porta è la cosa più utile che ci sia per il centro-destra".
-Vespa è uno che porta l'acqua al mulino di Berlusconi?
"Sììì. È così visibile".
(don Gianni Baget-Bozzo intervistato da Claudio Sabelli Fioretti, Sette, 11 marzo 2004).
Vespa: "Pronto?".
Sottile: "Bruno? Salvatore".
Vespa: "Ehi!".
Sottile: "Senti, come è strutturata la trasmissione (Porta a Porta con Gianfranco Fini ospite, ndr)?"
Vespa: "E niente, dipende da voi".
Sottile: "No, aspetta (...)".
Vespa: "Gliela strutturiamo, gliela confezioniamo addosso".
(Salvatore Sottile, portavoce di Fini, intercettato al telefono con Bruno Vespa dalla Procura di Potenza il 4 maggio 2005)
(27 novembre 2007)
http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/27-novembr/27-novembr.html?ref=hprub
Mediaset tracolla? Per salvarla basta che la Rai perda audience e pubblicità
I vertici di viale Mazzini dicono no, licenziati. Nuovi manager, nuovo Cda. Così comincia la lunga marcia di Berlusconi
di Marco Travaglio
All’inizio del 1993 la Fininvest è sull'orlo del fallimento. Indebitata e inquisita fino al collo. I «comitati corporate» dei top manager e dei dirigenti del gruppo si riuniscono quasi ogni giorno con Silvio Berlusconi nel quartier generale di Milano2 per l'estremo salvataggio. L'ingegner Guido Possa, segretario particolare del Cavaliere, verbalizza in «report» che finiranno in mano al pool di Milano. Il 22 gennaio direttore finanziario Ubaldo Livolsi fa il punto sui debiti: 4550 miliardi di lire, 700 in più del '91. E «il sistema bancario non è disposto ad aumentare l'affidamento nei nostri confronti (alcune banche anzi han chiesto a noi, come a tanfi altri clienti, piccole ma significative riduzioni dell'esposizione (...). La situazione è molto seria». Il rischio è il fallimento: «Basterebbe una sia pur lieve flessione delle entrate pubblicitarie della tv (non improbabile vista la recessione) (...) per porci in grosse difficoltà».
Anche il Cavaliere vede nero: «La nostra tv è un'azienda matura, con buona redditività, ma lentamente si avvia al declino». Ci vorrebbe un'idea. Un'idea meravigliosa. I dirigenti suggeriscono di vendere un pezzo di Telepiù o di quotare la partecipazione della Silvio Berlusconi Editore in Mondadori, così da rimborsare le banche. Ma il Cavaliere dice no e il 22 febbraio illustra, ai suoi uomini attoniti, un piano temerario. Possa annota: «L'unica concreta azione possibile a breve è un accordo con la Rai: potrebbe ridurre i costì di 300-350 miliardi l'anno. È urgente intervenire nel processo di ridefinizione della struttura Rai, per far sì che le massime responsabilità siano assunte da veri manager (coi quali sarebbe più agevole raggiungere un buon accordo) e prega Roberto Spingardi (capo del personale Fininvest) di suggerirgli nominativi di persone papabili (congiuntamente a G. Letta)».
Il padrone della Fininvest vuole scegliersi i capi della Rai. Imbottirla di manager «amici» perché «tengano bassa» la programmazione, dando fiato alle boccheggianti reti di Milano2. Nel '93 la guerra dell'audience ha dissanguato le casse Fininvest. Se – ragiona Berlusconi – si convince la Rai a un disarmo bilanciato, i due contendenti abbassano gl'investimenti, la qualità e i costi. Intanto la Rai perde il primato negli ascolti e Fininvest incamera più spot e alza i prezzi (mentre la Rai ha un tetto di spot invalicabile, già al limite). Ma nel nuovo governo «tecnico» Ciampi non ha amici. E nemmeno nel nuovo Cda Rai. In Viale Mazzini arrivano i «professori», sotto la presidenza di Claudio Demattè, che danno spazio a professionisti come Guglielmi, Iseppi, Freccerò, Aldo Grasso. Torna persino Beppe Grillo.
Il Cavaliere è disperato, ricorderà Dell'Utri: «Nel settembre '93 Berlusconi mi convocò ad Arcore e mi disse: "Marcello, dobbiamo fare un partito" (...) C'era l'aggressione delle Procure e la Fininvest aveva 5000 miliardi di debiti. Franco Tatò, amministratore delegato del gruppo, non vedeva vie d'uscita: "Cavaliere dobbiamo portare i libri in tribunale"». Così Berlusconi si fa avanti con Demattè e butta lì la proposta indecente: un accordo di cartello per spartirsi audience e pubblicità. Come annoterà il consigliere Paolo Murialdi, i rappresentanti delle due aziende discutono come «ridurre le spese degli acquisti e di produzione di Rai e Fininvest». Con tanti saluti al libero mercato, il Cavaliere pretende «una ripartizione dell'audience in parti uguali, nella misura del 45%». A vantaggio di Mediaset, che sta sotto la Rai: «All'epoca un punto di audience equivaleva 20 miliardi di introito pubblicitario». Proposta indecente Demattè rifiuta perché «era inaccettabile: un accordo di ferro per dividerci in partenza le quote di audience. Se uno dei due superava la quota, doveva provvedere a scaricare il palinsesto (...): inserire programmi di bassa qualità e basso costo per permettere alla rete concorrente di riguadagnare le quote perdute».
Demattè pagherà caro il gran rifiuto. Il 9 giugno '94, al governo da un mese, Berlusconi attacca la Rai perché fa concorrenza a Fininvest: «È un servizio pubblico, non dovrebbe curarsi di raggiungere il massimo di ascolto, casomai coprire i vuoti che le tv commerciali lasciano aperti». Il 26 giugno, in gran segreto, riunisce ad Arcore i manager di Publitalia per esaminare il piano triennale di risanamento Rai elaborato da Demattè: aumenti automatici del canone legati al costo dei programmi trasmessi e crescita del 5% annuo del fatturato pubblicitario. Ma i manager Fininvest lo bocciano: se la Rai cresce ancora, il Biscione tracolla. La contro-proposta è contenere i ricavi pubblicitari della Rai, con «un tetto di 1000-1100 miliardi annui». Berlusconi boccerà come «scandaloso» il piano triennale della Rai e, visto che i professori non si dimettono, il 31 giugno li licenzia con un emendamento di 5 righe al decreto salva-Rai.
Il nuovo vertice di Viale Mazzini è di stretta osservanza berlusconiana. Presidente Letizia Moratti, al Tg1 Carlo Rossella, al Tg2 Clemente Mimun, e così via. Qualche mese più tardi, cambio della guardia anche al vertice della Sipra: via Edoardo Giliberti, che nel '93 ha aumentato il fatturato del 7% (contro l'1.5% di Publitalia), dentro Antonello Perricone, ex Publitalia. La presidente Moratti è stata chiara: «La Rai dev'essere complementare alla Fininvest». Dice Demattè: «Giliberti ha ottenuto risultati straordinari, ma non si sarebbe fatto corrompere». Giliberti conferma: «Era un accordo sull'audience che avrebbe inciso sulla pubblicità. Abbassare l'audience è facile: basta spostare i programmi pomeridiani in prima serata e viceversa. L'audience crolla nello spazio di un mattino».
Pubblicità, la grande torta Il primo governo Berlusconi dura solo 7 mesi. Ma nel '96 Berlusconi quota in Borsa le sue tv (nuovo marchio: Mediaset), scaricando i debiti sul mercato. Nel 2001 toma a Palazzo Chigi, infiltra i suoi uomini alla Rai e il piano del '93-'94 si concretizza. Per cinque anni.
Calisto Tanzi, patron della Parmalat racconta che Berlusconi nel '94 gli aveva chiesto «un aiuto»: «Insieme concordammo di utilizzare il canale della pubblicità per finanziare occultamente Forza Italia. Trasferimmo quote di pubblicità Rai a Publitalia, anche se non ne sono sicurissimo, ma certamente l'accordo con Berlusconi prevedeva che le tariffe degli spot non godessero di particolari sconti e/o promozioni. Parlai con Barili, capo del settore, dicendogli di favorire Mediaset, cosa che fece».
Non c'è solo Parmalat, a trasferire i suoi spot dalla Rai alle reti Mediaset per compiacere il nuovo inquilino di Palazzo Chigi: nel 2001 Telecom ritira dalla Rai investimenti per 77,5 miliardi di lire, la Nestlè per 20, la Fiat per 9. Nel 2003 70 aziende distolgono i loro investimenti dalla stampa per girarli alle reti Mediaset, sottraendo 165 milioni di euro alla stampa e trasferendone un centinaio al Biscione. Secondo il Garante, i ricavi di Mediaset salgono dai 1497 milioni di euro del 1998 ai 2157 del 2004, mentre quelli della Rai salgono solo fino al 2000, poi si bloccano dal 2001 al 2003. Anche perché fra il 2002 e il 2003, grazie alla gestione Baldassarre-Saccà e alla cacciata di Biagi, Santoro e Luttazzi, la Rai ha perso la sfida -prima sempre vinta- del prime time, passando dal 47.6% di share (contro il 43 di Mediaset) a un misero 43.6% (contro il 46.4% di Mediaset). Uno crollo di 4 punti, talmente plateale da portare al «Raibaltone» del 2003, con l'arrivo del duo Annunziata-Cattaneo che recupererà qualche punto, portando i due colossi al pareggio.
Intanto però alla Rai comandano uomini Mediaset, da Deborah Bergamini ad Alessio Gorla, in costante contatto con la "concorrenza" e con lo staff del premier padrone. Proprio quel che Berlusconi sognava nel '93. Mediaset ormai è una gigantesca macchina da soldi: altissimi ricavi pubblicitari (2,5 miliardi di euro l'anno), bassissime spese per i palinsesti (1 miliardo). Il 22 marzo 2005 Mediaset annuncia «i migliori risultati economici e finanziari dal '96». Utile netto a 500 milioni (+35.3%), raccolta pubblicitaria a +9.1. Un'azione Mediaset vale 187% in più del '96. E Berlusconi, ha triplicato il suo patrimonio dal '94: da 3,1 a 9.6 miliardi di euro. Niente male. Nel '94, diceva a Montanelli e Biagi: «Se non entro in politica finisco in galera e fallisco per debiti».
l'Unità
26-11-2007
http://img85.imageshack.us/img85/3613/mtlw0.th.png (http://img85.imageshack.us/my.php?image=mtlw0.png)
Per non dimenticare gli anni più bui dell'Italia dal dopoguerra in poi. Grazie Igor.
LuVi
ci fossero programmi d'informazioen che parlano di queste situazioni in prime time...almeno stasera con annozero,sembrerà per un paio d'ore di stare in una democrazia :( .....godiamoci l'illusione..
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_29/bergamini_sospesa_rai_28b39392-9e6d-11dc-9968-0003ba99c53b.shtml
E' coinvolta nelle intercettazioni che hanno svelato il presunto accordo con mediaset
La Rai sospende Deborah Bergamini
E' direttore del marketing strategico di Viale Mazzini. La Lega: adesso sospendere tutti
ROMA - Non si placa la bufera dopo la pubblicazione delle intercettazioni che avrebbero rivelato un presunto accordo tra Rai e Mediaset. La Rai ha temporaneamente sospeso dal suo incarico Deborah Bergamini, la dirigente coinvolta nello scandalo.
LA VICENDA - Dalle intercettazioni sono emerse telefonate tra la Bergamini, ex assistente personale di Silvio Berlusconi, e Niccolò Querci, anche lui ex assistente del leader di Forza Italia e all'epoca dei fatti numero tre delle televisioni Mediaset.
Secondo numerose intercettazioni - allegate all'inchiesta sul fallimento della "Hdc" e pubblicate da Repubblica - negli anni del governo Berlusconi Rai e Mediaset si sarebbero scambiate informazioni sui palinsesti e avrebbero concordato le strategie informative nel caso dei grandi eventi di cronaca e orchestrato i resoconti della politica.
LE REAZIONI - Bergamini - che nei giorni scorsi ha detto in una nota di non essere sorpresa di quanto sta accadendo - è stata difesa da Berlusconi.
Il direttore generale della Rai Claudio Cappon la settimana scorsa aveva promesso che l'azienda sarebbe stata determinata nel caso fossero emerse responsabilità di singoli all'interno dell'azienda.
La lettera dell'azienda è giá stata consegnata all'attuale direttore del Marketing Strategico di Viale Mazzini.
«SOSPENDERE TUTTI» - Dura e ironica la presa di posizione della Lega, che attraverso il suo capogruppo nella commissione parlamentare di Vigilanza ha esortato la Rai a «completare il lavoro» e a sospendere «tutti i giornalisti che sono stati assunti senza rispondere ad un annuncio sul Corriere della Sera. Poi passi a sospendere tutti gli alti dirigenti, per i quali valga la stessa cosa». Amara la conclusione: «E poi, finalmente, chiuda del tutto l’ente pubblico televisivo che a quel punto sara’ rimasto senza personale».
29 novembre 2007
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Tralasciando il cabaret finale, come diceva solo pochi giorni fa il fedelissimo Schifani?
Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Renato Schifani, invece, non entra neppure nel contenuto delle intercettazioni: «Quelle pubblicate oggi, con una tempistica quanto mai sospetta - ha evidenziato -, rappresentano la vecchia sterile strumentalizzazione comunista. Tutta l'operazione mediatica scatta solo per accelerare l'iter di una legge che ha il preciso obiettivo di distruggere le aziende del presidente Berlusconi
:mc:
Ciao
Federico
Ah già, dimenticavo:
Non ti consento questa presa per i fondelli.
finiscila con questo vittimismo da 4 soldi: era evidente a chi mi riferivo.
:rolleyes:
Leggetevi il blog della Bergamin.
E soprattutto i commenti, c'è chi la sa lunga...
http://www.deborahbergamini.it/2007/11/28/sono-impressionata/#comments
LuVi
dasdsasderterowaa
31-03-2008, 11:12
chissà come mai nn sono riusciti a fare nessuna legge sul conflitto di interessi da quasi 2 anni a questa parte!!
aprite gli occhi comunisti....aprite gli occhi :D
E se la faranno secondo me interesserà solo il settore radiotelevisivo.
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