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View Full Version : [!!!] Ti Insegno IO come funziona l'internet


blissett
20-11-2007, 15:14
LA TECNOLOGIA SU CUI SI BASA L'INTERNET.
CLAMOROSO! CI SI PUO' MANDARE LA POSTA A SE STESSI
E NESSUNO CHE SI LAMENTA.

(Capirci di Internet e' meta' scienza e meta' crederci. Tutto quello
che segue e' frutto di numerosi studi che lasceremo peraltro
anonimi. Vi basti sapere che, cosi' sulla fiducia, dietro ci
sono degli studi).

Parte 1 - Le origini di Internet - Un po' di storia.

Questa anedottica puo' esservi gia' nota, nel qualcaso comunque
nessuno vi ha chiesto niente, quindi: opzione 1 (ve ne andate
accompagnando la porta che ha il soffietto andato e poi sbatte);
opzione 2 (continuate a leggere, prestando attenzione e assumendo
quell'aria cosi' interessata).

Parte 1a - Un uomo e il suo sogno

E' il 1950, il 15 maggio del 1950.
Eugenio Locatelli e' un genio, ma nella natia Colere (Val di
Scalve, Bergamo) nessuno se ne accorge. Lo trattano come feccia e
i cantastorie lo denigrano con stornelli agrodolci (ad esempio "Eugenio
fattene una ragione: neanche ti guardo mentre ti taglio le gomme" di
Costanzo-Perlinato-Costanzo).
Le lavandaie lo sputano quando passa perche' in giro si parla male di lui
e quindi si sentono come scusate; i bambini lo fischiano con le fionde e
il prete lo sputtana sempre nelle prediche.
Eugenio Locatelli riesce a sopravvivere a tutta questa pressione sociale
grazie a un sogno; Eugenio ha un sonio. Un sogno:
Realizzare la prima rete dati packet switching della storia.

Eugenio Locatelli, un umile falegname di Colere con la passione per
la telematica, nella notte tra il 15 e il 16
maggio 1950 standardizza per la prima volta lo stack
ISO/OSI, ne coglie i limiti intrinsechi, piange (si sente frustrato),
ed alle quattro e venti del mattino scrive di getto una versione
embrionale di tutti i protocolli che compongono il TCP/IP come lo
conosciamo oggi.
Usando del semplice inchiostro d'ananas steso febbrilmente su fogli di
vipera essiccati alla maniera delle valli(*), questo signor nessuno,
in un unica notte pone le basi del networking moderno. Alcuni di
questi protocolli sono in uso ancora oggi, nell'identica
implementazione pensata dal Locatelli quella stessa notte (il famoso
"Locatelli Protocol Heritage").
Fortunatamente una cugina neanche brutta del nostro, complice una
gamba fratturata durante una partita di Tetris, quella sera rimase in
casa con lo
scienziato; visto che comunque si stava annoiando come
la morte, decise di riportare l'intera sequenza degli eventi sul proprio diario
personale.

(segue estratto del diario personale di Elivisia Locatelli)

- E' mezzanotte. Mio cugino mi ha appena detto di abbassare i Jackson Five
che gli viene dura di concentrarsi; e' arrivato a definire il settimo livello
della pila ISO/OSI ed e' incasinato con possibili problemi a livello di resource
sharing. Abbasso i Jackson Five, vediamo come butta.

- 01:00 - Eugenio e' in lacrime; dice che sette livelli son troppi, io
lo capisco,
anche se non so esattamente di cosa stia parlando; dev'essere il Braulio che
mi dona quella perspicacia di cui si sente tanto parlare.

- 02:30 - Mi sono lavata i denti ed e' saltato fuori un pezzo della rucola
di ieri sera! Che ridere.
Eugenio si prende una pausa per ridere bene su questa cosa della rucola.

- 02:45 - Eugenio ha appeso la pila ISO/OSI alla parete e vi e' seduto
di fronte a gambe larghe sulla sedia girata; mi ricorda tanto Fox Mulder
nella prima serie di X Files. Ha quell'aria li'.

- 03:15 - Sono stesa a letto e in tivu' c'e' il giroscopio della Rai. Strano,
perche' sto guardando italia uno.

- 03:15 (bis) - Eugenio si e' rimesso a scrivere furiosamente; ha detto che
cinque e' il numero di livelli perfetto. Io mi sono permessa di suggerirgli
di non dire cazzate, per cortesia; sette e' il numero minimo di
livelli d'astrazione
possibile per uno stack di rete che possa dirsi completo e funzionale.
Sono alla seconda bottiglia di Braulio, e gia' che son qui, do una mano
con gli header per il livello di trasporto dei pacchetti; divertente!

- 06:00 - Fatta! Il livello fisico parla con il data link layer, il terzo
livello indirizza e spedisce, l'address space e la sua frammentazione l'abbiamo
buttato giu' mentre stendevo la lavatrice.
Per il trasporto Eugenio si e' inventato addirittura
due protocolli! Uno dei due pero' non e' uscito benissimo. L'abbiamo
chiamato UDP, come il nostro cane da riporto; tu gli spari il fagiano, ma
lui riporta sempre grosso topo.
A volte parte per prendere il fagiano ma torna tutto drogato dopo due giorni,
e non risponde alle domande che gli fai.
E' un cane orribile, ma gli vogliamo un gran bene.

- 07:00 - Preparo la colazione e brindiamo col Braulio a questa nuova cosa.
Eugenio dice che tra cinquant'anni se ne fara' un gran parlare. A volte penso
di volergli molto bene, altre volte mi chiedo se non sarebbe piu'
corretto che schiattassero in corpo lui e tutte le sue idee
strampalate.
Ma poi penso che comunque una mano nell'orto me la da.

(*) Essiccamento mediante schiaffoni

CavaliereSenzaRe
20-11-2007, 15:17
Mattacchione

Gig4hertz
20-11-2007, 15:23
Fagiano