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View Full Version : I romeni condannati in Italia potranno scontare la pena in patria


indelebile
18-11-2007, 07:48
ACCORDO MASTELLA-CHIUARIU, RIMPATRIATI ROMENI CONDANNATI

I romeni, condannati con sentenza definitiva in Italia e raggiunti da un provvedimento di espulsione, sconteranno l'intera pena residua in Romania. Entro l'anno saranno trasferiti su richiesta dell'Italia i primi cento detenuti.
E' questo uno dei punti dell'accordo raggiunto dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella, e dal ministro della Giustizia della Romania, Tudor Chiuariu, che, in una dichiarazione comune hanno espresso "ferma condanna per la barbara aggressione a Roma di Giovanna Reggiani e insieme dicono basta a questo tipo di orrori".
Nella nota, diffusa dall'ufficio stampa, si legge che "il colpevole dell'aggressione sara' processato e dovra' scontare fino in fondo la pena in Italia. I due ministri concordano sulla necessita' di pene severe e certe per tutti gli autori di reati e assumono l'impegno di adoperarsi per una loro effettiva applicazione. Inoltre, hanno stabilito di incontrarsi a breve a Roma al ministero della Giustizia per concordare ulteriori misure che rafforzino la cooperazione bilaterale nella lotta alla criminalita".
Nel dettaglio, il ministro Mastella e il ministro Chiuariu hanno realizzato un accordo "che consentira' all'Italia di richiedere nominativamente il trasferimento nelle carceri della Romania di detenuti romeni, condannati con sentenza definitiva in Italia e raggiunti da un provvedimento di espulsione, affinche' li' scontino l'intera pena residua. Entro l'anno saranno trasferiti su richiesta dell'Italia i primi cento detenuti". (AGI) - Roma, 1 nov. -


"I romeni condannati in Italia
potranno scontare la pena in patria"
Firmato l'accordo tra il ministro della giustizia e il collega rumeno Alexandru Tudor Chiuariu: "Si stabilisce la presenza del magistrato di collegamento tra i due Paesi. Con questo protocollo si dà avvio a un flusso che riguarda i detenuti in carcere in Italia e che hanno ricevuto un decreto di espulsione"

Benevento, 17 novembre 2007 - Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ha firmato questa mattina un protocollo d'intesa con il collega rumeno Alexandru Tudor Chiuariu. Due le novità che riguardano i rapporto giudiziari tra i due paesi: la nascita del magistrato di collegamento fra Italia e Romania e la possibilità di far scontare a detenuti condannati in Italia e soggetti a espulsione la pena carceraria in Romania.

A spiegare il contenuto dell'accordo bilaterale i due ministri della Giustizia oggi in una conferenza stampa a Benevento, nella quale hanno ribadito entrambi la necessità di "lavorare per la sicurezza" e prevenire "ogni accenno xenofobo" perché pericoloso per il futuro dell'Europa e per entrambi i paesi.


"Oggi - ha esordito Mastella in qualità di padrone di casa - è una buona giustizia, perché è stato firmato un accordo che stabilisce la presenza del magistrato di collegamento tra Italia e Romania". Questo, per il ministro, è sinonimo di "una cooperazione giudiziaria molto più stretta" fra i due paesi. "Le polizie di Italia e Romania - ha detto il Guardasigilli - già collaborano. Da oggi lo faranno anche e maggiormente i magistrati, nel quadro - ha sottolineato - delle iniziative comuni nel contrasto alla criminalità".



"C'è poi - ha proseguito il ministro - un'altra novità: con questo protocollo si dà avvio a un flusso che riguarda i detenuti in carcere in Italia e che hanno ricevuto un decreto di espulsione dal nostro paese. Da oggi andranno a scontare la pena detentiva in Romania e questo dovrà essere una forma di deterrente a ogni tipo di crimine".


Infine, il ministro italiano ha ribadito il "massimo accordo con il giovane collega rumeno" e, inoltre ha anticipato che "a breve verrà firmato un accordo, anche con i ministeri degli Esteri, che riguarda la giustizia minorile. Ringraziamo la Romania per l'ospitalità che ha dato a tante imprese italiane e quei cittadini rumeni che assistono tanti italiani e che danno linfa e vigore al nostro tessuto economico".



Grazie al nostro presidente del consiglio berlusconi :)

CYRANO
18-11-2007, 08:25
Grande romano ! forza presidente!



Cmoamzmla

LotharInt
18-11-2007, 09:04
ottimo. un passo in avanti, vediamo se viene attuato o resta tutto sulla carta pero'.In questo paese tra il dire e il fare..

LUVІ
18-11-2007, 09:07
Grande romano ! forza presidente!



Cmoamzmla

:D

E andiamo avanti!

tecnologico
18-11-2007, 09:33
non capisco se siete ironici o no:confused:

se sta cosa funge,se poi li li mettono in carcere allora è una cosa buona e giusta..le nostre carceri in confronto sono l excelsior

biru
18-11-2007, 09:40
C'è da dire che è stritto esplicitamente "condannati in maniera definitiva" :cry: , quindi x i tre gradi di processi, e considerando la velocità della nostra magistratura in fin dei conti nn è cambiato nulla.

loreluca
18-11-2007, 18:07
Basta che chi delinque in Italia non rimanga in libertà, poi....

Chevelle
18-11-2007, 18:39
A me sembra un passo avanti ed uno indietro. Questo provvedimento non lo vedo molto produttivo perchè, in Italia, non esiste la certezza della pena.
Con la certezza di scontare la pena in carcere, allora sarebbe un bel passo avanti per il nostro Paese.

Fil9998
18-11-2007, 18:43
C'è da dire che è stritto esplicitamente "condannati in maniera definitiva" :cry: , quindi x i tre gradi di processi, e considerando la velocità della nostra magistratura in fin dei conti nn è cambiato nulla.

dovo 15 anni e una marea di spese ...


comunque concordo... un passo in avanti... speramo ce ne siano altri.

ah, m'assicurano i miei condomini rumeni che in romania i carcerati vengono usati per lavori di pubblica utilità ...

sander4
18-11-2007, 19:21
molto bene

naitsirhC
18-11-2007, 20:14
Grande romano ! forza presidente!



Cmoamzmla


Cetto che con calma e per piacere... qualcosina ina ina... sembra FINALMENTE che si sia deciso a svegliarsi dal suo sonno angelico.


Chissà perchè non si è svagliato prima...

tipo subito dopo quello che era successo vicino a treviso. Rammenti?


Per adesso, è solo un :blah: vedremo...

naitsirhC
18-11-2007, 20:16
:D

E andiamo avanti!

http://img235.imageshack.us/img235/4530/bike8uc2.jpg

:p

DonaldDuck
18-11-2007, 20:41
Sarà...Beato chi ci crede...
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_18/sarzanini_romeni.shtml

I romeni espulsi sono 177

Ecco le cifre a due settimane dal decreto. Secondo i prefetti dovevano essere migliaia

Le stime fornite il giorno dopo l'omicidio di Giovanna Reggiani, parlavano di migliaia di persone da allontanare. Romeni, ma non solo, perché il decreto approvato durante un consiglio dei ministri straordinario riguarda tutti i cittadini comunitari «pericolosi». Concede al prefetto il potere di espellere gli stranieri provenienti da Stati dell'Unione europea che rappresentino una minaccia per la collettività. Sono trascorsi quindici giorni da quel maledetto venerdì, quando a Roma la signora di 49 anni, appena scesa da un treno fu aggredita, picchiata, seviziata e alla fine uccisa. Di quell'emergenza rom che aveva fatto litigare maggioranza e opposizione, che aveva diviso gli stessi partiti del centrosinistra, restano i numeri. Cifre minime. Secondo i dati del ministero dell'Interno aggiornati al 15 novembre 2007, sono 177 i destinatari dei provvedimenti. Alcuni hanno già lasciato l'Italia, imbarcati sui voli che quasi ogni giorno collegano le grandi città a Bucarest. Altri sono nei Cpt, i Centri di permanenza temporanea, in attesa del trasferimento nell'aeroporto più vicino. Altri ancora hanno ricevuto l'intimazione a uscire «dal territorio nazionale entro trenta giorni». È quest'ultima la procedura seguita a Bologna, in testa alla classifica con 41 decreti già convalidati e notificati.

«Le persone da noi individuate — chiarisce il questore Francesco Cirillo — avevano precedenti penali e dunque rientravano nei criteri fissati dal governo. Ma nel passato non hanno mostrato particolare propensione alla violenza e quindi abbiamo ritenuto di poter concedere loro il tempo sufficiente a organizzarsi per andar via con i familiari. La linea deve essere dura, ma io credo che in ogni azione non debbano mai mancare l'umanità e il buon senso». Genova è seconda nell'elenco con 20 provvedimenti, la maggior parte dei quali eseguiti con l'accompagnamento alla frontiera dei romeni. «Ci stiamo muovendo — chiarisce il prefetto Giuseppe Romano — con metodo e regolarità. Il criterio che ci guida è quello di privilegiare le espulsioni di persone che hanno precedenti penali robusti e quindi possono rappresentare un pericolo. Nella nostra città non ci sono Cpt e quindi facciamo in modo di portarli a Malpensa ogni volta che c'è l'aereo per Bucarest».

Napoli è terza con 15 delibere. A Roma ne sono state firmate 11. «Si è stabilito di procedere soltanto nei confronti di chi è già stato rintracciato e controllato — sottolinea il dirigente dell'ufficio stranieri della Questura, Maurizio Improta —, ma soprattutto di verificare che la pericolosità sia attuale. Nel nostro elenco ci sono persone arrestate più volte, denunciate più volte e che non sono state in grado di dimostrare di avere un lavoro e una fissa dimora». Come Ramona, prostituta romena già condannata a un anno e otto mesi e poi finita sotto inchiesta per concorso in sequestro di persona di una connazionale che voleva costringere a vendersi. O come un altro romeno accusato di riduzione in schiavitù per aver costretto alcuni minori all'accattonaggio.

Nel resto d'Italia le cifre restano basse: 6 espulsioni a Firenze, 4 a Padova, 1 a Venezia, Reggio Calabria, Pavia, Udine. E questo smentisce chi si aspettava «deportazioni di massa». Quando gli esponenti della sinistra radicale avevano paventato la possibilità di non votare la conversione in legge battendo proprio il tasto della «discriminazione nei confronti dei poveracci» e le autorità romene avevano accusato l'Italia di razzismo, il ministro dell'Interno Giuliano Amato aveva raccomandato ai prefetti di effettuare espulsioni «mirate, perché siamo in uno Stato di diritto». Ma forse neanche lui si aspettava che i numeri fossero così esigui. Non a caso si è deciso di potenziare la «task force» istituita dal premier Romano Prodi e coordinata dal vicecapo della polizia Nicola Cavaliere che ha come obiettivo primario le indagini e la prevenzione. Perché si è accertato che i romeni sono arrivati in massa da quando c'è la libera circolazione, ma è pur vero che da anni numerose organizzazioni criminali si sono trasferite nel nostro Paese per gestire il traffico della prostituzione e quello delle carte di credito. Sono ormai trenta i poliziotti di Bucarest che lavorano nelle questure italiane, oltre ai cinque del progetto «Itaro» che a rotazione vengono distaccati presso le squadre mobili di Roma, Bologna, Torino, Padova e Milano. Seguono i flussi di chi parte dalla Romania e varca la frontiera nella speranza di trovare un'occupazione e una casa. Di chi paga migliaia di euro e poi si ritrova in una baracca sul fiume tra topi e sporcizia. Molti scappano per sfuggire alle condanne. Proprio come Nicolas Romulus Mailat, il presunto assassino di Giovanna Reggiani, che nel suo Paese era già stato arrestato due volte.

wolf64
18-11-2007, 23:07
Mah, la vera soluzione sarebbe se oltre che finire nelle carceri romene i delinquenti venissero processati anche con leggi romene, con giudici romeni e già che ci siamo che venissero catturati anche con poliziotti romeni, forse a fare una cosa del genere risolveremmo molti problemi inerenti alla delinquenza in generale in questo paese, e non solo a quella romena, oltretutto con una spesa decisamente minore! ;)