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View Full Version : Il paese delle banane


azik
14-11-2007, 22:53
dopo aver letto questa notizia ogni commento mi sembra superfluo


Italia esclusa dal concorso Android
Gli sviluppatori del nostro Paese non possono partecipare alla gara di Google da 10 milioni di dollari


MILANO - Come l'Iran, la Siria e la Corea del Nord. E anche come Cuba, il Sudan, la Birmania e il Quebec. I motivi sono diversi, ma il risultato è lo stesso: l'Italia è stata esclusa dal concorso indetto da Google per i migliori software destinati ad Android, la nuova piattaforma open source per dispositivi mobili. Una gara da 10 milioni di dollari che scatterà il 2 gennaio 2008. Tra tutti i progetti candidati all'«Android Developer Challenge», la società di Mountain View ne selezionerà 50 che riceveranno 25 mila dollari ciascuno. Tra questi ci sarà poi una nuova sfida per assegnare dieci premi da 100 mila dollari e altri dieci da 275 mila.

REQUISITI ADDIZIONALI - Peccato, però, che gli sviluppatori italiani non possano partecipare. Il motivo? «Restrizioni locali», spiega laconicamente Google. Basta dare un'occhiata alle Faq relative al concorso per trovare il nome dell'Italia associato a quello di Iran, Corea del Nord, Siria, Cuba e Sudan. Ma mentre in questi casi l'esclusione è legata alla normativa americana, i residenti nel nostro Paese e in Quebec non possono partecipare a causa di «requisiti addizionali che rendono impossibile l'apertura del concorso».

BUROCRAZIA - La notizia, com'era semplice prevedere, ha fatto subito il giro dei blog. E a finire sotto accusa è, ovviamente, la burocrazia italiana che ha scoraggiato anche un colosso mondiale come Google. Fabrizio Giudici punta il dito contro la «disciplina dei concorsi e delle operazioni a premio» (D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430). Ad esempio, la norma che prevede che «ogni fase dell'assegnazione dei premi sia effettuata, con relativo onere a carico dei soggetti promotori, alla presenza di un notaio o del responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica competente per territorio»; oppure quella che impone ai «soggetti che intendono svolgere una manifestazione a premio» di prestare una «cauzione a favore del Ministero, con scadenza non inferiore ad un anno dalla conclusione della manifestazione, pari per i concorsi al 100 per cento del valore dei premi promessi». Che fare, allora? Luca Bonesini propone, ironicamente, di consolarsi con i quiz di Mike Bongiorno, mentre Stefano Quintarelli lancia un escamotage per superare l'ostacolo. La rivista "Punto Informatico" parla invece di «occasione perduta per gli sviluppatori del Belpaese». E poi conclude amaramente: «Chissà se qualcuno nel Palazzo se ne accorgerà».

fonte:Corriere della Sera

dantes76
14-11-2007, 23:06
non hanno tutti i torti.. anzi.. vista l'attenzione della politica al mondo dell IT[comico che information tecnology, si abbrevi con le iniziali del nostro paese...] una summa di un articolo del times, sulla legge sui blog prodi/levi


“Times Online - 24 Ottobre 2007″ - Un attacco della geriatria politica ai “bloggers” italiani. I leaders italiani scarsamente intendono il significato di “word processing”, figuriamoci se s’intendono di WEB. Adesso però si stanno rivoltando contro i bloggers del loro paese (Bernhard Warner).



“Times Online - 24 Ottobre 2007″ - Un attacco della geriatria politica ai “bloggers” italiani. I leaders italiani scarsamente intendono il significato di “word processing”, figuriamoci se s’intendono di WEB. Adesso però si stanno rivoltando contro i bloggers del loro paese (Bernhard Warner).
L’Italia è fuori dello standard del G8: per metterla semplicemente, è un paese di legislatori 80enni eletto da una platea di pensionati 70enni; tutti gli altri sono privi d’importanza. Romano Prodi, il Primo Ministro, è un 68enne che ha sbattuto fuori un 71enne, Silvio Berlusconi, nelle elezioni dell’anno scorso. Giorgio Napolitano, il Presidente della Repubblica, è un 82enne con 6 anni residui di mandato; il suo predecessore aveva 86 anni quando lasciò l’incarico.

Nell’improbabile eventualità che l’Italia dovesse dichiarare guerra, la decisione sarebbe presa da uno che era 20enne quando i Tedeschi s’arresero agli Alleati alla fine della II G.M..

Questa cigolante prospettiva è il preambolo necessario per ogni discussione sulla politica italiana.

Se il Governo italiano sembra incapace di adattarsi alla realtà contemporanea, la spiegazione è semplice; anche il vostro paese si comporterebbe così se fosse governato dai vostri nonni.

Recentemente, i legislatori italiani hanno preso di mira la modernità introducendo una legge incredibilmente ampia, secondo la quale tutti i BLOGGER e perfino gli utenti di Network Sociali devono iscriversi ad un registro pubblico.

Perfino un BLOG del tutto inoffensivo sulla squadra di pallone preferita o sul disagio di un giovane per l’ingiustizia della vita sarebbe soggetto a supervisione governativa e perfino a tassazione, anche se non è a carattere commerciale.

Fuori d’Italia, questo disegno di legge ha generato ironia da parte di osservatori dell’Industria difficilmente simpatizzanti.

Boingboing (un BLOG internazionale; NDR) riporta intelligentemente che il Governo italiano sta proponendo un “Ministero dei BLOG”. Più chiaramente, “Out-Low.com” chiama questo disegno di legge “Legge anti-BLOGGER” …. si potrebbe facilmente argomentare che un BLOGGER ospitato in un Server ben fuori dal “Bel Paese” farebbe apparire una Legge tanto stupida virtualmente inapplicabile.

Infine però, questa è l’Italia, un posto in cui idraulici e capitani d’industria sono evasori fiscali seriali. Non piangere amico; goditi il Sole, il vino rosso e le tagliatelle.

Forse è a causa di queste ovvietà che la Legge sta già subendo emendamenti.
Se fosse ratificata - e al momento la cosa sembra spaventosamente probabile – il Ministro delle Comunicazioni sarebbe colui che decide chi deve iscriversi al registro pubblico …… Grillo è convinto che questa Legge è contro di lui, ma che lo sia oppure no non importa realmente. La Legge trasformerebbe tutti i BLOGGER in potenziali fuorilegge, grande cosa per il loro traffico, ma andrebbero all’inferno le aspirazioni affaristiche di un futuro WEB italiano, per non parlare delle Società HighTech che volessero vendere il loro software di pubblicazione BLOG in Italia, o aprirvi un Network sociale. Inoltre, significherebbe soffocare la libertà di parola e ogni forma di libera espressione, le arti e l’apprendimento … Perciò, chiedo al Ministro italiano per le Comunicazioni, Paolo Gentiloni, già giornalista egli stesso, e a Riccardo Levi, il legislatore che ha concepito quest’idiozia: è corretto tappare la bocca alla gioventù di questo paese al mero scopo di gestire poche ruote cigolanti?!

Ecco! questa era la traduzione!
Pare che siano allo studio degli emendamenti, ma nessuno che allontani dalla Rete lo spettro di una tassazione dei Siti-Blog ai quali si possa pur vagamente associare uno scopo di profitto (un modo per farci rientrare a tutti i costi il Beppe Grillo ?!).

2 questioni finali:
A) perché l’Italia deve essere sempre lo zimbello della cultura anglosassone?! abbiamo forse firmato una clausola NATO per questo?!
B) perché in questo Forum gli interventi sono prepotentemente a favore di questioni di cuore e di sesso?! forse che i giovani se ne fregano del paese nel quale vivono?! ma se è così, perché poi rompono le balle per il lavoro, la casa, il futuro?!

http://www.letterealdirettore.it/geratria-politica-vs-bloggers/

Fil9998
15-11-2007, 00:54
ma BAAAAAAAAAAAAAAAAASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

nessuno che dalla francia , dalla germania ci esporti a cannonate e bombardamenti aerei un po' di democrazia e modernità ?


:muro: :muro: :muro:


non se ne può più di vivere come deiterzomindisti con le pezze al culo e dominati da burocrati e teologi medievali.


ma BAAAAAAAAAAAAAAAAASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

nomeutente
15-11-2007, 07:47
Fil9998, fai attenzione all'impaginazione dei tuoi post.

LUVІ
15-11-2007, 08:24
Ne discutevo ieri con alcuni che parteciperanno.
Si può fare lo stesso, se volete info scrivetemi; si tratta di aprire una società all'estero, ovviamente, anche per poter meglio catturare venture capital.
Comunque, alla fin fine, google ha ragione.

LuVi

Nevermind
15-11-2007, 09:27
Siamo peggio del terzo mondo.....loro almeno hanno la scusa di essere il terzo mondo, noi in teoria dovremmo essere un paese con un'economia funzionante e una democrazia consolidata.....dovremmo...:rolleyes:

Fil9998
15-11-2007, 14:01
grazie nomeutente

Fil9998
15-11-2007, 14:03
Ne discutevo ieri con alcuni che parteciperanno.
Si può fare lo stesso, se volete info scrivetemi; si tratta di aprire una società all'estero, ovviamente, anche per poter meglio catturare venture capital.
Comunque, alla fin fine, google ha ragione.

LuVi


si, ok,

si può trovare un modo per fare lo stesso ...


lo slogan di sopravvivenza in itttttagggglia....

ma diobono ... in NON VOGLIO fare lo stesso
io voglio fare quello che fanno tutti gli altri europei normalmente!!!!!!!!!

e in questo mi sento frustrato come un qualsiasi extracomunitario ostaggio dei suoi politici e della mentalità predominante nei suoi connazionali:

volglio vivere in un paese europeo normale in cui i cittadini fanno normalmente la loro parte e le istituzioni pure.

LO SO E' chiedere tanto per un paese di abitudini sociali e politiche extracomunitario, con voglia di teocrazia teocon come il nostro.

trallallero
15-11-2007, 14:52
volglio vivere in un paese europeo normale in cui i cittadini fanno normalmente la loro parte e le istituzioni pure
verissimo! una delle cose che mi ha sempre dato fastidio dell'Italia è il dover trovare un modo, una furbata, un buco nel sistema per riuscire ad ottenere qualcosa che sarebbe un tuo diritto o comunque una cosa normalissa negli altri paesi sempre presi come esempio quando è lo stato a dover raggiungere i cittadini, mai viceversa.