Freeride
14-11-2007, 11:55
Dopo Cagliari, la nuova tecnologia sbarca nel Nord Sardegna, Nuorese e Oristanese
Rivoluzione digitale: domani il via
Sarà obbligatorio il decoder per poter vedere Rai2 e Rete4 SASSARI. Il conto alla rovescia è cominciato: da domani il decoder sarà obbligatorio per vedere Rai2, Rete4 e Qoob (del gruppo Telecom). L’annuncio è comparso già da qualche giorno con una strisciata sui programmi delle reti e ha già messo in allarme i telespettatori sardi ancora digiuni di digitale terrestre, il sistema che sostituisce la tv analogica in Sardegna, insieme con la Valle d’Aosta regione pilota.
Dopo la provincia di Cagliari, che in 122 Comuni ha già dato il via allo swicht-off, la tecnologia digitale sbarca infatti in altri 200 Comuni sardi. Avranno il segnale quasi tutta la provincia di Sassari e quella di Olbia-Tempio, il Nuorese e l’Oristanese. Restano escluse per ora, a causa dell’inadeguatezza dei ponti radio, Alghero, una parte delle coste della Gallura, Baronia, Ogliastra e basso Sulcis. Per loro, però, l’avvento del digitale è soltanto rimandato al 1º marzo del 2008.
Per quanti il box lo hanno già acquistato, grazie al contributo di 70 euro nel 2004, è il momento, se non l’avessero già fatto, di sfruttarlo. Ma l’isola ha dimostrato ampio interesse per l’iniziativa con 287.801 apparecchiature già entrate nelle case. Senza decoder, i programmi della rete Rai e di quella Mediaset rimarranno oscurati. Con il digitale, assicurano gli esperti, l’immagine sarà di migliore qualità, sicuramente più nitida di quella che assicura l’analogico e aumenterà anche il numero di canali che potranno essere visibili gratuitamente. A Cagliari, ad esempio, si è passati, da 12 a 50. Il digitale si presenta infatti come alternativa al satellite e inoltre rimette in pista molte frequenze che, una volta liberate, potranno essere utilizzate, per altri spazi televisivi.
L’importante è munirsi del decoder, strumento indispensabile per captare il segnale digitale e che si può trovare a prezzi che oscillano tra i 59 e i 69 euro, ma che possono essere anche superiori a seconda delle caretteristiche tecniche. Già nel 2004 il governo Berlusconi aveva finanziato un bonus di 70 euro per l’acquisto dei box, con una decisione poi contestata, per violazione delle norme sulla concorrenza, dall’Unione europea, secondo la quale l’incentivo non doveva essere elargito dallo Stato, ma dalle aziende del settore che ne hanno tratto vantaggio, cioè Rai, Mediaset, FastWeb e La7. Una decisione che aveva però escluso proprio la Sardegna e la Val d’Aosta, in quanto regioni svantaggiate in cui il segnale tv viene ricevuto con difficoltà. Chi ancora il decoder non ce l’ha, può quindi acquistarlo adesso sempre con un bonus di 70 euro. Attenzione, però, perchè occorre essere in regola con il pagamento del canone Rai e soltanto un apparecchio è gratis. Chi ha più televisori dovrà rassegnarsi a pagare per avere ulteriori apparecchi.
L’altra opzione è quella di acquistare una nuova tivù con il decoder incorporato (ormai da tempo sono sul mercato diversi modelli che evitano l’ingombro della strumentazione a fianco del televisore) e avrà tempo sino al 31 dicembre per usufruire dello sgravio fiscale del 20 per cento, fino a un massimo di 200 euro. Basterà allegare lo scontrino fiscale o la fattura al modello 740, 730 o Unico e l’importo verrà detratto dalla dichiarazione dei redditi. L’utente può trovare sul web, nel sito del ministero (www.comunicazioni.it), un elenco dei rivenditori che hanno aderito all’iniziativa mettendo a disposizione vari modelli.
Intanto gli abbonati Rai, poco più di 100mila nell’isola, stanno ricevendo o hanno ricevuto una lettera in cui vengono illustrate le novità e cosa bisogna fare per entrare in possesso dell’apparecchio. Inoltre è stata attivata dal ministero delle comunicazioni una rete di assistenza, con un call center alle Poste di Cagliari: dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, è possibile chiamare il numero verde 800.022.000 per avere chiarimenti sull’installazione.
Sui modelli dei decoder messi a disposizione in questi anni non sono mancate le polemiche. Più di un acquirente si è lamentato del cattivo funzionamento. Per l’Adiconsum, l’associazione dei consumatori, inoltre, le informazioni sullo switch off non sono state rese note all’utenza con l’anticipo che una rivoluzione di questa portata avrebbe consigliato. Il consiglio dell’Adiconsum è quello di visitare il sito del Ministero delle Comunicazioni prima di effettuare l’acquisto di un apparecchio digitale. Ma bisogna fare in fretta. Il tempo stringe e c’è il rischio di essere costretti a file nei negozi per non perdere l’appuntamento di giovedì.
(14 novembre 2007)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Rivoluzione-digitale:-domani-il-via/1873047/6
Rivoluzione digitale: domani il via
Sarà obbligatorio il decoder per poter vedere Rai2 e Rete4 SASSARI. Il conto alla rovescia è cominciato: da domani il decoder sarà obbligatorio per vedere Rai2, Rete4 e Qoob (del gruppo Telecom). L’annuncio è comparso già da qualche giorno con una strisciata sui programmi delle reti e ha già messo in allarme i telespettatori sardi ancora digiuni di digitale terrestre, il sistema che sostituisce la tv analogica in Sardegna, insieme con la Valle d’Aosta regione pilota.
Dopo la provincia di Cagliari, che in 122 Comuni ha già dato il via allo swicht-off, la tecnologia digitale sbarca infatti in altri 200 Comuni sardi. Avranno il segnale quasi tutta la provincia di Sassari e quella di Olbia-Tempio, il Nuorese e l’Oristanese. Restano escluse per ora, a causa dell’inadeguatezza dei ponti radio, Alghero, una parte delle coste della Gallura, Baronia, Ogliastra e basso Sulcis. Per loro, però, l’avvento del digitale è soltanto rimandato al 1º marzo del 2008.
Per quanti il box lo hanno già acquistato, grazie al contributo di 70 euro nel 2004, è il momento, se non l’avessero già fatto, di sfruttarlo. Ma l’isola ha dimostrato ampio interesse per l’iniziativa con 287.801 apparecchiature già entrate nelle case. Senza decoder, i programmi della rete Rai e di quella Mediaset rimarranno oscurati. Con il digitale, assicurano gli esperti, l’immagine sarà di migliore qualità, sicuramente più nitida di quella che assicura l’analogico e aumenterà anche il numero di canali che potranno essere visibili gratuitamente. A Cagliari, ad esempio, si è passati, da 12 a 50. Il digitale si presenta infatti come alternativa al satellite e inoltre rimette in pista molte frequenze che, una volta liberate, potranno essere utilizzate, per altri spazi televisivi.
L’importante è munirsi del decoder, strumento indispensabile per captare il segnale digitale e che si può trovare a prezzi che oscillano tra i 59 e i 69 euro, ma che possono essere anche superiori a seconda delle caretteristiche tecniche. Già nel 2004 il governo Berlusconi aveva finanziato un bonus di 70 euro per l’acquisto dei box, con una decisione poi contestata, per violazione delle norme sulla concorrenza, dall’Unione europea, secondo la quale l’incentivo non doveva essere elargito dallo Stato, ma dalle aziende del settore che ne hanno tratto vantaggio, cioè Rai, Mediaset, FastWeb e La7. Una decisione che aveva però escluso proprio la Sardegna e la Val d’Aosta, in quanto regioni svantaggiate in cui il segnale tv viene ricevuto con difficoltà. Chi ancora il decoder non ce l’ha, può quindi acquistarlo adesso sempre con un bonus di 70 euro. Attenzione, però, perchè occorre essere in regola con il pagamento del canone Rai e soltanto un apparecchio è gratis. Chi ha più televisori dovrà rassegnarsi a pagare per avere ulteriori apparecchi.
L’altra opzione è quella di acquistare una nuova tivù con il decoder incorporato (ormai da tempo sono sul mercato diversi modelli che evitano l’ingombro della strumentazione a fianco del televisore) e avrà tempo sino al 31 dicembre per usufruire dello sgravio fiscale del 20 per cento, fino a un massimo di 200 euro. Basterà allegare lo scontrino fiscale o la fattura al modello 740, 730 o Unico e l’importo verrà detratto dalla dichiarazione dei redditi. L’utente può trovare sul web, nel sito del ministero (www.comunicazioni.it), un elenco dei rivenditori che hanno aderito all’iniziativa mettendo a disposizione vari modelli.
Intanto gli abbonati Rai, poco più di 100mila nell’isola, stanno ricevendo o hanno ricevuto una lettera in cui vengono illustrate le novità e cosa bisogna fare per entrare in possesso dell’apparecchio. Inoltre è stata attivata dal ministero delle comunicazioni una rete di assistenza, con un call center alle Poste di Cagliari: dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, è possibile chiamare il numero verde 800.022.000 per avere chiarimenti sull’installazione.
Sui modelli dei decoder messi a disposizione in questi anni non sono mancate le polemiche. Più di un acquirente si è lamentato del cattivo funzionamento. Per l’Adiconsum, l’associazione dei consumatori, inoltre, le informazioni sullo switch off non sono state rese note all’utenza con l’anticipo che una rivoluzione di questa portata avrebbe consigliato. Il consiglio dell’Adiconsum è quello di visitare il sito del Ministero delle Comunicazioni prima di effettuare l’acquisto di un apparecchio digitale. Ma bisogna fare in fretta. Il tempo stringe e c’è il rischio di essere costretti a file nei negozi per non perdere l’appuntamento di giovedì.
(14 novembre 2007)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Rivoluzione-digitale:-domani-il-via/1873047/6