View Full Version : Giustizia italian style
federuko
09-11-2007, 18:39
Aldo Bianzino è stato arrestato per coltivazione di canapa indiana nel suo orto. Era un falegname. Viveva con la famiglia a Pietralunga, sulle colline vicino a Città di Castello. Nel carcere di Capanne è stato pestato a morte. Il medico legale ha riscontrato 4 ematomi cerebrali, fegato e milza rotte, 2 costole fratturate. Lascia una moglie e un figlio, aveva 44 anni e non aveva mai fatto male a nessuno.
Da: beppegrillo.it
notizia riportata dal manifesto:
http://www.informa-azione.info/aldo_bianzino
Aldo Bianzino è stato arrestato per coltivazione di canapa indiana nel suo orto. Era un falegname. Viveva con la famiglia a Pietralunga, sulle colline vicino a Città di Castello. Nel carcere di Capanne è stato pestato a morte. Il medico legale ha riscontrato 4 ematomi cerebrali, fegato e milza rotte, 2 costole fratturate. Lascia una moglie e un figlio, aveva 44 anni e non aveva mai fatto male a nessuno.
Da: beppegrillo.it
notizia riportata dal manifesto:
http://www.informa-azione.info/aldo_bianzino
Pare scaricasse anche mp3 da internet, era un delinquente con la D maiuscola!!!
federuko
09-11-2007, 18:45
Ecco la cura per i tutori dell'ordine, in ricordo di tutte le persone che hanno pestato a genova, per questo coltivatore sfortunato, per aldovandri etc
http://it.youtube.com/watch?v=Qyo-g2kqSRo
bene, avanti così
:rolleyes:
che vergogna... :mad:
la mia paura è che chi l'ha assassinato non si trovi e la passi liscia, quello SI un vero criminale da far marcire in carcere, e se c'è già da non far uscire più :mad:
E' la fine che dovrebbero fare i furbetti delle banche e assicurazioni, il clero mafioso-affarista, tutti i politici. Ben più pericolosi per la società.
Una storia di ordinaria ingiustizia: la fine di Aldo Bianzino.
Perugino, falegname, incensurato, Aldo aveva 44 e godeva di buona salute prima di morire in galera a metà ottobre. Non truccava bilanci, non era un mafioso, coltivava canapa indiana: tale colpa gli è stata fatale.
Con la sua compagna, Roberta, il 12 ottobre 2007 è stato arrestato con l’accusa di possedere e coltivare nel giardino di casa alcune piante di marijuana. Dopo il trasferimento al carcere di Perugia, i loro destini si dividono. Roberta è condotta nel reparto femminile. Aldo viene portato in cella di isolamento.
Da quel momento Roberta non vedrà più il suo compagno. Domenica 14 ottobre Aldo è trovato agonizzante nella sua cella. Poco dopo muore, lasciando un figlio di quattordici anni.
Le prime indiscrezioni sulle cause della morte, trapelate dalla direzione sanitaria del carcere, parlano di infarto. Ma vengono presto smentite dall’autopsia: il corpo infatti presenta una frattura alle costole, gravi lesioni al fegato, alla milza e al cervello. Difficile non pensare al pestaggio. Aldo era in isolamento, chi gli ha procurato le lesioni che l’hanno portato alla morte, aveva le chiavi della cella. Difficile non sospettare che la mano assassina sia di un esponente della polizia penitenziaria.
Il pubblico ministero di Perugia Giuseppe Petrazzini, il medesimo magistrato che ha ordinato l’arresto di Aldo, apre un fascicolo per omicidio a carico di ignoti e procede per omesso soccorso nei confronti della guardia di turno. Alcuni detenuti hanno dichiarato di aver sentito Aldo lamentarsi tutta la notte senza ricevere soccorsi.
Un comitato s’è riunito attorno ai familiari per chiedere verità e giustizia sull’intera vicenda. Per criticare la legittimità dell’arresto, per sollecitare un’inchiesta rigorosa, ma anche per denunciare il contesto di profonda ingiustizia dal quale, ultima di una lunga serie, la tragedia di Aldo è scaturita. Il contesto è la pessima legge Fini-Giovanardi sulle “droghe”. Il contesto è un sistema giudiziario che sembra studiato apposta per garantire impunità ai criminali dal colletto bianco e “reprimere gli stracci della società”, come ha dichiarato ieri a un convegno il magistrato milanese Paolo Ielo.
Sabato 10 Novembre il comitato Verità per Aldo ha convocato a Perugia una manifestazione nazionale con partenza alle ore 15 da Piazzale Bove.
fonte: http://pieroricca.org/
_________
Complimenti anche per l'omissione di soccorso, insomma non solo si pesta, ma poi lo si lascia pure morire.
Le forze dell'ordine ogni giorno mi stupiscono di più... e chissà quanti
episodi di questo genere succedono nelle carceri (pestaggi verso
i carcerati) e i colpevoli nelle FDO non vengono mai puniti.
Una storia di ordinaria ingiustizia: la fine di Aldo Bianzino.
Perugino, falegname, incensurato, Aldo aveva 44 e godeva di buona salute prima di morire in galera a metà ottobre. Non truccava bilanci, non era un mafioso, coltivava canapa indiana: tale colpa gli è stata fatale.
Con la sua compagna, Roberta, il 12 ottobre 2007 è stato arrestato con l’accusa di possedere e coltivare nel giardino di casa alcune piante di marijuana. Dopo il trasferimento al carcere di Perugia, i loro destini si dividono. Roberta è condotta nel reparto femminile. Aldo viene portato in cella di isolamento.
Da quel momento Roberta non vedrà più il suo compagno. Domenica 14 ottobre Aldo è trovato agonizzante nella sua cella. Poco dopo muore, lasciando un figlio di quattordici anni.
Le prime indiscrezioni sulle cause della morte, trapelate dalla direzione sanitaria del carcere, parlano di infarto. Ma vengono presto smentite dall’autopsia: il corpo infatti presenta una frattura alle costole, gravi lesioni al fegato, alla milza e al cervello. Difficile non pensare al pestaggio. Aldo era in isolamento, chi gli ha procurato le lesioni che l’hanno portato alla morte, aveva le chiavi della cella. Difficile non sospettare che la mano assassina sia di un esponente della polizia penitenziaria.
Il pubblico ministero di Perugia Giuseppe Petrazzini, il medesimo magistrato che ha ordinato l’arresto di Aldo, apre un fascicolo per omicidio a carico di ignoti e procede per omesso soccorso nei confronti della guardia di turno. Alcuni detenuti hanno dichiarato di aver sentito Aldo lamentarsi tutta la notte senza ricevere soccorsi.
Un comitato s’è riunito attorno ai familiari per chiedere verità e giustizia sull’intera vicenda. Per criticare la legittimità dell’arresto, per sollecitare un’inchiesta rigorosa, ma anche per denunciare il contesto di profonda ingiustizia dal quale, ultima di una lunga serie, la tragedia di Aldo è scaturita. Il contesto è la pessima legge Fini-Giovanardi sulle “droghe”. Il contesto è un sistema giudiziario che sembra studiato apposta per garantire impunità ai criminali dal colletto bianco e “reprimere gli stracci della società”, come ha dichiarato ieri a un convegno il magistrato milanese Paolo Ielo.
Sabato 10 Novembre il comitato Verità per Aldo ha convocato a Perugia una manifestazione nazionale con partenza alle ore 15 da Piazzale Bove.
fonte: http://pieroricca.org/
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Complimenti anche per l'omissione di soccorso, e per
averlo pestato e poi pure lasciato morire, se non bastava. Le forze
dell'ordine ogni giorno mi stupiscono di più... e pensavo che dopo
il G8 le avessi viste tutte.
Infarto?!?!:cry:
Fanno pure finta di niente le merde.
Immagino che nessuno sconterà x questo.
in questo caso nessun decreto d'urgenza? non è stato pestato a morte come una donna poco tempo fa?
che differenza c'è? :muro:
italia di merda. veramente. senza speranze.:mad:
oddio...che schifo la giustizia italiana...un paese che fa acqua da tutte le parti:(
Willy McBride
09-11-2007, 18:58
Qualche anno fa se non ricordo male erano stati arrestati diversi poliziotti e dirigenti accusati di avere organizzato il pestaggio sistematico dei detenuti in un carcere in Sardegna, credo. Non ricordo come sia finita la storia però.
oddio...che schifo la giustizia italiana...un paese che fa acqua da tutte le parti:(
in questo caso ci sono due colpevoli:
-la legge bossi fini, una vergogna
-i carcerieri di questa persona che l'hanno ucciso e lasciato morire
Black Dawn
09-11-2007, 19:00
Siamo un paese di quarto mondo.
Willy McBride
09-11-2007, 19:03
in questo caso ci sono due colpevoli:
-la legge bossi fini, una vergogna
Fini-Giovanardi.
Fini-Giovanardi.
si scusate ho sbagliato :D
Comunque questi fatti sono inquietanti, perchè non si parla più di "mele marce", ma di settori della polizia, di un certo "sistema"; sono episodi non poco frequenti, e intorno a questi abusi di potere - nelle carceri e fuori, come al G8 - c'è omertà, copertura a livello non solo della polizia ma anche politico, ed è difficile che gli abusatori e assassini nelle Fdo la paghino.
Questo sistema malato che copre poliziotti che abusano del loro potere picchiando e uccidendo va cambiato, la polizia italiana va riformata profondamente.
Willy McBride
09-11-2007, 19:10
si scusate ho sbagliato :D
Diamo a Giovanardi quello che è di Giovanardi.
PS. tra l'altro, Giovanardi è forse il politico che, per usare un eufemismo, "stimo di meno." Il giorno che mi capiterà di essere d'accordo con lui penso che mi getterò in un dirupo.
pensa che invece tutti quelli che pippano droga cocaina in parlamento non vengono nemmeno controllati ...
http://www.lettera22.it/gif/articoli/7963.gif http://www.lettera22.it/gif/articoli/7970.gif
niente, barba e capelli lunghi...un cocktail mortale se associato al consumo di cannabis...era spacciato :(
sono l'unico qui dentro che ha un minimo dubbio che sia successo tutto così come raccontato?
voi avete già giudicato e condannato?
sono l'unico qui dentro che ha un minimo dubbio che sia successo tutto così come raccontato?
voi avete già giudicato e condannato?
se uno muore pestato a sangue in galera, dove era finito per aver coltivato della maria, c'è poco da avere dubbi.:rolleyes:
se uno muore pestato a sangue in galera, dove era finito per aver coltivato della maria, c'è poco da avere dubbi.:rolleyes:
mi pare cmq strano che nn si trovino news su nessun quotidiano nazionale online
mi pare cmq strano che nn si trovino news su nessun quotidiano nazionale online
è vero? ma chissà perchè a me non sembra strano..:stordita:
è vero? ma chissà perchè a me non sembra strano..:stordita:
forse perchè fai parte di quelle persone che appena sentono che la polizia fa del male a qualcuno subito ci vogliono credere
Lucrezio
09-11-2007, 22:01
Signori, vi ricordo che per accusare qualcuno ci vogliono delle prove (se siete magistrati) oppure una sentenza di un tribunale. Dunque...
Ecco la cura per i tutori dell'ordine, in ricordo di tutte le persone che hanno pestato a genova, per questo coltivatore sfortunato, per aldovandri etc
http://it.youtube.com/watch?v=Qyo-g2kqSRo
Infarto?!?!:cry:
Fanno pure finta di niente le merde.
Immagino che nessuno sconterà x questo.
Fate entrambi 3 giorni di sospensione.
Sander, ti invito a non proseguire.
forse perchè fai parte di quelle persone che appena sentono che la polizia fa del male a qualcuno subito ci vogliono credere
no, perchè sono convinto della malafede dell'informazione.
Giovannino
09-11-2007, 23:51
Poverino mi fa molta pena lui e, soprattutto, la sua famiglia.
R.I.P....
Chi controlla i controllori ?
bah...
RIP
C,la,;z,a
Black Dawn
10-11-2007, 08:30
Zuper non si stà regolando... :nono:
Questa storia è stata raccontanta anche da "Repubblica" (il maggior quotidiano nazionale per vendite, dopo "la gazzetta dello sport" :rolleyes: ) dal giornalista Jenner Meletti.
Io non ci vorrei credere ma è difficile non farlo nelle stato delle "macellerie messicane".
sono curioso di vedere come procederà lìinchiesta
gabi.2437
10-11-2007, 10:32
in questo caso nessun decreto d'urgenza? non è stato pestato a morte come una donna poco tempo fa?
che differenza c'è? :muro:
italia di merda. veramente. senza speranze.:mad:
Questo era un cattivo, quindi va bene che sia morto! La donna invece era esponente dei "buoni" quindi meritava di più, facile no?
Beh visto che l'Italia è grande amica degli Stati Uniti, non mi stupisce affatto come le forze dell'ordine italiane abbiano importato anche i notissimi metodi degli sbirri d'oltreoceano:doh: :muro:
Non so da altre parti, ma qui i condominii (cooperativi immagino) dove abitano polizziotti, caramba etc...sono in un noto quartire periferico noto per la presenza anche di delinquenti...:D
AH uno vicino casa mia, penso sia in Pula...beh gira SEMPRE IN MOTO SENZA CASCO...un bell'esempio non c'è che dire:D
lukeskywalker
10-11-2007, 12:11
anche se non ci sono prove della colpevolezza degli agenti della polizia penitenziaria, ci sono sicuramente responsabilità dirette senza ombra di dubbio e questo anche senza conoscere la dinamica dei fatti pone in cattiva luce gli agenti ed i responsabili del carcere.
per lucrezio: non occorrono prove per accusare qualcuno, almeno nella procedura penale italiana, anzi tranne il caso dell'incidente probatorio le prove vengono assunte solo nella fase dibattimentale, ti riferisci al forum forse :confused: ?
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