View Full Version : Guida alla fotografia - parte 4: profondità di campo e istogrammi
Redazione di Hardware Upg
09-11-2007, 15:44
Link all'Articolo: http://www.hwupgrade.it/articoli/fotografia-digitale/1838/guida-alla-fotografia-parte-4-profondita-di-campo-e-istogrammi_index.html
Nella quarta puntata della nostra guida fotografica tratteremo in modo esteso il concetto di profondità di campo, partendo da quello di circolo di confusione. La fine di questa puntanta si addentrerà poi nel concetto di istogramma, con alcuni consigli pratici su come utilizzare questo strumento
Click sul link per visualizzare l'articolo.
Bell'articolo! Ho finalmente chiaro cosa sia l'istogramma, ma non ho ben capito come fare a rimuovere le code!
Stigmata
09-11-2007, 16:29
Bene anche la 4 puntata, complimenti!
Per amor di precisione, parlando di messa a fuoco e profondità di campo: di perfettamente a fuoco c'è solo un piano (più o meno distante) verticale posto frontalmente all'osservatore, la cui profondità è per definizione zero.
Variando l'apertura si aumenta/diminuisce la zona considerata a fuoco in maniera accettabile.
Bell'articolo! Ho finalmente chiaro cosa sia l'istogramma, ma non ho ben capito come fare a rimuovere le code!
Se noti nella finestra dei livelli di photoshop (che si ottiene premendo Ctrl+l) ci sono sotto l'istogramma dei triangolini bianco grigio e nero (da destra verso sinistra). Basta predere col mouse questi triangolini e spostarli e poi dare ok. Nel caso della foto della luna è bastato spostare il trangolino bianco verso sinistra fino a dove l'istogramma inizia ad alzarsi. Progressivamente si noterà l'immagine diventare più chiara. Viceversa spostando il cursore nero verso destra si vedrà l'immagine scurirsi.
Motosauro
09-11-2007, 17:16
complimenti :)
Alla fine ci date le puntate impaginate in pd o facciamo da noi?
(non ricordo se l'avete detto)
Io ho una domanda da fare che forse è già stata posta altre volte. Mi scuso ma non ho il tempo di controllare. Comunque il quesito è questo: di questa guida ne uscirà un file .pdf scaricabile?
Cavoli ho fatto la stessa domanda di Motosauro.Chiedo scusa.
Se noti nella finestra dei livelli di photoshop (che si ottiene premendo Ctrl+l) ci sono sotto l'istogramma dei triangolini bianco grigio e nero (da destra verso sinistra). Basta predere col mouse questi triangolini e spostarli e poi dare ok. Nel caso della foto della luna è bastato spostare il trangolino bianco verso sinistra fino a dove l'istogramma inizia ad alzarsi. Progressivamente si noterà l'immagine diventare più chiara. Viceversa spostando il cursore nero verso destra si vedrà l'immagine scurirsi.
Grazie mille! :)
Le formule dell'ultima pagina... Quelli sono elevamenti a potenza? :what:
bertogil
09-11-2007, 19:46
Non riesco a capire le formule dell'ultima pagina: 1) non capisco che cosa è "a" (distanza dal soggetto) che nn appare nelle formule! 2) nè riesco a capire come con i dati nell'esempio (50 mm f16) si arrivi a un valore di 5.2 m applicando la suddetta formula della distanza iperfocale. Inoltre vi sarei grato se specificaste le unità di misura!
Grazie, Gil
Di bene in meglio, bravi :).
Gr8Wings
09-11-2007, 22:38
Se noti nella finestra dei livelli di photoshop (che si ottiene premendo Ctrl+l) ci sono sotto l'istogramma dei triangolini bianco grigio e nero (da destra verso sinistra). Basta predere col mouse questi triangolini e spostarli e poi dare ok. Nel caso della foto della luna è bastato spostare il trangolino bianco verso sinistra fino a dove l'istogramma inizia ad alzarsi. Progressivamente si noterà l'immagine diventare più chiara. Viceversa spostando il cursore nero verso destra si vedrà l'immagine scurirsi.
Aggiungo anche che lo "strizzamento" dei livelli si può fare anche separatamente per i canali R, G, B. Questo è utile per foto particolari dove i canali sono molto sbilanciati (per esempio certe foto subacquee dove dominano blu e verde, mentre il rosso è poco presente).
Per qualche strano caso mi erano sfuggite queste "lezioni" che ho comunque divorato... complimenti!
Bell'articolo complimenti come sempre!
Solo un appunto:
nella prima foto in cui si intravedono gli scogli e il mare, più che la spiaggia di Acireale a me sembra il porticiollo di San Giovanni Li Cuti ( Li Cuti sta per "li cutulisci" o in italiano --> le pietre ).
Detto ciò siete sicuramente dalle mia parti.
Ma non è che voi di HW scrivete proprio dalle parti di Catania/Acitrezza ?? :D
Faccio anch'io i complimenti per l'ottima guida. Una domanda, per controllare gli istogrammi bisogna usare photoshop? non c'è un programmino free?
Bell'articolo complimenti come sempre!
Solo un appunto:
nella prima foto in cui si intravedono gli scogli e il mare, più che la spiaggia di Acireale a me sembra il porticiollo di San Giovanni Li Cuti ( Li Cuti sta per "li cutulisci" o in italiano --> le pietre ).
Detto ciò siete sicuramente dalle mia parti.
Ma non è che voi di HW scrivete proprio dalle parti di Catania/Acitrezza ?? :D
Ma me lo chiedevo anche io!!!!
Tra l'altro foto dell'etna! Spiaggia di acireale o san giovanni li cuti..
Vuoi vedere che sono di Catania!!!!! Ce lo potete dire!!!!
Stupenda guida sul serio, da approfondire sicuramente.
Mi accodo alla richiesta dei pdf.
@ Bjt2
La formula effettivamente è poco comprensibile scritta come nella guida, rispondendo anche ad una domanda precedente: si, le costanti pari a 2 sono elevamenti a potenza;
Per una migliore comprensione riporto:
Distanza iperfocale= ( f^2 ) / F*c; calcolata in metri
Punto più vicino= c*F*(a^2) / ((f^2) + c*F*a); metri
Punto più lontano=c*F*(a^2) / ((f^2) – c*F*a); metri
La famosa a che non compare nella formula è in realtà s, errore di battitura!
@ bertogil
Usando il valore standard di 30 lp/mm per il diametro del circolo di confusione "c", si inseriscono nella formula della distanza iperfocale i valori "f=50 mm" lunghezza focale e "F=16" diaframmi;
Applicando si ottiene: Dist. Iperfocale= (50^2)/(16*30)=2500/480=5,208333 metri che per approssimazione vengono riportati come 5,2.
Spero sia più comprensibile ora, e d'aiuto anche ad altri.
A presto!!!
non è che queste guide possano divenire un bel volumetto in formato pdf?!
"Utilizzando un diaframma aperto si ottiene un foro equivalente pari alla lunghezza focale/valore f, maggiore è il diametro del foro equivalente, maggiore sarà la luce che potrà passare e di conseguenza, per esporre correttamente si userà un tempo breve; questo fa si che solo il piano di messa a fuoco sarà impressionato in modo nitido mentre gli altri piani non avranno il tempo di fissarsi sul sensore e definire tutti i propri dettagli, il che si traduce nella sfocatura (...)"
Sbagliato, il piano di messa a fuoco non c'entra assolutamente nulla con il tempo di esposizione. Secondo questo ragionamento tutte le foto con tempi brevissimi dovrebbero avere poca profondità di campo (!). Il concetto è più complesso: l'immagine viene formata dal fascio di luce che attraversa il diaframma, questo fascio si allarga ("sfoca") prima e dopo il piano di messa a fuoco in maniera proporzionale al diametro del diaframma, percio' a diaframmi piu' aperti corrisponde una sfocatura maggiore e viceversa.
Complimenti,volevo chiedere una cosa,fotografare un soggetto fermo con parametri diversi ossia a livello di definizione ,croma e nitidezza è meglio aprire piu il diaframma con i tempi corti o l'incontrario,spero di essere stato chiaro.Saluti e Grazie
Bravo amnet, mi hai preceduto (sic!)
Comunque per il resto BRAVI, una guida utile e chiara.
Stigmata
13-11-2007, 09:04
Sbagliato, il piano di messa a fuoco non c'entra assolutamente nulla con il tempo di esposizione. Secondo questo ragionamento tutte le foto con tempi brevissimi dovrebbero avere poca profondità di campo (!).
A parità di luce sì, e mi sembra ovvio: tempo breve = diaframma aperto = poca pdc.
Che poi l'affermazione
questo fa si che solo il piano di messa a fuoco sarà impressionato in modo nitido mentre gli altri piani non avranno il tempo di fissarsi sul sensore e definire tutti i propri dettagli, il che si traduce nella sfocatura
sia assurda è un'altro paio di maniche :D
SoulSpirit
13-11-2007, 14:01
l'immagine viene formata dal fascio di luce che attraversa il diaframma, questo fascio si allarga ("sfoca") prima e dopo il piano di messa a fuoco in maniera proporzionale al diametro del diaframma, percio' a diaframmi piu' aperti corrisponde una sfocatura maggiore e viceversa.
Grazie Amnet, questa spiegazione e' molto piu' intuitiva di quella dell'articolo e sicuramente piu' facile da ricordare!
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