darkfire
03-11-2007, 15:19
Ciao ragazzi.
Il primo ottobre ho venduto una scheda madre high-end (anche se di vecchia generazione) appena smontata da un computer perfettamente funzionante.
A distanza di oltre un mese l'utente (che prima non mi aveva mai contattato) mi dice che la scheda madre non funziona: non entrano in rotazione le ventole, che non vi è alcuna segnalazione acustica di errore, ecc.
Capirete che data la notevole distanza temporale (un mese) e dalla consapevolezza che la mainboard funzionava come un gioiellino (ne avevo due gemelle in vendita e l'altro utente ha lasciato feedback entusiastici) mi viene naturale dubitare del guasto e pensare ad un errato montaggio o ad un problema di trasporto (ma lo dubito alquanto visto che la scheda è stata confezionata negli imballaggi originari ed inserita in ulteriori imballi comprensivi di 1000 bolle).
All'utente ho dato qualche consiglio su verifiche da effettuare e della cui risposta sono in attesa e spero che si risolva magari invertendo un ponticello mal configurato.
Nel caso che però non funzionasse, prima di procedere ad un rimborso vorrei aver modo di analizzare la scheda madre al fine di vedere se vi sono tracce di manomissioni o di componenti bruciate per utilizzo improprio (fino a qualche anno or sono ero un tecnico informatico presso l'IBM) in quanto non riesco a credere che una scheda funzionante imballata perfettamente si sia guastata da sola.
Ero dell'idea di proporre all'utente:
A) temporaneamente da parte mia un rimborso parziale, da parte sua il rispedirmi la mainboard al fine di verificare la responsabilità del manfunzionamento e l'eventuale rimborso completo.
B) far intervenire uno dei miei ex-colleghi per verificare la natura del guasto (se guasto c'è e non errato montaggio come immagino) a cui far seguire l'eventuale rimborso (beninteso il responsabile del problema pagherebbe l'uscita del tecnico)
Voi che ne dite? Avete idee migliori?
Grazie e ciao.
Il primo ottobre ho venduto una scheda madre high-end (anche se di vecchia generazione) appena smontata da un computer perfettamente funzionante.
A distanza di oltre un mese l'utente (che prima non mi aveva mai contattato) mi dice che la scheda madre non funziona: non entrano in rotazione le ventole, che non vi è alcuna segnalazione acustica di errore, ecc.
Capirete che data la notevole distanza temporale (un mese) e dalla consapevolezza che la mainboard funzionava come un gioiellino (ne avevo due gemelle in vendita e l'altro utente ha lasciato feedback entusiastici) mi viene naturale dubitare del guasto e pensare ad un errato montaggio o ad un problema di trasporto (ma lo dubito alquanto visto che la scheda è stata confezionata negli imballaggi originari ed inserita in ulteriori imballi comprensivi di 1000 bolle).
All'utente ho dato qualche consiglio su verifiche da effettuare e della cui risposta sono in attesa e spero che si risolva magari invertendo un ponticello mal configurato.
Nel caso che però non funzionasse, prima di procedere ad un rimborso vorrei aver modo di analizzare la scheda madre al fine di vedere se vi sono tracce di manomissioni o di componenti bruciate per utilizzo improprio (fino a qualche anno or sono ero un tecnico informatico presso l'IBM) in quanto non riesco a credere che una scheda funzionante imballata perfettamente si sia guastata da sola.
Ero dell'idea di proporre all'utente:
A) temporaneamente da parte mia un rimborso parziale, da parte sua il rispedirmi la mainboard al fine di verificare la responsabilità del manfunzionamento e l'eventuale rimborso completo.
B) far intervenire uno dei miei ex-colleghi per verificare la natura del guasto (se guasto c'è e non errato montaggio come immagino) a cui far seguire l'eventuale rimborso (beninteso il responsabile del problema pagherebbe l'uscita del tecnico)
Voi che ne dite? Avete idee migliori?
Grazie e ciao.