Jo3
02-11-2007, 20:18
Don Oreste Benzi è stato “un infaticabile apostolo della carità a favore degli ultimi e degli indifesi facendosi carico di tanti gravi problemi sociali che affliggono mondo contemporaneo”.
Lo afferma Benedetto XVI esprimendo “tristezza” per la notizia della morte di questo “umile e povero sacerdote di Cristo, benemerito fondatore e presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII”. “Il Santo Padre — si legge nel testo a firma del segretario di Stato Tarcisio Bertone — desidera esprimere vive condoglianze a quanti piangono la sua improvvisa scomparsa ricordandone l’intensa vita pastorale” ed “eleva fervide preghiere di suffragio per il riposo eterno del compianto presbitero, fedele alla sua vocazione e sempre docile servitore della Chiesa”. “Per l’intera sua famiglia spirituale e la diocesi di Rimini colpite da una così grave perdita”, il Papa, conclude il telegramma indirizzato al vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, “invoca dalla bontà divina sostegno e speranza cristiana p et con affetto invia a tutti confortatrice benedizione apostolica nella fede risurrezione in Cristo”.
Di don Benzi si può dire di tutto, ma certo nessuno può negare la sua grande generosità, la sua instancabile attività verso i poveri, gli emarginati, gli ultimi della scala sociale (si pensi a quanto si è speso per togliere tante ragazze prostitute dalle strade). Era il prete con "la tonaca lisa", si spendeva moltissimo per gli altri e non aveva il tempo per curarsi di sè. Pochi hanno fatto coincidere le parole ed i fatti della solidarietà, del riscatto come lui (« Gli ultimi sono coloro ai quali nessuno pensa. E se ci pensa, pensa male »).
Lo afferma Benedetto XVI esprimendo “tristezza” per la notizia della morte di questo “umile e povero sacerdote di Cristo, benemerito fondatore e presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII”. “Il Santo Padre — si legge nel testo a firma del segretario di Stato Tarcisio Bertone — desidera esprimere vive condoglianze a quanti piangono la sua improvvisa scomparsa ricordandone l’intensa vita pastorale” ed “eleva fervide preghiere di suffragio per il riposo eterno del compianto presbitero, fedele alla sua vocazione e sempre docile servitore della Chiesa”. “Per l’intera sua famiglia spirituale e la diocesi di Rimini colpite da una così grave perdita”, il Papa, conclude il telegramma indirizzato al vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, “invoca dalla bontà divina sostegno e speranza cristiana p et con affetto invia a tutti confortatrice benedizione apostolica nella fede risurrezione in Cristo”.
Di don Benzi si può dire di tutto, ma certo nessuno può negare la sua grande generosità, la sua instancabile attività verso i poveri, gli emarginati, gli ultimi della scala sociale (si pensi a quanto si è speso per togliere tante ragazze prostitute dalle strade). Era il prete con "la tonaca lisa", si spendeva moltissimo per gli altri e non aveva il tempo per curarsi di sè. Pochi hanno fatto coincidere le parole ed i fatti della solidarietà, del riscatto come lui (« Gli ultimi sono coloro ai quali nessuno pensa. E se ci pensa, pensa male »).