NYON (Svi), 30 ottobre 2007 - L'ultima volta accadde nel 1950. Anno nefasto, perché in quell'edizione il Brasile nella partita decisiva del girone finale fu battuto dall'Uruguay di Schiaffino 2-1. Al Maracana di Rio de Janeiro c'erano almeno 170 mila persone. Sconfitta bruciante che scatenò una serie di suicidi, così drammatica da far proclamare il lutto nazionale. Ma si riscattò ben presto la formidabile Seleçao, capace di conquistare ben 5 mondiali fuori casa. Ora la grande rivincita viene servita su un vassoio d'argento dalla Fifa che dopo la riunione del comitato esecutivo ha deciso di assegnare al Brasile l'organizzazione del Mondiale 2014.
UNANIMITA' - Il Brasile diventerà così il quinto Paese ad aver ospitato due edizioni dei Mondiali dopo Messico (1970 e 1986), Francia (1938 e 1998), Germania ovest/Germania (1974 e 2006) e Italia (1934 e 1990). La procedura del voto era stata concepita per una competizione tra più candidature, ma l'unica altra candidata del Sudamerica, la Colombia, si era ritirata subito. L'esito è stato annunciato dal presidente della Fifa, Joseph Blatter: "L'esecutivo - ha dichiarato il massimo dirigente - ha deciso all'unanimità di assegnare al Brasile non solo il diritto, ma anche la responsabilità, di organizzare i Mondiali del 2014".
L'ORGOGLIO DI LULA - Subito dopo l'annuncio Blatter ha consegnato al presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, una riproduzione della coppa del Mondo. "La responsabilità di organizzare i Mondiali ricade sulla nazione - ha detto Lula -. Proveremo al mondo che abbiamo un'economia solida e stabile". A Zurigo Lula è stato accompagnato, per la presentazione svoltasi stamattina, dal presidente della federazione Ricardo Teixeira, dal ministro dello sport, Orlando Silva, da Romario e dal commissario tecnico della Sele çao Carlos Dunga.
LA MECCA - Il Mondiale torna a casa, ovvero in Brasile. Anzi, per Michel Platini è il calcio che va in "pellegrinaggio alla Mecca, o a Santiago di Compostela, o a Gerusalemme", cioè nei suoi luoghi sacri. Il presidente dell'Uefa, membro dell'esecutivo Fifa, ha espresso tutta la sua soddisfazione per una scelta scontata, vista la candidatura unica, ma comunque emozionante. "Il Brasile è il Paese che ha regalato più di tutti qualcosa al calcio - ha detto Platini -. È la più grande nazione di calcio al mondo, ha vinto il maggior numero di mondiali, ha regalato il maggior numero di talenti".
DONNE IN GERMANIA - Sarà la Germania a organizzare l'edizione 2011 dei Mondiali femminili. La Germania, la cui Nazionale ha vinto le ultime due edizioni della kermesse iridata, ha battuto la concorrenza del Canada.
Gazzetta.it
"L'ultima volta accadde nel 1950. Anno nefasto, perché in quell'edizione il Brasile nella partita decisiva del girone finale fu battuto dall'Uruguay di Schiaffino 2-1. Al Maracana di Rio de Janeiro c'erano almeno 170 mila persone. Sconfitta bruciante che scatenò una serie di suicidi, così drammatica da far proclamare il lutto nazionale."
:eek:
Comunque speriamo di non dover vedere partite alle 3 di notte:doh:
juninho85
30-10-2007, 19:54
sono contento,anche se avrei preferito che investissero per la gente che muore di fame laggiù
Danirijeka
30-10-2007, 20:09
"L'ultima volta accadde nel 1950. Anno nefasto, perché in quell'edizione il Brasile nella partita decisiva del girone finale fu battuto dall'Uruguay di Schiaffino 2-1. Al Maracana di Rio de Janeiro c'erano almeno 170 mila persone. Sconfitta bruciante che scatenò una serie di suicidi, così drammatica da far proclamare il lutto nazionale."
:eek:Beh lì è davvero una cosa oscena.
Comunque speriamo di non dover vedere partite alle 3 di notte:doh:Io al limite registro e mi alzo un pò prima, guardando le partite facendo colazione. :p Che bei risvegli nel 2014. :D
Comunque speriamo di non dover vedere partite alle 3 di notte:doh:
Effettivamente o le vediamo noi alle 3 di notte o le vedono loro...
essendo loro gli organizzatori credo che le vedremo sicuramente noi :coffee:
Danirijeka
30-10-2007, 22:29
Effettivamente o le vediamo noi alle 3 di notte o le vedono loro...
essendo loro gli organizzatori credo che le vedremo sicuramente noi :coffee:
D'altra parte piuttosto che veder giocare le partite a mezzogiorno (come Italia-Brasile nel '94) mi alzo alle tre di notte quasi volentieri...per vedere le partite alle otto di sera qui, si dovrebbe giocare alle tre di pomeriggio, in un Paese tropicale come il Brasile, altro che crampi, i giocatori sarebbero continuamente a rischio svenimenti...piuttosto mi godo le partite ad ore oscene ma con giocatori che possano correre...
@giapal sotto di me: 'azz, contato male i fusi orari.
Non credo che ci saranno partite alle 3 di notte, ma la sera tardi (23) quasi sicuramente.
Tra il Brasile e l'Italia ci sono 4 ore di differenza per il fuso orario.
:)
infatti,il gp se non sbaglio lo fanno alle 18.00 e li sono le 14.00:stordita:
magari possono fare la partita serale alle 20(24.00) invece che alle 21(1.00)
Se la fanno alle 19(23.00) ancora meglio:fagiano:
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30/10/2007 (7:33) -
Il Brasile si prende i Mondiali del riscatto
Oggi assegnata l’edizione del 2014
Poi fine del turnover tra i continenti.
Pelé assente a Zurigo, Platini stupito
«Come è possibile che non ci sia?»
GIULIA ZONCA
La candidatura unica del Brasile ha indispettito Blatter, ma è perfetta. Riassume il punto di vista di chi ospiterà i Mondiali nel 2014: devono essere nostri. Oggi la Fifa decide a Zurigo, ma non ci sono rivali, solo problemi che restano sul tavolo insieme con il bisogno di un Paese di riavere il suo sport.
Il pallone torna a casa e la Fifa cambia le regole, questa è l’ultima volta che si decide per mancanza di alternative, le nazioni sudamericane si sono tirate indietro una dopo l’altra, l’ultima, la Colombia, ha abbandonato il gioco in dicembre, l’Argentina non ha mai materializzato il suo presunto interesse e siccome è il turno di quella zona geografica, nessuno può intromettersi. Dal 2018, candidature libere, fine del turnover geopolitico e l’Inghilterra è già pronta a presentare un progetto super per annettersi Olimpiadi e Mondiali, uno via l’altro.
La delegazione brasiliana è arrivata in Svizzera senza Pelé, pare sia in contrasto con il presidente della federazione Teixeira e non abbia voluto prestato la faccia. Platini ne è rimasto sorpreso: «Come fa a non esserci in un momento così?», il presidente Lula ha sorvolato e ha schierato Paulo Coelho: meglio affascinare i politici del calcio piuttosto che impressionarli con i campioni. Tanti, il numero di brasiliani che gioca in Europa cresce ogni anno, sono quasi 100 in Champions League e continuano a passare dalle spiagge ai migliori campionati in una catena di produzione che ora esige un rientro: i Mondiali. Il Brasile non li ospita più dal 1950, da quella finale catastrofe, persa in casa contro l’Uruguay. È finita dentro i libri di Soriano e negli incubi della nazione. Serve un riscatto, non solo una rivincita per quella sconfitta da romanzo, proprio la possibilità di farsi vedere diversi.
Serviranno investimenti e progetti più dettagliati di quelli contenuti nel fascicolo di candidatura: 18 regioni, 13 città e 18 stadi, 14 da restaurare e 4 da costruire. Solo che al momento non c’è ne è uno in regola e anche il glorioso Maracanà, già ridotto a 95 mila posti, è lontano dalla norma. Ha ospitato la partita più vista, alla finale del 1950 c’erano 200 mila persona, numeri che ora non sarebbero più possibili, troppa gente da controllare. Eppure lì gongolano all’idea di possedere 10 fra i 100 stadi più grandi al mondo, uno dei tanti record esposti a Zurigo, insieme con i 5 Mondiali vinti. Da quelle parti, è tutto enorme, il traffico, la criminalità, lati oscuri finiti nei dubbi della commissione che ha visitato il Brasile in agosto. Allora il Paese cercava di uscire da una delle varie crisi: due disastri aerei in un mese, l’ultimo, quello del 17 luglio, con 199 morti e ogni compagnia della nazione sotto inchiesta. Lula si è fatto fotografare sulla scaletta di un volo di linea, ma non è bastato, ancora oggi non si è capito dove sono finiti i fondi destinati a migliorare i trasporti. Muoversi è complicato, la circolazione si incastra e le auto si ammassano nelle città, secondo il piano presentato la viabilità sarà «alleggerita» entro il 2014.
Solo il 17 ottobre, in una retata organizzata dalla polizia, sono stati uccisi, per sbaglio, un bambino di 4 anni e un uomo. Secondo le statistiche, in Brasile muoiono 150 persone al giorno e prima di arrivare alla stereotipata immagine del ragazzino che gioca a calcio nelle favelas, bisogna andare oltre i quartieri occupati dalle gang della droga. I Mondiali li avranno, quella di oggi sarà una festa, non un’assegnazione, è già deciso e nessuno si sogna di togliere al Brasile quello che aspetta da oltre 50 anni.
Il Maracanà ha appena ospitato i Giochi Panamericani e hanno dovuto posticipare la cerimonia di apertura perché il servizio di sicurezza ha bloccato le entrate. Poi però non è successo niente, tregua di pistolettate fino a che le telecamere sono rimaste in città e i delegati Fifa a guardare. Per la Coppa del Mondo dovranno rispettare anche il protocollo e alzare gli standard e trovare soluzioni al caos di traffico e boss. Lula ha esposto tutto il progetto consapevole di avere intorno più di uno scettico, si è portato dietro Romario e Dunga, i governatori, lo scrittore e l’orgoglio di una terra che sforna i Kakà e i Ronaldinho a ritmo continuo, sparge talento ovunque e ora pretende la possibilità di mostrarsi più efficiente e meno povera.
(La Stampa)
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Calcio, Brasile a zurigo per Mondiali 2014: Pelé Non c’è
29 ottobre 2007 alle 14:10 — Fonte: repubblica.it
Non c’è Pelè nella delegazione del Brasile che domani arriverà in Svizzera nel giorno in cui la Fifa annuncerà il nome del paese a cui saranno assegnati i Mondiali di calcio del 2014.
Il Brasile è l’unico paese candidato. La delegazione sarà composta dal Presidente della Repubblica Lula e dai governatori di undici stati (Amazonas, Acre, Mato Grosso, Goias, Minas Gerais, Parà, Cearà, Pernambuco, Rio de Janeiro, San Paolo e Distretto Federale). Diciotto città si sono fatte avanti per ospitare partite, ma soltanto dodici saranno scelte, se la Fifa confermerà l’assegnazione del torneo iridato al Brasile. (Nic. Api) (29/10/2007) (Spr)
(AGI-Kataweb)
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La Fifa: "Brasile ok per i Mondiali 2014"
da Redazione RealSoccer.it - 26 ottobre 2007
La Fifa promuove il Brasile, a cui la settimana prossima verra' assegnata ufficialmente l'organizzazione dei Mondiali 2014. Secondo gli ispettori della federazione internazionale ''il Brasile e' in condizione di ospitare Mondiali eccezionali nel 2014''.
Il paese sudamericano e' l'unico candidato alla rassegna iridata in programma tra 7 anni. Martedi' prossimo una delegazione della federazione brasiliana (CBF) illustrera' il proprio progetto alla Fifa. Per l'occasione, a Zurigo sbarchera' anche il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva.
Le perplessita' della Fifa erano legate al numero di citta' pronte ad ospitare i match della Coppa del Mondo. Il Brasile sarebbe pronto a indicare 12 sedi tra le 18 che si sono candidate. La federazione internazionale, invece, preferirebbe una World Cup limitata a 8 citta' o, in ultima ipotesi, a 10. Il match inaugurale e la finale potrebbero svolgersi a San Paolo e Rio de Janeiro, anche se si tratta solo di indicazioni provvisorie.
Le certezze sono legate alla necessita' di interventi sugli impianti: "Nessuno stadio -osservano gli ispettori- al momento attuale sarebbe pronto ad ospitare partite di un Mondiale''. Bocciatura anche per lo stadio Maracana' di Rio de Janeiro: ''Non rispetta gli standard. Andrebbe concepito un progetto di ampia ristrutturazione''.
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Ci sara anche il presidente Ignazio Lula da Silva
Mondiali 2014, il Brasile corre da solo
27-10-2007
Zurigo, 27 ott. Il Brasile ospitera' i Mondiali 2014, non ci saranno sorprese per un semplice motivo: perche' e' l'unico candidato che martedi' si presentera' a Zurigo, sede della Fifa, per chiedere e ottenere la World Cup in programma tra 7 anni. In Svizzera ci sara' anche il presidente Ignazio Lula da Silva per un appuntamento che si annuncia senza brividi e senza veleni: nulla a che vedere, insomma, con pagine vicine e lontane nelle quali lo sport si e' intrecciato con politica e business per partorire verdetti sorprendenti o scandalosi, a seconda dei punti di vista.
Il 'caso' per eccellenza resta quello relativo ai Mondiali 2006. Il 7 luglio 2000, la Germania si e' aggiudicata la rassegna iridata dello scorso anno grazie ad un successo al fotofinish. Il progetto tedesco ha ricevuto solo una preferenza in piu', nell'esecutivo della Fifa, rispetto a quello del Sud Africa, arrivato al voto finale con i galloni di favorito dopo l'uscita di scena della candidature di Brasile, Marocco e Inghilterra. Invece, a fare la differenza fu il forfait improvviso del presidente della federazione neozelandese, Charles Dempsey. Lui si astenne, ignorando le indicazioni della sua confederazione, e il Sud Africa affondo': 13-12 per i tedeschi nel ballottaggio decisivo. ''Avevo ottime ragioni per astenermi ma non le rendero' note. Non l'ho fatto a cuor leggero, non prendo simili decisioni senza pensarci bene'', ha detto. Una spiegazione vaga che non spense le voci relative a corruzione e pressioni politiche.
I 'fattori esterni' hanno avuto un peso crescente, anno dopo anno, nell'assegnazione dei Mondiali. Il 1930, anno della prima World Cup, e' lontanissimo. Spagna, Italia e Ungheria si ritirarono dalla contesa e lasciarono strada alla candidatura dell'Uruguay, campione olimpico nel 1924 e nel 1928. Montevideo riusci' a stregare Jules Rimet, presidente della Fifa, grazie alle qualita' di Enrique Bueno, diplomatico con l'ossessione del calcio: ''Dopo averlo incontrato - raccontava Rimet - speravo che l'Uruguay avrebbe organizzato la prima Coppa del Mondo, facendosi carico delle spese di viaggio e di alloggio delle squadre''. I Mondiali approdarono in Europa nel 1934, li organizzo' e li vinse l'Italia. Secondo un elementare criterio di alternanza, la Coppa avrebbe dovuto attraversare l'Oceano per tornare in Sud America. Il progetto salto': nel 1936, a Berlino, la candidatura della Francia ebbe la meglio su quella dell'Argentina nella prima votazione contestata della storia del football. Vi presero parte solo 23 dei 40 membri dell'esecutivo: il Sud America grido' al complotto, 6 nazionali si ritirarono dalle qualificazioni.
L'onta venne lavata nel 1950 quando la Coppa del Mondo approdo' in Brasile, che promise e realizzo' uno stadio straordinario per l'occasione. A Rio de Janeiro apri' i battenti il 'Mario Filho', meglio noto come Maracana': un teatro costruito per ospitare almeno 160.000 spettatori. L'alternanza, pero', era destinata ad entrare nuovamente in crisi. Dopo l'edizione di Svizzera '54, il trofeo resto' in Europa e venne assegnato in Svezia nel 1958. Il Sud America torno' alla ribalta nel 1962, quando arrivo' il turno del Cile. Dopo Inghilterra '66, con un meccanismo che finalmente appariva collaudato, ecco Messico '70, la prima volta del Centro America. La federazione 'tricolor' ha bissato nel 1986, sfruttando il flop della candidatura di Bogota'. I Mondiali di 21 anni fa avrebbero dovuto svolgersi in Colombia: il progetto salto' per la drammatica crisi economica del Paese, che non era pronto a gestire un torneo passato da 16 a 24 squadre. ''Le condizioni erano cambiate rispetto al momento in cui avevamo presentato la candidatura. Ci hanno imbrogliato'', tuono' il presidente colombiano Belisario Betancourt.
Il triangolo Europa-Sud America-Centro America si e' allargato nel 1988, quando e' stata varata l'operazione 'Usa '94'. Gli Stati Uniti hanno battuto le candidature di Marocco e Brasile. La World Cup a stelle e strisce avrebbe consentito di esplorare un nuovo mercato ancora vergine. Pazienza se a oltre 20 anni dal torneo giocato nella torrida estate americana, nella patria del football e del baseball, il soccer sia ancora uno sport di nicchia. La mappa della Fifa si e' allargata all'Asia nel 2002. La World Cup ha inaugurato il format in condominio tra Corea del Sud e Giappone: una novita' assoluta, varata nonostante la perplessita' di Joao Havelange, numero 1 della federazione mondiale. Il suo successore, Joseph Blatter, ha introdotto un'altra formula: la rotazione tra continenti. Per il torneo 2010 ecco un nuovo tentativo del Sud Africa: dopo la beffa del 2000, e' arrivata la fumata bianca. I Mondiali si svolgeranno per la prima volta in Africa, non si torna indietro anche se la macchina organizzativa non brilla per regolarita'.
Nel 2014 tocchera' al Brasile, che secondo la Fifa dovra' investire almeno 1,1 miliardi di dollari solo per gli stadi. Ce la fara'? In fondo se lo chiede anche Blatter.
(Adnkronos)
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E' troppo presto parlare di orari, almeno finchè non verrà diramato ufficialmente l'elenco delle città in cui si giocheranno le partite.
Non va dimenticato che il Brasile è la quinta nazione del mondo sia per estensione territoriale che per numero di abitanti.
FA.Picard
31-10-2007, 06:52
per quell'anno dovremmo avere una buona squadra, abbiamo molti giovani interessanti :)
che bella una finale al maracanà :oink:
caurusapulus
31-10-2007, 07:58
per quell'anno dovremmo avere una buona squadra, abbiamo molti giovani interessanti :)
che bella una finale al maracanà :oink:
soprattutto se vinciamo :sofico:
Non credo che ci saranno partite alle 3 di notte, ma la sera tardi (23) quasi sicuramente.
Tra il Brasile e l'Italia ci sono 4 ore di differenza per il fuso orario.
:)
quando da noi è estate le ore di differenza sono 6.
adesso sono 4.;)
Il Brasile sta 4/5 ore indietro rispetto all'Italia (ha due fusi orari)
E l'ora legale c'è anche da loro, anche se nel periodo autunno-inverno ;)
edit
Nel periodo giugno/luglio noi abbiamo l'ora legale, ma loro no, quindi si deve aggiungere un'ora: 20.30 -> 1.30/2.30 a seconda della città brasiliana
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