Marilson
19-10-2007, 21:43
2007-10-19 21:59
MASTELLA DICE BASTA: "MEGLIO VOTARE IN PRIMAVERA"
di Anna Laura Bussa
ROMA - "Noi siamo per andare al voto in primavera. Prima ti togli il dente e meglio è, nell'interesse degli italiani". Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ormai non ha più dubbi: piuttosto che continuare con lo stillicidio di notizie che parlano di crisi imminenti e di 'shopping' di Berlusconi al Senato, è meglio andare tutti a casa al più presto. "La maggioranza - avverte - quasi non c'é più". "Abbiamo fatto tanto - sottolinea - per respingere l'assalto a Sagunto. Oggi sono indifferente". A spingere il Guardasigilli a infliggere questo duro colpo all'Unione, spiega il capogruppo dell'Udeur alla Camera Mauro Fabris, non sarebbe stata tanto l'iscrizione nel registro degli indagati dalla Procura di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta 'Why Not' (anche se si sarebbe rammaricato per non aver ricevuto la solidarietà dei colleghi ad eccezione di Vannino Chiti), ma sarebbe stata "semplicemente la presa d'atto di quello che sta accadendo nel centrosinistra".
L'elenco delle cose che 'non vanno' è piuttosto lungo: prima di tutto, osserva Fabris, la maggioranza al Senato oggi ha presentato più emendamenti dell'opposizione, e ben 150 di questi sono stati depositati dalla sola Svp "che sappiamo bene come stia trattando con il Cavaliere" per passare con il centrodestra. Poi, "come se non bastasse", domani c'é la manifestazione della sinistra contro il governo e il ministro del Prc Paolo Ferrero ha già annunciato che non voterà in Cdm il 'pacchetto sicurezza' voluto dal governo. Ma c'é anche un altro episodio che avrebbe fatto andare su tutte le furie prima il capogruppo Udeur al Senato Tommaso Barbato e poi il Guardasigilli: la notizia che alla trasmissione 'Tetris' di La7 di questa sera sarebbe andata in onda la dichiarazione di un uomo "vicino a Veltroni" che con viso e voce cammuffati avrebbe detto che anche il sindaco di Roma non ne poteva più e che sarebbe stato meglio andare al più presto ad elezioni anticipate. Sembra che Veltroni abbia subito telefonato a Mastella per assicurargli che quella di Tetris è solo una "bufala", ma ormai niente può più fermare la furia del Guardasigilli.
L'affondo di Mastella arriva proprio quando è in pieno svolgimento l'offensiva di Berlusconi a Palazzo Madama, soprattutto, sostengono nell'Ulivo, nei confronti dei senatori eletti nella circoscrizione Estero. Il più 'sospettato' sinora é Renato Guerino Turano, calabrese eletto in nord America, ma circolano con una certa insistenza anche i nomi di altri due italo-americani: Nino Randazzo da Melbourne e Renato Pollastri dal Sud America. Nomi che si vanno ad aggiungere al lungo elenco dei "sospetti" dei giorni scorsi, a partire da Lamberto Dini e dai suoi 'seguaci' Giuseppe Scalera e Natale D'Amico. Il Cavaliere però ci tiene a precisare che il suo non è "shopping", ma l'"offerta di una collocazione politica a chi non ce l'ha più nel Pd". Sarebbero molte le forze politiche, comunque, che, se proprio risultassero inevitabili le elezioni anticipate, preferirebbero andarci presto. E questo per una serie di ragioni. La prima è che così sarebbe sicuramente evitato il referendum; poi perché la prospettiva di andare alle urne con l'attuale legge in fondo non dispiace neanche all'Unione, per lo stesso motivo che spinse la Cdl ad approvarla alla fine della scorsa legislatura: l'attuale meccanismo garantisce maggiormente la coalizione perdente.
annalaura.bussa@ansa.it
@ B No ehh???? ma guarda ti credo proprio, non centra niente :asd:
MASTELLA DICE BASTA: "MEGLIO VOTARE IN PRIMAVERA"
di Anna Laura Bussa
ROMA - "Noi siamo per andare al voto in primavera. Prima ti togli il dente e meglio è, nell'interesse degli italiani". Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ormai non ha più dubbi: piuttosto che continuare con lo stillicidio di notizie che parlano di crisi imminenti e di 'shopping' di Berlusconi al Senato, è meglio andare tutti a casa al più presto. "La maggioranza - avverte - quasi non c'é più". "Abbiamo fatto tanto - sottolinea - per respingere l'assalto a Sagunto. Oggi sono indifferente". A spingere il Guardasigilli a infliggere questo duro colpo all'Unione, spiega il capogruppo dell'Udeur alla Camera Mauro Fabris, non sarebbe stata tanto l'iscrizione nel registro degli indagati dalla Procura di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta 'Why Not' (anche se si sarebbe rammaricato per non aver ricevuto la solidarietà dei colleghi ad eccezione di Vannino Chiti), ma sarebbe stata "semplicemente la presa d'atto di quello che sta accadendo nel centrosinistra".
L'elenco delle cose che 'non vanno' è piuttosto lungo: prima di tutto, osserva Fabris, la maggioranza al Senato oggi ha presentato più emendamenti dell'opposizione, e ben 150 di questi sono stati depositati dalla sola Svp "che sappiamo bene come stia trattando con il Cavaliere" per passare con il centrodestra. Poi, "come se non bastasse", domani c'é la manifestazione della sinistra contro il governo e il ministro del Prc Paolo Ferrero ha già annunciato che non voterà in Cdm il 'pacchetto sicurezza' voluto dal governo. Ma c'é anche un altro episodio che avrebbe fatto andare su tutte le furie prima il capogruppo Udeur al Senato Tommaso Barbato e poi il Guardasigilli: la notizia che alla trasmissione 'Tetris' di La7 di questa sera sarebbe andata in onda la dichiarazione di un uomo "vicino a Veltroni" che con viso e voce cammuffati avrebbe detto che anche il sindaco di Roma non ne poteva più e che sarebbe stato meglio andare al più presto ad elezioni anticipate. Sembra che Veltroni abbia subito telefonato a Mastella per assicurargli che quella di Tetris è solo una "bufala", ma ormai niente può più fermare la furia del Guardasigilli.
L'affondo di Mastella arriva proprio quando è in pieno svolgimento l'offensiva di Berlusconi a Palazzo Madama, soprattutto, sostengono nell'Ulivo, nei confronti dei senatori eletti nella circoscrizione Estero. Il più 'sospettato' sinora é Renato Guerino Turano, calabrese eletto in nord America, ma circolano con una certa insistenza anche i nomi di altri due italo-americani: Nino Randazzo da Melbourne e Renato Pollastri dal Sud America. Nomi che si vanno ad aggiungere al lungo elenco dei "sospetti" dei giorni scorsi, a partire da Lamberto Dini e dai suoi 'seguaci' Giuseppe Scalera e Natale D'Amico. Il Cavaliere però ci tiene a precisare che il suo non è "shopping", ma l'"offerta di una collocazione politica a chi non ce l'ha più nel Pd". Sarebbero molte le forze politiche, comunque, che, se proprio risultassero inevitabili le elezioni anticipate, preferirebbero andarci presto. E questo per una serie di ragioni. La prima è che così sarebbe sicuramente evitato il referendum; poi perché la prospettiva di andare alle urne con l'attuale legge in fondo non dispiace neanche all'Unione, per lo stesso motivo che spinse la Cdl ad approvarla alla fine della scorsa legislatura: l'attuale meccanismo garantisce maggiormente la coalizione perdente.
annalaura.bussa@ansa.it
@ B No ehh???? ma guarda ti credo proprio, non centra niente :asd: