LUVІ
17-10-2007, 19:49
http://gazzettadimantova.repubblica.it/dettaglio/Assume-i-ladri-che-avevano-rubato-nellazienda/1377646
IMPRENDITORE DI PEGOGNAGA
Assume i ladri che avevano rubato nell'azienda
PEGOGNAGA. Non sono in molti ad applicare, nella vita di tutti i giorni, il detto cristiano del «porgere l'altra guancia». Ma ieri è successo. Dopo aver subito un furto all'interno della propria ditta, un imprenditore di Pegognaga, non solo ha rinunciato a costituirsi parte civile per avere un risarcimento del danno, ma (il lettore si tenga forte) si è impegnato ad assumere i due disperati che hanno provato a derubarlo. Cominceranno a lavorare da domani, in quella stessa azienda dove domenica scorsa sono penetrati per impadronirsi di una macchina in acciaio inox.
M.G., 37 anni e V.P. di 39, colti sul fatto dai carabinieri, erano stati arrestati e tradotti in carcere.
Processati per direttissima il giorno dopo sono stati rimessi in liberà, dopo aver patteggiato una pena di sei mesi e una multa di duecento euro. Ebbene, il titolare della Crovilat srl, Vincenzo Croce di 52 anni, non solo non se l'è sentita di inferierire sui due giovani, ma gli ha proposto di passare alle sue dipendenze.
«Ho capito - chiarisce l'industriale che nel Napoletano possiede uno stabilimento che produce latticini e mozzarelle - che erano disperati. E che se hanno deciso di rubare è perché non avevano molte altre scelte. Hanno sbagliato, ma può succedere a tutti. Io ho offerto loro una possibilità: quella di lavorare alle mie dipendenze. E se vogliono potranno cominciare già da oggi facendo pulizie fuori e dentro lo stabilimento. Naturalmente non lo faranno gratuitamente, ma saranno regolarmente pagati».
A quanto pare i due avrebbero già accettato l'offerta, anche perché da diversi mesi non hanno un lavoro e si trovano in una situazione economica molto precaria, aggravata dalle spese di un mutuo casa che fanno molta fatica a saldare.
Sono incensurati e questo ha indotto il giudice ad applicare una pena mite. Del resto, che non facessero parte di un'organizzazione malavitosa s'era capito fin dall'inizio.
Erano andati a rubare in pieno giorno e per giunta con le loro auto, sulle quali avevano caricato i pezzi smontati di una macchina per la lavorazione del latte il cui valore commerciale, ci assicura il proprietario, si aggira sui trecentomila euro. Niente furto su commissione dunque, ma un gesto dettato da una momentanea sbandata.
Vincenzo Croce ha parlato con le loro famiglie, ha compreso le difficoltà nelle quali si dibattono e ha voluto offrire loro un'occasione. Si è anche impegnato, in caso di disponibilità, a far assumere uno dei due nello stabilimento di Napoli. Ora tocca a loro dimostrare d'aver capito la lezione e meritarsi un'opprtunità che capita molto raramente.
Riguardo alla «Crovilat srl», l'azienda di Pegognaga in cui domenica è stato messo in atto il tentativo di furto, il titolare smentisce, e fonti ufficiali lo confermano, che sia mai stata posta sotto sequestro con quel nome.
Si tratta di un deposito del latte con un moderno impianto di raffreddamento che per un certo periodo è rimasto fermo, ma che ora sta riprendendo la sua attività.
Giancarlo Oliani
(17 ottobre 2007)
Non ci sono parole: clap clap clap :)
LuVi
IMPRENDITORE DI PEGOGNAGA
Assume i ladri che avevano rubato nell'azienda
PEGOGNAGA. Non sono in molti ad applicare, nella vita di tutti i giorni, il detto cristiano del «porgere l'altra guancia». Ma ieri è successo. Dopo aver subito un furto all'interno della propria ditta, un imprenditore di Pegognaga, non solo ha rinunciato a costituirsi parte civile per avere un risarcimento del danno, ma (il lettore si tenga forte) si è impegnato ad assumere i due disperati che hanno provato a derubarlo. Cominceranno a lavorare da domani, in quella stessa azienda dove domenica scorsa sono penetrati per impadronirsi di una macchina in acciaio inox.
M.G., 37 anni e V.P. di 39, colti sul fatto dai carabinieri, erano stati arrestati e tradotti in carcere.
Processati per direttissima il giorno dopo sono stati rimessi in liberà, dopo aver patteggiato una pena di sei mesi e una multa di duecento euro. Ebbene, il titolare della Crovilat srl, Vincenzo Croce di 52 anni, non solo non se l'è sentita di inferierire sui due giovani, ma gli ha proposto di passare alle sue dipendenze.
«Ho capito - chiarisce l'industriale che nel Napoletano possiede uno stabilimento che produce latticini e mozzarelle - che erano disperati. E che se hanno deciso di rubare è perché non avevano molte altre scelte. Hanno sbagliato, ma può succedere a tutti. Io ho offerto loro una possibilità: quella di lavorare alle mie dipendenze. E se vogliono potranno cominciare già da oggi facendo pulizie fuori e dentro lo stabilimento. Naturalmente non lo faranno gratuitamente, ma saranno regolarmente pagati».
A quanto pare i due avrebbero già accettato l'offerta, anche perché da diversi mesi non hanno un lavoro e si trovano in una situazione economica molto precaria, aggravata dalle spese di un mutuo casa che fanno molta fatica a saldare.
Sono incensurati e questo ha indotto il giudice ad applicare una pena mite. Del resto, che non facessero parte di un'organizzazione malavitosa s'era capito fin dall'inizio.
Erano andati a rubare in pieno giorno e per giunta con le loro auto, sulle quali avevano caricato i pezzi smontati di una macchina per la lavorazione del latte il cui valore commerciale, ci assicura il proprietario, si aggira sui trecentomila euro. Niente furto su commissione dunque, ma un gesto dettato da una momentanea sbandata.
Vincenzo Croce ha parlato con le loro famiglie, ha compreso le difficoltà nelle quali si dibattono e ha voluto offrire loro un'occasione. Si è anche impegnato, in caso di disponibilità, a far assumere uno dei due nello stabilimento di Napoli. Ora tocca a loro dimostrare d'aver capito la lezione e meritarsi un'opprtunità che capita molto raramente.
Riguardo alla «Crovilat srl», l'azienda di Pegognaga in cui domenica è stato messo in atto il tentativo di furto, il titolare smentisce, e fonti ufficiali lo confermano, che sia mai stata posta sotto sequestro con quel nome.
Si tratta di un deposito del latte con un moderno impianto di raffreddamento che per un certo periodo è rimasto fermo, ma che ora sta riprendendo la sua attività.
Giancarlo Oliani
(17 ottobre 2007)
Non ci sono parole: clap clap clap :)
LuVi