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View Full Version : [NEWS] IFPI.com, Pirate Bay beffa i fonografici


c.m.g
15-10-2007, 10:11
lunedì 15 ottobre 2007

Roma - Nella perdurante guerra del copyrigh (http://punto-informatico.it/cerca.asp?s=tag%3A%22guerra+del+copyright%22&o=0&t=4&c=Cerca)t senza esclusione di colpi, a IFPI e ai discografici proprio non ne va bene una: l'organizzazione deve subire lo smacco delle cause legali contro il P2P che non pagano (http://www.megalab.it/news.php?id=1795) e le contro-denunce (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2071398) da parte della inaffondabile baia dei pirati su rete BitTorrent, quella Pirate Bay (http://www.piratebay.org/) col vizio dello sberleffo (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1888638) già definita da IFPI come il nemico numero uno (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2014053) dell'industria multimediale. Ora Pirate Bay gentilmente ricambia tanto interesse, usando un nome di dominio riconducibile all'associazione per diffondere nel mondo il verbo della pirateria telematica.

Il dominio ifpi.com infatti, che riconduce facilmente all'organizzazione dei discografici, è stato acquisito dalla baia svedese, che ne ha subito approfittato per lanciare una fantomatica Federazione Internazionale degli Interessi Pirati, appunto "IFPI" in lingua inglese. Il dominio (http://ifpi.com/ifpi/) ora riconduce sui server di Pirate Bay, limitandosi a mostrare a video una sorta di immagine-collage psichedelico a tre tinte e il messaggio "coming soon" che promette iniziative future ancora più imbarazzanti per l'industria.

A conti fatti, il vero sito di IFPI è sempre stato ifpi.org (http://www.ifpi.org/), ciò nondimeno il dominio .com risultava registrato alla medesima organizzazione. Almeno fino a quando ignoti lo hanno legalmente ceduto a Brokep di Pirate Bay, che ora promette di usarlo (http://torrentfreak.com/ifpi-now-owned-by-the-piratebay-071012/) per "diffondere la parola della pirateria" nei quattro angoli della rete telematica globale.
Non bastasse questo, ci sono ulteriori segni del fatto che IFPI sembra essere al centro di un interesse crescente da parte dei pirati, visto che come già successo per MediaDefender (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2069351) cominciano a circolare in rete corrispondenze riservate (http://torrentfreak.com/ifpi-wants-pirate-bay-secrets-071009/) inerenti ad una indagine poliziottesca contro Pirate Bay in corso in Svezia. Un piano che, vista la tempistica dell'affaire ifpi.com, pare abbia generato la contromossa del nome di dominio passato di mano sino a cadere in quelle sapienti - almeno dal punto di vista degli utenti del P2P - dei celebri svedesi.

Alfonso Maruccia


Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2088251)

Sajiuuk Kaar
15-10-2007, 15:03
lunedì 15 ottobre 2007

Roma - Nella perdurante guerra del copyrigh (http://punto-informatico.it/cerca.asp?s=tag%3A%22guerra+del+copyright%22&o=0&t=4&c=Cerca)t senza esclusione di colpi, a IFPI e ai discografici proprio non ne va bene una: l'organizzazione deve subire lo smacco delle cause legali contro il P2P che non pagano (http://www.megalab.it/news.php?id=1795) e le contro-denunce (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2071398) da parte della inaffondabile baia dei pirati su rete BitTorrent, quella Pirate Bay (http://www.piratebay.org/) col vizio dello sberleffo (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1888638) già definita da IFPI come il nemico numero uno (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2014053) dell'industria multimediale. Ora Pirate Bay gentilmente ricambia tanto interesse, usando un nome di dominio riconducibile all'associazione per diffondere nel mondo il verbo della pirateria telematica.

Il dominio ifpi.com infatti, che riconduce facilmente all'organizzazione dei discografici, è stato acquisito dalla baia svedese, che ne ha subito approfittato per lanciare una fantomatica Federazione Internazionale degli Interessi Pirati, appunto "IFPI" in lingua inglese. Il dominio (http://ifpi.com/ifpi/) ora riconduce sui server di Pirate Bay, limitandosi a mostrare a video una sorta di immagine-collage psichedelico a tre tinte e il messaggio "coming soon" che promette iniziative future ancora più imbarazzanti per l'industria.

A conti fatti, il vero sito di IFPI è sempre stato ifpi.org (http://www.ifpi.org/), ciò nondimeno il dominio .com risultava registrato alla medesima organizzazione. Almeno fino a quando ignoti lo hanno legalmente ceduto a Brokep di Pirate Bay, che ora promette di usarlo (http://torrentfreak.com/ifpi-now-owned-by-the-piratebay-071012/) per "diffondere la parola della pirateria" nei quattro angoli della rete telematica globale.
Non bastasse questo, ci sono ulteriori segni del fatto che IFPI sembra essere al centro di un interesse crescente da parte dei pirati, visto che come già successo per MediaDefender (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2069351) cominciano a circolare in rete corrispondenze riservate (http://torrentfreak.com/ifpi-wants-pirate-bay-secrets-071009/) inerenti ad una indagine poliziottesca contro Pirate Bay in corso in Svezia. Un piano che, vista la tempistica dell'affaire ifpi.com, pare abbia generato la contromossa del nome di dominio passato di mano sino a cadere in quelle sapienti - almeno dal punto di vista degli utenti del P2P - dei celebri svedesi.

Alfonso Maruccia


Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2088251)

l'unico commento fattibile è:

:'''D

Se solo abbassassero i costi eviterebbero ste figuraccie :'''D

Marci
15-10-2007, 15:37
l'unico commento fattibile è:



Se solo abbassassero i costi eviterebbero ste figuraccie :'''D

ho rpeso dei cd in USA, costavano max 12$:muro:

Sajiuuk Kaar
15-10-2007, 21:13
ho rpeso dei cd in USA, costavano max 12$:muro:

Si ok... da quelle parti la pirateria è TUTT'ALTRO che "giustificata"... dalle nostre parti casualmente costano "SOLO" il doppio... MINIMO.

c.m.g
19-10-2007, 11:28
nuovi sviluppi sul caso PIRATE BAY vs. IFP...


venerdì 19 ottobre 2007



Roma - Come previsto ai fonografici internazionali di IFPI, impegnati da sempre nella crociata contro la pirateria online, non è andata giù la trovata del loro più acerrimo nemico, The Pirate Bay, di assicurarsi (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2088251) il dominio IFPI.com (http://ifpi.com/). IFPI ha così deciso di accusare la Baia di cybersquatting, e ha già provveduto a far partire il ricorso presso il WIPO, l'organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale che dirime le controversie sui domini internazionali.

Della vicenda parla (http://arstechnica.com/news.ars/post/20071018-battle-brewing-between-pirate-bay-recording-industry-over-ifpi-domain-coup.html) oggi Ars Technica, che riporta anche una dichiarazione con cui IFPI ammette di non aver più usato quel dominio da un certo tempo: non è un caso, come noto la Federazione dei Fonografici "risiede" tipicamente su IFPI.org (http://www.ifpi.org/).

Ma per la Baia non sarà facile tenersi il dominio ora dedicato alla "International Federation of Pirates Interests", può sperare di riuscirci solo se dimostrerà che il dominio IFPI.com non vuole confondere gli utenti che vanno cercando la Federazione dei Fonografici. Ad ogni modo The Pirate Bay ha già fatto sapere che intende contestare con vigore il ricorso di IFPI: "non abbiamo fatto nulla di illegale", spiegano.

Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092838)