Ser21
13-10-2007, 10:10
Vediamo un po',in italia,come funziona l'informazione riguardanti temi scottanti come Mafia e Politica.
Andiamo sul sito di repubblica e troviamo l'articolo sul presunto trasferimento chiesto da De Magistris,come sostiene Mastella,dalla procura Calabrese,leggiamo:
Intervento del Guardasigilli alla Conferenza nazionale sulla giustizia a Roma
dopo le polemiche tv sul pm di Catanzaro di cui ha chiesto il trasferimento d'urgenza
Mastella: "Io non ammazzo i magistrati De Magistris voleva già essere spostato"
Il ministro all'attacco: "Dovrebbero chiedermi scusa per le cose che hanno detto"
ROMA - Mastella interviene alla Conferenza nazionale sulla giustizia in corso a Roma e approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. "Dicono che io voglio ammazzare i magistrati, che li voglio mandare via, ma al Csm annuncio che Luigi De Magistris aveva già fatto domanda di trasferimento il 29 giugno, prima che io intervenissi sul caso", ha detto il Guardasigilli riferendosi al pm di Catanzaro di cui ha chiesto il trasferimento d'urgenza.
"Voglio che si faccia un po' di verità - ha aggiunto il ministro - io mi assumo le mie responsabilità sono il titolare di alcune cose che prima non c'erano, delle nuove norme che prima non esistevano, mi permettono di agire come ministro. Ma dire che non voglio combattere la mafia e che ostacolo la magistratura è distorcere la realtà".
Mastella non ha rinunciato a una stoccata: "Hanno fatto trasmissioni televisive su De Magistris e su di me. Su questo dovrebbero chiedermi scusa per le cose che hanno detto. Non c'era nessuna intenzione di ostacolare il lavoro dei magistrati. De Magistris infatti ha chiesto il trasferimento dalla Calabria verso Milano, Napoli e Palermo". Il ministro ha ribadito la sua volontà di rispettare le regole anche sulle inchieste che lo hanno portato alla ribalta televisiva in questo periodo.
Da questo articolo si apprende quindi che Mastella,poveraccio,non c'entra niente e che questa polemica innescata da alcune associazioni e portate avanti da annozero,sono solo delle calunnie nei confronti del Ministro.
In effetti,se De Magistris aveva gia chiesto il trasferimento,mastella nn avrebbe fatto altro che sostenere la richiesta del PM.
Ora andiamo sul sito del corriere.it
Purtroppo non se ne parla,nemmeno un accenno.Tutto tace.
Liberazione.it,giornale comunista,che come fu Pio la Torre dovrebbe essere garante della magistrautra.Tutto tace.Niente notizie.
Ilmanifesto.it,idem come sopra,tutto tace.
ilgiornale.it,idem.
ilfoglio.it,idem.
Ora invece andiamo a vedere l'unità.
Ecco l'articolo,leggiamo e fate bene attenzione alla parte in grassetto:
Caso De Magistris, botta e risposta con il ministro Mastella
Botta e risposta tra il ministro della Giustizia Clemente Mastella e il pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris. Dopo la bufera scatenata dalla puntata di Annozero dove la decisione del trasferimento richiesto da Mastella è stata presentata come una scelta del ministro per fermare le indagini scomode di De Magistris, ora a via Arenula, sfoderano l’asso nella manica: «Dicono che io voglio ammazzare i magistrati, che li voglio mandare via – ha tuonato il ministro Mastella – ma al Csm annuncio che Luigi De Magistris aveva già fatto domanda di trasferimento il 29 giugno, prima che io intervenissi sul caso».
Insomma, dice Mastella, De Magistris se ne voleva già andare e ora, aggiunge, quelli che «hanno fatto trasmissioni televisive su De Magistris e su di me, dovrebbero chiedermi scusa per le cose che hanno detto». Pronta la replica del pubblico ministero: «Quella a cui fa riferimento il ministro – ha spiegato – è la richiesta che spesso i magistrati fanno unicamente al fine di verificare la loro posizioni in graduatoria di anzianità su tutto il territorio nazionale». Nessuna volontà di lasciare la Calabria, quindi: «Per chi non lo avesse ancora capito – ha ribadito De Magistris – voglio rimanere a lavorare nella Procura di Catanzaro nei prossimi anni e quindi nessuna volontà di trasferimento mi può essere attribuita. Anzi – ha chiosato – tutt'altro».
È guerra aperta, dunque, tra il pm che è arrivato a indagare pezzi grossi della politica, tra cui il premier Romano Prodi, ma che subisce anche il fascino delle telecamere, e il ministro che da settimane è bersaglio di aspre critiche su quanto ha concluso nel suo mandato – dall’indulto in giù – e che si proclama da giorni “prigioniero mediatico”. «Si dica finalmente la verità – ha sbottato Mastella – Chi ha coraggio patrocini il coraggio. Io mi assumo le mie responsabilità – ha detto – Sono il titolare di alcune cose che prima non c'erano, delle nuove norme che prima non esistevano, ma dire che non voglio combattere la mafia e che ostacolo la magistratura è distorcere la realtà». Finora, a confortarlo, solo i suoi ispettori che denunciano una «vigilanza assai inefficace» sull'iter di alcune delicate inchieste seguite da De Magistris, nonché «comportamenti svincolati dalle norme processuali, ordinamentali e deontologiche». Tra queste ultime, gli ispettori ricordano un episodio in particolare, quando dovettero attendere fuori dallo studio che il pm finisse un’intervista con il tele-giornalista Michele Cucuzza.
Al di là del pettegolezzo, secondo de Magistris, l’accanimento degli ispettori del Ministero nei suoi confronti non ha ancora portato a nulla: «Sono fortunato io – ha detto sarcastico – o non sono bravi loro?!». E ribadisce la sua tesi difensiva: la sua sovraesposizione è una risposta alla solitudine in cui è stato lasciato. Da quando il suo caso è balzato agli onori della cronaca, c’è da dire, si è creata intorno a lui una forte solidarietà. In Calabria, il Comitato pro De Magistris è iperattivo e, in occasione delle primarie di domenica 14 ottobre, ha organizzato le Contrarie, un'iniziativa pubblica per la difesa della legalità.
Da questo articolo,completo nel descrivere la situazione complessiva,capiamo che la realtà delle cose è ben diversa da quella che chiunque legga repubblica possa capire.
In definitva,abbiamo i giornali della sx che fanno quello che facevano i giornali della dx,ovvero ignorare e far finta che queste problematiche non esistano.
Abbiamo invece il maggior quotidiano csx che riporta la notizia in parte,diventando tendenzioso e fazioso,in quanto lascia passare un concetto tramite quell'articolo che ribalta completamente la verità.
Questo è uno dei maggiori problemi d'italia,l'informazione.Non è più libera e oramai il popolo è addormentato e suddito delle falsità.
Non per niente,hanno fatto fuori Furio Colombo,ex direttore dell'Unità.Il bavaglio,thx mastella,volevano metterlo anche all'ultimo quotidiano libero.
Non ce l'hanno fatta,ma per come si stanno mettendo le cose,è solo una questione di tempo.
Andiamo sul sito di repubblica e troviamo l'articolo sul presunto trasferimento chiesto da De Magistris,come sostiene Mastella,dalla procura Calabrese,leggiamo:
Intervento del Guardasigilli alla Conferenza nazionale sulla giustizia a Roma
dopo le polemiche tv sul pm di Catanzaro di cui ha chiesto il trasferimento d'urgenza
Mastella: "Io non ammazzo i magistrati De Magistris voleva già essere spostato"
Il ministro all'attacco: "Dovrebbero chiedermi scusa per le cose che hanno detto"
ROMA - Mastella interviene alla Conferenza nazionale sulla giustizia in corso a Roma e approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. "Dicono che io voglio ammazzare i magistrati, che li voglio mandare via, ma al Csm annuncio che Luigi De Magistris aveva già fatto domanda di trasferimento il 29 giugno, prima che io intervenissi sul caso", ha detto il Guardasigilli riferendosi al pm di Catanzaro di cui ha chiesto il trasferimento d'urgenza.
"Voglio che si faccia un po' di verità - ha aggiunto il ministro - io mi assumo le mie responsabilità sono il titolare di alcune cose che prima non c'erano, delle nuove norme che prima non esistevano, mi permettono di agire come ministro. Ma dire che non voglio combattere la mafia e che ostacolo la magistratura è distorcere la realtà".
Mastella non ha rinunciato a una stoccata: "Hanno fatto trasmissioni televisive su De Magistris e su di me. Su questo dovrebbero chiedermi scusa per le cose che hanno detto. Non c'era nessuna intenzione di ostacolare il lavoro dei magistrati. De Magistris infatti ha chiesto il trasferimento dalla Calabria verso Milano, Napoli e Palermo". Il ministro ha ribadito la sua volontà di rispettare le regole anche sulle inchieste che lo hanno portato alla ribalta televisiva in questo periodo.
Da questo articolo si apprende quindi che Mastella,poveraccio,non c'entra niente e che questa polemica innescata da alcune associazioni e portate avanti da annozero,sono solo delle calunnie nei confronti del Ministro.
In effetti,se De Magistris aveva gia chiesto il trasferimento,mastella nn avrebbe fatto altro che sostenere la richiesta del PM.
Ora andiamo sul sito del corriere.it
Purtroppo non se ne parla,nemmeno un accenno.Tutto tace.
Liberazione.it,giornale comunista,che come fu Pio la Torre dovrebbe essere garante della magistrautra.Tutto tace.Niente notizie.
Ilmanifesto.it,idem come sopra,tutto tace.
ilgiornale.it,idem.
ilfoglio.it,idem.
Ora invece andiamo a vedere l'unità.
Ecco l'articolo,leggiamo e fate bene attenzione alla parte in grassetto:
Caso De Magistris, botta e risposta con il ministro Mastella
Botta e risposta tra il ministro della Giustizia Clemente Mastella e il pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris. Dopo la bufera scatenata dalla puntata di Annozero dove la decisione del trasferimento richiesto da Mastella è stata presentata come una scelta del ministro per fermare le indagini scomode di De Magistris, ora a via Arenula, sfoderano l’asso nella manica: «Dicono che io voglio ammazzare i magistrati, che li voglio mandare via – ha tuonato il ministro Mastella – ma al Csm annuncio che Luigi De Magistris aveva già fatto domanda di trasferimento il 29 giugno, prima che io intervenissi sul caso».
Insomma, dice Mastella, De Magistris se ne voleva già andare e ora, aggiunge, quelli che «hanno fatto trasmissioni televisive su De Magistris e su di me, dovrebbero chiedermi scusa per le cose che hanno detto». Pronta la replica del pubblico ministero: «Quella a cui fa riferimento il ministro – ha spiegato – è la richiesta che spesso i magistrati fanno unicamente al fine di verificare la loro posizioni in graduatoria di anzianità su tutto il territorio nazionale». Nessuna volontà di lasciare la Calabria, quindi: «Per chi non lo avesse ancora capito – ha ribadito De Magistris – voglio rimanere a lavorare nella Procura di Catanzaro nei prossimi anni e quindi nessuna volontà di trasferimento mi può essere attribuita. Anzi – ha chiosato – tutt'altro».
È guerra aperta, dunque, tra il pm che è arrivato a indagare pezzi grossi della politica, tra cui il premier Romano Prodi, ma che subisce anche il fascino delle telecamere, e il ministro che da settimane è bersaglio di aspre critiche su quanto ha concluso nel suo mandato – dall’indulto in giù – e che si proclama da giorni “prigioniero mediatico”. «Si dica finalmente la verità – ha sbottato Mastella – Chi ha coraggio patrocini il coraggio. Io mi assumo le mie responsabilità – ha detto – Sono il titolare di alcune cose che prima non c'erano, delle nuove norme che prima non esistevano, ma dire che non voglio combattere la mafia e che ostacolo la magistratura è distorcere la realtà». Finora, a confortarlo, solo i suoi ispettori che denunciano una «vigilanza assai inefficace» sull'iter di alcune delicate inchieste seguite da De Magistris, nonché «comportamenti svincolati dalle norme processuali, ordinamentali e deontologiche». Tra queste ultime, gli ispettori ricordano un episodio in particolare, quando dovettero attendere fuori dallo studio che il pm finisse un’intervista con il tele-giornalista Michele Cucuzza.
Al di là del pettegolezzo, secondo de Magistris, l’accanimento degli ispettori del Ministero nei suoi confronti non ha ancora portato a nulla: «Sono fortunato io – ha detto sarcastico – o non sono bravi loro?!». E ribadisce la sua tesi difensiva: la sua sovraesposizione è una risposta alla solitudine in cui è stato lasciato. Da quando il suo caso è balzato agli onori della cronaca, c’è da dire, si è creata intorno a lui una forte solidarietà. In Calabria, il Comitato pro De Magistris è iperattivo e, in occasione delle primarie di domenica 14 ottobre, ha organizzato le Contrarie, un'iniziativa pubblica per la difesa della legalità.
Da questo articolo,completo nel descrivere la situazione complessiva,capiamo che la realtà delle cose è ben diversa da quella che chiunque legga repubblica possa capire.
In definitva,abbiamo i giornali della sx che fanno quello che facevano i giornali della dx,ovvero ignorare e far finta che queste problematiche non esistano.
Abbiamo invece il maggior quotidiano csx che riporta la notizia in parte,diventando tendenzioso e fazioso,in quanto lascia passare un concetto tramite quell'articolo che ribalta completamente la verità.
Questo è uno dei maggiori problemi d'italia,l'informazione.Non è più libera e oramai il popolo è addormentato e suddito delle falsità.
Non per niente,hanno fatto fuori Furio Colombo,ex direttore dell'Unità.Il bavaglio,thx mastella,volevano metterlo anche all'ultimo quotidiano libero.
Non ce l'hanno fatta,ma per come si stanno mettendo le cose,è solo una questione di tempo.