View Full Version : Immigrati, Fini: "Integrati o espulsi"
EarendilSI
11-10-2007, 15:23
Immigrati, Fini: "Integrati o espulsi"
Roma - "Espellere i cittadini comunitari che non sono autosufficienti e integrati, gli extracomunitari entrati illegalmente e senza richiesta di diritto d’asilo e chi, seppur divenuto cittadino italiano, non rispetta le regole". Sono tre le proposte lanciate dal presidente di An Gianfranco Fini al termine del suo tour in elicottero sulla capitale. "Applicando le norme - ha spiegato Fini - si evita di far pensare che in Italia sia tutto lecito, e il presidente del Consiglio è stato un irresponsabile a far passare la politica delle porte aperte nei confronti degli immigrati".
"Bisogna essere inflessibili - secondo Fini - e applicare la direttiva europea numero 58 del 2004, secondo la quale chi non ha un lavoro che gli permette di essere autosufficiente non può rimanere in un paese". Per l’Italia il problema principale è la popolazione rumena cresciuta in maniera esponenziale da quando il paese è entrato in Unione europea ma la Romania, ha puntualizzato Fini, "ha il dovere di riprendersi i suoi cittadini". Nessuna flessibilità nemmeno sui criteri per avere la cittadinanza. "Per diventare italiano - ha ribadito Fini - è necessaria una integrazione completa e un riconoscimento di una nostra cultura, dei nostri valori e delle nostre regole". Ultima proposta del leader di An: "Anche per i cittadini di seconda generazione, e quindi italiani, esistono norme precise e in particolare il foglio di via che va applicato nei confronti di chi non si conforma alle regole".
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=212495
Senza Fili
11-10-2007, 15:28
Ma come mai solo ora si lamentano, ma quando erano loro al governo e vararono la Bossi Fini non hanno fatto niente di niente di concreto per regolare l'immigrazione?
FabioGreggio
11-10-2007, 15:32
Ma come mai solo ora si lamentano, ma quando erano loro al governo e vararono la Bossi Fini non hanno fatto niente di niente di concreto per regolare l'immigrazione?
La nostra classe politica è ignobile.
Un problema come quello dell'immigrazione dovrebbe trovare intese fra tutte le forze in campo.
Invece diventa pretesto sul chi ce l'ha più lungo o corto.
E' colpa tua è colpa mia.
Ha ragione Grillo.
Bisogna trovare il modo di scollarli dalle sedie.
fg
AntonioBO
11-10-2007, 15:36
Bè il vassallo di Bossi (con cui non avrebbe più preso neanche un caffè...:rolleyes: ) e Berlusconi, potrebbe cominciare a fare integrare in Italia i ...padani.... :asd:
Encounter
11-10-2007, 15:38
Finchè esiste il problema immigrazione, si ha un buon argomento da campagna elettorale.
Se lo risolvi, ti perdi un bell'asso nella manica.
Per cui va bene così.
Come per il precariato e la disoccupazione. Finchè ci sono, puoi promettere lavoro se ti eleggono.Guardandoti bene dal farlo , ovviamente.
:.Blizzard.:
11-10-2007, 15:42
Oltretutto l'integrazione non implica una totale abnegazione della propria cultura a favore di quella italiana. C'è bisogno di rispetto reciproco e il più delle volte non viene da nessuna delle due parti in causa, a discapito di chi vuole soltanto vivere in un paese "civile". Quanto al lavoro, l'affermazione di Fini lascia il tempo che trova considerando che la maggior parte degli immigrati è sfruttata nel lavoro nero. Sarebbe quindi impensabile cacciare chiunque non è a norma di legge.
Fermo restando che quello dell'immigrazione è un problema assai complesso e sottovalutato, spesso oggetto di sparate populiste.
Jamal Crawford
11-10-2007, 18:11
:oink:
...ha ragione. Però vogliamo i fatti, non le parole...
Bè il vassallo di Bossi (con cui non avrebbe più preso neanche un caffè...:rolleyes: ) e Berlusconi, potrebbe cominciare a fare integrare in Italia i ...padani.... :asd:
anche solo espellere i dirigenti del suo partito dall'italia potrebbe bastare.
i padani in Itaggglia ci son da un bel po', da quando la capitale era torino ...
Charonte
11-10-2007, 20:10
eccotelo la
prima si fa il guaio poi siccome tutti ne parlano ecco la grande uscita
idem x il calcio e simili
finche non ci scappa il morto tutti zitti
appena esce il fattaccio
zac subito con le sentenzone
evidentemente il prevenire è meglio che curare non esiste da quei tizi
robynove82
11-10-2007, 20:15
parole, parole parole.....
Fides Brasier
11-10-2007, 20:55
[...]chi, seppur divenuto cittadino italiano, non rispetta le regole"a quando il passo successivo dell'espulsione per chi e' italiano da sette generazioni e non "rispetta le regole"?
ah, e' difficile perdere i vizietti... :asd:
AlexXxin
12-10-2007, 08:35
"Bisogna essere inflessibili - secondo Fini - e applicare la direttiva europea numero 58 del 2004, secondo la quale chi non ha un lavoro che gli permette di essere autosufficiente non può rimanere in un paese".
Bene, facciamo le valige perchè il numero è in costante aumento :D
ALBIZZIE
12-10-2007, 13:25
Ma come mai solo ora si lamentano, ma quando erano loro al governo e vararono la Bossi Fini non hanno fatto niente di niente di concreto per regolare l'immigrazione?
da ilmessaggero:
L’assessore alla Sicurezza Jean Leonard Touadi e i due vicecapo di Gabinetto del sindaco Luca Odevaine e Carlo Pappagallo. A loro il Campidoglio ha dato mandato di replicare alle accuse del leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, sulla gestione dei campi rom e sull’invasione degli insediamenti spontanei a Roma.
«La situazione di Roma è drammatica - esordisce Odevaine -. Ma proprio per questo c’è bisogno di più responsabilità da parte di tutti nell’affrontare un fenomeno che rischia di travolgere tutti». Secondo i dati del Campidoglio ci sono circa 12.000 persone nei campi nomadi regolari che però ne potrebbero ospitare circa 6.500. A questi bisogna aggiungere quelle che sopravvivono negli insediamenti spontanei lungo il Tevere, e nelle aree verdi: «Ad agosto ne abbiamo censiti 5.000 - dice Odevaine - Ma alla fine di questo mese, visti i flussi continui, diventeranno almeno 8.000». Quindi si parla di un problema che attualmente a Roma riguarda circa 20.000 persone che vivono in campi regolari e irregolari.
Il braccio destro di Veltroni passa al contrattacco: «Non è vero che l’invasioni dei rom (la maggior parte dei quali romeni) è iniziata a gennaio del 2007 con l’entrata della Romania nell’unione europea. Ma è cominciato a luglio del 2001 quando il governo Berlusconi, con Fini ministro degli Esteri, ha scelto di abolire già da allora il visto per i romeni. E successivamente a gennaio 2006 quando l’Italia, sempre duranto il governo Berlusconi, ha scelto a differenza della maggior parte degli altri Paesi dell’UE, di non adottare il cosiddetto regime transitorio per gerstire gradualmente la prevista invasione romena».
Pappagallo ha, invece, sottolineato come a differenza di quanto dichiarato da Fini, le attuali norme rendano «di fatto» impossibile l’espulsione dei cittadini comunitari: «Prima di tutto la norma europea non parla di espulsione ma di allontanamento - spiega - L’esistenza di condanne penali non è un motivo sufficiente a vietare l’ingresso in Italia di un cittadino europeo. Deve esistere un motivo reale, attuale e grave e non ragioni di prevenzione generale». Odevaine ha poi aggiunto: «Proprio la legge Bossi-Fini ha reso impossibile per uno straniero entrare in Italia regolarmente. E così, con la mancanza di controlli alle frontiere, sono aumentati gli ingressi clandestini».
Infine è stata la volta di Touadi: «Provo invidia per l’onorevole Fini che dall’alto dell’elicottero ha visto le cose che ha raccontato. C’è chi calca il territorio di questa città concretamente e non dall’alto, incontrando i cittadini. Guardare dall’alto può dare degli abbagli. E il primo abbaglio è dire che Veltroni nasconde la realtà». E ancora: «Non capisco attraverso quale meccanismo avvenga l’occultamento della realtà visto che Roma, con il patto per la sicurezza, ha chiesto la collaborazione a tutti i livelli istituzionali - dice l’assessore- Mi piacerebbe che di fronte a questa vista dall'alto il partito di Fini, nella sua componente locale, si mostrasse coerente visto che ostacolano tutte le soluzioni concrete soffiando sul fuoco della paura, mentre sulla sicurezza servirebbe uno sforzo comune di maggioranza e opposizione».
Infine Odevaine ha precisato: «Il progetto della creazione di quattro villaggi della solidarietà previsto dal patto per Roma sicura non è tramontato ma è un'operazione molto più complessa di quanto già sapevamo dato il clima politico che si è creato nella città».
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