View Full Version : FMI: la crescita italiana rallenta
Il direttore generale uscente del Fondo monetario internazionale, Rodrigo de Rato, non aveva nascosto la sua preoccupazione e aveva appena ribadito in un'intervista al «Financial times» che la crisi dei mutui subprime Usa è seria e non mancherà di contaminare la crescita dell'economia mondiale.Ieri sono usciti anche i primi numeri che quantificano l'effetto di questa contaminazione, sgonfiando la crescita mondiale dell'anno prossimo dello 0,4 per cento.
Un effetto dal quale, ovviamente, neanche l'Italia va esente.
Secondo l'ultima bozza del «World economic outlook» che verrà presentato a Washington la prossima settimana, anche il tasso di sviluppo dell'economia italiana è destinato a subire una contrazione di quattro decimi di punto di Pil nel 2008: il nostro Pil crescerà quest'anno non oltre l' 1,7%e l'anno prossimo si attesterà all'1,3 per cento. Si tratta di un ridimensionamento rispetto a quanto gli stessi uomini dell'organismo di Washington prevedevano ancora nello scorso mese di luglio: c'è un ritocco al ribasso dello 0,1% rispetto all'anno in corso e un ritocco più consistente per il 2008, per il quale tre mesi fa si prevedeva una dinamica della crescita pari all'1,7.Unica,magra consolazione: la minor crescita comporterà un miglior contenimento della corsa dei prezzi e l'inflazione, invece che al 2% sarà all'1,9 l'anno prossimo.
Le stime del Fondo monetario sono più in grigio rispetto a quelle formulate dal Governo nella Relazione previsionale e programmatica, che vede una crescita dell'attività produttiva per quest'anno pari all'1,9 per cento mentre colloca l'incremento del Pil a +1,5 per cento l'anno prossimo.
Ma non basta: oltre ad essere più pessimista sulla crescita, l'outlook del Fmi non manca di annoverare l'Italia nel gruppo dei paesi "pigri" rispetto agli interventi di risanamento delle finanze pubbliche e osserva che, nonostante il buon andamento delle entrate, l'Italia sta rallentando la marcia. Nella bozza dell'Economic outlook del Fondo si ricorda infatti che, in base al Patto di stabilità, i paesi dell'area euro «che non hanno ancora raggiunto i propri obiettivi di medio termine, sono tenuti a fare aggiustamenti di almeno mezzo punto percentuale di Pil all'anno». Tuttavia, si aggiunge, «tale obiettivo sembra improbabile da raggiungere in alcuni paesi dell'area euro tra i quali la Francia (che ha recentemente approvato un pacchetto di tagli di tasse) e l'Italia (dove il Governo ha ridotto l'aggiustamento dibilancio per il 2007 nonostante il significativo aumento delle entrate)». Va precisato che in ogni caso anche adesso le stime del Fondo monetario internazionale non sono particolarmente pessimiste. Per l'intera crescita mondiale si prevede pur sempre un incremento del 4,8% nel 2008: una crescita «sostenuta da fondamentali generalmente solidi e dal forte slancio dei mercati emergenti». Anche la Cina, con tutto il suo mezzo punto percentuale di frenata, crescerà pur sempre del 10 per cento. Quanto ad Eurolandia, dovrà accontentarsi di un + 2,1% invece del +2,5 previsto in precedenza. E, come è ovvio, la frenata più vistosa, pari quasi a un punto percentuale di prodotto, è attribuita agli Stati Uniti: il Pil americano, infatti, aumenterà soltanto dello 1,9% contro il 2,8 previsto dallo stesso Fmi l'estate scorsa. I previsori di Washington avvertono in ogni caso che per tutti «i rischi sono fermamente verso il basso, basati sul timore che le tensioni sui mercati finanziari potrebbero aumentare e provocare un rallentamento globale ancora più pronunciato». Per questo motivo, nella bozza è contenuto anche qualche consiglio alla Banca centrale europea: la politica monetaria in Eurolandia, si osserva, oggi «può restare ferma nel breve periodo, come riflesso dei rischi al ribasso per la crescita e l'inflazione derivanti dalle turbolenze dei mercati». In futuro, ammettono gli economisti, «quando tali rischi verranno meno, un'ulteriore stretta potrebbe essere necessaria». Ma «nel caso in cui il rallentamento si protragga più a lungo, un allentamento della politica monetaria dovrà essere preso in considerazione ». Secondo il Fmi, infatti, l'Europa occidentale è stata colpita direttamente dal terremoto del settore dei mutui subprime Usa e «l'impatto sulla domanda interna potrebbe rivelarsi più ampio» del previsto.
Siamo guariti! :O
giannola
09-10-2007, 09:47
per questo Prodi non ha alzato le tasse sulle rendite.
altrimenti più che di rallentamento avremmo parlato di crollo.:O
blamecanada
09-10-2007, 10:47
Il Fondo Monetario Internazionale lodava la politica economica argentina prima del crac...
Il Fondo Monetario Internazionale lodava la politica economica argentina prima del crac...
Quindi non ci resta che sperare che siano degli incompetenti totali? :D
proprio tanto bene non siamo.
Abbiamo un bel esempio da copiare: la spagna. perchè non copiamo?
bene.
se ci mettiamo pure le critiche arrivate da almunia direi che siamo a posto....
giannola
09-10-2007, 11:33
bene.
se ci mettiamo pure le critiche arrivate da almunia direi che siamo a posto....
veramente almunia non ha criticato, ha solo suggerito che, visto che abbiamo il debito più grande di tutti i paesi dell'unione, ogni extra gettito derivante venga indirizzato a ridurlo.
In tal senso la sua indicazione è finalizzata ad accelerare il processo di riduzione che è già in atto e per tale motivo infatti la procedura contro l'italia prevista per la prossima primavera, non verrà posta in essere.
Questo ad essere oggettivi...
poi che Prodi stia sui maroni a qualcuno (come il sottoscritto) è un altro paio di maniche, ciò non toglie che qualche cosa buona in ambito di risanamento sia stata fatta.
veramente almunia non ha criticato, ha solo suggerito che, visto che abbiamo il debito più grande di tutti i paesi dell'unione, ogni extra gettito derivante venga indirizzato a ridurlo.
In tal senso la sua indicazione è finalizzata ad accelerare il processo di riduzione che è già in atto e per tale motivo infatti la procedura contro l'italia prevista per la prossima primavera, non verrà posta in essere.
Questo ad essere oggettivi...
poi che Prodi stia sui maroni a qualcuno (come il sottoscritto) è un altro paio di maniche, ciò non toglie che qualche cosa buona in ambito di risanamento sia stata fatta.
Sei proprio sicuro sicuro di ciò che dici? :stordita:
http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/Debito-Pub/Ammontare-Titoli-di-Stato-e-Debito-Pubblico.doc_cvt.htm
Non sto dicendo "è colpa di prodi", ma mi pare che ci sia poco di positivo in queste cifre! ;) E non credo che UNA FINANZIARIA sia in grado di risanare una situazione di questo tipo.
giannola
09-10-2007, 11:47
Sei proprio sicuro sicuro di ciò che dici? :stordita:
http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/Debito-Pub/Ammontare-Titoli-di-Stato-e-Debito-Pubblico.doc_cvt.htm
Non sto dicendo "è colpa di prodi", ma mi pare che ci sia poco di positivo in queste cifre! ;) E non credo che UNA FINANZIARIA sia in grado di risanare una situazione di questo tipo.
certo che sono sicuro.
(perdonatemi se non sono precisissimo)prodi è stato eletto a fine aprile (2006), a giugno è entrato in carica il governo.
Poi l'estate e la messa a punto della finanziaria 2007.
L'arretramento del debito visti i tempi tecnici lo potremo vedere solo quando sarà disponibile il dato 2007 (quello a partire dal quale entra in gioco Prodi).
Se poi anche quello del 2007 dovesse risultare aumentato, ma non credo, allora ti darò ragione.;)
certo che sono sicuro.
(perdonatemi se non sono precisissimo)prodi è stato eletto a fine aprile, a giugno è entrato in carica il governo.
Poi l'estate e la messa a punto della finanziaria 2007.
L'arretramento del debito visti i tempi tecnici lo potremo vedere solo quando sarà disponibile il dato 2007 (quello a partire dal quale entra in gioco Prodi).
Se poi anche quello del 2007 dovesse risultare aumentato, ma non credo, allora ti darò ragione.;)
:boh:
Titoli di stato al 31 Gennaio: http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/Debito-Pub/Dati-Stati/Composizio/2007/Composizione-dei-Titoli-di-Stato-in-Circolazione-al-31-01-2007.pdf
Titoli di stato al 30 Settembre: http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/Debito-Pub/Dati-Stati/Composizio/2007/Composizione-dei-Titoli-di-Stato-in-Circolazione-al-30-09-2007.pdf
Per inciso: "non sarei preoccupato" neanche da un 2007 in aumento. Il problema è che qui, per ridurre 'sto masso che ci tira nel burrone, bisogna prendere soluzioni drastiche...
giannola
09-10-2007, 11:53
:boh:
Titoli di stato al 31 Gennaio: http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/Debito-Pub/Dati-Stati/Composizio/2007/Composizione-dei-Titoli-di-Stato-in-Circolazione-al-31-01-2007.pdf
Titoli di stato al 30 Settembre: http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/Debito-Pub/Dati-Stati/Composizio/2007/Composizione-dei-Titoli-di-Stato-in-Circolazione-al-30-09-2007.pdf
Per inciso: "non sarei preoccupato" neanche da un 2007 in aumento. Il problema è che qui, per ridurre 'sto masso che ci tira nel burrone, bisogna prendere soluzioni drastiche...
qual'è il problema ?:confused:
che lo stato finanzia il suo debito con i titoli di stato ?
A che tipo di soluzioni drastiche ti riferisci ?
qual'è il problema ?:confused:
che lo stato finanzia il suo debito con i titoli di stato ?
A che tipo di soluzioni drastiche ti riferisci ?
Il problema è che, tendenzialmente, se aumentano i titoli di stato aumenta anche il debito, non credi? Chiaro che è una supposizione e non un dato di fatto, ma il fondamento c'è!
Sulle soluzioni drastiche proprio non saprei: mica sono io il min. dell'Economia! :D (per fortuna)
veramente almunia non ha criticato, ha solo suggerito che, visto che abbiamo il debito più grande di tutti i paesi dell'unione, ogni extra gettito derivante venga indirizzato a ridurlo.
In tal senso la sua indicazione è finalizzata ad accelerare il processo di riduzione che è già in atto e per tale motivo infatti la procedura contro l'italia prevista per la prossima primavera, non verrà posta in essere.
....
Esatto.
Anche il FMI ha notato questo:
...
l'outlook del Fmi non manca di annoverare l'Italia nel gruppo dei paesi "pigri" rispetto agli interventi di risanamento delle finanze pubbliche e osserva che, nonostante il buon andamento delle entrate, l'Italia sta rallentando la marcia.
...
si ricorda infatti che, in base al Patto di stabilità, i paesi dell'area euro «che non hanno ancora raggiunto i propri obiettivi di medio termine, sono tenuti a fare aggiustamenti di almeno mezzo punto percentuale di Pil all'anno». Tuttavia, si aggiunge, «tale obiettivo sembra improbabile da raggiungere in alcuni paesi dell'area euro tra i quali la Francia (che ha recentemente approvato un pacchetto di tagli di tasse) e l'Italia (dove il Governo ha ridotto l'aggiustamento di bilancio per il 2007 nonostante il significativo aumento delle entrate)».
Tanto qualcuno scontento c'è sempre: da una parte il FMI e la UE premono affinchè l'extragettito venga interamente destinato al risanamento, dall'altra le parti sociali tuonano affinchè almeno una parte sia redistribuita ai cittadini.
Comunque, sull'andamento dell'economia, anche se
http://www.corriere.it/economia/07_ottobre_08/fmi_italia_lento.shtml
L'Fmi inoltre taglia le stime di crescita mondiali (-0,4 punti nel 2008 rispetto alle precedenti previsioni). Anche l'Italia, quindi, crescerà a un tasso inferiore alle attese: +1,7% quest'anno e +1,3% il prossimo, rispettivamente lo 0,1 e lo 0,4 in meno delle stime di luglio scorso. Il governo si attende invece +1,9% nel 2007 e +1,5% nel 2008.
Va precisato che in ogni caso anche adesso le stime del Fondo monetario internazionale non sono particolarmente pessimiste.
Speriamo che non peggiorino ulteriormente.
x teogros: ha ragione giannola, non fermarti ai valori assoluti ma controlla l'andamento di quelli relativi.
Per vedere l'evoluzione futura dell'andamento del debito pubblico, controlla i grafici dell'andamento del parametro deficit/PIL unitamente a quello dell'avabzo primario di bilancio/PIL.
C'è una decisa sterzata (in primis dovuta alle entrate fiscali e non ai tagli) ma ad essere onesti i margini di manovra, anche a livello temporale, erano veramente stretti*.
Ciao
Federico
* a fine 2005 l'allora governo, a seguito dell'avvio della procedura di infrazione contro il nostro paese per deficit eccessivo, negoziò con l'Eurocommissario un rientro nei parametri minimi entro il 2007
blamecanada
09-10-2007, 12:23
Quindi non ci resta che sperare che siano degli incompetenti totali? :D
Non sono incompetenti, il problema è un altro.
Loro influenzano la politica economica degli stati, ma a favore di chi? Col crac argentino c'è chi si è arricchito... Ovviamente l'Italia è in una situazione diversa, ma il FMI fa gl'interessi sempre della stessa gente.
veramente almunia non ha criticato, ha solo suggerito che, visto che abbiamo il debito più grande di tutti i paesi dell'unione, ogni extra gettito derivante venga indirizzato a ridurlo.
In tal senso la sua indicazione è finalizzata ad accelerare il processo di riduzione che è già in atto e per tale motivo infatti la procedura contro l'italia prevista per la prossima primavera, non verrà posta in essere.
Questo ad essere oggettivi...
poi che Prodi stia sui maroni a qualcuno (come il sottoscritto) è un altro paio di maniche, ciò non toglie che qualche cosa buona in ambito di risanamento sia stata fatta.
veramente mi riferivo alle critiche fatte ieri (per lo meno questo e' cio' che riporta repubblica) su come e' stato speso l'extragettito e sulla correzione del deficit :stordita:
Incontrando ieri sera, il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa in occasione della presentazione da parte del rappresentante italiano della Finanziaria ai colleghi europei, Almunia non ha nascosto il suo malumore per una manovra che definito "non ambiziosa" rispetto a quanto concordato nell'aprile scorso. In particolare il commissario Ue ha ricordato come il deficit 2007 sarebbe l'1% più basso se tutte le entrate fiscali aggiuntive fossero state utilizzate per il risanamento.
Criticata da Almunia anche la correzione del deficit che nel 2008 sarà dello 0,2%, contro lo 0,5 l'anno pattuito. Un dato che porterebbe l'Italia a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011, mentre - ha insistito il rappresentante di Bruxelles - l'Eurogruppo di Berlino aveva stabilito di anticipare l'azzeramento del deficit al 2010.
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/economia/conti-pubblici-54/conti-pubblici-54/conti-pubblici-54.html
Il problema è che, tendenzialmente, se aumentano i titoli di stato aumenta anche il debito, non credi? Chiaro che è una supposizione e non un dato di fatto, ma il fondamento c'è!
Come ho scritto poche settimane fa in un'altra discussione sul debito pubblico, questo aumenta sia per aggiunta di nuovo debito sia per interessi (il servizio del debito).
Attualmente per interessi servono fra i 60 e i 70 miliardi di € l'anno, che sono all'incirca fra il 4,2 e il 4,5% del PIL.
Invece è noto, dai più recenti dati di Bankitalia, che l'incremento del debito in valore assoluto fra maggio2007 su maggio 2006 è stato poco sopra il 3% del PIL.
Questa è solo una ulteriore testimonianza che il debito si sta rivalutando non completamente, e quindi in definitiva sta perdendo lentamente valore, perchè parte degli interessi non si somma al debito precedente.
Questo è dobuto in larga parte al ricostituito avanzo primario di bilancio.
Ciao
Federico
giannola
09-10-2007, 14:26
Il problema è che, tendenzialmente, se aumentano i titoli di stato aumenta anche il debito, non credi? Chiaro che è una supposizione e non un dato di fatto, ma il fondamento c'è!
Sulle soluzioni drastiche proprio non saprei: mica sono io il min. dell'Economia! :D (per fortuna)
il punto è: lo stato (italiano) come può coprire il deficit della pubblica amministrazione ?
Emette titoli di stato e spera che i cittadini li comprino per far cassa, impegnandosi poi a restituirli.
Certo è vero che poi questo impegno si traduce in debito.
Ma se non li emettesse non avrebbe più i soldi per pagare stipendi, pensioni, ecc.
Esatto.
Anche il FMI ha notato questo:
...
l'outlook del Fmi non manca di annoverare l'Italia nel gruppo dei paesi "pigri" rispetto agli interventi di risanamento delle finanze pubbliche e osserva che, nonostante il buon andamento delle entrate, l'Italia sta rallentando la marcia.
...
si ricorda infatti che, in base al Patto di stabilità, i paesi dell'area euro «che non hanno ancora raggiunto i propri obiettivi di medio termine, sono tenuti a fare aggiustamenti di almeno mezzo punto percentuale di Pil all'anno». Tuttavia, si aggiunge, «tale obiettivo sembra improbabile da raggiungere in alcuni paesi dell'area euro tra i quali la Francia (che ha recentemente approvato un pacchetto di tagli di tasse) e l'Italia (dove il Governo ha ridotto l'aggiustamento di bilancio per il 2007 nonostante il significativo aumento delle entrate)».
Tanto qualcuno scontento c'è sempre: da una parte il FMI e la UE premono affinchè l'extragettito venga interamente destinato al risanamento, dall'altra le parti sociali tuonano affinchè almeno una parte sia redistribuita ai cittadini.
Comunque, sull'andamento dell'economia, anche se
http://www.corriere.it/economia/07_ottobre_08/fmi_italia_lento.shtml
Speriamo che non peggiorino ulteriormente.
x teogros: ha ragione giannola, non fermarti ai valori assoluti ma controlla l'andamento di quelli relativi.
Per vedere l'evoluzione futura dell'andamento del debito pubblico, controlla i grafici dell'andamento del parametro deficit/PIL unitamente a quello dell'avabzo primario di bilancio/PIL.
C'è una decisa sterzata (in primis dovuta alle entrate fiscali e non ai tagli) ma ad essere onesti i margini di manovra, anche a livello temporale, erano veramente stretti*.
Ciao
Federico
* a fine 2005 l'allora governo, a seguito dell'avvio della procedura di infrazione contro il nostro paese per deficit eccessivo, negoziò con l'Eurocommissario un rientro nei parametri minimi entro il 2007
esatto in tutto.
I margini erano ristretti e l'unica polemica riguarda la spesa dell'extra gettito, due scuole di pensiero diametralmente opposte volevano che i soldi si spendessero per lo stato sociale o impiegarli per coprire parte del debito.
Ha prevalso la prima, ma bisogna aggiungere, al netto dei meccanismi correttivi, cioè indipendentemente dall'uso del tesoretto il debito si sta effettivamente riducendo.
In questo è funzionale la lotta all'evasione, più che i tagli.
Inoltre prodi ha mostrato una lungimiranza che non gli facevo.
Non aumentare la tassazione le rendite finanziarie permetterà all'economia italiana di rallentare e non di crollare conseguentemente al rallentamento mondiale.
Bisogna tenere conto che le famiglie di oggi non sono quelle di una volta e che, causa dell'abbassamento dei tassi di interesse dei titoli di stato, sono più propense ad investire con un grado di rischio maggiore.
Aumentare le tasse in un periodo di maggiore incertezza avrebbe spunto a diminuire la domanda e conseguentemente all'aggiungersi delle difficoltà già esistenti si aggiungerebbero i minori introiti dei diminuiti investimenti.
In fondo il mercato italiano ha una sua intrinseca debolezza, non ha una sua autonomia e a causa della globalizzazione risente fortemente della minima difficoltà di qualunque altro mercato.
Non si tratta di andare male se va male quello USA, va male pure se vanno male le borse asiatiche, indiane, sud africane,ecc
veramente mi riferivo alle critiche fatte ieri (per lo meno questo e' cio' che riporta repubblica) su come e' stato speso l'extragettito e sulla correzione del deficit :stordita:
è quel minimo di autonomia che le finanze italiane possono mantenere rispetto agli obblighi dell'unione.
L'idea è che se avvantaggi il piccolo risparmiatore, questo andrà poi ad investire i soldi nel circolo del risparmio di cui poi beneficiano le imprese e lo stato stesso.
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