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View Full Version : Premio Nobel per la medicina 2007 a un oriundo italiano


Ziosilvio
08-10-2007, 12:01
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_08/nobel_capecchi.shtml):

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Lo studioso è nato a verona nel 1937
E' italiano il Nobel per la medicina
Premiato con altri due ricercatori per gli studi sulle cellule staminali e la tecnica del «gene targeting»

STOCCOLMA (Svezia) - Un italiano, un americano e un britannico sono stati insigniti a Stoccolma del Premio Nobel per la medicina. Mario R. Capecchi, che pur avendo perfezionato gli studi e lavorato a lungo negli Stati Uniti è nato a Verona nel 1937, l'inglese Martin J. Evans e l'americano Oliver Smithies sono stati premiati per gli studi e le scoperte sulle cellule staminali embrionali. I loro studi hanno portato a realizzare una tecnica nota come «gene targeting», definita di «immensa importanza» nelle motivazioni addotte dal comitato scientifico del Karolinska Institute di Stoccolma, che attribuisce il prestigioso riconoscimento.

ITALOAMERICANO - Capecchi si è diplomato in chimica e fisica all'Antioch College nel 1961 e ha maturato il Ph.D. in biofisica ad Harvard, nel 1967, con una tesi di dottorato in biologia molecolare, supervisionata dal premio Nobel James D. Watson, che verteva sull'analisi dei meccanismi di iniziazione e di terminazione della sintesi proteica. La tecnica del «gene targeting», messa a punto dalla squadra formata dai tre scienziati (che hanno continuato a lavorare in tre laboratori distinti, ha consentito di ottenere i primi cambiamenti genetici nei topi utilizzando cellule staminali embrionali.

LA BORSA - Il Nobel per la medicina è il primo premio della fondazione intitolata al l’inventore della dinamite che viene assegnato ogni anno. A parte il valore scientifico e il prestigio del riconoscimento, con il premio viene assegnata una «borsa» di 10 milioni di corone svedesi (circa un milione e mezzo di dollari). Capecchi, emigrato con la famiglia da Verona negli Stati Uniti quando aveva appena 9 anni, dopo un'infanzia drammatica, è cittadino americano. Dopo una lunga carriera accademica co-dirige il dipartimento di genetica della scuola di medicina dell'università dello Utah. Sia Evans che Smithies sono nati in Gran Bretagna, ma il secondo è di cittadinanza americana.

CANDIDATO NATURALE - Renato Capecchi era considerato dalla comunità scientifica internazionale un candidato naturale all'assegnazione del Nobel. in carriera aveva già ottenuto i più importanti riconoscimenti scientifici. Il 12 maggio scorso l'Università di Bologna lo aveva insignito della Laurea honoris causa in Biotecnologie mediche.

«GENE TARGETING» - La tecnologia che con i suoi studi pionieristici Capecchi ha contribuito a mettere a punto è utilizzata oggi dai ricercatori di tutto il mondo per «costruire» topi con mutazioni inserite nei geni. La potenza di questa tecnologia è tale che il ricercatore può scegliere sia quale gene mutare che come farlo. In pratica il ricercatore può scegliere come e quali sequenze di Dna del genoma di topo vuole cambiare e ciò permette di valutare nel dettaglio la funzione di ogni gene durante lo sviluppo embrionale o nelle fasi successive. Il gene targeting sta avendo una ricaduta importante anche sugli studi sul cancro, sull'embriogenesi, sull'immunologia, sulla neurobiologia e in pratica su tutte le malattie umane e ha molte applicazioni per la medicina clinica: potendo costruire in laboratorio un qualsiasi modello di malattia genetica in cavie, si può studiarne l’evoluzione e verificare l’efficacia di potenziali terapie. In futuro, gli scienziati sperano che si possa usare la tecnica anche per correggere un gene endogeno difettoso e intervenire così sulla causa primaria piuttosto che sui sintomi della malattia.

08 ottobre 2007

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Ziosilvio
08-10-2007, 12:03
Sempre dal Corsera (http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_08/scheda_nobel_capecchi.shtml):

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LA SCHEDA
Chi è Mario Capecchi
Orfano, vagabondo, emigrante. L'infanzia drammatica dello scienziato insignito del Nobel per la medicina

MILANO - I primi anni di vita di Mario Capecchi, lo studioso italo-americano premiato a Stoccolma con il Nobel per la medicina, sono stati drammatici: il ricercatore rimase presto orfano di padre, pilota d'aviazione morto durante la Seconda guerra mondiale. Sua madre, Lucy Ramberg, figlia di una nota pittrice americana e di un archeologo tedesco venne arrestata nel 1941 dalle SS mentre viveva in Alto Adige e venne deportata a Dachau come prigioniera politica.

VAGABONDO - La donna affidò il bambino, che aveva tre anni e mezzo, a una famiglia di contadini sudtirolesi. Ma un anno dopo il piccolo venne allontanato dalla casa e a cinque anni di età cominciò a vagabondare senza meta. Liberata dagli americani nel 1945, la madre lo ritrovò fortunosamente un anno dopo in un ospedale di Reggio Emilia, ammalato e completamente denutrito.

L'AMERICA - Madre e figlio si imbarcarono quindi nel 1946 a Napoli per gli Stati Uniti, dove vennero accolti in una comunità quacchera vicino a Filadelfia da un fratello della donna, Edward Ramberg, docente di fisica. All'università il giovane Capecchi seguì dapprima i corsi di scienze politiche, che abbandonò per dedicarsi alla biologia molecolare dapprima al Mit di Boston e poi a Harvard, con il professor James Watson, il padre del Dna. Si trasferì poi all' università dello Utah dove lavora tutt'ora e ha compiuto le ultime scoperte. Oggi vive con la moglie Martine, con la quale condivide l' impegno di ricerca e di attività clinica, e la figlia Misha in uno sperduto cottage vicino a un canyon, dove si è fatto installare una stazione computerizzata per seguire costantemente il lavoro dei suoi collaboratori.

08 ottobre 2007

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