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View Full Version : E' più giusto far sposare un uomo in coma o riconoscere le coppie di fatto?


cat1
05-10-2007, 20:50
Come da titolo vorrei sapere cosa ne pensate in merito.
E' ovvio che la domanda si ispira al triste fatto della morte dell'agente D'Auria in Afghanistan. Sono più che d'accordo che la moglie (o dovrei dire ex compagna?) e i figli debbano avere un'assicurazione economica per il futuro, però è giusto ottenerla in questo modo?
E se fosse morto subito senza avere la possibilità che altri testimoniassero la sua precedente volontà al matrimonio?
Mi chiedo se nel 2007 è più anacronistica la norma che permette ad un uomo in coma irreversibile di sposarsi o è ancora più anacronistico non riconoscere le coppie di fatto.

Ditemi la vostra

mattia32
05-10-2007, 21:13
a questo punto dico meglio tagliarsi le palle:D

The King Valeriuk
05-10-2007, 21:16
Io dico che il nostro governo non è un gran che

mattia32
05-10-2007, 21:21
questo caro mio lo dicono tutti basta pensare che da quando c'è prodi tutti è aumentato

zuper
05-10-2007, 21:28
secondo me non ci sono + le mezze stagioni...




ok finito il susseguirsi di reply inutili...

io la penso sempre allo stesso modo....

ha avuto tempo per fare 3 figli? non ha avuto tempo di trovare 2 giorni per SPOSARSI!?!?!?!?!?!?!?!?

cat1
05-10-2007, 21:29
a questo punto dico meglio tagliarsi le palle:D

:confused:

Io dico che il nostro governo non è un gran che

D'accordo ma la mia intenzione non è quella di alimentare flame su questo o quel governo

questo caro mio lo dicono tutti basta pensare che da quando c'è prodi tutti è aumentato

Mattia32 ti pregherei di dare risposte appropriate e soprattutto attinenti alla domanda posta, grazie.

cat1
05-10-2007, 21:35
secondo me non ci sono + le mezze stagioni...




ok finito il susseguirsi di reply inutili...

io la penso sempre allo stesso modo....

ha avuto tempo per fare 3 figli? non ha avuto tempo di trovare 2 giorni per SPOSARSI!?!?!?!?!?!?!?!?

Questo purtroppo non possiamo più chiederlo al diretto interessato, però insisto: giusto farlo sposare da morto o quasi, ovviamente credo solo per contribuire economicamente al sostentamento della compagna e dei figli, o ancor più giusto riconoscere le coppie di fatto?

zuper
05-10-2007, 21:37
Questo purtroppo non possiamo più chiederlo al diretto interessato, però insisto: giusto farlo sposare da morto o quasi, ovviamente credo solo per contribuire economicamente al sostentamento della compagna e dei figli, o ancor più giusto riconoscere le coppie di fatto?

non entro nel merito del giusto o sbagliato...

se l'hanno fatto è perchè la legge gliel'ha permesso...

torno a ripetermi....se io facessi un mestiere che accidentalmente può NON farmi tornare a casa ci penserei BEN prima al mantenimento della mia famiglia...con un bel matrimonio...

cat1
05-10-2007, 21:40
non entro nel merito del giusto o sbagliato...

se l'hanno fatto è perchè la legge gliel'ha permesso...

torno a ripetermi....se io facessi un mestiere che accidentalmente può NON farmi tornare a casa ci penserei BEN prima al mantenimento della mia famiglia...con un bel matrimonio...

La tua opinione la condivido anch'io però se fosse morto subito la compagna e i figli non avrebbero preso neanche un soldo.

zuper
05-10-2007, 21:41
La tua opinione la condivido anch'io però se fosse morto subito la compagna e i figli non avrebbero preso neanche un soldo.

beh anche la compagna poteva svegliarsi e sposarlo prima

Han Solo
05-10-2007, 21:42
non entro nel merito del giusto o sbagliato...

se l'hanno fatto è perchè la legge gliel'ha permesso...

torno a ripetermi....se io facessi un mestiere che accidentalmente può NON farmi tornare a casa ci penserei BEN prima al mantenimento della mia famiglia...con un bel matrimonio...


Uno può avere 30.000 motivi per non volersi sposare; quello che mi sorprende maggiormente è che in un paese che pretende di essere civile, come l'Italia, non sia consentito di provvedere alla tutela dei propri figli senza un matrimonio. Il che mostra un livello di civiltà decisamente mediocre.

zuper
05-10-2007, 21:43
Uno può avere 30.000 motivi per non volersi sposare; quello che mi sorprende maggiormente è che in un paese che pretende di essere civile, come l'Italia, non sia consentito di provvedere alla tutela dei propri figli senza un matrimonio. Il che mostra un livello di civiltà decisamente mediocre.

se uno ha 30.000 motivi per non sposarsi....perchè vuole i diritti del matrimonio?

cat1
05-10-2007, 21:46
beh anche la compagna poteva svegliarsi e sposarlo prima

Il fatto posso riassumerlo così: lasciamo per un attimo da parte la compagna però i figli devono avere dei diritti sia che il padre sia sposato che non lo sia, perchè la compagna non deve avere nessun diritto visto che poi questi figli deve crescerli?

Han Solo
05-10-2007, 21:48
se uno ha 30.000 motivi per non sposarsi....perchè vuole i diritti del matrimonio?

Sei tu che ritieni la tutela del figlio un diritto del matrimonio, farne un diritto ESCLUSIVO di tale condizione è semplicemente assurdo. La compagna da sola magari no, ma la presenza di figli dovrebbe dare diritto alla reversibilità della pensione in automatico, senza nemmeno le coppie di fatto.

zuper
05-10-2007, 21:49
Il fatto posso riassumerlo così: lasciamo per un attimo da parte la compagna però i figli devono avere dei diritti sia che il padre sia sposato che non lo sia, perchè la compagna non deve avere nessun diritto visto che poi questi figli deve crescerli?

credo (ma non sono sicuro) che i diritti dei figli sarebbero stati uguali...

e cmq i 2 genitori ci dovevano pensare PRIMA

zuper
05-10-2007, 21:50
La compagna da sola magari no, ma la presenza di figli dovrebbe dare diritto alla reversibilità della pensione in automatico, senza nemmeno le coppie di fatto.

ma su questo mica ho da ridire....anzi....

però trovo che 2 persone adulte dovrebbero rifletterci prima sul futuro dei propri figli

CYRANO
05-10-2007, 21:51
questo caro mio lo dicono tutti basta pensare che da quando c'è prodi tutti è aumentato

vero. più figa per tutti!


Clmamlzlma

Han Solo
05-10-2007, 21:54
ma su questo mica ho da ridire....anzi....

però trovo che 2 persone adulte dovrebbero rifletterci prima sul futuro dei propri figli

Scusami, non avevo capito :) . Ci si può riflettere certamente, ma poi nella vita accadono le cose più incredibili. Tanto per fare un esempio terra terra... lei rimane incinta, si decide per il matrimonio e la data prevista è 12 mesi dopo; il bambino nasce e nel frattempo il padre purtroppo muore. Per quanta buona volontà ci sia stata il problema si ripresenta tal quale.

zuper
05-10-2007, 21:55
Scusami, non avevo capito :) . Ci si può riflettere certamente, ma poi nella vita accadono le cose più incredibili. Tanto per fare un esempio terra terra... lei rimane incinta, si decide per il matrimonio e la data prevista è 12 mesi dopo; il bambino nasce e nel frattempo il padre purtroppo muore. Per quanta buona volontà ci sia stata il problema si ripresenta tal quale.

la sfiga può sempre capitare a tutti...
posso anche avere un incidente mentre mi reco in comune a sposarmi...

però che al 3° figlio non abbiano pensato di sposarmi mi pare idiota...

soprattutto perchè lui faceva un lavoro a rischio

cat1
05-10-2007, 21:56
credo (ma non sono sicuro) che i diritti dei figli sarebbero stati uguali...

e cmq i 2 genitori ci dovevano pensare PRIMA

Io non riesco a capacitarmi che nel 2007 si badi ancora al fatto di essere sposati o meno. Ti sembra giusto far sposare una persona non in grado di intendere e di volere?

zuper
05-10-2007, 21:59
Io non riesco a capacitarmi che nel 2007 si badi ancora al fatto di essere sposati o meno. Ti sembra giusto far sposare una persona non in grado di intendere e di volere?

non capisco cosa ci sia di strano...

il matrimonio è una "legge" che in base a determinate caratteristiche necessarie ti da dei diritti e dei doveri

se non hai le caratteristiche e non vuoi i doveri non puoi pretendere i diritti...

mi pare lineare

(chiaramente tralasciando il fatto dei figli che COMUNQUE devono essere tutelati

francoisk
05-10-2007, 22:02
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_94772551.html

questo è il Paese dei controsensi, non si permette la fine delle sofferenze delle persone in coma, ma si permette loro di sposarsi...

cat1
05-10-2007, 22:07
non capisco cosa ci sia di strano...

il matrimonio è una "legge" che in base a determinate caratteristiche necessarie ti da dei diritti e dei doveri

se non hai le caratteristiche e non vuoi i doveri non puoi pretendere i diritti...

mi pare lineare

(chiaramente tralasciando il fatto dei figli che COMUNQUE devono essere tutelati

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_94772551.html

questo è il Paese dei controsensi, non si permette la fine delle sofferenze delle persone in coma, ma si permette loro di sposarsi...

Quoto in pieno francoisk

cat1
05-10-2007, 22:13
non capisco cosa ci sia di strano...

il matrimonio è una "legge" che in base a determinate caratteristiche necessarie ti da dei diritti e dei doveri

se non hai le caratteristiche e non vuoi i doveri non puoi pretendere i diritti...

mi pare lineare

(chiaramente tralasciando il fatto dei figli che COMUNQUE devono essere tutelati

Scusa ma secondo te cosa avrebbe dovuto dire la compagna o i genitori del deceduto in questo caso? No, non voleva sposarsi.....

Fil9998
05-10-2007, 22:13
bhè, dai

in sostanza c'era da far arrivare la pensione alla moglie ...
che con figli sul groppone fa la differenza.

posso capire.

certo che se non era un militare COL CAZZO che si sbrigavano a far le scartoffie
in fretta e furia per farlo sposare prima che schiattasse.


sul "sposare" uno incoscente e morente... vabbhè, dai... giusto la burocrazia italiana e la religione che abbiamo posson concepire boiate simili.


per la legge, basterebbe parificare le conviventi alle mogli a tutti gli effetti... peccato che i religiosi non vogliano....


che popolo di ...........

meglio che lasciam perdere, vhà.





bene inteso: son contento che quella donna e i loro figli abbian quei soldi...

penso a chi in situazioni analoghe non viene trattato così.

cat1
05-10-2007, 22:17
bhè, dai

in sostanza c'era da far arrivare la pensione alla moglie ...
che con figli sul groppone fa la differenza.

posso capire.

certo che se non era un militare COL CAZZO che si sbrigavano a far le scartoffie
in fretta e furia per farlo sposare prima che schiattasse.


sul "sposare" uno incoscente e morente... vabbhè, dai... giusto la burocrazia italiana e la religione che abbiamo posson concepire boiate simili.


per la legge, basterebbe parificare le conviventi alle mogli a tutti gli effetti... peccato che i religiosi non vogliano....


che popolo di ...........

meglio che lasciam perdere, vhà.





bene inteso: son contento che quella donna e i loro figli abbian quei soldi...

penso a chi in situazioni analoghe non viene trattato così.

Il punto è proprio questo: non è possibile andare avanti pensando che la chiesa detti legge in uno stato costituzionalmente laico

Fil9998
05-10-2007, 22:28
guarda che con me sfondi una porta che manco c'è:

libere religioni - tutte uguali in privilegi e libertà -
in libero stato laico

per quel che mi riguarda.


soldi dalla collettività alle istituzioni religiose ZERO, ma piena detraiblità dalle tasse delle donazioni fatte ai vari enti di qualsiasi religione .

imho questa soluzione alla statunitense è l'ideale.



lo status delle cose in italia sta invece a metà fra quello polacco e quello saudita.
e abbiamo detto tutto.

cat1
05-10-2007, 22:33
Infatti quotavo quello che dicevi ;)

Lyd
05-10-2007, 23:44
Come da titolo vorrei sapere cosa ne pensate in merito.
E' ovvio che la domanda si ispira al triste fatto della morte dell'agente D'Auria in Afghanistan. Sono più che d'accordo che la moglie (o dovrei dire ex compagna?) e i figli debbano avere un'assicurazione economica per il futuro, però è giusto ottenerla in questo modo?
E se fosse morto subito senza avere la possibilità che altri testimoniassero la sua precedente volontà al matrimonio?
Mi chiedo se nel 2007 è più anacronistica la norma che permette ad un uomo in coma irreversibile di sposarsi o è ancora più anacronistico non riconoscere le coppie di fatto.

Ditemi la vostra


E' stato un normalissimo matrimonio, D'Auria ha voluto il matrimonio e la sua compagnia ha accettato di sposarlo, l'unica cosa che lo differenzia dagli altri è che il marito non ha mai saputo di essersi sposato :(

Per le coppie di fatto il discorso è difficile, io sinceramente sono favorevole al riconoscimento di diritti per tali unioni, ma non a dar loro eguali diritti degli sposati.

gigio2005
06-10-2007, 00:46
L'amaro matrimonio
di Alessandro Robecchi

Tutte le cose allegre e gentili che si dicono ai matrimoni sono inutili, paiono stupide, annichilite dalla realtà. Lorenzo D'Auria, il militare del Sismi ferito a morte durante il blitz che ha portato alla sua «liberazione», e la sua compagna Francesca si sono sposati giovedì all'ospedale romano del Celio. Lui in coma irreversibile; lei schiantata dal dolore, con tre figli piccoli, l'ultimo di due mesi. «Cerimonia silenziosa e straziante», hanno scritto le agenzie, e non si fatica a capirlo. Cerimonia «agevolata da Chiesa e Stato», hanno scritto le stesse agenzie, ed è in questa «agevolazione» che sta la beffa più crudele, la straripante ipocrisia. La Chiesa chiama simili situazioni «matrimonio in articulo mortis». Quanto allo Stato, non si sa, ma è un dato di fatto che conosciamo bene: senza quel «sì silenzioso», la compagna del militare italiano ucciso in Afghanistan non avrebbe diritto alla pensione del suo uomo morto ammazzato. E per di più, in caso di decisione sulle terapie mediche (crudamente: staccare o meno la spina) non potrebbe dire la sua, nonostante una vita insieme e tre figli da crescere. Sulla necessità di andare a morire per l'Afghanistan, per Bush e per l'Impero ha già detto il padre di D'Auria. Parole lucide, dolorose, ma liquidate con sufficienza finto-compassionevole dal ministro della difesa Parisi, che le ha attribuite al dolore più che al ragionamento. Sul matrimonio in extremis, invece, su questa ipocrita applicazione dei Dico ad personam, nessuno ha detto nulla, se non l'ovvio moto di compassione per due vite così malamente offese. Pure, resta amarissimo il sapore di un diritto concesso alla fine, in fretta e in silenzio, un diritto «agevolato», che avrebbe dovuto essere invece ovvio, acquisito e naturale, normale per tutti, la cui negazione offende. Negazione di un diritto a cui si è rimediato per pietà, per una forma di decenza che non riesce a cancellare l'indecenza di morire così e di «regolarizzarsi» in quel modo. Viva gli sposi. E a tutti gli altri, invece: vergogna.

D.O.S.
06-10-2007, 02:32
Come da titolo vorrei sapere cosa ne pensate in merito.
E' ovvio che la domanda si ispira al triste fatto della morte dell'agente D'Auria in Afghanistan. Sono più che d'accordo che la moglie (o dovrei dire ex compagna?) e i figli debbano avere un'assicurazione economica per il futuro, però è giusto ottenerla in questo modo?
E se fosse morto subito senza avere la possibilità che altri testimoniassero la sua precedente volontà al matrimonio?
Mi chiedo se nel 2007 è più anacronistica la norma che permette ad un uomo in coma irreversibile di sposarsi o è ancora più anacronistico non riconoscere le coppie di fatto.

Ditemi la vostra
permettere ad un uomo in coma di sposarsi con rito cattolico è anacronistico ma non nuoce agli interessi della Chiesa ,il riconoscimento delle coppie di fatto invece nuoce parecchio .

alla fine appare ovvio che la Chiesa non difende principi morali ma solo i propri privilegi .

Ziosilvio
06-10-2007, 10:33
Come da titolo vorrei sapere cosa ne pensate in merito.
Se stai chiedendo se sia giusto che una coppia, la quale abbia già progettato il proprio matrimonio insieme alle famiglie, e si ritrovi con uno dei futuri coniugi in punto di morte, possa ugualmente essere unita in matrimonio in quanto la famiglia si fa portavoce della volontà del moribondo: la risposta è affermativa, e semmai tale opzione dovrebbe essere prevista dal diritto civile oltre che da quello canonico.

Se invece stai chiedendo se sia giusto concedere la pensione di reversibilità alle coppie di fatto, la mia risposta è no.

Ferdy78
06-10-2007, 11:04
Allora, partendo dal presupposto che il malcapitato, nonchè la convivente, eran pienamente coscienti che poteva rimanerci secco (a fronte di svariate migliaia di e al mese che si pappavan...) li In Afghanistan, in qualunque momento...non capisco la necessità di andarsi ad unire in matrimonio quando già era più di là che di qua, mi sembra una mossa fatta più per far piagnere mezza Italia (sempre che freghi a qualcuno si intende..il fatto che stiamo li a seguire le idee malsane di quel guerrafondaio...d'oltre oceano..) che altro, detta papale papale..


Ritengo più giusto concedere pieni diritti ad una coppia di fatto piuttosto che far sposare due che potevano farlo da parecchio in modo normale..;)

LUVІ
06-10-2007, 11:13
Come da titolo vorrei sapere cosa ne pensate in merito.
E' ovvio che la domanda si ispira al triste fatto della morte dell'agente D'Auria in Afghanistan. Sono più che d'accordo che la moglie (o dovrei dire ex compagna?) e i figli debbano avere un'assicurazione economica per il futuro, però è giusto ottenerla in questo modo?
E se fosse morto subito senza avere la possibilità che altri testimoniassero la sua precedente volontà al matrimonio?
Mi chiedo se nel 2007 è più anacronistica la norma che permette ad un uomo in coma irreversibile di sposarsi o è ancora più anacronistico non riconoscere le coppie di fatto.

Ditemi la vostra

Bravo, hai aperto una ottima discussione, avrei voluto farlo io.
Da questa vicenda, e ancora di più dal fatto che i c.d. PACS esistono già, per i nostri politici, si evince che le persone non sono tutte eguali, nei diritti.
Fermo restando che trovo sacrosanto, ai fini del godimento della pensione di reversibilità, quello che è stato fatto in questa occasione.

LuVi

LUVІ
06-10-2007, 11:15
bhè, dai

in sostanza c'era da far arrivare la pensione alla moglie ...
che con figli sul groppone fa la differenza.

posso capire.

certo che se non era un militare COL CAZZO che si sbrigavano a far le scartoffie
in fretta e furia per farlo sposare prima che schiattasse.


sul "sposare" uno incoscente e morente... vabbhè, dai... giusto la burocrazia italiana e la religione che abbiamo posson concepire boiate simili.


per la legge, basterebbe parificare le conviventi alle mogli a tutti gli effetti... peccato che i religiosi non vogliano....


che popolo di ...........

meglio che lasciam perdere, vhà.





bene inteso: son contento che quella donna e i loro figli abbian quei soldi...

penso a chi in situazioni analoghe non viene trattato così.

*

gourmet
06-10-2007, 17:49
Secondo me i genitori del mitare hanno mentito nel testimoniare che lui intendeva sposarsi da tempo. Magari la coppia era contraria al matrimonio, magari lui era ateo, chi lo sa. Hanno fatto tutto solo per sacrosante ragioni economiche. La madre dei sui figli in un paese civile avrebbe ovviamente diritto alla pensione di reversibilità e a tutti gli altri benefici di legge. Ma visto che siamo nella succursale del Vaticano, hanno dovuto chiamare il prete (non esistono matrimoni civili di questo tipo ovviamente, solo religiosi), hanno dovuto fare questa patetica recita.. solo per avere quello che gli spettava!!

Fil9998
06-10-2007, 18:14
la capisco, la giustifico,

non giustifico il fatto che Nmila altre coppie non possano beneficiare di codesti diritti, come in qualsiasi paese civile si fa.

anche se a dire il vero in un paese che si dica civile una vedova con figli indipendentemente dal tipo di matrimonio o anche se solo conviveva dovrebbe essere aiutata dallo stato economicamente....
ma qua stiamo proprio sulla luna come concetto.

zerothehero
06-10-2007, 20:38
Questo purtroppo non possiamo più chiederlo al diretto interessato, però insisto: giusto farlo sposare da morto o quasi, ovviamente credo solo per contribuire economicamente al sostentamento della compagna e dei figli, o ancor più giusto riconoscere le coppie di fatto?

La reversibilità ai conviventi?
Meglio dichiarare bancarotta in anticipo.. :sofico:

zerothehero
06-10-2007, 20:41
Secondo me i genitori del mitare hanno mentito nel testimoniare che lui intendeva sposarsi da tempo. Magari la coppia era contraria al matrimonio, magari lui era ateo, chi lo sa. Hanno fatto tutto solo per sacrosante ragioni economiche. La madre dei sui figli in un paese civile avrebbe ovviamente diritto alla pensione di reversibilità e a tutti gli altri benefici di legge. Ma visto che siamo nella succursale del Vaticano, hanno dovuto chiamare il prete (non esistono matrimoni civili di questo tipo ovviamente, solo religiosi), hanno dovuto fare questa patetica recita.. solo per avere quello che gli spettava!!


Chi gli ha impedito di contrarre matrimonio civile?
Davvero non capisco perchè si devono concedere dei privilegi e dei diritti che spettano a chi si impegna davanti allo stato e al coniuge (matrimonio civile davanti al sindaco o ad un rappr. dello stato)...i conviventi non vogliono impegnarsi (pur avendone piena facoltà) e lo stato deve spendere miliardi di euro per loro? :confused:

drakend
06-10-2007, 20:49
La reversibilità ai conviventi?
Meglio dichiarare bancarotta in anticipo.. :sofico:
Ma se uno giovane si sposa una pensionata e questa poi muore il tizio giovane prende la reversibilità? :D

zerothehero
06-10-2007, 21:23
Ma se uno giovane si sposa una pensionata e questa poi muore il tizio giovane prende la reversibilità? :D

Leggiti la normativa... :D

drakend
06-10-2007, 22:07
Leggiti la normativa... :D
Non me ne può fregar di meno, era solo una domanda ironica. :sofico:

Fides Brasier
06-10-2007, 22:33
Chi gli ha impedito di contrarre matrimonio civile?
Davvero non capisco perchè si devono concedere dei privilegi e dei diritti che spettano a chi si impegna davanti allo stato e al coniuge (matrimonio civile davanti al sindaco o ad un rappr. dello stato)...i conviventi non vogliono impegnarsi (pur avendone piena facoltà) e lo stato deve spendere miliardi di euro per loro? :confused:sono d'accordo nel non riconoscere diritti alle coppie di fatto, a patto che 1) tali diritti vengano tolti anche a chi li ha gia' (parlamentari e giornalisti), e soprattutto 2) venga istituito il matrimonio civile anche per gli omosessuali. che cosi' potranno godere finalmente dei diritti (e sottostare ai relativi doveri) al pari degli eterosessuali :O

cat1
06-10-2007, 23:34
Se stai chiedendo se sia giusto che una coppia, la quale abbia già progettato il proprio matrimonio insieme alle famiglie, e si ritrovi con uno dei futuri coniugi in punto di morte, possa ugualmente essere unita in matrimonio in quanto la famiglia si fa portavoce della volontà del moribondo: la risposta è affermativa, e semmai tale opzione dovrebbe essere prevista dal diritto civile oltre che da quello canonico.

Se invece stai chiedendo se sia giusto concedere la pensione di reversibilità alle coppie di fatto, la mia risposta è no.

Premetto che son d'accordo sul sostegno economico da dare alla compagna di d'Auria e implicitamente ai loro figli.

Sto chiedendo se sembra giusto far sposare un morto, perchè cerebralmente morto, o riconoscere gli stessi diritti anche ai conviventi.punto.
Sto chiedendo perchè far sposare un morto piuttosto che impedire la morte nel pieno delle capacità mentali di Welby.
Mi sto chiedendo e chiedo a voi: se al posto dell'agente D'Auria ci fosse stato l'operaio signor Rossi o l'imprenditore signor Bianchi, lo stato italiano (direi in concorso con quello vaticano) avrebbe speso dei soldi per mandare un aereo attrezzato in Afghanistan andata e ritorno e fare in modo da sbrigare le pratiche burocratiche nel tempo utile?

udria
07-10-2007, 09:08
E poi c'è gente che ha il coraggio di dire che siamo tutti uguali, che abbiamo gli stessi diritti etc etc :rolleyes:

Lo stato con questa mossa, secondo me, si è diciamo parato il :ciapet: probabilmente per chiudere definitivamente la faccenda.

LotharInt
07-10-2007, 09:34
Questa storia delle coppie di fatto è controversa...non è che non vadano riconosciute..ma secondo me ci marceranno sopra alla grande...basta che due tizi qualunque , magari coinquilini,uomini o donne, affermino di stare insieme e via con le agevolazioni, magari che ne so , un passaggio di proprietà a costi ridotti, o altre agevolazioni fiscali...mah..comunque non sono contrario al loro riconoscimento ma per me sarà un bel casino..:asd:

cat1
07-10-2007, 18:22
Questa storia delle coppie di fatto è controversa...non è che non vadano riconosciute..ma secondo me ci marceranno sopra alla grande...basta che due tizi qualunque , magari coinquilini,uomini o donne, affermino di stare insieme e via con le agevolazioni, magari che ne so , un passaggio di proprietà a costi ridotti, o altre agevolazioni fiscali...mah..comunque non sono contrario al loro riconoscimento ma per me sarà un bel casino..:asd:

Ci sono casi in cui le "coppie non di fatto" sono avvantaggiate a scapito delle coppie sposate.
Ti faccio solo un esempio reale: mia moglie quando va all'ufficio dell'impiego per mettersi in lista per qualsiasi posto deve presentare il modello ISEE (praticamente devi dichiarare tutto, quanto guadagni, se hai una casa di proprietà o se sei in affitto, depositi bancari ecc. ecc.); ebbene siccome è sposata fa reddito con me (prendo 1150€ al mese) e quindi per lo stato risulta "troppo ricca" mentre le sue "amiche compagne" dichiarano redditi molto bassi riuscendo così a trovare altri posti di lavoro.
Secondo me i pacs sono troppo indulgenti per come sono stati formulati, io obbligherei i conviventi a dichiararsi senza dare loro la facoltà di farlo o meno.

cat1
08-10-2007, 18:23
Questa storia delle coppie di fatto è controversa...non è che non vadano riconosciute..ma secondo me ci marceranno sopra alla grande...basta che due tizi qualunque , magari coinquilini,uomini o donne, affermino di stare insieme e via con le agevolazioni, magari che ne so , un passaggio di proprietà a costi ridotti, o altre agevolazioni fiscali...mah..comunque non sono contrario al loro riconoscimento ma per me sarà un bel casino..:asd:

Ci sono casi in cui le "coppie non di fatto" sono avvantaggiate a scapito delle coppie sposate.
Ti faccio solo un esempio reale: mia moglie quando va all'ufficio dell'impiego per mettersi in lista per qualsiasi posto deve presentare il modello ISEE (praticamente devi dichiarare tutto, quanto guadagni, se hai una casa di proprietà o se sei in affitto, depositi bancari ecc. ecc.); ebbene siccome è sposata fa reddito con me (prendo 1150€ al mese) e quindi per lo stato risulta "troppo ricca" mentre le sue "amiche compagne" dichiarano redditi molto bassi riuscendo così a trovare altri posti di lavoro.
Secondo me i pacs sono troppo indulgenti per come sono stati formulati, io obbligherei i conviventi a dichiararsi senza dare loro la facoltà di farlo o meno.

Mi autoquoto