Paganetor
05-10-2007, 08:53
da repubblica.it
Expo, parte l'operazione città pulita. Il piano Moratti per convincere gli ispettori
Una stazione Centrale da «bonificare». Da lunedì poliziotti e vigili inizieranno a presidiare l´interno e, soprattutto, le piazze esterne, i troppi sottopassi e mezzanini del metrò. L´obiettivo è allontanare la varia umanità che può creare guai, dai piccoli scippatori romeni agli spacciatori, ai disperati che bivaccano davanti agli ingressi. Ma da lì dovranno andarsene anche i venditori abusivi. Perché anche loro rovinano l´immagine di una città pronta per l´Expo.
Tra buche stradali da chiudere, tombini da sturare per evitare allagamenti, cartelloni stradali rovinati da cambiare, Milano si prepara all´esame-Expo. Per dirla con il vicesindaco Riccardo De Corato: «Lavoriamo per dare il miglior volto possibile alla città». Una città pulita, una città bella e così ad esempio in stazione Centrale per «mascherare» il cantiere in corso per la ristrutturazione sono stati ingaggiati anche tecnici della Scala. Hanno studiato dei teloni che come una sorta di «scenografia» coprano i ponteggi, e hanno studiato anche il posizionamento delle luci per illuminarli. Ma la «bonifica» estetica e umana della Centrale è solo uno dei capitoli di un piano straordinario di pulizia e maquillage con cui Palazzo Marino si prepara alla visita degli ispettori del Bie, il Bureau international des Expositions che assegna l´Expo.
Loro, i giudici, arriveranno in trasferta da Parigi per verificare «contenuto, congruità e fattibilità» del progetto con cui la città si candida a ospitare l´Esposizione universale del 2015. Come dire, l´ora della verità. La visita inizierà lunedì 22 ottobre e si chiuderà il 26, e per quei cinque giorni di esami da giorni in Comune Letizia Moratti ha mobilitato una sorta di Comitato di benvenuto, una task force che deve preparare la città al meglio per l´esame. Una cinquantina di persone, tra tecnici e dirigenti comunali, rappresentanti di Prefettura e Provincia, società comunali (da Amsa a Metropolitana milanese, da Aem a Sea), Questura e dei Carabinieri, Fiera e Ferrovie. Riccardo De Corato, l´organizzatore a guida del comitato e dell´operazione-ispettori, riassume: «Dobbiamo rendere Milano più bella e all´altezza di una visita importante come questa».
Di più il vicesindaco non dice. Ma da chi c´era, nella serie di riunioni a ciclo continuo che in questi giorni il vicesindaco sta tenendo, si scopre molto. Piani e preparativi, lavori che coinvolgeranno un migliaio di persone tra operai e forze dell´ordine. Ma nelle riunioni sono saltati fuori anche rebus irrisolvibili, su tutto il fatto che è impossibile sapere esattamente dove vorranno andare gli ispettori: la visita prevede sì un´agenda proposta dal Comune, ma loro ovviamente potranno fare le digressioni che vorranno. Dove pulire? È impossibile inventarsi un´altra Milano, e allora le operazioni generali di maquillage si concentreranno in due «zone rosse» che sicuramente saranno toccate dalla visita: il centro storico attorno a Palazzo Marino e la zona Duomo, la Centrale. È previsto che qui, e lungo il percorso che separa le due aree, gli operai dovranno verificare le strade e chiudere tutte le eventuali buche.
La Metropolitana milanese intanto, che gestisce acquedotto e fognature, dovrà verificare la rete dei tombini nelle stesse vie e spurgare quelli otturati. A ottobre, si sa, può piovere e pozzanghere e allagamenti non sarebbero un bel vedere. Nel frattempo, Amsa dovrà concentrarsi sulla pulizia di marciapiedi, strade, piazze. E sulla rimozione di svariati graffiti. E ancora, in Comune hanno fatto un censimento di cartelli stradali, fioriere e panchine, cestini dei rifiuti rovinati in Centro per farli sostituire. Fuori dalla Centrale sono state censite, tra le cose rovinate da sostituire, anche pensiline e masselli della pavimentazione di piazza Duca D´Aosta.
Sulla visita, in realtà, Letizia Moratti ha dato mandato di tenere il più stretto riserbo. Riservatissimi spostamenti e percorsi degli ispettori, perché il loro è un lavoro che dovrebbe svolgersi lontano dalla telecamere. Ma anche perché si vorrebbe evitare il rischio che salti fuori qualche contestatore del neonato «Comitato No-Expo». Un altro rischio potrebbero essere gli scioperi, e non è un caso che sia stato accuratamente evitato l´arrivo della delegazione a Malpensa dove agitazioni per il ridimensionamento dell´hub sarebbero difficili da spiegare per una città che si candida a ricevere, nel 2015, milioni di visitatori. Meglio Linate, probabilmente però dopo aver fatto tappa anche a Roma. Mentre alla Fiera di Rho-Pero, dove si vorrebbe ospitare l´Expo, gli ispettori saranno portati in elicottero. Per mostrare loro l´area in cui si vorrebbero costruire i futuri padiglioni, si dice. Ma anche, viene da dubitare, per evitare di fare lo slalom tra i tanti cantieri ancora aperti attorno alla Fiera a quasi tre anni dall´apertura. Anche questo sarebbe difficile da spiegare.
considerazione mie:
Milano ha bisogno di una costante "bonifica", non solo per farci belli quando vengono gli ispettori a controllare se è tutto ok! (e magari lasciar marcire il tutto tra il 2008 e il 2015)
Sono però contento che si faccia qualcosa: il motivo è discutibile, ma spero che i risultati convincano chi di dovere che una Milano bella da vedere è anche una Milano bella da vivere...
Spero inoltre che ci sia maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine riguardo tutti gli atti di vandalismo, piccola criminalità ecc., che spesso fanno la differenza tra una città a misura d'uomo e una invivibile...
sperem!
Expo, parte l'operazione città pulita. Il piano Moratti per convincere gli ispettori
Una stazione Centrale da «bonificare». Da lunedì poliziotti e vigili inizieranno a presidiare l´interno e, soprattutto, le piazze esterne, i troppi sottopassi e mezzanini del metrò. L´obiettivo è allontanare la varia umanità che può creare guai, dai piccoli scippatori romeni agli spacciatori, ai disperati che bivaccano davanti agli ingressi. Ma da lì dovranno andarsene anche i venditori abusivi. Perché anche loro rovinano l´immagine di una città pronta per l´Expo.
Tra buche stradali da chiudere, tombini da sturare per evitare allagamenti, cartelloni stradali rovinati da cambiare, Milano si prepara all´esame-Expo. Per dirla con il vicesindaco Riccardo De Corato: «Lavoriamo per dare il miglior volto possibile alla città». Una città pulita, una città bella e così ad esempio in stazione Centrale per «mascherare» il cantiere in corso per la ristrutturazione sono stati ingaggiati anche tecnici della Scala. Hanno studiato dei teloni che come una sorta di «scenografia» coprano i ponteggi, e hanno studiato anche il posizionamento delle luci per illuminarli. Ma la «bonifica» estetica e umana della Centrale è solo uno dei capitoli di un piano straordinario di pulizia e maquillage con cui Palazzo Marino si prepara alla visita degli ispettori del Bie, il Bureau international des Expositions che assegna l´Expo.
Loro, i giudici, arriveranno in trasferta da Parigi per verificare «contenuto, congruità e fattibilità» del progetto con cui la città si candida a ospitare l´Esposizione universale del 2015. Come dire, l´ora della verità. La visita inizierà lunedì 22 ottobre e si chiuderà il 26, e per quei cinque giorni di esami da giorni in Comune Letizia Moratti ha mobilitato una sorta di Comitato di benvenuto, una task force che deve preparare la città al meglio per l´esame. Una cinquantina di persone, tra tecnici e dirigenti comunali, rappresentanti di Prefettura e Provincia, società comunali (da Amsa a Metropolitana milanese, da Aem a Sea), Questura e dei Carabinieri, Fiera e Ferrovie. Riccardo De Corato, l´organizzatore a guida del comitato e dell´operazione-ispettori, riassume: «Dobbiamo rendere Milano più bella e all´altezza di una visita importante come questa».
Di più il vicesindaco non dice. Ma da chi c´era, nella serie di riunioni a ciclo continuo che in questi giorni il vicesindaco sta tenendo, si scopre molto. Piani e preparativi, lavori che coinvolgeranno un migliaio di persone tra operai e forze dell´ordine. Ma nelle riunioni sono saltati fuori anche rebus irrisolvibili, su tutto il fatto che è impossibile sapere esattamente dove vorranno andare gli ispettori: la visita prevede sì un´agenda proposta dal Comune, ma loro ovviamente potranno fare le digressioni che vorranno. Dove pulire? È impossibile inventarsi un´altra Milano, e allora le operazioni generali di maquillage si concentreranno in due «zone rosse» che sicuramente saranno toccate dalla visita: il centro storico attorno a Palazzo Marino e la zona Duomo, la Centrale. È previsto che qui, e lungo il percorso che separa le due aree, gli operai dovranno verificare le strade e chiudere tutte le eventuali buche.
La Metropolitana milanese intanto, che gestisce acquedotto e fognature, dovrà verificare la rete dei tombini nelle stesse vie e spurgare quelli otturati. A ottobre, si sa, può piovere e pozzanghere e allagamenti non sarebbero un bel vedere. Nel frattempo, Amsa dovrà concentrarsi sulla pulizia di marciapiedi, strade, piazze. E sulla rimozione di svariati graffiti. E ancora, in Comune hanno fatto un censimento di cartelli stradali, fioriere e panchine, cestini dei rifiuti rovinati in Centro per farli sostituire. Fuori dalla Centrale sono state censite, tra le cose rovinate da sostituire, anche pensiline e masselli della pavimentazione di piazza Duca D´Aosta.
Sulla visita, in realtà, Letizia Moratti ha dato mandato di tenere il più stretto riserbo. Riservatissimi spostamenti e percorsi degli ispettori, perché il loro è un lavoro che dovrebbe svolgersi lontano dalla telecamere. Ma anche perché si vorrebbe evitare il rischio che salti fuori qualche contestatore del neonato «Comitato No-Expo». Un altro rischio potrebbero essere gli scioperi, e non è un caso che sia stato accuratamente evitato l´arrivo della delegazione a Malpensa dove agitazioni per il ridimensionamento dell´hub sarebbero difficili da spiegare per una città che si candida a ricevere, nel 2015, milioni di visitatori. Meglio Linate, probabilmente però dopo aver fatto tappa anche a Roma. Mentre alla Fiera di Rho-Pero, dove si vorrebbe ospitare l´Expo, gli ispettori saranno portati in elicottero. Per mostrare loro l´area in cui si vorrebbero costruire i futuri padiglioni, si dice. Ma anche, viene da dubitare, per evitare di fare lo slalom tra i tanti cantieri ancora aperti attorno alla Fiera a quasi tre anni dall´apertura. Anche questo sarebbe difficile da spiegare.
considerazione mie:
Milano ha bisogno di una costante "bonifica", non solo per farci belli quando vengono gli ispettori a controllare se è tutto ok! (e magari lasciar marcire il tutto tra il 2008 e il 2015)
Sono però contento che si faccia qualcosa: il motivo è discutibile, ma spero che i risultati convincano chi di dovere che una Milano bella da vedere è anche una Milano bella da vivere...
Spero inoltre che ci sia maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine riguardo tutti gli atti di vandalismo, piccola criminalità ecc., che spesso fanno la differenza tra una città a misura d'uomo e una invivibile...
sperem!