naitsirhC
03-10-2007, 21:37
Criticare i vigili "sceriffi" si può, anziano assolto
Padova
I cittadini possono criticare anche con «invettive» l'operato dei vigili urbani, specie se è troppo spinto verso l'obiettivo di fare cassa con le multe e da un certo «menefreghismo» verso le reali esigenze dei centri urbani. Lo sottolinea la Cassazione che ha completamente assolto dall'accusa di diffamazione Alceste M., un ottantenne veneto che aveva inviato una lettera al sindaco e alla giunta comunale del suo paese, Conselve (Padova), per protestare contro la polizia municipale accusandola di fare troppe multe, esibire pistola e manette, essere menefreghista e scansafatiche sul lavoro.
Ad avviso dei supremi giudici la missiva di Alceste merita l'applicazione della «causa di giustificazione» in quanto le espressioni da lui usate rientrano «appieno nell'esercizio del diritto di critica» dal momento che - spiegano gli ermellini con la sentenza 36077 della Quinta sezione penale - «va rimarcato che il modo con il quale il vigile urbano esplica il proprio lavoro in maniera legittima o meno legittima, è di palese interesse della collettività ». Pertanto ne consegue che «espressioni con le quali si qualifichi criticamente il comportamento dei vigili nell'esercizio delle rispettive funzioni, presenta in modo netto ed evidente il requisito della pertinenza al pubblico interesse».
Quanto al fatto che l'uomo abbia usato dei toni aspri e da «invettiva», la Cassazione ritiene giusto perdonare l'anziano poiché le sue critiche seppur aspre «non erano fini a se stesse» dal momento che a suo avviso i vigili del suo Comune «esercitavano il loro pubblico ufficio senza rispettare il generale principio della efficienza, imparzialità e buon andamento dell'amministrazione». In precedenza la Corte di Appello di Venezia, nel marzo 2006, aveva solo parzialmente assolto Alceste condannandolo a risarcire (per danni da diffamazione) i 5 vigili di Conselve, per aver attributo loro comportamenti «superficiali, misti a incoscienza e presuntuosità».
http://www.ilgazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=3526754&Data=2007-10-3&Pagina=10
:yeah:
Padova
I cittadini possono criticare anche con «invettive» l'operato dei vigili urbani, specie se è troppo spinto verso l'obiettivo di fare cassa con le multe e da un certo «menefreghismo» verso le reali esigenze dei centri urbani. Lo sottolinea la Cassazione che ha completamente assolto dall'accusa di diffamazione Alceste M., un ottantenne veneto che aveva inviato una lettera al sindaco e alla giunta comunale del suo paese, Conselve (Padova), per protestare contro la polizia municipale accusandola di fare troppe multe, esibire pistola e manette, essere menefreghista e scansafatiche sul lavoro.
Ad avviso dei supremi giudici la missiva di Alceste merita l'applicazione della «causa di giustificazione» in quanto le espressioni da lui usate rientrano «appieno nell'esercizio del diritto di critica» dal momento che - spiegano gli ermellini con la sentenza 36077 della Quinta sezione penale - «va rimarcato che il modo con il quale il vigile urbano esplica il proprio lavoro in maniera legittima o meno legittima, è di palese interesse della collettività ». Pertanto ne consegue che «espressioni con le quali si qualifichi criticamente il comportamento dei vigili nell'esercizio delle rispettive funzioni, presenta in modo netto ed evidente il requisito della pertinenza al pubblico interesse».
Quanto al fatto che l'uomo abbia usato dei toni aspri e da «invettiva», la Cassazione ritiene giusto perdonare l'anziano poiché le sue critiche seppur aspre «non erano fini a se stesse» dal momento che a suo avviso i vigili del suo Comune «esercitavano il loro pubblico ufficio senza rispettare il generale principio della efficienza, imparzialità e buon andamento dell'amministrazione». In precedenza la Corte di Appello di Venezia, nel marzo 2006, aveva solo parzialmente assolto Alceste condannandolo a risarcire (per danni da diffamazione) i 5 vigili di Conselve, per aver attributo loro comportamenti «superficiali, misti a incoscienza e presuntuosità».
http://www.ilgazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=3526754&Data=2007-10-3&Pagina=10
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