c.m.g
03-10-2007, 00:43
Notizia del 03 Ottobre 2007
Roma - Ennesimo caso di mano morbida della Federal Trade Commission (http://en.wikipedia.org/wiki/Federal_Trade_Commission) statunitense contro produttori e distributori di spyware, tanto odiati dagli utenti quanto fortunati nel cavarsela con la giustizia - o presunta tale. Tre truffatori, riconosciuti colpevoli di spacciare software spione e malevolo nascosto all'interno di screensaver e file video, dovranno versare per il disturbo arrecato 330mila dollari e ricevere le attenzioni delle autorità federali americane per i prossimi otto anni.
Forse non gli sarà andata bene come nel caso (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1778519) degli autori di Kazanon, Mailwiper e Spy Deleter, che nel novembre scorso se la solo cavata con soli 50mila dollari di multa perché poveri in canna, ma Elliott S. Cameron, Robert A. Davidson II e Garry E. Hill hanno lo stesso accettato di buon grado di dichiararsi colpevoli dei reati ascrittigli e pagare quanto richiesto dalla FTC. Il software da loro ideato, chiamato Media Motor, si stima abbia infettato 15 milioni di macchine e fatto guadagnare agli autori qualcosa come 3,6 milioni di dollari. Al confronto, la multa comminatagli dalle autorità è poco più che un obolo simbolico.
Media Motor, spyware dal comportamento piuttosto classico associato a nomi di società come ERG Ventures, Joysticksavers.com e Privateinpublic.com, spiava le parti del sistema più sensibili per la privacy dell'utente, aggiungeva una toolbar sul browser difficile da eliminare che mostrava a video banner pubblicitari, tracciava le abitudini di navigazione dell'utente e generava pop-up reclamizzanti i cari, vecchi contenuti pornografici sempre sulla breccia (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2043595).
Ora i tre discolacci hanno promesso che non lo faranno più, e dovranno tenere traccia puntigliosa dei loro prossimi business da presentare alla FTC, oltre a dover offrire obbligatoriamente agli utenti dei suddetti business un sistema per raccogliere le lamentele dei consumatori. Poco male considerando che la sentenza non fa altro che rafforzare (http://www.theregister.co.uk/2007/10/01/ftc_fines_spyware_defendants/) l'idea secondo cui produrre spyware conviene: al massimo, suggeriscono nei fatti le autorità USA, si paga una multa simbolica e si finisce su un registro per un po' d'anni, al cambio c'è la possibilità di guadagnare, intascare e tenere per se milioni di dollari. Esentasse.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2079100)
Roma - Ennesimo caso di mano morbida della Federal Trade Commission (http://en.wikipedia.org/wiki/Federal_Trade_Commission) statunitense contro produttori e distributori di spyware, tanto odiati dagli utenti quanto fortunati nel cavarsela con la giustizia - o presunta tale. Tre truffatori, riconosciuti colpevoli di spacciare software spione e malevolo nascosto all'interno di screensaver e file video, dovranno versare per il disturbo arrecato 330mila dollari e ricevere le attenzioni delle autorità federali americane per i prossimi otto anni.
Forse non gli sarà andata bene come nel caso (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1778519) degli autori di Kazanon, Mailwiper e Spy Deleter, che nel novembre scorso se la solo cavata con soli 50mila dollari di multa perché poveri in canna, ma Elliott S. Cameron, Robert A. Davidson II e Garry E. Hill hanno lo stesso accettato di buon grado di dichiararsi colpevoli dei reati ascrittigli e pagare quanto richiesto dalla FTC. Il software da loro ideato, chiamato Media Motor, si stima abbia infettato 15 milioni di macchine e fatto guadagnare agli autori qualcosa come 3,6 milioni di dollari. Al confronto, la multa comminatagli dalle autorità è poco più che un obolo simbolico.
Media Motor, spyware dal comportamento piuttosto classico associato a nomi di società come ERG Ventures, Joysticksavers.com e Privateinpublic.com, spiava le parti del sistema più sensibili per la privacy dell'utente, aggiungeva una toolbar sul browser difficile da eliminare che mostrava a video banner pubblicitari, tracciava le abitudini di navigazione dell'utente e generava pop-up reclamizzanti i cari, vecchi contenuti pornografici sempre sulla breccia (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2043595).
Ora i tre discolacci hanno promesso che non lo faranno più, e dovranno tenere traccia puntigliosa dei loro prossimi business da presentare alla FTC, oltre a dover offrire obbligatoriamente agli utenti dei suddetti business un sistema per raccogliere le lamentele dei consumatori. Poco male considerando che la sentenza non fa altro che rafforzare (http://www.theregister.co.uk/2007/10/01/ftc_fines_spyware_defendants/) l'idea secondo cui produrre spyware conviene: al massimo, suggeriscono nei fatti le autorità USA, si paga una multa simbolica e si finisce su un registro per un po' d'anni, al cambio c'è la possibilità di guadagnare, intascare e tenere per se milioni di dollari. Esentasse.
Alfonso Maruccia
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2079100)