GianoM
29-09-2007, 17:55
E’ iniziato l’iter per il disegno di legge, presentato da tempo dall’Italia dei Valori, sulla incandidabilità in Parlamento dei condannati definitivi oltre i due anni e sulla ineleggibilità di titolari di impresa che svolgono la propria attività in regime di concessione rilasciata dallo Stato, sia per chi può disporre dell’azienda direttamente o indirettamente o può determinarne gli indirizzi. Il ddl sarà discusso in commissione affari costituzionali tra una settimana.
La nostra proposta era ferma da mesi e sono convinto che senza il V-day e le mie insistenze verso il presidente della Camera non avrebbe mai visto la luce.
Il ddl chiede che sia applicata ai parlamentari la norma già in vigore per i consigli comunali per chi ha subito una condanna con almeno due anni di reclusione e una netta separazione tra gli interessi legati alle concessioni dello Stato e la possibilità di influenzarne l’assegnazione. Non si può essere concessionari e allo stesso tempo parlamentari.
Non è una legge ad personam come hanno dichiarato i membri del centrodestra citando la concessione delle frequenze televisive e gli interessi di Silvio Berlusconi. La legge vuole equiparare i parlamentari alle regole applicate per le altre cariche pubbliche e eliminare evidenti conflitti di interesse.
Vi terrò informati in modo dettagliato sul cammino di questo ddl, su chi lo sosterrà e su chi lo ostacolerà, a partire dai prossimi passi della commissione affari costituzionali presieduta da Luciano Violante.
http://www.antoniodipietro.it/
La nostra proposta era ferma da mesi e sono convinto che senza il V-day e le mie insistenze verso il presidente della Camera non avrebbe mai visto la luce.
Il ddl chiede che sia applicata ai parlamentari la norma già in vigore per i consigli comunali per chi ha subito una condanna con almeno due anni di reclusione e una netta separazione tra gli interessi legati alle concessioni dello Stato e la possibilità di influenzarne l’assegnazione. Non si può essere concessionari e allo stesso tempo parlamentari.
Non è una legge ad personam come hanno dichiarato i membri del centrodestra citando la concessione delle frequenze televisive e gli interessi di Silvio Berlusconi. La legge vuole equiparare i parlamentari alle regole applicate per le altre cariche pubbliche e eliminare evidenti conflitti di interesse.
Vi terrò informati in modo dettagliato sul cammino di questo ddl, su chi lo sosterrà e su chi lo ostacolerà, a partire dai prossimi passi della commissione affari costituzionali presieduta da Luciano Violante.
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