LUVІ
29-09-2007, 13:26
Delirio? Paura? Follia?
Come considerare queste parole?
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/cdl10/cdl10/cdl10.html
Il leader leghista al Parlamento del Nord: "Dopo il referendum non c'è spazio alle Camere"
"So di poter portare in piazza lombardi e veneti disposti al sacrificio"
Bossi: "Per conquistare la libertà una lotta di liberazione del Nord"
E Berlusconi assicura: "Tra un mese Prodi cadrà e torneremo al governo"
VICENZA - Parole forti, destinate a far discutere. "La libertà non si può più conquistare in Parlamento ma con uomini lanciati in una lotta di liberazione": lo ha detto Umberto Bossi, nel corso del suo intervento ai lavori del Parlamento del Nord.
"Non porto buone notizie - ha detto ai presenti - perchè dopo il referendum (quello del giugno 2006 sulla riforma costituzionale; ndr) non c'è più la sicurezza di poter cambiare la Costituzione. Per questo forse sarà necessario un attacco del Nord: io so di poter portare 10 milioni di padani e di altrettanti veneti in piazza, disposti al sacrificio, per una battaglia di libertà. In un Paese con una sinistra che ha un odio ideologico nei confronti degli uomini del nord". Per questo, secondo Bossi, "la prima cosa che facciamo quando saremo al governo sarà quello di cambiare la Costituzione".
Un discorso, il suo, che segue quello pronunciato, nella stessa sede, da Silvio Berlusconi. Che detto di "voler bene come un fratello a Bossi, mi ritirerò dalla politica quando si ritirerà lui"; ha ribadito l'importanza dell'asse di ferro con la Lega ("è l'alleato che mi ha sostenuto più di tutti"); ha definito "assolutamente legittima" la protesta fiscale del Carroccio, aggiungendo però che a suo giudizio non ci sarà bisogno di metterla in pratica, perché l'attuale governo entro un mese andrà casa. Ha inoltre detto "no" all'ipotesi di un esecutivo tecnico, dicendosi invece favorevole a elezioni anticipate. "E quando torneremo a governare - ha concluso - saremo noi ad abbassare le tasse".
Accanto a Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti, il Cavaliere ha anche fatto un discorso rivolto all'interno dell'alleanza: "Sul futuro governo della Cdl - ha dichiarato - bisogna aprire un'officina". Un cantiere che dovrebbe partire la prossima settimana, in vista della caduta del governo Prodi e del prossimo ritorno alla guida del Paese del centrodestra. Berlusconi ha sottolineato che al centro dei lavori dell'officina ci sono i temi fiscali e i principali che verranno dibattuti, ha anticipato, sono "l'abolizione dell'Ici sulla prima casa - ha detto - la tassazione sugli straordinari, l'abolizione dell'imposta sulle successioni e donazioni e l'introduzione di una quota massima del 33% sul prelievo fiscale".
(29 settembre 2007)
Come considerare queste parole?
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/cdl10/cdl10/cdl10.html
Il leader leghista al Parlamento del Nord: "Dopo il referendum non c'è spazio alle Camere"
"So di poter portare in piazza lombardi e veneti disposti al sacrificio"
Bossi: "Per conquistare la libertà una lotta di liberazione del Nord"
E Berlusconi assicura: "Tra un mese Prodi cadrà e torneremo al governo"
VICENZA - Parole forti, destinate a far discutere. "La libertà non si può più conquistare in Parlamento ma con uomini lanciati in una lotta di liberazione": lo ha detto Umberto Bossi, nel corso del suo intervento ai lavori del Parlamento del Nord.
"Non porto buone notizie - ha detto ai presenti - perchè dopo il referendum (quello del giugno 2006 sulla riforma costituzionale; ndr) non c'è più la sicurezza di poter cambiare la Costituzione. Per questo forse sarà necessario un attacco del Nord: io so di poter portare 10 milioni di padani e di altrettanti veneti in piazza, disposti al sacrificio, per una battaglia di libertà. In un Paese con una sinistra che ha un odio ideologico nei confronti degli uomini del nord". Per questo, secondo Bossi, "la prima cosa che facciamo quando saremo al governo sarà quello di cambiare la Costituzione".
Un discorso, il suo, che segue quello pronunciato, nella stessa sede, da Silvio Berlusconi. Che detto di "voler bene come un fratello a Bossi, mi ritirerò dalla politica quando si ritirerà lui"; ha ribadito l'importanza dell'asse di ferro con la Lega ("è l'alleato che mi ha sostenuto più di tutti"); ha definito "assolutamente legittima" la protesta fiscale del Carroccio, aggiungendo però che a suo giudizio non ci sarà bisogno di metterla in pratica, perché l'attuale governo entro un mese andrà casa. Ha inoltre detto "no" all'ipotesi di un esecutivo tecnico, dicendosi invece favorevole a elezioni anticipate. "E quando torneremo a governare - ha concluso - saremo noi ad abbassare le tasse".
Accanto a Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti, il Cavaliere ha anche fatto un discorso rivolto all'interno dell'alleanza: "Sul futuro governo della Cdl - ha dichiarato - bisogna aprire un'officina". Un cantiere che dovrebbe partire la prossima settimana, in vista della caduta del governo Prodi e del prossimo ritorno alla guida del Paese del centrodestra. Berlusconi ha sottolineato che al centro dei lavori dell'officina ci sono i temi fiscali e i principali che verranno dibattuti, ha anticipato, sono "l'abolizione dell'Ici sulla prima casa - ha detto - la tassazione sugli straordinari, l'abolizione dell'imposta sulle successioni e donazioni e l'introduzione di una quota massima del 33% sul prelievo fiscale".
(29 settembre 2007)