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View Full Version : La notizia del pensionato è falsa!


shambler1
27-09-2007, 15:35
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/27/cagliari_notizia_falsa.shtml

MI riallaccio ad un caso reale per fare una riflessione:
Il pensionato che rubava per fame era l'invenzione di un giornalista.
Il problema esiste ma la notizia era inventata di sana pianta e fatta passare per vera.
A molti sembrerà incredibile eppure i media non rappresentano sempre la realtà con il massimo del distacco e dell'obiettività possibile. A volte ci sono notizie omesse o distorte o addirittura inventate.
Questa nozione, che causa un attimo di vertigine mi rendo conto e di incredulità è a mio parere invece indispendabile specie oggi che le fonti di informazione sono (in apparenza ) tante.
I ripetitori sono tanti , siti web, giornali, trasmissioni..le fonti vere delle informazioni non sono cosi tante.
La figura dell'inviato speciale che rischia la pelle e conosce benissimo il luogo va scomparendo
i tanti opinionisti e commentatori di notizie si preoccupano di informare la gente su cosa deve sapere ..ma si tratta di una cerchia selezionata e quasi addomesticata e spesso la loro autorevolezza viene dalla notorietà più che dalla preparazione.
e veniamo alle notizie
esistono, ho scoperto, delle pubblicità occulte che vengono trasformate in notizie ..non me lo invento io , molti non ci crederanno ma posso mostrare le mie fonti in materia.

Se l'argomento può interessare, in serata posterò del materiale
(non occorre comunque prendere posizione su temi politici, la discussione non verte su questo argomento)

Blaster_Maniac
27-09-2007, 15:49
1984, il libro, è sempre più reale.
Comincio ad essere intimorito...

FastFreddy
27-09-2007, 15:51
1984, il libro, è sempre più reale.
Comincio ad essere intimorito...

:confused:

Le bufale giornalistiche ci son sempre state...

shambler1
27-09-2007, 16:10
:confused:

Le bufale giornalistiche ci son sempre state...

La questione che a me interessa e che spesso mi fa prendere posizioni impopolari è : la bufala è un episodio che può avvenire internamente ad un sistema sano e affidabile o l'intero sistema dell'informazione è ( almeno quello attuale) è qualcosa non solo parzialmente affidabile o che si presta a manipolazioni ( anche per omissione) ?
Il singolo individuo e le masse (che sono qualcosa di diverso dalla somma aritmetica degli individui) possono essere manipolati ? E in che misura?
Quale è l'atteggiamento delle persone nei confronti delle informazioni?

alarico75
27-09-2007, 16:22
La questione che a me interessa e che spesso mi fa prendere posizioni impopolari è : la bufala è un episodio che può avvenire internamente ad un sistema sano e affidabile o l'intero sistema dell'informazione è ( almeno quello attuale) è qualcosa non solo parzialmente affidabile o che si presta a manipolazioni ( anche per omissione) ?
Il singolo individuo e le masse (che sono qualcosa di diverso dalla somma aritmetica degli individui) possono essere manipolati ? E in che misura?
Quale è l'atteggiamento delle persone nei confronti delle informazioni?

L'informazione e' generalmente affidabile nel nostro paese perche' molte fonti non possono dire il falso all'unisono... Ci saranno sempre angoli diversi di visione sia dei giornali sia delle persone che li leggono.
Trovo interessante culturalmente vedere articoli con punti di vista molto diversi dai miei per integrare le mie convinzioni o vedere la cosa da un altro punto di vista
Le masse sono certamente manipolabili (vedi marketing e politica) in grande misura. I singoli pure.
Solo alcuni singoli (una percentuale molto bassa della popolazione) hanno la capacita' di astrarre le notizie dai commenti e farsi una loro opinione.

shambler1
27-09-2007, 16:30
Ho letto un libro che mette in discussione proprio il primo assunto
e cioè che le fonti che comunicano al cittadino sono tante , si ma le vere fonti , per esempio le agenzie internazionali sono poche e concentrate.
Sicuramente c'è più discussione e informazione nei giornali americani che da noi dove mi pare che talvolta la "notizia" duri una manciata di secondi e il resto sia opinione dell'opinionista di turno.
Stasera continuo la discussione.:)

giannola
27-09-2007, 16:50
Quale è l'atteggiamento delle persone nei confronti delle informazioni?

perennemente scettico, aspetto sempre conferme.;)

anonimizzato
27-09-2007, 19:15
Questo rincara la dose sulla mia considerazione verso i giornalisti, ovvero che non sono equiparabili ad esseri umani.

shambler1
27-09-2007, 21:15
Ecco il primo libro che mi sento di consigliare!
E' molto divulgativo ma ha svariati punti di interesse, almeno per chi vuole diventare un consumatore più consapevole
http://www.minimumfax.com/recensione.asp?personaID=404



Una donna bellissima ti si avvicina e ti chiede di salvarla, per poi sparire. Prima, però ti ha lasciato un numero di telefono. Tu chiami, già sogni l'avventura che spezzerà la monotonia. La voce che sentirai, però, ti indicherà solo le caratteristiche di un nuovo videogame. Se la cosa ti intrigherà, il gioco è fatto: la pubblicità ti ha catturato. Nell'intrigante e utile saggio di Martin Howard, Sappiamo cosa vuoi, ispirato dal bestseller americano Coercion di Douglas Rushkoff, vengono spiegate per la prima volta le tecniche più innovative e subliminali utilizzate dalle corporation e dai governi, il cui scopo è quello di influenzarci e insinuarsi nella nostra mente, agendo su quelle che sono state definite come le cinque aree fondamentali della nostra vita: l'area del consumo, l'area personale, l'area degli eventi, l'area informativa e l'area virtuale. Grazie alla chiara e semplice declinazioni dei temi e all'uso di illustrazioni e grafici dallo stile accattivante, il manuale di Howard ci spiega come noi, in quanto avventori, siamo spinti all'acquisto di certi prodotti senza nemmeno capacitarci di come siamo arrivati a sceglierli. Basta pensare che nei supermercati la disposizione dei beni di consumo è spesso il risultato di studi che mirano a ipnotizzare adulti e bambini, in modo tale da comprare non ciò che ci serve, ma ciò che ci attrae per colore ed estetica. Howard elenca e illustra centinaia di modalità attraverso le quali le nostre menti vengono controllate e come vengano elaborati stratagemmi al limite del surreale capaci di smantellare le più semplici inclinazioni umane, teleguidando la gente verso specifici obiettivi. Un esempio è l'undercover marketing, una tecnica pubblicitaria che aggressivamente si infiltra nelle maglie della società, per tramutare gli individui in acquirenti. Perciò se qualcuno durante una discussione vi declama con entusiasmo l'utilità e l'avanguardia di un nuovo cellulare o di una nuova automobile, o se vi chiedono di fare una fotografia vicino ad un monumento con l'ultimo modello di telefonino dell'ultimissima generazione, potreste essere di fronte ad un attore pagato da un'industria di telecomunicazioni per spingervi a diventare un loro cliente. Esempi che in alcune pagine ci fanno pensare ai film di James Bond più che al mondo reale, dove pensiamo di muoverci con libertà di pensiero e opinione ed invece, senza saperlo, siamo spinti verso una direzione univoca. Howard, per esempio, spiega come telegiornali e carta stampata ormai veicolino le notizie in base alla loro attrattiva e non all'effettivo valore informativo. Per cui la recente scoperta nel campo della medicina di cui si parla nel telegiornale potrebbe essere in realtà una sorta di messaggio promozionale di una casa farmaceutica.
Inoltre il libro dedica un ampio spazio al tema del condizionamento delle masse, dalle sette alle grandi industrie, dai governi ai centri commerciali, illustrando come la perdita di coscienza di sé può avvenire anche all'interno di una folla, insieme ad altre persone che, come noi, necessitano di indicazioni e sperano di trovare persone capaci di consigliarci una via per orientarci. Sulla base di questa necessità si muovono menti occulte che studiano il modo per abbindolare le masse, per chiudere dentro i recinti il più grande numero possibile di clienti, acquirenti e ignari promotori. Una missione che porta tuttavia alla negazione del diritto di libertà e di scelta. Sappiamo cosa vuoi, pubblicato dalla Minimum Fax nella collana Indi, che si occupa di forte attualità e di informazione, è un saggio scorrevole e di sicuro interesse in un momento in cui la privacy e l'identità sono parole chiave per difendere la nostra individualità. L'autore, Martin Howard, australiano di Brisbane, è uno studioso esperto di mass media che ha lavorato per oltre quindici anni nel settore del marketing e della pubblicità e con il suo libro vuole indicare al pubblico strade per uscire dai condizionamenti e per recuperare il potere di decidere per noi stessi.
In un mondo che sempre più ci relega a ruolo di marionette, un saggio come questo è di grande aiuto per impugnare le forbici e tagliare i fili..

shambler1
28-09-2007, 12:34
C'è ne è una stupenda che ho letto in un manuale di psicologia del pensiero, quanto prima lo riporto.

Nevermind
28-09-2007, 12:55
Il problema è che oggigiorno le fonti son poche anzi spesso una sola e tutti attingono a quelle quindi basta che la fonte sia distorta che tutta la catena viene irrimediabilmente "corrotta".

sider
28-09-2007, 13:27
Credo che una persona attenta sia in grado di discernere le notizie vare da quelle false. Per esempio non ho mai creduto che ci fossero armi di distruzione di massa in Iraq, era troppo evidente la truffa,eppure molti lo hanno creduto.
E di esempi così ce ne sono a migliaia.

Solertes
28-09-2007, 14:34
Il problema è che oggigiorno le fonti son poche anzi spesso una sola e tutti attingono a quelle quindi basta che la fonte sia distorta che tutta la catena viene irrimediabilmente "corrotta".

Diciamo che la fonte non esisteva.
Il Giornale locale che ha riportato per primo la notizia è un'altro di quei bollettini dello schieramento politico "Azienda" e anche ad un sussurro che possa dare contro la parte avversa, gli dà un risalto incredibile....

Ser21
28-09-2007, 14:53
All'epoca del faslo scoop telekom serbia...i giornalisti bufalari nn furono nemmeno sospesi dal servizio,se nn per un periodo di 1 mese.
Vediamo ora,nel caso di una notizia che a livello nazionale nn ha alcun effetto,che pene esemplari ( :asd: ) saranno prese dal sindacato dei giornalisti.
Mi preparo gia alla super farsa...:asd:

sider
28-09-2007, 15:21
All'epoca del faslo scoop telekom serbia...i giornalisti bufalari nn furono nemmeno sospesi dal servizio,se nn per un periodo di 1 mese.
Vediamo ora,nel caso di una notizia che a livello nazionale nn ha alcun effetto,che pene esemplari ( :asd: ) saranno prese dal sindacato dei giornalisti.
Mi preparo gia alla super farsa...:asd:

Ci vedo una bella puntatona di porta a porta

Ser21
28-09-2007, 15:34
Ci vedo una bella puntatona di porta a porta....

....di disinformazione mirata.

Paganetor
28-09-2007, 16:36
dal sito dell'Ordine dei Giornalisti (www.odg.it)

Falsa notizia: l'Ordine della Sardegna apre una inchiesta
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna ha aperto un’inchiesta sul caso della notizia, risultata falsa, del pensionato cagliaritano costretto a rubare per fame e perdonato dal negoziante. Notizia pubblicata da un giornale regionale e ripresa da tutti i media nazionali, alcuni dei quali l’hanno arricchita di dettagli e persino di dichiarazioni degli inesistenti protagonisti di un fatto mai accaduto. Gli accertamenti saranno rigorosi ma rapidissimi: nella seduta del 4 ottobre potrebbero essere assunte le prime decisioni. Il Presidente Filippo Peretti ha dichiarato: "La vicenda, anche al di là dell’accertamento delle singole responsabilità di iscritti all’Albo, interroga tutti i giornalisti e impone una risposta chiara ai lettori. Perché mette in evidenza un rilassamento rispetto a una delle regole ferme della professione: l’obbligo di attenersi alla verità sostanziale dei fatti attraverso la verifica preventiva delle notizie. In un momento in cui la professione giornalistica è sotto attacco da più parti, una notizia falsa provoca un danno gravissimo mettendo a rischio proprio la credibilità e il ruolo dell’informazione."
- 27/09/07 -


l'ideale sarebbe che il "giornalista" in questione venisse radiato dall'ordine e che si trovasse un altro lavoro...

vediamo...

Lucrezio
28-09-2007, 18:46
Questo rincara la dose sulla mia considerazione verso i giornalisti, ovvero che non sono equiparabili ad esseri umani.

Mi sembra vagamente eccessivo...
Ammonito.