View Full Version : Colloqui di lavoro - The other side
[A+R]MaVro
15-09-2007, 15:15
Ieri per la prima volta sono stato dall'altro lato della barricata ad un colloquio di lavoro, facendo l'intervistatore e non l'intervistato per ricercare una persona che mi aiuti sul lavoro.
Siamo partiti malissimo visto che il nostro caro ufficio HR mi ha mollato da solo a fare l'intervista, anzi le interviste visto che ce ne erano 2.... (HR: "Ho un problema riesci a fare da solo il colloquio? La ragazza arriva alle 17.30" Io:"Non ne ho mai fatto uno...." HR:"Vabbè improvvisa qualcosa!" Io".@#!!!").
Non è per nulla facile! A parte che mi sembra di aver parlato più io che le persone che erano venute a colloquio, finchè si trattava della parte tecnica non c'erano troppi problemi ma quando si arrivava alle domande classiche "Perchè vuole cambiare?" e altre amenità simili tutti danno le solite risposte preconfezionate che fan cadere le braccia (sopratutto venerdì sera alle 19.30 :muro: ).
Alla fine sono andato a sensazione, a pelle, visto che a livello di skills più o meno si equivalevano... ossia nessuna delle due sapeva fare quello che ci serviva (ma me lo aspettavo perchè è troppo specifica la posizione), ne ho cassata una e mandato avanti l'altra (più carina oltretutto :oink: ).
Qualcuno ha avuto esperienze analoghe? O anche senza, che domande avrebbe fatto ad un colloquio?
P.S. Un paio di considerazioni sul processo di selezione
1) I curriculum in formato europeo sono illeggibili
2) Più di 2 righe per descrivere il percorso di studi annoiano
3) Gli hobby invece sono divertenti da leggere :sofico:
4) Se si è di bell'aspetto la foto sul curruculum attira :oink:
sirbone72
15-09-2007, 15:25
Una domanda fondamentale è quella delle aspettative di carriera. E' fondamentale che il candidato abbia ben chiaro quale percorso di carriera si prospetta e che il selezionatore capisca se il candidato non abbia un profilo troppo elevato per la posizione. Formare una risorsa costa tempo e denaro e non è piacevole dover ricominciare dopo un anno perché il nuovo collaboratore si è scocciato di fare un lavoro noioso.
Chevelle
15-09-2007, 18:34
Spero di non trovarmi a fare l' intervistatore perchè mi starebbero sul cazzo tutti i laureati saputelli, le persone spocchiose e le ragazze con minigonne vaginali. Manderei subito via tutti questi personaggi.
Mi è quasi capitata l' occasione di passare dall' altra parte, poi mi hanno messo a fare altro. Avevo, comunque, una serie di domande precise per valutare il livello di intelligenza della persona, escludendo gli skills che, di solito, si acquisiscono sul lavoro.
Domanda, a mio avviso, intelligente è
- Cosa conosce di XXX
- Perchè ha scelto noi e cosa si aspetta della nostra ditta/società
Domande stupide
- Come si vede tra tre, dieci anni?
- Quanto vorrebbe guadagnare?
....
Burrocotto
15-09-2007, 19:40
MaVro;18711430']"Perchè vuole cambiare?" e altre amenità simili tutti danno le solite risposte preconfezionate che fan cadere le braccia (sopratutto venerdì sera alle 19.30 :muro: ).
La domanda è...xchè far ste domande!
Il cambiare presuppone che tu abbia già un lavoro...se ti presenti a un altro colloquio,vien da se che il lavoro che hai già non ti soddisfa x qualche ragione,sia essa economica,logistica o di tipologia del lavoro stessa.
Rispondere a una domanda del genere mi fa arrabbiare...xchè se ti dico "mi pagano poco" (x usare termini schietti),rischi di passare x avido...se dici "mi faccio un culo a capanna senza essere ***" (dove gli asterischi possono valere frasi del tipo premiato,incoraggiato,rimborsato,riconosciuto ecc.).
'nsomma,sono domande che,in qualsiasi modo ti risponda,mi farebbero paura.
Un po' come il consulente alla fusione in Camera Cafe. :D
Qualcuno ha avuto esperienze analoghe? O anche senza, che domande avrebbe fatto ad un colloquio?
Io finita la parte tecnica,avrei cercato d'instaurare un dialogo,parlando del più o del -.
Se una persona mi sta sul c@zzo,difficilmente la prenderei,dato che poi avrei difficoltà a relazionarmi e a lavorarci insieme.
Viceversa,se vedessi che bene o male nn mi vien voglia di cacciargli due dita negli occhi ma che al contempo stesso nn sia SEMPRE d'accordo con me (del tipo,ti parlo di calcio...se mi dici che anche tu tifi la mia stessa squadra e adori il mio stesso giocatore,che ascolti la stessa mia musica comincio a sentirmi un po' preso x i fondelli :D),sarei più tentato a sceglierla.
Domanda, a mio avviso, intelligente è
- Cosa conosce di XXX
- Perchè ha scelto noi e cosa si aspetta della nostra ditta/società
La seconda parte della seconda domanda (:D) è odiosa. Passi xchè hai scelto l'azienda (es. opera in un settore di mio interesse,è grossa e rinomata, ecc.),ma il cosa ci si aspetta...che cavolo devo aspettarmi da un lavoro oltre al poter esser messo in condizione di fare il mio lavoro,di guadagnare (dato che si lavora x i soldi) bene e di aver dei buoni rapporti con i colleghi? Sono dei principi più o meno standard che valgono x qualsiasi azienda. :)
Domande stupide
- Quanto vorrebbe guadagnare?
....
Quella del quanto vorrebbe guadagnare non la trovo stupida,la trovo oltre. :D
A parte alcune tipologie (del tipo,se dovessi fare un vero contratto a progetto,nel senso che io ti realizzo qualcosa) li puoi chiedermi quanto voglio...ma se devi assumermi come impiegato,operaio o cose simili sei tu (azienda) che mi devi dire quanto mi offri,non io che devo dirti quanto voglio. Tu cerchi il lavoratore e tu offri lo stipendio. :read:
[A+R]MaVro
16-09-2007, 07:33
La domanda è...xchè far ste domande!
Il cambiare presuppone che tu abbia già un lavoro...se ti presenti a un altro colloquio,vien da se che il lavoro che hai già non ti soddisfa x qualche ragione,sia essa economica,logistica o di tipologia del lavoro stessa.
Rispondere a una domanda del genere mi fa arrabbiare...xchè se ti dico "mi pagano poco" (x usare termini schietti),rischi di passare x avido...se dici "mi faccio un culo a capanna senza essere ***" (dove gli asterischi possono valere frasi del tipo premiato,incoraggiato,rimborsato,riconosciuto ecc.).
'nsomma,sono domande che,in qualsiasi modo ti risponda,mi farebbero paura.
Un po' come il consulente alla fusione in Camera Cafe. :D
Quella che ho mandato avanti mi ha detto, testuali parole, "In revisione mi sfruttano". Molto meglio del "Mi piacerebbe lavorare in un contesto dinamico e grande come il vostro...ecc.ecc" (Tra parentesi le lettere motivazionali le ho cestinate senza leggele e sono andato diretto sui CV)
Io finita la parte tecnica,avrei cercato d'instaurare un dialogo,parlando del più o del -.
Se una persona mi sta sul c@zzo,difficilmente la prenderei,dato che poi avrei difficoltà a relazionarmi e a lavorarci insieme.
Viceversa,se vedessi che bene o male nn mi vien voglia di cacciargli due dita negli occhi ma che al contempo stesso nn sia SEMPRE d'accordo con me (del tipo,ti parlo di calcio...se mi dici che anche tu tifi la mia stessa squadra e adori il mio stesso giocatore,che ascolti la stessa mia musica comincio a sentirmi un po' preso x i fondelli :D),sarei più tentato a sceglierla.
Non è così immediata la cosa, poi mi veniva parecchio difficile dandoci del Lei con una ragazza che aveva 2 anni meno di me :stordita:
La seconda parte della seconda domanda (:D) è odiosa. Passi xchè hai scelto l'azienda (es. opera in un settore di mio interesse,è grossa e rinomata, ecc.),ma il cosa ci si aspetta...che cavolo devo aspettarmi da un lavoro oltre al poter esser messo in condizione di fare il mio lavoro,di guadagnare (dato che si lavora x i soldi) bene e di aver dei buoni rapporti con i colleghi? Sono dei principi più o meno standard che valgono x qualsiasi azienda. :)
Io qui ho glissato alla grande, tanto visto il carico di lavoro e stress che dovrà subire mi aspetto che nel giro di 1 anno si dimetta per poi fare un altra assunzione.
Quella del quanto vorrebbe guadagnare non la trovo stupida,la trovo oltre. :D
A parte alcune tipologie (del tipo,se dovessi fare un vero contratto a progetto,nel senso che io ti realizzo qualcosa) li puoi chiedermi quanto voglio...ma se devi assumermi come impiegato,operaio o cose simili sei tu (azienda) che mi devi dire quanto mi offri,non io che devo dirti quanto voglio. Tu cerchi il lavoratore e tu offri lo stipendio. :read:
Vero, ma lo stipendio attuale me lo sono fatto dire.
Chevelle
16-09-2007, 09:22
Ricordo che in uno dei miei colloqui di lavoro mi avevano chiesto
"Quanto valuterebbe la sua professionalità se la dovesse quantificare economicamente" ? Scrivi quello che pensi su questo foglio :D
Domanda davvero noiosa. Ho scritto l' importo lordo annuo (quello dove lavoraro + 15%) e l' intervistatrice ha replicato che chiedo un sacco di soldi. Lo stipendio era normale, le politiche aziendali erano/sono senza scrupoli :sofico:
Mi volevano proporre un co.co.co mentre il sottoscritto aveva un t.i. :D
Da quello che ho capito, mi avrebbero pagato 800 euro per il primo periodo mentre il mio stipendio netto era più del doppio defalcando le tasse dal lordo indicato sul foglio:D
Burrocotto
16-09-2007, 11:19
MaVro;18718532']Quella che ho mandato avanti mi ha detto, testuali parole, "In revisione mi sfruttano". Molto meglio del "Mi piacerebbe lavorare in un contesto dinamico e grande come il vostro...ecc.ecc" (Tra parentesi le lettere motivazionali le ho cestinate senza leggele e sono andato diretto sui CV)
E che diavolo è una lettera motivazionale? :D
Cmq,dire una cosa del tipo "mi sfruttano" è rischioso,xchè nn sai mai chi ti trovi davanti al colloquio come esaminatore.
Già il fatto che io mi presenti a un colloquio è indice che l'azienda m'interessa e che dove mi trovo non mi piace o che sono direttamente disoccupato.
Dovrebbe bastare quello.
Sarebbe come se ti chiedessero "xchè lavori?". Lavoro x vivere,lavoro xchè senza paga nn ci campo. Se no farei di certo altro. :D
Non è così immediata la cosa, poi mi veniva parecchio difficile dandoci del Lei con una ragazza che aveva 2 anni meno di me :stordita:
In effetti dare del lei a un tuo quasi coetaneo nn è proprio l'ideale. :)
Io qui ho glissato alla grande, tanto visto il carico di lavoro e stress che dovrà subire mi aspetto che nel giro di 1 anno si dimetta per poi fare un altra assunzione.
Alla faccia...ma cos'è,doveste spedire in miniera il nuovo lavoratore??? :stordita:
Vero, ma lo stipendio attuale me lo sono fatto dire.
Si,ma è brutto. Cioè,io mi sento molto a disagio a chiedere il trattamento economico,anche se dovrebbe essere una delle prime cose che LORO ti dicono.
Chiedere quanto verrai pagato è chiedere a una ragazza quando te la da. :sofico: :oink:
Il tuo scopo è quello,ma rimane indelicato chiederlo. :D
Ricordo che in uno dei miei colloqui di lavoro mi avevano chiesto
"Quanto valuterebbe la sua professionalità se la dovesse quantificare economicamente" ? Scrivi quello che pensi su questo foglio :D
Domanda davvero noiosa. Ho scritto l' importo lordo annuo (quello dove lavoraro + 15%) e l' intervistatrice ha replicato che chiedo un sacco di soldi. Lo stipendio era normale, le politiche aziendali erano/sono senza scrupoli :sofico:
Mi volevano proporre un co.co.co mentre il sottoscritto aveva un t.i. :D
Da quello che ho capito, mi avrebbero pagato 800 euro per il primo periodo mentre il mio stipendio netto era più del doppio defalcando le tasse dal lordo indicato sul foglio:D
Io gli avrei fatto una grassa risata e me ne sarei andato al posto tuo...cioè,hai un contratto a t.i. con una buona retribuzione,quindi nn sei con l'acqua alla gola. Avevi la posizione x appunto prenderli x il culo e dargli dei morti di fame. :read:
Chevelle
16-09-2007, 11:38
Potevo farlo, ma volevo vedere dove potevo arrivare. Lavoro da parecchi anni e avrò sostenuto dieci/dodici colloqui, interviste, ecc sia per piccole imprese (sotto i 15 dipendenti) che per multinazionali con migliaia di dipendenti/collaboratori.
Alla fine ci sono alcune domande che sono piuttosto ricorrendi e quindi potrebbero essere d' aiuto a chi sostiene un colloquio dall' altra parte della barricata.
Molto gettonate
- L' intervistatore si presenta, parla dell' azienda e poi si rivolge al candidato (io): "mi parli di lei"! Questa è una domanda da pugno nello stomaco perchè ritengo che l' intervista sia pesantemente influenzata dalle prime risposte
- (variante della prima, ma più specifica) Mi parli di lei, qual'è il suo maggior pregio ed il peggior difetto? (alternativa: scriva su un foglio almeno tre dei suoi migliori pregi e almeno tre dei sui peggiori difetti)
- Come si vede lei nel breve, medio e lungo periodo? (alternativa: come si vede lei tra dieci anni?)
- Come mai ha scelto la nostra azienda? (ho notato che è una domanda molto diffusa e anche ai miei amici è stato posto un quesito simile in aziende diverse)
- Vorrebbe avere una famiglia? (incredibile!)
- E' ambizioso?
- E' disposto a lavorare in trasferta?
- (Per i laureati, quindi non ho esperienze dirette ma ho avuto dei feedback positivi: come mai ha impiegato più tempo per laurearsi)
- Reputi che le sue competenze siano in linea con il profilo che stiamo cercando? (domanda idiota, ma ancora molto diffusa)
- Sarebbe disposto a fermarsi oltre l' orario prestabilito? (me l' hanno chiesta al primo colloquio in diverse occasioni)
- Quanto vorrebbe guadagnare (domanda mai posta nelle grandi aziende)
Extra
- Sono stato sottoposto a parecchi test: logico/matematico, artistico (ho dovuto disegnare delle cose) e prove pratiche (queste andate sempre bene!)
Uhm...per ora queste...
Il chiedere del perché si vuole lavorare in quella azienda la trovo odiosa...specialmente quando si è disoccupati...è ovvia la risposta no? Si va al primo colloqio al quale si è chiamati.
sirbone72
16-09-2007, 16:14
Porre domande sulle motivazioni che spingono un candidato non è così assurdo. Poniamo il caso che un informatico vada ad un colloquio presso una grossa società che si occupa di tutt'altgro e che cerca personale per la propria divisione IT. Ovvio che, non essendo l'IT il core business, un informatico avrà poche possibilità di carriera all'interno della società. E' importante che il potenziale nuovo dipendente lo sappia e che non si ritrovi, dopo un paio d'anni, scontento perché vede la propria carriera ferma al palo.
Io gli avrei fatto una grassa risata e me ne sarei andato al posto tuo...cioè,hai un contratto a t.i. con una buona retribuzione,quindi nn sei con l'acqua alla gola. Avevi la posizione x appunto prenderli x il culo e dargli dei morti di fame. :read:
In Italia una delle poche soddisfazioni che derivano dall'aver esperienza è quella di poter andare ai colloqui e farsi grasse risate alle spalle degli sfruttatori.
Quando mi hanno chiesto :"vorrebbe farsi una famiglia?", io ho risposto "la ringrazio molto per l'offerta ma prima vorrei conoscerla meglio...sa lei è molto attraente ma queste non sono decisioni che si possono prendere così su due piedi".
Speriamo che la tipa abbia capito che deve smettere di fare domande idiote.
Chevelle
16-09-2007, 19:02
Quando mi hanno chiesto :"vorrebbe farsi una famiglia?"
Come volevasi domostrare
Penso che le domande vengano riciclate dalle HR! Una cosa, invece, che non ho idea. E' vera la storia della selezione in base al voto ed età con una query nelle basi di dati dell' azienda?
Sarebbe rognoso se facessero una SELECT Nome,cognome,indirizzo,citta,telefono FROM CANDIDATI_LAUREATI WHERE VOTAZIONE >= 106 AND ETA <= 28
Verebbe fuori una bella lista di tutti coloro che hanno conseguito la laurea con almeno il 106/110 ma con un'età anagrafica da 28 in giù...
Penso che le domande vengano riciclate dalle HR!
Questo è ormai appurato. :-)
Verebbe fuori una bella lista di tutti coloro che hanno conseguito la laurea con almeno il 106/110 ma con un'età anagrafica da 28 in giù...
Non so, da me sicuramente non c'è nulla di simile ma non mi stupirei se qualcuno avesse implementato qualcosa del genere; dopotutto alcune società dichiarano esplicitamente alcuni requisiti simili per i neolaureati quindi che scartino i cv a mano o con una query sql, poco cambia...
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