View Full Version : Prezzi di benzina e diesel: una piccola ANALISI
Avendo un pò di tempo da perdere ho deciso di provare a fare una piccola analisi sul prezzo dei carburanti negli ultimi anni, in modo da capire se sono veri tutti i luoghi comuni che si sentono continuamente (del tipo: quando il barile scende, i prezzi alla pompa non scendono !).
Ho iniziando cercando di capire DOVE recuperare le info che mi servivano:
Archivio prezzi del barile di petrolio:
Fonte: OPEC
URL: http://www.opec.org/home/basketDayArchives.aspx
Prezzi nazionali consigliati dei carburanti
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
URL: http://213.175.14.93/map/index.php
La struttura del prezzo medio nazionale dei prodotti petroliferi
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
URL: http://www.minindustria.it/pdf_upload/documenti/phpc5Gmzj.zip
Cambio dollaro-euro
Fonte: boh :D
URL: http://www.stox-office.com/histo.htm
e ho poi proceduto così:
- Estrazione dati giornalieri del prezzo del barile di petrolio dal 2 gennaio 2004 al 29 giugno 2007
- Estrazione dati giornalieri dei prezzi di SUPER e DIESEL consigliati dalle compagnie nello stesso periodo
- Estrazione dati sulle accise di SUPER e DIESEL nello stesso periodo
Esempio:
http://img503.imageshack.us/img503/7485/data01ly8.gif
Poi:
- Estrazione dati giornalieri cambio valuta dollaro/euro dal 2 gennaio 2004 al 29 giugno 2007
- Calcolo del prezzo giornaliero del barile in euro
- Calcolo del prezzo giornaliero di un litro di petrolio (1 barile ~= 159 litri) in euro
- Calcolo del prezzo MEDIO giornaliero consigliato (media sui prezzi di tutte le compagnie)
- Calcolo del prezzo MEDIO giornaliero al NETTO delle accise (e relativa IVA)
- Calcolo del rapporto tra il prezzo NETTO (in euro) di un litro di super/diesel alla pompa ed il prezzo di un litro di petrolio
Esempio:
http://img527.imageshack.us/img527/6885/data02kd1.gif
ho quindi fatto un paio di grafici:
--> GRAFICO 1: valori assoluti di un litro di bensina/diesel alla pompa e di un litro di petrolio
http://img507.imageshack.us/img507/1209/graph01kz9.gif
--> GRAFICO 2: rapporto tra i prezzi
http://img483.imageshack.us/img483/1088/graph02xu0.gif
Vi sembra corretto il metodo?
Guardando i grafici io ho già tratto qualche conclusione... ora però vorrei sentire le vostre!
EDIT: aggiungo un grafico col rapporto tra i prezzi NETTI alla pompa di diesel e benzina visto che sembra un argomento interessante :
--> GRAFICO 3
http://img252.imageshack.us/img252/3180/graph03kn0.gif
Innanzittutto complimenti per la volonta' nel fare sto "studio"
dal primo grafico io vedo che i prezzi alla pompa seguono abbastanza failmente il prezzo al barile , sia in salita che in discesa...
cpa[z[aza
Innanzittutto complimenti per la volonta' nel fare sto "studio"
dal primo grafico io vedo che i prezzi alla pompa seguono abbastanza failmente il prezzo al barile , sia in salita che in discesa...
cpa[z[aza
sottolineo i complimenti perchè è un bel lavorone!
Mi pare di capire però che venga fatto sui prezzi consigliati e non su quelli applicati. Ossia, sarebbe da vedere come si sono comportati i prezzi rilevati ai distributori... cosa molto difficile -sempre che esista una registrazione di questi dati.
Però è interessante... intanto a metà 2005 si vede come c'è stato un aumento sproporzionato rispetto all'aumento del petrolio, poi mi sembrano inspiegabili gli "intrecci" dei grafici: dovrebbero essere fondamentalmente paralleli se tutto fosse regolare...
Potresti approfondire?
certo, se mi dici a cosa ti riferisci in particolare :stordita:
sottolineo i complimenti perchè è un bel lavorone!
Mi pare di capire però che venga fatto sui prezzi consigliati e non su quelli applicati. Ossia, sarebbe da vedere come si sono comportati i prezzi rilevati ai distributori... cosa molto difficile -sempre che esista una registrazione di questi dati.
Però è interessante... intanto a metà 2005 si vede come c'è stato un aumento sproporzionato rispetto all'aumento del petrolio, poi mi sembrano inspiegabili gli "intrecci" dei grafici: dovrebbero essere fondamentalmente paralleli se tutto fosse regolare...
grazie per i complimenti :D
la differenza tra i prezzi consigliati ed applicati ovviamente c'è, però a parte la difficoltà di calcolare una media dei prezzi applicati su tutta italia (andrebbe fatto un rilevamento quotidiano per ogni distributore :eek: ) non ritengo neanche che porterebbe un valore aggiunto... perchè è anche normale che i benzinai abbiano un minimo margine di manovra.
Secondo me è più importare considerare i prezzi consigliati dalle compagnie, in quanto:
- solo loro hanno eventualmente la possibilità di accordarsi e fare "cartello"
- devono rispondere direttamente di eventuali anomalie nell'andamento di tali prezzi
Gli "intrecci" sono MOOOOOOOOLTO interessanti... partendo dal fatto che da un litro di petrolio si ottengono circa le stesse quantità di benzina e diesel, si vede che il prezzo del diesel per lungo tempo (da inizio 2005 a metà 2007) è stato ARTIFICIALMENTE (*) alzato e mantenuto più alto di quello della benzina, cosa che per tutto il 2004 non esisteva proprio. Che sia un caso il fatto che proprio da qualche anno i diesel hanno iniziato a prendere il sopravvento???? Però non si spiega cmq perchè questo effetto stia scemando negli ultimi mesi :confused:
(*) si vede infatti che a dicembre 2004, a fronte di una DIMINUZIONE del prezzo del petrolio, c'è stata una diminuzione praticamente contemporanea della benzina, mentre il diesel al contrario AUMENTAVA, creando il gap che poi si è mantenuto (**) fino a quasi metà 2007 :muro:
(**) a parte un piccolo periodo, intorno ad agosto 2006
sirbone72
13-09-2007, 15:12
... poi mi sembrano inspiegabili gli "intrecci" dei grafici: dovrebbero essere fondamentalmente paralleli se tutto fosse regolare...
Il valore del gasolio cresce d'inverno, a causa della forte richiesta di gasolio da riscaldamento. La benzina, viceversa, ha un picco in luglio - agosto, a causa del forte consumo da parte di chi va in vacanza.
E' normale che a dicembre un litro di gasolio costi (accisa a parte) più di un litro di benzina (questo all'uscita dalle raffinerie).
C'è un'altra cosa che emerge da quei grafici: in due momenti temporali diversi, a parità del prezzo del petrolio, il prezzo dei carburante è sempre più alto più si va avanti nel tempo.
Ad esempio se guardi il minimo di gennaio 2007 corrisponde ad un prezzo del petrolio di 0.230 circa e della benzina di 0.420 circa. Lo stesso prezzo del petrolio ce l'hai nel 3/2005 e il prezzo della benzina è di 0.39 circa. O basti guardare il periodo tra il 3/2005 e 7/2005 per vedere che c'è un aumento assolutamente anomalo del prezzo dei carburanti.
Il valore del gasolio cresce d'inverno, a causa della forte richiesta di gasolio da riscaldamento. La benzina, viceversa, ha un picco in luglio - agosto, a causa del forte consumo da parte di chi va in vacanza.
E' normale che a dicembre un litro di gasolio costi (accisa a parte) più di un litro di benzina (questo all'uscita dalle raffinerie).
il tuo discorso è sicuramente ragionevole, ma dai grafici sembra che:
- per tutto il 2004 il prezzo di diesel e benzina sia rimasto abbastanza bilanciato
- da inizio 2005 il diesel, dopo un improvviso aumento, abbia mantenuto un prezzo più alto della benzina fino a metà 2007
Il valore del gasolio cresce d'inverno, a causa della forte richiesta di gasolio da riscaldamento. La benzina, viceversa, ha un picco in luglio - agosto, a causa del forte consumo da parte di chi va in vacanza.
E' normale che a dicembre un litro di gasolio costi (accisa a parte) più di un litro di benzina (questo all'uscita dalle raffinerie).
Cioè il diesel delle auto è lo stesso che si usa per il riscaldamento? :mbe:
C'è un'altra cosa che emerge da quei grafici: in due momenti temporali diversi, a parità del prezzo del petrolio, il prezzo dei carburante è sempre più alto più si va avanti nel tempo.
Ad esempio se guardi il minimo di gennaio 2007 corrisponde ad un prezzo del petrolio di 0.230 circa e della benzina di 0.420 circa. Lo stesso prezzo del petrolio ce l'hai nel 3/2005 e il prezzo della benzina è di 0.39 circa. O basti guardare il periodo tra il 3/2005 e 7/2005 per vedere che c'è un aumento assolutamente anomalo del prezzo dei carburanti.
Giusto ;)
infatti anche dall'altro grafico si vedono dei picchi nel rapporto tra prezzo del petrolio e dei cariburanti proprio intorno a gennaio 2005.
Guardate BENE l'andamento "medio" nel tempo di questo grafico col rapporto dei prezzi... non vi sembra IN DISCESA????? cosa vuol dire secondo voi?
sirbone72
13-09-2007, 15:21
NO, ovviamente il gasolio da riscaldamento è molto meno lavorato (2000ppm di zolfo contro 50), però è pur sempre gasolio: da 100 litri di grezzo ottieni circa 35 litri di gasolio: se la richiesta cresce, il prezzo aumenta.
da 100 litri di grezzo ottieni circa 35 litri di gasolio: se la richiesta cresce, il prezzo aumenta.
giustissimo, ma dalla scala temporale del grafico non si vedono cicli di iaumento del prezzo del diesel su base stagionale.... come dicevo sopra forse l'aumento di "richiesta" non è tanto relativo al gasolio per riscaldamento quanto all'aumentato numero di auto diesel in circolazione, cosa ne pensi?
giustissimo, ma dalla scala temporale del grafico non si vedono cicli di iaumento del prezzo del diesel su base stagionale.... come dicevo sopra forse l'aumento di "richiesta" non è tanto relativo al gasolio per riscaldamento quanto all'aumentato numero di auto diesel in circolazione, cosa ne pensi?
E' ovvio e non c'è nulla di strano: se aumenta la domanda aumenta anche il prezzo
Lapalissiano
Comunque questo fenomeno (aumento del prezzo del gasolio in contemporanea all'aumento percentuale del parco circolante dei diesel) è noto e stra-scritto in tutti i giornali di settore automobilistico
certo, se mi dici a cosa ti riferisci in particolare :stordita:
Era una battuta per sottolineare la precisione del tuo lavoro!
Compliment ;)
E' ovvio e non c'è nulla di strano: se aumenta la domanda aumenta anche il prezzo
Lapalissiano
Comunque questo fenomeno (aumento del prezzo del gasolio in contemporanea all'aumento percentuale del parco circolante dei diesel) è noto e stra-scritto in tutti i giornali di settore automobilistico
beh ma forse se mi fossi accontentato di quanto scrivono i giornali del settore auto non mi sarei messo a studiare i dati in prima persona... ed infatti i giornali non spiegano come mai a fronte di un aumento (per ovvie ragioni) graduale del parco auto diesel da diversi anni a questa parte, si osservi un aumento del prezzo del diesel praticamente concentrato in poche settimane, che si è grossomodo poi mantenuto per un anno e mezzo... per poi arrivare agli ultimi mesi in cui il rapporto petrolio/benzina e petrolio/diesel torna ad essere praticamente lo stesso... esattamente come nel 2004.... vuol dire che abbiamo lo stesso rapporto di auto benzina/diesel oggi come nel 2004????
beh ma forse se mi fossi accontentato di quanto scrivono i giornali del settore auto non mi sarei messo a studiare i dati in prima persona... ed infatti i giornali non spiegano come mai a fronte di un aumento (per ovvie ragioni) graduale del parco auto diesel da diversi anni a questa parte, si osservi un aumento del prezzo del diesel praticamente concentrato in poche settimane, che si è grossomodo poi mantenuto per un anno e mezzo... per poi arrivare agli ultimi mesi in cui il rapporto petrolio/benzina e petrolio/diesel torna ad essere praticamente lo stesso... esattamente come nel 2004.... vuol dire che abbiamo lo stesso rapporto di auto benzina/diesel oggi come nel 2004????
No, il rapporto è diverso però penso che si dovrebbe ragionare in un modo differente:
le case petrolifere tendono a mantenere il prezzo più alto possibile per il tempo più alto possibile.
E qusto imho è più che giusto visto che non sono la croce rossa che deve fare beneficenza ma società che devono generare profitto
L'hanno alzato e l'hanno mantenuto alto finchè possibile.
Probabilmente se fosse stato per loro l'avrebbero alzato ancora invece di mantenerlo grossomodo stabile ma se l'avessero fatto avrebbero creato una depressione del mercato diesel pregiudicandosi i guadagni futuri.
Quindi l'hanno tenuto al massimo dei loro profitti ed al minimo per non ammazzare il mercato.
Ora che le condizioni sono un pò cambiate si è tornati indietro.
Almeno io lo spiego così ma se hai altre teorie sono dispostissimo ad ascoltarle :)
No, il rapporto è diverso però penso che si dovrebbe ragionare in un modo differente:
le case petrolifere tendono a mantenere il prezzo più alto possibile per il tempo più alto possibile.
E qusto imho è più che giusto visto che non sono la croce rossa che deve fare beneficenza ma società che devono generare profitto
L'hanno alzato e l'hanno mantenuto alto finchè possibile.
Probabilmente se fosse stato per loro l'avrebbero alzato ancora invece di mantenerlo grossomodo stabile ma se l'avessero fatto avrebbero creato una depressione del mercato diesel pregiudicandosi i guadagni futuri.
Quindi l'hanno tenuto al massimo dei loro profitti ed al minimo per non ammazzare il mercato.
Ora che le condizioni sono un pò cambiate si è tornati indietro.
Almeno io lo spiego così ma se hai altre teorie sono dispostissimo ad ascoltarle :)
beh adesso siamo abbastanza vicini come pensiero :p
anche io, come ho scritto sopra, ritengo che il prezzo del diesel sia stato artificialmente mantenuto alto, ma questo fatto non riesco proprio a descrivelo, come nel tuo post precedente, come la normale legge della domanda/offerta che si avrebbe in un libero mercato.
La spiegazione che hai dato (e che a grandi linee condivido) mi sembra sia possibile solo in presenza di un cartello delle compagnie petrolifere, non in un mercato libero.... o no?
overclock80
13-09-2007, 15:57
Intanto complimenti a t00pmi per l'ottimo lavoro.:)
Sulle ragioni della variazione delle proporzioni prezzo diesel/benzina credo che possano aver influito i bilanciamenti nelle proporzioni di prodotti raffinati.
Prima serviva più benzina, ora un pò meno a vantaggio del diesel. Nel medio periodo non si può intervenire sulle raffinerie e quindi la maggior richiesta causa di sicuro un impatto sui prezzi del diesel e questo a prescindere dal costo della materia prima, il tutto escludendo i fattori stagionali.
Questi ultimi poi incidono sempre meno perchè la gran parte delle nuove caldaie per riscaldamento sono alimentate a metano o GPL e quindi viene meno una parte della richiesta.
Sul parco circolante diesel, mi pare che nell'ultimo periodo la richiesta dei diesel si sia un pò raffreddata, anche perchè con io prezzi attuali non sono più così convenienti rispetto ai benzina.
Sulle ragioni della variazione delle proporzioni prezzo diesel/benzina credo che possano aver influito i bilanciamenti nelle proporzioni di prodotti raffinati.
Prima serviva più benzina, ora un pò meno a vantaggio del diesel. Nel medio periodo non si può intervenire sulle raffinerie e quindi la maggior richiesta causa di sicuro un impatto sui prezzi del diesel e questo a prescindere dal costo della materia prima, il tutto escludendo i fattori stagionali.
questa spiegazione mi sembra molto interessante, grazie :)
beh adesso siamo abbastanza vicini come pensiero :p
anche io, come ho scritto sopra, ritengo che il prezzo del diesel sia stato artificialmente mantenuto alto, ma questo fatto non riesco proprio a descrivelo, come nel tuo post precedente, come la normale legge della domanda/offerta che si avrebbe in un libero mercato.
La spiegazione che hai dato (e che a grandi linee condivido) mi sembra sia possibile solo in presenza di un cartello delle compagnie petrolifere, non in un mercato libero.... o no?
ma infatti se guardi questo 3D
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1550820&page=2
vedrai che secondo me il cartello c'è eccome.
In parte l'impennata dei prezzi è dovuta alla legge della domanda/offerta (aumento delle auto diesel), in parte ad un vero e proprio cartello.
La soluzione imho è sempre la stessa: creare un vero antitrust, indipendente (anche nella determinazione delle multe), severo e con pieni poteri di indagine.
Molti cartelli (come avviene in altri paesi) si scioglierebbero come neve al sole
visto che l'argomento sembra interessante ho aggiunto nel primo post il grafico col rapporto del prezzo netto alla pompa benzina/diesel
sirbone72
13-09-2007, 17:02
I prezzi "netti" dei prodotti petroliferi non sono fissati a livello locale. A Londra, non si contratta solo il grezzo ma anche i prodotti finiti. Questo significa che il prezzo commerciale di un litro di benzina è pressoché uguale in aree geografiche vicine. Per intenderci, il gasolio consegnato in un qualuque porto del Mediterraneo ha lo stesso valore.
Su quanto attiene il bilanciamento tra prodotti, non sono d'accordo. Le raffinerie europee sono sempre state fortemente equilibrate nel rapporto tra benzine e gasoli, a differenza di quelle nordamericane, storicamente orientate alla produzione di benzina.
Sull'aumento del costo del gasolio ha inciso molto di più la variazione del tenore di zolfo massimo consentito, con il passaggio da 350ppm a 50 ppm (questo solo per gasolio autotrazione). Desolforare richiede impianti appositi e il consumo di molto idrogeno ---> maggiori costi di produzione.
L'andamento stagionale del prezzo del gasolio, inoltre, è legato a fattori climatici. L'inverno scorso, ad esempio, è stato particolarmente mite -> meno richiesta di gasolio riscaldamento.
Ovviamente, tutti questi ragionamenti sono validi per il valore del prodotto all'uscita dalla raffineria. Il prezzo finale deve tenere conto del ricarico degli intermediari, dei costi di trasporto (le autobotti consumano parecchio) e dei ricarichi della rete distributiva.
anche io, come ho scritto sopra, ritengo che il prezzo del diesel sia stato artificialmente mantenuto alto, ma questo fatto non riesco proprio a descrivelo, come nel tuo post precedente, come la normale legge della domanda/offerta che si avrebbe in un libero mercato.
La spiegazione che hai dato (e che a grandi linee condivido) mi sembra sia possibile solo in presenza di un cartello delle compagnie petrolifere, non in un mercato libero.... o no?
Non credo si possa definire propriamente un cartello.
Devi tener presente che stiamo parlando di un settore dove le compagnie operano in regime di oligopolio e con una domanda rigida.
In una situazione del genere è normale che i prezzi tendano a restare livellati verso l'alto (non c'è interesse a farsi concorrenza sui prezzi), e siano anche piuttosto simili; ma questo è il risultato della somma delle decisioni individuali, e non il frutto di un "accordo sottobanco" (l'effetto è comunque lo stesso).
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