View Full Version : I maschi gay non possono donare il sangue, le lesbiche si...
Insert coin
04-09-2007, 08:24
"Nessuna discriminazione sessuale, ma una scelta fatta «al fine esclusivo di garantire ai pazienti il sangue più sicuro». E «i dati epidemiologici tuttora mostrano che il rapporto omosessuale maschile è un comportamento a rischio», contrariamente al rapporto omosessuale femminile...."
Link all'articolo.
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/08_Agosto/31/marconi_policlico_sangue_gay.shtml
Che dire, siamo di fronte ad un capolavoro dialettico, della serie come essere OMOFOBICI e MISANDRICI in un colpo solo!:rolleyes:
sirbone72
04-09-2007, 08:28
Chi si sottopone ad un intervento chirurgico, non può donare il sangue per anni: è una discriminazione?
Come creare una polemica sul NULLA..........
Ogni giorno vengono respinti donatori per i motivi più svariati, fra questi SICURAMENTE CI SONO I COMPORTAMENTI SESSUALI A RISCHIO, quindi non ci vedo niente di male a respingere i gay, i grandi trombatori che non usano protezioni e tutti quelli che possono mettere a rischio la salute altrui.
RICORDO CHE LA DONAZIONE DI SANGUE E' UN ATTO VOLONTARIO nessuno obbliga a farla e quindi se si vuole effetturare questo ATTO VOLONTARIO bisogna essere consapevoli che ci sono alcune regole da seguire.
[url=http://www.avis.it/usr_view.php?ID=1404]LINK[/quote]
Condizioni di base per il donatore
Età compresa tra 18 anni e i 60 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero) , 65 anni (età massima per proseguire l'attività di donazione per i donatori periodici), con deroghe a giudizio del medico
Peso Più di 50 Kg
Pulsazioni comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive)
Pressione arteriosa tra 110 e 180 mm di mercurio (Sistolica o MASSIMA)
tra 60 e 100 mm di mercurio (Diastolica o MINIMA)
Stato di salute Buono
Stile di vita Nessun comportamento a rischio
Auto esclusione E' doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale:
assunzione di droghe
alcolismo
rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui, ...)
epatite o ittero
malattie veneree
positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
positività per il test dell'epatite B (HBsAg)
positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)
rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco
Insert coin
04-09-2007, 08:37
Come creare una polemica sul NULLA..........
Ogni giorno vengono respinti donatori per i motivi più svariati, fra questi SICURAMENTE CI SONO I COMPORTAMENTI SESSUALI A RISCHIO, quindi non ci vedo niente di male a respingere i gay, i grandi trombatori che non usano protezioni e tutti quelli che possono mettere a rischio la salute altrui.
Già, l'importante è che siano UOMINI....
EarendilSI
04-09-2007, 08:40
Come creare una polemica sul NULLA..........
Ogni giorno vengono respinti donatori per i motivi più svariati, fra questi SICURAMENTE CI SONO I COMPORTAMENTI SESSUALI A RISCHIO, quindi non ci vedo niente di male a respingere i gay, i grandi trombatori che non usano protezioni e tutti quelli che possono mettere a rischio la salute altrui.
RICORDO CHE LA DONAZIONE DI SANGUE E' UN ATTO VOLONTARIO nessuno obbliga a farla e quindi se si vuole effetturare questo ATTO VOLONTARIO bisogna essere consapevoli che ci sono alcune regole da seguire.
[url=http://www.avis.it/usr_view.php?ID=1404]LINK[/QUOTE]
Come non quotarti... :)
Encounter
04-09-2007, 08:42
Già, l'importante è che siano UOMINI....
C'è una certa differenza nel rapporto omosessuale fra gay e lesbiche. In particolare la possibilità di micro-lacerazioni che possono portare al contagio.
I gay sono certamente più a rischio delle lesbiche.
Già, l'importante è che siano UOMINI....
Darsi nel culo direi che è un rapporto abbastanza a rischio... tu che dici?
Già, l'importante è che siano UOMINI....
diciamo le cose come stanno, vah, senza tirare l'acqua al proprio mulino!
«Su un totale di circa 20 mila donazioni raccolte tra l'inizio dell'anno e oggi sono circa 11 i donatori respinti perché hanno avuto più di tre partner nell'ultimo anno; 17 gli esclusi per aver avuto rapporti con una prostituta; e 57 per aver avuto un rapporto occasionale», senza contare i circa 500 potenziali donatori «esclusi per aver frequentato, negli ultimi tre mesi, Paesi del mondo in cui c'è alto rischio di contrarre la malaria». I donatori esclusi perché gay, invece, «sono solo cinque compreso il ragazzo che ha scritto la lettera, ovvero meno della metà degli esclusi per aver frequentato una prostituta».
al complotto, al complotto! :D
sempre i soliti a lamentarvi assolutamente del nulla..
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 08:52
C'è una certa differenza nel rapporto omosessuale fra gay e lesbiche. In particolare la possibilità di micro-lacerazioni che possono portare al contagio.
I gay sono certamente più a rischio delle lesbiche.
da persona dentro al sistema dei volontari ti dico cosa ne pensa la gente dotata di cervello dentro al sistema:
Minchiate.
Sono tutte paranoie mentali di dipendenti ultracattolici che mettono la religione davanti alla vita dei pazienti.
E' che i cattolici si sentono minacciati perchè ogni giorno le loro posizioni sono sempre piu indifendibili, e allora si inventano di tutto per far rumore. Pur facendo morire le persone.
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 08:55
diciamo le cose come stanno, vah, senza tirare l'acqua al proprio mulino!
«Su un totale di circa 20 mila donazioni raccolte tra l'inizio dell'anno e oggi sono circa 11 i donatori respinti perché hanno avuto più di tre partner nell'ultimo anno; 17 gli esclusi per aver avuto rapporti con una prostituta; e 57 per aver avuto un rapporto occasionale», senza contare i circa 500 potenziali donatori «esclusi per aver frequentato, negli ultimi tre mesi, Paesi del mondo in cui c'è alto rischio di contrarre la malaria». I donatori esclusi perché gay, invece, «sono solo cinque compreso il ragazzo che ha scritto la lettera, ovvero meno della metà degli esclusi per aver frequentato una prostituta».
al complotto, al complotto! :D
sempre i soliti a lamentarvi assolutamente del nulla..
come fanno a saperlo non lo so.
Da noi al laboratorio del sangue dell'avis in lambrate tengono conto di chi dona il sangue, non di chi viene espulso.l
Nevermind
04-09-2007, 08:55
Come creare una polemica sul NULLA..........
Ogni giorno vengono respinti donatori per i motivi più svariati, fra questi SICURAMENTE CI SONO I COMPORTAMENTI SESSUALI A RISCHIO, quindi non ci vedo niente di male a respingere i gay, i grandi trombatori che non usano protezioni e tutti quelli che possono mettere a rischio la salute altrui.
RICORDO CHE LA DONAZIONE DI SANGUE E' UN ATTO VOLONTARIO nessuno obbliga a farla e quindi se si vuole effetturare questo ATTO VOLONTARIO bisogna essere consapevoli che ci sono alcune regole da seguire.
[url=http://www.avis.it/usr_view.php?ID=1404]LINK
Mi sfugge il motivo per cui due gay maschi sono considerati "a rischio".
Nevermind
04-09-2007, 08:58
C'è una certa differenza nel rapporto omosessuale fra gay e lesbiche. In particolare la possibilità di micro-lacerazioni che possono portare al contagio.
I gay sono certamente più a rischio delle lesbiche.
Perchè si inculano? Quante coppie normali (etero) fanno sesso anale? eppure nessuno le considera a rischio.
HenryTheFirst
04-09-2007, 09:14
Darsi nel culo direi che è un rapporto abbastanza a rischio... tu che dici?
Io dico che puoi benissimo esprimere quello che pensi in maniera più delicata.
Ziosilvio
04-09-2007, 09:23
A impedire la donazione di sangue da parte di individui che hanno avuto, entro un certo lasso di tempo, comportamenti che possono averli portati ad avere malattie o infezioni trasmissibili via sangue, non c'è niente di sbagliato.
Mi sembra, però, che al Policlinico di Milano si stia discriminando sulla base dell'orientamento sessuale: che è sì correlato al comportamento, ma non lo determina completamente.
Secondo una tale politica, si escluderebbe un donatore maschio omosessuale vergine, che non ha certo più probabilità di recare infezioni sanguigne di quante ne abbia qualsiasi altra persona che non abbia mai avuto rapporti sessuali di alcun tipo.
Peraltro, come fatto osservare già da the_joe, il vademecum dell'Avis non fa alcun riferimento all'orientamento sessuale, ma solo a rapporti a rischio.
trallallero
04-09-2007, 09:34
ma cosa significa questo ? che non fanno controlli sul sangue ? :mbe:
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 09:36
ma cosa significa questo ? che non fanno controlli sul sangue ? :mbe:
oggettivamente può esistere una finestra lunga fino a 6 mesi in cui si è infettivi ma non postivi al test.
Basta però fare controlli sul plasma dopo la pulizia, magari un mese dopo, per essere sicuri.
sirbone72
04-09-2007, 09:37
Se fossi stato contagiato dall'HiV da meno di una settimana, ad esmepio, i test sul tuo sangue non evidenzierebbero nulla. . .
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 09:40
Se fossi stato contagiato dall'HiV da meno di una settimana, ad esmepio, i test sul tuo sangue non evidenzierebbero nulla. . .
ma non saresti neanche infettivo.
sirbone72
04-09-2007, 09:41
ma non saresti neanche infettivo.
Certo che sì!
trallallero
04-09-2007, 09:45
oggettivamente può esistere una finestra lunga fino a 6 mesi in cui si è infettivi ma non postivi al test.
Basta però fare controlli sul plasma dopo la pulizia, magari un mese dopo, per essere sicuri.
infettivi ma non postivi al test ? :eek:
questa mi e´ nuova. Allora chiunque puo´ essere infettivo (certamente i gay sono piu´ a rischio)
Insert coin
04-09-2007, 09:47
Darsi nel culo direi che è un rapporto abbastanza a rischio... tu che dici?
I condom vanno bene per tutti, etero bisex e/o omo.
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 09:49
Certo che sì!
no
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 09:50
infettivi ma non postivi al test ? :eek:
questa mi e´ nuova. Allora chiunque puo´ essere infettivo (certamente i gay sono piu´ a rischio)
se non sei positivo ai test incrociati non sei infettivo.
Però il problema è che il virus matura. Oggi non sono infettivo, domani si.
Se i test vengono fatti seriamente il rischio non c'è.
Marco83_an
04-09-2007, 09:53
Comunque secondo me è una polemica esagerata nelle forme e nel contenuto , sono ben'altre (imho) i segnali di discriminazione nel nostro mondo !
ma cosa significa questo ? che non fanno controlli sul sangue ? :mbe:
No Trallallero, il problema è del cosiddetto "periodo finestra" di alcune infezioni, periodo nel quale se il sangue è infetto, l'infezione non viene rilevata dagli esami.
Ad esempio, per l'HIV, se non sbaglio, dovrebbe essere di 3 mesi, anche se oggi gli strumenti diagnostici sono diventati molto più potenti e si potrebbe abbassare tale periodo ad un mese (ma in fondo è sempre meglio una sicurezza ridondante).
Comunque, io dono regolarmente il sangue, sono single, se dovessi avere un rapporto sessuale occasionale, o iniziare un rapporto con una persona, senza proteggermi, applicherei la regola di saltare una donazione in modo tale che alla donazione successiva una eventuale infezione fosse rilevata non essendo in quel periodo finestra, in più, se fosse l'inizio di un rapporto fisso, cercherei di sensibilizzare la mia partner invitandola a diventare una donatrice (se lo è già non si pone neppure il problema di non dover donare! ;) ), o almeno di eseguire un esame per le infezioni che sono importanti ai fini delle donazioni (HIV, HCV, ecc), facendole capire che si dona il sangue per il bene degli altri, perciò il sangue deve essere di buona qualità e senza infezioni...
Per la questione degli omosessuali maschi, ok, il tipo di rapporto che hanno facilita ulteriormente la diffusione si alcune infezioni (ricordiamoci che non c'è solo l'HIV, anzi, forse oggi come oggi l'HCV è più grave!), però come ci si affida al senso di responsabilità di un donatore etero, lo stesso senso di responsabilità dovrebbe valere anche per un donatore omosessuale, perciò si potrebbero benissimo applicare le regole che ho citato sopra riguardo al periodo finestra anche per loro senza discriminarli e togliere donatori da questa pratica che in questo paese è ancora troppo carente... :boh:
trallallero
04-09-2007, 10:26
se non sei positivo ai test incrociati non sei infettivo.
Però il problema è che il virus matura. Oggi non sono infettivo, domani si.
Se i test vengono fatti seriamente il rischio non c'è.
No Trallallero, il problema è del cosiddetto "periodo finestra" di alcune infezioni, periodo nel quale se il sangue è infetto, l'infezione non viene rilevata dagli esami.
quindi qual´e´ la versione giusta ? colpa degli esami non fatti seriamente o del "periodo finestra" ?
quindi qual´e´ la versione giusta ? colpa degli esami non fatti seriamente o del "periodo finestra" ?
Nel periodo finestra sei infettivo eccome !
I condom vanno bene per tutti, etero bisex e/o omo.
No... per rapporti anali servono i condom apposta....
quindi qual´e´ la versione giusta ? colpa degli esami non fatti seriamente o del "periodo finestra" ?
No no, gli esami da quanto so sono fatti seriamente, almeno questo funziona anche in italia :D, il problema è il periodo finestra.
Ti faccio un esempio per l'HIV, una volta entrato nell'organimso il virus (che poi è un retrovirus, lo chiamo virus per comodità...), ci mette un certo numero di ore, o comunque di pochissimi giorni, per insediarsi, infatti ci sono delle terapie che in questa fase potrebbero debellarla con un buon margine di successo, comunque, dopo questo brevissimo periodo l'HIV si insedia nell'organismo, però i test per rilevarlo in realtà non cercano lo stesso virus, ma gli anticorpi che produce, anticorpi che ci mettono del tempo per essere prodotti, ora, questo tempo è il cosiddetto "periodo finestra".
In questo "periodo finestra" la ricerca di anticorpi anti-HIV risulterà negativa, ma il virus sarà già presente nell'organismo e il sangue sarà infetto!
Se uno infetto in questo "periodo finestra" fa una donazione, il rischio è che non venga rilevata l'infezione nel sangue donato, e perciò verrà catalogato come sangue sano, ma infetterà chi lo riceve...
No... per rapporti anali servono i condom apposta....
Giusto, infatti il pericolo di un rapporto anale è che essendo più traumatico i condom normali si strappino, anzi, in questo caso ci sono ancora più possibilità che si provochino microlacerazioni o lacerazioni che portino ad uno scambio di sangue o sangue-sperma.
Da considerare che anche lo sperma è un forte veicolatore dell'HIV (o di altri virus), perciò non bisogna pensare che ci debbano essere lesioni sia in chi svolge il ruolo attivo e sia in chi svolge il ruolo passivo, ma basta che ci siano in chi svolge il ruolo passivo, poi il contatto dello sperma del partner attivo farà il resto, per questo il pericolo più grande lo corre il partner passivo.
Questo comunque non esclude che la trasmissione possa avvenire anche da partner passivo a partner attivo, se ad esempio il rapporto genera microlacerazioni a tutti e due...
**millix**
04-09-2007, 12:03
No Trallallero, il problema è del cosiddetto "periodo finestra" di alcune infezioni, periodo nel quale se il sangue è infetto, l'infezione non viene rilevata dagli esami.
Ad esempio, per l'HIV, se non sbaglio, dovrebbe essere di 3 mesi, anche se oggi gli strumenti diagnostici sono diventati molto più potenti e si potrebbe abbassare tale periodo ad un mese (ma in fondo è sempre meglio una sicurezza ridondante).
Comunque, io dono regolarmente il sangue, sono single, se dovessi avere un rapporto sessuale occasionale, o iniziare un rapporto con una persona, senza proteggermi, applicherei la regola di saltare una donazione in modo tale che alla donazione successiva una eventuale infezione fosse rilevata non essendo in quel periodo finestra, in più, se fosse l'inizio di un rapporto fisso, cercherei di sensibilizzare la mia partner invitandola a diventare una donatrice (se lo è già non si pone neppure il problema di non dover donare! ;) ), o almeno di eseguire un esame per le infezioni che sono importanti ai fini delle donazioni (HIV, HCV, ecc), facendole capire che si dona il sangue per il bene degli altri, perciò il sangue deve essere di buona qualità e senza infezioni...
Per la questione degli omosessuali maschi, ok, il tipo di rapporto che hanno facilita ulteriormente la diffusione si alcune infezioni (ricordiamoci che non c'è solo l'HIV, anzi, forse oggi come oggi l'HCV è più grave!), però come ci si affida al senso di responsabilità di un donatore etero, lo stesso senso di responsabilità dovrebbe valere anche per un donatore omosessuale, perciò si potrebbero benissimo applicare le regole che ho citato sopra riguardo al periodo finestra anche per loro senza discriminarli e togliere donatori da questa pratica che in questo paese è ancora troppo carente... :boh:
Il "periodo finestra" va dai 3 ai 6 mesi; infatti se dopo tre mesi dal "rischio" il test risulta negativo, consigliano di ripeterlo dopo altri 3 mesi per accertarne la negatività.
Esistono (ma nn sono informatissima) poi ulteriori esami oltre a quello che credo effettuano tutti di routine (ELISA) che accertano l'eventuale sieropositività.
**millix**
04-09-2007, 12:04
Giusto, infatti il pericolo di un rapporto anale è che essendo più traumatico i condom normali si strappino, anzi, in questo caso ci sono ancora più possibilità che si provochino microlacerazioni o lacerazioni che portino ad uno scambio di sangue o sangue-sperma.
Da considerare che anche lo sperma è un forte veicolatore dell'HIV (o di altri virus), perciò non bisogna pensare che ci debbano essere lesioni sia in chi svolge il ruolo attivo e sia in chi svolge il ruolo passivo, ma basta che ci siano in chi svolge il ruolo passivo, poi il contatto dello sperma del partner attivo farà il resto, per questo il pericolo più grande lo corre il partner passivo.
Questo comunque non esclude che la trasmissione possa avvenire anche da partner passivo a partner attivo, se ad esempio il rapporto genera microlacerazioni a tutti e due...
Lo sperma e il "liquido precoitale" sono veicolatori del virus.
trallallero
04-09-2007, 12:08
No no, gli esami da quanto so sono fatti seriamente, almeno questo funziona anche in italia :D, il problema è il periodo finestra.
Ti faccio un esempio per l'HIV, una volta entrato nell'organimso il virus (che poi è un retrovirus, lo chiamo virus per comodità...), ci mette un certo numero di ore, o comunque di pochissimi giorni, per insediarsi, infatti ci sono delle terapie che in questa fase potrebbero debellarla con un buon margine di successo, comunque, dopo questo brevissimo periodo l'HIV si insedia nell'organismo, però i test per rilevarlo in realtà non cercano lo stesso virus, ma gli anticorpi che produce, anticorpi che ci mettono del tempo per essere prodotti, ora, questo tempo è il cosiddetto "periodo finestra".
In questo "periodo finestra" la ricerca di anticorpi anti-HIV risulterà negativa, ma il virus sarà già presente nell'organismo e il sangue sarà infetto!
Se uno infetto in questo "periodo finestra" fa una donazione, il rischio è che non venga rilevata l'infezione nel sangue donato, e perciò verrà catalogato come sangue sano, ma infetterà chi lo riceve...
grazie carissimo per la dettagliata spiegazione :)
Ma, sicuramente e´ una domanda idiota, non si puo´ tenere il sangue da parte per un determinato periodo per ... chiudere tutte le finestre ?
OT: se mi vuoi venire a trovare sbrigati perche´ mi sa che me ne sto per ripartire :D
tdi150cv
04-09-2007, 12:20
ma non saresti neanche infettivo.
:eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
Fides Brasier
04-09-2007, 12:31
No... per rapporti anali servono i condom apposta....giuro che in farmacia non ho mai visto i preservativi da sedere :O
GreatWolf
04-09-2007, 12:33
No... per rapporti anali servono i condom apposta....
Falso. Vanno bene anche quelli normali.
Certo, possibilmente non quelli sottili mezzo micron... quelli si possono rompere con più facilità, anche in un rapporto etero.
GreatWolf
04-09-2007, 12:35
giuro che in farmacia non ho mai visto i preservativi da sedere :O
http://img294.imageshack.us/img294/2522/quotope1.gif
trallallero
04-09-2007, 12:36
giuro che in farmacia non ho mai visto i preservativi da sedere :O
e perche´ li hai cercati ? :D
ma esistono anche quelli da fellatio ? :asd:
Fides Brasier
04-09-2007, 12:39
e perche´ li hai cercati ? :Dovvio che no, per un posto in cui non mi rimane incinta vuoi che mi neghi il piacere? :D
ma esistono anche quelli da fellatio ? :asd:quelli aromatizzati :fagiano:
ma sai che da quando ero bambino che ne vidi una pubblicita' per la prima volta, per anni mi sono chiesto a cosa diavolo potessero servire :asd:
trallallero
04-09-2007, 12:44
ovvio che no, per un posto in cui non mi rimane incinta vuoi che mi neghi il piacere? :D
maniaco :O
quelli aromatizzati :fagiano:
ma sai che da quando ero bambino che ne vidi una pubblicita' per la prima volta, per anni mi sono chiesto a cosa diavolo potessero servire :asd:
in effetti, adesso che ci penso :what:
anche le grandi labbra avranno le loro esigenze :asd:
Fides Brasier
04-09-2007, 12:52
maniaco :Omodestamente :O
in effetti, adesso che ci penso :what:
anche le grandi labbra avranno le loro esigenze :asd:penso che il sapore di cioccolato o di fragola siano piu' gradevoli di quello della plastica... ma non saprei dirti in verita' :D
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 12:57
Nel periodo finestra sei infettivo eccome !
se risulti negativo ai test incrociati (sangue prima, sangue+plasma poi, ripetuto) il tuo sangue non è infettivo.
trallallero
04-09-2007, 13:02
modestamente :O
maniaco (sano) inside ci sono anche io ;)
penso che il sapore di cioccolato o di fragola siano piu' gradevoli di quello della plastica... ma non saprei dirti in verita' :D
e io non saprei dirti se il sapore di plastica sia piu´ gradevole del sapore ... vabbe´, io mi fermo qui :stordita:
Comunque, a proposito (:asd:), seocndo me qualcuno si fa troppe pippe mentali e vede discriminazioni ovunque
Fides Brasier
04-09-2007, 13:15
Comunque, a proposito (:asd:), seocndo me qualcuno si fa troppe pippe mentali e vede discriminazioni ovunqueboh, credo che i motivi di esclusione contemplino gia' tutti i comportamenti a rischio: quindi l'omosessualita' non dovrebbe essere compresa imho.
voglio dire, se un omosessuale non ha partner occasionali o non assume altri comportamenti a rischio, ma ha una relazione stabile al pari di un eterosessuale con il medesimo comportamento, a che pro escluderlo?
non credo che sia a rischio il rapporto omo, non piu' di un rapporto etero, e' la promiscuita' che e' fattore di rischio. in questo credo che ci sia discriminazione.
trallallero
04-09-2007, 13:27
boh, credo che i motivi di esclusione contemplino gia' tutti i comportamenti a rischio: quindi l'omosessualita' non dovrebbe essere compresa imho.
voglio dire, se un omosessuale non ha partner occasionali o non assume altri comportamenti a rischio, ma ha una relazione stabile al pari di un eterosessuale con il medesimo comportamento, a che pro escluderlo?
non credo che sia a rischio il rapporto omo, non piu' di un rapporto etero, e' la promiscuita' che e' fattore di rischio. in questo credo che ci sia discriminazione.
e´ verissimo, ma e´ la mente umana (anche la piu´ perfetta :cool: :D) che ogni tanto fa qualche scherzo e tende comunque a etichettare cio´ che non e´ per lei "normale" come pericoloso.
Pero´ c´e´ anche da dire che il maschio "normale" istintivamente (biologicamente) tende a spargere il seme nel mondo e questo lo porta a volersi fare tutte le femmine. Non vedo perche´ un gay quest´istinto non lo debba avere.
Sicuramente esisteranno le coppie fedeli ma in caso di tradimento e´ sicuramente piu´ pericoloso un gay maschio di una femmina.
Fides Brasier
04-09-2007, 13:35
Pero´ c´e´ anche da dire che il maschio "normale" istintivamente (biologicamente) tende a spargere il seme nel mondo e questo lo porta a volersi fare tutte le femmine. Non vedo perche´ un gay quest´istinto non lo debba avere.
Sicuramente esisteranno le coppie fedeli ma in caso di tradimento e´ sicuramente piu´ pericoloso un gay maschio di una femmina.penso che anche i gay abbiano questo "istinto", ok, ma e' il tradimento che e' un fattore di rischio, a prescindere che si sia etero oppure omo. quindi credo che nelle domande per donare il sangue (non so come sia, non l'ho mai fatto) ci debba essere "hai tradito e/o avuto partner occasionali?" senza menzione all'orientamento sessuale: un omosessuale puramente monogamo invece, se non ho capito male, allo stato attuale e' escluso dalle donazioni.
Senza Fili
04-09-2007, 13:37
A impedire la donazione di sangue da parte di individui che hanno avuto, entro un certo lasso di tempo, comportamenti che possono averli portati ad avere malattie o infezioni trasmissibili via sangue, non c'è niente di sbagliato.
Mi sembra, però, che al Policlinico di Milano si stia discriminando sulla base dell'orientamento sessuale: che è sì correlato al comportamento, ma non lo determina completamente.
Secondo una tale politica, si escluderebbe un donatore maschio omosessuale vergine, che non ha certo più probabilità di recare infezioni sanguigne di quante ne abbia qualsiasi altra persona che non abbia mai avuto rapporti sessuali di alcun tipo.
Peraltro, come fatto osservare già da the_joe, il vademecum dell'Avis non fa alcun riferimento all'orientamento sessuale, ma solo a rapporti a rischio.
Esatto, è discrimizione bella e buona; non hanno detto che, giustamente, non accettano chi ha avuto rapporti sessuali a rischio (tipo rapporti non protetti, gay o etero che siano) ma che non accettano uomini gay a priori...quindi per loro un uomo gay, single e che non scopa da 2 anni, sanissimo, è automaticamente escluso...che schifo :rolleyes:
p.s. a parte che basterebbe farli contenti e canzonati, mica si vede dalla faccia se uno è etero o gay, quindi basterebbe non dirlo per evitare la loro verognosa discriminazione.
trallallero
04-09-2007, 13:43
penso che anche i gay abbiano questo "istinto", ok, ma e' il tradimento che e' un fattore di rischio, a prescindere che si sia etero oppure omo. quindi credo che nelle domande per donare il sangue (non so come sia, non l'ho mai fatto) ci debba essere "hai tradito e/o avuto partner occasionali?" senza menzione all'orientamento sessuale: un omosessuale puramente monogamo invece, se non ho capito male, allo stato attuale e' escluso dalle donazioni.
:boh:
secondo me si cerca solo di limitare al massimo le infezioni tenendo conto di tutte le variabili.
Senza Fili
04-09-2007, 14:15
:boh:
secondo me si cerca solo di limitare al massimo le infezioni tenendo conto di tutte le variabili.
Limitare le infezioni va fatto limitando la donazione a chi ha avuto rapporti o interventi a rischio, non a chi non ne ha avuti, solo in base ad una preferenza sessuale.
trallallero
04-09-2007, 14:22
Limitare le infezioni va fatto limitando la donazione a chi ha avuto rapporti o interventi a rischio, non a chi non ne ha avuti, solo in base ad una preferenza sessuale.
SE la preferenza sessuale e´ un dato presente nelle statistiche e SE influenza i risultati mi sembra sia giusto tenerla in considerazione
Io penso che se sai di essere sano (magari perchè hai un solo partner da tempo e se hai una vita normale) e vuoi fare questo grande atto di donare il sangue...te ne puoi fregare di tutto...al piccolo colloquio precedente alla donazione li fai felici e dici che sei etero e poi doni...sticazzi almeno salvi una vita...:rolleyes:
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 14:28
SE la preferenza sessuale e´ un dato presente nelle statistiche e SE influenza i risultati mi sembra sia giusto tenerla in considerazione
non esistono indicazioni serie in questo senso.
Senza Fili
04-09-2007, 14:31
SE la preferenza sessuale e´ un dato presente nelle statistiche e SE influenza i risultati mi sembra sia giusto tenerla in considerazione
ma anche no, non mi risulta che qualcuno si sia mai ammalato per preferire una cosa anzichè un'altra, non minimizziamo atti vergognosi di discriminazione che non hanno alcun fondamento logico, ma affondano le radici soltanto in preguidizi e razzismo.
Io penso che se sai di essere sano (magari perchè hai un solo partner da tempo e se hai una vita normale) e vuoi fare questo grande atto di donare il sangue...te ne puoi fregare di tutto...al piccolo colloquio precedente alla donazione li fai felici e dici che sei etero e poi doni...sticazzi almeno salvi una vita...:rolleyes:
Esatto.
Comunque ripeto, la donazione di sangue è un atto volontario, per cui chi si sente in grado di farlo, lo può fare cercando di farlo nel miglior modo possibile senza arrecare danno agli altri.
Detto questo, c'è da considerare che in base alle normative esistenti, ogni singola donazione DEVE ESSERE TRACCIABILE PER 30 ANNI in tutti i suoi passaggi a partire dalla auto-dichiarazione che viene rilasciata dal donatore, alle analisi del donatore al momento della donazione e alla autorizzazione che il medico responsabile rilascia al momento della donazione.
Personalmente non me la sento di biasimare un medico TROPPO SCRUPOLOSO che manda indietro un possibile donatore perchè non se la sente di prendersi una responsabilità in merito a qualcosa di cui non è sicuro al 100% e credo che sia anche lo stesso pensiero che hanno quelli che si trovano costretti a dover ricorrere ad una trasfusione di sangue i quali, giustamente, sperano che il sangue che entra nelle loro vene sia "sicuro".
la storia che la popolazione gay era più ammalata di aids andava bene nei primi anni 90..dato che in effetti l'aids iniziò proprio nelle comunità gay che si passavano il virus tra loro a causa del libertinismo che c'era..
oggi sono gli ETERO i più colpiti dall'hiv..quindi la situazione si è ribaltata..questo perchè nelle comunità gay c'è una fortissima sensibilizzazione al problema dell'hiv...è vero che ci sono contagiati anche tra loro..ma considerando le proporzioni..ce ne sono di più tra gli etero..
ah..il fatto che uno non è contagioso nel periodo finestra è na STRONZATA ..come si fanno a dire ste cose...:rolleyes: :rolleyes:
e cmq esistono test (elisa per la ricerca della p24) che permettono di vedere il contagio ANCHE DOPO 1 SETTIMANA...solo che non è ancora entrata nella routine...
ihmo questa cosa che hanno fatto è solo discriminazione...il prbolema è che è impossibile capire chi è a rischio o meno solo dall'anamnesi..bisogna perfezionare gli esami per ridurre al minimo i rischi di contagio..solo questo (ho detto poco :asd: )
fsdfdsddijsdfsdfo
04-09-2007, 14:36
Comunque ripeto, la donazione di sangue è un atto volontario, per cui chi si sente in grado di farlo, lo può fare cercando di farlo nel miglior modo possibile senza arrecare danno agli altri.
quando, dopo un incidente, ti daranno emogel invece di sangue ne riparliamo.
quando, dopo un incidente, ti daranno emogel invece di sangue ne riparliamo.
Idem se ti becchi l'AIDS perchè il cazzone di turno ha voluto donare per forza. :O
PS - leggi la mia sign, sono donatore dal 1986.
Senza Fili
04-09-2007, 14:41
la storia che la popolazione gay era più ammalata di aids andava bene nei primi anni 90..dato che in effetti l'aids iniziò proprio nelle comunità gay che si passavano il virus tra loro a causa del libertinismo che c'era..
oggi sono gli ETERO i più colpiti dall'hiv..quindi la situazione si è ribaltata..questo perchè nelle comunità gay c'è una fortissima sensibilizzazione al problema dell'hiv...è vero che ci sono contagiati anche tra loro..ma considerando le proporzioni..ce ne sono di più tra gli etero..
ah..il fatto che uno non è contagioso nel periodo finestra è na STRONZATA ..come si fanno a dire ste cose...:rolleyes: :rolleyes:
e cmq esistono test (elisa per la ricerca della p24) che permettono di vedere il contagio ANCHE DOPO 1 SETTIMANA...solo che non è ancora entrata nella routine...
ihmo questa cosa che hanno fatto è solo discriminazione...il prbolema è che è impossibile capire chi è a rischio o meno solo dall'anamnesi..bisogna perfezionare gli esami per ridurre al minimo i rischi di contagio..solo questo (ho detto poco :asd: )
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GreatWolf
04-09-2007, 14:52
la storia che la popolazione gay era più ammalata di aids andava bene nei primi anni 90..dato che in effetti l'aids iniziò proprio nelle comunità gay che si passavano il virus tra loro a causa del libertinismo che c'era..
oggi sono gli ETERO i più colpiti dall'hiv..quindi la situazione si è ribaltata..questo perchè nelle comunità gay c'è una fortissima sensibilizzazione al problema dell'hiv...è vero che ci sono contagiati anche tra loro..ma considerando le proporzioni..ce ne sono di più tra gli etero..
ah..il fatto che uno non è contagioso nel periodo finestra è na STRONZATA ..come si fanno a dire ste cose...:rolleyes: :rolleyes:
e cmq esistono test (elisa per la ricerca della p24) che permettono di vedere il contagio ANCHE DOPO 1 SETTIMANA...solo che non è ancora entrata nella routine...
ihmo questa cosa che hanno fatto è solo discriminazione...il prbolema è che è impossibile capire chi è a rischio o meno solo dall'anamnesi..bisogna perfezionare gli esami per ridurre al minimo i rischi di contagio..solo questo (ho detto poco :asd: )
Impossibile non quotare :p
io ci vedo poco di discriminatorio:
si presume che nei rapporti lesbici non ci sia penetrazione diciamo :ciapet: ...
e siccome tale pratica sia fra etero che fra omo è una di quelle che maggiormente aumenta il rischio di contagio se non fatta "protetta" vista la... diciamo ... "fragilità" dei tessuti in tale pratica messi "sotto strss"
...
mi par evidente che in tal considerazione il sangue donato da una lesbica sia POTENZIALMENTE più sicuro di uno donato da un gay o da un etero che intrattenga rapporti di tipo :ciapet: .
non ci vedo NESSUNA discriminazione.
ma magari la lesbica è una eroinomane..o lo è stata...oppure fa uso di "giocattoli" per la penetrazione con partner diversi...
sennò le uniche donatrici dovrebbero essere le lesbiche...si dovrebbero escludere etero e omo...solo lesbiche e bambini al di sotto di 13 anni (anche se ormai a 13 anni tra un po' lo hanno preso pure nel :ciapet: :asd: )
SE la preferenza sessuale e´ un dato presente nelle statistiche e SE influenza i risultati mi sembra sia giusto tenerla in considerazione
non esistono dati concreti di correlazione tra orientamento sessuale e rischio di infezione
ma magari la lesbica è una eroinomane..o lo è stata...oppure fa uso di "giocattoli" per la penetrazione con partner diversi...
sennò le uniche donatrici dovrebbero essere le lesbiche...si dovrebbero escludere etero e omo...solo lesbiche e bambini al di sotto di 13 anni (anche se ormai a 13 anni tra un po' lo hanno preso pure nel :ciapet: :asd: )
WWW.AVIS.IT
# E' doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale: assunzione di droghe
# alcolismo
# rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui, ...)
# epatite o ittero
# malattie veneree
# positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
# positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
# positività per il test dell'epatite B (HBsAg)
# positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)
# rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco
WWW.AVIS.IT
ma l'ospedale di milano non applicava le regole dell'avis bensi quelle stabilite internamente....
ma l'ospedale di milano non applicava le regole dell'avis bensi quelle stabilite internamente....
Le regole dell'AVIS sono INDICATIVE poi c'è la discrezionalità del medico che effettua l'accettazione e firma l'autorizzazione alla donazione, come ho già scritto, oggi una donazione resta tracciabile per 30 anni allo scopo di risalire ad eventuali problematiche che possano venire fuori anche a distanza di anni, per questo NON me la sento di biasimare un medico che non autorizza una "donazione a rischio" seppur basso.
Le regole dell'AVIS sono INDICATIVE poi c'è la discrezionalità del medico che effettua l'accettazione e firma l'autorizzazione alla donazione, come ho già scritto, oggi una donazione resta tracciabile per 30 anni allo scopo di risalire ad eventuali problematiche che possano venire fuori anche a distanza di anni, per questo NON me la sento di biasimare un medico che non autorizza una "donazione a rischio" seppur basso.
Se un gay non ha avuto rapporti a rischio nell'ultimo anno in base a cosa si tratta di donazione a rischio?
Se un gay non ha avuto rapporti a rischio nell'ultimo anno in base a cosa si tratta di donazione a rischio?
E se ha subito un trapianto di cornea 20 anni fa in base a cosa si tratta di donazione a rischio?
E se ha fatto uso di droghe 5 anni prima?
E se..............
IMHO meglio essere prudenti, per non dire poi "eh ma se fossero stati più attenti....."
Poi ognuno può pensarla come vuole, ma quando si tratta di salute, specie quella altrui, non ci andrei tanto leggero.
PS - secondo la mia opinione, un gay con una relazione stabile avrebbe tutto il diritto di poter donare, ma ripeto di non biasimare un medico che non si senta in grado di poter dare l'autorizzazione, visto che lo ribadisco per l'ennesima volta, NESSUNO TI OBBLIGA A DONARE.
E se ha subito un trapianto di cornea 20 anni fa in base a cosa si tratta di donazione a rischio?
E se ha fatto uso di droghe 5 anni prima?
E se..............
IMHO meglio essere prudenti, per non dire poi "eh ma se fossero stati più attenti....."
Poi ognuno può pensarla come vuole, ma quando si tratta di salute, specie quella altrui, non ci andrei tanto leggero.
Se bisognasse essere coerenti con il tuo principio sarebbero esclusi sostanzialmente tutti
Fortunatamente non è così, perchè il sangue serve
E si fanno i controlli
Se bisognasse essere coerenti con il tuo principio sarebbero esclusi sostanzialmente tutti
Fortunatamente non è così, perchè il sangue serve
E si fanno i controlli
A chi lo dici............
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1501416
Solo che non è una cosa da prendersi alla leggera, se uno può donare, lo faccia, altrimenti meglio essere tranquilli.
Senza Fili
04-09-2007, 15:46
A chi lo dici............
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1501416
Solo che non è una cosa da prendersi alla leggera, se uno può donare, lo faccia, altrimenti meglio essere tranquilli.
Tra "l'altrimenti" non dovrebbe entrarci nulla l'orientamento sessuale, ma solo le abitudini avute, a prescindere dai gusti.
A chi lo dici............
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1501416
Solo che non è una cosa da prendersi alla leggera, se uno può donare, lo faccia, altrimenti meglio essere tranquilli.
ma la tranquillità viene dai controlli
Tra "l'altrimenti" non dovrebbe entrarci nulla l'orientamento sessuale, ma solo le abitudini avute, a prescindere dai gusti.
Vero, ma visto che comunque ci deve essere la firma di un medico RESPONSABILE è anche un SUO DIRITTO rifiutare una donazione a probabile rischio (hanno mandato indietro donatori che hanno ammesso di essersi fatti una canna)
ma la tranquillità viene dai controlli
Certo, ammesso che esistano esami appropriati e tenendo conto della finestra temporale di incubazione.
se risulti negativo ai test incrociati (sangue prima, sangue+plasma poi, ripetuto) il tuo sangue non è infettivo.
I test nel periodo finestra risultano negativi, stai sbagliando
Guarda che il primo screening si fà solo per l'ELISA, e questo nel periodo finestra è negativo nonostante il soggetto sia infettante.
Non c'è ripetizione della prova se l'ELISA è negativo.
Insert coin
04-09-2007, 19:15
io ci vedo poco di discriminatorio:
si presume che nei rapporti lesbici non ci sia penetrazione diciamo :ciapet: ...
/mode oxfordiano on
tra le pratiche sessuali "a rischio" c'è anche l'ANOLINGUS e le lesbiche lo praticano tranquillamente, inoltre anche la penetrazione vaginale e/o anale con le dita può determinare qualche rischio, e le lesbiche le dita nel culo se le ficcano eccome...
/mode oxfordiano off
:fagiano: :fagiano: :fagiano:
non vorrei demolire tutto il thread ma c'e' stato un GROSSO MALINTESO
i gay possono donare benissimo ... e' VIETATO donare se si sono avutoi dei rapporti anali ... questo indipendentemente dal sesso o dall' orientamento sessuale.
per intenderci un gay che non ha rapporti anali puo' donare ...
una donna eterosessuale che ha avutoo rapporti anali NON puo' donare.
questo per il semplice motivo che il rapporto anale e' considerato a rischio (microlacerazioni)
OVVIAMENTE anche tutti gli altri comportamenti a rischio PRECLUDONO ALLA DONAZIONE
uso di droghe
abuso di alcool (se sei in coma etilico non puoi sapere se nel frattempo qualcuno te lo sta infilando nel :ciapet: )
in pratica per poter donare e' sufficiente essere sicuri di NON essere a rischio ... non c'entrano nulla gli orientamenti sessuali o altro.
Senza Fili
04-09-2007, 20:16
:fagiano: :fagiano: :fagiano:
non vorrei demolire tutto il thread ma c'e' stato un GROSSO MALINTESO
i gay possono donare benissimo ... e' VIETATO donare se si sono avutoi dei rapporti anali ... questo indipendentemente dal sesso o dall' orientamento sessuale.
per intenderci un gay che non ha rapporti anali puo' donare ...
una donna eterosessuale che ha avutoo rapporti anali NON puo' donare
questo per il semplice motivo che il rapporto anale e' considerato a rischio (microlacerazioni)
OVVIAMENTE anche tutti gli altri comportamenti a rischio PRECLUDONO ALLA DONAZIONE
uso di droghe
abuso di alcool (se sei in coma etilico non puoi sapere se nel frattempo qualcuno te lo sta infilando nel :ciapet: )
in pratica per poter donare e' sufficiente essere sicuri di NON essere a rischio ... non c'entrano nulla gli orientamenti sessuali o altro.
A prescindere che i rapporti anali sono pericolosi se si hanno con sconosciuti, una coppia gay fidanzata e monogama che convive da anni, o una coppia etero sposata da anni, che praticano il sesso anale, non praticano un comportamento a rischio, se sono entrambi sani.
A parte ciò, allora la donazione dovrebbe essere interdetta anche a chi ha rapporti penetrativi vaginali, mica sono immuni da contagio, no?
http://www.vocinelweb.it/faccine/cartelli/70.gif
Sto thread mi ha fatto morire.
nel titolo un pappappero ci stava anche bene :Prrr:
dantes76
06-09-2007, 13:21
"Nessuna discriminazione sessuale, ma una scelta fatta «al fine esclusivo di garantire ai pazienti il sangue più sicuro». E «i dati epidemiologici tuttora mostrano che il rapporto omosessuale maschile è un comportamento a rischio», contrariamente al rapporto omosessuale femminile...."
Link all'articolo.
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/08_Agosto/31/marconi_policlico_sangue_gay.shtml
Che dire, siamo di fronte ad un capolavoro dialettico, della serie come essere OMOFOBICI e MISANDRICI in un colpo solo!:rolleyes:
per lo stesso principio , nemmeno le donne etero, e gli uomini etero...
Inutile prendere casi singoli: gli omosessuali sono più a rischio.
Senza Fili
06-09-2007, 17:37
Inutile prendere casi singoli: gli omosessuali sono più a rischio.
Grossa caxxata, chi è a rischio sono le persone (tutte, etero o omosessuali che siano ) che hanno avuto rapporti occasionali non protetti, come del resto specificato anche da regolamento Avis.
Trovo vergognoso che ci sia chi tenta di sminuire la grave discriminazione che quell'ospedale ha evidenziato facendo il processo alle idee delle persone, e non valutando i fatti.
Grossa caxxata, chi è a rischio sono le persone (tutte, etero o omosessuali che siano ) che hanno avuto rapporti occasionali non protetti, come del resto specificato anche da regolamento Avis.
Trovo vergognoso che ci sia chi tenta di sminuire la grave discriminazione che quell'ospedale ha evidenziato facendo il processo alle idee delle persone, e non valutando i fatti.
Non è proprio così: un rapporto omosessuale tra due uomini determina rischio d'infezione maggiore. Questo valutando il singolo atto. Per il resto vi lascio volentieri ad una polemica piuttosto gonfiata.
paulus69
06-09-2007, 20:01
non sò le direttive avis,ma sò le direttive del centro emo-trasfusionale dell'ospedale santa corona di pietra ligure;donazione vietata ai...etc,etc,etc e gay.
l'anno scorso ci fù una polemica al san raffaele di milano,nel cui centro emotrasfusionale fù rifiutata la donazione(imho provocatoria) di un seminoto scrittore gay.
la motivazione del rifiuto:a fronte dell'incremento del 4% della disponibilità di sangue....si può avere un'incremento 5 "volte" maggiore del tasso attuale di infezioni causate da sangue infetto.
prima di parlare di possibile discriminazione dei gay....sinceriamoci di non discriminare chi invece del sangue non può proprio farne a meno:hanno più diritto loro a curarsi,o continuare a sopravvivere, con sangue idoneo o quantomeno sicuro che rispettare un probabile diritto alla donazione delle comunità gay.
zerothehero
06-09-2007, 20:22
io ci vedo poco di discriminatorio:
si presume che nei rapporti lesbici non ci sia penetrazione diciamo :ciapet: ...
e siccome tale pratica sia fra etero che fra omo è una di quelle che maggiormente aumenta il rischio di contagio se non fatta "protetta" vista la... diciamo ... "fragilità" dei tessuti in tale pratica messi "sotto strss"
...
mi par evidente che in tal considerazione il sangue donato da una lesbica sia POTENZIALMENTE più sicuro di uno donato da un gay o da un etero che intrattenga rapporti di tipo :ciapet: .
non ci vedo NESSUNA discriminazione.
Anche gli etero hanno rapporti anali...quindi anche loro sono a rischio, al pari degli omosessuali.... è il comportamento, non l'orientamento che dovrebbe costituire una discriminazione tra chi può donare e chi non può donare...
Senza Fili
06-09-2007, 22:36
Non è proprio così: un rapporto omosessuale tra due uomini determina rischio d'infezione maggiore. Questo valutando il singolo atto. Per il resto vi lascio volentieri ad una polemica piuttosto gonfiata.
Il problema non è se il rapporto anale (o vaginale) è un rapporto tra persone gay o eterosessuali, ma se il rapporto avviene tra partner fissi e sani oppure non protetto con partner occasionali; quindi:
Anche gli etero hanno rapporti anali...quindi anche loro sono a rischio, al pari degli omosessuali.... è il comportamento, non l'orientamento che dovrebbe costituire una discriminazione tra chi può donare e chi non può donare...
Grossa caxxata, chi è a rischio sono le persone (tutte, etero o omosessuali che siano ) che hanno avuto rapporti occasionali non protetti, come del resto specificato anche da regolamento Avis.
Trovo vergognoso che ci sia chi tenta di sminuire la grave discriminazione che quell'ospedale ha evidenziato facendo il processo alle idee delle persone, e non valutando i fatti.
E' la mancanza di obiettività che rende difficile fare certe discussioni qui.
Io sono favorevole al matrimonio omosessuale ed alla fine di tutte le ingiuste discriminazioni ideologiche verso gli omosex.
Ma allo stesso tempo sono contrario a chi strumentalizza certe scelte tacciandole come omofobiche.
All'inizio come si è diffuso l'aids in europa? Chi sono stati i primi ad essere colpiti? Omosessuali e tossici, i primi a causa del tipo di rapporto e per una certa facilità a cambiare partner.
Non raccontiamo favole e tieni bassi i toni.
RiccardoS
07-09-2007, 08:33
Anche gli etero hanno rapporti anali...quindi anche loro sono a rischio, al pari degli omosessuali.... è il comportamento, non l'orientamento che dovrebbe costituire una discriminazione tra chi può donare e chi non può donare...
certo. ma è innegabile che
All'inizio come si è diffuso l'aids in europa? Chi sono stati i primi ad essere colpiti? Omosessuali e tossici, i primi a causa del tipo di rapporto e per una certa facilità a cambiare partner.
quindi, se permetti, ben venga ogni cautela possibile.
e basta con 'sta strumentalizzazione dell'omofobia, che ha rotto un tantino i coglioni.
Pucceddu
07-09-2007, 09:31
Anche gli etero hanno rapporti anali...quindi anche loro sono a rischio, al pari degli omosessuali.... è il comportamento, non l'orientamento che dovrebbe costituire una discriminazione tra chi può donare e chi non può donare...
Beh, direi che è più facile che i rapporti anali li abbiano due gay occasionali che due etero, oltretutto...
Anche gli etero hanno rapporti anali...quindi anche loro sono a rischio, al pari degli omosessuali.... è il comportamento, non l'orientamento che dovrebbe costituire una discriminazione tra chi può donare e chi non può donare...Già, però potrei dire lo stesso riguardo alle assicurazioni che aumentano i prezzi per i guidatori maschi sotto i 25 anni... :rolleyes: E' discriminazione anche questa? O non è che si basano su un fatto statistico? :read:
francoisk
07-09-2007, 10:49
no
sei infettivo, nonostante ciò, puoi risultare negativo al test, perchè c'è il periodo finestra
francoisk
07-09-2007, 10:50
se risulti negativo ai test incrociati (sangue prima, sangue+plasma poi, ripetuto) il tuo sangue non è infettivo.
sbagliato.
Bisogna tenere presente che durante il cosiddetto 'periodo finestra' (periodo di tempo che va dal momento del contagio a quello della comparsa degli anticorpi) è comunque possibile trasmettere il virus pur non risultando positivi al test.
fonte: http://www.ministerosalute.it/aids/approfondimento/sezApprofondimento.jsp?label=cna
Ziosilvio
07-09-2007, 10:56
e basta con 'sta strumentalizzazione dell'omofobia, che ha rotto un tantino i coglioni.
"Un tantino"?
RiccardoS
07-09-2007, 11:02
"Un tantino"?
sono persone sensibili... non volevo esagerare! :O :sofico:
dantes76
07-09-2007, 12:47
Inutile prendere casi singoli: gli omosessuali sono più a rischio.
le abitudini, che sono le stesse degli etero.. entrambi usano un azzo e un buco...
le abitudini, che sono le stesse degli etero.. entrambi usano un azzo e un buco...
Se fosse vero quello che dici, l'aids avrebbe avuto all'inizio una diffusione "omogenea" , invece ha falcidiato gay e tossicodipendenti.
dantes76
07-09-2007, 12:52
Se fosse vero quello che dici, l'aids avrebbe avuto all'inizio una diffusione "omogenea" , invece ha falcidiato gay e tossicodipendenti.
l'aids ha una diffusione secondo l'uso dei buchi e secondo il numero di persone che si usano, un gay che ha un solo patner ha un minor rischio di contagio di un etero che 20 patner...
l'aids ha una diffusione secondo l'uso dei buchi e secondo il numero di persone che si usano, un gay che ha un solo patner ha un minor rischio di contagio di un etero che 20 patner...
lapalissiano, ma si torna a parlare dei casi singoli.
Si parla in termini statistici.
Ed è dominio della medicina che il rapporto anale è più a rischio infezione, in ogni caso.
No tirarmi fuori l'etero che ha il rapporto anale, ne abbiamo già discusso prima. Si parla in termini statistici.
dantes76
07-09-2007, 13:09
lapalissiano, ma si torna a parlare dei casi singoli.
Si parla in termini statistici.
Ed è dominio della medicina che il rapporto anale è più a rischio infezione, in ogni caso.
No tirarmi fuori l'etero che ha il rapporto anale, ne abbiamo già discusso prima. Si parla in termini statistici.
guarda che in termini statici la casualita' e' data dal comportamento dei singoli....
l'etero usa il pisello, come e tanto quanto il gay, il tutto dipende dal numero di buchi che usa...
le statitiche hanno un fine in campo di ricerca... ma non certo per dire chi deve e chi non donare il sangue,, per quello ci sono gli esami... non le statistiche
guarda che in termini statici la casualita' e' data dal comportamento dei singoli....
l'etero usa il pisello, come e tanto quanto il gay, il tutto dipende dal numero di buchi che usa...
le statitiche hanno un fine in campo di ricerca... ma non certo per dire chi deve e chi non donare il sangue,, per quello ci sono gli esami... non le statistiche
Allora ti contesto la parte in grassetto dicendo che uno può andare con 100 donne non infette ed essere quindi donatore valido ed uno fa la prima scopata con una infetta ed anche se ha visto un solo buco in vita sua è un pericolo pubblico.
proprio perchè NON hA SENSO valutare i singoli casi a livello "prevenzione".
Il rapporto anale è il rapporto con cui si hanno maggiori possibilità di trasmettere infezioni (micro-lacerazioni della mucosa) . Non lo dico io ma la medicina, poi basta farsi una ricerchina in rete :
I rapporti anali sono potenzialmente più ad alto rischio rispetto ai rapporti vaginali, in quanto si creano sempre delle micro-lesioni che possono facilitare l'ingresso ad infezioni varie, proprio per questa ragione è indispensabile l'uso del profilattico a tutti i rapporti se si vuole evitare il rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmesse(aids, epatite B ecc.).
I lubrificanti vanno usati sempre per facilitare la penetrazione e limitare le micro-lesioni visto che la mucosa anale è sprovvista di secrezioni proprie, come nel caso della vagina. Il pene può penetrare tutto se la cosa è ben accetta dal partner.
A presto,
Susy Ragazzini - Ostetrica
Spazio Giovani - Faenza
18 March 2002
Statisticamene parlando il gay tende a cambiare partner più spesso. La somma di questi due fattori rende il donatore gay soggetto rischioso. Il resto è fuffa.
johannes
07-09-2007, 13:32
"Nessuna discriminazione sessuale, ma una scelta fatta «al fine esclusivo di garantire ai pazienti il sangue più sicuro». E «i dati epidemiologici tuttora mostrano che il rapporto omosessuale maschile è un comportamento a rischio», contrariamente al rapporto omosessuale femminile...."
Link all'articolo.
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/08_Agosto/31/marconi_policlico_sangue_gay.shtml
Che dire, siamo di fronte ad un capolavoro dialettico, della serie come essere OMOFOBICI e MISANDRICI in un colpo solo!:rolleyes:
assurdo.
dantes76
07-09-2007, 14:32
Allora ti contesto la parte in grassetto dicendo che uno può andare con 100 donne non infette ed essere quindi donatore valido ed uno fa la prima scopata con una infetta ed anche se ha visto un solo buco in vita sua è un pericolo pubblico.
proprio perchè NON hA SENSO valutare i singoli casi a livello "prevenzione".
Il rapporto anale è il rapporto con cui si hanno maggiori possibilità di trasmettere infezioni (micro-lacerazioni della mucosa) . Non lo dico io ma la medicina, poi basta farsi una ricerchina in rete :
I rapporti anali sono potenzialmente più ad alto rischio rispetto ai rapporti vaginali, in quanto si creano sempre delle micro-lesioni che possono facilitare l'ingresso ad infezioni varie, proprio per questa ragione è indispensabile l'uso del profilattico a tutti i rapporti se si vuole evitare il rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmesse(aids, epatite B ecc.).
I lubrificanti vanno usati sempre per facilitare la penetrazione e limitare le micro-lesioni visto che la mucosa anale è sprovvista di secrezioni proprie, come nel caso della vagina. Il pene può penetrare tutto se la cosa è ben accetta dal partner.
A presto,
Susy Ragazzini - Ostetrica
Spazio Giovani - Faenza
18 March 2002
Statisticamene parlando il gay tende a cambiare partner più spesso. La somma di questi due fattori rende il donatore gay soggetto rischioso. Il resto è fuffa.
questo e' fuffa, poiche a garantire la qualita del sangue donato non e' una statistica... ma esami...
detto questo..il divieto dovrebbe essere esteso pure agli atero..poiche le statiche, non stanno fra il pisello , e un culo o una figa...
visto che la statistica non riguarda i gusti fisici... culo o figa..
Beelzebub
07-09-2007, 14:37
io ci vedo poco di discriminatorio:
si presume che nei rapporti lesbici non ci sia penetrazione diciamo :ciapet: ...
e siccome tale pratica sia fra etero che fra omo è una di quelle che maggiormente aumenta il rischio di contagio se non fatta "protetta" vista la... diciamo ... "fragilità" dei tessuti in tale pratica messi "sotto strss"
...
mi par evidente che in tal considerazione il sangue donato da una lesbica sia POTENZIALMENTE più sicuro di uno donato da un gay o da un etero che intrattenga rapporti di tipo :ciapet: .
non ci vedo NESSUNA discriminazione.
Sì, ma come fai a sapere se un etero è appassionato di sesso anale? In quel caso sarebbe tanto a rischio quanto un gay maschio... :O C'è da dire però, che mentre un etero ha, diciamo, possibilità di scelta, un gay maschio no, perchè ha un solo modo per fare sesso con penetrazione. Viceversa, due ragazze gay non hanno modo di praticare sesso a rischio anche volendo, quindi che il loro sangue sia potenzialmente più sicuro è un dato di fatto, almeno considerando solo i rapporti sessuale quale veicolo di trasmissione del virus.
La questione è un pò contorta... però credo che gridare allo scandalo e all'allarme discriminazione sia un pò eccessivo...
questo e' fuffa, poiche a garantire la qualita del sangue donato non e' una statistica... ma esami...
detto questo..il divieto dovrebbe essere esteso pure agli atero..poiche le statiche, non stanno fra il pisello , e un culo o una figa...
visto che la statistica non riguarda i gusti fisici... culo o figa..
Dottor Dantes , se queste sono le sue argomentazioni e se non sa leggere i post altrui.....la saluto calorosamente! :mano:
P.S. gli esami sono obbligatori,e davo per scontato che questo fosse chiaro.....
Il problema non è se il rapporto anale (o vaginale) è un rapporto tra persone gay o eterosessuali, ma se il rapporto avviene tra partner fissi e sani oppure non protetto con partner occasionali; quindi:
Non tutti gli etero fanno sesso anale. Diversamente un gay sessualmente attivo non ha altre modalità. Per il resto è pacifico che se arriva uno a dire che si inchiappetta 5 pecorelle a settimana od una pecorella che si fa inchiappettare con la stessa frequenza, è meglio che si astengano dal donare. :p
Beelzebub
07-09-2007, 14:54
Non tutti gli etero fanno sesso anale. Diversamente un gay sessualmente attivo non ha altre modalità. Per il resto è pacifico che se arriva uno a dire che si inchiappetta 5 pecorelle a settimana od una pecorella che si fa inchiappettare con la stessa frequenza, è meglio che si astengano dal donare. :p
Sì, ma il punto è: e se non lo dice? Idem per le preferenze sessuali... cioè, se so che vietano di donare il sangue ai gay a prescindere, e io voglio donarlo a tutti i costi, cosa mi vieta di dire una balla? COme fanno a capire se sono gay o no? :confused:
guarda che in termini statici la casualita' e' data dal comportamento dei singoli....
l'etero usa il pisello, come e tanto quanto il gay, il tutto dipende dal numero di buchi che usa...
le statitiche hanno un fine in campo di ricerca... ma non certo per dire chi deve e chi non donare il sangue,, per quello ci sono gli esami... non le statistiche
Ma non è così, perchè nella trasmissione del virus HIV un "buco" non vale l'altro: la mucosa anale ha una maggiore ricettività. Senza contare la modalità maggiormente traumatica.
Sì, ma il punto è: e se non lo dice? Idem per le preferenze sessuali... cioè, se so che vietano di donare il sangue ai gay a prescindere, e io voglio donarlo a tutti i costi, cosa mi vieta di dire una balla? COme fanno a capire se sono gay o no? :confused:
Allora sei uno stronzo, se sei un gay sessualmente attivo, così come se hai altri comportamente a rischio, sia chiaro, ma non lo dichiari.
Senza Fili
07-09-2007, 15:10
Allora sei uno stronzo, se sei un gay sessualmente attivo, così come se hai altri comportamente a rischio, sia chiaro, ma non lo dichiari.
Io direi che sei uno stronzo se sei un gay (o un etero) che ha avuto comportamenti a rishio e non lo dice, non se sei un gay che non dice di essere tale però è fidanzato da anni in coppia chiusa, o un gay che non fa sesso da 3 anni ed è sano...tanto per chiarirti le idee i miei amici etero ogni hanno vanno a Rimini e si fanno scopate con le ragazze rimorchiate al mare, quasi sempre senza preservativo, mentre io sono fidanzato da anni con un ragazzo e siamo entrambi fedeli...chi tra i due è a rischio? Il virus non si genera da solo, il contagio avviene se si fa sesso non protetto con persone infette, per cui puoi avere anche 5 rapporti anali giornalieri, ma se li hai con il ragazzo che ami sei al sicuro, mentre se ti scopi una ragazza che non conosci senza precauzioni, anche solo una volta, sei realmente a rischio.
Senza Fili
07-09-2007, 15:13
Non tutti gli etero fanno sesso anale.
Beato te, è una delle pratiche più amate dai ragazzi etero, tant'è che alcuni, avendo la ragazza che non glielo fa fare, lo vanno facendo in giro ;)
Nevermind
07-09-2007, 15:39
:fagiano: :fagiano: :fagiano:
non vorrei demolire tutto il thread ma c'e' stato un GROSSO MALINTESO
i gay possono donare benissimo ... e' VIETATO donare se si sono avutoi dei rapporti anali ... questo indipendentemente dal sesso o dall' orientamento sessuale.
per intenderci un gay che non ha rapporti anali puo' donare ...
una donna eterosessuale che ha avutoo rapporti anali NON puo' donare.
questo per il semplice motivo che il rapporto anale e' considerato a rischio (microlacerazioni)
OVVIAMENTE anche tutti gli altri comportamenti a rischio PRECLUDONO ALLA DONAZIONE
uso di droghe
abuso di alcool (se sei in coma etilico non puoi sapere se nel frattempo qualcuno te lo sta infilando nel :ciapet: )
in pratica per poter donare e' sufficiente essere sicuri di NON essere a rischio ... non c'entrano nulla gli orientamenti sessuali o altro.
Questo è già un discorso diverso. Ma vale anche se il partner è fisso?
zerothehero
07-09-2007, 22:36
Inutile prendere casi singoli: gli omosessuali sono più a rischio.
A donare il sangue non è un'intera categoria, ma la singola persona.
Non capisco perchè un gay che ha rapporti sessuali protetti non possa donare...
zerothehero
07-09-2007, 22:40
Beh, direi che è più facile che i rapporti anali li abbiano due gay occasionali che due etero, oltretutto...
E chi l'ha detto?
Va detto poi che nelle pratiche omosessuali maschili, la penetrazione non è sempre presente: essa si trova al quarto posto nelle statistiche relative, preceduta nell’ordine da bacio, masturbazione e rapporto orale (Fonte: Weatherburn P. The sexual lifestyles of gay and bisexual men in England and Wales, London, Routledge & Kegan Paul, 1992).
Alle stesse conclusioni sono giunti Barbagli e Colombo (Barbagli M, Colombo A., Omosessuali moderni, ed. Il Mulino, 2002), che hanno verificato che il rapporto anale è praticato, fra i gay, solamente dal 24% delle persone che hanno rapporti occasionali e dal 36% dei partners che hanno anche un rapporto di coppia.
http://vitadicoppia.blogosfere.it/2006/01/disfunzioni-ses.html
SE i rapporti anali sono effettuati con il profilattico quale rischio vuoi che ci sia?
E chi l'ha detto?Beh, in pratica direi tu stesso. Non certo il 24% delle coppie etero occasionali pratica il rapporto anale, e neppure il 36% di quelle fisse.
SE i rapporti anali sono effettuati con il profilattico quale rischio vuoi che ci sia?Appunto: SE si usa il profillattico... :rolleyes:
Senza Fili
08-09-2007, 03:06
A donare il sangue non è un'intera categoria, ma la singola persona.
Non capisco perchè un gay che ha rapporti sessuali protetti non possa donare...
*
Lucrezio
08-09-2007, 08:53
AVVISO:
Mi sembra che i toni si sia un tantino scaldano - diciamo un tantino inutilmente.
cerchiamo di mantenere la calma e di non scatenare una battaglia ideologica a colpi di insulti?
Da utente...
Sinceramente non farei delle questioni di principio su quanto stabilito da una equipe di medici.
L'idea è che sarebbe stupido pensare che si tratti di discriminazione becera, dato che di sangue c'è sempre bisogno. Considerate che, essendo i donatori delle persone, c'è sempre la possibilità che mentano (e penso che sia un rischio di cui si debba tener conto dato che, lo dico spassionatamente, sul fatto che l'uomo sia una bestia un po' stronza non ci sono dubbi!)... se i medici ritengono che sia più pericoloso un atteggiamento del genere da parte dei gay maschi... beh, pace!
E' chiaro che non possono ricostruire la storia sentimentale e sessuale di tutte le persone che si propongono come donatori, quindi sinceramente la vedo come una norma prudenziale e non ci vedo nessuna forma di omofobia...
Non so se mi sono spiegato, perché mi sono svegliato un po' rincoglionito sta mattina...
Beelzebub
08-09-2007, 12:19
Da utente...
Sinceramente non farei delle questioni di principio su quanto stabilito da una equipe di medici.
L'idea è che sarebbe stupido pensare che si tratti di discriminazione becera, dato che di sangue c'è sempre bisogno. Considerate che, essendo i donatori delle persone, c'è sempre la possibilità che mentano (e penso che sia un rischio di cui si debba tener conto dato che, lo dico spassionatamente, sul fatto che l'uomo sia una bestia un po' stronza non ci sono dubbi!)... se i medici ritengono che sia più pericoloso un atteggiamento del genere da parte dei gay maschi... beh, pace!
E' chiaro che non possono ricostruire la storia sentimentale e sessuale di tutte le persone che si propongono come donatori, quindi sinceramente la vedo come una norma prudenziale e non ci vedo nessuna forma di omofobia...
Non so se mi sono spiegato, perché mi sono svegliato un po' rincoglionito sta mattina...
Perfettamente d'accordo. :mano:
Senza Fili
08-09-2007, 15:04
se i medici ritengono che sia più pericoloso un atteggiamento del genere da parte dei gay maschi... beh, pace!
Pace un cavolo, capisco che la cosa non ti tocca quindi non ne hai a male, però è una evidente discriminazione basata non su logica, ma su beceri e stupidi pregiudizi, perchè:
1) non sono I MEDICI in generale a vietarlo, ma solo un ospedale, il che la dice lunga sulla serietà del divieto, non presente nemmeno sul regolamento Avis
2) come già spiegato non ci si ammala di preferenze sessuali, ma facendo sesso occasionale non protetto; ad esempio io sono sano, perchè ho un fidanzato fisso da anni e siamo fedeli, pur avendo tra noi rapporti anali, mentre sui miei amici etero, che d'estate vanno al mare e fanno sesso con la prima che trovano in discoteca, senza protezioni perchè "tanto si vede se una è malata" (parole loro), non ci metterei la mano sul fiuoco, anzi.
Questo dimostra chiaramente che si tratta di una discriminazione evidente e soprattutto illogica, trovo triste che c'è chi, arrampicandosi sugli specchi, cerca di nasconderne o sminuirne la gravità.
Lucrezio
08-09-2007, 15:34
Pace un cavolo, capisco che la cosa non ti tocca quindi non ne hai a male, però è una evidente discriminazione basata non su logica, ma su beceri e stupidi pregiudizi, perchè:
1) non sono I MEDICI in generale a vietarlo, ma solo un ospedale, il che la dice lunga sulla serietà del divieto, non presente nemmeno sul regolamento Avis
2) come già spiegato non ci si ammala di preferenze sessuali, ma facendo sesso occasionale non protetto; ad esempio io sono sano, perchè ho un fidanzato fisso da anni e siamo fedeli, pur avendo tra noi rapporti anali, mentre sui miei amici etero, che d'estate vanno al mare e fanno sesso con la prima che trovano in discoteca, senza protezioni perchè "tanto si vede se una è malata" (parole loro), non ci metterei la mano sul fiuoco, anzi.
Questo dimostra chiaramente che si tratta di una discriminazione evidente e soprattutto illogica, trovo triste che c'è chi, arrampicandosi sugli specchi, cerca di nasconderne o sminuirne la gravità.
Non so, a me non sembra nulla di preoccupante, invece...
Se quell'ospedale ha deciso così tanta pace, evidentemente hanno dedotto dai risultati di esami precedenti che il numero di pazienti gay maschi non compatibili con il programma di donazione era alto e che quindi il gioco non valeva la candela.
Mi sembrerebbe troppo idiota che si trattasse di un pregiudizio, il sangue mi sembra una risorsa un po' troppo preziosa, no?
Poi magari è proprio demenza loro, ma lo trovo davvero, davvero difficile.
Anche se fosse, non la trovo una ragione per alterarsi, ma questo probabilmente dipende più dal fatto che sono abituato a non fare questioni di principio.
Senza Fili
08-09-2007, 15:42
Non so, a me non sembra nulla di preoccupante, invece...
Se quell'ospedale ha deciso così tanta pace, evidentemente hanno dedotto dai risultati di esami precedenti che il numero di pazienti gay maschi non compatibili con il programma di donazione era alto e che quindi il gioco non valeva la candela.
Se vabbè, come si dice a Roma, ciao core :rolleyes:
Lucrezio
08-09-2007, 23:55
Se vabbè, come si dice a Roma, ciao core :rolleyes:
:stordita:
Ovvero?
Guarda che non stavo cercando di fare della polemica o altro, sai benissimo che non ho nessun tipo di pregiudizio nei confronti dei gay, anzi, ho un ottimo amico omosessuale ;)
paditora
11-09-2007, 18:42
E una coppia etero dove praticano il rapporto anale non è a rischio?
Ma poi penso che il rischio ci sia in chi ha tanti rapporti occasionali non chi ha una relazione fissa
johannes
11-09-2007, 18:46
E una coppia etero dove praticano il rapporto anale non è a rischio?
Ma poi penso che il rischio ci sia in chi ha tanti rapporti occasionali non chi ha una relazione fissa
sono d'accordo.
certo, per noi gay è più semplice la cosa, c'è maggiore perdita di sangue. diciamo che il problema è più per chi ha rapporti anali, gay o etero e chi non usa il preservativo. ma proibire ai gay mi sembra discriminante, se la coppia gay usa il preservativo non capisco il problema.
Senza Fili
11-09-2007, 19:15
sono d'accordo.
certo, per noi gay è più semplice la cosa, c'è maggiore perdita di sangue. diciamo che il problema è più per chi ha rapporti anali, gay o etero e chi non usa il preservativo. ma proibire ai gay mi sembra discriminante, se la coppia gay usa il preservativo non capisco il problema.
Io di sesso anale ne ho fatto, ma di perdite di sangue non ne ho mai viste, nemmeno in caso di rapporti con persone "vergini"...basta usare gel appositi e tutto fila liscio senza problemi :sofico:
johannes
11-09-2007, 19:28
Io di sesso anale ne ho fatto, ma di perdite di sangue non ne ho mai viste, nemmeno in caso di rapporti con persone "vergini"...basta usare gel appositi e tutto fila liscio senza problemi :sofico:
se però la persona passiva ha già dei problemi il sangue penso che esca, è comunque un corpo estraneo che entra in un oggetto non "predisposto" alla penetrazione. questo vale per gli etero. ovviamente per noi gay è l'unico modo per fare sesso completo.
Senza Fili
12-09-2007, 13:40
se però la persona passiva ha già dei problemi il sangue penso che esca, è comunque un corpo estraneo che entra in un oggetto non "predisposto" alla penetrazione. questo vale per gli etero. ovviamente per noi gay è l'unico modo per fare sesso completo.
Beh se una persona ha problemi fisici,tipo ragadi o emorroidi,è veramente raro che si presti a fare sesso anale passivo, idem se parliamo di una donna che ha problemi anali o vaginali ;)
Sasà98-9
12-09-2007, 13:54
perchè non far donare il sangue anche a chi è affetto da leucemia??? :sofico:
CIAO!!
Sasà
zerothehero
12-09-2007, 14:19
AVVISO:
Mi sembra che i toni si sia un tantino scaldano - diciamo un tantino inutilmente.
cerchiamo di mantenere la calma e di non scatenare una battaglia ideologica a colpi di insulti?
Da utente...
Sinceramente non farei delle questioni di principio su quanto stabilito da una equipe di medici.
L'idea è che sarebbe stupido pensare che si tratti di discriminazione becera, dato che di sangue c'è sempre bisogno. Considerate che, essendo i donatori delle persone, c'è sempre la possibilità che mentano (e penso che sia un rischio di cui si debba tener conto dato che, lo dico spassionatamente, sul fatto che l'uomo sia una bestia un po' stronza non ci sono dubbi!)... se i medici ritengono che sia più pericoloso un atteggiamento del genere da parte dei gay maschi... beh, pace!
E' chiaro che non possono ricostruire la storia sentimentale e sessuale di tutte le persone che si propongono come donatori, quindi sinceramente la vedo come una norma prudenziale e non ci vedo nessuna forma di omofobia...
Non so se mi sono spiegato, perché mi sono svegliato un po' rincoglionito sta mattina...
NON sono affatto d'accordo.
Il regolamento sanitario del Policlinico prevede la discriminazione per quanto concerne la donazione di sangue distinguendo i donatori in due categorie: i gay (di per sè inadatti a donare a prescindere che abbiano o meno dei comportamenti "rischiosi") ed gli eterosessuali (che possono o non possono essere adatti alla donazione a seconda delle contingenze)
Il regolamento in questione non è stato stabilito in maniera universalistica, ma è applicato solo da alcuni ospedali e non dall'intera generalità del sistema sanitario nazionale...quindi ipso facto la cosa è contestabile perchè discrimina tra due categorie (oltre a non essere seguito da tutta la classe medica).
Logica conseguenza è che è scorretto dire che "i medici ritengono più pericoloso un'atteggiamento dei gay etc.." proprio perchè non c'è unanimità nei regolamenti ospedalieri (anzi questi regolamenti, pur essendo nella facoltà delle singole strutture ospedaliere, vanno contro la lettera del decreto Veronesi del 2001 ritornando alla "vecchia" interpretazione dell'ex ministro De Lorenzo).
Mi si deve spiegare [visto che ancora nessuno è stato in grado di farlo] perchè nella fattispecie [cito:] a
Massimo, giovane gay milanese senza alcuna malattia nè genetica nè infettiva o sessuale, è stato impedito di donare sangue...semplicemente perchè era gay..fosse stato eterosessuale (nelle stesse condizioni) avrebbe potuto donare.
E questo è discriminatorio perchè discrimina la preferenza sessuale (mentre andrebbe discriminato chi ha rapporti occasionali, chi ha delle malattie,etc..).
Con la stessa logica perchè non vietiamo l'ingresso ai rumeni in Italia?
Sono quelli che statisticamente delinquono di più..quindi sono tutti (a prescindere del caso singolo) inadatti a risiedere nel nostro paese, statistiche alla mano. :D
zerothehero
12-09-2007, 14:28
Beh, in pratica direi tu stesso. Non certo il 24% delle coppie etero occasionali pratica il rapporto anale, e neppure il 36% di quelle fisse.
LE hai controllate tutte le coppie eterosessuali o hai dei dati statistici in grado di confermarlo?
Appunto: SE si usa il profillattico... :rolleyes:
Gli eterosessuali hanno il profilattico incorporato nel cazzo, sono fedeli, non scopano prima del matrimonio e non vanno con le puttane, nè hanno rapporti contro natura (non sia mai che si finisca come a Sodoma e Gomorra).
:D
I gay invece non usano profilattici, vanno con 30 persone diverse in un mese e in più pagano i puttani.
Quindi tutti i gay (magari anche quelli che non battono chiodo :asd: ) sono inadatti a donare..concordo.
:O
@ zerothehero
Intanto stiamo parlando di un atto VOLONTARIO quindi in teoria sul volontariato non si dovrebbero accampare diritti ma solo la volontà di fare del bene, quindi se uno può donare è ben accetto, altrimenti è meglio che non lo faccia per il bene proprio e quello degli altri.
Dici che gli eterosessuali bla bla bla, intanto ripeto che gli eterosessuali che hanno comportamenti a rischio NON possono donare il sangue quindi il 99% dei discorsi che sono venuti fuori cascano come pere mature.......
Ritornando al discorso dei GAY, ripeto per la ennesima volta che la donazione viene accettata a discrezione e sotto la responsabilità del medico del centro trasfusionale il quale firma una cartella che resterà tracciabile per i prossimi 30 anni assieme a tutto il resto della documentazione relativa ad ogni singola donazione, quindi non posso certo biasimare un medico che non accetti un donatore che non sia più che sicuro.
Per fare degli esempi stupidi, ma che sono sempre esempi, al centro trasfusionale di Lucca c'è stato un periodo in cui i donatori di gruppo B+ sono stati rimandati a casa senza poter donare perchè c'era esubero di sangue, i donatori che hanno superato i 65 anni e fino ai 70 possono donare se il medico lo ritiene possibile, chi fa uso anche saltuario di stupefacenti, non può donare......ecc. ecc. ecc.......
Tutti discriminati.
Lucrezio
12-09-2007, 14:50
NON sono affatto d'accordo.
Il regolamento sanitario del Policlinico prevede la discriminazione per quanto concerne la donazione di sangue distinguendo i donatori in due categorie: i gay (di per sè inadatti a donare a prescindere che abbiano o meno dei comportamenti "rischiosi") ed gli eterosessuali (che possono o non possono essere adatti alla donazione a seconda delle contingenze)
Il regolamento in questione non è stato stabilito in maniera universalistica, ma è applicato solo da alcuni ospedali e non dall'intera generalità del sistema sanitario nazionale...quindi ipso facto la cosa è contestabile perchè discrimina tra due categorie (oltre a non essere seguito da tutta la classe medica).
Logica conseguenza è che è scorretto dire che "i medici ritengono più pericoloso un'atteggiamento dei gay etc.." proprio perchè non c'è unanimità nei regolamenti ospedalieri (anzi questi regolamenti, pur essendo nella facoltà delle singole strutture ospedaliere, vanno contro la lettera del decreto Veronesi del 2001 ritornando alla "vecchia" interpretazione dell'ex ministro De Lorenzo).
Mi si deve spiegare [visto che ancora nessuno è stato in grado di farlo] perchè nella fattispecie [cito:] a
Massimo, giovane gay milanese senza alcuna malattia nè genetica nè infettiva o sessuale, è stato impedito di donare sangue...semplicemente perchè era gay..fosse stato eterosessuale (nelle stesse condizioni) avrebbe potuto donare.
E questo è discriminatorio perchè discrimina la preferenza sessuale (mentre andrebbe discriminato chi ha rapporti occasionali, chi ha delle malattie,etc..).
Con la stessa logica perchè non vietiamo l'ingresso ai rumeni in Italia?
Sono quelli che statisticamente delinquono di più..quindi sono tutti (a prescindere del caso singolo) inadatti a risiedere nel nostro paese, statistiche alla mano. :D
Boh, forse parto da un punto di vista un po' troppo ingenuo, ovvero la buona fede dei medici ospedalieri...
In ogni caso non ne farei un dramma, come ho già detto!
zerothehero
12-09-2007, 14:50
@ zerothehero
Intanto stiamo parlando di un atto VOLONTARIO quindi in teoria sul volontariato non si dovrebbero accampare diritti ma solo la volontà di fare del bene, quindi se uno può donare è ben accetto, altrimenti è meglio che non lo faccia per il bene proprio e quello degli altri.
E allora?
Il fatto che si parli di un atto volontario non esclude di per sè che non sia discriminatorio rifiutare il sangue di tutti (ripeto TUTTI) i gay perchè a prescindere (secondo la vecchia interpretazione di De Lorenzo e in contrasto con il decreto Veronesi) hanno dei comportamenti "pericolosi". Un gay che non ha rapporti sessuali è pericoloso a prescindere? :asd:
Gli eterosessuali possono donare, gli omo (al Policlinico) no.
Dici che gli eterosessuali bla bla bla, intanto ripeto che gli eterosessuali che hanno comportamenti a rischio NON possono donare il sangue quindi il 99% dei discorsi che sono venuti fuori cascano come pere mature.......
E grazie al cazzo, scusa...ci mancherebbe pure.
Non hai letto bene quello che ho scritto.
Gli omo sono esclusi a prescindere (al Policlinico di Milano) , gli etero possono.
Chiaramente è una discriminazione, che tu involontariamente (e clamorosamente) riconosci.
Ritornando al discorso dei GAY, ripeto per la ennesima volta che la donazione viene accettata a discrezione e sotto la responsabilità del medico del centro trasfusionale il quale firma una cartella che resterà tracciabile per i prossimi 30 anni assieme a tutto il resto della documentazione relativa ad ogni singola donazione, quindi non posso certo biasimare un medico che non accetti un donatore che non sia più che sicuro.
Di quale ospedale parli?
Ogni ospedale ha un proprio regolamento e delle proprie linee guida.
Per fare degli esempi stupidi, ma che sono sempre esempi, al centro trasfusionale di Lucca c'è stato un periodo in cui i donatori di gruppo B+ sono stati rimandati a casa senza poter donare perchè c'era esubero di sangue, i donatori che hanno superato i 65 anni e fino ai 70 possono donare se il medico lo ritiene possibile, chi fa uso anche saltuario di stupefacenti, non può donare......ecc. ecc. ecc.......
Tutti discriminati.
Non c'entra un ciufolo, proprio nulla.
Non è discriminatorio rifiutare i donatori del gruppo B+ nel caso in cui non vi sia bisogno di sangue (non serve, c'è n'è in abbondanza), E' discriminatorio rifiutare a prescindere il sangue di chi ha delle preferenze sessuali differenti. (che invece sarebbe utile).
zerothehero
12-09-2007, 14:58
Boh, forse parto da un punto di vista un po' troppo ingenuo, ovvero la buona fede dei medici ospedalieri...
In ogni caso non ne farei un dramma, come ho già detto!
Un atto discriminatorio *può* essere fatto anche in buona fede, ma è sempre un atto discriminatorio. :D
Drammi non ne faccio..a me la cosa non tocca proprio sul piano personale (nè gay, nè donatore e non ho amo manco i rapporti anali) :p
Finirò in Paradiso LoL.
E allora?
Il fatto che si parli di un atto volontario non esclude di per sè che non sia discriminatorio rifiutare il sangue di tutti (ripeto TUTTI) i gay perchè a prescindere (secondo la vecchia interpretazione di De Lorenzo e in contrasto con il decreto Veronesi) hanno dei comportamenti "pericolosi". Un gay che non ha rapporti sessuali è pericoloso a prescindere? :asd:
Gli eterosessuali possono donare, gli omo (al Policlinico) no.
E grazie al cazzo, scusa...ci mancherebbe pure.
Non hai letto bene quello che ho scritto.
Gli omo sono esclusi a prescindere (al Policlinico di Milano) , gli etero possono.
Chiaramente è una discriminazione, che tu involontariamente (e clamorosamente) riconosci.
NO lo riconosco anche volontariamente che un GAY non può donare, poi chiamala discriminazione, io la chiamo voler avere a disposizione un sangue più sicuro.
Di quale ospedale parli?
Ogni ospedale ha un proprio regolamento e delle proprie linee guida.
Nuova normativa nazionale.
Non c'entra un ciufolo, proprio nulla.
Non è discriminatorio rifiutare i donatori del gruppo B+ nel caso in cui non vi sia bisogno di sangue (non serve, c'è n'è in abbondanza), E' discriminatorio rifiutare a prescindere il sangue di chi ha delle preferenze sessuali differenti. (che invece sarebbe utile).
Tu te la prenderesti la responsabilità di far donare un gay?
zerothehero
12-09-2007, 15:04
NO lo riconosco anche volontariamente che un GAY non può donare, poi chiamala discriminazione, io la chiamo voler avere a disposizione un sangue più sicuro.
E' una tua opinione..ci sono ospedali che accettano il sangue di omosessuali e altri che lo rifiutano a prescindere. (es. il Policlinico).
Nuova normativa nazionale.
Il decreto Veronesi (fonte secondaria)prevede che la categoria degli omosessuali non rientri in quelle a rischio e che sia necessario discriminare non l'orientamento, ma il comportamento.
I singoli regolamenti (fonte terziaria) delle singole aziende ospedaliere decidono di loro iniziativa.
Tu te la prenderesti la responsabilità di far donare un gay?
Se non ha avuto rapporti occasionali, pratica sesso protetto...etc, etc..etc... SI.
NO lo riconosco anche volontariamente che un GAY non può donare, poi chiamala discriminazione, io la chiamo voler avere a disposizione un sangue più sicuro.
imho il punto è: ci si fida di quello che dice il potenziale donatore? se sì e dice di non aver avuto rapporti occasionali, quali sarebbero i rischi maggiori?
se non ci si fida vabbè, allora a quel punto uno potrebbe dichiarare di essere etero quando non lo è.
imho il punto è: ci si fida di quello che dice il potenziale donatore? se sì e dice di non aver avuto rapporti occasionali, quali sarebbero i rischi maggiori?
se non ci si fida vabbè, allora a quel punto uno potrebbe dichiarare di essere etero quando non lo è.
Infatti, il problema è uno solo, PERSONALMENTE NON RITENGO CHE ESSERE GAY SIA PIU' PERICOLOSO, ma all'atto della donazione NON posso biasimare un medico che dovendo firmare sotto la sua personale responsabilità una cartella in cui accetta una donazione, non se la sente di prendere una donazione da un gay.
Allo stesso modo un medico non accetterebbe una donazione da un donatore SANO che dichiari di essersi fatto una canna, visto che l'uso di stupefacenti è causa di esclusione dalla donazione, anche se il medico stesso sà benissimo che una canna non comporta alcun rischio.
Ci sono cose che è meglio evitare per la sicurezza e la tranquillità di tutti.
Infatti, il problema è uno solo, PERSONALMENTE NON RITENGO CHE ESSERE GAY SIA PIU' PERICOLOSO, ma all'atto della donazione NON posso biasimare un medico che dovendo firmare sotto la sua personale responsabilità una cartella in cui accetta una donazione, non se la sente di prendere una donazione da un gay.
Allo stesso modo un medico non accetterebbe una donazione da un donatore SANO che dichiari di essersi fatto una canna, visto che l'uso di stupefacenti è causa di esclusione dalla donazione, anche se il medico stesso sà benissimo che una canna non comporta alcun rischio.
Ci sono cose che è meglio evitare per la sicurezza e la tranquillità di tutti.
forse ho capito cosa intendi, se ci sono delle linee guida è meglio che il medico ci si attenga per togliersi da ogni responsabilità, ma allora non consideri sbagliate le linee guida in questione?
forse ho capito cosa intendi, se ci sono delle linee guida è meglio che il medico ci si attenga per togliersi da ogni responsabilità, ma allora non consideri sbagliate le linee guida in questione?
Certo, alcune regole sono un po' tarate al rialzo, nel senso che per essere sicuri, poi alla fine si esagera, come (ed è una questione molto sentita visto che oramai le donazioni sono in calo di anno in anno ed i giovani donatori sono difficili da trovare) nel caso delle canne, è quasi impossibile trovare un giovane che non se le faccia perlomeno saltuariamente e questi sono tutti potenziali donatori persi e questa è una questione che ho anche portato all'attenzione dei responsabili del centro trasfusionale (faccio parte del consiglio del gruppo donatori di sangue del mio paese), però come dicono loro, meglio essere tranquilli....
Senza Fili
12-09-2007, 16:22
NON sono affatto d'accordo.
Il regolamento sanitario del Policlinico prevede la discriminazione per quanto concerne la donazione di sangue distinguendo i donatori in due categorie: i gay (di per sè inadatti a donare a prescindere che abbiano o meno dei comportamenti "rischiosi") ed gli eterosessuali (che possono o non possono essere adatti alla donazione a seconda delle contingenze)
Il regolamento in questione non è stato stabilito in maniera universalistica, ma è applicato solo da alcuni ospedali e non dall'intera generalità del sistema sanitario nazionale...quindi ipso facto la cosa è contestabile perchè discrimina tra due categorie (oltre a non essere seguito da tutta la classe medica).
Logica conseguenza è che è scorretto dire che "i medici ritengono più pericoloso un'atteggiamento dei gay etc.." proprio perchè non c'è unanimità nei regolamenti ospedalieri (anzi questi regolamenti, pur essendo nella facoltà delle singole strutture ospedaliere, vanno contro la lettera del decreto Veronesi del 2001 ritornando alla "vecchia" interpretazione dell'ex ministro De Lorenzo).
Mi si deve spiegare [visto che ancora nessuno è stato in grado di farlo] perchè nella fattispecie [cito:] a
Massimo, giovane gay milanese senza alcuna malattia nè genetica nè infettiva o sessuale, è stato impedito di donare sangue...semplicemente perchè era gay..fosse stato eterosessuale (nelle stesse condizioni) avrebbe potuto donare.
E questo è discriminatorio perchè discrimina la preferenza sessuale (mentre andrebbe discriminato chi ha rapporti occasionali, chi ha delle malattie,etc..).
Con la stessa logica perchè non vietiamo l'ingresso ai rumeni in Italia?
Sono quelli che statisticamente delinquono di più..quindi sono tutti (a prescindere del caso singolo) inadatti a risiedere nel nostro paese, statistiche alla mano. :D
Quoto
Gli eterosessuali hanno il profilattico incorporato nel cazzo, sono fedeli, non scopano prima del matrimonio e non vanno con le puttane, nè hanno rapporti contro natura (non sia mai che si finisca come a Sodoma e Gomorra).
:D
I gay invece non usano profilattici, vanno con 30 persone diverse in un mese e in più pagano i puttani.
Quindi tutti i gay (magari anche quelli che non battono chiodo :asd: ) sono inadatti a donare..concordo.
:O
Ovvio, non lo sapevi? ;)
@ zerothehero
Intanto stiamo parlando di un atto VOLONTARIO quindi in teoria sul volontariato non si dovrebbero accampare diritti ma solo la volontà di fare del bene, quindi se uno può donare è ben accetto, altrimenti è meglio che non lo faccia per il bene proprio e quello degli altri.
E' proprio il motivo del non poter donare in quell'ospedale che non ha senso, visto che quel divieto non ha basi scientifiche nè logiche, ma poggia su pura discriminazione omofoba...ricordiamo che prima di essere gay o etero siamo PERSONE TUTTE UGUALI.
Un atto discriminatorio *può* essere fatto anche in buona fede, ma è sempre un atto discriminatorio. :D
Ovvio, ma c'è chi, pur di difendere l'indifendibile, ovvero chi discrimina SENZA MOTIVO, fa finta di non afferrare ciò.
http://www.celiachia.it/norme/dm2005_03_03.asp
[QUOTE]
Buona lettura....
Senza Fili
12-09-2007, 21:48
Nuova vergogna :rolleyes:
fonte: sito gay.tv
ANCHE A ROMA I GAY NON POSSONO DONARE
(11/09/2007) Dopo Milano, ROma. Un ospedale della provincia di Roma non ha permesso a due ragazzi gay di donare il sangue. La denuncia di Aricgay
Dopo la notizia del donatore gay di Milano discriminato ci aveva scritto un consigliere locale Avis: "da anni nello statuto Avis è stata eliminata la normativa che non permetteva agli omosessuali di donare sangue". A quanto pare però questa regola non è ancora seguita da tutti se in un ospedale della provincia di Roma a due ragazzi e' stato impedito di donare il sangue solo perche' omosessuali.
"Abbiamo da poco appreso dello sconcertante episodio avvenuto in Provincia di Roma - dichiara Fabrzio Marrazzo, presidente Arcigay Roma - anche nel 2005 avevamo denunciato un episodio simile a Roccagorga, dove in una struttura convenzionata per la raccolta del sangue erano ancora presenti i vecchi moduli che escludevano gli omosessuali come donatori, norma che è stata abrogata nel 2001 dal decreto del ministro Veronesi, in quanto la donazione viene proibita alle persone che hanno rapporti sessuali a rischio, e non più a categorie di persone, come ad esempio le persone omosessuali. Anche, se abbiamo rilevato in questi anni diversi episodi di non rispetto della nuova normativa".
I moduli in seguito sono stati modificati "ma non basta - continua Marrazzo - bisogna effettuare dei piani di formazione per tutto il personale sanitario, proposta che abbiamo avanzato sin dal 2004 alla Regione Lazio, mettendo a disposizione i nostri formatori, non solo in merito alla questione della donazione del sangue, ma anche in merito al riconoscimento del partner della persona omosessuale da parte del personale medico sanitario, ed alle altre forme di discriminazione che le persone lesbiche e gay subiscono". In questi anni Arcigay Roma ha ricevuto molte segnalazioni al numero verde 800 713 713 Gay Help Line, dove molti gay, lesbiche e trans, hanno denunciato episodi di discriminazione negli ambienti ospedalieri "come la recente vicenda di una ragazza transessuale, che un'infermiera di religione islamica si è rifiutata di assistere".
:muro:
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