Jeegsephirot
03-09-2007, 11:11
Sviluppatore: - Climax - Konami
Genere: - Survival Horror
Data di uscita: 7 Novembre 2007
fonte: recensioni-videogiochi.dvd.it
Bentornati sulla collina silente
Siamo in un’epoca in cui la società ci vieta di fermarci e riflettere. Tutto intorno a noi corre e muta, in un continuo scambio perpetuo di informazioni. Il mondo sembra essere diventato un’unica grande, anzi, immensa metropoli globale, nella quale il sogno di ogni nazione si realizza in potenza politica, economica e militare. Una corsa al miglioramento, e quindi al cambiamento, quasi ci si preparasse ad affrontare un incombente giudizio da parte della società stessa, che viaggia ad alta velocità e non lascia scampo a nessuno. Essendo i videogiochi non più un semplice passatempo per quei pochi eletti che un tempo si chiudevano in camera, tende tirate, a giocare alla loro nuovissima – e costosissima – console di nuova generazione, ma bensì un fenomeno sociale, sembra proprio che questa corsa evolutiva stia interessando anche il mondo dei software ludici casalinghi. Posso sostenere candidamente questa mia teoria: Nomi piuttosto noti si sono spinti ben oltre il semplice “miglioramento”. Titoli come Final Fantasy 12 o Resident Evil 4 poco hanno a che fare con i precedenti episodi della rispettive saghe. E se ci lamentavamo della scarsa ricchezza delle lineups iniziali delle console di nuova generazione, in quanto gran parte dei titoli che le componevano erano seguiti su seguiti di famosi franchise, ora possiamo ricrederci: Sembra che il dogma di questa generazione sia “Rivoluzione”. Non tanto tecnica, quanto nel gameplay: sembra che questo Silent Hill Origins, a dispetto del nome, segua alla lettera questo nuovo comandamento. Sviluppato dal Team Climax, un team americano piuttosto noto per titoli come “ATV Offroad Fury PRO” e “Sudeki”, SH Origins promette diverse novità, ma andiamo con ordine.
Prologue
Siamo un camionista di nome Travis, e stiamo trasportando il nostro carico di città in città. Per un oscuro motivo però, durante il nostro tragitto lungo le strade che costeggiano Silent Hill, una fitta nebbia comincia ad avvolgerci all’improvviso, rendendoci impossibile continuare. Localizzato durante il periodo che precedette gli eventi di Silent Hill, Silent Hill Origins avrà il duro compito di far chiarezza sui tanti interrogativi che costellavano il primo e il terzo episodio della saga. Scopriremo quindi l’origine delle creature della silente cittadina, ancora prima che Alessa le raffigurasse nei suoi disegni. Potremo esplorarla proprio come ce la ricordavamo nel primo capitolo, dove il senso di disorientamento era accentuato dalla continua tensione generata dagli strapiombi improvvisi che apparivano dinnanzi a noi. Per quanto ci è dato sapere, il titolo sarà composto per un terzo da ambientazioni già esplorate nei capitoli precedenti, e per i rimanenti due terzi da ambientazioni completamente nuove. La particolare formula della serie, “ambientare le proprie vicende all’interno di edifici pubblici, rendendoli, man mano che il gioco prosegue, sempre più “grotteschi” e “deliranti”,” sembra essere rimasta invariata: la nostra avventura ci porterà a visitare una macelleria – e vi lascio immaginare COME può essere una macelleria a SILENT HILL – e un istituto di igiene mentale. Tuttavia, il cambiamento di team di sviluppo ha portato il titolo a presentarsi sotto una luce diversa dalla solita: dagli screenshoots e dai video che abbiamo potuto visionare, il titolo sembra strizzare l’occhio alla formula che abbiamo potuto precedentemente testare, nel quarto capitolo della saga Biohazard (a noi occidentali, Resident Evil). La telecamera, ad esempio, durante le sessioni di combattimento, si sposta sulla spalla del personaggio principale proprio come in RE 4, rendendo così possibile il totale controllo della situazione durante le fasi più “concitate”, nelle quali il giocatore sarà chiamato ad affrontare le terribili creature che popolano la collina silente. Queste, inoltre, saranno dotate di un’intelligenza artificiale più agguerrita che in passato, il giocatore infatti dovrà guardarsi le spalle più e più volte, vista la scelta dei programmatori di permettere alle creature di seguire il proprio alter-ego virtuale lungo le ambientazioni. Sembra quindi che questo capitolo si rifaccia ad una natura più action rispetto ai primi due episodi, e che gran parte dell’inquietudine generata dal gioco, sarà da attribuire alla sensazione di essere costantemente inseguiti e braccati dai mostri. Travis però non è uno sprovveduto, e grazie al Barricade System ideato dagli sviluppatori, potrà bloccare l’accesso, almeno temporaneamente, alle disgustose creature che cercheranno di farlo fuori. Non ci è dato sapere se questa implementazione riguarderà tutta l’avventura o solo particolari sessioni di gioco localizzate lungo l’intreccio narrativo.
Al di là di questi cambiamenti, che sembrano tradire la tradizione “horror-psicologica” della serie, SH Origins rimane il solito episodio di Silent Hill: numerosi enigmi da risolvere, ambientazioni da esplorare, nemici da cui fuggire, chiavi da far proprie, colonna sonora disturbante ed incisiva – sempre a opera di Akira Yamaoka, compositore storico della serie – e una trama che si rifà al primo grande episodio della serie – e al terzo, suo reale seguito - .
Per ora sono stati confermati otto tipi di creature diverse e tre boss da affrontare con il tipico, esiguo, arsenale “alla Silent Hill”: Una vanga, un grosso martello, un cric, una pistola 9mm, una .44 magnum e un fucile.
Il lato sonoro, come detto precedentemente, sarà curato dall’ormai noto Akira Yamaoka e offrirà ben 13 nuove tracce audio di cui 4 cantate.
Tecnica
Al di là dei fronzoli grafici delle più blasonate serie made in Japan, il gioco sfoggia un ottimo character design, il monster design del quarto episodio e un aspetto grafico tridimensionale decisamente curato. Le ambientazioni hanno mantenuto lo stesso impatto grafico dei capitoli su 128bit, e la sensazione è quella di trovarsi effettivamente a Silent Hill, nebbia inclusa. Qualche incertezza, però, si può notare anche solo dagli screens: le creature appaiono decisamente in contrasto, a livello qualitativo, con le ambientazioni ottimamente realizzate e d’atmosfera. Altra pecca piuttosto incisiva è quella che rivolgiamo al sistema di illuminazione in tempo reale della torcia di cui è munito il protagonista, anche se si vocifera di una migliore implementazione del suddetto nelle prossime versioni giocabili. Un altro fattore da non sottovalutare è il campo sonoro: riuscirà Silent Hill Origins, capitolo di una saga che fa dell’inquietudine il suo punto maggiore, a disturbare il giocatore con l’appena sufficiente sistema stereofonico di cui la console è munita? Aspettiamo quindi prossime risposte da Konami e dal team Climax, mentre la prima già pensa ad un porting per PS2.
Poco piu di due mesi e potremmo godere finalmente del primo horror per PSP e il gioco sembra promettere bene tranne qualche pecca come il protagonista, che a mio parere lo trovo veramente poco carismatico specie se confrontato con i suoi predecessori.
Dopo la delusione avuto nel 4 capitolo per noi fan di SH ci si prospetta un grande ritorno con questo interessantissimo prequel.
P.S. essendo a lavoro e non potendo collegarmi ad altri link esterni chiedo a qualcuno se puo linkare una galleria di immagini e di trailer del gioco. Grazie ;)
Genere: - Survival Horror
Data di uscita: 7 Novembre 2007
fonte: recensioni-videogiochi.dvd.it
Bentornati sulla collina silente
Siamo in un’epoca in cui la società ci vieta di fermarci e riflettere. Tutto intorno a noi corre e muta, in un continuo scambio perpetuo di informazioni. Il mondo sembra essere diventato un’unica grande, anzi, immensa metropoli globale, nella quale il sogno di ogni nazione si realizza in potenza politica, economica e militare. Una corsa al miglioramento, e quindi al cambiamento, quasi ci si preparasse ad affrontare un incombente giudizio da parte della società stessa, che viaggia ad alta velocità e non lascia scampo a nessuno. Essendo i videogiochi non più un semplice passatempo per quei pochi eletti che un tempo si chiudevano in camera, tende tirate, a giocare alla loro nuovissima – e costosissima – console di nuova generazione, ma bensì un fenomeno sociale, sembra proprio che questa corsa evolutiva stia interessando anche il mondo dei software ludici casalinghi. Posso sostenere candidamente questa mia teoria: Nomi piuttosto noti si sono spinti ben oltre il semplice “miglioramento”. Titoli come Final Fantasy 12 o Resident Evil 4 poco hanno a che fare con i precedenti episodi della rispettive saghe. E se ci lamentavamo della scarsa ricchezza delle lineups iniziali delle console di nuova generazione, in quanto gran parte dei titoli che le componevano erano seguiti su seguiti di famosi franchise, ora possiamo ricrederci: Sembra che il dogma di questa generazione sia “Rivoluzione”. Non tanto tecnica, quanto nel gameplay: sembra che questo Silent Hill Origins, a dispetto del nome, segua alla lettera questo nuovo comandamento. Sviluppato dal Team Climax, un team americano piuttosto noto per titoli come “ATV Offroad Fury PRO” e “Sudeki”, SH Origins promette diverse novità, ma andiamo con ordine.
Prologue
Siamo un camionista di nome Travis, e stiamo trasportando il nostro carico di città in città. Per un oscuro motivo però, durante il nostro tragitto lungo le strade che costeggiano Silent Hill, una fitta nebbia comincia ad avvolgerci all’improvviso, rendendoci impossibile continuare. Localizzato durante il periodo che precedette gli eventi di Silent Hill, Silent Hill Origins avrà il duro compito di far chiarezza sui tanti interrogativi che costellavano il primo e il terzo episodio della saga. Scopriremo quindi l’origine delle creature della silente cittadina, ancora prima che Alessa le raffigurasse nei suoi disegni. Potremo esplorarla proprio come ce la ricordavamo nel primo capitolo, dove il senso di disorientamento era accentuato dalla continua tensione generata dagli strapiombi improvvisi che apparivano dinnanzi a noi. Per quanto ci è dato sapere, il titolo sarà composto per un terzo da ambientazioni già esplorate nei capitoli precedenti, e per i rimanenti due terzi da ambientazioni completamente nuove. La particolare formula della serie, “ambientare le proprie vicende all’interno di edifici pubblici, rendendoli, man mano che il gioco prosegue, sempre più “grotteschi” e “deliranti”,” sembra essere rimasta invariata: la nostra avventura ci porterà a visitare una macelleria – e vi lascio immaginare COME può essere una macelleria a SILENT HILL – e un istituto di igiene mentale. Tuttavia, il cambiamento di team di sviluppo ha portato il titolo a presentarsi sotto una luce diversa dalla solita: dagli screenshoots e dai video che abbiamo potuto visionare, il titolo sembra strizzare l’occhio alla formula che abbiamo potuto precedentemente testare, nel quarto capitolo della saga Biohazard (a noi occidentali, Resident Evil). La telecamera, ad esempio, durante le sessioni di combattimento, si sposta sulla spalla del personaggio principale proprio come in RE 4, rendendo così possibile il totale controllo della situazione durante le fasi più “concitate”, nelle quali il giocatore sarà chiamato ad affrontare le terribili creature che popolano la collina silente. Queste, inoltre, saranno dotate di un’intelligenza artificiale più agguerrita che in passato, il giocatore infatti dovrà guardarsi le spalle più e più volte, vista la scelta dei programmatori di permettere alle creature di seguire il proprio alter-ego virtuale lungo le ambientazioni. Sembra quindi che questo capitolo si rifaccia ad una natura più action rispetto ai primi due episodi, e che gran parte dell’inquietudine generata dal gioco, sarà da attribuire alla sensazione di essere costantemente inseguiti e braccati dai mostri. Travis però non è uno sprovveduto, e grazie al Barricade System ideato dagli sviluppatori, potrà bloccare l’accesso, almeno temporaneamente, alle disgustose creature che cercheranno di farlo fuori. Non ci è dato sapere se questa implementazione riguarderà tutta l’avventura o solo particolari sessioni di gioco localizzate lungo l’intreccio narrativo.
Al di là di questi cambiamenti, che sembrano tradire la tradizione “horror-psicologica” della serie, SH Origins rimane il solito episodio di Silent Hill: numerosi enigmi da risolvere, ambientazioni da esplorare, nemici da cui fuggire, chiavi da far proprie, colonna sonora disturbante ed incisiva – sempre a opera di Akira Yamaoka, compositore storico della serie – e una trama che si rifà al primo grande episodio della serie – e al terzo, suo reale seguito - .
Per ora sono stati confermati otto tipi di creature diverse e tre boss da affrontare con il tipico, esiguo, arsenale “alla Silent Hill”: Una vanga, un grosso martello, un cric, una pistola 9mm, una .44 magnum e un fucile.
Il lato sonoro, come detto precedentemente, sarà curato dall’ormai noto Akira Yamaoka e offrirà ben 13 nuove tracce audio di cui 4 cantate.
Tecnica
Al di là dei fronzoli grafici delle più blasonate serie made in Japan, il gioco sfoggia un ottimo character design, il monster design del quarto episodio e un aspetto grafico tridimensionale decisamente curato. Le ambientazioni hanno mantenuto lo stesso impatto grafico dei capitoli su 128bit, e la sensazione è quella di trovarsi effettivamente a Silent Hill, nebbia inclusa. Qualche incertezza, però, si può notare anche solo dagli screens: le creature appaiono decisamente in contrasto, a livello qualitativo, con le ambientazioni ottimamente realizzate e d’atmosfera. Altra pecca piuttosto incisiva è quella che rivolgiamo al sistema di illuminazione in tempo reale della torcia di cui è munito il protagonista, anche se si vocifera di una migliore implementazione del suddetto nelle prossime versioni giocabili. Un altro fattore da non sottovalutare è il campo sonoro: riuscirà Silent Hill Origins, capitolo di una saga che fa dell’inquietudine il suo punto maggiore, a disturbare il giocatore con l’appena sufficiente sistema stereofonico di cui la console è munita? Aspettiamo quindi prossime risposte da Konami e dal team Climax, mentre la prima già pensa ad un porting per PS2.
Poco piu di due mesi e potremmo godere finalmente del primo horror per PSP e il gioco sembra promettere bene tranne qualche pecca come il protagonista, che a mio parere lo trovo veramente poco carismatico specie se confrontato con i suoi predecessori.
Dopo la delusione avuto nel 4 capitolo per noi fan di SH ci si prospetta un grande ritorno con questo interessantissimo prequel.
P.S. essendo a lavoro e non potendo collegarmi ad altri link esterni chiedo a qualcuno se puo linkare una galleria di immagini e di trailer del gioco. Grazie ;)