ermete74
03-09-2007, 07:20
Originariamente scritto da chandler8_2 Senior Member
Cose indispensabili per effettuare l’operazione:
1. BIOS PHOENIX (nel mio caso, ma non scoraggiatevi esisteranno sicuramente delle procedure similari per le altre BIOS).
2. Unità floppy esterna USB.
3. Dischetto.
4. Programma “268076.exe” scaricabile da internet.
5. Ultimo aggiornamento bios funzionante scaricabile dal sito del costruttore.
“Apro questo thread per chi, come me, ha avuto problemi con il suo pc portatile in seguito all’aggiornamento del bios andato male. Sono infatti frequenti i casi in cui un’errata procedura di flash porta ad avere un pc unbootable, praticamente un pc morto.
Tra l’altro mi sono reso conto che questo argomento non è mai stato trattato sul forum di Hardware Upgrade, credo infatti sia stata la prima volta che non ho trovato risposta ad un mio problema con il pc.
I sintomi sono quelli di una motherboard bruciata: niente sullo schermo, una serie di beep, ma led e ventole funzionanti. Ora, se voi portaste il pc a un qualsiasi centro assistenza questi non esiterebbero a cambiarvi scheda madre con un costo che si aggira intorno ai 300 – 400 €.
Questo perché in primo luogo il centro assistenza non ha interesse nel ripararvi un pc con una semplice procedura software oppure poiché i tecnici sono meno competenti di noi user (spesso, molto spesso).
Nel seguito vi illustrerò la procedura usata da me per “resuscitare” il mio notebook, un Hp dv8261ea che era deceduto in seguito ad un flash del bios andato male.
Due parole sull’aggiornamento del bios: tale operazione è molto delicata e va effettuata da persone competenti e, soprattutto, solo quando si hanno problemi che possono essere riconducibili ad un bug del bios stesso. Bisogna ricordarsi di chiudere tutte le applicazioni, soprattutto l’antivirus. Quest’ultimo infatti, quando rileva la scrittura del bios, crede che ci sia un virus che sta effettuando ciò e spegne il computer di botto. Il bios si corrompe e il pc non è avviabile.
State attenti.
Se state continuando a leggere significa che è ormai troppo tardi per le raccomandazioni e che la frittata è fatta!
Se state usando un pc desktop il chip del bios è ormai universalmente montato su zoccolo. Ciò significa che potete staccare il chip e programmarlo a parte, magari usando una scheda madre identica.
Nei notebook, causa spazio ridotto, il chip è saldato sulla motherboard e ciò non è possibile (a dire il vero ci sono dei siti on-line che dicono di poter fare ciò, credo che siano balle e che in realtà facciano quello che vi accingete a fare voi a casa) .
Usiamo quindi una strada che non rende nemmeno necessario aprire il note, quindi la garanzia resta valida.
In commercio esistono tre bios principalmente: AMI, AWARD e PHOENIX.
Ciò che vi presento vale per i chip Phoenix, ma esistono procedure analoghe per gli altri due.
In pratica c’è la possibilità di creare un apposito “CRISIS RECOVERY DISK”.
Tale disco vi permette di programmare il bios di nuovo molto facilmente.
Questo disco va creato con un altro pc:
1. scaricate l’utility da qui
2. inserite un disco formattato nell’unità floppy
3. avviate il programma “268076.exe”
4. ha già tutto impostato basta solo cliccare su ok
a questo punto il disco è stato creato.
ATTENZIONE
Avete bisogno dell’ultimo bios funzionante sulla vostra motherboard per personalizzare tale dischetto. Il floppy infatti adesso contiene un bios generico, il file “BIOS.WPH”, che non funziona sulla vostra scheda.
Scaricate il bios dal sito del costruttore ed estraetelo, questo crea una cartella temporanea che contiene un file .WPH, rinominatelo in BIOS.WPH e sostituitelo sul disco (se non trovate la cartella utilizzate la funzione “Trova” di Windows).
Tale procedura viene fatta nella seguente maniera:
Scaricate il file .exe dal sito hp che contiene il file del bios vero e proprio (nel mio caso è un file di tipo flash).
Quando lanciamo il file .exe questo decomprime l'archivio in una cartella temporanea prima di dare l'ultimo ok, come in figura.
In alto nella finestra dos c'è il percorso.
Seguitelo, cercate il file .WPH in quella cartella rarsfx3. Il nome ovviamente potrebbe essere diverso.
Attenzione il file lo dovete cercare con ancora il programmino per flashare aperto, altrimenti alla chiusura questo cancella tutto (nel mio caso non è stato necessario lasciare aperto il programma).
Prendete il File se occorre rinominatelo come BIOS.WPH (da me era gia stato creato come BIOS.WPH) e sostituitelo nel dischetto (vi dirà di sovrascrivere, fatelo).
IMPORTANTE
Senza il file “BIOS.WPH” scaricato dal sito del costruttore non si può effettuare l’operazione.
Adesso siete pronti.
1. A pc spento, e con batteria carica, attaccate l’alimentatore di rete.
2. Collegate l’unità floppy esterna USB e inserire il dischetto.
3. Accendete il portatile.
4. Sullo schermo non compare nulla, sembra tutto come prima.
5. La luce del floppy si accenderà, questo è segno che la procedura funziona.
6. Lasciate leggere il floppy, ci vogliono circa 5 minuti per finire la procedura.
7. Non spazientitevi e non scollegate nessun cavo (USB o alimentatore).
8. Sentirete cambiare il suono e la cadenza dei bip del portatile.
9. Dopodichè il pc si riavvierà da solo.
10. A questo punto dovrebbe apparire la schermata iniziale del BIOS. (non scordatevi di scollegare l’unità floppy esterna).
11. Subito dopo apparirà la classica scritta di “WINDOWS” che significherà la fine del vostro incubo.
Nel mio caso il pc effettua la fase di boot dal dischetto che viene letto automaticamente, quindi non bisogna forzare tale procedura.
Se non dovesse leggere da solo il dischetto potete provare con la sequenza tasti a pc spento, tenendo premuto i tasti Fn+B oppure Win+B e lasciandoli premuti successivamente premere il tasto di accensione del pc.
IMPORTANTE
Non scollegate nessun cavo (USB o alimentatore). Andrà fatto nel momento in cui il pc si spegne da solo per poi riavviarsi.
Farlo prima significa non completare il flash del bios e quindi avere un bios corrotto.
Un cane che si morde la coda.
A questo punto il pc ricominciare a “vivere”, avete risolto uno dei problemi più difficili per un tecnico di pc e, non di ultima importanza, avete risparmiato molti soldi.
Mi raccomando state molto attenti a quello che fate.
Riguardo alla mancanza del floppy sui portatili di ultima generazione il problema va risolto comprando o facendosi prestare un floppy esterno usb. La procedura non funziona ne da cd bootabile e nemmeno da chiavetta usb (almeno nel mio portatile non è previsto il boot da cd o chiavetta usb, non so su altri modelli).
Modificato da ermete74.
N.B. non mi assumo nessuna responsabilità a riguardo. Chi non se la sente o non è pratico consiglio vivamente di spedire il portatile al centro assistenza.
Cose indispensabili per effettuare l’operazione:
1. BIOS PHOENIX (nel mio caso, ma non scoraggiatevi esisteranno sicuramente delle procedure similari per le altre BIOS).
2. Unità floppy esterna USB.
3. Dischetto.
4. Programma “268076.exe” scaricabile da internet.
5. Ultimo aggiornamento bios funzionante scaricabile dal sito del costruttore.
“Apro questo thread per chi, come me, ha avuto problemi con il suo pc portatile in seguito all’aggiornamento del bios andato male. Sono infatti frequenti i casi in cui un’errata procedura di flash porta ad avere un pc unbootable, praticamente un pc morto.
Tra l’altro mi sono reso conto che questo argomento non è mai stato trattato sul forum di Hardware Upgrade, credo infatti sia stata la prima volta che non ho trovato risposta ad un mio problema con il pc.
I sintomi sono quelli di una motherboard bruciata: niente sullo schermo, una serie di beep, ma led e ventole funzionanti. Ora, se voi portaste il pc a un qualsiasi centro assistenza questi non esiterebbero a cambiarvi scheda madre con un costo che si aggira intorno ai 300 – 400 €.
Questo perché in primo luogo il centro assistenza non ha interesse nel ripararvi un pc con una semplice procedura software oppure poiché i tecnici sono meno competenti di noi user (spesso, molto spesso).
Nel seguito vi illustrerò la procedura usata da me per “resuscitare” il mio notebook, un Hp dv8261ea che era deceduto in seguito ad un flash del bios andato male.
Due parole sull’aggiornamento del bios: tale operazione è molto delicata e va effettuata da persone competenti e, soprattutto, solo quando si hanno problemi che possono essere riconducibili ad un bug del bios stesso. Bisogna ricordarsi di chiudere tutte le applicazioni, soprattutto l’antivirus. Quest’ultimo infatti, quando rileva la scrittura del bios, crede che ci sia un virus che sta effettuando ciò e spegne il computer di botto. Il bios si corrompe e il pc non è avviabile.
State attenti.
Se state continuando a leggere significa che è ormai troppo tardi per le raccomandazioni e che la frittata è fatta!
Se state usando un pc desktop il chip del bios è ormai universalmente montato su zoccolo. Ciò significa che potete staccare il chip e programmarlo a parte, magari usando una scheda madre identica.
Nei notebook, causa spazio ridotto, il chip è saldato sulla motherboard e ciò non è possibile (a dire il vero ci sono dei siti on-line che dicono di poter fare ciò, credo che siano balle e che in realtà facciano quello che vi accingete a fare voi a casa) .
Usiamo quindi una strada che non rende nemmeno necessario aprire il note, quindi la garanzia resta valida.
In commercio esistono tre bios principalmente: AMI, AWARD e PHOENIX.
Ciò che vi presento vale per i chip Phoenix, ma esistono procedure analoghe per gli altri due.
In pratica c’è la possibilità di creare un apposito “CRISIS RECOVERY DISK”.
Tale disco vi permette di programmare il bios di nuovo molto facilmente.
Questo disco va creato con un altro pc:
1. scaricate l’utility da qui
2. inserite un disco formattato nell’unità floppy
3. avviate il programma “268076.exe”
4. ha già tutto impostato basta solo cliccare su ok
a questo punto il disco è stato creato.
ATTENZIONE
Avete bisogno dell’ultimo bios funzionante sulla vostra motherboard per personalizzare tale dischetto. Il floppy infatti adesso contiene un bios generico, il file “BIOS.WPH”, che non funziona sulla vostra scheda.
Scaricate il bios dal sito del costruttore ed estraetelo, questo crea una cartella temporanea che contiene un file .WPH, rinominatelo in BIOS.WPH e sostituitelo sul disco (se non trovate la cartella utilizzate la funzione “Trova” di Windows).
Tale procedura viene fatta nella seguente maniera:
Scaricate il file .exe dal sito hp che contiene il file del bios vero e proprio (nel mio caso è un file di tipo flash).
Quando lanciamo il file .exe questo decomprime l'archivio in una cartella temporanea prima di dare l'ultimo ok, come in figura.
In alto nella finestra dos c'è il percorso.
Seguitelo, cercate il file .WPH in quella cartella rarsfx3. Il nome ovviamente potrebbe essere diverso.
Attenzione il file lo dovete cercare con ancora il programmino per flashare aperto, altrimenti alla chiusura questo cancella tutto (nel mio caso non è stato necessario lasciare aperto il programma).
Prendete il File se occorre rinominatelo come BIOS.WPH (da me era gia stato creato come BIOS.WPH) e sostituitelo nel dischetto (vi dirà di sovrascrivere, fatelo).
IMPORTANTE
Senza il file “BIOS.WPH” scaricato dal sito del costruttore non si può effettuare l’operazione.
Adesso siete pronti.
1. A pc spento, e con batteria carica, attaccate l’alimentatore di rete.
2. Collegate l’unità floppy esterna USB e inserire il dischetto.
3. Accendete il portatile.
4. Sullo schermo non compare nulla, sembra tutto come prima.
5. La luce del floppy si accenderà, questo è segno che la procedura funziona.
6. Lasciate leggere il floppy, ci vogliono circa 5 minuti per finire la procedura.
7. Non spazientitevi e non scollegate nessun cavo (USB o alimentatore).
8. Sentirete cambiare il suono e la cadenza dei bip del portatile.
9. Dopodichè il pc si riavvierà da solo.
10. A questo punto dovrebbe apparire la schermata iniziale del BIOS. (non scordatevi di scollegare l’unità floppy esterna).
11. Subito dopo apparirà la classica scritta di “WINDOWS” che significherà la fine del vostro incubo.
Nel mio caso il pc effettua la fase di boot dal dischetto che viene letto automaticamente, quindi non bisogna forzare tale procedura.
Se non dovesse leggere da solo il dischetto potete provare con la sequenza tasti a pc spento, tenendo premuto i tasti Fn+B oppure Win+B e lasciandoli premuti successivamente premere il tasto di accensione del pc.
IMPORTANTE
Non scollegate nessun cavo (USB o alimentatore). Andrà fatto nel momento in cui il pc si spegne da solo per poi riavviarsi.
Farlo prima significa non completare il flash del bios e quindi avere un bios corrotto.
Un cane che si morde la coda.
A questo punto il pc ricominciare a “vivere”, avete risolto uno dei problemi più difficili per un tecnico di pc e, non di ultima importanza, avete risparmiato molti soldi.
Mi raccomando state molto attenti a quello che fate.
Riguardo alla mancanza del floppy sui portatili di ultima generazione il problema va risolto comprando o facendosi prestare un floppy esterno usb. La procedura non funziona ne da cd bootabile e nemmeno da chiavetta usb (almeno nel mio portatile non è previsto il boot da cd o chiavetta usb, non so su altri modelli).
Modificato da ermete74.
N.B. non mi assumo nessuna responsabilità a riguardo. Chi non se la sente o non è pratico consiglio vivamente di spedire il portatile al centro assistenza.