PDA

View Full Version : Padoa Schioppa: «Prima tagliamo le spese, poi le tasse»


00Luca
02-09-2007, 09:24
Sono d'accordo con lui. Ma ce la farà un governo mastelliano a tagliare le spese? :mbe:

Colloquio con il ministro dell'Economia «Prima i tagli di spesa, poi le tasse»
Padoa-Schioppa: «L'emergenza non è il carico fiscale.
Il caso California: ridussero le imposte ma licenziarono i dipendenti pubblici»

Il ministro Padoa-Schioppa (Ap)
In tutto quel tempo un italiano qualsiasi potrebbe fare comodamente il giro del mondo: a piedi, camminando per otto ore al giorno. Dopo 1.210 giorni, ripassando dal tribunale, scoprirebbe che la sua causa per inadempienza contrattuale è stata finalmente discussa. Se fosse stato un cittadino britannico sarebbero bastati 229 giorni. Non andrebbe poi tanto meglio a un'impresa che volesse licenziare un dipendente per giusta causa: la decisione, in un tribunale italiano, arriva in media dopo 700 giorni. In un tribunale olandese, dopo 19. Ci sono pochi magistrati? A Bolzano c'è un giudice ogni 110 fra cancellieri e personale vario. A Campobasso, uno ogni 221. Forse anche per questo la giustizia italiana è la più cara d'Europa: 67 euro l'anno a testa, contro 22 del Regno Unito e 46 della Francia. Per non parlare della sanità, dove si fa un numero di Tac doppio rispetto alla Germania e triplo rispetto alla Francia e il costo medio del posto letto in ospedale pubblico va da 134 mila euro l'anno per la Lombardia a 200 mila euro in Campania. Troppi dipendenti pubblici? Nel Regno Unito sono più o meno gli stessi. Ma perché in Lombardia ce ne sono 10 ogni 10 mila abitanti, in Sicilia 22 e nel Molise addirittura 45? Mistero. Oppure no: semplicemente, «l'Italia ha la peggiore qualità della spesa pubblica di tutta l'Europa occidentale, insieme alla Grecia. E' illusorio pensare di riportare il Paese a una crescita duratura senza affrontare il problema della spesa pubblica».

Giudizi e dati da far accapponare la pelle sono contenuti in un rapporto (titolo: "Spendere meglio, alcune prime indicazioni") che il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa presenterà nei prossimi giorni giusto in tempo per la Finanziaria. Un "libro verde" sulla spesa pubblica, usando la terminologia comunitaria, fatto come guida per i ministri che dovranno indicare al Tesoro i possibili tagli da fare. Ma anche per non dare più alcun alibi a chi insiste nel chiedere più soldi e non vuole fare economie. Anche se qualcuno di loro, scorrendo i dati sulle maggiori entrate fiscali, si sta già leccando i baffi pensando a come si potrebbe spartire il nuovo tesoretto nella prossima Finanziaria.

La reazione di Padoa-Schioppa è gelida: «Per il prossimo anno il Dpef fissa un obiettivo di disavanzo pari al 2,2% del Pil, e allo stato attuale non serve nulla per raggiungerlo. Questo significa che per proseguire il risanamento non abbiamo bisogno di un solo euro». Detto così, sembra facile. Ma il Dpef indica 21 miliardi di spese: dove si troveranno i soldi? «Non è detto che i numeri siano quelli. La cifra riguarda impegni già assunti con misure che non sono scritte nelle leggi, ma anche semplici ipotesi. E faremo fronte a queste voci nella misura in cui troveremo le risorse riducendo la spesa pubblica». Questo è lo spartito della Finanziaria 2008 che il ministro dell'Economia ha già confezionato. Niente nuove tasse, ma i nuovi impegni compensati da tagli di spesa. Ma suonarlo, anche se «l'emergenza della finanza pubblica è superata », Padoa-Schioppa ne è convinto, sarà ancora più complicato di un anno fa. «La condizione è molto diversa. Ora siamo sollevati, ma siamo alle prese con qualcosa di più dell'emergenza ». Si chiama spesa pubblica. E il problema, per il ministro, non è soltanto tagliarla, ma soprattutto «riqualificarla». Ma come? «Con la spesa è in discussione il rapporto fra gli italiani e il loro settore pubblico, un rapporto che va molto oltre la dimensione economica. Un fatto civile, che attiene alla partecipazione alla cosa pubblica di ciascun membro della società, sia persona, sia impresa. In questo senso credo che il compito per questa Finanziaria non sia più facile, ma più difficile». Difficile, forse, anche per le aspettative che si sono create con il taglio delle tasse. «Molti anni fa in California ci fu un referendum per tagliare le tasse. Ebbe successo. Il giorno dopo lo Stato licenziò poliziotti e dipendenti pubblici, e ridimensionò i servizi per ridurre la spesa di quanto si sarebbero ridotte le entrate. Se si potesse fare così anche in Italia, sarebbe semplicissimo. Ma pensare che si possano tagliare le tasse senza affrontare contemporaneamente il problema della spesa pubblica è illusorio. Significherebbe soltanto far aumentare il debito e far deragliare nuovamente i conti pubblici».

E se non è una frenata, certamente è un punto di vista un po' diverso. Diverso rispetto a quello di Luca di Montezemolo, che ha parlato di emergenza fiscale. Diverso da chi, anche nel centrosinistra, guarda al taglio delle tasse come allo strumento più facile per riconquistare il consenso perduto, soprattutto al Nord dove Umberto Bossi incita alla rivolta fiscale. Che secondo il ministro non può essere liquidata come la solita sparata leghista. «La protesta fiscale è un'espressione per certi versi deviata di una salutare presa di coscienza di due peculiarità italiane che invece sono degne di stare al centro dell'attenzione. Il problema non è tanto che gli italiani pagano troppe tasse. E' che la distribuzione del carico fiscale è fortemente distorta dall'evasione e che la qualità dei servizi pubblici non è proporzionata alla spesa».

E' la prudenza dell'ex banchiere centrale che conosce bene gli ammonimenti di Bruxelles sulla necessità di tenere i conti pubblici (e soprattutto il debito) sotto controllo? Oppure il timore di chi rischia di trovarsi stretto nella micidiale tenaglia di chi vuole meno tasse senza tagliare la spesa e chi, al contrario, più spesa senza tagliare le tasse? Dice il ministro dell'Economia: «Se sono vere le stime di 100 miliardi di euro di evasione l'anno vuol dire che sui contribuenti in regola grava un pesantissimo sovrappiù di carico tributario. Naturalmente nessuno che non sia in regola dice di evadere il fisco. Nel coro di chi sostiene che in Italia si pagano troppe tasse ci sono quelli che pagano più del dovuto e quelli che non pagano nemmeno il dovuto. È difficile distinguere le voci stonate da quelle intonate. Ma è un problema di coscienza civile. Troppo raramente il mancato adempimento fiscale è sentito come qualcosa di cui vergognarsi». Padoa- Schioppa, insomma, non si è pentito. L'elogio delle tasse: così si intitolava un articolo che scrisse proprio sul Corriere. «Lo riscriverei oggi tale e quale», ammette. E insiste: «Spesso si tende a identificare la spesa pubblica con la spesa statale, quando questa non è che metà del totale. L'altra metà è spesa degli enti locali, quella che negli ultimi anni è aumentata di più. In secondo luogo si può guardare la sovrabbondanza degli organici, l'intensità con cui il cittadino vede applicarsi al lavoro il funzionario pubblico. Ma quando si vuole porre mano a questo problema e contenere il numero dei dipendenti pubblici, le amministrazioni centrali e periferiche non parlano mai di riqualificazione della spesa, ma di ridimensionamento dei servizi. Invece riqualificare la spesa significa precisamente modificare il rapporto fra servizi e impiego di lavoro. Parlare di miglioramento dei servizi pubblici va benissimo, ma bisogna farlo in maniera consapevole e senza che questo sottintenda l'idea che si possano avere servizi pubblici e non pagarli. Il problema è averli migliori e pagarli meno». Anche se, avverte il ministro dell' Economia, «la riqualificazione della spesa è un' operazione che si compie in molti anni. Gli altri Paesi ci hanno lavorato per qualche lustro. Mentre noi abbiamo alle spalle un peggioramento, non un miglioramento. Per giunta va detto che paghiamo cinque punti di Prodotto interno lordo per il servizio del debito». Un macigno che grava da molti anni sui conti pubblici. Tanto pesante, secondo il calcolo contenuto nel libro verde, che se la spesa per interessi e per le pensioni fossero in linea con quella delle altre grandi economie europee, il bilancio pubblico italiano avrebbe ogni anno fra 50 e 60 miliardi di euro in più. «Siamo come un' azienda fortemente indebitata e gravemente sottocapitalizzata, perché negli stessi anni in cui si indebitava, l'Italia consumava anche il capitale: dal materiale rotabile delle Ferrovie al capitale umano, al territorio, alla cultura, alla qualità ambientale. La legislatura passata», afferma Padoa-Schioppa, «ha aggravato questa condizione. Non soltanto ha annullato l'avanzo primario e ha aumentato il debito, ma ha spostato il peso della spesa verso le uscite correnti, riducendo quella per investimenti. L'anno scorso abbiamo compiuto il risanamento agendo anche sul fronte delle entrate, ma c'è un limite. Abbiamo davanti a noi anni in cui bisogna rafforzare il reperimento di risorse nella spesa iniziato con la Finanziaria scorsa. Non si tratta soltanto di correggere i fatti di costume, ma di modificare l'organizzazione della spesa pubblica».

Come il libro verde dimostra, i margini di manovra esistono e sono piuttosto ampi. Ma operare in concreto è difficilissimo. Spiega il ministro dell'Economia: «La spesa pubblica è composta da tre grandi categorie: retribuzioni, acquisto di beni e servizi, investimenti. Le restrizioni sono state fatte soprattutto sulle ultime due voci e ciò che si può ora recuperare da queste è oggettivamente poco, anzi gli investimenti vanno accresciuti. Quindi bisogna recuperare con maggiore forza sul monte retribuzioni ».

E qui, per Padoa-Schioppa, cominciano i dolori. «Visto in maniera generica è un problema di numero di stipendi. In maniera specifica, il problema si presenta molto diverso da settore a settore. Negli anni prossimi ci saranno molte uscite dal pubblico impiego dovute a ragioni anagrafiche. E' l'occasione per snellire le strutture pubbliche, ma è un'operazione difficile. Molto spesso chi sostiene che non sia così complicato, si mette a strillare non appena si tocca il suo settore. Il sistema ha consolidato difese attrezzatissime e i tempi non sono rapidi. La difficoltà di affrontare contemporaneamente l'alto indebitamento e la forte sottocapitalizzazione sta nel fatto che la ricapitalizzazione non può procedere con la rapidità che vorremmo. Purtroppo».

Sergio Rizzo

02 settembre 2007



http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/09_Settembre/02/padoa_spesa_colloquio.shtml

elmoro
02-09-2007, 10:00
se riescono a tagliare sul serio la spesa pubblica è la volta buona che voto a sinistra alle prossime elezioni

Xile
02-09-2007, 10:01
L'incasso dell'erario continua ad aumentare rispetto all'anno precedente ma ancora sembra che abbiamo bisogno di soldi. Qualcuno evidentemente ci mangia sopra, mi sembra il solito discorso, sono i primi a parlare ma poi godono di stipendi e benefit e ancora hanno da chiedere i rimborsi per portarsi la moglie e i figli a Roma per evitare di andare a prostitute. :rolleyes:

Tefnut
02-09-2007, 10:31
se prima o poi quaolche politico invece che parlare riuscisse a tagliare gli sprechi, sarei davvero felice

ErbaLibera
02-09-2007, 11:43
Con tutti gli interessi dei vari magna-magna sulla spesa pubblica dubito che un politico italiano riesca davvero a fare tagli seri.
Al massimo aspettiamo(come sempre)che la UE si intrometta,anche se non so quanto possa decidere come un paese debba spendere i propri soldi :(

sapatai
02-09-2007, 11:50
magari!! ma lo vedo utopistico.

Korn
02-09-2007, 12:50
Sono d'accordo con lui. Ma ce la farà un governo mastelliano a tagliare le spese? :mbe:


si è già incazzato... che politicaaaaa
Mastella all'attacco di Padoa-Schioppa
"Senza soldi non si cantano messe"
<B>Mastella all'attacco di Padoa-Schioppa<br>"Senza soldi non si cantano messe"</B>

Clemente Mastella

ROMA - Tensione nel governo sul tema delle imposte. Da un lato il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa che fa qualche passo indietro sull'ipotesi della riduzione dell'imposizione fiscale nella prossima Finanziaria e spiega come sia necessario prima tagliare le spese. Dall'altro, Clemente Mastella che dissente completamente e chiede, al contrario, nuove risorse: "Senza soldi non si cantano messe".

Il ministro della Giustizia, in occasione dell'ultimo giorno della Festa del Campanile a Telese, risponde alla tesi del ministro dell'Economia. "Allora tagliamo il ministero della Giustizia, eliminiamolo - commenta Mastella - come fai a contrastare la criminalità senza risorse, senza mezzi?"

Secondo Mastella il suo dicastero è già in sofferenza pure essendo chiamato a sfide sempre più complesse. "Non è che possiamo dire che bisogna fare la lotta alla criminalità - spiega il ministro - se poi i magistrati e le forze di polizia non hanno i mezzi, se non hanno neanche i soldi per la benzina".

A Padoa-Schioppa il Guardasigilli chiede semmai "trattamenti migliori per le forze di polizia" ed invoca l'esecutivo a mantenere le promesse fatte "sugli emolumenti" relativi al rinnovo del contratto.

Lega: "Le imposte aumenteranno": Per Roberto Calderoli, il vicepresidente del Senato, il ministro dell'Economia finirà per fare crescere le imposte. "Le tasse - dice Caldernon le vuole ridurre e non riuscendo a tagliare la spesa pubblica per i veti della sinistra sarà costretto come l'anno passato ad aumentarle. Con Padoa Schioppa anche Visco detto Fisco rischia di apparire un dilettante".

greasedman
02-09-2007, 13:18
L'incasso dell'erario continua ad aumentare rispetto all'anno precedente ma ancora sembra che abbiamo bisogno di soldici sarà sempre bisogno di soldi, c'è sempre il debito pubblico, ci sono sempre gli interessi su questo da pagare (3mld in più per ogni 0,25% di innalzamento dei tassi, che negli ultimi 2 anni si sono alzati del 2%!!!), ci sono un sacco di spese ingenti straordinarie come la tav per esempio, 74milioni al km solo per piccola tratta pianeggiante novara-milano... l'hanno voluta quasi tutti, contribuenti inclusi, adesso non facciano come quando viene l'ora di pagare al conto al ristorante e tutti si guardano in faccia meravigliati...

blamecanada
02-09-2007, 13:27
Il problema è come faranno a tagliare le spese.

La maggior parte degli sprechi nell'amministrazione pubblica non sono i fannulloni o quelli che non si presentano al lavoro e non vengono licenziati (che pure è un problema), ma i vari appalti: si cerca sempre il progetto piú complicato e costoso e lo si dà da costruire agli amici, tanto paga lo Stato.

Esempio in piccolo: in una scuola per areare il seminterrato erano state fatti dei preventivi fa diverse migliaia di euro (se non erro novanta) per degl'impianti d'aspirazione.
Il responsabile alla sicurezza (che conosco) li ha mandati a quel Paese ed ha fatto aprire due semplici finestre, risolvendo il problema con pochi spiccioli. Ma molti al posto suo avrebbero lasciato costruire l'impianto d'areazione... tanto paga lo Stato.

Bisogna fare controlli sui lavoratori (che devono presentarsi a lavoro e lavorare seriamente) e soprattutto sugli appalti.

Deuced
02-09-2007, 13:38
tante chiacchiere e nessuno che vuole finamente abolire province e comunità montane situate in zone di mare (!!) per paura di togliere il posto fisso all'amichetto di turno.E penso che allo stato attuale nessun governo,sia esso centrosinistra o centodestra abbia le palle per fare una mossa del genere

E non contenti vogliono anche più soldi perchè si sono aumentati lo stipendio e i conti non quadrano.Ma andate a .......

00Luca
02-09-2007, 14:33
Sono d'accordo con lui. Ma ce la farà un governo mastelliano a tagliare le spese? :mbe:
[/url]

LO SAPEVO! Ma perchè Mastella non .... no non lo posso dire.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/09_Settembre/02/reazioni_padoa_schioppa.shtml

Fa discutere l'intervista del ministro al Corriere: «Tagliare la spesa»
Tasse, Mastella critica Padoa-Schioppa
Il ministro della Giustizia: «Senza soldi non si cantano messe». Capezzone: no a rinvii, serve flat tax

Il ministro Mastella (Ansa)
ROMA - Solleva discussioni l'intervista al Corriere della Sera di Tommaso Padoa Schioppa, nel quale il ministro dell'Economia ha parlato di ridurre la spesa (e gli sprechi) prima di affrontare il capitolo della riduzione delle tasse. Mentre Massimo Donadi, capogruppo alla Camera di Italia dei Valori, sembra apprezzare l'impostazione del responsabile delle Finanze («Sì ai tagli agli sprechi, ma quello delle tasse sia dietro l'angolo»), l'opposizione critica il rinvio della riduzione delle imposte. Ma contro il piano di Padoa-Schioppa si levano voci anche all'interno della stessa compagine governativa.

MASTELLA: NO AI TAGLI - A dar corpo ai malumori è Clemente Mastella. «Senza soldi non si cantano messe» è la replica del Guardasigilli, intervenendo nel giorno che chiude la festa del suo partito a Telese. I tagli delle spese? «Allora tagliamo il ministero della Giustizia, eliminiamolo - ha detto sarcastico Mastella - come fai a contrastare la criminalità senza risorse, senza mezzi? E tra l'altro - sottolinea - il trattamento economico non è dei migliori e spero che a settembre il governo tenga fede agli impegni presi sugli emolumenti per la polizia».
CALDEROLI: MINISTRO SULLA LUNA - «Poveri noi - sospira il leghista Roberto Calderoli -, Padoa-Schioppa vive sulla Luna oppure pensa di essere sostenuto da una maggioranza di britannici o di californiani, ma purtroppo per lui è sostenuto da una maggioranza di partiti che fanno della spesa pubblica la loro ragione di vita». Per Calderoli, alla fine, Padoa-Schioppa «sarà costretto come l'anno passato ad aumentare le imposte».
CAPEZZONE, SERVE FLAT TAX - Contrario all'impostazione del titolare del Tesoro anche Daniele Capezzone, esponente radicale e presidente della Commissione Attività produttive della Camera: «Non mi pare opportuno rinviare il taglio delle tasse - commenta - sarebbe un drammatico errore per la nostra economia. È certamente vero che occorre tagliare le spese, ma le due cose possono e debbono essere fatte simultaneamente». Capezzone insite sull'introduzione, «in cinque anni, di una tassa piatta (flat tax) del 20% pagandola con una riduzione della spesa pubblica dello 0,4% l'anno (cioè del 2% in 5 anni, passando dal 51% al 49% di spesa sul pil). ovvero: tagli alla spesa e alle tasse».

02 settembre 2007

DVD_QTDVS
02-09-2007, 14:39
Che si tagliassero qualcos'altro ! :O

Dopo aver svenduto i beni dello stato ad amici e ruffiani, gli manca
solo di vendere le opere d'arte storiche e l'oro d'Italia per i quali i nostri
nonni hanno combattuto due guerre... :rolleyes:

Massì, i nonni di chi ? siamo tutti uguali, melting-pop e blà blà blà...

Poveri sciocchi... :rolleyes:

P.S. a chi non capisce non è che glie lo posso spiegare, abbiate pietà..:rolleyes:

giannola
02-09-2007, 17:29
ma cosa si vuole tagliare in definitiva ?

L'assistenza sanitaria ?
La spesa per la scuola ?
per la sicurezza ?

Quanto al taglio delle tasse mi sembrano sulla buona strada per assomigliare ai proclami del cdx "tagliamo le tasse dall'anno prossimo". :sofico:

mariocc
02-09-2007, 17:33
sinistra sempre piu ridicola , ma si tagliassero le palle ( se ce l'hanno) .

Lucrezio
02-09-2007, 17:43
sinistra sempre piu ridicola , ma si tagliassero le palle ( se ce l'hanno) .

Basta!
10 giorni di sospensione.

00Luca
02-09-2007, 17:47
ma cosa si vuole tagliare in definitiva ?

L'assistenza sanitaria ?
La spesa per la scuola ?
per la sicurezza ?

Quanto al taglio delle tasse mi sembrano sulla buona strada per assomigliare ai proclami del cdx "tagliamo le tasse dall'anno prossimo". :sofico:

Bisogna partire dalla SPESE sanitaria.
Il livello di servizio sarebbe da incrementare, riducendo la spesa.

Non sono pazzo, semplicemente ci sono sprechi aberranti e nessun "controllo di gestione"

sirus
02-09-2007, 17:53
Ci sono un po' di cose che sarebbe necessario tagliare, il problema è che toccano gli interessi di chi parla.

stipendi dei parlamentari, che sono fino a 10 volte superiori rispetto a quelli dei colleghi austriaci (giusto per fare un esempio). Il parlamentare non deve essere un lavoro a tempo pieno, deve essere un servizio reso al paese, che ovviamente merita un ritorno ma non una cifra folle come quella attuale;
quantità di persone che "lavorano" insieme a parlamento e governo ed anche le persone stesse che lavorano con il parlamento ed il governo. Non ha senso avere circa 900 parlamentari (non sono comunque quasi mai d'accordo, tanto vale averne 1/3) come non ha senso che il governo, contando ministri, segretari, sottosegretari e chi per essi superi le 100 persone... ad ogni legislatura sembra che si debba battere il record del governo precedente;
spese del capo dello Stato (figura che personalmente ritengo inutile e che potrebbe essere rimpiazzata con un cambiamento del "tipo di Stato"). Le spese del nostro "caro" capo di Stato non sono soggette a nessun limite... si dice che con Ciampi la spesa del Quirinale (annua) sia sempre stata superiore a quella della monarchia Inglese (che è la monarchia più esosa d'Europa), con Napolitano sembra che le cose stiano migliorando, speriamo in bene;
modifica dei privilegi dei governanti. Non è pensabile che oltre ad avere degli stipendi impressionanti i nostri governanti abbiano a disposizione una quantità di servizi completamente a carico nostro per loro e le loro famiglie;
pensioni. Non ha senso che dopo 2 anni e 1/2 un parlamentare/governante acquisisca il diritto di avere una pensione da parlamentare/governante quando una persona normale deve lavorare una vita per ricevere molto meno. Cosa ancora peggiore è il fatto che tutte queste pensioni siano cumulabili... vi immaginate quella di Ciampi a quanto può ammonate dopo aver rivestito quasi tutte le cariche importanti del nostro paese?
si potrebbe andare avanti per molto a discutere solo di questi punti...
sarebbe necessario rivedere il sistema Stato/Regioni/Province/Comuni. Per quanto mi riguarda vedo qualche cosa di troppo... le Province che aiutano nello spreco di risorse ovviamente;
anche qui potremmo proseguire per molto tempo...

giannola
02-09-2007, 18:44
Bisogna partire dalla SPESE sanitaria.
Il livello di servizio sarebbe da incrementare, riducendo la spesa.

Non sono pazzo, semplicemente ci sono sprechi aberranti e nessun "controllo di gestione"

no, non sei pazzo.

l'importante cmq è porre come dici l'accento sull'incremento del servizio.

In genere in italia se tagliano, lo fanno senza porsi il problema se poi il servizio è carente e lo si vede bene in tutte le pa

blamecanada
02-09-2007, 18:51
no, non sei pazzo.

l'importante cmq è porre come dici l'accento sull'incremento del servizio.

In genere in italia se tagliano, lo fanno senza porsi il problema se poi il servizio è carente e lo si vede bene in tutte le pa
*

Il problema è che gli sprechi veri, i regali agli amici degli amici, nessuno vuole eliminarli, cosí quando diminuiscono i soldi il servizio peggiora.

kintaro oe
02-09-2007, 18:56
ma cosa si vuole tagliare in definitiva ?

L'assistenza sanitaria ?
La spesa per la scuola ?
per la sicurezza ?

Quanto al taglio delle tasse mi sembrano sulla buona strada per assomigliare ai proclami del cdx "tagliamo le tasse dall'anno prossimo". :sofico:


Se......magari.... iniziassero a tagliare i 30000 forestali della calabria, i 15000 dellaa campania, e cosi via !?!?!?!?!?
Se iniziassero a non rifinanziare quel pozzo senza fondo dell'alitalia ?
Se iniziassero un controllo serio per eliminare tutti quei falsi invalidi che sono un'onere per lo stato ?
Se iniziassero a diminuire i dipendenti pubblici, che per inciso di numero corrispondono alla stessa quantita' che hanno gli stati uniti.....solo che loro sono un po' di piu' di noi ?
Se iniziassero a falcidiare gli enti provinciali, costosissimi e inutili enti fotocopia di quelle regionali ?
Se iniziassero a una razionalizzazione delle spese del palazzo, iniziando proprio dai privilegi assurdi che godono ?
Se iniziassero a non elargire finanziamenti a fondo perduto per aziende che non aprono mai i battenti, o finanziamenti assurdi come quel famoso sito italiano di poco tempo fa ?
Se iniziassero a incassare i soldi da un famoso ente italiano che si occupa dei concorsi a premi ?
Se iniziassero a NON pagare i dirigenti statali con stipendi e buonuscite fuori dal mondo ?


va.....mi fermo qua che e' meglio....:rolleyes:

fabio80
02-09-2007, 19:02
Se......magari.... iniziassero a tagliare i 30000 forestali della calabria, i 15000 dellaa campania, e cosi via !?!?!?!?!?
Se iniziassero a non rifinanziare quel pozzo senza fondo dell'alitalia ?
Se iniziassero un controllo serio per eliminare tutti quei falsi invalidi che sono un'onere per lo stato ?
Se iniziassero a diminuire i dipendenti pubblici, che per inciso di numero corrispondono alla stessa quantita' che hanno gli stati uniti.....solo che loro sono un po' di piu' di noi ?
Se iniziassero a falcidiare gli enti provinciali, costosissimi e inutili enti fotocopia di quelle regionali ?
Se iniziassero a una razionalizzazione delle spese del palazzo, iniziando proprio dai privilegi assurdi che godono ?
Se iniziassero a non elargire finanziamenti a fondo perduto per aziende che non aprono mai i battenti, o finanziamenti assurdi come quel famoso sito italiano di poco tempo fa ?
Se iniziassero a incassare i soldi da un famoso ente italiano che si occupa dei concorsi a premi ?
Se iniziassero a NON pagare i dirigenti statali con stipendi e buonuscite fuori dal mondo ?


va.....mi fermo qua che e' meglio....:rolleyes:

se iniziassero a segare gli amici loro, intendi dire in sintesi? ma figurati

e se iniziassimo noi a tagliare qualche testa? il dremel per affilare lo porto io :rolleyes:

kintaro oe
02-09-2007, 19:40
Come disse un noto professore, oramai defunto, l'unico modo che ha l'italia per sbarazzarsi di queste cose (avevo un'altro termine da usare, ma visto che c'é la sospensione facile, evito) e' una bella crisi argentina..........altrimenti non ne usciremo mai , perche' quei 30000 forestali e' un enorme bacino elettorale che nessun partito potra' mai fare a meno......cosi' come l'esercito degli statali e parastatali, l'esercito dei dipendenti alitalia ecc.......e questi esisteranno finche' qualcuno continuera' ad elargire i soldi.....

flisi71
03-09-2007, 07:29
ci sarà sempre bisogno di soldi, c'è sempre il debito pubblico, ci sono sempre gli interessi su questo da pagare (3mld in più per ogni 0,25% di innalzamento dei tassi, che negli ultimi 2 anni si sono alzati del 2%!!!), ci sono un sacco di spese ingenti straordinarie come la tav per esempio, 74milioni al km solo per piccola tratta pianeggiante novara-milano... l'hanno voluta quasi tutti, contribuenti inclusi, adesso non facciano come quando viene l'ora di pagare al conto al ristorante e tutti si guardano in faccia meravigliati...

Esatto.
Attualmente solo gli interessi che si devono pagare sul debito accumulato (il cosidetto servizio del debito) si mangiano da soli oltre 4 punti di PIL ogni anno.


tante chiacchiere e nessuno che vuole finamente abolire province e comunità montane situate in zone di mare (!!) per paura di togliere il posto fisso all'amichetto di turno.E penso che allo stato attuale nessun governo,sia esso centrosinistra o centodestra abbia le palle per fare una mossa del genere


Anche se abolissero tali enti avrebbero sempre in carico i loro dipendenti.
Quindi, a meno di non licenziarli tutti, non cambierebbe molto: si avrebbe solo un trasferimento di sedi di lavoro.
Un pò come il referendum che abolì il ministero dell'agricoltura, resuscitato in un attimo in "ministero delle politiche agricole".
Senza una seria riforma dietro, la semplice chiusura di alcuni enti temo che si trasformerebbe in ben poco risparmio.

Ci sono un po' di cose che sarebbe necessario tagliare, il problema è che toccano gli interessi di chi parla.

stipendi dei parlamentari, che sono fino a 10 volte superiori rispetto a quelli dei colleghi austriaci (giusto per fare un esempio). Il parlamentare non deve essere un lavoro a tempo pieno, deve essere un servizio reso al paese, che ovviamente merita un ritorno ma non una cifra folle come quella attuale;
quantità di persone che "lavorano" insieme a parlamento e governo ed anche le persone stesse che lavorano con il parlamento ed il governo..... ;
spese del capo dello Stato.... ;
modifica dei privilegi dei governanti. Non è pensabile che oltre ad avere degli stipendi impressionanti i nostri governanti abbiano a disposizione una quantità di servizi completamente a carico nostro per loro e le loro famiglie;
pensioni. Non ha senso che dopo 2 anni e 1/2 un parlamentare/governante acquisisca il diritto di avere una pensione da parlamentare/governante quando una persona normale deve lavorare una vita per ricevere molto meno. Cosa ancora peggiore è il fatto che tutte queste pensioni siano cumulabili...
sarebbe necessario rivedere il sistema Stato/Regioni/Province/Comuni. Per quanto mi riguarda vedo qualche cosa di troppo... ;


Concordo.

Se......magari.... iniziassero a tagliare i 30000 forestali della calabria, i 15000 dellaa campania, e cosi via !?!?!?!?!?
Se iniziassero a non rifinanziare quel pozzo senza fondo dell'alitalia ?
Se iniziassero un controllo serio per eliminare tutti quei falsi invalidi che sono un'onere per lo stato ?
Se iniziassero a diminuire i dipendenti pubblici, che per inciso di numero corrispondono alla stessa quantita' che hanno gli stati uniti.....solo che loro sono un po' di piu' di noi ?
Se iniziassero a falcidiare gli enti provinciali, costosissimi e inutili enti fotocopia di quelle regionali ?
Se iniziassero a una razionalizzazione delle spese del palazzo, iniziando proprio dai privilegi assurdi che godono ?
Se iniziassero a non elargire finanziamenti a fondo perduto per aziende che non aprono mai i battenti, o finanziamenti assurdi come quel famoso sito italiano di poco tempo fa ?
Se iniziassero a incassare i soldi da un famoso ente italiano che si occupa dei concorsi a premi ?
Se iniziassero a NON pagare i dirigenti statali con stipendi e buonuscite fuori dal mondo ?


va.....mi fermo qua che e' meglio....:rolleyes:

Si, fermati qua, perchè tutte le cose che hai elencato sono di buon senso MA purtroppo hanno ben poche speranze concrete di essere realizzate nel nostro paese.
Sai meglio di me le resistenze che tali misure incontrerebbero nelle categorie interessate ai tagli e i politici, che per proprio trnaconto sono sempre attenti al consenso elettorale, non li attueranno mai.
:(


Ciao

Federico

bjt2
03-09-2007, 09:10
Sarò ripetitivo e potreste dirmi che ho rotto con questa storia, ma non finirò mai di ripeterlo:

CHE LO STATO INCASSI I 98 MILIARDI DI EURO DA I GESTORI DEI VIDEOPOKER, PER DINCI! :mad:

dantes76
03-09-2007, 11:32
lol, tagliare le spese... un altro modo per dire non tagliamo un cent di tasse,,
l'unica via per il taglio delle tasse e' il rientro dell'evasione fiscale..

con la riduzione delle spese.. al massimo si riuscirebbe a coprire un 70% dell ici totale....

giannola
03-09-2007, 11:49
lol, tagliare le spese... un altro modo per dire non tagliamo un cent di tasse,,
l'unica via per il taglio delle tasse e' il rientro dell'evasione fiscale..

con la riduzione delle spese.. al massimo si riuscirebbe a coprire un 70% dell ici totale....

*

greasedman
03-09-2007, 11:58
Sarò ripetitivo e potreste dirmi che ho rotto con questa storia, ma non finirò mai di ripeterlo:

CHE LO STATO INCASSI I 98 MILIARDI DI EURO DA I GESTORI DEI VIDEOPOKER, PER DINCI! :mad:Si, te lo dico io che hai rotto (ma senza malizia eh!!! ;) )


I 98miliardi non sono una fattura da riscuotere, ma è la stima del flusso (non si capisce se effettivamente evaso o imponibile) delle macchinette irregolari.

La questione (relatva agli anni 2004 e 2005) è stata sollevata proprio da questo governo tramite questa stima contenuta in una relazione del ministero dell'economia.
Ora è oggetto di indagine della corte dei conti, della gdf e di ben 3 procure.

Quel che si può fare, lo si stà facendo (adesso), e comunque non è con il benaltrismo che si risolve la questione fiscale.... :rolleyes:

flisi71
03-09-2007, 12:04
I 98miliardi non sono una fattura da riscuotere, ma è la stima del flusso (non si capisce se effettivamente evaso o imponibile) delle macchinette irregolari.

La questione (relativa agli anni 2004 e 2005) è stata sollevata proprio da questo governo tramite questa stima contenuta in una relazione del ministero dell'economia.
Ora è oggetto di indagine della corte dei conti, della gdf e di ben 3 procure.
....


Quoto.
Questo implica che probabilmente, fra processi, ricorsi in appello ecc... la questione andrà probabilmente per le lunghe, e sarà già tanto se alla fine si otterrà almeno un rientro parziale.
Per fare un parallelo, basta pensare per quanto tempo e con quale accanimento gli eredi Rovelli hanno tentato di appropriarsi di quasi 1000 miliardi di vecchie lire che non gli spettavano affatto.


Ciao

Federico

bjt2
03-09-2007, 14:16
Si, te lo dico io che hai rotto (ma senza malizia eh!!! ;) )


I 98miliardi non sono una fattura da riscuotere, ma è la stima del flusso (non si capisce se effettivamente evaso o imponibile) delle macchinette irregolari.

La questione (relatva agli anni 2004 e 2005) è stata sollevata proprio da questo governo tramite questa stima contenuta in una relazione del ministero dell'economia.
Ora è oggetto di indagine della corte dei conti, della gdf e di ben 3 procure.

Quel che si può fare, lo si stà facendo (adesso), e comunque non è con il benaltrismo che si risolve la questione fiscale.... :rolleyes:

Quoto.
Questo implica che probabilmente, fra processi, ricorsi in appello ecc... la questione andrà probabilmente per le lunghe, e sarà già tanto se alla fine si otterrà almeno un rientro parziale.
Per fare un parallelo, basta pensare per quanto tempo e con quale accanimento gli eredi Rovelli hanno tentato di appropriarsi di quasi 1000 miliardi di vecchie lire che non gli spettavano affatto.


Ciao

Federico

I 98 miliardi comprendono anche le multe per irregolarità accertate. Quelle saranno sicuramente incassate, si spera al più presto...

LETTERE AL DIRETTORE DEI MONOPOLI DI STATO
Gentile dottor Giorgio Tino,
ci piacerebbe porgerle queste domande a voce, ma parlarLe sembra essere impossibile. Da mesi La cerchiamo
inutilmente, cominciamo quasi a dubitare che Lei esista davvero. E dire che Lei avrebbe interesse a rispondere (oltre
che il dovere). Secondo il rapporto di una commissione di inchiesta parlamentare e secondo gli uomini della Guardia di
Finanza infatti, tra imposte non pagate e multe non riscosse le società concessionarie delle slot machine devono allo
Stato 98 miliardi di euro (sì, proprio miliardi, quelli con nove zero, per capirci). Sarebbe una delle più grandi evasioni
della storia d’Italia.
Secondo la commissione e gli investigatori, questo tesoro – che equivale a tre manovre finanziarie costate lacrime e
sangue ai contribuenti – sarebbe stato in sostanza regalato alle società che gestiscono il gioco d’azzardo legalizzato. Di
più: nei consigli di amministrazione di alcune di queste società siedono uomini appartenenti a famiglie legate alla
Mafia. Insomma, lo Stato italiano invece di combattere Cosa Nostra le avrebbe regalato decine di miliardi di euro.
Con quel denaro si potrebbero costruire metropolitane in tutte le principali città d’Italia. Si potrebbero comprare 1.000
Canadair per spegnere gli incendi. Potremmo ammodernare cinquecento ospedali oppure organizzare quattro olimpiadi.
Si potrebbero realizzare impianti fotovoltaici capaci di fornire energia elettrica a milioni di persone oppure si potrebbe
costruire la migliore rete di ferroviaria del mondo.
Da mesi noi abbiamo riportato sul nostro giornale, Il Secolo XIX, i risultati dell’indagine. Decine di pagine di cronaca
che non sono mai state smentite. Secondo la commissione d’inchiesta, i Monopoli di Stato hanno gravi responsabilità
nella vicenda. Non solo: la Corte dei Conti ha chiesto alle società concessionarie di pagare decine di miliardi di euro per
il risarcimento del danno ingiusto patito dallo Stato. E nei Suoi confronti, signor Tino, i magistrati hanno aperto un
procedimento per chiedere il pagamento di 1,2 miliardi di euro di danni.
Ma Lei che cosa fa? Tace e rimane al suo posto, come tutti i responsabili dei Monopoli, dalla dottoressa Barbarito alla
dottoressa Alemanno (sorella dell’ex ministro di Alleanza Nazionale).
E, cosa ancora più incredibile, tace il vice-ministro dell’Economia, Vincenzo Visco (che da mesi ha ricevuto il rapporto
della commissione di inchiesta), da cui Lei dipende.
Ma noi proviamo a porLe ancora una volta alcune domande:
- Come mai nell’agosto scorso il Governo Prodi ha deciso di confermare la Sua nomina al vertice dei Monopoli
di Stato nonostante che, appena un mese prima, Lei fosse stato indagato dai magistrati di Potenza nell’inchiesta
sul gioco d’azzardo?
- E’ vero, come risulterebbe dalle intercettazioni telefoniche, che alcuni membri della Sua famiglia avrebbero
ricevuto viaggi in regalo da importanti compagnie produttrici di tabacco?
- Perché, nonostante Lei fosse al vertice dei Monopoli di Stato, sedeva anche nel consiglio di amministrazione di
una delle più importanti multinazionali di distribuzione dei tabacchi?
- Ma soprattutto: può spiegarci per filo e per segno che fine hanno fatto quei 98 miliardi di euro che secondo la
Finanza sono stati sottratti alle casse dello Stato? E può dirci perché i Monopoli, come sostengono gli
investigatori, non hanno chiesto il pagamento di nemmeno un euro di multa?
Finora Lei non ci ha mai voluto rispondere. Forse conta sul sostegno del mondo politico. Del resto la Sua poltrona è una
delle più ambite d’Italia. Pochi lo sanno, ma i Monopoli gestiscono il commercio del tabacco e del gioco d’azzardo
legalizzato. Insomma, un tesoro, su cui i partiti si sono lanciati da anni: An ha suoi rappresentanti proprio nei consigli di
amministrazione delle società concessionarie delle slot machine, mentre le federazioni dei Ds sono proprietarie di molte
sale Bingo.
Così Lei può permettersi di tacere. Ma chissà che cosa farebbe se a ripeterLe queste domande fossero decine di migliaia
di visitatori di questo blog (l’indirizzo dell’ufficio stampa è ufficiostampa@aams.it )?
Marco Menduni
Ferruccio Sansa
Giornalisti del Secolo XIX

La puoi trovare qui (http://www.beppegrillo.it/immagini/monopoli%20di%20Stato.pdf)

Onisem
03-09-2007, 14:40
Che le taglino, se possono e sono in grado di farlo. Cosa vuole ancora da noi? O continuiamo con la politica dell'annuncio che fece la fortuna del passato governo?

ELISAMAC1
04-09-2007, 22:38
Che le taglino, se possono e sono in grado di farlo. Cosa vuole ancora da noi? O continuiamo con la politica dell'annuncio che fece la fortuna del passato governo?

Non le vogliono tagiare le tasse.Mettono i soldi in piu' x aumentare il tesoretto.Che bravi !!!

Nevermind
05-09-2007, 08:03
Sempre le stesse cose, riluceremo gli sprechi, diminuiremo le tasse, ecc..

LA filastrocca del politico DOC.

Nel concreto i soliti contaballe.

tdi150cv
05-09-2007, 08:05
Come disse un noto professore, oramai defunto, l'unico modo che ha l'italia per sbarazzarsi di queste cose (avevo un'altro termine da usare, ma visto che c'é la sospensione facile, evito) e' una bella crisi argentina..........altrimenti non ne usciremo mai , perche' quei 30000 forestali e' un enorme bacino elettorale che nessun partito potra' mai fare a meno......

be visto "l'enorme" potere d'acquisto che hanno assunto i nostri stipendi direi che in Argentina sono messi anche meglio ... almeno non avendo non pagano tasse ...
Ma il problema e' che invece di migliorare stiamo peggiorando sensibilmente ogni giorno di piu' ...

flisi71
05-09-2007, 08:58
Ma il problema e' che invece di migliorare stiamo peggiorando sensibilmente ogni giorno di piu' ...

Addirittura "ogni giorno di più"?
Ah si, per chi fino all'anno scorso millantava, a dispetto dell'evidenza, che eravamo nel paese del bengodi indubbiamente l'atterraggio nel mondo reale è stato traumatico....:sofico:


Ciao

Federico

P.S. lo stesso identico refrain qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18478622&postcount=121)
e anche qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18479040&postcount=129).

tdi150cv
05-09-2007, 11:13
Addirittura "ogni giorno di più"?
Ah si, per chi fino all'anno scorso millantava, a dispetto dell'evidenza, che eravamo nel paese del bengodi indubbiamente l'atterraggio nel mondo reale è stato traumatico....:sofico:


Ciao

Federico

P.S. lo stesso identico refrain qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18478622&postcount=121)
e anche qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18479040&postcount=129).

son cambiate molte cose da un anno e mezzo a questa parte , ovviamente in peggio ... chi lo nega ha il prosciutto sugli occhi ... (o forse le enormi tasse di cui si parla sono baggianate ? :mc: :mc: :rolleyes: :rolleyes: )

flisi71
05-09-2007, 11:34
son cambiate molte cose da un anno e mezzo a questa parte , ovviamente in peggio ...
chi lo nega ha il prosciutto sugli occhi ... (o forse le enormi tasse di cui si parla sono baggianate ? :mc: :mc: :rolleyes: :rolleyes: )

Documenti alla mano, chi sparava baggianate è chi negava l'esistenza di tali problemi quando al governo c'erano i propri beniamini.
Da allora non si è visto un miglioramento, anzi, ma arrivare ddirittura a parlare di "molte cose cambiate in peggio nel solo ultimo anno e mezzo" senza portare uno straccio di riferimento si prefigura come ARIA FRITTA o peggio semplice pura propaganda.


Ciao

Federico