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View Full Version : Travaglio: Caro Beppe sei rimasto indietro...


FabioGreggio
28-08-2007, 00:20
I Magnifici Ottantadue

Marco Travaglio mi ha inviato una lettera di aggiornamento sulla contabilità dei condannati in Parlamento.

" Caro Beppe,
sei rimasto indietro. Nella campagna “Parlamento pulito”, intendo.

Dopo tre mesi passati insieme a Peter Gomez ad analizzare i precedenti penali dei 900 e passa dipendenti appena eletti nel nuovo Parlamento per il nostro nuovo libro appena pubblicato da Editori Riuniti, “Onorevoli Wanted”, sono lieto di comunicarti che i pregiudicati hanno di nuovo raggiunto quota 25, eguagliando il record della passata legislatura.

Considerando poi le altre categorie dei “diversamente onesti”, e cioè quelle degli indagati, degli imputati, dei condannati in primo o secondo grado, dei miracolati dalla prescrizione o dalle varie leggi-canaglia, siamo arrivati a 82:

quasi il 10 per cento dell’intero Parlamento, una percentuale che nemmeno nei quartieri dello Zen di Palermo o di Scampia e Secondigliano a Napoli.

Per l’esattezza: 25 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), 10 prescritti, 8 condannati in primo grado, 17 imputati in primo grado, 19 indagati, 1 imputato in udienza preliminare, 1 prosciolto per immunità parlamentare, 1 colpevole assolto per legge.

L’hit parade dei partiti vede al primo posto Forza Italia (con 29 diversamente onesti), seguita da Alleanza nazionale (14), Udc (10), Lega Nord (8), Movimento per l’autonomia (1), Dc (1), Psi (1), Gruppo Misto (1: Andreotti).

In tutto, il centrodestra è a quota 65.

Il centrosinistra insegue a quota 17, ma ce la sta mettendo tutta:
Margherita (6), Ds (6), Udeur (2), Rifondazione comunista (2), Rosa nel pugno (1).

Interessante anche la classifica dei reati preferiti dai nostri dipendenti in Parlamento:
18 casi di corruzione;
16 di finanziamento illecito;
10 di truffa;
9 di abuso d’ufficio e di falso;
8 di associazione mafiosa;
7 di bancarotta fraudolenta e turbativa d’asta;
6 di associazione per delinquere, resistenza a pubblico ufficiale e falso in bilancio;
5 di attentato alla Costituzione, attentato all’unità dello Stato e formazione di struttura paramilitare fuorilegge;
4 di favoreggiamento, concussione e frode fiscale; 3 di diffamazione, abuso edilizio e lesioni personali;
2 di banda armata, corruzione giudiziaria, peculato, estorsione, rivelazione di segreti;
1 di omicidio, associazione sovversiva, istigazione a delinquere, favoreggiamento mafioso, aggiotaggio, percosse, violenza a corpo politico, incendio aggravato, calunnia, falsa testimonianza, voto di scambio, appropriazione indebita, violazione della privacy, oltraggio, fabbricazione di esplosivi, violazione diritti d’autore, frode in pubblico concorso e adulterazione di vini.

Le storie e le sentenze dei nostri Magnifici Ottantadue (più i miracolati dal caso Parmalat: vedrai quante sorprese, di destra ma soprattutto di sinistra!) le trovi nel libro.

Concludo con l’elenco dei 25 condannati definitivi, perché tu possa aggiornare la contabilità:

1. Berruti Massimo Maria (FI): favoreggiamento.
2. Biondi Alfredo (FI): evasione fiscale (reato poi depenalizzato).
3. Bonsignore Vito (Udc): corruzione.
4. Borghezio Mario (Lega Nord): incendio aggravato.
5. Bossi Umberto (Lega Nord): finanziamento illecito e istigazione a delinquere.
6. Cantoni Giampiero (FI): corruzione e bancarotta.
7. Carra Enzo (Margherita): falsa testimonianza.
8. Cirino Pomicino Paolo (Dc): corruzione e finanziamento illecito.
9. De Angelis Marcello (An): banda armata e associazione sovversiva.
10. D’Elia Sergio (Rosa nel pugno): banda armata e concorso in omicidio.
11. Dell’Utri Marcello (FI): false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
12. Del Pennino Antonio (FI): finanziamento illecito.
13. De Michelis Gianni (Psi): corruzione e finanziamento illecito.
14. Farina Daniele (Prc): fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza degli ordini dell’autorità.
15. Jannuzzi Lino (FI): diffamazione aggravata.
16. La Malfa Giorgio (FI): finanziamento illecito.
17. Maroni Roberto (Lega Nord): resistenza a pubblico ufficiale.
18. Mauro Giovanni (FI): diffamazione aggravata.
19. Nania Domenico (An): lesioni volontarie personali.
20. Patriciello Aldo (Udc): finanziamento illecito.
21. Previti Cesare (FI): corruzione giudiziaria.
22. Sterpa Egidio (FI): finanziamento illecito.
23. Tomassini Antonio (FI): falso in atto pubblico.
24. Visco Vincenzo (Ds): abuso edilizio.
25. Vito Alfredo (FI): corruzione”.

Marco Travaglio

Però, la destra ha una buona media........:D

fg

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28-08-2007, 02:29
I Magnifici Ottantadue

Marco Travaglio mi ha inviato una lettera di aggiornamento sulla contabilità dei condannati in Parlamento.

" Caro Beppe,
sei rimasto indietro. Nella campagna “Parlamento pulito”, intendo.

Dopo tre mesi passati insieme a Peter Gomez ad analizzare i precedenti penali dei 900 e passa dipendenti appena eletti nel nuovo Parlamento per il nostro nuovo libro appena pubblicato da Editori Riuniti, “Onorevoli Wanted”, sono lieto di comunicarti che i pregiudicati hanno di nuovo raggiunto quota 25, eguagliando il record della passata legislatura.

Considerando poi le altre categorie dei “diversamente onesti”, e cioè quelle degli indagati, degli imputati, dei condannati in primo o secondo grado, dei miracolati dalla prescrizione o dalle varie leggi-canaglia, siamo arrivati a 82:

quasi il 10 per cento dell’intero Parlamento, una percentuale che nemmeno nei quartieri dello Zen di Palermo o di Scampia e Secondigliano a Napoli.

Per l’esattezza: 25 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), 10 prescritti, 8 condannati in primo grado, 17 imputati in primo grado, 19 indagati, 1 imputato in udienza preliminare, 1 prosciolto per immunità parlamentare, 1 colpevole assolto per legge.

L’hit parade dei partiti vede al primo posto Forza Italia (con 29 diversamente onesti), seguita da Alleanza nazionale (14), Udc (10), Lega Nord (8), Movimento per l’autonomia (1), Dc (1), Psi (1), Gruppo Misto (1: Andreotti).

In tutto, il centrodestra è a quota 65.

Il centrosinistra insegue a quota 17, ma ce la sta mettendo tutta:
Margherita (6), Ds (6), Udeur (2), Rifondazione comunista (2), Rosa nel pugno (1).

Interessante anche la classifica dei reati preferiti dai nostri dipendenti in Parlamento:
18 casi di corruzione;
16 di finanziamento illecito;
10 di truffa;
9 di abuso d’ufficio e di falso;
8 di associazione mafiosa;
7 di bancarotta fraudolenta e turbativa d’asta;
6 di associazione per delinquere, resistenza a pubblico ufficiale e falso in bilancio;
5 di attentato alla Costituzione, attentato all’unità dello Stato e formazione di struttura paramilitare fuorilegge;
4 di favoreggiamento, concussione e frode fiscale; 3 di diffamazione, abuso edilizio e lesioni personali;
2 di banda armata, corruzione giudiziaria, peculato, estorsione, rivelazione di segreti;
1 di omicidio, associazione sovversiva, istigazione a delinquere, favoreggiamento mafioso, aggiotaggio, percosse, violenza a corpo politico, incendio aggravato, calunnia, falsa testimonianza, voto di scambio, appropriazione indebita, violazione della privacy, oltraggio, fabbricazione di esplosivi, violazione diritti d’autore, frode in pubblico concorso e adulterazione di vini.

Le storie e le sentenze dei nostri Magnifici Ottantadue (più i miracolati dal caso Parmalat: vedrai quante sorprese, di destra ma soprattutto di sinistra!) le trovi nel libro.

Concludo con l’elenco dei 25 condannati definitivi, perché tu possa aggiornare la contabilità:

1. Berruti Massimo Maria (FI): favoreggiamento.
2. Biondi Alfredo (FI): evasione fiscale (reato poi depenalizzato).
3. Bonsignore Vito (Udc): corruzione.
4. Borghezio Mario (Lega Nord): incendio aggravato.
5. Bossi Umberto (Lega Nord): finanziamento illecito e istigazione a delinquere.
6. Cantoni Giampiero (FI): corruzione e bancarotta.
7. Carra Enzo (Margherita): falsa testimonianza.
8. Cirino Pomicino Paolo (Dc): corruzione e finanziamento illecito.
9. De Angelis Marcello (An): banda armata e associazione sovversiva.
10. D’Elia Sergio (Rosa nel pugno): banda armata e concorso in omicidio.
11. Dell’Utri Marcello (FI): false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
12. Del Pennino Antonio (FI): finanziamento illecito.
13. De Michelis Gianni (Psi): corruzione e finanziamento illecito.
14. Farina Daniele (Prc): fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza degli ordini dell’autorità.
15. Jannuzzi Lino (FI): diffamazione aggravata.
16. La Malfa Giorgio (FI): finanziamento illecito.
17. Maroni Roberto (Lega Nord): resistenza a pubblico ufficiale.
18. Mauro Giovanni (FI): diffamazione aggravata.
19. Nania Domenico (An): lesioni volontarie personali.
20. Patriciello Aldo (Udc): finanziamento illecito.
21. Previti Cesare (FI): corruzione giudiziaria.
22. Sterpa Egidio (FI): finanziamento illecito.
23. Tomassini Antonio (FI): falso in atto pubblico.
24. Visco Vincenzo (Ds): abuso edilizio.
25. Vito Alfredo (FI): corruzione”.

Marco Travaglio

Però, la destra ha una buona media........:D

fg

Fabio, leggo sempre con interesse i tuoi interventi e ti reputo una persona intelligente. Detto questo, vorrei anche sottolineare che finchè sentiremo il bisogno di aggiungere a fine post frasi tipo "Però, la destra ha una buona media" saremo sempre FOTTUTI. Basta pendere sempre da una parte, non deve essere più una lotta di sinistri contro destri!! Facciamo solo il loro gioco, al quale sono già stati bravissimi a farci giocare per anni, decenni!

Finchè non penseremo in modo diverso non cambierà nulla.

GianoM
28-08-2007, 08:56
1 di omicidio, associazione sovversiva, istigazione a delinquere, favoreggiamento mafioso, aggiotaggio, percosse, violenza a corpo politico, incendio aggravato, calunnia, falsa testimonianza, voto di scambio, appropriazione indebita, violazione della privacy, oltraggio, fabbricazione di esplosivi, violazione diritti d’autore, frode in pubblico concorso e adulterazione di vini.
Ma chi è questo? :eek:

Adesso controllo se la voce in wikipedia è aggiornata.
http://it.wikipedia.org/wiki/Parlamento_pulito
L'articolo è recente vero?

Nevermind
28-08-2007, 08:59
Ma chi è questo? :eek:

...

Satana? :stordita:

GianoM
28-08-2007, 09:09
Forse Sergio D'elia (RNP): banda armata e concorso morale in omicidio?

Condannato a 25 anni di prigione per banda armata e concorso morale nell'omicidio dell'agente Fausto Dionisi, rimasto ucciso durante l'assalto al carcere di Firenze, ne ha effettivamente scontati solo 12 grazie alle riduzioni di pena per l’applicazione della legge sulla dissociazione dal terrorismo e di altri benefici di legge.

Feric Jaggar
28-08-2007, 09:21
Ma chi è questo? :eek:


Con un curriculum simile, si direbbe Alfredo Vito. :rolleyes:

Marco83_an
28-08-2007, 09:24
.......Ma del resto si sà che Travaglio è Comunista !!!!!!! ;)

pierpo
28-08-2007, 09:33
Siccome non siamo ne in Iran ne in URSS io toglierei gli indagati da questa lista.

complimenti a chi, con ovvia malafede, mi paragona un omicida con altri reati minori.

stbarlet
28-08-2007, 09:35
Siccome non siamo ne in Iran ne in URSS io toglierei gli indagati da questa lista.

complimenti a chi, con ovvia malafede, mi paragona un omicida con altri reati minori.


:mbe:

diabolicus
28-08-2007, 09:44
Ma chi è questo? :eek:

sono imputazioni che si sono verificate una sola volta, ma non tutte a carico della stessa persona...
l'articolo non è molto recente, dovrebbe risalire all'estate del 2006

Tefnut
28-08-2007, 09:48
Siccome non siamo ne in Iran ne in URSS io toglierei gli indagati da questa lista.

complimenti a chi, con ovvia malafede, mi paragona un omicida con altri reati minori.
frena frena.. qua nessuno sta confrontando omicida a "reati minori", se una persona deve ricoprire ruoli importanti è OBBLIGATA ad avere un certo comportamento morale.. e uno condannato per finanziamento illecito, bancarotta etc etc etc direi che non è adatto.

Io se solo prendo una multa per divieto di sosta vengo cazziato all'eterno...

Palladio
28-08-2007, 09:51
Ma chi è questo? :eek:

Adesso controllo se la voce in wikipedia è aggiornata.
http://it.wikipedia.org/wiki/Parlamento_pulito
L'articolo è recente vero?

guarda che non è uno solo, ma ce ne è uno per ogni reato... :read:

Redux
28-08-2007, 09:52
Concludo con l’elenco dei 25 condannati definitivi, perché tu possa aggiornare la contabilità:

...

10. D’Elia Sergio (Rosa nel pugno): banda armata e concorso in omicidio.



Questa è bellissima.
Non so perchè, ma in un'Italia in cui un furbetto del quartierino sta in galera preventiva dei mesi e un fotografo un po' coatto fa quasi altrettanto, mentre un presunto omicida gira beatamente a piede libero così da poter sgozzare un'altra fidanzata in pieno centro cittadino, la cosa non mi stupisce più di tanto.

Paghiamo le tasse, va :rolleyes:

FabioGreggio
28-08-2007, 09:55
Siccome non siamo ne in Iran ne in URSS io toglierei gli indagati da questa lista.

complimenti a chi, con ovvia malafede, mi paragona un omicida con altri reati minori.

A- I 25 di cui parliamo sono passati in giudicato in via definitiva.

B- I reati non si suddividono in minori o maggiori. Per la legge reato è quando un cittadino vìola la legge.
Per questo è quanto meno indicato all'amministrazione pubblica.
Faccia altro.
Magari venda quaglie arrosto al mercato rionale, ma non amministrare: per amministrare occorre essere esempi di legalità, proprio come diventare carabinieri o bidelli.

Se così fosse Forza Italia dovrebbe subire un salasso.
Ma quelli che votano FI dove sono, nessun commento?:rolleyes:

fg

FabioGreggio
28-08-2007, 09:58
Questa è bellissima.
Non so perchè, ma in un'Italia in cui un furbetto del quartierino sta in galera preventiva dei mesi e un fotografo un po' coatto fa quasi altrettanto, mentre un presunto omicida gira beatamente a piede libero così da poter sgozzare un'altra fidanzata in pieno centro cittadino, la cosa non mi stupisce più di tanto.

Paghiamo le tasse, va :rolleyes:

Lettera di Sergio D’Elia al Presidente e ai colleghi della Camera dei Deputati


Roma, 3 giugno 2006




Signor Presidente della Camera, colleghe e colleghi deputati,




a seguito delle dichiarazioni rese il 1° giugno 2006 dall’onorevole Giovanardi su di me e sulla mia storia personale e politica, desidero offrire questo mio contributo di conoscenza, che ritengo utile anche al fine di un più generale dibattito sulla giustizia, la civiltà del diritto e il senso della pena nel nostro ordinamento.

Sono stato uno di Prima Linea, trenta anni fa. Accetto che si dica ancora oggi di me: un “terrorista di Prima Linea”, mi rifiuto però di credere che qualcuno pensi davvero che sia il termine giusto, vero o esatto per dire, non solo quello che sono io oggi, ma anche quello che sono stato ieri. La mia identità politica e la mia lotta degli anni Settanta possono forse essere approssimate alle idee “libertarie” (il che non vuol dire: nonviolente) di un anarchico dell’Ottocento, non certo assimilate al terrorista suicida e omicida degli anni Duemila.

Insieme ai miei compagni, ero cresciuto con l’idea che fosse possibile cambiare il mondo, tutto e subito. Subivamo l’effetto di una sorte di frenesia: dopo i volantinaggi alle 6 di mattina davanti alle fabbriche, le proteste organizzate nella mensa degli studenti, i comitati di lotta nei quartieri popolari, pensavamo che fosse a portata di mano la realizzazione del paradiso in terra. Ritenemmo la lotta armata come mezzo necessario per accelerarne l’avvento o, comunque, verificarne la probabilità. Una sorta di “demone della verifica” ci ha spinto all’azione estrema e irreparabile.

Il fine che giustifica i mezzi a cui molti aderivano culturalmente e filosoficamente, per noi è stata linea di condotta coerente e pratica. Che fosse vero il contrario, cioè che i mezzi prefigurano i fini, per me c’è voluta l’esperienza della lotta armata e del carcere e poi, quand’ero ormai pronto, l’incontro con Marco Pannella. Voglio dire che Marco Pannella c’era già, e da una vita, su quella semplice verità; lui era pronto, non ero pronto io e come me, quelli che lui chiamava i “compagni assassini”, che lo avrebbero ri-conosciuto dieci anni dopo.

In quegli anni, i radicali erano gli unici a non considerarci dei mostri e quando Marco Pannella diceva “violenti e nonviolenti sono fratelli” capivamo il senso di quelle parole: violenti e nonviolenti avevano in comune la voglia di cambiare l’esistente, senza cedere all’indifferenza e alla rassegnazione. Noi, violenti, con la forza dell’odio; loro, nonviolenti, con la forza del dialogo e dell’amore.

Nel momento della rinuncia alla violenza come forma di lotta politica era quindi naturale – volendo mantenere il nostro impegno politico e sociale dalla parte dei più deboli e indifesi – che incontrassimo e ri-conoscessimo il partito del diritto e della nonviolenza.

I due anni di lotta armata mi avevano ampiamente dimostrato che la nostra lotta era vana rispetto agli obiettivi che ci eravamo dati e che le ragioni e le speranze di quella lotta erano andate distrutte dai mezzi usati per affermarle. Avevo accettato interiormente la verità della sconfitta, ancor prima della sua evidenza storica e politica. E quindi aspettavo il momento dell’arresto come un epilogo necessario. Giunse in una bella giornata di maggio del ’78, e fu una liberazione.

Personalmente non ho mai sparato a nessuno, anche se è stato solo un caso. Sarebbe potuto accadere a me, esattamente, come è successo a molti miei compagni, con cui ho condiviso tutto, di uccidere e/o essere uccisi. In quegli anni, solo una serie di – posso dire col senno di poi – fortunate circostanze mi hanno impedito di diventare un assassino.

Sono stato condannato in base a uno dei postulati della dottrina emergenzialista dell’epoca, per cui il responsabile di un’organizzazione terroristica andava considerato responsabile dei crimini commessi nel territorio in cui operava. Agli occhi dei giudici non valeva il principio costituzionale della responsabilità penale personale ma quello ben più politico del concorso morale. E’ agli atti del processo che ero lontano da Firenze al momento del fatto, che non ero stato tra gli ideatori e gli esecutori materiali della tentata evasione dal carcere delle Murate. Ciò nonostante, ero da considerare a tutti gli effetti responsabile dell’omicidio; per l’esattezza, di essere stato a conoscenza del piano di evasione e di non aver fatto nulla per impedirla, l’evasione evidentemente, non l’omicidio, che non era certo l’obiettivo di quell’azione, ma l’esito tragico di un fatto imprevisto. Una logica perversa che in futuro non sarebbe più stata applicata.

Peraltro, durante il dibattimento in aula, avevo sorpreso i miei stessi giudici rivendicando la giustezza del principio del concorso morale come il metodo più adeguato a descrivere le mie responsabilità di dirigente di Prima Linea, le cui azioni mi sono assunto in toto, che le avessi decise o meno, eseguite o meno, sapute o meno. Senza alcun spirito di autodifesa, intendevo evidenziare la contraddizione nella quale poteva cadere - e secondo molti cadde - un tribunale che applicasse in chiave giuridica il principio della responsabilità morale, per non dire chiaramente politica.

Sono stato condannato in primo grado a trenta anni di carcere, poi ridotti in appello a venticinque, infine dimezzati con l’applicazione della legge sulla dissociazione dal terrorismo e altri benefici di legge. Sono uscito dopo aver scontato dodici anni di carcere e, nel 2000, sono stato completamente riabilitato con sentenza del Tribunale di Roma, riabilitazione richiesta dallo stesso procuratore generale e sostenuta anche da decine di lettere di vittime dei miei reati, tra cui quella che mi ha fatto più piacere del capo della Digos di Firenze.

Avevamo sciolto Prima Linea nei primi anni Ottanta e, nell’86, insieme a moltissimi miei compagni di detenzione, mi ero iscritto al Partito radicale e, dopo poche settimane, il giudice di sorveglianza mi aveva concesso il permesso di uscire dal carcere per recarmi al congresso del partito, dove mi accolsero tra gli altri Enzo Tortora e Mimmo Modugno, parlamentari e presidenti del partito stesso. Era gennaio del 1987 e, davanti ai congressisti riuniti all’Ergife, consegnai simbolicamente Prima Linea, me stesso e la mia storia violenta, al partito della nonviolenza. Non si trattò di un bagno purificatore, di una catarsi nella folla del popolo radicale. Fu un vero e proprio evento politico: l’approdo definitivo alla democrazia e alle sue regole di chi la democrazia e le sue regole le aveva così tragicamente violate. Difficilmente un altro partito avrebbe avuto il coraggio di compiere un fatto al tempo stesso così concreto e simbolico.

Nel 1993, con la mia compagna Mariateresa Di Lascia, già deputata radicale e poi autrice del romanzo “Passaggio in ombra”, Premio Strega postumo del ’95, fondammo Nessuno tocchi Caino, l’associazione radicale che in questi anni ha contribuito a 42 tra abolizioni e moratorie della pena di morte che hanno salvato la vita a migliaia di condannati in varie parti del mondo.

Ora, sono stato eletto deputato della Rosa nel Pugno al Parlamento italiano assumendo un ruolo anche di responsabilità: credo che sia questo un altro fatto politico che può essere letto, non come la vergogna che denuncia il collega Giovanardi, ma – forse, anche – come la parabola felice di una storia, che è storia di cittadinanza democratica e di accoglienza umana e civile di cui, non solo Marco Pannella, ma anche lo Stato italiano può andare fiero... se ha senso l’articolo 27 della nostra Costituzione, se hanno senso le parole lì scritte sulla rieducazione e il reinserimento sociale del condannato.

Se qualcuno, ancora oggi, dopo trenta anni, vuole cristallizzare la mia vita nell’atto criminale di allora (che non ho materialmente commesso) e non tener conto della semplice verità che l’uomo della pena può divenire un uomo diverso da quello del delitto, rischia di non cogliere il senso profondo della giustizia, del carcere e della pena descritto dalla nostra Costituzione.

In uno Stato di diritto, è bene che il luogo del giudizio sia innanzitutto quello dei tribunali e che il tempo della pena sia stabilito secondo legge e Costituzione.

Ho pagato con 12 anni di carcere il conto che lo Stato e la legge italiana mi hanno presentato per ciò che ho fatto o non fatto. Non sono il solo a ritenere di aver compiutamente e consapevolmente pagato – in quel periodo per più versi “emergenziale” - anche l’altrimenti non necessario, il “sovrapprezzo” dovuto a leggi, tribunali, procedure e regole, opzioni politiche che si imposero come necessarie, carceri e detenzione speciali. Da libero, mi è accaduto anche di scontare la pena extra-giudiziale e per me pesantissima che il tribunale della vita, il destino, mi ha voluto riservare con la morte di Mariateresa, uccisa a quaranta anni da un male improvviso e incurabile, sicché ho dovuto far fronte al mio impegno morale, civile e umano inizialmente più solo e poi, grazie a tanti anche di voi, colleghe e colleghi, a portarlo avanti fino al punto in cui siamo di una decisione - ormai prossima, credo - della Assemblea Generale delle Nazioni Unite a favore di una moratoria universale delle esecuzioni capitali .

Ora, sono disposto ad accettare anche il giudizio inappellabile di quel severissimo tribunale della storia che è l’opinione pubblica. Quel che non accetto è di rimanere ostaggio perpetuo della memoria, del mio passato e di ciò che ho fatto trenta anni fa.

Signor Presidente della Camera, colleghe e colleghi deputati,grazie per la attenzione e – ne sono certo - le riflessioni che vorrete dedicare a queste mie considerazioni.




Sergio D’Elia,

Deputato della Rosa nel Pugno

Dj Ruck
28-08-2007, 10:05
questo messaggio di D'Elia non cambia assolutamente nulla...anzi denota la stupidità e la superficialità del tribunale che "riammette" tale tizio con tutti i diritti del caso per essere nuovamente una persona "normale"...brrrrrrr

Redux
28-08-2007, 10:08
Lettera di Sergio D’Elia al Presidente e ai colleghi della Camera dei Deputati



Personalmente non ho mai sparato a nessuno, anche se è stato solo un caso. Sarebbe potuto accadere a me, esattamente, come è successo a molti miei compagni, con cui ho condiviso tutto, di uccidere e/o essere uccisi. In quegli anni, solo una serie di – posso dire col senno di poi – fortunate circostanze mi hanno impedito di diventare un assassino.

...


Se qualcuno, ancora oggi, dopo trenta anni, vuole cristallizzare la mia vita nell’atto criminale di allora (che non ho materialmente commesso) e non tener conto della semplice verità che l’uomo della pena può divenire un uomo diverso da quello del delitto, rischia di non cogliere il senso profondo della giustizia, del carcere e della pena descritto dalla nostra Costituzione.



A beh, se non ha ammazzato per puro caso, pur essendo disposto a farlo, e se comunque si è pentito, allora cambia tutto.
Ma va bene così, paghiamo le tasse, va :rolleyes:

rip82
28-08-2007, 10:20
A beh, se non ha ammazzato per puro caso, pur essendo disposto a farlo, e se comunque si è pentito, allora cambia tutto.
Ma va bene così, paghiamo le tasse, va :rolleyes:

Cambia tutto un paio di palle (scusa il francesismo), uno che fa le leggi per il paese deve essere di un'integrita' granitica, va bene che nella vita capita di commettere errori, ma un'attivita' del genere per me e' ad anni luce dal confine degli errori perdonabili ad un politico.
E poi non ho mai creduto nel pentimento.

GianoM
28-08-2007, 10:44
guarda che non è uno solo, ma ce ne è uno per ogni reato... :read:
Ah ecco, mi pareva strano.

Per il caso dei reati, anche dopo lettere come quella di Elia, e anche dopo giustificazioni di Caruso nel pdf di Beppe Grillo (leggetelo, è interessante), io sono ancora meno d'accordo con Grillo. Già non ero d'accordo sul divieto di ricandidatura per varie legislature, adesso lo sono ancora meno per il divieto di candidatura per gente che ha commesso reati non gravi. Anche dopo aver letto l'articolo 21 della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo "ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio Paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti".

Andala
28-08-2007, 10:53
Cambia tutto un paio di palle (scusa il francesismo), uno che fa le leggi per il paese deve essere di un'integrita' granitica, va bene che nella vita capita di commettere errori, ma un'attivita' del genere per me e' ad anni luce dal confine degli errori perdonabili ad un politico.
E poi non ho mai creduto nel pentimento.

Anche a me piacerebbe che certa gente fosse tenuta alla larga, ma questo è il contro altare dello stato di diritto e va rispettato.
In base allo stato di diritto chi è stato ritenuto colpevole ed ha scontato la propria pena non può e non deve subire ulterirori ripercussioni per quanto ha commesso, altrimenti sarebbe reato di persecuzione contro un cittadino che ha pagato il proprio debito verso la società e lo stato.
Il problema non è del cittadino reintegrato nei suoi diritti e doveri, ma piuttosto del sistema giudiziario che, pur avendone la capacità, non lo ha escluso dai pubblici uffici nel caso di sospetta recidiva o di connessioni dimostrate del cittadino con elementi sovversivi verso lo stato.

Quanto agli altri tra deputati e senatori condannati in via definitiva che continuano ad occupare lo scranno ... la colpa è solo dei cittadini che continuano a votarli.

Andala

matteo10
28-08-2007, 11:38
Per il mio personalissimo senso della misura ritengo che gli unici della lista realmenteindegni di sedere in Parlamento/Senato siano:

4. Borghezio Mario (Lega Nord): incendio aggravato.
9. De Angelis Marcello (An): banda armata e associazione sovversiva.
10. D’Elia Sergio (Rosa nel pugno): banda armata e concorso in omicidio.
14. Farina Daniele (Prc): fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza degli ordini dell’autorità.
19. Nania Domenico (An): lesioni volontarie personali.
21. Previti Cesare (FI): corruzione giudiziaria.

Su tutti gli altri posso dire che se ci fosse l'elezione diretta però NON li voterei.

...
B- I reati non si suddividono in minori o maggiori. Per la legge reato è quando un cittadino vìola la legge...
Quindi secondo te uno non può candidarsi a prescindere dal reato commesso? Qualunque esso sia?
Mi sembra incredibile.

AlexGatti
28-08-2007, 11:43
A beh, se non ha ammazzato per puro caso, pur essendo disposto a farlo, e se comunque si è pentito, allora cambia tutto.
Ma va bene così, paghiamo le tasse, va :rolleyes:

Non si possono far processi alle intenzioni. Non si può mettere in galera uno perchè sarebbe stato disposto ad uccidere ma non c'è stata l'occasione e non l'ha fatto. Guardati Minority Report (per citare un esempio cinematografico conosciuto).

Questo per almeno due ragioni:
1- Non sai di preciso se Sergio D’Elia (nel caso specifico, ma chiunque comunque) trovandosi con una pistola in mano davanti a un carabiniere gli avrebbe sparato, oppure se la sarebbe fatta sotto, oppure si sarebbe accorto che sparare a un giovane come lui era allora era solo stupido e avrebbe rinunciato. Non puoi saperlo, e se non puoi saperlo non puoi condannarlo.

2- Penso che chiunque messo in determinate condizioni commetterebbe un reato. Prendi solo le persone a cui è stato ucciso un familiare, se gli mettessi il responsabile davanti e una pistola in mano io penso che molti sparerebbero. Li mettiamo tutti in galera perchè sarebbero disposti a uccidere?

lukeskywalker
28-08-2007, 11:59
il punto è che in parlamento ci dovrebbe essere il fior fiore dei cittadini invece....

non dimentichiamoci il test della droga fatto dalle iene. ;)

willywilly77
28-08-2007, 12:06
A occhio, direi che il miglior partito sarebbe la Dc mi sa che un bel po di prodiani e forzisti indagati provengono da li :(

sirbone72
28-08-2007, 12:07
Occorre fare una distinzione netta e chiara tra politici e amministratori.
Sono d'accordo sul fatto che chi ricopre un ruolo amministrativo di qualunque tio e un incarico pubblico debba essere di specchiata moralità.
Tutt'altro discorso faccio per chi è membro del Parlamento. i Parlamentari NON sono amministratori della cosa pubblica, ma legislatori.
Io posso considerare sbagliata una legge, battermi per anni contro di essa e poi, una volta legislatore, battermi per abrogarla.
I parlamentari rappresentano gli elettori: mi pare quanto meno ridicolo pensare che debbano essere perfetti!
Ovviamente, mi girano un po' le palle se un politico condannato per corruzione mi fa il pistolotto sulla moralità...
Buona parte dei 25 riportati nell'elenco, è stata condannata per reati legati al finanziamento dei partiti politici: sicuramente non sono stinchi di santo, ma non mi sembrano persone di cui avere paura!
I toni giustizialisti di qualcuno mi fanno sempre venire i brividi...

P.S: x Luke: chi l'ha detto che i politici dovrebbero essere "il fior fiore dei cittadini"?

das
28-08-2007, 12:12
Se un reato e' prescritto non vuol dire che è stato commesso, ma solo che la giustizia ha rinunciato a portare avanti il processo perchè è trascorso troppo tempo per cui è divenuto difficile reperire prove sia per l'accusa che per la difesa.

Esiste poi la prescrizione dell pena, che però può avvenire solo dopo la condanna .

Ferdy78
28-08-2007, 12:20
il punto è che in parlamento ci dovrebbe essere il fior fiore dei cittadini invece....

non dimentichiamoci il test della droga fatto dalle iene. ;)

...ma c'è il fior fiore, in senso opposto all'ideale però:D

NOn è difficile immaginare cosa vuol dire arrivare a poggiare le chipappe in quei luoghi, le mazzate che bisogna rilasciare a destra e sinistra sono belle cospicue...:rolleyes:

Nevermind
28-08-2007, 12:48
Se un reato e' prescritto non vuol dire che è stato commesso, ma solo che la giustizia ha rinunciato a portare avanti il processo perchè è trascorso troppo tempo per cui è divenuto difficile reperire prove sia per l'accusa che per la difesa.

Esiste poi la prescrizione dell pena, che però può avvenire solo dopo la condanna .

Questo in teoria in pratica come sappiamo è solo un sistema per parare il culo approfittando della lentezza immane dei processi italici.

Inoltre prendi in caso di Andreotti lui è stato condannato ma gli è stata imputata l'associazione mafiosa solo fino al 1980 permettendo così che il reato venisse prescritto.

Nevermind
28-08-2007, 12:52
Occorre fare una distinzione netta e chiara tra politici e amministratori.
Sono d'accordo sul fatto che chi ricopre un ruolo amministrativo di qualunque tio e un incarico pubblico debba essere di specchiata moralità.
Tutt'altro discorso faccio per chi è membro del Parlamento. i Parlamentari NON sono amministratori della cosa pubblica, ma legislatori.
Io posso considerare sbagliata una legge, battermi per anni contro di essa e poi, una volta legislatore, battermi per abrogarla.
I parlamentari rappresentano gli elettori: mi pare quanto meno ridicolo pensare che debbano essere perfetti!
Ovviamente, mi girano un po' le palle se un politico condannato per corruzione mi fa il pistolotto sulla moralità...
Buona parte dei 25 riportati nell'elenco, è stata condannata per reati legati al finanziamento dei partiti politici: sicuramente non sono stinchi di santo, ma non mi sembrano persone di cui avere paura!
I toni giustizialisti di qualcuno mi fanno sempre venire i brividi...

P.S: x Luke: chi l'ha detto che i politici dovrebbero essere "il fior fiore dei cittadini"?

Ma stai scherzando hai visto che tipo di reati ci sono? Mica si parla di reati del piffero tipo che ne so "download di mp3 da internet" che si può essere d'accordo sul fatto che non è importante ed è una legge opinabile.

Ma associazione mafiosa, falso imbilancio, corruzione, ecc.. sono tutti reati gravissimi e che non possono assolutamente essere commessi da chi governa il paese. (tranne che qui in bananilandia).

sirbone72
28-08-2007, 12:59
Ma stai scherzando hai visto che tipo di reati ci sono? Mica si parla di reati del piffero tipo che ne so "download di mp3 da internet" che si può essere d'accordo sul fatto che non è importante ed è una legge opinabile.

Ma associazione mafiosa, falso imbilancio, corruzione, ecc.. sono tutti reati gravissimi e che non possono assolutamente essere commessi da chi governa il paese. (tranne che qui in bananilandia).

Non confondiamo i tre poteri: i parlamentari non governano: legiferano, secondo il principio della separazione dei poteri.

Ferdy78
28-08-2007, 13:13
Non confondiamo i tre poteri: i parlamentari non governano: legiferano, secondo il principio della separazione dei poteri.

Si legiferano a loro favore però...:asd:
si aumentano gli stipendi, tagliano qui e li, ingrassano la e qui...
Quale separazione dei poteri?

Berlusconii era uno e trino e faceva ciò che azz gli pareva, Prodi e compari, che credi si siano rinsaviti?

Alla RAI secondo te chi c'è?

Ma ancora con l'illusione che il parlamento sia costituito dai rappresentati del popolo...ma suvvia..sveglia..:D

Allure
28-08-2007, 13:15
Non confondiamo i tre poteri: i parlamentari non governano: legiferano, secondo il principio della separazione dei poteri.

Direi che è addirittura peggio allora.

FabioGreggio
28-08-2007, 13:20
Se un reato e' prescritto non vuol dire che è stato commesso, ma solo che la giustizia ha rinunciato a portare avanti il processo perchè è trascorso troppo tempo per cui è divenuto difficile reperire prove sia per l'accusa che per la difesa.

.

E' assolutamente vero anche il contrario.

fg

diabolicus
28-08-2007, 13:28
a parte casi eclatanti come associazione sovversiva, banda armata, concorso in omicidio :eek: (e mi sembra pure incredibile che chi 30 anni facombatteva lo stato con le armi, oggi ne faccia parte..) secondo me chi non dovrebbe far parte delle istituzioni è proprio chi ha commesso reati connessi all'esercizio delle proprie funzioni pubbliche, in primis la corruzione (sia corrotti che corruttori) ma anche appropriazione indebita, finanziamento illecito e altri reati simili.
per quanto riguarda d'elia, mi sta anche bene che una volta scontata la pena torni a essere un cittadino come gli altri.. resta comunque la questione, tutta politica, dell' "opportunità" di candidare uno con il suo curriculum (per non parlare della nomina segretario alla presidenza della Camera) diciamo che non se ne sentiva la mancanza :rolleyes:

FabioGreggio
28-08-2007, 13:36
a parte casi eclatanti come associazione sovversiva, banda armata, concorso in omicidio :eek: (e mi sembra pure incredibile che chi 30 anni facombatteva lo stato con le armi, oggi ne faccia parte..) secondo me chi non dovrebbe far parte delle istituzioni è proprio chi ha commesso reati connessi all'esercizio delle proprie funzioni pubbliche, in primis la corruzione (sia corrotti che corruttori) ma anche appropriazione indebita, finanziamento illecito e altri reati simili.
per quanto riguarda d'elia, mi sta anche bene che una volta scontata la pena torni a essere un cittadino come gli altri.. resta comunque la questione, tutta politica, dell' "opportunità" di candidare uno con il suo curriculum (per non parlare della nomina segretario alla presidenza della Camera) diciamo che non se ne sentiva la mancanza :rolleyes:

Non sono daccordo.
D'Elia non è migliore di altri.
Chi è stato condannato deve sloggiare a prescindere.

Il politico deve essere esempio di integrità ed onestà.
capisco e perdono chio sbaglia, ma l'interdizione è auspicabile a prescindere ad ogni evenienza.

fg

FabioGreggio
28-08-2007, 13:38
Anche a me piacerebbe che certa gente fosse tenuta alla larga, ma questo è il contro altare dello stato di diritto e va rispettato.
In base allo stato di diritto chi è stato ritenuto colpevole ed ha scontato la propria pena non può e non deve subire ulterirori ripercussioni per quanto ha commesso, altrimenti sarebbe reato di persecuzione contro un cittadino che ha pagato il proprio debito verso la società e lo stato.
Il problema non è del cittadino reintegrato nei suoi diritti e doveri, ma piuttosto del sistema giudiziario che, pur avendone la capacità, non lo ha escluso dai pubblici uffici nel caso di sospetta recidiva o di connessioni dimostrate del cittadino con elementi sovversivi verso lo stato.

Quanto agli altri tra deputati e senatori condannati in via definitiva che continuano ad occupare lo scranno ... la colpa è solo dei cittadini che continuano a votarli.

Andala

Ok. Quando esce Valanzasca se si candida lo voto.
La pena è estinta.

fg

elmoro
28-08-2007, 13:42
frena frena.. qua nessuno sta confrontando omicida a "reati minori", se una persona deve ricoprire ruoli importanti è OBBLIGATA ad avere un certo comportamento morale.. e uno condannato per finanziamento illecito, bancarotta etc etc etc direi che non è adatto.

Io se solo prendo una multa per divieto di sosta vengo cazziato all'eterno...

condannato non vuol dire, almeno finchè studiavo italiano a scuola, indagato.

siamo in uno stato in cui è colpevole chi è condannato, graziaddio, quindi in effetti gli indagati andrebbero tolti.
Probabilmente, se non hanno fatto quello, qualcos'altro lì dentro l'hanno fatto di sicuro, però non sono giudicati colpevoli

elmoro
28-08-2007, 13:44
Ok. Quando esce Valanzasca se si candida lo voto.
La pena è estinta.

fg

la giustizia italiana non ha lo scopo di punire, bensì di redimere. Se lo vuoi, te lo voti. Assurdo invece che decidano tra di loro chi mandare in parlamento, e a noi facciano votare solo il simbolino...

diabolicus
28-08-2007, 13:45
Non sono daccordo.
D'Elia non è migliore di altri.
Chi è stato condannato deve sloggiare a prescindere.

Il politico deve essere esempio di integrità ed onestà.
capisco e perdono chio sbaglia, ma l'interdizione è auspicabile a prescindere ad ogni evenienza.

fg

forse mi sono espresso male, perché in fondo la pensiamo allo stesso modo. uno che ha avuto problemi con la legge, io in parlamento non lo manderei, così come non lo metterei in nessun incarico pubblico. ma dato che la legge non glielo vieta, bisognerebbe che i politici stessi dicessero "non è il caso, chissà cosa pensa poi la gente". per questo parlavo di questione politica, di opportunità. ma naturalmente a loro, di quello che pensiamo noi, non gliene può fregar di meno.

FabioGreggio
28-08-2007, 13:45
la giustizia italiana non ha lo scopo di punire, bensì di redimere. ...

Calderoli lo sa?


fg

elmoro
28-08-2007, 13:48
Calderoli lo sa?


fg


magari pensa che redimere voglia dire frustare con delle redini.... :fagiano:

FabioGreggio
28-08-2007, 15:18
magari pensa che redimere voglia dire frustare con delle redini.... :fagiano:


Si, ma solo chi colpisce i Padani.
Se un abruzzese viene ucciso è abbastanza irrilevante.

Quando uccisero il benzinaio padano chiese la pena di morte.
Per la lapidazione si sta organizzando.

fg

Pancho Villa
28-08-2007, 15:31
Chissà, fra un po' potrebbe esserci una new entry (Mele) :asd:
Visco condannato per abuso edilizio?! Ma lol! :D

EDIT: Scusate ma tutti quelli della lista dei condannati (in terzo grado) non hanno scontato nemmeno un giorno di pena? E secondo voi è giusto che un cittadino con una fedina penale sporca (leggi, condannato in terzo grado per qualsivoglia reato) ma che ha pagato tutto il debito con la giustizia possa occupare ruoli istituzionali? Negli altri Paesi come funziona? Una fedina penale pulita è necessaria per essere eletti?

Cfranco
28-08-2007, 16:00
Per il mio personalissimo senso della misura ritengo che gli unici della lista realmenteindegni di sedere in Parlamento/Senato siano:

4. Borghezio Mario (Lega Nord): incendio aggravato.
9. De Angelis Marcello (An): banda armata e associazione sovversiva.
10. D’Elia Sergio (Rosa nel pugno): banda armata e concorso in omicidio.
14. Farina Daniele (Prc): fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza degli ordini dell’autorità.
19. Nania Domenico (An): lesioni volontarie personali.
21. Previti Cesare (FI): corruzione giudiziaria.

Su tutti gli altri posso dire che se ci fosse l'elezione diretta però NON li voterei.


Secondo me anche questi sono reati abbastanza gravi da doversi punire con l' interdizione perpetua dai pubblici uffici :
1. Berruti Massimo Maria (FI): favoreggiamento.
3. Bonsignore Vito (Udc): corruzione.
6. Cantoni Giampiero (FI): corruzione e bancarotta.
8. Cirino Pomicino Paolo (Dc): corruzione e finanziamento illecito.
11. Dell’Utri Marcello (FI): false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
13. De Michelis Gianni (Psi): corruzione e finanziamento illecito.
23. Tomassini Antonio (FI): falso in atto pubblico.
25. Vito Alfredo (FI): corruzione

A integrazione bisogna dire però che Previti dovrebbe essere depennato finalmente dalla lista .
Grazie a Dio questa volta non abbiamo avuto Frigerio in parlamento ...

Cfranco
28-08-2007, 16:14
EDIT: Scusate ma tutti quelli della lista dei condannati (in terzo grado) non hanno scontato nemmeno un giorno di pena?
Alcuni si , altri hanno patteggiato e sono a "piede libero" ( ovviamente un comune cittadino per cose del genere finirebbe al gabbio subito ... )


E secondo voi è giusto che un cittadino con una fedina penale sporca (leggi, condannato in terzo grado per qualsivoglia reato) ma che ha pagato tutto il debito con la giustizia possa occupare ruoli istituzionali?
IMHO
NI
Ci sono casi in cui ammettere un ex galeotto in parlamento è lecito , senza scomodare il caso di Nelson Mandela , se una persona ha pagato il suo debito per intero e ha commesso reati compatibili con la presenza in parlamento ( vedasi la lista che ho fatto poco sopra ) , può provare a presentarsi alle elezioni , ma chi lo vota deve sapere esattamente chi è e cosa ha fatto .
Non come in Italia dove il buon Frigerio mentre aspettava i Carabinieri che lo dovevano arrestare per una pena di 7 anni di galera ha fatto tempo a infilarsi nelle lista elettorali usando il secondo nome ( Carlo invece di Gianstefano ) e nessuno dei suoi elettori sapeva chi stavano votando .
Ma è un classico italiano quello di nascondere alla gente le rogne giudiziarie .


Negli altri Paesi come funziona? Una fedina penale pulita è necessaria per essere eletti?
Questo dipende da paese a paese , tuttavia generalmente essendo TV e giornali indipendenti invece che al soldo di qualcuno come in Italia , qualsiasi rogna o macchia nel passato dei candidati viene sparata in prima serata , anche le corna fatte alla moglie .
Bush Jr lo hanno messo in croce per il fatto di essersi "imboscato" ai tempi della guerra in Vietnam e perchè in gioventù pare sia stato pizzicato che si faceva una canna , un presentatore televisivo lo ha accolto con un "ecco qui un vecchio drogato" .
E' po' come se in Italia ai TG commentassero ogni notizia su Andreotti dandogli dell' "ex mafioso" o Silvio B. come "ex massone della P2" ...

ripsk
28-08-2007, 18:53
Secondo me anche questi sono reati abbastanza gravi da doversi punire con l' interdizione perpetua dai pubblici uffici :
1. Berruti Massimo Maria (FI): favoreggiamento.
3. Bonsignore Vito (Udc): corruzione.
6. Cantoni Giampiero (FI): corruzione e bancarotta.
8. Cirino Pomicino Paolo (Dc): corruzione e finanziamento illecito.
11. Dell’Utri Marcello (FI): false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
13. De Michelis Gianni (Psi): corruzione e finanziamento illecito.
23. Tomassini Antonio (FI): falso in atto pubblico.
25. Vito Alfredo (FI): corruzione

A integrazione bisogna dire però che Previti dovrebbe essere depennato finalmente dalla lista .
Grazie a Dio questa volta non abbiamo avuto Frigerio in parlamento ...
Quoto ;)
C'è da aggiungere poi che, nel frattempo, l'onorevole personaggio in grassetto è stato condannato in via definitiva per un'altro simpatico reato: Tentata estorsione aggravata ... :muro:

Aggiungere, anche a costo di essere additato come comunista :D , un "certo" prescritto. Ossia il beneficiario della corruzione di Previti, prescritto ovviamente anche se il fatto è accaduto ed è stato accertato.

Ciao

anonimizzato
28-08-2007, 19:53
Ma chi è questo? :eek:

Adesso controllo se la voce in wikipedia è aggiornata.
http://it.wikipedia.org/wiki/Parlamento_pulito
L'articolo è recente vero?

Rosa nel Pugno
Sergio D'Elia: banda armata e concorso morale in omicidio.

CYRANO
29-08-2007, 00:22
FI il primo partito d'italia !

:asd: :asd: :asd:



Cmloamlzmla

:.Blizzard.:
29-08-2007, 10:42
Sarebbe da stampare tutta la lista e fare volantinaggio davanti al parlamento.

FI il primo partito d'italia !:O