View Full Version : [Egitto] Convertito, vuole essere registrato come cristiano: fatwa
Ziosilvio
20-08-2007, 09:41
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/20/allam-egiziano-convertito-cristianesimo.shtml):
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Il giovane chiede il riconoscimento del cambio di fede sui documenti. E rompe un tabù in un Paese dove i copti sono milioni
«Mi sono convertito e lo rivendico» L’egiziano Hegazi rischia la morte
Cristiano da nove anni, una fatwa ora lo condanna come apostata
Mohamed Hegazi, egiziano, si è convertito al cristianesimo. Vuole ufficializzare la sua fede ma una fatwa islamica lo condanna a morte. Autorità e Chiesa tacciono.
Adottiamo Mohamed Hegazi come simbolo della libertà religiosa in Medio Oriente. Venticinque anni, nato musulmano, convertito al cristianesimo nove anni fa e sposato con una convertita, ha chiesto alle autorità egiziane di vedere registrata la loro nuova religione sulla carta d’identità per assicurare che il loro figliolo, che sta per nascere, veda la luce come cristiano. Ma si è scatenata l’ira degli estremisti islamici che l’hanno tacciato di apostasia e ingiunto allo Stato di attuare la condanna a morte avallata da una fatwa, un responso giuridico, dell’Università islamica di Al Azhar. Ciò avviene in un Paese sostenuto massicciamente dall’Occidente perché considerato moderato e in cui i cristiani sono circa 10 milioni. E non si tratta di ripetere l'operazione che nella primavera del 2006 portò al rilascio e all'espatrio del convertito afghano Abdul Rahman, che ha ottenuto asilo in Italia. I cristiani in Medio Oriente sono la popolazione autoctona e deve essere garantito loro e a tutti, compresi i convertiti, il diritto alla piena libertà religiosa a casa loro.
Il caso è esploso dopo che Suad Saleh, preside della Facoltà di studi islamici e arabi dell’Università islamica di Al Azhar, ha legittimato con una fatwa la condanna a morte di Hegazi perché non si è limitato a convertirsi ma «ha detto pubblicamente di essersi convertito al cristianesimo e si è perfino fatto fotografare insieme alla moglie con in mano il Vangelo ». La logica è la seguente: se ti converti e ti nascondi nelle catacombe potresti avere salva la vita, ma se hai la «sfrontatezza» di annunciarlo pubblicamente e magari con il sorriso in bocca, a testimonianza della profondità della tua fede e della gioia con cui la vivi, allora devi essere ucciso. Il quotidiano governativo Al Messa riferisce di un sondaggio secondo cui tutti gli ulema, i giureconsulti islamici, d’Egitto sono unanimi nella «necessità di condannare amorte l’apostata». Il caso è stato proposto anche al Grande Mufti Ali Gomaa che, in un’intervista al Washington Post, ha risposto in modo assai ambiguo: «La scelta significa la libertà e la libertà include la libertà di commettere dei gravi peccati fintantoché non arrechino un danno agli altri». A suo avviso chi si converte dall’islam a un’altra religione non commette un «grave peccato», tranne nel caso in cui la conversione costituisce una minaccia per la società. E sembra proprio che per gli estremisti islamici manifestare pubblicamente la gioia della fede in Cristo sia un pericolo da sanzionare con la morte.
«Ricevo delle minacce di morte sul mio cellulare. Ogni volta che cambio il numero dei fanatici riescono a ottenerlo, mi chiamano e mi preannunciano che mi faranno fuori», ha raccontato Hegazi a Le Figaro. «Il pericolo non viene solo dagli estremisti, un qualsiasi cittadino potrebbe uccidermi agendo di sua testa, nella convinzione di servire l'islam». Hegazi, che è stato il rappresentante del movimento di opposizione «Kifaya » (Basta!) a Port Said, vive ora in clandestinità insieme alla famiglia. Il suocero ha auspicato che la giustizia obblighi la moglie a divorziare e che «mi venga restituita anche morta». Contemporaneamente due esponenti dell’Organizzazione dei cristiani del Medio Oriente, Adel Fawzi e Peter Ezzat, considerati gli ispiratori della conversione di Hegazi, sono stati arrestati per «attentato all’islam» e «sedizione religiosa». Il tutto avviene in un contesto dove regna la paura. Il Centro Al Kadima per i diritti dell’uomo, ha ritirato la denuncia che era stata depositata la scorsa settimana per sostenere la causa di Hegazi, motivandola con «l’assenza del certificato di conversione della Chiesa». E la Chiesa locale? Tace. Un silenzio assordante per il timore di inasprire il conflitto con un regime che ha di fatto abdicato al clero islamico radicale rimettendo nelle sue mani il controllo degli affari sociali che s’intrecciano con una religione sempre più invasiva.
Proprio perché l’Egitto è il nostro dirimpettaio che ostenta fama di tolleranza e di moderazione, mi auguro che l’Italia non resti a guardare. Auspico che il capo dello Stato Napolitano lanci un vibrante appello al presidente egiziano Mubarak affinché assumaun gesto significativo, ricevendo Hegazi e riconoscendogli pubblicamente pari dignità come cittadino e testimoniando il rispetto della libertà religiosa. Auspico che il presidente del Consiglio Prodi chieda garanzie al governo egiziano sulla tutela della vita di Hegazi, chiarendo che per l’Italia il rispetto della libertà religiosa è un parametro fondamentale per definire la realtà e lo sviluppo dei rapporti bilaterali e multilaterali. Auspico che le università italiane (La Sapienza di Roma, il Pontificio Istituto Orientale di Roma, l’Orientale di Napoli, la Bocconi di Milano, l’Iuav di Venezia) che il 15 giugno 2005 hanno sottoscritto un accordo di cooperazione con l’Università islamica di Al Azhar, con la benedizione del nostro ministero degli Esteri, recedano dall’iniziativa dopo aver avuto l’ennesima conferma che i suoi più alti vertici hanno legittimato il terrorismo suicida palestinese e il massacro anche delle donne e dei bambini israeliani, nonché l’uccisione dei musulmani convertiti al cristianesimo. Auspico tutto ciò per i cristiani d’Egitto ma anche per noi. Perché se volteremo le spalle a chi, alle porte di casa nostra, viola la sacralità della vita, la dignità della persona e la libertà di scelta, significa che abbiamo abdicato ai valori che corrispondono al fulcro della comune civiltà dell'uomo. [Link a vuvuvù corriere punto it allam editato perché non mi ricordo la politica del forum in questi casi, NdZiosilvio]
Magdi Allam
20 agosto 2007
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Se c'è di mezzo addirittura una "condanna a morte" è il governo che deve agire al più presto, non è possibile tollerare questi centri di potere religiosi che decidano della vita delle persone.
«La scelta significa la libertà e la libertà include la libertà di commettere dei gravi peccati fintantoché non arrechino un danno agli altri»
Mmmmm, questo lo sentito anche dalle nostre parti :D
dantes76
20-08-2007, 10:01
io lo farei venire in italia, come tutti i cristiani perseguitati
cinesi, filippini, africani, egiziani
io lo farei venire in italia, come tutti i cristiani perseguitati
cinesi, filippini, africani, egiziani
Dici che gli immigrati cristiani vadano bene ad AN e LN? :D
io lo farei venire in italia, come tutti i cristiani perseguitati
cinesi, filippini, africani, egiziani
già
il paese della libertà ....
Rimborsato
20-08-2007, 19:21
Caso Hegazi, la Cdl: il governo gli dia asilo La politica si mobilita a sostegno del giovane egiziano minacciato di morte dopo l'annuncio della sua conversione al cristianesimo
ROMA - Il caso di Mohamed Hegazi, il giovane egiziano minacciato di morte per aver dichiarato di essersi convertito al cristianesimo, sollevato da Magdi Allam con un articolo sul Corriere della Sera, scuote il mondo della politica. E' in particolare dagli ambienti del centrodestra che giungono gli appelli al governo ad intervenire con azioni diplomatiche forti per difendere il principio della libertà religiosa.
«INTELLETTUALI ASSENTI» - «Sul caso di Mohamed Hegazi - commenta il capogruppo di An alla Camera, Ignazio La Russa - colpisce la timidezza non solo delle istituzioni, che almeno hanno l'alibi della ragion di Stato, ma dei tanti intellettuali e professionisti delle libertà individuali che improvvisamente diventano muti quando si tratta di alzare la voce in difesa del diritto di un cristiano a esercitare la propria fede». «Credo che il pericolo che il fondamentalismo e l'estremismo islamico prendano il sopravvento in Paesi, come l'Egitto, considerati moderati e tolleranti - aggiunge La Russa - debba sensibilizzare le nostre Istituzioni a far valere il proprio peso anche nei rapporti economici, per aiutare da un lato i moderati e dall'altro per far capire che l'Italia non può certo rimanere indifferente dinanzi a queste dichiarate violazioni del rispetto della libertà religiosa».
«L'ITALIA DIA ASILO» - «Una posizione ribadita anche da Luca Volontè, capogruppo dell'Udc a Montecitorio: «Sul caso Hegazi il governo non ficchi la testa sotto la sabbia: condannare a morte una persona per la propria fede è un crimine assoluto. Occorre pertanto avviare con urgenza le opportune procedure diplomatiche per offrire asilo al giovane egiziano convertitosi al cristianesimo, consentendogli così di poter professare liberamente il proprio credo religioso». «Sarebbe un gesto significativo - sostiene l'esponente centrista -, un esempio di come si rispettano, in concreto, valori universali come sacralità della vita, diritti umani e libertà religiosa».
«TUTELARE I CRISTIANI» - E un'esortazione al governo Prodi a muoversi per tutelare l'incolumità di Mohamed Hegazi arriva anche da Isabella Bertolini, deputata di Forza Italia, che chiede che l'esecutivo «si attivi anche immediatamente, a livello internazionale, per denunciare l'oppressione e le minacce di morte che i cristiani stanno subendo nei Paesi islamici, non solo quelli dove l'Islam fondamentalista ha preso o sta assumendo il potere, ma anche in quelli che sembrano più moderati ed aperti». «Se l'Italia e l'Europa - aggiunge l'esponente azzurra - dovessero rinunciare a pretendere il principio di reciprocità da parte dei Paesi islamici e continuassero a nascondere la testa sotto la sabbia, di fronte alle persecuzioni ed alle uccisioni di tanti innocenti colpevoli solo di aspirare alla libertà religiosa, perderebbero insieme qualunque dignità, oltre alla propria identità».
«BASTA CHIACCHIERE» - Sulla vicenda interviene anche Francesco Storace, leader del movimento La Destra «Si smetta di parlare di legge in Italia sulla libertà religiosa fino a che nel mondo, e persino nel cosiddetto mondo arabo moderato, si mette a repentaglio il diritto dei cristiani a vivere nelle fede - dice l'ex ministro -. La denuncia di Magdi Allam non va lasciata cadere: Napolitano, Prodi e D'Alema devono fare di tutto affinchè sia rispettato il diritto alla religione di un 25enne minacciato per un Vangelo in mano. Il fondamentalismo vince di fronte alla rassegnazione dell'Occidente: si ottenga da Mubarak il rispetto per la sacralità della vita, si conceda asilo ad un giovane che chiede di poter pregare liberamente. Altrimenti si imponga uno stop alle chiacchiere legislative sulla libertà religiosa. Faremmo la solita figura di Ponzio Pilato».
E poi si dice di rispettare le religioni, dar loro la possibilità di professarla... Solo in Italia gli facciamo fare i loro porci comodi. Nelle loro case ci perseguitano altroché :muro: :muro:
Wolfgang Grimmer
20-08-2007, 20:33
Lungi da me voler giustificare minacce di morte (soprattutto per cazzate come la religione :sofico: perché è una cosa persona dico :stordita: ) ma anche i gay in un certo senso sono perseguitati dai cristiani fanatici.
++CERO++
20-08-2007, 21:09
Quando l'uomo riuscirà a liberarsi dalle religioni, questo sarà un passo avanti
nella la scala evolutiva dell Uomo. :rolleyes:
(L'evoluzione della specie non è prenderlo in :ciapet: come dice Veronesi :D )
CERO, intendi anche l'ateismo?
Vogliamo ricordare i Paesi che condannano l'apostasia, sino anche con la morte? :rolleyes:
Nello specifico, l'Egitto non è tra questi: tuttavia, il fondamentalismo è così endemico da rendere seriamente in pericolo un apostata.
Quando l'uomo riuscirà a liberarsi dalle religioni, questo sarà un passo avanti
nella la scala evolutiva dell Uomo. :rolleyes:
(L'evoluzione della specie non è prenderlo in :ciapet: come dice Veronesi :D )
no senza Dio l'uomo peggiora...
++CERO++
20-08-2007, 21:27
no senza Dio l'uomo peggiora...
questo xchè è ancora incapace di camminare da solo. :D
questo xchè è ancora incapace di camminare da solo. :DLo è sempre stato. Lo è ancora e lo sarà sempre. L'Uomo avrà sempre Dio, fosse anche la convinzione che non c'è.
++CERO++
20-08-2007, 21:40
Lo è sempre stato. Lo è ancora e lo sarà sempre. L'Uomo avrà sempre Dio, fosse anche la convinzione che non c'è.
:Prrr:
Se dio esistesse, sarebbe il primo a rinnegare coloro che parlano in suo nome :asd:
ROMA - Il caso di Mohamed Hegazi, il giovane egiziano minacciato di morte per aver dichiarato di essersi convertito al cristianesimo, sollevato da Magdi Allam con un articolo sul Corriere della Sera, scuote il mondo della politica. E' in particolare dagli ambienti del centrodestra che giungono gli appelli al governo ad intervenire con azioni diplomatiche forti per difendere il principio della libertà religiosa.
E' stato aperto un thread simile con l'articolo di Magdi Allam:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1533303
E poi si dice di rispettare le religioni, dar loro la possibilità di professarla... Solo in Italia gli facciamo fare i loro porci comodi.
E' un problema dei governi di paesi islamici che non vogliono sostenere i moderati per paura di perdere legittimazione di fronte al popolo. Imitandoli non facciamo che abbassarci al loro piano... è importante invece fare pressione perchè in quei paesi la libertà religiosa sia realmente rispettata.
Marilson
20-08-2007, 21:50
ma scusate dov'è il problema? il magrebino ha fatto "richiesta di portabilità" alla chiesa e l'islam ha fatto un'offerta (a cui è difficile dire di no :stordita: ) per non cambiare gestore e rimanere con loro... magari gli ha messo anche una bella "tariffa" e qualche vergine in più di bonus per il paradiso :O
:Prrr:
Se dio esistesse, sarebbe il primo a rinnegare coloro che parlano in suo nome :asd:
abbiamo tutti molto bisogno di Dio.Il più è rendersene conto...
++CERO++
20-08-2007, 21:59
abbiamo tutti molto bisogno di Dio.Il più è rendersene conto...
Aiutati che d'io t'aiuta :D
Ci hanno abituati al bisogno di avere bisogno ! ;)
E' un problema dei governi di paesi islamici che non vogliono sostenere i moderati per paura di perdere legittimazione di fronte al popolo. Imitandoli non facciamo che abbassarci al loro piano... è importante invece fare pressione perchè in quei paesi la libertà religiosa sia realmente rispettata.Quoto senza remore.
Tuttavia è anche vero che c'è chi arriva e pretende sul serio di fare i loro "porci" comodi (cosa che riferita ad un islamico lo farebbe gridare alla fatwah ;)). Ad esempio, c'è chi vorrebbe istituire scuole di ispirazione coranica senza sottoporre i libri di testo al controllo del ministero. E' solo una delle tante deroghe assurde che ho sentito richieste.
Ci hanno abituati al bisogno di avere bisogno ! ;)Ma "ci" chi? :asd: Si perde nella notte dei tempi!
Per me è Dio stesso! :Prrr:
abbiamo tutti molto bisogno di Dio.Il più è rendersene conto...
Oppure viceversa. :rolleyes:
cdimauro
21-08-2007, 08:57
CERO, intendi anche l'ateismo?
Se ti riferisci all'ateismo negazionista, è una religione al pari delle altre (basato, quindi, su dogmi a cui credere per fede; in questo caso è quello della non esistenza di dio).
Ma non esiste soltanto quello. Tutt'altro, considerata l'etimologia (e il significato vero e proprio) della parola ateo.
Ziosilvio
21-08-2007, 09:48
E' stato aperto un thread simile con l'articolo di Magdi Allam:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1533303
Mi permetto di suggerire ai moderatori l'unificazione dei due thread.
E' un problema dei governi di paesi islamici che non vogliono sostenere i moderati per paura di perdere legittimazione di fronte al popolo. Imitandoli non facciamo che abbassarci al loro piano... è importante invece fare pressione perchè in quei paesi la libertà religiosa sia realmente rispettata.
Sono d'accordo.
Se ti riferisci all'ateismo negazionista, è una religione al pari delle altre (basato, quindi, su dogmi a cui credere per fede; in questo caso è quello della non esistenza di dio).
Ah, quindi non sono l'unico ad essersene accorto?
Mi fa piacere.
Ma non esiste soltanto quello. Tutt'altro, considerata l'etimologia (e il significato vero e proprio) della parola ateo.
Vero.
E da tener presente, perché purtroppo "ateo" è una delle parole che vengono usate in modo ambiguo.
HenryTheFirst
21-08-2007, 10:06
unite.
fsdfdsddijsdfsdfo
21-08-2007, 10:10
abbiamo tutti molto bisogno di Dio.Il più è rendersene conto...
abbiamo bisogno anche di molta umiltà :D:D:D
Consiglio a chi fa i reply di una riga (sia per atei sia credenti sia agnostici): li eviti che è meglio, sono INUTILI, a parte dare l'effetto "sassata e poi ritraggo la mano", comportamento abbastanza infantile.
Ma non esiste soltanto quello. Tutt'altro, considerata l'etimologia (e il significato vero e proprio) della parola ateo.A-theos, senza dio.
Ti riferisci a quello che la Wikipedia definisce ateismo debole (http://it.wikipedia.org/wiki/Ateismo#Ateismo_debole)? Mi sembra una variante dell'agnosticismo, più che dell'ateismo. Però non vorrei andare troppo OT.
dantes76
21-08-2007, 12:01
Dici che gli immigrati cristiani vadano bene ad AN e LN? :D
so cristiani, percio' devono andare bene anche a costo di ficcarglieli..
abbiamo bisogno anche di molta umiltà :D:D:D
concordo
però io penso che dovunque ci sia stato il tentativo di eliminare Dio dalla società,dalla coscienza delle persone ci sia stata un'involuzione.
cdimauro
21-08-2007, 14:54
Ah, quindi non sono l'unico ad essersene accorto?
Mi fa piacere.
Vero.
E da tener presente, perché purtroppo "ateo" è una delle parole che vengono usate in modo ambiguo.
Esattamente, ed è per questo che ho precisato.
A-theos, senza dio.
Ti riferisci a quello che la Wikipedia definisce ateismo debole (http://it.wikipedia.org/wiki/Ateismo#Ateismo_debole)? Mi sembra una variante dell'agnosticismo, più che dell'ateismo. Però non vorrei andare troppo OT.
Sì, ricalca quella definizione.
Sintetizzando il tutto, l'ateo rifiuta l'accettazione di dogmi non dimostrabili, e poiché non è possibile dimostrare l'esistenza di dio, conseguenza logica è che non rimane alcun dio in cui credere.
P.S. L'OT si chiude presto perché si tratta soltanto di (doverose, a mio avviso, perché noto che spesso la parola ateo viene associata a concetti diversi dalla sua etimologia) precisazioni. ;)
P.S. L'OT si chiude presto perché si tratta soltanto di (doverose, a mio avviso, perché noto che spesso la parola ateo viene associata a concetti diversi dalla sua etimologia) precisazioni. ;)
Io sono anni qui che lo ripeto, ma sembra che né atei "integralisti" né credenti "integralisti" ci facciano caso.....e per me fanno parte della stessa categoria, alla quale non metto aggettivi perchè sono fin troppo ovvi.
cdimauro
21-08-2007, 20:32
Frequento questa sezione da poco (per lo più a sola lettura). Magari in due riusciremo a farglielo entrare in testa una buona volta. :p
bombolo2
21-08-2007, 20:48
no senza Dio l'uomo peggiora...
questo lo dici te
Frequento questa sezione da poco (per lo più a sola lettura). Magari in due riusciremo a farglielo entrare in testa una buona volta. :p
E' impossibile, qui nessuno ha mai cambiato posizione.....piuttosto smette di postare :D
cdimauro
22-08-2007, 09:00
E allora smetteranno di postare oppure si sorbiranno l'n-esima precisazione, perché io non mollo di certo. :cool:
però io penso che dovunque ci sia stato il tentativo di eliminare Dio dalla società,dalla coscienza delle persone ci sia stata un'involuzione.
Non direi.
SI può essere ottimi cittadini senza essere credenti, al contrario , per esempio, molti mafiosi e camorristi frequentano regolarmente la chiesa.
Se pensiamo poi al freno che le religioni mettono alla scienza ed alla libera cultura, siamo a posto.
E allora smetteranno di postare oppure si sorbiranno l'n-esima precisazione, perché io non mollo di certo. :cool:
porelli :D
shambler1
24-08-2007, 22:27
Pare fosse l'ennesima stronzata
"Caso Hegazi. Ma la fatwa dov'è?
di Paola Caridi, Il Riformista
Mercoledi' 22 Agosto 2007
Al Cairo cadono dalle nuvole. Studiosi d’islamismo e persone della maggioranza silenziosa che segue l’islam politico moderato. Nessuno sa nulla della fatwa di Al Azhar contro Mohammed Hegazy, il 25enne egiziano convertitosi al cristianesimo nove anni fa, che ha richiesto la modifica della sua appartenenza religiosa sui documenti d’identità.
Perché, finora, nessuna fatwa è stata emessa. E cadono dalle nuvole anche quando si spiega che sui giornali italiani, invece, il caso sta montando come panna. Sulla stampa egiziana, anche su quella indipendente – invece – poco si legge.
E quello che si legge, a dire il vero, è decisamente moderato. Molto più moderato di quanto successo per casi analoghi, negli anni recenti. Tra la gente, poi, sembra che in pochi si straccino le vesti. Nessun furor di popolo aleggia attorno al caso Hegazy, che anzi tutti, a cominciare dalle autorità copte, vogliono tenere basso.
Interrogandosi anche se Mohammed Hegazy, che si sarebbe convertito a 16 anni, in piena adolescenza, non sia in cerca di pubblicità. C’è stato addirittura dieci giorni fa un incontro ad altissimo livello, nella chiesa copta egiziana, tra tre vescovi (compreso il segretario del capo dei copti, Pope Shenhouda III) sul dossier Hegazy. Risultato: altissime fonti copte hanno dichiarato al primo giornale indipendente egiziano, Al Masri el Youm, che la chiesa prende le distanze dagli estremisti e da quelli che chiama “missionari”, dichiara di non aver niente a che fare con la questione, e afferma anzi di aver chiesto al primo avvocato di Hegazy di rinunciare al suo mandato. Non si vogliono urtare i sentimenti dei “fratelli” di altra fede.
Difficile, poi, riuscire a trovare la fatwa che sarebbe stata emessa da Soad Saleh, la preside del collegio islamico femminile dell’università di Al Azhar al Cairo.
Della fatwa si è avuta notizia dai giornali italiani, a cavallo di Ferragosto.
E a dire il vero, le imprecisioni erano lampanti. La prima, anzitutto. Soad Saleh non è un uomo, non è un rettore, come ha scritto Repubblica. Perché il rettore di Al Azhar è un uomo, peraltro indicato dalla presidenza egiziana.
Soad Saleh è una signora con tanto di velo, una delle poche studiose donne di Al Azhar, con un curriculum di tutto rispetto, una delle telepredicatrici più famose d’Egitto, conservatrice ma fino a un certo punto. Tanto da essersi beccata le minacce degli integralisti radicali per aver detto che il niqab, il velo integrale, non è prescritto dal Corano.
Ebbene, Soad Saleh – sentita al telefono ieri sera dal Riformista – ha detto di non aver emesso nessuna fatwa. Ma di aver solo espresso una opinione sul caso Hegazy di carattere giuridico, chiarendo cosa dice la sharia riguardo all’apostasia, in risposta a una domanda su di una tv egiziana. Sui giornali italiani, invece, erano state riportate frasi di seconda mano, riportate da un settimanale d’assalto come Al Dustour, ri-riportate dall’agenzia di stampa spagnola, e poi non si era saputo più niente.
L’unica cosa che salta agli occhi, dal dibattito egiziano, è semmai la moderazione. In un paese dove le frizioni tra musulmani e copti non datano dall’11 settembre, e in cui le tensioni sulle reciproche conversioni tengono banco a intervalli regolari. I copti, insomma, accusano i musulmani per le conversioni forzate. I musulmani fanno altrettanto
Il mufti Ali Gomaa, la più alta autorità musulmana a livello nazionale, ha, anzi, destato scalpore alla fine di luglio per aver scritto la seguente frase non sul sito ufficiale delle fatwe. Bensì sul forum dedicato alla fede dal Washington Post.
“La domanda fondamentale per noi è se una persona che è musulmana possa scegliere un’altra religione che non sia l’islam. La risposta è sì, può farlo, perché il Corano dice “a te la tua religione, a me la mia” (109:6) e “chi vuole, lascia che creda, e chi vuole, lascia che non creda” (18:29)”.
Solo a Dio, nel giorno del giudizio, spetta la punizione, ha scritto ancora Ali Gomaa. Questo sì, e non il caso Hegazy, ha suscitato parecchia sorpresa. E a dargli man forte sono stati altri studiosi, interpellati qui e là. Per i quali non si dovrebbe semmai porre la questione di indicare il proprio credo religioso sui documenti d’identità. Ma – a proposito - la fatwa, dov’è? Prima di far rompere i rapporti tra Al Azhar e le università italiana, forse bisognerebbe sincerarsi che ci sia. "
Insert coin
25-08-2007, 08:14
Dici che gli immigrati cristiani vadano bene ad AN e LN? :D
Lo dici come se fosse una cosa strana..
secondo un me un paese civile può anche spalancare le porte agli immigrati, ma lo deve fare col proposito di favorire l'INTEGRAZIONE e non l'AGGREGAZIONE degli stessi, altrimenti poi nascono iniziative estemporanee come quella della "spiaggia islamica" sulla costiera romagnola, o la situazione paradossale di un certo quartiere a Milano dove una casalinga meneghina deve fare un lungo spostamento per comprare 2 salsicce in quanto nelle macellerie della sua zona non si vende "carne di maiale"...etc etc...
Mi sembra piuttosto ovvio che l'immigrazione da paesi e/o continenti di estrazione cristiana presenti meno "problemi" in questo senso...
secondo un me un paese civile può anche spalancare le porte agli immigrati, ma lo deve fare col proposito di favorire l'INTEGRAZIONE e non l'AGGREGAZIONE degli stessi, altrimenti poi nascono iniziative estemporanee come quella della "spiaggia islamica" sulla costiera romagnola, o la situazione paradossale di un certo quartiere a Milano dove una casalinga meneghina deve fare un lungo spostamento per comprare 2 salsicce in quanto nelle macellerie della sua zona non si vende "carne di maiale"...etc etc...
Da quando si può evitare l'aggregazione di immigrati a scopi preventivi? :D
Pensa ai calabresi tedeschi venuti alla ribalta pochi giorni fa mettendoti nei panni degli abitanti autoctoni.....avrebbero dovuto evitare il formarsi di quartieri di italiani?
Piuttosto impossibile.....
Pensa ai calabresi tedeschi venuti alla ribalta pochi giorni fa mettendoti nei panni degli abitanti autoctoni.....avrebbero dovuto evitare il formarsi di quartieri di italiani?
Piuttosto impossibile.....Leggi anti-ghetto: non bisogna permettere che si formino dei ghetti. Ai musulmani, ai Cinesi, pure agli Italiani all'estero non dovrebbe essere permesso. I ghetti sono il terreno fertile per il crimine organizzato e l'intolleranza.
Leggi anti-ghetto: non bisogna permettere che si formino dei ghetti. Ai musulmani, ai Cinesi, pure agli Italiani all'estero non dovrebbe essere permesso. I ghetti sono il terreno fertile per il crimine organizzato e l'intolleranza.
Certo, ma vorresti imporre per legge che le persone non si raggruppino quando è cmq una tendenza spontanea?
Non funziona, è troppo "per macchine", non per esseri umani (infatti a me piacerebbe come soluzione ma so che è irrealizzabile :D).
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