Scarcerato il pirata della strada di Pinerolo

[drakend]

Scarcerato il pirata della strada di Pinerolo
Ubriaco alla guida aveva ucciso una sedicenne

TORINO - Il tribunale del riesame di Torino ha disposto la scarcerazione di Corrado Avaro, 30 anni, l'uomo che lo scorso 15 luglio a San Secondo di Pinerolo ha travolto e ucciso la sedicenne Claudia Muro mentre era alla guida, ubriaco, della sua auto. Per i giudici si tratta di omicidio colposo e non - come aveva ipotizzato la procura di Pinerolo nel chiedere la custodia cautelare - di omicidio volontario.

Avaro, che dopo l'investimento era stato portato nel carcere di Saluzzo (Cuneo), è stato messo agli arresti domiciliari in una comunità a Venaria, un paese della prima cintura di Torino.

Durante la detenzione ha ricevuto lettere minatorie e ha compiuto gesti autolesionistici che hanno convinto il personale penitenziario a sorvegliarlo 24 ore su 24.
Il riesame ha accolto la tesi degli avvocati Pasquale Ventura e Giancarlo Tarassi.

Ok la giustizia italiana fa schifo, è permissiva ecc ecc... ormai lo sto dicendo almeno una volta al giorno e do generalmente la colpa ai politici. La do ancora, però questa volta la colpa è principalmente dei giudici: rientrava nella loro discrezionalità decidere fra l'omicidio volontario e quello colposo.
Mettersi alla guida ubriachi per me equivale a mettersi a sparare sulla folla per divertimento: è un gesto VOLONTARIO e come tale va (andrebbe... :rolleyes: ) trattato.
Chi ha letto i miei interventi passati si ricorderà benissimo che per la guida in stato di ebbrezza secondo me dovrebbe corrispondere il reato di tentata (o riuscita...) strage. Ok non va bene perché siamo buoni, ma ALMENO dategli l'omicidio volontario. No non sia mai, sempre con questo buonismo della minchia. Sarei curioso di sapere cosa avrebbe fatto il sig. giudice (wow che capicità di giudizio...) se avessero messo sotto qualche figlio suo.
Ancora una volta lo Stato italiano si dimostra del tutto inutile, quando non addirittura ostile alle vittime di reati.

[hibone]

thread doppio :O

[Igor]

Ok la giustizia italiana fa schifo, è permissiva ecc ecc... ormai lo sto dicendo almeno una volta al giorno e do generalmente la colpa ai politici. La do ancora, però questa volta la colpa è principalmente dei giudici: rientrava nella loro discrezionalità decidere fra l'omicidio volontario e quello colposo.
...


Non è affatto colpa dei giudici e non rientra nella loro discrezionalità. Si limitano ad applicare il codice penale.

http://www.altalex.com/index.php?idstr=24&idnot=37789

Allo stato attuale la persona che, trovandosi alla guida di un autoveicolo o motoveicolo, in stato di ebbrezza alcoolica o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, provochi un incidente stradale cui consegua la morte od il ferimenti di terze persone, risponde a titolo di colpa del proprio gesto.

In buona sostanza all'agente verrà contestato o l'ipotesi di cui all'art. 589 co. 2° c.p. (in caso di morte) o l'ipotesi di cui all'art. 590 c.p. (in caso di lesioni, solo nell'evenutalità che la parte offesa sporga querela entro novanta giorni dall'evento).

A tali imputazioni potrà essere affiancata o la contestazione dell'art. 186 Cds o quella dell'art. 187 Cds a seconda della tipologia della sostanza indebitamente assunta.

E' di tutta evidenza, dunque, che – in questa fase – la condotta dell'agente viene punita sotto il profilo esclusivamente e puramente colposo, cioè si ritiene che l'incidente stradale sia stata determinato da una responsabilità che si fonda su di una colpa del soggetto.

Le conseguenze letali o lesive manifestatesi non sono, quindi, state volute dall'agente né preventivamente, né in corso di verificazione dei fatti.

[drakend]

E allora il pubblico ministero su che base aveva contesto l'omicidio volontario? :confused:
Ad ogni modo lo so che il thread è doppio, solo che non trovo il suo doppler... per conto mio potete pure unirli. Non è certo questo il problema... :mad:

EDIT Non mi riferisco al thread di DvL^Nemo... ce n'è uno ancora prima.

[HenryTheFirst]

C'è un altro thread aperto in prima pagina.