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View Full Version : Giovane arrestato per estorsione....


IpseDixit
08-08-2007, 12:44
TORINO - Ha vissuto per anni di elemosina, prostituzione e ricatti. E chiedeva soldi ai preti in cambio del suo silenzio. L'arresto di Salvatore Costa, torinese di 24 anni, con l'accusa di estorsione nei confronti di monsignor Mario Vaudagnotto (responsabile dell'ufficio liturgico della diocesi presso la chiesa di San Lorenzo), e nei confronti di don Luciano Alloisio, (economo dell'istituto scolastico salesiano Valsalice), è al centro di una nuova inchiesta giudiziaria su presunti abusi sessuali che coinvolge sacerdoti cattolici.

Il giovane arrestato ha raccontato di aver avuto per anni rapporti sessuali con i preti e anche con un terzo parroco della provincia di Torino. Le sue dichiarazioni hanno portato all'iscrizione dell'economo nel registro degli indagati con accuse pesantissime: pedofilia e induzione alla prostituzione di minorenne, aggravata dall'abuso di potere. "Conosco Don Alloisio dal 1997, avevo 15 anni quando abbiamo cominciato ad avere rapporti sessuali. E i nostri incontri sono continuati negli anni, fino a poco tempo fa" accusa Costa.

Il prete, difeso dagli avvocati Fulvio e Nicola Gianaria, nega ogni accusa e ha sporto querela per calunnia nei confronti del giovane: "In questo procedimento noi siamo la parte offesa, vittima di continue estorsioni" hanno spiegato i legali. Gli inquirenti stanno vagliando ora la posizione di padre Vaudagnotto: "Con lui ho avuto rapporti sessuali a cominciare dal 2000, quando avevo 18 anni" ha affermato il ragazzo. "Chiedeva soldi per pagare le bollette, e si è inventato tutto" ha replicato il monsignore.

Quando l'hanno arrestato in flagranza, la prima volta, era l'8 luglio: Costa aveva appena estorto 2000 euro a don Alloisio. Dopo aver sborsato somme di denaro per mesi, oltre 10 mila euro, per non far trapelare nulla, l'economo, in attesa di assumere un altro incarico a Roma, aveva deciso di denunciare ai carabinieri i ricatti subiti da anni. Sono nate così le indagini, e il fascicolo è stato affidato al procuratore aggiunto Pietro Forno, e ai pm Cristina Bianconi e Manuela Pedrotta.

Salvatore Costa è stato intercettato e filmato mentre riceveva e intascava il denaro dal salesiano. Ma quando il ragazzo ha visto i carabinieri si è difeso, e ha rovesciato tutte le accuse nei confronti del prete. Le sue dichiarazioni sono apparse credibili e due giorni dopo i suoi avvocati, Geo Dal Fiume, Roberto De Sensi e Davide De Bartolo, hanno ottenuto la scarcerazione. Ma una volta tornato in libertà Costa ha continuato il giro delle chiese e il gioco dei ricatti. "Voglio 800 euro, altrimenti mi rivolgerò ai giornali e racconterò tutto" diceva ogni volta a Don Alloisio. La procura a quel punto ha chiesto e ottenuto dal gip Emanuela Gai un ordine di custodia cautelare: il primo agosto Costa è tornato in cella.

Interrogato dal giudice, il ragazzo ha ampliato il suo racconto e spiegato la sua verità: "Sono sposato e padre di due bambini, chiedo soldi nelle chiese per tirare avanti, ma ogni tanto faccio qualche lavoretto come idraulico. Devo pagare l'affitto e le bollette, e mi prostituisco con i preti da quando ero minorenne. Ho conosciuto Don Alloisio nel 1997 quando frequentavo la Fondazione Fratelli Dimenticati, in via Longarina 4 a Torino, e proprio in quella sede avevo rapporti sessuali con lui. Mi risulta che lui frequentasse anche altri ragazzi, in particolare romeni che si vendono in via Cavalli".

La casa del salesiano è stata perquisita e gli inquirenti hanno trovato una serie di strani biglietti, con scritto "Non ho mai avuto rapporti sessuali con Don Alloisio", oppure "Mi sono inventato tutto", recanti la firma di Salvatore Costa. Il ragazzo ha spiegato che firmava i biglietti ogni volta che riceveva denaro, come "ricevuta" del suo silenzio. Nel bagno del sacerdote è stata ritrovata un'ingente somma di denaro: il prete l'ha giustificata spiegando che si trattava di denaro dell'istituto Val Salice che lui amministrava economicamente. I soldi non sono stati posti sotto sequestro, ma gli è stato prelevato un computer il cui contenuto è al vaglio degli inquirenti.

(8 agosto 2007)
http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/torino-sacerdoti/torino-sacerdoti/torino-sacerdoti.html

matrizoo
08-08-2007, 13:12
io vorrei capire quanti soldi passano tra le mani dei preti in un anno:O
è una curiosità che mi assilla da un pò...
poi che a molti preti piacciano i culi dei ragazzini credo ormai sia un dato di fatto...

_TeRmInEt_
08-08-2007, 13:22
frutto della castità loro imposta, repressioni che sfociano in devianze.

Lorekon
08-08-2007, 13:27
storia triste e squallida.

pessimo modo di mantenere la famiglia, estorcere denaro ai sacerdoti (quindi, galera e via).

ipocrita la condotta dei sacerdoti che, parrebbe, compravano amore gay per le strade... meglio così che coi bambini, però... poi magari in chiesa predicano la castità fino al matrimonio...

Marco83_an
08-08-2007, 13:47
io vorrei capire quanti soldi passano tra le mani dei preti in un anno:O
è una curiosità che mi assilla da un pò...
poi che a molti preti piacciano i culi dei ragazzini credo ormai sia un dato di fatto...

Purtroppo si :(

frutto della castità loro imposta, repressioni che sfociano in devianze.

Condivido , il reprimere istinti naturali porta secondo me al nascere di codeste "malattie"

Burrocotto
08-08-2007, 14:23
Condivido , il reprimere istinti naturali porta secondo me al nascere di codeste "malattie"
Posso "capire" il discorso pedofilia...ma xchè il 90% dei preti che vengono acchiappati compiono abusi sempre su maschi?
Commetti 3 peccati alla volta...
Rapporti
Pedofilia
Omosessualità (il peggiore dei reati dal punto di vista di Bagnasco...)
Praticamente è come far bingo! Ammesso che nella bibbia ci sia un preciso divieto alla pedofilia naturalmente. :stordita:

]DaLcA[
08-08-2007, 14:56
storia triste e squallida.

pessimo modo di mantenere la famiglia, estorcere denaro ai sacerdoti (quindi, galera e via).

ipocrita la condotta dei sacerdoti che, parrebbe, compravano amore gay per le strade... meglio così che coi bambini, però... poi magari in chiesa predicano la castità fino al matrimonio...

Ma loro sono sposati con Dio, no? :O

_TeRmInEt_
09-08-2007, 16:45
Posso "capire" il discorso pedofilia...ma xchè il 90% dei preti che vengono acchiappati compiono abusi sempre su maschi?
Commetti 3 peccati alla volta...
Rapporti
Pedofilia
Omosessualità (il peggiore dei reati dal punto di vista di Bagnasco...)
Praticamente è come far bingo! Ammesso che nella bibbia ci sia un preciso divieto alla pedofilia naturalmente. :stordita:

Appunto perché le pulsioni sono represse e si trova una valvola di sfogo.

La pedofilia è una devianza, spesso perché interessa persone di loro natura debole (i bambini) più facilmente soggiogabili. Soprattutto nei rapporti omosessuali, dove per loro natura i rapporti sono violenti sia fisicamente che psicologicamente (ogni violenza lo è, ma per sua natura la sodomia è traumatizzante).

Ovviamente non tutto è riconducibile alla repressione delle pulsioni, ci sono individui che intraprendono carriere al contatto con i bambini proprio a questo scopo, oppure adulti che a loro volta sono stati violentati da piccoli, ecc.

IpseDixit
19-08-2007, 12:23
Il prete e il ragazzino si erano incrociati di notte dieci anni fa. Uno era poco più che cinquantenne. L’altro di anni ne aveva quindici ma aveva già i modi e le parole di chi è cresciuto sulla strada e grazie alla strada riesce anche a campare. Uno si presentava stretto nel suo clergyman nero. L’altro nei jeans elasticizzati portati come li portavano allora i ragazzini di via Cavalli, a Torino. Uno era timoroso, riservato, come si si addice ad un sacerdote, ad un salesiano. L’altro era sfrontato: perché, dieci anni fa, quando navigavi dalle parti di via Cavalli, la strada dei ragazzi che la notte vendevano il corpo per comperarsi le Nike o i Levi’s 101, ci dovevi saper fare.
Dieci anni dopo la storia è molto diversa. Quel prete, don Luciano Alloisio (da un paio di settimane in Vaticano), ha fatto carriera nel mondo salesiano, è diventato economo dell’istituto Valsalice, una delle più prestigiose scuole ed istituzioni religiose della città. Il ragazzo, Salvatore Costa, adesso ha 24 anni, ha lasciato la strada, ha due figli piccoli e una compagna. Campa come può, ha qualche precedente per furti. All’inizio di luglio i carabinieri lo arrestano: è accusato di aver ricattato quel sacerdote. Voleva farsi consegnare 30 mila euro. C’è riuscito soltanto in parte. S’è fatto dare quattro o cinque mila euro in tutto. Ai carabinieri del reparto operativo, e al pm Cristina Bianconi, Costa racconta una storia di abusi sessuali. Dice che a 15 anni è stato violentato da don Alloisio. E che con lui ha avuto altri rapporti omosessuali nei due anni successivi. La storia ha dell’incredibile. I militari cercano riscontri. Costa torna libero dopo pochi giorni. E quasi subito ci riprova. Chiede altri soldi a don Alloisio: 2000 euro perché deve campare. Perché deve mantenere i figli, perché non ha i soldi per fare la spesa. Il prete che lo aveva denunciato la prima volta torna dai carabinieri. Al maresciallo della stazione barriera Piacenza spiega che sì, lui è un sacerdote ma qualche anno prima ha sbagliato. Ha avuto rapporti sessuali con ragazzini che frequentavano via Cavalli. Ma con Costa mai. L’autoaccusa del sacerdote cambia le carte in tavola. Costa, è vero, torna in carcere, accusato ancora una volta di estorsione. Ma anche il sacerdote finisce nei guai: contro di lui c’è un’accusa di violenza sessuale. Per di più su minore.
Una storia di dieci anni fa. Quando don Alloisio ancora si occupava, in qualità di direttore, della fondazione «Fratelli dimenticati». Lì, tra le mura di quella casa in via Chanoux, racconta Salvatore Costa, ci sarebbe stata la violenza. Don Alloisio, assistito dagli avvocati Fulvio e Nicola Gianaria, nega. Niente violenza. Niente di niente, quando Salvatore era poco più che adolescente. Costa, però, va avanti nel suo racconto. Assistito dagli avvocati Geo Dal Fiume, Davide De Bartolo e Roberto De Sensi, parla di rapporti consumati anche più avanti nel tempo. Quando don Alloisio aveva già traslocato sulla collina di Torino. Costa insiste: «Ho chiesto del denaro perché non sapevo proprio come fare per campare. Sono un poveraccio. E quello da me voleva del sesso». Don Alloisio, davanti ai pm Cristina Bianconi ed Emanuela Pedrotta, racconta di aver dato del denaro a Costa. «A più riprese» spiega. Ma sesso mai. E tra il disperato e lo sconcertato racconta che a casa conserva anche una serie di lettere che lo confermano. I carabinieri del nucleo operativo le trovano. Sono delle specie di ricevute, ma con liberatoria. C’è scritto: «Io, Salvatore, non ho mai avuto rapporti sessuali con don Luciano».
A questo punto il ricattatore non si ferma più nei suoi racconti. Ai carabinieri e ai magistrati racconta la sua biografia di ragazzo di strada. Tira in ballo un prete che ora vive e lavora in un’altra provincia piemontese e un altro sacerdote, don Mario Vaudagnotto, settantenne parroco della seicentesca chiesa di San Lorenzo e cerimoniere della Curia. Dice: «Anche con lui ho fatto del sesso. Ma ero già maggiorenne. E anche da lui mi sono fatto dare dei soldi minacciando di raccontare tutto». Perché? «Io sono un poveraccio che non sa come campare. Che ha bisogno di mangiare e a cui nessuno dà un lavoro». Nel fascicolo dell’inchiesta ci sono già montagne di carte. Ci sono verbali di perquisizioni e controlli. E ci sono anche intercettazioni telefoniche. Confermano che Salvatore Costa era un ricattatore. Confermano che era in gravi difficoltà economiche per via dei figli piccoli, delle spese per la casa. Un giorno, al telefono con la compagna, è chiaro: «Conosco un prete omossessuale. Vedrai che che da quello riesco a ricavarci qualcosa».

http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/primopiano/200708articoli/4089girata.asp