IpseDixit
06-08-2007, 13:05
Prima il successo diplomatico. Di dimensione planetaria, raccolto con l'intervento inatteso quanto efficace di Cecilia Sarkozy, la moglie del presidente francese. Ma ora la vicenda della liberazione delle infermiere bulgare condannate a morte dalla Libia è fonte di imbarazzo per l'Eliseo. Il leader del PS François Hollande chiede una commissione d'inchiesta che faccia luce sugli accordi con Tripoli per la fornitura di armi e tecnologia nucleare.
Prima è Le Monde a rivelare il contratto di fornitura di armamenti: Tripoli comprerà missili anticarro "Milan" di produzione di un gruppo che fa capo a Eads. Il governo prende tempo, poi oggi è costretto ad ammettere, per bocca del ministro della Difesa Hervé Morin, che la notizia è vera.
Del contratto aveva parlato due giorni fa a Le Monde il figlio di Gheddafi, Saif Al-Islam. Secondo fonti anonime libiche, si tratta di missili per un valore di 168 milioni di euro e il contratto e' stato concluso con Mbda, joint venture fra Eads, la britannica Bae Systems e Finmeccanica.
Sarebbe ancora in via di definizione invece un secondo contratto per la fornitura di un sistema di comunicazioni criptate "Tetra". Si tratta dei primi contratti di armi firmati dalla Libia con un paese europeo dal 2004 e dalla revoca dell'embargo. A questo si aggiunge l'accordo firmato fra Parigi e Tripoli per aiuto al settore del nucleare civile, in particolare la fornitura di un reattore che permette la desalinizzazione dell'acqua marina.
In ogni caso, sia l'Eliseo sia il ministero degli Esteri guidato dall'ex socialista Bernard Kouchner smentiscono che questi accordi commerciali con la Libia abbiano nulla a che vedere con la vicenda della liberazione delle infermiere bulgare.
Nel vuoto dell'estate parigina, però, l'opposizione socialista guidata da Francois Hollande cerca di cavalcare la tigre e provocare l'indignazione popolare. Hollande ha chiesto una commissione parlamentare d'inchiesta. E per il portavoce socialista all'Assemblea Nazionale, Andre' Vallini, "le cose prendono una piega inquietante. Per forza di cose uno dei due mente: o la Libia o la Francia". Ma la posizione dei socialisti resta fragile. Il partito e' stato abilmente decimato da Sarkozy ,che e' riuscito ad assorbire figure importanti del passato e del presente: lo stesso Kouchner, nonché una figura influente come Jack Lang entrato nella Commissione Riforme Istituzionali; e ancora un pezzo da novanta come Dominique Strauss Kahn, elevato alla direzione del Fondo Monetario Internazionale con la benedizione del presidente conservatore.
Il portavoce dell'Eliseo, David Martinon, comunque non resta inattivo e fa sapere che nessun contratto e' stato firmato da Nicolas Sarkozy in persona nella sua visita a Tripoli seguita alla liberazione delle infermiere, il 24 luglio. Pero' quel viaggio e' stato "di grande beneficio per gli industriali francesi. Se saranno firmati in futuro accordo commerciali fra la Libia e le industrie francesi, non potremo che congratularci. Perche' rimproverare all'industria nazionale di firmare contratti con un partner, la Libia, che rispetta i suoi impegni internazionali?"
Il ministro della Difesa, Henri Morin, da parte sua, ha ricordato che altri paesi, "come la Russia e l'Italia", hanno firmato con Tripoli contratti per la vendita di armi dopo la fine dell'embargo verso la Libia, nel 2004. I contratti per la vendita dei missili "Milan" e del sistema di comunicazione "non sono stati ancora firmati formalmente" ha spiegato in un'intervista a Rtl Morin, che ha precisato: "C'e' stata una 'lettera di intenzioni' della Libia per l'acquisto dei Milan. E questo si farà".
Il gruppo aeronautico e di difesa Eads ha fatto intanto sapere che il contratto relativo ai missili e' stato "finalizzato" al termine di 18 mesi di negoziati e che "si è in attesa della firma del cliente libico".
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=72565
Prima è Le Monde a rivelare il contratto di fornitura di armamenti: Tripoli comprerà missili anticarro "Milan" di produzione di un gruppo che fa capo a Eads. Il governo prende tempo, poi oggi è costretto ad ammettere, per bocca del ministro della Difesa Hervé Morin, che la notizia è vera.
Del contratto aveva parlato due giorni fa a Le Monde il figlio di Gheddafi, Saif Al-Islam. Secondo fonti anonime libiche, si tratta di missili per un valore di 168 milioni di euro e il contratto e' stato concluso con Mbda, joint venture fra Eads, la britannica Bae Systems e Finmeccanica.
Sarebbe ancora in via di definizione invece un secondo contratto per la fornitura di un sistema di comunicazioni criptate "Tetra". Si tratta dei primi contratti di armi firmati dalla Libia con un paese europeo dal 2004 e dalla revoca dell'embargo. A questo si aggiunge l'accordo firmato fra Parigi e Tripoli per aiuto al settore del nucleare civile, in particolare la fornitura di un reattore che permette la desalinizzazione dell'acqua marina.
In ogni caso, sia l'Eliseo sia il ministero degli Esteri guidato dall'ex socialista Bernard Kouchner smentiscono che questi accordi commerciali con la Libia abbiano nulla a che vedere con la vicenda della liberazione delle infermiere bulgare.
Nel vuoto dell'estate parigina, però, l'opposizione socialista guidata da Francois Hollande cerca di cavalcare la tigre e provocare l'indignazione popolare. Hollande ha chiesto una commissione parlamentare d'inchiesta. E per il portavoce socialista all'Assemblea Nazionale, Andre' Vallini, "le cose prendono una piega inquietante. Per forza di cose uno dei due mente: o la Libia o la Francia". Ma la posizione dei socialisti resta fragile. Il partito e' stato abilmente decimato da Sarkozy ,che e' riuscito ad assorbire figure importanti del passato e del presente: lo stesso Kouchner, nonché una figura influente come Jack Lang entrato nella Commissione Riforme Istituzionali; e ancora un pezzo da novanta come Dominique Strauss Kahn, elevato alla direzione del Fondo Monetario Internazionale con la benedizione del presidente conservatore.
Il portavoce dell'Eliseo, David Martinon, comunque non resta inattivo e fa sapere che nessun contratto e' stato firmato da Nicolas Sarkozy in persona nella sua visita a Tripoli seguita alla liberazione delle infermiere, il 24 luglio. Pero' quel viaggio e' stato "di grande beneficio per gli industriali francesi. Se saranno firmati in futuro accordo commerciali fra la Libia e le industrie francesi, non potremo che congratularci. Perche' rimproverare all'industria nazionale di firmare contratti con un partner, la Libia, che rispetta i suoi impegni internazionali?"
Il ministro della Difesa, Henri Morin, da parte sua, ha ricordato che altri paesi, "come la Russia e l'Italia", hanno firmato con Tripoli contratti per la vendita di armi dopo la fine dell'embargo verso la Libia, nel 2004. I contratti per la vendita dei missili "Milan" e del sistema di comunicazione "non sono stati ancora firmati formalmente" ha spiegato in un'intervista a Rtl Morin, che ha precisato: "C'e' stata una 'lettera di intenzioni' della Libia per l'acquisto dei Milan. E questo si farà".
Il gruppo aeronautico e di difesa Eads ha fatto intanto sapere che il contratto relativo ai missili e' stato "finalizzato" al termine di 18 mesi di negoziati e che "si è in attesa della firma del cliente libico".
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=72565