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View Full Version : Intel: WiMax nel 2008 sui dispositivi mobile


Redazione di Hardware Upg
02-08-2007, 13:55
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/portatili/22199.html

Intel rilascerà nel 2008 la piattaforma Montevina che integra il supporto alla tecnologia WiMax. In USA già pronti accordi con alcuni operatori

Click sul link per visualizzare la notizia.

R3GM4ST3R
02-08-2007, 14:04
:D in Italia quando capiranno cos'è il wimax, probabilmente ci sarà una tecnologia migliore...e mentre gli altri paesi del mondo si adegueranno alla nuova tecnologia noi partiremo con il wimax... :(

BrainScratch
02-08-2007, 14:20
Paese vecchio il nostro...va resettato...O si emigra in massa...

paulus69
02-08-2007, 14:30
:D in Italia quando capiranno cos'è il wimax, probabilmente ci sarà una tecnologia migliore...e mentre gli altri paesi del mondo si adegueranno alla nuova tecnologia noi partiremo con il wimax... :(
io la metterei così:in italia lo sappiamo bene cos'è il wimax...sono solo i nostri "dipendenti" che non lo sanno....o fan finta di non saperlo...:fiufiu:

D_thomas
02-08-2007, 14:48
Allora posso dire che il mio comune è all'avanguardia....

abbiamo fatto una delibera di consiglio dove, in collaborazione con una azienda elettronica locale con un nome conosciuto, vi è il progetto di coprire tutto il territorio con il segnale di wi fi e in sede di valutazione anche/e di wimax.

In un territorio dove non vi è sviluppo veloce del cavo (che sia rame o fibra) ma dove son presenti delle aziende e non solo ( molti servizi al cittadino fatti attraverso la rete stanno diventando la norma), portare comunque una connettività veloce alternativa non può fare che bene sia per motivi economici, culturali e sociali, a mio parere.

MEX84
02-08-2007, 14:56
Da quel che mi risulta Montevina supporterà la versione mobile cioè: "mobile WiMAX" che fa riferimento allo standard IEEE 802.16e. Questa versione è in grado di gestire anche gli utenti in movimento fino ad una velocità di 120Km/h mantenendo attive le connessioni :)

Purtroppo però, temo che in Italia gli operatori TLC ostacoleranno la diffusione di WiMAX per proteggere gli investimenti fatti nel 3G :(

paulus69
02-08-2007, 15:09
Purtroppo però, temo che in Italia gli operatori TLC ostacoleranno la diffusione di WiMAX per proteggere gli investimenti fatti nel 3G :(
come non quotarti....

CloNeAuS
02-08-2007, 15:19
leggere i commenti mi mette sempre tristezza...


...perchè è veramente triste la nostra realtà é_è

qasert
02-08-2007, 15:22
solito paese di m....

D_thomas
02-08-2007, 15:22
Purtroppo però, temo che in Italia gli operatori TLC ostacoleranno la diffusione di WiMAX per proteggere gli investimenti fatti nel 3G :(

potrebbero essere appunto gli enti locali a fare la differenza, FORSE, se molte si impegnano in progetti di divvulgazione di determinate tecnologie i collaborazione o attraverso società terze, poi anche i principali operatori TLC saranno costretti ad adeguarsi all'esigenza dei consumatori E NON IL CONTRARIO. :rolleyes:

D.O.S.
02-08-2007, 15:50
è logico che in Italia il 3G non decolla ....con le tariffe assurde che ci sono
manca addirittura una flat che esiste già in altri paesi ( quindi mi sa che iPhone non avrà molto successo qui da noi )
e lo stesso accadrà al WiMax se non si decidono a tenere bassi i costi degli abbonamenti.

Francuss
02-08-2007, 23:50
Beh direi che in tutta europa è un po uno schifo, anzi spesso pure peggio che in Italia. In Svizzera gli abbonamenti sono sensibilmente piu cari che in Italia e in Germania i prezzi sono astronomici. I tedeschi nemmeno hanno la possibilità di fare una abbonamento a 20-30 euro mensili come si fa qui con GPRS e 3G, per un servizio paragonambile devono pagare circa 10 volte tanto.

Per me la regione di questo schifo generale è che lo stato dice a parole che vuole promuovere queste reti, ma in pratica vende poche licenze a prezzi carissimi. Pochissimi hanno la possibilità di comperarle e quei pochi devono cercare di rientrare dagli investimenti nelle licenze, facendo pagare i consumatori.

Per me occorre liberalizzare il mercato, altro che tassarlo con licenze proibitive.