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View Full Version : Lotta all'evasione, Prodi: «La Chiesa non ci aiuta»


dantes76
01-08-2007, 09:02
01 agosto 2007
Il premier: «Non cado, duro fino al 2011»
Prodi: nelle omelie mai una parola sulle tasse
A Famiglia Cristiana il premier parla di evasione fiscale : «È un tema etico. La Chiesa dovrebbe fare la sua parte»

ROMA — Lo dice a se stesso, agli alleati e anche a Walter Veltroni, che qualche giorno fa ha indicato nell'instabilità politica il punto debole del governo. «Non ho nessuna intenzione di cadere. La lezione che ho imparato quando saltò il mio primo governo è questa: guardare meno agli interessi delle categorie e di più a quelli del Paese». Romano Prodi, in un'intervista a «Famiglia Cristiana», conferma l'intenzione di lasciare nel 2011 («Potete esserne certi»), ma non nasconde la ragionevole certezza di durare fino ad allora alla guida dell'esecutivo: «Ci siamo dimenticati troppo in fretta che il governo Berlusconi andò sotto in Parlamento decine di volte, pur disponendo di una maggioranza schiacciante: altro che la mia al Senato!». Riconosciuta l'importanza per il governo di «un Pd forte», il premier elogia la candidatura di Veltroni: «Lavora lealmente al rafforzamento dell'esecutivo».

Sul tema tasse, Prodi invita la Chiesa a mobilitarsi sul fronte dell'evasione fiscale: «Un terzo degli italiani evade. È inammissibile. Per cambiare mentalità occorre che tutti, a partire dagli educatori, facciano la loro parte, scuola e Chiesa comprese. Perché, quando vado a Messa, questo tema non è quasi mai toccato nelle omelie? Eppure ha una forte carica etica. Possibile che su 40 milioni di contribuenti sono solo 300 mila quelli che dichiarano più di 100 mila euro l'anno?». Il governo ha tra i suoi obiettivi «l'abbassamento delle imposte », ma, aggiunge il premier, «non sono uno scialacquatore: lo farò nel momento giusto, perché non voglio che la comunitá internazionale ci metta di nuovo in difficoltà. Preferisco essere impopolare piuttosto che passare per illusionista».

Immediate le reazioni. «Concordo col premier che bisogna pagare le tasse», ha detto il vescovo di Savona Domenico Calcagno, nominato dal Papa segretario dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Mentre la deputata azzurra Elisabetta Gardini attacca: «Il cattolico adulto Romano Prodi si permette di dare lezioni di etica persino alla Chiesa e detta regolette per la buona omelia».
Prodi non nasconde la fragilità del suo esecutivo. Ma la imputa solo parzialmente all'eterogeneità della maggioranza: «La precarietà in Senato è il frutto avvelenato di una legge elettorale voluta dal Polo, che consente ai perdenti di rendere difficile l'attività di governo di chi ha vinto.

A sentire la Cdl, non saremmo arrivati al panettone, alla colomba e alle ferie. Siamo qui, invece. E prima o poi i risultati ci daranno ragione». Nell'attesa, il premier lancia un messaggio al leader degli Industriali, con il quale i rapporti non sono sempre distesi: «Al presidente Montezemolo ho detto che non pretendo che Confindustria parli bene di noi, nonostante abbiamo fatto cose molto più concrete rispetto al precedente governo per il rilancio delle imprese. Ho chiesto solo che investano in innovazione, ricerca e potenziamento delle esportazioni e che approfittino dell'elevato livello dei guadagni».
F. Alb.


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/01/alberti_chiesa_prodi_.shtml


lo stato per fare rispettare la legge cerca il benestare della chiesa... ma vaffanculo va.. :sofico:

Deuced
01-08-2007, 09:45
ma come può la chiesa insegnarci a non evadere?Loro,che non pagano nè l'ici nè i salati conti dell'acquedotto romano?

Ma per piacere...

Rimettessero l'ici sugli immobili di proprietà della chiesa e poi ne riparliamo

shambler1
01-08-2007, 14:12
Grottesco. Secondo Prodi la chiesa dovrebbe fare le prediche per aiutare il governo :rolleyes: ma gli hanno spiegato il concetto di religione?

Ferdy78
01-08-2007, 14:16
ma come può la chiesa insegnarci a non evadere?Loro,che non pagano nè l'ici nè i salati conti dell'acquedotto romano?

Ma per piacere...

Rimettessero l'ici sugli immobili di proprietà della chiesa e poi ne riparliamo

*;)

Guille
01-08-2007, 14:28
Visro che bisogna cambiare una certa mentalità invece di chiedere ai preti di parlare contro l'evasione fiscale nell'omelia non sarebbe più logico, oltre che consono ad uno stato che, anche secondo le parole di molti esponenti del suo governo, dovrebbe essere laico, introdurre a tutti i livelli scolastici come materia obbigatoria educazione civica ?

Froze
01-08-2007, 14:40
Grottesco. Secondo Prodi la chiesa dovrebbe fare le prediche per aiutare il governo :rolleyes: ma gli hanno spiegato il concetto di religione?
Religione, religione... e' per caso quel concetto che sovente viene accantonato dalla chiesa quando si tratta di fare ingerenze nella politica italiana?

gourmet
01-08-2007, 14:43
Non è stato Gesù a dire "date a Cesare quel che è di Cesare"? non è immorale che un cittadino scarichi il peso delle sue tasse sul resto della collettività, e in questo modo (se imprenditore) faccia anche concorrenza sleale agli imprenditori onesti che le tasse le pagano? Da agnostico non me ne importa niente, ma trovo che Prodi non abbia tutti i torti.

iuccio
01-08-2007, 14:46
Bella lì! La Chiesa non deve mai mettere bocca nella vita pubblica dello stato italiano ma deve dire ai cittadini italiani di pagare le tasse...

Geniale! Alla faccia della contraddizione...

bjt2
01-08-2007, 16:28
lo stato per fare rispettare la legge cerca il benestare della chiesa... ma vaffanculo va.. :sofico:

Non il benestare... Un aiuto... ;) Ma non ce n'è bisogno... Basta dare una percentuale sulle tasse non pagate a chi le scopre (badate bene NON sulle multe, così da incentivare a scoprire capitali non evasi e non cavilli non rispettati tanto per appioppare una multa)... OOOOOPS... Ma questo l'ha già fatto, almeno a livello di grosse istituzioni, il precedente governo... Basterebbe estenderlo anche ai finanzieri...

shambler1
01-08-2007, 16:39
Il Cattolicesimo mica è il Confucianesimo . Il suo scopo non è quello di insegnare l'educazione civica ( o il pansessualismo).

giannola
01-08-2007, 16:50
Gesù dice date a Cesare quello che è di Cesare, il problema è che il capo si chiama Romano e non Cesare.:sofico:

Franz73
01-08-2007, 16:58
ma come può la chiesa insegnarci a non evadere?Loro,che non pagano nè l'ici nè i salati conti dell'acquedotto romano?

Ma per piacere...

Rimettessero l'ici sugli immobili di proprietà della chiesa e poi ne riparliamo


e fosse solo l'ici...parliamo un po' dello IOR?
li' si che c'e' la polpa...:mad:

johannes
01-08-2007, 17:00
sono d'accordo con Romano Prodi. aggiungo, ma forse non è proprio IT, che proporrei il pagamento dell'ICI anche per la Chiesa.
per il resto il Premier ha ragione: nessuno invita mai a pagare le tasse perchè è un peccato. bisognerebbe farlo.

giannola
01-08-2007, 17:02
che proporrei il pagamento dell'ICI anche per la Chiesa.


ma magari e questa volta senza chiedere per favore.;)

johannes
01-08-2007, 17:08
ma magari e questa volta senza chiedere per favore.;)

eh sì....;)

FastFreddy
01-08-2007, 17:09
San Gennà, facce 'o miracolo...

Solido
01-08-2007, 17:14
Il prete del mio paese lo rammenta sempre e si batte spesso contro queste cose. Fu proprio Gesù a dire: date a Cesare quel che è di Cesare :cool: :)

D.O.S.
01-08-2007, 17:14
mmmm... ha chiesto l'aiuto della chiesa , significa che si aspettava forse qualcosa in cambio per qualcos'altro già dato ? :mbe: :mbe:


però non è male come idea : già la chiesa sta sulle scatole per le ingerenze nello stato italiano , se si mette pure a fare le prediche per l'evasione fiscale è la volta buona che diventa religione di minoranza ..

mi vedo costretto a quotare l'intervento di Prodi : bravo così si fa :D :D

Solido
01-08-2007, 17:25
così la religione di maggioranza diventerà l'islam.... c'è da essere contenti vero? anche a me garba convivere con agnellini docili docili :stordita:

D.O.S.
01-08-2007, 17:32
così la religione di maggioranza diventerà l'islam.... c'è da essere contenti vero? anche a me garba convivere con agnellini docili docili :stordita:

e chi te lo dice :O
potrebbe diventare la chiesa dei Testimoni di Geova o magari i Buddhisti ( che non fracassano le @@ a nessuno almeno per ora )
oppure perchè nò ..... la Chiesa del mostro degli spaghetti volante (http://www.venganza.org/) ( non male vero :D :D )


sai che mi hai dato l'idea per un sondaggio ! ......

fabio80
01-08-2007, 18:03
Il prete del mio paese lo rammenta sempre e si batte spesso contro queste cose. Fu proprio Gesù a dire: date a Cesare quel che è di Cesare :cool: :)

dovessimo applicare alla lettera questa massima, ci sarebbe evasione totale e globale. :D

FalconXp
01-08-2007, 18:40
Per non parlare dell'otto per mille...

Dream_River
01-08-2007, 18:47
Visto che la chiesa non perde occasione per mettere i proprio arti...cioè, le proprie mani sul lavoro del parlamento, mi sembra anche corretto che anche lo stato ogni tanto possa sindacare sull'operato della chiesa

Lorekon
01-08-2007, 21:19
non è compito della Chiesa dire cosa deve fare ilcittadino italiano.


Prodi ha detto una grossa minchiata.

CYRANO
01-08-2007, 21:42
Grottesco. Secondo Prodi la chiesa dovrebbe fare le prediche per aiutare il governo :rolleyes: ma gli hanno spiegato il concetto di religione?

certo pero' che per dare indicazione per votare i referedum che a loro interessano la chiesa mica si tira indietro...


coapzpa

bjt2
01-08-2007, 21:52
non è compito della Chiesa dire cosa deve fare ilcittadino italiano.


Prodi ha detto una grossa minchiata.

Oddio... :asd: Non è che la chiesa in questi ultimi tempi non lo stia facendo, con arroganza IMHO, eh! :asd:

fluke81
01-08-2007, 21:58
è un ingerenza in uno stato estero:O

:sofico:

Lorekon
01-08-2007, 22:10
Oddio... :asd: Non è che la chiesa in questi ultimi tempi non lo stia facendo, con arroganza IMHO, eh! :asd:

appunto, non dovrebbe farlo mai.

++CERO++
01-08-2007, 23:24
01 agosto 2007
Il premier: «Non cado, duro fino al 2011»
Prodi: nelle omelie mai una parola sulle tasse
A Famiglia Cristiana il premier parla di evasione fiscale : «È un tema etico. La Chiesa dovrebbe fare la sua parte»

ROMA — Lo dice a se stesso, agli alleati e anche a Walter Veltroni, che qualche giorno fa ha indicato nell'instabilità politica il punto debole del governo. «Non ho nessuna intenzione di cadere. La lezione che ho imparato quando saltò il mio primo governo è questa: guardare meno agli interessi delle categorie e di più a quelli del Paese». Romano Prodi, in un'intervista a «Famiglia Cristiana», conferma l'intenzione di lasciare nel 2011 («Potete esserne certi»), ma non nasconde la ragionevole certezza di durare fino ad allora alla guida dell'esecutivo: «Ci siamo dimenticati troppo in fretta che il governo Berlusconi andò sotto in Parlamento decine di volte, pur disponendo di una maggioranza schiacciante: altro che la mia al Senato!». Riconosciuta l'importanza per il governo di «un Pd forte», il premier elogia la candidatura di Veltroni: «Lavora lealmente al rafforzamento dell'esecutivo».

Sul tema tasse, Prodi invita la Chiesa a mobilitarsi sul fronte dell'evasione fiscale: «Un terzo degli italiani evade. È inammissibile. Per cambiare mentalità occorre che tutti, a partire dagli educatori, facciano la loro parte, scuola e Chiesa comprese. Perché, quando vado a Messa, questo tema non è quasi mai toccato nelle omelie? Eppure ha una forte carica etica. Possibile che su 40 milioni di contribuenti sono solo 300 mila quelli che dichiarano più di 100 mila euro l'anno?». Il governo ha tra i suoi obiettivi «l'abbassamento delle imposte », ma, aggiunge il premier, «non sono uno scialacquatore: lo farò nel momento giusto, perché non voglio che la comunitá internazionale ci metta di nuovo in difficoltà. Preferisco essere impopolare piuttosto che passare per illusionista».

Immediate le reazioni. «Concordo col premier che bisogna pagare le tasse», ha detto il vescovo di Savona Domenico Calcagno, nominato dal Papa segretario dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Mentre la deputata azzurra Elisabetta Gardini attacca: «Il cattolico adulto Romano Prodi si permette di dare lezioni di etica persino alla Chiesa e detta regolette per la buona omelia».
Prodi non nasconde la fragilità del suo esecutivo. Ma la imputa solo parzialmente all'eterogeneità della maggioranza: «La precarietà in Senato è il frutto avvelenato di una legge elettorale voluta dal Polo, che consente ai perdenti di rendere difficile l'attività di governo di chi ha vinto.

A sentire la Cdl, non saremmo arrivati al panettone, alla colomba e alle ferie. Siamo qui, invece. E prima o poi i risultati ci daranno ragione». Nell'attesa, il premier lancia un messaggio al leader degli Industriali, con il quale i rapporti non sono sempre distesi: «Al presidente Montezemolo ho detto che non pretendo che Confindustria parli bene di noi, nonostante abbiamo fatto cose molto più concrete rispetto al precedente governo per il rilancio delle imprese. Ho chiesto solo che investano in innovazione, ricerca e potenziamento delle esportazioni e che approfittino dell'elevato livello dei guadagni».
F. Alb.


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/01/alberti_chiesa_prodi_.shtml


lo stato per fare rispettare la legge cerca il benestare della chiesa... ma vaffanculo va.. :sofico:

1 - Chi evade le tasse fà un peccatto mortale :O
2 - e per penitenza deve dire 10 pater e 15 avemarie :O :O

ELISAMAC1
01-08-2007, 23:26
Ma che faccia finalmente lui qualcosa di positivo invece di parlare parlare parlare ogni giorno a sproposito.

ELISAMAC1
01-08-2007, 23:28
Forse secondo lui i preti la domenica dovrebbere obbligare attraverso le preghiere a pagare le tasse.Che ridicolo.:ciapet:

++CERO++
01-08-2007, 23:29
oramai gli è rimasto solo quello, prima di venir cacciato via :rolleyes:

ELISAMAC1
01-08-2007, 23:29
Bella lì! La Chiesa non deve mai mettere bocca nella vita pubblica dello stato italiano ma deve dire ai cittadini italiani di pagare le tasse...

Geniale! Alla faccia della contraddizione...

Come voleva dimostrarsi.La coerenza di la' non esiste.

ELISAMAC1
01-08-2007, 23:30
oramai gli è rimasto solo quello, prima di venir cacciato via :rolleyes:

Qualcuno lassu' ascolti le tue parole.

Solido
02-08-2007, 00:09
dovessimo applicare alla lettera questa massima, ci sarebbe evasione totale e globale. :D

anche perchè mi devi dire cosa si merita il nostro Cesare. Un pò di nulla senza pane :asd::rotfl: :rotfl:
ps: come discorso può essere giusto quello di prodi, ma se i preti dovesso parlare di tutto ciò che è sbagliato la predica andrebbe a farsi friggere e invece di commentare il vangelo del gg sarebbe sempre a rimproverare:rolleyes:

flisi71
02-08-2007, 09:29
L'intervista integrale è disponibile qui (http://www.sanpaolo.org/fc/0731fc/0731fc24.htm)

In particolare si evidenzia questa domanda con relativa risposta.

---------------------------------
Cosa fare, dunque, per vincere la sfida contro l’evasione fiscale?

«Dobbiamo tutti fare il nostro dovere di contribuenti, perché tutti possano pagare meno. Per cambiare mentalità occorre che tutti, a partire dagli educatori, facciano la loro parte, scuola e Chiesa comprese. Perché quando vado a Messa questo tema, che pure ha una forte carica etica, non è quasi mai toccato nelle omelie? È possibile che su 40 milioni di contribuenti sono solo 300.000 quelli che dichiarano più di 100.000 euro l’anno? Ma, detto questo, contesto con forza che il mio Governo sia, come dice l’opposizione, "oppressivo". In una ricca città del Nord sono stati chiusi per brevissimo tempo due negozi per mancata emissione di scontrini fiscali. Senza far bandi, dopo qualche giorno l’emissione degli scontrini nella stessa città è aumentata del 100 per cento. Cifre alla mano, senza inasprire alcuna imposta, abbiamo recuperato 10 miliardi di evasione fiscale. Questo ha consentito non solo la diminuzione del debito pubblico, ma anche di destinare risorse per rivalutare le pensioni basse, per la famiglia e per la tutela dei lavoratori discontinui».
--------------------------------

Strano vero che, in un invervista concessa ad un settimanale delle Edizioni Paoline, il premier faccia un riferimento alla Chiesa, in particolare alla CEI?


Ciao

Federico

bjt2
02-08-2007, 09:47
L'intervista integrale è disponibile qui (http://www.sanpaolo.org/fc/0731fc/0731fc24.htm)

In particolare si evidenzia questa domanda con relativa risposta.

---------------------------------
Cosa fare, dunque, per vincere la sfida contro l’evasione fiscale?

«Dobbiamo tutti fare il nostro dovere di contribuenti, perché tutti possano pagare meno. Per cambiare mentalità occorre che tutti, a partire dagli educatori, facciano la loro parte, scuola e Chiesa comprese. Perché quando vado a Messa questo tema, che pure ha una forte carica etica, non è quasi mai toccato nelle omelie? È possibile che su 40 milioni di contribuenti sono solo 300.000 quelli che dichiarano più di 100.000 euro l’anno? Ma, detto questo, contesto con forza che il mio Governo sia, come dice l’opposizione, "oppressivo". In una ricca città del Nord sono stati chiusi per brevissimo tempo due negozi per mancata emissione di scontrini fiscali. Senza far bandi, dopo qualche giorno l’emissione degli scontrini nella stessa città è aumentata del 100 per cento. Cifre alla mano, senza inasprire alcuna imposta, abbiamo recuperato 10 miliardi di evasione fiscale. Questo ha consentito non solo la diminuzione del debito pubblico, ma anche di destinare risorse per rivalutare le pensioni basse, per la famiglia e per la tutela dei lavoratori discontinui».
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Strano vero che, in un invervista concessa ad un settimanale delle Edizioni Paoline, il premier faccia un riferimento alla Chiesa, in particolare alla CEI?


Ciao

Federico

Su una cosa sono daccordo: il provvedimento di chiudere per tot giorni una attività che non emette gli scontrini è geniale. E' geniale come deterrente. Perchè il danno è veramente proporzionale al volume di affari vero dell'attività: mettere una multa di 300 euro potrebbe non fare nè caldo e nè freddo a un ristorante del centro che incassa 10000 euro in una giornata. Ma chiuderlo per una settimana si. L'unico problema è che lo stato non ci guadagna nulla. Voglio sperare che oltre alla chiusura forzata ci sia una mega multa, diciamo di almeno 1000 euro... Io sarei per 10000 euro, ma forse è esagerato: darebbe troppo potere coercitivo alle GdF che già ce l'hanno. In ogni caso se non si fanno i controlli, puoi anche mettere un milione di euro di multa...

flisi71
02-08-2007, 09:48
Sul Corriere di ieri

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/01/forte_privilegi_monsignore.shtml

L'arcivescovo di Chieti su Prodi che dice "Evasione, la Chiesa non ci aiuta"
Monsignor Forte: prudenza comprensibile
Spesso chi le fa pagare ha troppi privilegi

MILANO — La Chiesa è poco sensibile al tema dell'evasione fiscale, eccellenza?
«Di certo testimonia l'esigenza che ogni cittadino sia responsabile verso il bene comune. Pagare le tasse è un dovere morale che nasce dal senso della solidarietà. Se a volte la Chiesa è cauta nella presentazione di questo tema, tuttavia, è perché il sistema fiscale non sempre sembra equo...». Monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti- Vasto nonché teologo di fama mondiale stimatissimo da Benedetto XVI (fu l'allora cardinale Ratzinger a ordinarlo vescovo nel 2004), non può essere certo sospettato di reticenza sull'argomento. Pochi mesi fa, fu lui a tuonare contro l'evasione fiscale, «è un peccato grave, significa rubare», un intervento che ha fatto rumore.

In che senso, quindi, parla di «cautela »?
«I politici dovrebbero mostrare che la richiesta di pagare le tasse è legata al sostegno dei più deboli, che non ci sono sperperi né privilegi di sorta. Le tasse vanno pagate ma chi chiede di farlo deve dimostrare, sia sul piano del bene comune sia su quello della propria personale sobrietà, di non essere un privilegiato e di non favorire alcun privilegio. Questo è fondamentale: la credibilità del legislatore».

E basterebbe?
«De Gasperi e Adenauer, per fare due esempi celebri, chiesero alle loro nazioni dei sacrifici enormi, e quei sacrifici sono stati fatti: perché la richiesta era credibile».

In Italia, adesso, no?
«Ripeto: non pagare le tasse è una doppia ingiustizia. È ingiusto nei confronti del più debole e della verità, perché significa dover mentire. Mi pare evidente, no?».

E allora?
«E allora perché il cittadino medio fa fatica a cogliere quella che altrimenti sarebbe un'evidenza? Perché c'è questa riserva? Perché il pregiudizio diffuso sullo Stato "ladrone"? Il problema è che la gente non riesce a percepire che i denari siano spesi effettivamente in modo giusto ed equo. O che si chiedano più sacrifici a chi ha di più. Troppe sperequazioni, troppi privilegi. Non è possibile, per dire, che i parlamentari siano così privilegiati rispetto al cittadino normale ».

Di qui la prudenza...
«Se la Chiesa è prudente, è perché cerca di capire le ragioni della gente. Non "giustificare": capire. Vede, io ho la convinzione che la Chiesa abbia una vicinanza al Paese reale che il Paese politico, paradossalmente, non ha. Al Paese politico sfugge il Paese reale.

Forse il problema è la fiducia nelle persone.
«Vero. La gente non è così. Quasi ci fosse una lotta tra il "ladro" e il legislatore, figuriamoci! No: la gente ha una fondamentale onestà ma vorrebbe vederla riflessa a livello delle leggi, del bene comune. È questa la riserva che spiega una certa diffidenza da parte del nostro popolo. Qui sta la paradossale lontananza della politica, l'incapacità di capire la priorità delle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, degli sposi giovani che non hanno casa né lavoro stabile... Davanti a queste urgenze, dire "pagate le tasse" è troppo semplice: ci vuole equità e giustizia ».


Gian Guido Vecchi
01 agosto 2007
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Oggi la risposta del premier

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/02/san_Paolo_Stato_Evasori_Lettera_Prodi.shtml


La lettera del premier
San Paolo, lo Stato e gli evasori
«Alle regole si obbedisce pure se lo stato è lazzarone. Così diceva San Paolo»


Caro direttore,

ho letto con molto interesse la bella e profonda intervista nella quale sul Corriere della Sera di ieri monsignor Bruno Forte ribadisce l'obbligo morale di compiere il proprio dovere di contribuente e la necessità di essere credibile da parte del legislatore che impone le tasse. Tra gli argomenti, porta l'esempio di Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi che potevano chiedere alle loro nazioni sacrifici enormi perché erano credibili. Non ho competenza riguardo a quanto fece Adenauer in Germania, ma posso affermare con sicurezza che anche ai tempi di De Gasperi, durante i quali gli italiani hanno saputo affrontare tanti sacrifici, l'evasione fiscale era in Italia un male diffuso.

Lo era in tutto il Paese e non solo nella categoria dei così detti «profittatori post-bellici. Basta leggere, a questo proposito, gli scritti di Luigi Einaudi. E tutti ricordano ancora, a mezzo secolo di distanza, le violente polemiche contro la riforma fiscale del ministro Ezio Vanoni. La verità è che il problema dell'evasione fiscale ce lo portiamo dietro fin dall'Unità d'Italia ed è questa la ragione principale per cui abbiamo insieme un peso fiscale troppo alto per le persone oneste e un pesante deficit nel bilancio dello Stato.

Finché il peso non sarà distribuito equamente fra tutti in proporzione dei loro redditi vi sarà sempre ingiustizia e mancherà all'Italia quel senso di solidarietà che condiziona il progresso di ogni paese moderno.
È evidente che il governo sarà in grado di diminuire anche sensibilmente il peso fiscale nello stesso momento in cui diminuirà il livello di evasione.
È giusto cercare di capire le ragioni della gente (che spesso di ragioni ne ha tante) ma la responsabilità delle decisioni sui grandi problemi economici e fiscali spetta a coloro a cui è stata democraticamente affidata la responsabilità del governo. E se non si pagano le tasse in modo equo «non si potranno mai aiutare le famiglie che non arrivano a fine mese né gli sposi giovani che non hanno né casa né lavoro stabile».

È evidente che i comportamenti dei governanti e dei legislatori influiscono enormemente sui comportamenti dei cittadini, ma è altrettanto evidente che l'obbedienza alle leggi è la condizione per l'esistenza di ogni convivenza civile.
Del resto, se non ricordo male, anche San Paolo esorta all'obbedienza nei confronti dell'autorità. Credo che utilizzi l'espressione quoque discolis, a significare che si deve obbedire alle regole dello Stato anche se dettate da «lazzaroni». È qui in gioco l'esistenza stessa dell'autorità dello Stato, e quindi del bene comune, non tanto le figure dei singoli governanti.
È chiaro che noi, chiamati a responsabilità di governo, abbiamo prima di tutto l'obbligo di un comportamento etico irreprensibile (di non essere cioè lazzaroni), ma è altrettanto evidente che non è il singolo cittadino a poter decidere autonomamente quanto deve contribuire alla comunità in cui vive.
Credo che questa forma mentis, che, purtroppo ha trovato anche in tempi recenti qualche sponda politica, sia uno degli elementi che hanno impedito alla società italiana di crescere in modo ordinato, all'altezza dei paesi più moderni e più giusti.

Romano Prodi
02 agosto 2007

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Ciao

Federico

bjt2
02-08-2007, 10:17
Monsignor Forte è daccordo con Berlusconi! :eek:

Cioè che se sono ingiuste, se sono spese male, è comprensibile (ma non giustificabile) evadere...

Io non sono daccordo, ma comunque ora mi aspetto gli stessi attacchi fatti a suo tempo a Berlusconi... :O

Rimborsato
02-08-2007, 10:45
A mio avviso è proprio allucinante una tale richiesta e lo è ancor di più se viene da un politico. Innanzitutto dovrebbero essere più onesti loro in primis e cercare di fare il bene della comunità e non pensare ai propri interessi. Sprecare tutti i nostri soldi per passarsi tutti i piacere possibili.... e poi imporre tasse tasse tasse, vi sembra giusto? Io non dò tutti i torti a coloro che evadono il fisco. A mio avviso abbassare le tasse in modo tale da pagarle tutte. Se si continua ad evaderle bisogna stangare e anche di brutto!!!!!!!!!!!!!!!

flisi71
02-08-2007, 11:26
L'articolo di Severgnini sul Corriere:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/02/evasore_severgnini_beppe.shtml

L'evasore italiano?
Un prestigiatore che vuole l'applauso

In nessun Paese europeo non si pagano le tasse con tanto impegno e baldanza otremmo cavarcela con una battuta: se Baget Bozzo dice che «evadere non è peccato», corriamo subito a confessarci. Ma la questione è seria. Il fatto che ne discutiamo calorosamente ai primi d'agosto dimostra che siamo un popolo di matti interessanti. Parliamo di morale in vacanza, e di vacanza al lavoro. Punto di partenza: l'obbligo fiscale è alla base del patto sociale.

Fossi colto come Piero Ostellino, vi spiegherei quante rivoluzioni sono partite dalle tasse. Mi limiterò invece a ricordare un paio di cose. Quelle che tutti sappiamo e volentieri dimentichiamo.
A. In nessun Paese europeo le imposte vengono evase con più impegno, baldanza e successo.L'evasore italiano è un filosofo, un economista, un polemista, un prestigiatore. Non gli basta evitare di pagare il dovuto. Vuole sentirsi dire: bravo, fai bene!
B. Se non paghiamo le imposte, un altro — costretto da uno stipendio o dall'obbligo di fattura — dovrà pagarle per noi. Non si scappa.
Lo Stato ridurrà spese e pretese? Ma quando mai.
Non capisco come possano, Confcommercio e Confartigianato, difendere le dichiarazioni irrisorie — e irridenti — di molti associati.
È vero: ci sono piccoli commercianti e artigiani che vivono esasperati dai controlli e soffocati dalle norme. Ma ce ne sono altri che dichiarano una frazione del reddito, e mettono via soldi a palate. Non ci credete? Andate a vedere, tra qualche anno, le denunce di successione. Qual è il problema? Semplice: sostenere queste tesi è impopolare.

Il PET (Partito Evasori Tradizionali) è infatti molto più agguerrito e organizzato del PIT (Partito Italiano Tartassati). Sa come proteggersi, chi attaccare, quando scendere in trincea.
Qual è l'unica difesa intellettuale (qualcuno dice: morale) dell'evasore? Ricordare che in Italia molti soldi pubblici vengono sperperati, deviati o peggio. L'elenco degli sprechi e delle rendite assurde è ormai noto. Un esempio, tra i tanti possibili. Mentre i medici italiani vengono pagati un quarto che in Germania, i nostri insegnanti prendono un terzo che in Gran Bretagna e i poliziotti si pagano da soli l'aria condizionata nelle volanti (l'ho scoperto ieri), continua l'insana moltiplicazione delle province, e relativi posti di sottogoverno. In Sardegna, da quattro sono diventate otto: c'è anche la nuova provincia del Medio Campidano (105.400 residenti) e quella dell'Ogliastra (58.389, come un quartiere di Milano). Ora, io non ho nulla contro Tortolì. Mi sembra però che i soldi dei sardi, e degli italiani, possano essere spesi meglio.
Domanda: un cittadino indignato ha il diritto di evadere le imposte? Può sostenere che i denari frutto della sua evasione, immessi nel mercato (specificamente nel settore automobilistico, perché guida un Suv stile carro armato), aiutano l'economia? Risposta: no, non può.

PRIMA si pagano le imposte, POI ci si batte affinché i soldi pubblici vengano spesi meglio. Oppure si lancia la rivolta fiscale, che richiede coraggio.
L'evasione invece non è coraggiosa: è una furbata.
Conosco americani che detestano il presidente in carica e la guerra in Iraq, pagata coi soldi dei contribuenti. Ma non li ho mai sentiti giustificare l'evasione fiscale. Troppo comodo, dice la loro coscienza. Troppo semplice, conferma l'Internal Revenue Service (Irs, l'implacabile fisco Usa, che tassa ogni reddito, dovunque prodotto). In Italia, lo sappiamo, è diverso. I furbastri hanno sempre un intellettuale disposto a sostenerli, e un politico pronto a strizzargli l'occhio. Io ti copro. Tu mi voti?

Beppe Severgnini

02 agosto 2007
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L'articolo sostiene posizioni su cui, non da oggi, concordo in pieno.


Ciao

Federico

flisi71
02-08-2007, 11:41
Monsignor Forte è daccordo con Berlusconi! :eek:

Cioè che se sono ingiuste, se sono spese male, è comprensibile (ma non giustificabile) evadere...
....


Niente affatto.


Primo punto:

l'ex premier aveva detto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/02_Febbraio/17/berlusconi2.shtml
Invece il premier, specifica addirittura che le tasse sono giuste se al «33%, se vanno oltre il 50% allora è morale evaderle».

Il che è una decisa giustificazione, o no?
Oltre al fatto che non vi era nessun accenno al fatto che fossero spese male o meno


Secondo punto:

Monsignor Forte aveva detto in apertura di intervista:

...ogni cittadino sia responsabile verso il bene comune. Pagare le tasse è un dovere morale che nasce dal senso della solidarietà...

Ribadendo poco dopo:

...Ripeto: non pagare le tasse è una doppia ingiustizia. È ingiusto nei confronti del più debole e della verità, perché significa dover mentire


Le differenze a me sembrano notevoli....


Ciao

Federico

FabioGreggio
02-08-2007, 11:49
Grottesco. Secondo Prodi la chiesa dovrebbe fare le prediche per aiutare il governo :rolleyes: ma gli hanno spiegato il concetto di religione?

Apperò quando c'è da dare contro i Comunisti che "vogliono far sposare i froci" mobilitano milioni di persone con l'appoggio dell'opposizione, le prediche le sanno fare bene e organizzarle...

E i moniti elettorali di Ruini? Votate per chi difende la famiglia? Della serie "Capisssciamme!"

Che la Chiesa faccia le prediche quando è il suo momento e su cose di vangeli, bibbie e tutto l'armamentario clericale.

Oppure si taccia.
Chi crede non ha bisogno di lezioni su cosa o come fare.

fg

Dream_River
02-08-2007, 12:22
non è compito della Chiesa dire cosa deve fare ilcittadino italiano.


Se e per questo non dovrebbe nemmeno essere suo compito dire cosa devono fare i politici italiani, però lo fa, quindi se anche ogni tanto Prodi si permette qualche libertà verbale in più, mi sembra solo più che giusto, per di più a trovato un modo con cui trasformare la chiesa in qualcosa di utile

lnessuno
02-08-2007, 14:04
01 agosto 2007
Il premier: «Non cado, duro fino al 2011»

:cry: posso denunciarlo per minacce? :cry: