View Full Version : Di Pietro cerca nuove alleanze
DI PIETRO, PER IL FUTURO PENSIAMO A NUOVE ALLEANZE
Antonio Di Pietro e' deluso per la sua esclusione dalla corsa per la segreteria del Pd ma non si arrende e annuncia in una conferenza stampa che l'Italia dei Valori discutera' all'assemblea di fine settembre (a Vasto dal 28 al 30) la possibilita' di future nuove alleanze. "Dobbiamo pensare a una nuova aggregazione moderata riformista e liberale che abbia come faro il sistema bipolare. Saranno gli elettori poi a stabilirne la forza". Di Pietro ha pero' chiarito di non pensare ad alleanze con Forza Italia: "Sia chiaro che non mi sto andando a sposare con Berlusconi e nemmeno con i 'berluschini'. Noi continueremo a non condividere quel modo di fare politica che pensa solo a sistemare gli affari propri". Pur confermando la fedelta' all'attuale maggioranza "e al mandato degli elettori" Di Pietro ha anche ribadito che la prossima alleanza dovra' escludere la sinistra radicale "che punta a ricostituire un partito comunista di tipo sovietico. Bisogna invece pensare a una scomposizione dell'attuale assetto bipolare, sapendo che il bipolarismo non se lo puo' intestare nessuno. Noi puntiamo a un vero polo democratico, perche' il vero partito democratico non e' ancora stato fatto. Per ora vediamo solo che c'e' chi predica bene e razzola male".
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2412781.html?ref=hpsbdx1
Con chi andra secondo voi?:stordita:
se cade il governo, esce la sinistra radicale e entra l'udc.
rimpasto di governo e chi si aggrega si aggrega.
molti mettono le mani avanti, purtroppo ;)
se cade il governo, esce la sinistra radicale e entra l'udc.
Tralasciando ogni commento sull'opportunita' di una mossa del genere, non credo al senato avrebbero i numeri.
blamecanada
31-07-2007, 22:33
Tralasciando ogni commento sull'opportunita' di una mossa del genere, non credo al senato avrebbero i numeri.
UDC ha meno seggi di Rifondazione. Figuriamoci dell'intera sinistra "radicale" (che poi è radicale solo a parole).
una AN ben ripulita dalle tante mezze calzette corrotte potrebbe fare al caso suo tanto più che si vociferava che in passato il suo cuore battesse per l'MSI.
purtroppo per lui di pietro non è un politico...
e lo faranno fuori presto...
dantes76
01-08-2007, 09:21
DI PIETRO, PER IL FUTURO PENSIAMO A NUOVE ALLEANZE
Antonio Di Pietro e' deluso per la sua esclusione dalla corsa per la segreteria del Pd ma non si arrende e annuncia in una conferenza stampa che l'Italia dei Valori discutera' all'assemblea di fine settembre (a Vasto dal 28 al 30) la possibilita' di future nuove alleanze. "Dobbiamo pensare a una nuova aggregazione moderata riformista e liberale che abbia come faro il sistema bipolare. Saranno gli elettori poi a stabilirne la forza". Di Pietro ha pero' chiarito di non pensare ad alleanze con Forza Italia: "Sia chiaro che non mi sto andando a sposare con Berlusconi e nemmeno con i 'berluschini'. Noi continueremo a non condividere quel modo di fare politica che pensa solo a sistemare gli affari propri". Pur confermando la fedelta' all'attuale maggioranza "e al mandato degli elettori" Di Pietro ha anche ribadito che la prossima alleanza dovra' escludere la sinistra radicale "che punta a ricostituire un partito comunista di tipo sovietico. Bisogna invece pensare a una scomposizione dell'attuale assetto bipolare, sapendo che il bipolarismo non se lo puo' intestare nessuno. Noi puntiamo a un vero polo democratico, perche' il vero partito democratico non e' ancora stato fatto. Per ora vediamo solo che c'e' chi predica bene e razzola male".
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2412781.html?ref=hpsbdx1
Con chi andra secondo voi?:stordita:
con AN.. ma solo se la nuova legge elettorale andra in porto
nomeutente
01-08-2007, 09:29
la sinistra radicale "che punta a ricostituire un partito comunista di tipo sovietico.
Meno male che si è astenuto dal fare commenti su miseria, terrore e morte.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200708articoli/24270girata.asp
"Mai più con i comunisti"
Antonio Di Pietro: la mia collaborazione con il centro-sinistra finirà con questa legislatura
FABIO MARTINI
Scusi Di Pietro, lei che è l’apostolo della legalità come può immaginare che alle Primarie del Pd possa correre, magari vincere, il leader di un altro partito? Non saremmo alla burletta?
«Risponda lei a questa domanda: Fassino e Rutelli, oggi, sono ancora segretari dei loro partiti? Sì? Bene, ciò significa che né loro né noi ci siamo ancora sciolti. Seconda domanda: se questi due si fossero candidati alla segreteria del Pd, venivano respinti o sarebbero stati ammessi?».
Di Pietro, ma lei lo saprà che già da qualche mese Ds e Margherita hanno fatto due congressi per decidere di chiuder bottega?
«Certo che lo so. Ma lei lo sa che Ds e Margherita si sono solennemente impegnati a sciogliersi, ma soltanto all’atto della costituzione del nuovo partito? Dunque chiuderanno bottega non prima il 14 ottobre ma dopo. E’ chiaro? Anche noi avremmo fatto così, se ce lo avessero consentito».
Certo, se avessero avuto a cuore la sua partecipazione, avrebbero preso tempo, ma è pur vero che due formali congressi sono diversi dalla sua procedura: lei si è «svegliato» poche ore prima della presentazione delle firme, raccolte segretamente...
«Conta la sostanza. Entro il 30 luglio bisognava presentare la domanda. L’ho fatto e mi sono impegnato nella mia dichiarazione di intenti a celebrare il nostro congresso di scioglimento. Lo avremmo fatto, se ci avessero ammesso. E’ ovvio che non si può essere segretari di due partiti».
Seguendo il suo ragionamento, paradossalmente anche Silvio Berlusconi avrebbe potuto gareggiare?
«Paradossalmente, avrebbe dovuto fare una dichiarazione di intenti nella quale si riconosceva nei principi del Pd. Ma senta, andiamo alla sostanza: io faccio parte dell’Unione, io faccio parte del governo, alcuni candidati dell’Italia dei Valori sono stati candidati con l’Ulivo e dunque c’è già stata una simbiosi. E ancora: abbiamo raccolto le firme per il referendum che porterebbe al nostro scioglimento. Che dovevo fare di più?»
Lei potrebbe aver pensato: se mi accettano, posso arrivare secondo dietro a Veltroni; se mi rifiutano, faccio la vittima...
«C’è una terza ipotesi, che è la verità: l’Italia dei Valori e Antonio Di Pietro vogliono avere un futuro, che non può più essere quello di un piccolo partito. Loro non mi hanno voluto. Anche per ragioni inconfessabili».
Le confessi lei
«Hanno dato fastidio le mie posizioni sulle intercettazioni, le durissime battaglie durissime sugli sprechi della politica. Sulla legge per il finanziamento pubblico ai partiti che contiene abusi immorali».
Dunque, non l’hanno voluta le nomenclature?
«Certo. Mi auguro che i futuri leader del Pd rivedano la chiusura mentale degli attuali promotori, che stanno soffocando sul nascere un processo democratico per calcoli di bottega. Ma per noi l’avventura è finita, non rientreremo dalla finistra».
Walter Veltroni l’ha cercata?
«No».
Sa se temeva di veder dimagrita la sua percentuale dalla sua presenza?
«Lo chieda a lui...».
Prodi?
«L’ho chiamato preventivamente per informarlo della raccolta delle firme. E dopo il no, mi ha espresso il suo rammarico per l’esclusione».
Lei, a caldo ha minacciato rappresaglie. Le pare serio?
«Noi siamo persone serie e saremo leali col governo sino a fine legislatura. Poi punteremo a rompere gli opposti ideologismi e la gabbia destra-sinistra, dialogando con tutti».
Anche con Berlusconi?
«Antonio Di Pietro non andrà né con i Berlusconi né con i berluschini. Vogliamo mantenere lo schema bipolare e costruire una grande forza moderata, riformatrice, liberale».
Questo signfica mai più con i partiti comunisti?
«Certo. Con la sinistra radicale la collaborazione può durare sino a fine legislatura. Poi basta».
E’ questa la «morale» di tutta la storia?
«Anche questa. Ma già da tempo pensavo che sia difficile continuare a collaborare con chi pensa di ricostituire un partito comunista di stampo sovietico».
sono sempre piu convinto che alle prossime voto lui
purtroppo per lui di pietro non è un politico...
e lo faranno fuori presto...
Finirà stritolato , purtroppo in Italia non c' è spazio per "una grande forza moderata, riformatrice, liberale" .
zichichi
01-08-2007, 14:32
devo ricredermi su Di Pietro.... è un Grande!!!
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